Giovedì 11 dicembre, alle ore 21.15, il Coro e l’Orchestra dell’Università di Pisa si esibiranno nel concerto dal titolo “Natale a Parigi”.
L’evento è organizzato in collaborazione con il Polo “Maria Antonella Galanti” del CIDIC – Centro per l’Innovazione e la Diffusione della Cultura.
Direttori: Stefano Barandoni e Manfred Giampietro.
Programma:
Giacomo Puccini, La Bohème, Atto II
Camille Saint-Saëns, Oratorio de Noël, op. 12
Canti della tradizione natalizia francese
L’ingresso è gratuito fino a esaurimento posti disponibili.
I posti (massimo 2 a persona) possono essere prenotati esclusivamente sul sito http://su.unipi.it/BookingCoroOrchestra dalle ore 15.00 di giovedì 4 dicembre e dovranno essere esibiti all’ingresso.
Introduzione al concerto
Il programma natalizio del Coro e dell’Orchestra dell’Università di Pisa riunisce quest’anno due brani molto diversi sul piano musicale, e si conclude con un’antologia di canti tradizionali: l’insieme trova però un forte, comune sfondo nel clima parigino ottocentesco, in un ideale e suggestivo percorso che parte da un locale del Quartiere Latino fino alla sontuosa chiesa della Madeleine. La Bohème, composta nel 1896, si ispira infatti al romanzo d’appendice Scènes de la vie de bohème di Henri Murger, ambientato nel fulcro della vita giovanile della metropoli di cinquant’anni prima. Al Caffè Momus si davano appuntamento Gustavo Colline ‘filosofo’, Marcello ‘pittore’, Rodolfo ‘poeta’ e Schaunard ‘musicista’, ‘quattro Moschettieri’ nessuno dei quali era il più delle volte in grado di pagare il conto. Nell’opera pucciniana il protagonista Rodolfo, la sera della Vigilia vi giunge con la dolce ma non ingenua Mimì, appena conosciuta, e al gruppo si unisce Musetta, anche lei giovane e bella, ma seducente e inquieta, accompagnata dal ricco Alcindoro, che alla fine del Quadro, dopo essere stato snobbato per il vecchio e indimenticato amore Marcello, dovrà pagare per tutti. Il giovane Camille Saint-Saëns nel 1858 era al suo secondo Natale in carica come organista della chiesa della Madeleine, dove presentò l’Oratorio de Noël. La parte propriamente narrativa del testo, presa dal secondo capitolo del Vangelo di Luca, è nel secondo movimento (Annuncio ai Pastori). Il resto dei testi è tratto variamente da Giovanni, Isaia, Lamentazioni e Salmi, a guisa di riflessioni sull’evento, scandite musicalmente in modo raffinato: dalle arie soliste, la prospettiva si espande continuamente attraverso il duetto, il terzetto e il quartetto, fino al quintetto con coro e al successivo coro finale. È un’ opera succinta per l’epoca, semplice nello stile, dichiaratamente bachiano già dal preludio e nei recitativi arcaizzanti accompagnati dall’organo. Nel Gloria in excelsis gli stessi archi non esultano in un’esuberanza barocca, quanto piuttosto in uno stile alla Palestrina. Più haendeliano è semmai il tumulto del Qua re fremuerunt gentes, e decisamente romantici gli arpeggi del Tecum principium. Il movimento corale di una semplice canzone di Natale conclude l’opera. Sulle note dei tre canti tradizionali che chiudono il concerto, il Polo Musicale d’Ateneo ‘Maria Antonella Galanti’ augura a tutti un sereno Natale.
Fabrizio Cigni
Responsabile scientifico del Polo Musicale
‘Maria Antonella Galanti’