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Il “Latte Sostenibile” Selezione Mugello, marchio dell’azienda Centrale del Latte della Toscana S.p.A. e frutto di un progetto finanziato dalla regione Toscana e coordinato scientificamente dal Centro di Ricerche Agro-Ambientali “Enrico Avanzi” dell’Università di Pisa, ha ricevuto il premio Italian Resilience Award (IRA) per il 2016. Il riconoscimento, promosso da EcoNewsweb.it, Primaprint e Kyoto Club con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e dell’ANCI, viene assegnato ogni anno ai Comuni e alle aziende che si sono impegnati in attività a favore dello sviluppo sostenibile.

una delle aziende agricole del mugello dove è stato condotto il progetto

“Al centro del progetto di filiera CASET, il cui capofila è stata la Centrale del Latte della Toscana S.p.A. e che abbiamo coordinato dal punto di vista scientifico – spiega il professore Marcello Mele direttore del Centro “Enrico Avanzi” - c’era la produzione di latte dell’area del Mugello, con particolare riguardo alla sostenibilità del processo produttivo e alle innovazioni di mercato collegate alla responsabilità ambientale, sociale ed etica”.

Insieme alla Centrale del latte di Firenze, Pistoia, Livorno (oggi Centrale del Latte della Toscana S.p.A.), alla Società Agricola Poggiale e all’Università di Firenze, il Centro “Enrico Avanzi” ha sviluppato un sistema per la stima delle emissioni di gas ad effetto serra nelle aziende di bovine lattifere del Mugello. In particolare, la valutazione della sostenibilità aziendale ha tenuto conto degli aspetti agro-ambientali, socioeconomici ed etici con particolare riguardo al benessere animale. Il progetto, terminato nel 2014, ha generato un protocollo di filiera e una dichiarazione ambientale di prodotto per comunicare ai consumatori le caratteristiche del latte e sottolineare l’impegno delle aziende della filiera al rispetto dell’ambiente e della qualità dei prodotti. A progetto concluso il Centro “Enrico Avanzi” continua a collaborare con la centrale del latte nel monitoraggio della filiera.

Dal 6 al 10 giugno il CiRAA - Centro di Ricerche Agro-Ambientali “Enrico-Avanzi" - ha ospitato educatori e formatori provenienti da vari Paesi europei (Repubblica Ceca, Finlandia, Ungheria, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Regno Unito), coinvolti in percorsi di formazione formali e non formali e attivi nel settore agricolo e ambientale. Nel corso delle cinque giornate è stato realizzato un seminario sul tema dell’Agricoltura Sociale (AS) che ha visto la partecipazione di docenti e ricercatori del nostro ateneo e di altri soggetti, sia pubblici che privati, che da anni sono coinvolti a vario titolo nelle pratiche di AS.

 

gruppo life from soil


Sono state inoltre realizzate visite conoscitive ad alcune aziende agricole e associazioni presenti sul territorio toscano che nel tempo hanno sviluppato progetti di AS. Tra le realtà visitate, particolare attenzione è stata data al progetto Orti E.T.I.C.I. (acronimo di Orticoltura, Economia, Tecnica e Inclusione soCiale Innovativa), progetto nato dalla collaborazione tra soggetti del mondo del privato, del pubblico e del terzo settore con l’obiettivo di promuovere integrazione sociale attraverso la produzione di cibo e l’inserimento lavorativo di persone con bassa capacità contrattuale.

I partner del progetto sono la Cooperativa Sociale Ponteverde Onlus, la Cooperativa sociale Arnera, l’azienda agricola BioColombini, il Centro di Ricerca Agro-Ambientale E. Avanzi (CiRAA), il dipartimento di Scienze veterinarie dell’Università di Pisa, l’Ateneo Pisano, costituiti in associazione temporanea di impresa (ATI).

Questa attività di formazione si inserisce nell’ambito del progetto Erasmus+ dal titolo Life From Soil, che vede da settembre 2015 il coinvolgimento del CiRAA e il coordinamento locale da parte della dott.ssa Roberta Moruzzo. Obiettivo generale del progetto è quello di arrivare alla condivisione di conoscenze e di buone pratiche in ambito di agricoltura sociale e sostenibile, concentrandosi sui bisogni di formazione e istruzione di specifici gruppi target (formatori, insegnanti, professionisti e rappresentanti delle autorità locali coinvolti in percorsi di formazione formali e non formali e gruppi di persone vulnerabili - disoccupati, studenti, minoranze etniche svantaggiate, migranti).

Le attività del progetto saranno primariamente focalizzate sulla predisposizione, preparazione, testaggio e sulla diffusione degli strumenti di apprendimento (linee guida su best practice, corsi di formazione a moduli e dimostrazioni pratiche – pilot specifici e test - per la valutazione degli strumenti di apprendimento).

Per condividere e sviluppare conoscenze, stabilire gemellaggi e collaborazioni durevoli, il progetto svilupperà attività di apprendimento e insegnamento transnazionali, attraverso percorsi di mobilità coinvolgendo oltre 40 formatori ed educatori.

 

Floriddia

 

paesaggio 2

 

gruppo avanza

 

aula Di Iacovo

Pista ciclabile 2Venerdì 26 febbraio è stato firmato fra i rappresentanti dei principali enti pubblici della città di Pisa un protocollo di intesa per “una mobilità urbana sostenibile, intelligente, accessibile, integrata e innovativa", un documento che fissa le linee guida e le attività necessarie per favorire forme di mobilità alternativa. Dell'accordo fanno parte Comune di Pisa, Prefettura, Università di Pisa, Provincia di Pisa, Scuola Normale, Scuola Sant'Anna, Cnr, Aoup, Asl, Ardsu, Camera di Commercio, Ufficio scolastico provinciale, Agenzia delle entrate, Inps.

Pisa è una città dove operano circa 20mila dipendenti pubblici, dove i servizi pubblici muovono migliaia di persone ogni giorno (studenti, utilizzatori dei servizi sanitari etc.). Avere azioni e strategie condivise è di fondamentale importanza. Il Protocollo delinea complessivamente quali saranno le azioni congiunte, quali i temi che grazie alle eccellenze scientifiche e di ricerca degli enti coinvolti (il CNR e le Università) saranno affrontate anche grazie al lavoro del Tavolo Tecnico che il protocollo istituisce tra le istituzioni.
Il tavolo ha già lavorato per realizzare, inizialmente, una approfondita analisi sulle esigenze di mobilità, sulle abitudini attuali, sui percorsi casa-lavoro.

protocollo mobilitàPartirà infatti entro il mese di marzo, con un apposito questionario, una grande indagine, un importantissimo strumento di partecipazione che, a partire da tutti i dipendenti pubblici, verrà estesa progressivamente a tutti i cittadini residenti e anche a coloro che ogni giorno raggiungono e vivono la giornata nella nostra la città.

Gli enti pubblici si impegneranno a promuovere la survey, l’indagine, tra tutti i dipendenti. L’indagine servirà ad avere dati su moltissimi aspetti, tutti utili a migliorare la vita della città e dei cittadini e in particolare servirà a verificare e capire gli orari e i tempi di vita della città, verificare le disponibilità alla condivisione dei mezzi privati, l’opinione sui mezzi pubblici e l’attuale configurazione della rete. Il Comune ha deciso di lavorare al nuovo piano per la mobilità sostenibile (PUMS) e il lavoro congiunto con gli enti è un primo tassello molto importante. Il braccio tecnico operativo del lavoro tra gli Enti sarà Pisamo, che guiderà il lavoro tecnico indicato dal protocollo.

«L'Università di Pisa è già partner di molti progetti che promuovono la mobilità urbana sostenibile su Pisa (tra cui CicloPi) - afferma Rosalba Tognetti, prorettore per gli studenti - Tutta la comunità universitaria è molto sensibile sul tema, sarà facile coinvolgerla in questa indagine».

Il secondo obiettivo dopo l’indagine che gli enti dovranno affrontare in modo condiviso è la promozione della mobilità sostenibile tra i dipendenti attraverso forme di incentivo comune e strumenti efficaci per incentivare la condivisione dei mezzi privati (car pooling).

Su questo tema il Comune di Pisa intende lanciare una sfida concreta su cosa significhi per una comunità lavorare al cambio degli stili di vita, al miglioramento ambientale, ad una città più accogliente e capace di guardare ai modelli più avanzati di Smart City.

I dati che saranno recepiti e gli strumenti che saranno messi in campo saranno utilissimi per la definizione del nuovo piano della mobilità sostenibile (PUMS) che il Comune di Pisa, coinvolgendo naturalmente i comuni dell’area Pisana, ha intenzione di realizzare entro un anno. La sfida è saper progettare la città del futuro sul fronte della mobilità, guardando ai modelli più avanzati, puntando all’innovazione come da tradizione e vocazione, con un occhio attento alle esigenze di sostenibilità generale. (Comunicato Comune di Pisa).

 

Franco AlessandroAlessandro Franco (a destra) e Maurizio Vaccaro (in basso a sinistra) – rispettivamente docente di Fisica tecnica industriale e dottore di ricerca in Energetica elettrica e termica all'Università di Pisa – sono risultati vincitori del prestigioso "IGA Best Paper Award 2015", premio internazionale messo in palio dalla IGA (International Geothermal Association) destinato agli autori di lavori particolarmente significativi relativi all'energia geotermica presentati sulle varie riviste tematiche durante il quinquennio 2010-2014. Il premio è stato annunciato nel corso del World Geothermal Congress, che si svolge con cadenza quinquennale e che quest'anno si è tenuto a Melbourne in Australia.

L'IGA Best Paper Award 2015 è stato conferito da una commissione internazionale composta da vari membri esperti che afferiscono alla prestigiosa associazione, che comprende geologi, geofisici, ingegneri che a vario titolo si occupano di problematiche connesse con la geotermia e l'utilizzazione dell'energia geotermica.

Vaccaro MaurizioI due studiosi sono stati premiati per il loro articolo dal titolo "An integrated "Reservoir-Plant" strategy for a sustainable and efficient use of geothermal resources", pubblicato nel corso dell'anno 2012 sulla rivista Energy e che sintetizza i risultati di una ricerca multidisciplinare sul tema dell'utilizzazione sostenibile dell'energia geotermica.

Il professor Alessandro Franco, docente presso il dipartimento di Ingegneria dell'energia, dei sistemi, del territorio e delle costruzioni, si occupa da molti anni di tematiche connesse con l'energetica e gli usi dell'energia ed è attualmente presidente del corso di laurea in Ingegneria dell'energia. Maurizio Vaccaro, laureatosi in Ingegneria energetica nell'anno 2009, ha conseguito il titolo di dottore di ricerca nel corso dell'anno 2013.

 

 

 

 

Ne hanno parlato:
Tirreno Pisa 
QuiNewsPisa
Greenreport
StampToscana
Distretto delle Energie Rinnovabili 
Controcampus

centro toscano statistica insideÈ stato inaugurato il Centro interuniversitario di ricerca e servizi sulla statistica avanzata per lo sviluppo equo e sostenibile, risultato della collaborazione fra il dipartimento di Statistica, informatica e applicazioni dell'Università di Firenze, il dipartimento di Economia e management dell'Università di Pisa e quello di Economia politica e statistica dell'Università di Siena. Il Centro, che avrà sede a Pisa con la previsione di ruotare successivamente nelle altre città, è stato presentato venerdì 15 maggio 2015, alla Gipsoteca di arte antica, da Alberto Tesi e Massimo Augello, rispettivamente rettori delle Università di Firenze e Pisa, Achille Lemmi in rappresentanza dell'Ateneo senese, e dal presidente dell'ISTAT, Giorgio Alleva, che ha tenuto una relazione dal titolo "L'esperienza dell'ISTAT nella misurazione del benessere".
Il Centro nasce dalla volontà della comunità scientifica toscana di approfondire e sviluppare una tematica che è - e sarà sempre più in futuro - di assoluta centralità istituzionale e politica. Lo sviluppo equo e sostenibile richiede infatti strumenti analitici in grado di trattare una realtà decisamente complessa, come quella collegata alla definizione di well-being secondo l'approccio del Premio Nobel, Amartya Sen. Questa supera e rende maggiormente realistico il concetto di benessere della dottrina economica tradizionale, collegata al principio di massimizzazione del reddito (o della spesa per consumi) per ottenere massimizzazione di benessere.
Su queste tematiche, nelle realtà accademiche toscane esiste un importante patrimonio di sperimentate conoscenze e di consolidati risultati di ricerca, formatosi in modo autonomo o in gruppi integrati di ricerca, spesso ancorati a finanziamenti di istituzioni pubbliche e private internazionali, sia locali che nazionali. Proprio per questo rilevante patrimonio comune, i promotori del Centro hanno voluto intitolare l'istituzione a uno dei più autorevoli studiosi dei temi della disuguaglianza e della distribuzione personale del reddito: il professore Camilo Dagum, che proprio nell'ambito scientifico toscano ha contribuito all'approfondimento e alla diffusione delle tematiche proprie del Centro stesso.
Il Centro interuniversitario di ricerca e servizi sulla statistica avanzata per lo sviluppo equo e sostenibile ha tra le sue finalità quelle di promuovere e favorire la cooperazione multidisciplinare nell'ambito della ricerca e dell'applicazione di metodi statistici avanzati, consolidati e/o alternativi, per la studio dello sviluppo equo e sostenibile, e di fornire una risposta specifica nell'ambito sopra indicato alla volontà espressa dalla Regione Toscana di sostenere la collaborazione fra università, l'integrazione fra sistema della ricerca e sistema produttivo. L'istituzione promuoverà inoltre ricerche applicate su temi che impegnino la sperimentazione di apporti multi e interdisciplinari; acquisirà incarichi di ricerca internazionali, nazionali, regionali e locali che permettano di verificare in modo incrementale gli avanzamenti scientifici della sperimentazione multidisciplinare, interdisciplinare e interateneo; organizzerà manifestazioni scientifiche nazionali e internazionali anche con il coinvolgimento di altri enti, istituzioni ed imprese; promuoverà, infine, accordi e convenzioni con centri e istituti di ricerca e sviluppo, con enti, Fondazioni e imprese, pubblici o privati, sia italiani che stranieri, operanti nei settori di interesse.
Il Consiglio scientifico è costituito dai professori Monica Pratesi, che è stata eletta come direttore, Simone D'Alessandro, Davide Fiaschi e Nicola Salvati per l'Università di Pisa; dai professori Marcello Galeotti, Laura Grassini, Filomena Maggino e Alessandra Petrucci per l'Università di Firenze; dai professori Gianni Betti, Giulio Ghellini, Laura Neri e Tiziano Razzolini per l'Università di Siena.

Ne hanno parlato:
Tirreno Pisa
Toscana24.ilSole24Ore.com
GreenReport.it
TirrenoPisa.it
GoNews.it
Unifi.it

Galletti teamNel mondo della lavorazione delle pelli arriva una piccola rivoluzione "green": grazie a uno studio condotto dai ricercatori del dipartimento di Chimica e chimica industriale dell'Università di Pisa, in collaborazione con il Polo tecnologico conciario (POTECO), è stato brevettato un processo conciario innovativo che prevede l'utilizzo di agenti chimici "metal free" in grado di garantire un basso impatto ambientale e, allo stesso tempo, prospettive di crescita e innovazione per il territorio.

Il brevetto apre nuovi scenari nel panorama dei concianti ottenibili da materie prime rinnovabili, proponendo una nuova classe di agenti non tossici e biodegradabili. Infatti sono state sperimentate con ottimi risultati molecole innovative facilmente ottenibili direttamente da biomasse presenti sul territorio. L'innovativo sistema di concia rende così possibile l'ottenimento di un prodotto finito con caratteristiche estetiche e funzionali ottimali, rispettando l'ecosistema e garantendo la massima sostenibilità ambientale ed economica.

Dipartimento ChimicaLa ricerca applicata è stata condotta presso i laboratori del Polo Tecnologico Conciario, diretto da Domenico Castiello, e presso i laboratori del gruppo di ricerca della professoressa Anna Maria Raspolli Galletti del dipartimento di Chimica e chimica industriale dell'Università di Pisa: «Oltre all'assoluta novità delle molecole concianti proposte, finora mai prese in considerazione da alcun gruppo di ricerca industriale o accademico nel mondo, il grande punto di forza di questa invenzione è rappresentato dalla loro assenza di tossicità e dalla possibilità di usare esclusivamente materie prime rinnovabili – spiega la professoressa Raspolli - I materiali di partenza sono infatti disponibili nel territorio toscano, sono a basso costo o addirittura scarti agro-alimentari, e il processo di conversione studiato risulta ambientalmente ed economicamente sostenibile. ».

Sicuramente questa scoperta non avrebbe potuto aver luogo senza la stretta sinergia tra l'Università di Pisa e POTECO, e si è avvalsa delle grandi competenze e delle apparecchiature specifiche disponibili presso i laboratori di Castelfranco: «Questa collaborazione – conclude la professoressa Raspolli - ci ha permesso di trasformare un'idea progettuale in un risultato concreto che può avere un importante impatto sul settore conciario accelerandone il progresso verso processi e prodotti totalmente eco-sostenibili ed al tempo stesso offre valide opportunità formative nel settore della chimica conciaria a laureandi e borsisti della nostra Università».

Ne hanno parlato: 
Nazione Pontedera
Tirreno Pisa 
Tirreno.it 
PisaToday.it 
gonews.it 
Greenreport 
GreenBiz.it 
BioEcoGeo.it 


 

logo_settimana_mobilitaStand informativi nei poli universitari, voucher per abbonamenti a prezzi scontati al servizio di bike sharing e una cicloproiezione di filmati sulla città e sull'Ateneo sono le iniziative che l'Università di Pisa ha promosso in occasione della Settimana europea della mobilità sostenibile. Il programma, che prevede altri eventi in collaborazione con il Comune di Pisa, la sezione pisana della Federazione italiana degli amici della bicicletta, PISAMO e CICLOPI (vedi il programma completo: http://www.pisainformaflash.it/accade-in-citta/dettaglio.html?nId=12799), è stato illustrato dal prorettore per gli studenti, Rosalba Tognetti, e dalla dottoressa Elena Tonsini, della Direzione Economato, Patrimonio e Servizi generali, che sono intervenute in Comune insieme all'assessore alla Mobilità, David Gay, e ai rappresentanti degli enti partner.

"Da diversi anni - ha ricordato la professoressa Tognetti - l'Università di Pisa organizza e accoglie iniziative che mirano a valorizzare la mobilità sostenibile, condividendone in pieno filosofia e valori. In questo caso, vorremmo sensibilizzare e incoraggiare i nostri studenti, fin dal momento dell'immatricolazione, all'uso della bicicletta, incentivando l'utilizzo del servizio cittadino di bike sharing. Come dimostrano i dati in nostro possesso, infatti, la popolazione studentesca e universitaria fa già un ampio utilizzo della bici, ma noi vogliamo far crescere ancora questi numeri all'interno del più generale tessuto cittadino, e vogliamo collaborare per diffondere la cultura della mobilità sostenibile".

settimana_mobilitaPer quanto riguarda nello specifico la Settimana europea, l'Università allestirà da lunedì 15 a venerdì 19 settembre tre punti informativi al Polo Fibonacci/Matricolandosi (con gli stessi orari del Centro per le immatricolazioni, dove i nuovi iscritti potranno sperimentare gratutitamente il servizio di bike sharing), al Polo Piagge (ore 9-14) e al Polo Etruria (ore 9-14). Gli stand forniranno agli studenti informazioni in favore di una mobilità sostenibile e sul servizio cittadino di bike sharing, distribuendo i voucher per acquistare un abbonamento a prezzi scontati al servizio CICLOPI. Giovedì 18 settembre, a partire dalle ore 21 nello spazio di Matricolandosi del Polo Fibonacci, in collaborazione con l'Associazione Acquario della Memoria sarà effettuata una ciclo proiezione di filmati sui temi della memoria storica legati agli eventi bellici che hanno interessato Pisa e del video di Roan Johnson dal titolo "L'uva migliore" sulla condizione studentesca.

La Settimana europea della mobilità sostenibile (http://www.settimanaeuropea.it/), promossa dalla Commissione Europea, è diventata negli anni l'appuntamento internazionale che ha l'obiettivo di sensibilizzare i cittadini sull'impatto dei trasporti sulla qualità dell'aria e incoraggiarli a usare mezzi alternativi all'auto privata. "Our streets, our choice" è lo slogan dell'edizione 2014, che si terrà dal 16 al 22 settembre: uno slogan che vuole diffondere consapevolezza sul legame tra le scelte di mobilità – e quindi il traffico motorizzato e l'inquinamento atmosferico delle città - e una migliore fruizione degli spazi urbani. È dunque un'occasione per i Comuni, le istituzioni, le organizzazioni e le associazioni di tutta Europa, comprese le università, per promuovere la diffusione della mobilità sostenibile e la qualità della vita, presentare proposte alternative e sostenibili per i cittadini e ottenere da loro un feedback utile.

gruppo di ricerca UnipiRivoluzionare il sistema di propulsione aerospaziale rendendolo più ecologico e mantenendo allo stesso tempo elevate prestazioni dei motori. E' questo l'obiettivo del progetto europeo PulCheR (Pulsed Chemical Rocket with green high performance propellants), coordinato da ALTA SpA, uno spin-off dell'Università di Pisa, e al quale partecipa il Dipartimento di Chimica e Chimica industriale dell'Ateneo pisano. L'ispirazione dei ricercatori è partita dalla natura, o meglio da un insetto, il coleottero bombardiere, che per difendersi espelle ad intermittenza una miscela bollente che deriva dalla decomposizione dell'acqua ossigenata. Dall'idea iniziale alle prove in laboratorio e così, dopo un anno dall'avvio di PulCheR, è stato collaudato con successo un catalizzatore a base di platino per la decomposizione del perossido di idrogeno ad alta concentrazione HTP (High Test Peroxide) che servirà da propellente nell'innovativo propulsore aerospaziale ad impulsi. 

pulcher2Il catalizzatore a base di platino - realizzato dal team di ricercatori dell'Università di Pisa composto da Daniela Belli, Luca Labella, Simona Samaritani e Sara Dolci con la collaborazione di Lucio Torre, Angelo Pasini e Giovanni Pace di ALTA SpA - è una parte fondamentale del propulsore poiché permette di sfruttare il perossido di idrogeno al 98% come propellente, accelerando la sua decomposizione ad acqua e ossigeno. La scelta del platino come elemento catalitico, opportunamente supportato su materiali con elevata resistenza termo-meccanica è risultata vincente. La prova è stata condotta integrando il catalizzatore in un prototipo di propulsore monopropellente sviluppato in precedenza da Alta SpA ed effettuando una serie di spari stazionari. Il passo successivo del progetto sarà la realizzazione del propulsore pulsato e l'ottimizzazione del letto catalitico.

"Il raggiungimento di questi obiettivi - hanno sottolineato Daniela Belli e Lucio Torre - non sarebbe stato possibile senza il fondamentale contributo del professor Fausto Calderazzo, che per primo ha lavorato e creduto nel progetto. A un mese dalla sua scomparsa vorremmo ricordarlo e ringraziarlo per il suo importante apporto all'avanzamento di questo lavoro".

Ne hanno parlato:
Il Tirreno Pisa
La Stampa - Tutto Scienze
Adnkronos
GreenReport.it
PaginaQ.it
PisaToday.it
DedaloNews.it
Controcampus.it

Kiunsys Sosta più semplice da oggi in Piazza Carrara: nella centralissima area di sosta di Lungarno Pacinotti, ha preso il via un progetto pilota sperimentale per testare un sistema di parcheggio intelligente, unito a un servizio di "big data" per l'analisi dei dati relativi ai flussi storici di traffico finalizzato alla definizione di nuove modalità di utilizzo delle infrastrutture tecnologiche esistenti (pannelli a messaggio variabile, Tap&Park, ecc). Un sistema decisamente innovativo che aiuterà gli automobilisti nella ricerca di un posto auto libero più facilmente e velocemente rispetto al passato e consentirà di pagare la sosta attraverso il proprio smartphone.

Il progetto è il prodotto della collaborazione fra la città di Pisa, Deutsche Telekom e Kiunsys, spin-off dell'Università di Pisa specializzata nello sviluppo di soluzioni innovative per la mobilità sostenibile. I sensori collocati sulla superficie di ogni singolo posto auto, ne rilevano lo stato libero o occupato. Le centraline dati, raccolgono le informazioni e le inviano all'infrastruttura server cittadina attraverso la rete mobile. Le informazioni raccolte vengono poi visualizzate in tempo reale su pannelli informativi a messaggio variabile (uno in via Crispi e l'altro all'incrocio tra Lungarno Pacinotti e Ponte Solferino) che comunicano agli automobilisti il numero esatto di posti auto liberi in Piazza Carrara. La soluzione è integrata anche con Tap&Park, la mobile app già attiva a Pisa che i conducenti possono scaricare sul proprio smartphone per essere comodamente guidati verso un parcheggio libero e per pagare la sosta direttamente via mobile.

kiunsys"Questo nuovo sistema di parcheggio si integra alla perfezione con gli interventi realizzati negli ultimi anni per rendere sempre più intelligente e funzionale la mobilità all'interno del tessuto urbano - ha detto il Sindaco di Pisa Marco Filippeschi - grazie ad esso, infatti, sarà possibile attenuare ulteriormente sia il volume di traffico in centro storico che le emissioni di CO2". Pisa, infatti, negli ultimi anni ha svolto un lavoro rigoroso per attuare una politica di Smart Mobility come parte integrante del suo Sustainable Energy Action Plan, il piano d'azione per l'energia sostenibile. A questo proposito il primo cittadino ha sottolineato l'importanza del progetto dicendo che "il progetto pilota di Smart Parking è un ulteriore grande passo per Pisa verso il miglioramento a lungo termine dei suoi flussi e volumi di veicoli nel centro cittadino. I conducenti alla ricerca di un parcheggio, infatti, costituiscono circa il 30 per cento del traffico cittadino: quindi, più sarà facile conoscere in anticipo la disponibilità e la localizzazione di parcheggi liberi, minori saranno i flussi di traffico". La questione è tutt'altro che indifferente per una città come Pisa che, non solo è una delle principali destinazioni turistiche d'Italia, ma è anche un importante centro di servizi del centro Italia, con tre importanti università, un ospedale di livello europeo, il principale aeroporto della Regione e altri significativi servizi pubblici. Una situazione che attira ogni giorno circa 90.000 veicoli sulle strade di Pisa.

kiunsys "Siamo fermamente convinti che la strada giusta per diventare una smart city sia quella di avere standard aperti e un approccio collaborativo" ha detto, invece, Jürgen Hase, Vicepresidente dell'area Machine to Machine di Deutsche Telekom. "Questo è il motivo per cui siamo particolarmente contenti di essere parte di questo progetto insieme al nostro partner Kiunsys e al Comune di Pisa, una delle città guida della rete europea POSSE per la standardizzazione dei sistemi intelligenti di trasporto".

Pisa sta già usando da alcuni anni diverse tecnologie di Kiunsys, tra le quali Tap&Park la mobile app per pagare la sosta dal proprio smartphone, 30.000 PisaPass – card dotate di tecnologia RFID UHF e la web application INeS Cloud. "Le soluzioni modulari possono mappare digitalmente tutti i processi relativi alla gestione della sosta e del traffico cittadino" ha spiegato Tiziano Di Sciullo, Sales Manager di Kiunsys.

La conseguenza è che Pisa sta già raccogliendo da alcuni anni i dati relativi ai flussi di traffico che, adesso, saranno analizzati come parte del progetto pilota allo scopo di approfondire ulteriormente la conoscenza della mobilità cittadina a beneficio della futura pianificazione della circolazione. (Ufficio stampa Comune di Pisa)

sondaRivoluzionare i sistemi finora utilizzati per la propulsione dei satelliti e delle sonde spaziali grazie a carburanti "green" e traendo ispirazione dal mondo animale. E' questo l'obiettivo del progetto europeo PulCheR (Pulsed Chemical Rocket with green high performance propellants), finanziato con circa due milioni e mezzo di euro nell'ambito del 7° Programma Quadro. PulCheR, che ha preso avvio a gennaio 2013 e durerà tre anni. Il progetto è coordinato da ALTA SpA, uno spin-off dell'Università di Pisa, e conta otto partner internazionali fra cui il Dipartimento di Chimica e Chimica industriale dell'Ateneo pisano.

"Le competenze chimiche all'interno del progetto riguardano la progettazione e la preparazione di catalizzatori adatti a propulsori sia monopropellente che bi-propellente", ha spiegato la professoressa Daniela Belli dell'Università di Pisa, che lavora a PulCheR insieme al professor Luca Labella con la collaborazione della dottoressa Sara Dolci.

Lo scopo di Pulcher è di sviluppare dei razzi che utilizzino propellenti più ecologici rispetto a quelli attualmente usati (alcuni dei quali, come l'idrazina, hanno un alto potenziale tossico e cancerogeno) e che allo stesso tempo mantengano elevate prestazioni del motore. Per fare questo i ricercatori hanno tratto ispirazione dal comportamento da un insetto, il coleottero bombardiere che per difendersi da ragni e formiche espelle ad intermittenza una miscela bollente che deriva dalla decomposizione dell'acqua ossigenata prodotta da ghiandole che ha nell'addome.

"Con PulCheR – ha concluso Daniela Belli - vogliamo realizzare un sistema di propulsione analogo in cui la spinta sia generata da tanti piccoli impulsi che si ottengono iniettando a bassa pressione e ad alta frequenza i propellenti nella camera di combustione".

Ne hanno parlato:
Nazione.it
Tirreno.it
Il Tirreno - Pisa
PisaInformaFlash.it

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