Giovedì 20 novembre, alle ore 16.00, presso la Chiesa di Sant’Antonio, si svolgerà l’incontro dal titolo “Ultima traccia di una chiesa perduta: gli affreschi di San Giovanni in Spazzavento”. Relatrice sarà Agnese Benedetti.
L’incontro si svolge nell’ambito del ciclo “Guerra, opere e restauri a Pisa”, concepito per presentarei primi risultati del Progetto di ricerca S.Pi.M.E. (Studi su Pitture Murali Estratte) condotto dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Pisa e Livorno (responsabile Ilaria Barbetti, Funzionario restauratore conservatore) e dal Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere Università di Pisa (responsabile Antonella Gioli, docente di Storia e tecnica del restauro e responsabile Laboratorio MUSEIA), con la collaborazione dell’Ufficio diocesano per i beni culturali ecclesiastici di Pisa (responsabile Francesca Barsotti), dei Musei nazionali di Pisa, e dell’Archivio Storico Diocesano di Pisa.
Nella prima fase, studentesse del Corso di laurea magistrale in Storia dell’arte hanno condotto approfondite ricerche bibliografiche, archivistiche, documentarie per ricostruire le vicende storiche e conservative delle pitture murali di tre importanti chiese cittadine.
I risultati di questo studio vengono ora presentati alla città con incontri aperti al pubblico. I successivi incontri del ciclo si terrannno martedì 2 dicembre e giovedì 11 dicembre.
Introdurranno i parroci, l’Ufficio diocesano beni culturali e le responsabili del Progetto S.Pi.M.E.
Progetto di ricerca S.Pi.M.E. – Studi su Pitture Murali Estratte
Dopo la II guerra mondiale Pisa, come molte città italiane, ha dovuto fare i conti con le devastazioni belliche. Le chiese avevano subito forti danni, soprattutto negli affreschi e nelle pitture murali. Nei decenni successivi, tali pitture sono state distaccate dalle pareti con tecniche di “stacco” e “strappo”, portate in laboratori di restauro, poi alcune esposte e altre ricollocate nelle chiese.
Oggi molte di queste pitture murali estratte si trovano ancora nei depositi della Soprintendenza.
Dopo un lungo lavoro di ricognizione emerge un complesso insieme di parti smembrate di cicli pittorici, montate su differenti tipologie di supporti, separate dai dipinti non estratti e collocati in altri luoghi, decontestualizzate da chiese e conventi d’origine.
Il Progetto di ricerca S.Pi.M.E. Studi su Pitture Murali Estratte dal 2024 studia questi materiali cercando di ricostruirne contesto d’origine, motivazioni e procedure dei distacchi, restauri ed esposizioni, storia conservativa, fino alla valutazione dell’attuale stato di conservazione e al possibile futuro.