Mercoledì 5 marzo, alle ore 18.00, presso il Laboratorio Detaills (Via San Martino 3, Pisa) avrà luogo il seminario dal titolo “Tecnologia e genere”.
Relatrice sarà Diana Domenichini (Dottoranda del Dottorato Nazionale di AI For Society), che presenterà il libro da Laura Tripaldi dal titolo “Gender Tech. Come la tecnologia controlla il corpo delle donne” (Laterza, 2023).
L’evento è il primo del ciclo di letture “Intelligenza Artificiale e Società – Ripensare il Domani” a cura del Detaills Living Lab Detaills Living Lab.
Quarta di copertina
Quali sono i lati nascosti delle ‘tecnologie di genere’ come pillola contraccettiva, test di gravidanza o ecografia? Tutti questi dispositivi hanno certamente promosso emancipazione e liberazione dai vincoli della ‘natura’. Eppure, hanno anche aperto le porte a nuove e più subdole forme di violenza e discriminazione. Una delle più originali intellettuali della nuova generazione, scienziata e femminista, ci racconta gli aspetti più controversi di queste tecnologie e ci invita a riflettere sul loro significato culturale e politico.
Tecnologie come la pillola contraccettiva, il test di gravidanza, l’ecografia a ultrasuoni e le app di period tracking hanno radicalmente trasformato il rapporto delle donne con i loro corpi. Hanno garantito una sempre maggiore emancipazione, favorendo l’autodeterminazione riproduttiva e liberando dai vincoli imposti dalla ‘natura’. Si tratta, tuttavia, di un progresso tecnologico che ha mostrato anche ricadute oppressive: dagli effetti collaterali degli ormoni sintetici, ancora poco conosciuti, al controllo della fertilità nelle popolazioni più fragili; dall’uso dell’ecografia come arma della propaganda anti-abortista alla monetizzazione dei dati personali sensibili. Ogni volta che il corpo femminile si è aperto all’indagine dello sguardo scientifico, ha corso il rischio di essere oggettificato. Lungi dall’essere strumenti neutri, questi dispositivi non riescono a liberarsi dalle tracce della cultura patriarcale che li ha prodotti: dietro alle loro promesse di emancipazione nascondono la capacità di esercitare un controllo sempre più capillare sulla vita privata delle donne.