In occasionale del decennale della prima rilevazione delle onde gravitazionali, presso l’Aula Magna “Bruno Pontecorvo” del Polo Fibonacci avrà luogo il pomeriggio di studi dal titolo “Dieci anni di onde gravitazionali: ultimi risultati e prospettive future“.

L’evento vedrà la partecipazione di studenti e ricercatori dell’Università, della Sezione INFN di Pisa e della Scuola Normale Superiore per discutere le scoperte fatte finora e le prospettive aperte per i prossimi anni in questo nuovo e affascinante campo di studio del cosmo.  

 

Programma

15:00-15:10
Introduzione e saluti istituzionali

15:10-15:30
Virgo: status, run osservativi e prospettive
Relatore: Massimiliano Razzano (University of Pisa and INFN-Pisa)

15:30-15:50
Risultati e prospettive sulla fisica dei buchi neri
Relatore: Walter Del Pozzo (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare)

15:50-16:10
Onde gravitazionali e astronomia multimessaggera
Relatore: Barbara Patricelli (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare)

16:10-16:30
La prossima generazione: Einstein Telescope
Relatore: Franco Frasconi (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare)

16:30-16:50
Onde gravitazionali dallo spazio: LISA
Relatore: Angelo Ricciardone (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare)

16:50-17:10
Cosmologia e fondo stocastico di onde gravitazionali
Relatore: Giancarlo Cella (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare)

17:10-17:30
Onde gravitazionali e fisica fondamentale
Relatore: Leonardo Gualtieri (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare)

17:30-18:00
AperiGW: rinfresco e incontro con gli speaker

 

Le onde gravitazionali

Le onde gravitazionali sono perturbazioni nel tessuto dello spaziotempo che si propagano nel cosmo alla velocità della luce. Previste da Einstein nel 1916 come conseguenza della sua teoria della relatività generale,  sono prodotte da fenomeni cosmici che coinvolgono eventi celesti estremi, come lo scontro fra buchi neri o stelle di neutroni. Rivelare questi segnali non è tuttavia semplice, perché l’effetto del loro passaggio è quasi impercettibile.

Dieci anni fa, il 14 settembre 2015, veniva rivelato il primo segnale di onde gravitazionali, prodotto dallo scontro di due buchi neri avvenuto a una distanza di un miliardo di anni luce: si è trattato di uno dei più grandi successi nella fisica moderna, che ha portato al premio Nobel per la Fisica nel 2017 

Per rilevare il segnale è stato necessario misurare uno spostamento inferiore al miliardesimo di miliardesimo di metro, ovvero mille volte più piccolo delle dimensioni di un protone: per riuscirci, gli scienziati hanno infatti sviluppato dei rivelatori di onde gravitazionali capaci di ascoltare questi tenui sussulti nel tessuto dello spaziotempo. Uno dei più grandi rivelatori del mondo è Virgo (Cascina), nato grazie al lavoro di Adalberto Giazotto, ricercatore presso la Sezione di Pisa dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare scomparso nel 2017.