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L’identità di Unipi: la sua storia, i valori che la guidano e la visione del futuro, tra tradizione, innovazione e impegno per la comunità
La co-tutela di tesi di Dottorato rappresenta una particolare forma di internazionalizzazione che riguarda esclusivamente i dottorandi e prevede il rilascio di un titolo doppio o congiunto che ha valore nei due diversi Paesi sedi delle università partner. Il percorso in cotutela permette di conoscere la realtà di due sistemi universitari e scientifici, di ampliare e approfondire le competenze linguistiche e interculturali oltre a favorire la mobilità dei dottorandi.
L’attivazione di una co-tutela presuppone la stipula di un accordo tra l’ateneo di Pisa e un ateneo estero (europeo o extraeuropeo). A seguito del perfezionamento del suddetto accordo, il dottorando in c-otutela risulta contemporaneamente iscritto a due corsi di dottorato: uno presso l’istituzione di prima iscrizione e uno presso l’istituzione partner. I due corsi devono essere il più possibile simili per ambito disciplinare. Per ciascuno dei due corsi al dottorando viene assegnato un supervisore di tesi e la permanenza nelle due sedi è suddivisa in periodi di lunghezza approssimativamente equivalente. Durante gli anni di iscrizione in qualità di dottorando in co-tutela, lo studente è tenuto a versare le la contribuzione annuale presso una sola delle due istituzioni (solitamente quella di prima iscrizione) e ne è esonerato dall’altra, mentre il pagamento della tassa regionale per il diritto allo studio e la relativa marca da bollo (140,00 Euro + 16,00 Euro) sono in ogni caso dovuti all’Università di Pisa. Al termine del percorso dottorale lo studente consegue, a seguito del superamento di un unico esame finale, un titolo di dottore di ricerca doppio o congiunto, riconosciuto in ambedue i Paesi. L’esame finale si svolge presso solo una delle due istituzioni (solitamente quella di prima iscrizione) di fronte a una commissione congiunta designata sulla base dell’accordo.
Si parla di co-tutela in uscita nel caso di uno dottorando iscritto a un corso dell’Università di Pisa che desidera attivare una co-tutela con un ateneo straniero. In questo caso, l’accordo deve essere stipulato sulla base del modello approvato da Senato Accademico e Consiglio d’Amministrazione dell’Università di Pisa. Il testo può subire delle modifiche su richiesta dell’ateneo partner, laddove queste non riguardino contenuti derivanti da disposizioni nazionali e/o regolamentari di Ateneo; in caso di modifiche sostanziali, l’accordo dovrà essere sottoposto all’approvazione degli Organi Accademici di Ateneo. È consigliabile, per evitare spiacevoli inconvenienti o ritardi, che il suo supervisore dell’Università di Pisa si attivi con l’ufficio competente per acquisire informazioni in merito agli adempimenti e requisiti fissati dall’istituzione partner per l’avvio di una co-tutela.
La Co-tutela in entrata riguarda il caso di uno dottorando iscritto a un corso di dottorato di un ateneo estero che desidera attivare una co-tutela con l’Università di Pisa. In questo caso la richiesta deve essere presentata comunque dal docente disponibile a ricoprire le funzioni di supervisore presso l’Università di Pisa. Anche in questo caso, l’accordo deve essere stipulato preferibilmente sulla base del modello approvato dagli organi accademici dell’Università di Pisa. Il testo può subire delle modifiche su richiesta dell’ateneo partner, laddove queste non riguardino contenuti derivanti da disposizioni nazionali e/o regolamenti di Ateneo; in caso di modifiche sostanziali, l’accordo dovrà essere sottoposto al Senato accademico per l’approvazione.
Per attivare la co-tutela è necessario che:
L’avvio di una co-tutela è a cura del supervisore dell’Università di Pisa; il dottorando non deve presentare alcuna richiesta di attivazione.
La proposta del supervisore e il provvedimento d’urgenza/delibera del Coordinatore e il modello TITSTR, laddove necessario, devono essere trasmessi all’ Unità concorsi e carriere dottorandi competente alla redazione della bozza di accordo e all’invio della stessa ai colleghi dell’ateneo partner.