Mercoledì 3 dicembre, alle ore 18.45, presso la Gipsoteca di Arte Antica, avrà luogo il reading teatrale dal titolo “Dai romances spagnoli al tedesco, dalle botteghe bulgare al ‘paradiso zurighese’: rileggere “La lingua salvata” di Elias Canetti e riscoprire la ricchezza di un’Europa che fu”.

L’evento si svolge nell’ambito della XXIX edizione del Festival Nessiah e in collaborazione con il congresso internazionaleIl rumore di fondo. Insegnare i classici europei tra scuola e università“.

Con la voce e il canto di Evelina Meghnagi e i commenti di Enrico Di Pastena (ispanista) e Serena Grazzini (germanista), l’incontro propone un percorso originale tra alcune delle più belle pagine del volume autobiografico “La lingua salvata. Storia di una giovinezza” di Elias Canetti (1977).
Insignito nel 1981 del Premio Nobel per la letteratura, nel ripercorrere gli anni della sua infanzia e giovinezza Canetti catapulta i suoi lettori e le sue lettrici in un’Europa che fu, partendo dalla Spagna sefardita per arrivare al basso Danubio, e da lì a Manchester, a Vienna e, infine, a Zurigo.

Nei suoi ricordi confluiscono storia personale e collettiva, diaspora ebraica e desiderio di appartenenza, perdite traumatiche e attaccamento indefesso alla vita, mondi diversi che ora entrano in conflitto, ora si incontrano in felice armonia. Ma è soprattutto nella magia esercitata su di lui dalle tante lingue ascoltate e apprese e nell’amore sconfinato per la scrittura e la letteratura che Canetti riconosce quel punto fermo verso il quale ha poi orientato la sua vita di uomo e di scrittore. Un punto fermo che, nel corso degli anni, assume per lui il significato profondo di resistenza alla morte.

Enrico Di Pastena insegna Letteratura Spagnola all’Università di Pisa. Le sue ricerche vertono, in particolare, sullo studio e l’edizione di testi teatrali dei Secoli d’Oro, sul Romanzo tardo-ottocentesco, sul teatro della memoria e sulla traduzione di testi teatrali contemporanei.

Serena Grazzini insegna Letteratura Tedesca all’Università di Pisa. I suoi principali ambiti di ricerca riguardano la letteratura come forma di conoscenza e di memoria, il comico letterario, la letteratura ebraico-tedesca dal XVIII° secolo alla contemporaneità, lo studio dei miti.

Evelina Meghnagi, sefardita – di origine spagnola – nata a Tripoli, cresciuta in Italia, focalizza il proprio interesse sulla musica del Mediterraneo e diventata negli anni una delle interpreti più accreditate e di riconosciuto talento delle melodie della tradizione ebraica, eseguite in alcuni prestigiosi teatri d’Italia e del mondo (Parigi, Amburgo, Basilea, Praga, Berlino, New York), oltreché in festival e rassegne teatrali e musicali, come l’Art Summit Indonesia di Giakarta.

La partecipazione è gratuita. E’ necessaria la prenotazione, da effettuarsi tramite il portale Eventbrite.
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