Da martedì 2 a giovedì 4 dicembre si terrà a Pisa il convegno internazionale dal titolo “Il rumore di fondo. Insegnare i classici europei tra scuola e università”.

L’evento si svolge nell’ambito delle attività del progetto nazionale POT UniSco, del Laboratorio Ipermediale Dantesco dell’Università di Pisa, della Cátedra Antero de Quental e dell’Ambasciata del Portogallo a Roma, ed è organizzato dal Dipartomento di Filologia Letteratura e Linguistica.

Il congresso intende promuovere una riflessione critica sulla didattica della letteratura, con particolare attenzione all’insegnamento dei classici italiani ed europei nei diversi gradi di istruzione. L’occasione è offerta dal quinto centenario della nascita di Luís de Camões (?1524–?1579), “poeta nazionale” portoghese, e dall’interesse che in Portogallo continua a suscitare la didattica di un autore così fortemente identitario e culturalmente marcato.

Articolato in più sezioni, il convegno proporrà un percorso che, muovendo dagli aspetti teorici della didattica della letteratura e dalla riflessione sul concetto di “classico” nella contemporaneità, si estenderà alle principali letterature europee insegnate nei diversi livelli scolastici e universitari.
Gli incontri offriranno strumenti teorici e metodologici per rinnovare le pratiche didattiche, favorendo approcci comparatistici, interdisciplinari e interculturali. Se, infatti, è vero che la cultura umanistica in generale, la letteratura in particolare sembrano aver ormai perso la centralità di un tempo nell’ambito sia della formazione scolastica e universitaria sia del discorso pubblico, è altrettanto vero che i classici, con il loro “rumore di fondo”, continuano ad accompagnarci, a offrirci griglie di lettura della storia e a stimolare il pensiero critico.
Partendo dal caso emblematico di Luís de Camões (che, se pur oggi fuori dal canone insegnato in Italia, ha suscitato nel nostro paese l’interesse di numerosi e raffinati esegeti nel recente passato) e dei classici europei, il convegno intende stimolare un confronto tra scuola e università per rafforzare la consapevolezza del valore formativo della letteratura nella contemporaneità e promuovere la progettazione di percorsi innovativi di educazione letteraria.
Sul tema si confronteranno, in dialogo tra loro, studiose e studiosi specialiste/i di teoria letteraria e delle diverse letterature nazionali in un dialogo che, accanto all’italianistica, comprenderà le letterature di lingua inglese, francese, tedesca, spagnola, portoghese e russa.
La tavola rotonda con gli insegnanti di vari Istituti di Istruzione Superiore (licei, tecnici e professionali), nel giorno di chiusura, costituirà infine un’occasione di scambio e di dibattito tra docenti universitari e docenti delle scuole italiane.

Le Giornate sono proposte come corso di aggiornamento e gli insegnanti possono iscriversi attraverso la piattaforma S.O.F.I.A. (ID. 102042) e devono anche compilare il seguente modulo:
https://forms.office.com/e/FNf0Lqshm3?origin=lprLink

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Dai romances spagnoli al tedesco, dalle botteghe bulgare al ‘paradiso zurighese’: rileggere “La lingua salvata” di Elias Canetti

Mercoledì 3 dicembre, alle ore 18.45, presso la Gipsoteca di Arte Antica, nell’ambito della XXIX edizione del Festival Nessiah, si svolgerà il reading attoriale “Dai romances spagnoli al tedesco, dalle botteghe bulgare al ‘paradiso zurighese’: rileggere “La lingua salvata” di Elias Canetti“, organizzato in collaborazione con il congresso.
Con Evelina Meghnagi (canto e voce) e i commenti di Enrico Di Pastena e Serena Grazzini, l’incontro proporrà un percorso originale tra alcune delle più belle pagine del volume.
La partecipazione è gratuita. E’ necessaria la prenotazione, da effettuarsi tramite il portale Eventbrite.
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