Istruzioni e procedure

Informazioni generali

La richiesta di nulla osta per ricerca è presentata dall’Ente di ricerca a favore di un cittadino non comunitario, in possesso di titolo di dottorato o di titolo di studio superiore che nel Paese dove è stato conseguito dia accesso a programmi di dottorato, per lo svolgimento in Italia di attività di ricerca.

La richiesta è possibile anche per coloro già regolarmente soggiornanti in Italia ad altro titolo di soggiorno (diverso da: protezione internazionale, lungo soggiorno, carta blu, familiari di cittadini UE e altri casi indicati in normativa – in questi casi non occorre richiesta di nulla osta).

Il ricercatore e l’istituto di ricerca stipulano una convenzione di accoglienza con cui il ricercatore si impegna a realizzare l’attività di ricerca e l’istituto si impegna ad accogliere il ricercatore. L’attività di ricerca deve essere approvata dagli organi di amministrazione dell’istituto medesimo che valutano l’oggetto e la durata stimata della ricerca, i titoli in possesso del ricercatore rispetto all’oggetto della ricerca, certificati con una copia autenticata del titolo di studio, ed accertano la disponibilità delle risorse finanziarie per la sua realizzazione.

La convenzione stabilisce il rapporto giuridico e le condizioni di lavoro del ricercatore (lavoro autonomo/borsa di addestramento alla ricerca/lavoro subordinato con contratto), le risorse mensili messe a sua disposizione, le spese per il viaggio di ritorno, e contiene, altresì, le indicazioni sul titolo o sullo scopo dell’attività di ricerca e sulla durata stimata, l’impegno del ricercatore a completare l’attività di ricerca, le informazioni sulla mobilità del ricercatore in uno o in diversi secondi Stati membri, se già nota al momento della stipula della convenzione, l’indicazione della polizza assicurativa per malattia stipulata per il ricercatore ed i suoi familiari ovvero l’obbligo per l’istituto di provvedere alla loro iscrizione al Servizio sanitario nazionale.

Procedura (a cura del personale della Struttura di riferimento)

  1. Chiedere al ricercatore di inviare per e-mail copia del passaporto in corso di validità e i titoli in possesso rispetto all’oggetto della ricerca, certificati con copia autenticata del titolo di studio. La documentazione va tradotta e legalizzata presso le nostre sedi diplomatiche all’estero. Dettagli al link del Ministero degli Esteri.
  2. Compilare la Convenzione d’accoglienza, scaricabile dal sito del Cineca. Nella Convenzione occorre indicare retribuzione, borsa/assegno di ricerca/contratto di ricerca, di importo almeno doppio dell’assegno sociale dell’anno in corso, e la tipologia giuridica del contratto (ma non il trattamento fiscale. Ad esempio: nel caso di co.co.co. si tratta di contratto di lavoro autonomo anche se il regime fiscale è assimilato al lavoro dipendente). L’assegno di ricerca va inquadrato come “borsa di addestramento alla ricerca” e non come Borsa di studio.
  3. Se il ricercatore non è già in Italia, inviare al ricercatore due originali della Convenzione, già firmati dal Direttore del Dipartimento.  Uno dei due originali, con la firma del ricercatore, deve essere restituito per e-mail e poi per posta. Il secondo originale è trattenuto dal ricercatore ed utilizzato, dopo il rilascio del nulla osta dalla Prefettura di Pisa, per la richiesta di Visto per ricerca presso l’Ambasciata o Consolato italiano di riferimento.
  4. La richiesta di nulla osta per ricerca è effettuata sul portale ALI del Ministero degli Interni tramite identità SPID del Direttore del Dipartimento. L’iscrizione nell’elenco del MIUR è a nome dell’Ateneo.
  5. Dopo l’accesso al portale ALI, cliccare su “richieste moduli” e scegliere il Modello FR. Nel modulo inserire le generalità del ricercatore, come riportati nel passaporto. Se il ricercatore è già soggiornante in Italia (con permesso di soggiorno per studio/attesa occupazione), nel modulo FR, dove è indicato “Stato di residenza”, selezionare “Italia”. Si apriranno i campi dove vanno inseriti gli estremi del suo attuale permesso di soggiorno o dell’eventuale richiesta di rinnovo. In questo modo si eviterà che il nulla osta, una volta emesso, venga inviato alla nostra Ambasciata nello Stato di provenienza/cittadinanza del ricercatore.
  6. Specificare nel Modulo FR nome e indirizzo del Dipartimento dell’Ateneo; il numero di iscrizione dell’Ateneo all’elenco tenuto dal MIUR è il n° 125 del 03/05/2010 (nella domanda on line è richiesta solo la data: inserire quella del rinnovo: 05/05/2020); il numero di matricola INPS è 6200829337; il codice Inail è 90608206; per la voce “tariffa INAIL” indicare 0612 (che comprende le attività di ricerca e di laboratorio); il codice controllo è 19.
    Inoltre munirsi di una marca da bollo da € 16,00 e, dove richiesto nel Modulo, inserirne gli estremi.
  7. Nel modulo occorre anche indicare l’alloggio del ricercatore a Pisa. Si suggerisce la prenotazione di un residence/hotel per almeno il primo mese di soggiorno. In caso di alloggio privato allegare l’attestato di idoneità alloggiativa o la richiesta di tale idoneità (presso il Comune in cui è sito l’immobile) e copia del contratto di affitto regolarmente registrato all’Agenzia delle Entrate. Nel caso di prenotazione presso un residence/hotel, alla voce “cessione fabbricato” caricare due volte la prenotazione presso il residence/hotel.
    La domanda di Nulla Osta va inoltrata telematicamente. Non è ammessa la consegna a mano.

Lo Sportello Unico Immigrazione

Dopo l’inoltro del Modulo FR, inviare tramite posta elettronica all’Ufficio immigrazione della Prefettura di Pisa (immigrazione.pref_pisa@interno.it) la seguente documentazione:

    1. copia della Convenzione di Accoglienza;
    2. l’attestato di iscrizione dell’Ateneo di Pisa all’Elenco degli Istituti autorizzati alla stipula delle Convenzioni di Accoglienza presso il MIUR ;
    3. il contratto con il ricercatore o il Decreto Rettorale di conferimento della borsa o assegno di ricerca (copia conforme);
    4. copia del passaporto del ricercatore;
    5. copia contratto di affitto regolarmente registrato all’Agenzia delle Entrate e idoneità alloggiativa dell’immobile (o la richiesta dell’idoneità) ove risiederà il ricercatore. L’idoneità alloggiativa non occorre se il ricercatore alloggia in residence, alberghi e foresterie universitarie. In quest’ultimo caso è necessaria una prenotazione minima di 30 giorni.
    6. documento d’identità del legale rappresentante (Direttore del Dipartimento);
    7. delega al ritiro del Nulla Osta, sottoscritta dal legale rappresentante.

Lo Sportello Unico, acquisito dalla Questura il parere sull’insussistenza di motivi ostativi all’ingresso del ricercatore non UE in Italia, convoca il Direttore del Dipartimento (o un suo delegato) per il ritiro del Nulla Osta.  Alla convocazione in Prefettura vanno presentati gli originali dei documenti sopra elencati, copia del documento d’identità del delegato e due marche da bollo da € 16, una delle quali deve essere quella i cui estremi sono già stati indicati nella compilazione del Modulo FR. (complessivamente occorreranno 3 marche da bollo da € 16,00: 2 per la richiesta di Nulla Osta e una per la successiva richiesta di permesso di soggiorno).

Se il ricercatore è ancora all’estero la Prefettura provvede anche ad inoltrare telematicamente il Nulla Osta alla sede diplomatica italiana di pertinenza, mentre è compito del Dipartimento inviare per e-mail il nulla osta al ricercatore per la successiva richiesta di visto per ricerca all’Ambasciata/Consolato italiano.

Dopo l’ingresso in Italia, entro i primi 8 giorni lavorativi, previa richiesta appuntamento, il ricercatore deve recarsi in Prefettura e poi richiedere il Permesso di soggiorno per ricerca.

Inizio dell’attività di ricerca e presa di servizio

Il Testo Unico Immigrazione permette l’inizio dell’attività di ricerca nell’attesa del rilascio del permesso di soggiorno per ricerca ma solo dopo il rilascio del nulla osta per ricerca da parte della Prefettura.

Copertura assicurativa sanitaria

Come indicato nella Convenzione d’accoglienza, la Struttura dell’Ateneo che stipula la Convenzione d’accoglienza è tenuta al pagamento dell’assistenza sanitaria/polizza assicurativa. Dal 01/01/2015 in Toscana hanno vigore le nuove Linee Guida per l’assistenza a stranieri, che impongono il pagamento dell’assistenza sanitaria per ricercatori che non versano l’IRPEF o l’IRAP (delibera R. Toscana 1139/2014). I ricercatori hanno diritto all’iscrizione obbligatoria al SSN se, per contratto, sono versate le addizionali regionali IRPEF e/o IRAP.

È a discrezione del Dipartimento effettuare l’iscrizione al SSN o stipulare una polizza sanitaria privata. In quest’ultimo caso, è sempre il Dipartimento a definire se il ricercatore possa provvedere direttamente e poi chiedere il rimborso al Dipartimento.
Il suggerimento, come Ufficio Internazionale, è di preferire l’iscrizione al SSN, possibilmente con gli steps seguenti:

    1. Contattare l’ASL e chiedere la modulistica;
    2. Far compilare la modulistica al ricercatore (è il ricercatore che deve dichiarare il reddito nell’anno fiscale precedente e gli altri dati richiesti);
    3. Inoltrare la modulistica compilata dal ricercatore all’ASL che, sulla base dei dati indicati, indicherà l’ammontare dovuto e modalità di pagamento;
    4. Rilasciare copia della ricevuta di pagamento al ricercatore per l’iscrizione al SSN e la scelta del medico di medicina generale.

Per l’iscrizione volontaria al SSN occorre versare un contributo annuale di importo percentuale sul reddito complessivo conseguito nell’anno precedente in Italia e all’estero. L’ammontare del contributo non può essere inferiore a euro 2.000 annui.
Il file excel ricevuto dall’ASL Toscana Nordovest aggiornato per il nuovo calcolo del contributo volontario.
Per qualsiasi dubbio sulla somma effettiva per singolo caso occorre contattare l’Ufficio Anagrafe dell’ASL Toscana Nordovest all’email anagrafe@uslnordovest.toscana.it 

Richiesta del permesso di soggiorno

L’elenco dei documenti che, all’appuntamento in Questura, il ricercatore dovrà esibire sono disponibili alla pagina: Permesso di soggiorno per ricerca.

Per la richiesta del permesso di soggiorno per attesa occupazione occorre invece documentazione di conferma del completamento dell’attività di ricerca svolta, rilasciata dal Dipartimento.

Proroga/rinnovo del Progetto di Ricerca

In caso di proroga/rinnovo del precedente Progetto di ricerca occorre rinnovare la Convenzione d’accoglienza, specificando che si tratta di proroga del precedente Progetto di ricerca. Quindi contattare la Prefettura per e-mail, allegando la Convenzione d’accoglienza rinnovata e copia del permesso di soggiorno del ricercatore. 
Seguirà la successiva convocazione in Prefettura, dove occorre presentare la documentazione in originale, e quindi il rilascio della proroga del nulla osta.

Nel caso invece di nuovo Progetto di ricerca occorre una nuova Convenzione d’accoglienza e quindi il rilascio di un nuovo Nulla Osta per ricerca.

 

Nota:
Convenzione d’Accoglienza (English version)  – il modello in inglese è redatto solo a beneficio del ricercatore, la versione in italiano è quella ufficiale ed è quella richiesta per il rilascio del visto e del permesso di soggiorno. (Please note: this template in English has been provided solely for the benefit of the Researcher. The Italian version is the official one).

 

Info e Contatti:

T.

e-mail permessodisoggiorno@unipi.it

indirizzo Piazza Torricelli, 4 56124 Pisa