Lunedì 26 maggio, alle ore 17.30, presso la Domus Mazziniana, avrà luogo la presentazione del volume di Cristiano La Lumia dal titolo Apolide. Storia di un imprenditore ebreo in Europa (1880-1940)(Roma, Viella, 2025) organizzata dalla Domus Mazziniana e dal CISE – Centro Interdipartimentale di Studi Ebraici dell’Università di Pisa.

Il libro ripercorre le vicende di Berthold Margulies, un imprenditore ebreo nato in Romania ma emigrato in Belgio e poi in Francia dove fece fortuna e visse da apolide per anni, almeno fino allo scoppio della Prima guerra mondiale. Protagonista di un affaire politico-giudiziario che coinvolse i massimi vertici del governo francese durante il conflitto, Margulies finì in un campo di internamento per cittadini di nazionalità nemica e rischiò di essere giustiziato per spionaggio.

Attraverso il racconto, l’autore si interroga sulle trasformazioni del concetto di cittadinanza tra ‘800 e ‘900 e della sua drammatica trasformazione nel ‘mondo in guerra’ dell’inizio del XX secolo, i cui effetti durano ancora nella percezione (e nella ‘gestione’) dello straniero e dell’apolide da parte degli Stati nazionali.

A dialogare con l’Autore Cristiano La Lumia saranno Marcella Aglietti (Università di Pisa), Enrica Asquer (Università di Genova) e Carlotta Ferrara degli Uberti (Università di Pisa).
A introdurre la discussione e a coordinare l’incontro Arturo Marzano (Università di Pisa).

Sinossi

Che significava essere stranieri in Europa tra la fine dell’Ottocento e gli anni Trenta del Novecento? E se oltre a essere stranieri si era anche apolidi, come era possibile viaggiare o fare affari? Per rispondere a queste domande il libro ricostruisce la vita di Berthold Margulies, un imprenditore ebreo nato in Romania ma emigrato in Belgio e poi in Francia dove fece fortuna e visse da apolide per anni, almeno fino allo scoppio della Prima guerra mondiale. Protagonista di un affaire politico-giudiziario che coinvolse i massimi vertici del governo francese durante il conflitto, Margulies finì in un campo di internamento per cittadini di nazionalità nemica e rischiò di essere giustiziato per spionaggio. Da allora la sua vita come quella dei suoi familiari non fu più la stessa. Petroliere, banchiere, uomo di finanza, ma anche patriota, viveur e persino presunto agente segreto, Margulies sperimentò sulla sua pelle i vantaggi della prima globalizzazione, ma anche i drammatici cambiamenti che la Prima guerra mondiale provocò alle vite di migliaia di stranieri in Europa e i cui effetti sono ancora visibili al giorno d’oggi.