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Lo zafferano, molto apprezzato in ambito culinario, può avere anche un importante ruolo in campo medico, in particolare nell’ambito della lotta ai tumori. Uno studio coordinato dal professor Filippo Minutolo del dipartimento di Farmacia dell’Università di Pisa, ha identificato il meccanismo con cui un metabolita attivo presente nello zafferano, la crocetina, riesce a ridurre l’aggressività delle cellule tumorali attraverso l’azione su un enzima-chiave nella glicolisi tumorale, la lattato deidrogenasi (LDH).

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I sorprendenti risultati di questa ricerca sono stati presentati dalla dottoressa Carlotta Granchi, prima autrice dell’articolo e relatrice al “First Congress on Edible, Medicinal and Aromatic Plants (ICEMAP 2017)” svoltosi a Pisa dal 28 al 30 giugno. Il lavoro è stato inoltre pubblicato nella rivista “Journal of Agricultural and Food Chemistry” della American Chemical Society.

3 Granchi fotoQuesta ricerca si colloca all’interno degli studi che negli ultimi anni si stanno concentrando sempre di più sul trattamento “metabolico” dei tumori; tuttavia, come spiega la dottoressa Granchi (nella foto a destra), “la crocetina non è purtroppo disponibile, né facilmente isolabile da fonti naturali quindi è stata messa appunto una metodologia sintetica per la sua preparazione. La crocetina artificiale, del tutto identica per struttura a quella naturale, ha dimostrato una notevole abilità di inibire l’LDH”.

Grazie alla collaborazione con il gruppo di ricerca del professor Paul J. Hergenrother della University of Illinois at Urbana-Champaign e con il dottor Flavio Rizzolio dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, nonché fondatore dell'azienda Biofuture Medicine, è stato inoltre possibile verificare come la crocetina sia in grado di ridurre la produzione di lattato in cellule tumorali e la loro proliferazione. “In questo studio abbiamo quindi dimostrato – aggiunge Granchi – che la componente dello zafferano maggiormente responsabile di tale effetto sembra essere proprio la crocetina.”

2 CrocetinaSintetica

Infatti l’analisi di modellazione molecolare condotta dal professor Tiziano Tuccinardi ha evidenziato le caratteristiche strutturali che permettono alla crocetina di interagire in modo efficace con il sito attivo dell’enzima-bersaglio.

“Chiaramente né lo zafferano, né la crocetina potranno mai sostituire le varie terapie antitumorali approvate per l’uso clinico – specifica il professor Minutolo – comunque possono sicuramente costituire un utile ausilio alimentare nella prevenzione delle neoplasie e, se validati da opportuni studi clinici, potranno in futuro contribuire ad aumentare l’efficacia dei regimi terapeutici utilizzati per diversi tipi di tumore”.

(Nella foto a destra in basso la crocetina sintetica).

Ne hanno parlato: 
Ansa
InToscana.it 
Greenreport.it 
ilMattino.it 
ADNkronos
gonews.it 
AgenziaImpress.it 
Greenplanner


 

 

 

 
















Si è svolta sabato 8 luglio la terza cerimonia di consegna dei diplomi di laurea triennale di Ingegneria, dedicata ai laureati del primo semestre del 2017, alla quale hanno partecipato 120 neo-dottori, circa la metà del totale. L'incontro prevede che i neo-dottori facciano una breve presentazione del lavoro che hanno svolto come prova finale; successivamente ricevono il diploma in originale dal presidente del proprio corso di studi o da un suo delegato.
La cerimonia è stata presieduta dal professor Massimo Ceraolo, ex presidente della Scuola di Ingegneria e delegato per questo evento dal Consiglio della Scuola. Graditissimi ospiti sono stati il rettore Paolo Mancarella, il presidente della Scuola di Ingegneria, Alberto Landi, l’assessora comunale alle politiche socio-educative e scolastiche, Maria Luisa Chiofalo, e la consigliera dell'Ordine degli Ingegneri di Pisa, Franca Zito.

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Le presentazioni dei vari lavori hanno fornito una panoramica interessante e accattivante delle attività che si svolgono nelle prove finali di Ingegneria e indirettamente dei filoni di ricerca sviluppati dal corpo docente, in quanto spesso le prove finali si inseriscono in percorsi di ricerca di più ampio respiro.
In questa edizione, la Scuola di Ingegneria si è avvalsa del servizio Career Service dell'Università, che ha stimolato e organizzato la partecipazione di alcune aziende che nell'atrio del Palazzo dei Congressi hanno incontrato i neo-dottori per conoscerli e informarsi sui loro interessi e progetti futuri.
La cerimonia è stata inoltre impreziosita dal concerto del Coro dell'Università di Pisa, diretto dal maestro Stefano Barandoni.

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La cerimonia di consegna dei diplomi di laurea di ingegneria è stata concepita due anni fa per fornire ai neo-dottori un'occasione di festa e condivisione del traguardo raggiunto con amici, familiari, colleghi e docenti.

Grazie al Protocollo di intesa firmato tra l'Università di Pisa e l'Agenzia delle Entrate, è stato definito un iter telematico per il rilascio del codice fiscale per i soggetti non residenti che svolgono compiti istituzionali all'interno dell'Ateneo, tipicamente docenti e ricercatori di nazionalità straniera. L'accordo, che ha validità annuale, è stato sottoscritto dal direttore generale dell'Università, Riccardo Grasso, e dal direttore della Direzione provinciale di Pisa dell'Agenzia delle Entrate, Patrizia Muscarà.

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Il Protocollo nasce dalla volontà dei due enti di collaborare per migliorare la fruibilità dei servizi fiscali, ridurre i costi degli adempimenti degli obblighi tributari da parte dei contribuenti e ottimizzare le attività di erogazione dei servizi. In particolare, tiene conto che l’Università di Pisa accoglie ogni anno numerosi docenti e ricercatori di nazionalità straniera con incarichi istituzionali che, trovandosi a operare nel territorio dello Stato, devono acquisire il codice fiscale mediante richiesta al competente ufficio territoriale dell’Agenzia delle Entrate.
Per semplificare questo iter è stato così studiato e realizzato un sistema telematico di richiesta e acquisizione dei codici fiscali, che eviterà agli ospiti stranieri o al personale di riferimento dell'Ateneo di recarsi direttamente all’Agenzia dell’Entrate, risolvendo il problema tramite un sistema di ticket in cui tutto il procedimento sarà informatizzato e centralizzato. In questo modo, l’Università trasmetterà via pec alla Direzione provinciale dell’Agenzia delle Entrate un modello standard di richiesta e quest'ultima garantirà la trasmissione del codice fiscale attribuito, sempre a mezzo pec, entro una settimana lavorativa.

"La semplificazione delle modalità di rilascio del codice fiscale per gli ospiti stranieri - hanno commentato il dottor Grasso e la dottoressa Muscarà - permette all'Università di facilitare il lavoro delle strutture amministrative che supportano il personale docente e ricercatore nel disbrigo di procedure e formalità correlate all’esercizio delle attività istituzionali, e all'Agenzia delle Entrate di gestire in back office queste richieste, alleggerendo i compiti del personale degli sportelli. Per i nostri enti, si tratta insomma di una buona pratica, che si muove nella direzione di economicità, efficacia ed efficienza dell’attività amministrativa".

È stato appena pubblicato dalla casa editrice Franco Angeli il volume Cervelli in circolo. Trasformazioni sociali e nuove migrazioni qualificate, a cura di Gabriele TomeiA partire dai risultati di un’indagine empirica realizzata presso l’Università di Pisa, il volume indaga i processi di strutturazione delle traiettorie personali e professionali di un campione di giovani laureati espatriati, identificando i principali fattori di spinta all’emigrazione, le strategie e i modelli della loro integrazione all’estero, le reti di collegamento intrattenute con i territori e le comunità di origine, le loro aspirazioni future.

Pubblichiamo di seguito un estratto dell'Introduzione al volume, a firma del dottor Gabriele Tomei, ricercatore di Sociologia generale al dipartimento pisano di Scienze politiche. 

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cover cervelliLa recente crisi economica ha favorito una ripresa delle emigrazioni dai paesi dell’Europa mediterranea (e quindi anche dall’Italia) verso i poli di sviluppo centro-settentrionale del continente. All’interno di questi flussi sono aumentate anche le cosiddette migrazioni qualificate, composte in larga misura (anche se non esclusivamente) da giovani che si muovono all’interno dello spazio europeo per proseguire gli studi, specializzarsi o cercare un impiego coerente con il proprio profilo di competenze maturate.
Sebbene si tratti generalmente di trasferimenti all’estero per un periodo superiore ai 12 mesi, che quindi sarebbero da ricomprendere nella categoria delle migrazioni, questi spostamenti conservano in molti casi una serie di caratteristiche tipiche della mobilità di breve periodo: temporaneità del progetto migratorio (legata allo specifico contratto o progetto di ricerca), circolazione tra più sedi e periodici ritorni in patria, mantenimento relazioni e contatti frequenti con la comunità di origine. Nel caso degli spostamenti interni a spazi giuridici sovranazionali (come tra i paesi della UE), alle precedenti caratteristiche si aggiunge il godimento di tutele analoghe a quelle dello Stato di cui si è cittadini.
In questi casi, pertanto, migrazione e mobilità sono fenomeni che sempre più si differenziano quasi esclusivamente sotto il profilo giuridico. Dal punto di vista sostanziale entrambe partecipano del dinamismo della globalizzazione e devono essere concettualizzate come parti integranti ed essenziali del processo di trasformazione sociale che ha radicalmente modificato il modello di sviluppo globale negli ultimi trent’anni.
Migrazioni e mobilità sono attivate dallo sviluppo dei paesi di destinazione e dal sottosviluppo di quelli di origine, ma al tempo stesso stimolano e attivano nuove dinamiche di sviluppo in entrambi. Questa logica vale anche nel caso delle migrazioni qualificate, che attraverso la mobilità (o immobilità) delle persone realizzano (o impediscono) la circolazione di capitale umano e sociale, di competenze e di saperi. In questa prospettiva lo studio dei flussi di migranti qualificati che entrano e che escono dai diversi paesi, così come quello dei dispositivi che facilitano o inibiscono tale circolazione, consente di evidenziare una delle dinamiche più rilevanti della crescita dei territori che attraggono conoscenze e, parallelamente, della recessione sia dei paesi di origine che subiscono il brain drain, sia di quelli di destinazione che scoraggiano o bloccano tale mobilità.
Globalizzazione, mobilità geografica delle persone e dei loro saperi, crisi e ristrutturazione delle economie, trasformazione sociale e sviluppo. Riflettendo intorno alle connessioni tra queste dinamiche è nata l’idea originaria del programma di ricerca che sta alla base di questo volume.

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Per molte delle ragioni che ho appena accennato, le migrazioni qualificate sono diventate uno straordinario punto di ingresso per l’analisi delle dinamiche di sviluppo nell’era della conoscenza e per lo studio dei fattori politico-istituzionali e socio-culturali che ne formano il contesto.
Non è un caso quindi che il tema delle nuove migrazioni qualificate intraeuropee sia attualmente al centro degli interessi conoscitivi e di ricerca della comunità dei sociologi, degli economisti e dei geografi delle migrazioni. Gli obiettivi di queste indagini sono in modo diverso legati alla necessità di comprendere la natura e i possibili sviluppi di questa specifica forma di mobilità intraeuropea e di valutarne il potenziale impatto sui paesi di origine e su quelli di destinazione.
Tuttavia rimangono ancora poco esplorate le connessioni che legano queste specifiche dinamiche migratorie con le più recenti trasformazioni del modello di produzione in Europa, ed in particolare il ruolo che la migrazione qualificata sta svolgendo nella selezione e allocazione ottimale della forza lavoro intellettuale richiesta dai nuovi poli di sviluppo dell’economia della conoscenza. Ancor meno sono stati esplorati gli effetti trasformativi di questa migrazione sulle dinamiche di sviluppo dell’Italia.

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I saggi che danno conto dei risultati ottenuti nel corso della ricerca e che compongono il presente volume sono stati redatti in modo da rispecchiare il quadro teorico-metodologico che abbiamo ampiamente discusso in precedenza. Purtroppo non siamo riusciti a mettere a fuoco ogni componente della sua complessa architettura logica (e probabilmente ciò non è neppure possibile, se non all’interno di un progetto di ricerca più vasto e ambizioso, multidisciplinare, multisituato e di lungo periodo). Tuttavia lo schema della natura quadripartita del processo di strutturazione ha funzionato come il letto di posa per il fissaggio delle tessere recuperate di un mosaico che sappiamo essere ben più vasto e complicato. Come quelle tessere, i dati e le informazioni raccolte con le nostre ricerche sono state infatti posizionate seguendo una coerenza interna (offerta dalla teoria) che ha consentito una migliore messa a fuoco delle singole parti così come una più lucida ed efficace visione d’insieme.
L’indagine si è così articolata attraverso quattro linee di indagine.
La prima, di carattere più teorico, si è diretta a ricostruire lo stato dell’arte delle conoscenze sul tema di indagine sia per quanto riguarda le nuove migrazioni qualificate (capitolo 1) che il contesto politico-economico identificato come società della conoscenza (capitolo 2).
La seconda linea ha perlustrato le caratteristiche e le dinamiche trasformative di alcune delle strutture esterne rilevanti per il campo di interesse. In un primo approfondimento sono state indagate le relazioni che le statistiche ufficiali internazionali evidenziano tra i flussi di migranti qualificati e quelli finanziari connessi con gli investimenti in ricerca e sviluppo (capitolo 3). Una seconda indagine è stata realizzata sui dati dell’archivio AIRE al fine di comprendere caratteristiche e tendenze evolutive dei flussi di cittadini italiani in possesso di un titolo di studio superiore o della laurea che sono emigrati all’estero (capitolo 4).
La terza linea di indagine ha esplorato (nei limiti caratteristici di un’indagine pilota) le dinamiche soggettive di un collettivo di giovani migranti qualificati. Evidenze circa le motivazioni e gli orientamenti dei laureati espatriati, e quindi ascrivibili alle dinamiche proprie delle strutture interne del processo di strutturazione, sono state raccolte attraverso 20 interviste in profondità che hanno consentito di raccogliere informazioni anche sulle dinamiche specifiche dell’agency attiva di questi speciali migranti qualificati (capitolo 6). Gran parte della raccolta e dell’analisi di queste ultime è stata invece affidata ad una survey a cui hanno risposto 110 laureati dell’ateneo pisano tra il 2009 ed il 2013 e che avevano dichiarato di risiedere all’estero ad un anno dal conseguimento del titolo (capitolo 7). Uno specifico capitolo (capitolo 5) è dedicato alla presentazione del disegno della ricerca utilizzato di queste due indagini sul campo.
La quarta linea di indagine ha esplorato i segnali di strutturazione degli outcomes del processo osservato (capitolo 8), ed in particolare della presenza di reti di collegamento tra l’Università di Pisa e i propri laureati espatriati, e del ruolo di stimolo svolto da questi ultimi per l’innovazione della didattica e della ricerca, nel loro eventuale contributo alla costruzione di reti di relazione a la messa a disposizione di rimesse cognitive (contatti informali, accordi, ricerche congiunte, trasferimento di saperi...).

Gabriele Tomei
Ricercatore di Sociologia Generale

Il Career Service dell'Università di Pisa gestisce l'attività di intermediazione tra domanda e offerta di lavoro tramite il portale AlmaLaurea.

Il portale permette alle aziende di:

  • accedere ai CV dei laureati
  • pubblicare offerte di lavoro sulla bacheca elettronica

Per accedere ai CV dei laureati e conoscere in tal modo i potenziali candidati da contattare per le esigenze di reclutamento, si può procedere con la consultazione dei CV in forma anonima (prevista dal Collegato Lavoro legge 183/2010), senza effettuare la registrazione.

Tale funzione permette di vedere le caratteristiche dei laureati senza accedere subito alla loro anagrafica.
Solo dopo aver effettuato la registrazione sarà possibile consultare il CV vero e proprio, completo di tutti i dati.

Il servizio di accesso alla banca dati è gratuito per i CV dei laureati che abbiano conseguito il titolo da non oltre 12 mesi.

Per profili senior, è necessario fare riferimento all' Ufficio secondo il tariffario approvato in Consiglio di Amministrazione che prevede dei costi, variabili in base alla tipologia e all'uso, previsti a titolo di rimborso spese per l'uso del servizio.

Il portale permette, con la stessa registrazione, di pubblicare gratuitamente offerte di lavoro.

Accesso per le aziende registrate

 

Il dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Pisa ha dedicato dei seminari e un'esposizione alle esplorazioni geologiche nella Regione degli Afar, nell'Etiopia nord-orientale, un vero laboratorio naturale per l'analisi dei processi di estensione e rottura dei continenti. Nota anche come Dancalia, questa regione è stata studiata, dal 1967 al 1974, da una celebre spedizione italo-francese guidata da Giorgio Marinelli, dell'Università di Pisa, e da Haroun Tazieff, del Centre National de la Recherche Scientifique (nella foto in basso: un'immagine della spedizione).

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L'iniziativa è stata aperta venerdì 7 luglio nell'Aula C del dipartimento dai seminari tenuti, in mattinata, dal dottor Giacomo Corti, dell'Istituto di Geoscienze e Georisorse del CNR di Firenze, e dalla professoressa Carolina Pagli, del dipartimento pisano di Scienze della Terra; nel pomeriggio, dai professori Franco Barberi, già docente di Vulcanologia dello stesso dipartimento, ed Enrico Bonatti, dell'Istituto di Scienze marine del CNR di Bologna.

Sabato 8 luglio, alle ore 10,30, nella stessa sede del dipartimento si è tenuta l'inaugurazione della Petroteca Dancala, alla presenza del prorettore Marco Gesi, del direttore del dipartimento, Sergio Rocchi, e dei "giovani" geologi che parteciparono alle spedizioni degli anni '60 e '70 del secolo scorso, Franco Barberi, Jacques Varet e Roberto Santacroce. Insieme a loro, sono intervenuti gli studiosi Mauro Rosi, Franco Maranzana, Luca Lupi e Carolina Pagli.

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La Petroteca Dancala è una collezione di oltre 2.000 campioni di roccia e oltre 9.000 sezioni sottili raccolte in Afar dai membri della collaborazione italo-francese. Conservato finora in condizioni precarie, tale patrimonio scientifico torna ora a essere visibile per iniziativa del dipartimento di Scienze della Terra e grazie al contributo della società Stratex, una multinazionale che si occupa di ricerca aurifera nell’area africana. Tutti i campioni, georeferenziati e rintracciabili, sono a disposizione della comunità scientifica internazionale per ricerche in collaborazione con l’Università di Pisa.

Nella foto in basso, da sinistra: Sergio Rocchi, Marco Gesi, Franco Barberi, Mangasha Seyoum, Mauro Rosi.

Giovedì, 06 Luglio 2017 06:56

Corsi ad accesso programmato - Primo anno

Se vuoi trasferirti all'Università di Pisa da un altro ateneo devi risultare vincitore del relativo concorso di ammissione:

Devi rispettare le procedure e i termini previsti nei relativi bandi di concorso per ottenere il nulla osta al trasferimento.

Dovrai pagare il contributo omnicomprensivo e la tassa regionale anche se hai già effettuato pagamenti per lo stesso anno accademico nell’università di provenienza: non è dovuta la tassa regionale solo nel caso in cui sia stata già versata per l’iscrizione a un altro ateneo toscano.

Dopo aver ottenuto il nulla osta, dovrai presentare la richiesta di trasferimento all'università di provenienza, nel rispetto delle procedure e dei termini da essa previsti. L'ateneo di provenienza provvederà a inviare all'Università di Pisa tutta la documentazione relativa alla carriera svolta (cosiddetto "foglio di congedo"). 

Convalida degli esami

Dopo l'immatricolazione, il Consiglio di corso di studio delibera in merito alle convalide degli esami sostenuti nell'ateneo di provenienza. La delibera deve essere espressamente accettata e ne puoi chiedere la rettifica entro 30 giorni dall’accettazione stessa.
Se non accetti la delibera del competente organo accademico relativa alla convalida degli esami sostenuti, l'iscrizione sarà annullata e applicato quanto previsto dalla Rinuncia agli studi.
Il “foglio di congedo” viene restituito all’università di provenienza.

Riduzione tasse

Leggi tutte le informazioni sulla richiesta di riduzione tasse nella pagina dedicata.
IMPORTANTE: nell'anno di immatricolazione, la riduzione è sempre calcolata sulla base della condizione economica ma non del merito.

Carta dello studente

Iscrivendoti all'Università di Pisa puoi usufruire di tutti i servizi che l'Ateneo mette a disposizione, compreso il rilascio della Carta dello studente, badge con foto e numero di matricola.
La Carta, dotata di rfid e di banda magnetica, servirà per accedere a tutti i servizi universitari, tra cui i punti ristorazione presenti nei vari Atenei gestiti dell’Ardsu Toscana, anche con funzione di ‘borsellino elettronico’.  
La Carta è utilizzabile nelle mense universitarie toscane dal giorno successivo al rilascio. Tutte le informazioni in merito alle tariffe applicate e alla domanda di riduzione della tariffa sono consultabili nella pagina dedicata. 
La  Carta dello studente permette a chi frequenta uno degli Atenei della Toscana (Università di Pisa, Università di Firenze, Università di Siena e Università per Stranieri di Siena) di accedere a tutti i servizi del Diritto allo Studio, indipendentemente dall’università alla quale è iscritto.
Procedura per il rilascio.

 

"Procedure e termini" a.a. 2024/2025 (delibera del Senato Accademico n. 144 del 7 giugno 2024) 

 

Informazioni a cura di:
Direzione Didattica, studenti e internazionalizzazione
largo Bruno Pontecorvo n. 3 - Pisa
tel. 050-2213429
e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

Negli scorsi giorni è scomparso il professor Pierlorenzo Secchiari, già ordinario di Zootecnica Generale, che nel corso della carriera è stato direttore del Centro Interdipartimentale di Ricerche Agro-Ambientali “Enrico Avanzi” e membro del Comitato Etico di Ateneo per la Sperimentazione Animale. Nel 2009 gli è stato conferito l'Ordine del Cherubino.
Le esequie si terranno giovedì 6 luglio a Massa, nella Chiesa della Madonna del Pianto, in Piazza Castagnola, alle ore 16. Tutta la comunità universitaria si stringe attorno alla famiglia del professor Secchiari in questo momento di grande dolore.

Di seguito, pubblichiamo il profilo accademico del professor Pierlorenzo Secchiari.

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Il professor Pierlorenzo Secchiari è nato ad Avenza il 13 marzo 1941 e si è laureato con lode in Medicina Veterinaria all’Università di Pisa. Nel 1970 ha iniziato la carriera universitaria all’Istituto di Zootecnica Speciale della Facoltà di Agraria dell’Ateneo pisano, dove nel 1988 è diventato professore ordinario di Zootecnica Generale. Il professor Secchiari è stato direttore del Centro Interdipartimentale di Ricerche Agro-Ambientali “Enrico Avanzi” dal novembre 1994 all’ottobre 2001, e membro del Comitato Etico di Ateneo per la Sperimentazione Animale.

Il Professor Secchiari ha incentrato la propria attività scientifica sullo studio dell’attività riproduttiva e produttiva dei ruminanti e sulla qualità degli alimenti di origine animale.
La sua autorevolezza in campo scientifico, che lo ha portato a diventare membro dell’Editorial Board della rivista scientifica internazionale “Livestock Production Science”, è dimostrata dalle centinaia di pubblicazioni su riviste scientifiche italiane e internazionali e dalle numerose cariche organizzative nell’ambito delle Società scientifiche di cui è stato membro. In particolare, il professor Secchiari ha ricoperto le cariche di Presidente della Associazione Scientifica di Produzione Animale e di Vice-Presidente della Associazione Italiana Società Scientifiche Agrarie.
Il professor Secchiari è stato anche Socio Corrispondente straniero della Académie d’Agriculture de France, Accademico Ordinario della Accademia dei Georgofili di Firenze, membro della Commissione Tecnico Scientifica per le Risorse Genetiche Autoctone della Regione Toscana e Presidente del Comitato Scientifico del Parco delle Apuane.

Per gli indubbi meriti in campo scientifico, nel 2009 il professor Secchiari è stato nominato Cavaliere della Repubblica e il Senato Accademico dell’Università di Pisa gli ha conferito l’Ordine del Cherubino.

Molte le attività che lo hanno reso protagonista nella vita culturale della sua città come l’appartenenza al Rotary Club e all’Accademia Aruntica, delle quali è stato anche Presidente.

Nella foto: il professor Secchiari riceve l'Ordine del Cherubino dal rettore Marco Pasquali.

Mercoledì, 05 Luglio 2017 18:31

Corsi di laurea magistrale ad accesso libero

Se vuoi trasferirti all'Università di Pisa da un altro ateneo a un corso di laurea magistrale ad accesso libero devi seguire la procedura di immatricolazione standard.

Dovrai anche presentare la richiesta di trasferimento all'università di provenienza, nel rispetto delle procedure e dei termini da essa previsti. L'ateneo di provenienza provvederà a inviare all'Università di Pisa tutta la documentazione relativa alla carriera svolta (cosiddetto "foglio di congedo"). Dopo 90 giorni dalla ricezione del foglio di congedo senza che lo studente abbia proceduto all'immatricolazione, lo stesso foglio di congedo sarà restituito all'università di provenienza.

Dopo il 31 dicembre 2024 dovrai presentare domanda di trasferimento presso l'ateneo di provenienza e attendere che il referente della segreteria studenti del corso a cui intendi iscriverti ti contatti per perfezionare l'immatricolazione. Potrai comunque inviargli una mail per ulteriori informazioni: ricorda che per l'immatricolazione devi essere registrato nel portale Alice:

  1. inserisci i tuoi dati anagrafici e personali
  2. inserisci una fototessera in formato elettronico nella sezione Anagrafica - Upload foto (controlla le informazioni sul formato della foto)
  3. inserisci la copia di un documento d'identità nella sezione Segreteria - Documenti d'identità
  4. inserisci i dati del diploma di maturità nella sezione Segreteria - Titoli di studio
  5. inserisci i dati del titolo di laurea nella sezione Segreteria - Titoli di studio
  6. inserisci una copia del permesso di soggiorno ex art.39, comma 5, del D.Lgs. 25 luglio 1998, n.286, se sei uno studente non comunitario soggiornante

Convalida degli esami

Dopo l'immatricolazione, il Consiglio di corso di studio delibera in merito alle convalide degli esami sostenuti nell'ateneo di provenienza. La delibera deve essere espressamente accettata e lo studente ne può chiedere la rettifica entro 30 giorni dall’accettazione stessa.
Se lo studente non accetta la delibera del competente organo accademico relativa alla convalida degli esami sostenuti, l'iscrizione sarà annullata e applicato quanto previsto dalla Rinuncia agli studi.
Il “foglio di congedo” viene restituito all’università di provenienza.

Riduzione tasse

Leggi tutte le informazioni sulla richiesta di riduzione tasse nella pagina dedicata.
IMPORTANTE: nell'anno di immatricolazione, la riduzione è sempre calcolata sulla base della condizione economica ma non del merito.

Carta dello studente

Iscrivendoti all'Università di Pisa puoi usufruire di tutti i servizi che l'Ateneo mette a disposizione, compreso il rilascio della Carta dello studente, badge con foto e numero di matricola.
La Carta, dotata di rfid e di banda magnetica, servirà per accedere a tutti i servizi universitari, tra cui i punti ristorazione presenti nei vari Atenei gestiti dell’Ardsu Toscana, anche con funzione di ‘borsellino elettronico’.  
La Carta è utilizzabile nelle mense universitarie toscane dal giorno successivo al rilascio. Tutte le informazioni in merito alle tariffe applicate e alla domanda di riduzione della tariffa sono consultabili nella pagina dedicata. 
La  Carta dello studente permette a chi frequenta uno degli Atenei della Toscana (Università di Pisa, Università di Firenze, Università di Siena e Università per Stranieri di Siena) di accedere a tutti i servizi del Diritto allo Studio, indipendentemente dall’università alla quale è iscritto.
Procedura per il rilascio.

 

"Procedure e termini" a.a. 2024/2025 (delibera del Senato Accademico n. 144 del 7 giugno 2024) 

 

 

Informazioni a cura di:
Direzione Didattica, studenti e internazionalizzazione
Largo Bruno Pontecorvo n. 3 - Pisa
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Il professor Paolo Vitti è il nuovo presidente eletto della SIE - Società italiana di Endocrinologia, che guiderà per i prossimi due anni. La nomina è avvenuta durante il congresso nazionale svoltosi a Roma la scorsa settimana, che ha registrato un successo straordinario con più di 1.200 partecipanti. L'Endocrinologia pisana ha avuto una forte rappresentanza con diversi relatori invitati e molti giovani, che hanno presentato le ricerche più recenti in campo endocrino e non ancora pubblicate.

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Il conferimento della presidenza della società al professor Vitti, nella foto in basso ritratto in occasione della cena sociale con i suoi collaboratori, è un ulteriore riconoscimento al valore scientifico della Scuola pisana di endocrinologia.

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