Prospettive
Ricerca generativa e dialogo con la società e i territori: sono queste le parole chiave che hanno caratterizzato l’incontro di presentazione del Centro Terza Missione (CTM) del Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere, promosso nell’ambito del progetto di eccellenza 2023-2027. La creazione del Centro mira a intensificare le relazioni tra attività di ricerca e di formazione del Dipartimento e il mondo esterno, nell’ottica di favorire la generazione di impatto sociale e culturale, in linea con i modelli di generative e civic university. L’evento, svoltosi il 13 novembre presso il Complesso delle Benedettine dell’Università di Pisa, non si è limitato ad illustrare gli obiettivi e la struttura del Centro, ma si è aperto al confronto con le diverse realtà del territorio e alcuni attori socio-economici e culturali.
Come sottolineato nei saluti iniziali da Corrado Priami, prorettore alla Valorizzazione della conoscenza dell’ateneo e da Sonia Maffei, direttrice del Dipartimento, l’iniziativa ha rappresentato un esempio di promozione della cultura della Terza Missione e di creazione di occasioni di dialogo e collaborazione tra l’università e i portatori di interesse di varia natura. Nella prima parte, in qualità di delegata per la Terza Missione del Dipartimento, oltre a descrivere l’origine, la visione e la struttura del CTM, ho presentato le competenze e le aree di specializzazione del Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere, introducendo le tematiche e le modalità di svolgimento dei tavoli di lavoro.
I circa 130 partecipanti si sono divisi in cinque tavoli tematici, dedicati a: Educazione e scuola, Valorizzazione del patrimonio culturali, Narrazioni del passato e del presente, Discipline umanistiche e mondo delle imprese e delle professioni, Saperi e sviluppo del territorio.
Nei tavoli, la presentazione delle attività di ricerca e formazione e l’ascolto delle necessità e delle idee degli stakeholders sono avvenute con maggiore dettaglio. Oltre ai docenti del Dipartimento, alcuni dei quali direttamente coinvolti nella promozione e nell’organizzazione dell’evento, hanno partecipato rappresentanti del mondo della scuola, della cultura (musei, archivi, cinema, teatro ecc.), delle istituzioni territoriali (Regione Toscana e alcuni comuni della provincia di Pisa), delle imprese e associazioni di categoria, degli ordini professionali, delle fondazioni e associazioni culturali.
Spesso, quando si parla di impatto economico-sociale delle università, si tende a sottovalutare il contributo che le scienze umanistiche e sociali possono offrire, rimanendo ancorati ad una visione di terza missione focalizzata sul trasferimento tecnologico. In realtà, le potenzialità di generare sviluppo sono significative anche in queste discipline, soprattutto per la loro capacità di favorire la comprensione della complessità del mondo contemporaneo.
Proprio in questa prospettiva, l’incontro del 13 novembre ha rappresentato un’importante occasione di ascolto reciproco e condivisione tra università, società e territorio, nell’ottica di promuovere nuove idee di terza missione e innescare processi di co-progettazione. La prossima fase sarà dedicata alla prosecuzione dei lavori dei tavoli tematici, per consolidare nuove forme di dialogo e individuare ipotesi concrete di collaborazione. A giudicare da quanto espresso dai soggetti intervenuti all’evento, le possibilità in effetti esistono e il potenziale delle attività di ricerca e formazione del Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere è stato pienamente riconosciuto e apprezzato.

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