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Il gruppo di ricerca del professor Donato Aquaro, docente di Impianti nucleari al dipartimento di Ingegneria civile e industriale dell’Università di Pisa, ha vinto un bando di ricerca internazionale per lo studio in scala reale del principale sistema di sicurezza del reattore a fusione nucleare, ITER, in costruzione in Francia nei pressi di Aix-en-Provence.

L’attività di ricerca, con un budget di circa 1 milione di euro, studierà il ‘Vacuum Vessel Pression Suppression System’ ossia il sistema che garantisce il mantenimento della pressione entro i limiti ammissibili in caso di incidente nel componente principale del reattore, la camera a vuoto. Nell’interno di tale componente (figura in basso a destra), in condizione di vuoto quasi assoluto, avviene la reazione di fusione nucleare fra un nucleo di deuterio e uno di trizio nel plasma a una temperatura di oltre 100 milioni di gradi. La reazione di fusione simula quella che avviene nel sole.

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ITER è una organizzazione internazionale di cui fanno parte Unione Europea, USA, Federazione Russa, Cina, Giappone, India e Corea del Sud. Tale organizzazione finanzia il più grande e costoso esperimento mai effettuato precedentemente. Lo scopo del progetto è la dimostrazione della fattibilità di produrre energia dalla fusione nucleare con un impianto di taglia industriale ottenendo un plasma stabile. Il plasma per le altissime temperature non deve venire in contatto con le pareti, pertanto viene messo in movimento in un recipiente torico (Tokamak) da elevatissimi campi elettromagnetici.

camera vuoto reattoreConsiderando le estreme condizioni operative, non si può escludere la possibilità di incidenti di rottura delle tubazioni di refrigerazione della parete affacciata al plasma. Il fluido refrigerante (acqua) potrebbe invadere il Tokamak e vaporizzare a causa delle elevate temperature, provocando la sua pressurizzazione. Per evitare il raggiungimento di valori di pressione pericolosi per la stabilità della struttura, viene attivato un sistema di sicurezza di riduzione della pressione con condensazione diretta del vapore in acqua, il ‘Vacuum Vessel Pression Suppression System’. Tale sistema è stato scelto dall’Autorità di Sicurezza per gli stress test sull’impianto.

Il professor Aquaro e il suo gruppo di ricerca hanno vinto il bando internazionale per la loro esperienza, unica in campo internazionale, sulla condensazione diretta del vapore a pressioni sub atmosferiche.

Per il secondo anno consecutivo, la Commissione Nazionale dei Corsi di Studi in Igiene Dentale, ha conferito al gruppo di ricerca dell'Università di Pisa guidato dalla professoressa Maria Rita Giuca il “Premio di Ricerca Colgate 2017”. Lo studio pisano dal titolo: “Valutazione onnicomprensiva dell’ipersensibilità dentinale nel paziente parodontale attraverso l’analisi multivariata degli stimoli di diversa natura e introduzione di un nuovo indice di valutazione”, è stato valutato come miglior progetto di ricerca.

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L’obiettivo principale della ricerca sarà quello di identificare e misurare l’ipersensibilità dentinale nei pazienti con una malattia parodontale attraverso l’adozione di indici specifici, derivanti dalla letteratura scientifica e associati a un nuovo indice in grado di esaminare tutto lo spettro di valutazione ai diversi stimoli che si possono presentare nella vita quotidiana del paziente. La finalità dello studio è in linea con i moderni approcci in campo odontoiatrico mirati agli aspetti preventivi e al miglioramento degli stili di vita piuttosto che alla messa in atto di terapie invasive.

Fanno parte del gruppo di ricerca premiato anche Marco Pasini, borsista, e Giancarlo Cosseddu, Chiara Mannuci e Marco Miceli, igienisti dentali della U. O. di Odontostomatologia e Chirurgia del Cavo Orale Universitaria diretta dal professor Mario Gabriele.

I giovani partecipanti al campo estivo “Piccoli Chef Summer School” organizzato da Scuola Tessieri hanno assistito alla loro prima lezione universitaria. In cattedra la professoressa Lucia Guidi del dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali e la professoressa Manuela Giovannetti, direttore del Centro Interdipartimentale di Ricerca Nutrafood - Nutraceutica e Alimentazione per la Salute dell’Università di Pisa.

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Come in un grande arcobaleno vegetale, ai “Piccoli Chef” sono state illustrate le virtù della frutta e degli ortaggi in base al loro colore: il rosso dell’anguria e del pomodoro, l’arancio delle albicocche e della zucca, il giallo del limone e delle banane, il verde del peperone e della lattuga, il blu e il viola delle more e dei mirtilli. L’obiettivo principale dellla lezione è stato educare i bambini a una sana alimentazione, indicando loro gli alimenti vegetali che hanno degli effetti benefici sulla salute mediante il gioco. I bambini hanno seguito la lezione con grande interesse, raccontandosi con allegria e rivolgendo alle due professoresse tante domande.

Il campo estivo “Piccoli Chef Summer School”, organizzato da Scuola di cucina Tessieri in collaborazione con il Centro Nutrafood, è stato pensato come un momento di crescita e gioco aperto ai bambini di età scolare dai 6 ai 12 anni. Nell’arco della giornata, i giovanissimi chef possono conoscere tante materie prime e tanti alimenti legati al mondo della pasticceria e hanno l’occasione di divertirsi a impastare, decorare e imparare tantissime ricette. Perno dell’intera iniziativa è la forte valenza di educazione alimentare finalizzata alla sensibilizzazione dei bambini e delle loro famiglie.

 Il Comitato Unico di Garanzia dell'Università di Pisa ha promosso l'asseganzione di due borse di studio per la partecipazione gratuita alla "Scuola Estiva della Società Italiana delle Storiche", edizione 2017.

 

 

https://www.cug.unipi.it/item/115-borse-di-studio-per-la-scuoal-estiva-della-societa-italiana-delle-storiche.html

Anna Grassellino, la scienziata laureata a Pisa e premiata dall'ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama, ha raccontato la sua ricerca in un evento a lei dedicato alla Scuola di Ingegneria dell’Università di Pisa, alla presenza del sindaco di Pisa Marco Filippeschi, della prorettrice vicaria Nicoletta De Francesco, di Giuseppe Anastasi, direttore del dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, di Bruno Neri, presidente del corso di laurea in Ingegneria elettronica, e di quelli che sono stati i suoi insegnanti e degli studenti che potranno diventare i suoi futuri colleghi. Anna, attualmente Deputy Head della Divisione Tecnica al Fermilab negli Stati Uniti, si è infatti laureata in Ingegneria elettronica all'Università di Pisa nel 2005. A lei a ad altri cento scienziati l’ex presidente degli USA Barack Obama ha conferito lo scorso gennaio il premio PECASE, il massimo riconoscimento che il governo degli Stati Uniti offre a giovani e promettenti professionisti nel settore della ricerca scientifica.

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Da sinistra: i professori Massimo Macucci, Giuseppe Anastasi, il sindaco Marco Filippeschi, Anna Grassellino, la prorettrice vicaria Nicoletta De Francesco, il professor Giuseppe Iannaccone. 

Anna ha presentato il lavoro che le è valso il prestigioso riconoscimento, e che riguarda le cavità superconduttive a radiofrequenza, utilizzate negli acceleratori di particelle di ultima generazione. La scienziata e il suo gruppo di ricerca hanno infatti progettato e realizzato un nuovo tipo di cavità risonanti per acceleratori, sviluppando una tecnologia per introdurre una piccola concentrazione di azoto sulla superficie interna di niobio delle cavità. In questo modo hanno triplicato il fattore di qualità - una misura della capacità delle cavità di accumulare energia - rispetto al migliore risultato precedente.

“Questa scoperta – ha spiegato la scienziata – potrà consentire di ridurre il costo di raffreddamento dell’acceleratore del 50%, per un risparmio complessivo di centinaia di milioni di dollari. Infatti, raffreddare l’acceleratore alla temperatura dello spazio profondo rappresenta uno dei maggiori costi di funzionamento di un acceleratore. Attualmente, stiamo studiando applicazioni di questa tecnologia nel campo della medicina e dell’ingegneria quantistica”.

Dopo la laurea a Pisa, Anna Grassellino ha conseguito un dottorato in Fisica all’Università della Pennsylvania. Svolge attività di ricerca dal 2008 e al Fermilab dal 2012, prima come postdoc e attualmente come scienziata e group leader, nel settore della fisica applicata e delle tecnologie dei superconduttori.

“Siamo molto contenti che Anna abbia deciso di venire a visitare l’università dove si è laureata – ha commentato Giuseppe Anastasi, direttore del dipartimento di Ingegneria dell’Informazione e organizzatore della giornata – speriamo che il suo esempio possa essere di stimolo per i nostri studenti e giovani ricercatori. Oltre a questo, scopo di questo incontro è anche poter ampliare e approfondire la collaborazione tra il Fermilab e il nostro dipartimento, già attiva da diversi anni”.

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Da sinistra: Giuseppe Anastasi, Anna Grassellino, Bruno Neri.

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Lunedì, 03 Luglio 2017 10:22

Municipale Balcanica in concerto

Il 7 luglio alle 22, ad Arno Vivo (Golena di Lungarno Buozzi) si tiene il concerto dei "Municipale Balcanica" .

Ingresso gratuito.

L'evento è organizzato dall'Associazione BEAT con il contributo dell'Ateneo per le attività studentesche.

Locandina

Info
Simone Spatuzza, Rappresentante legale Associazione BEAT
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Lunedì, 03 Luglio 2017 09:55

Municipale Balcanica in concerto

Il 7 luglio alle 22, ad Arno Vivo (Golena di Lungarno Buozzi) si tiene il concerto dei "Municipale Balcanica" .

Ingresso gratuito.

L'evento è organizzato dall'Associazione BEAT con il contributo dell'Ateneo per le attività studentesche.

Locandina

Info
Simone Spatuzza, Rappresentante legale Associazione BEAT
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Anche quest’anno, come avviene ormai da oltre un decennio, il dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali (DiSAAA-a) dell’Università di Pisa ha partecipato all’iniziativa internazionale “Cervia Città Giardino-Maggio in fiore”, la mostra d’arte floreale più grande d’Europa. L’evento accoglie oltre 70 gruppi partecipanti, tra municipalità, enti, associazioni e aziende, provenienti da tutto il continente, e recentemente anche dal Nord America. Ogni team di lavoro progetta e realizza uno spazio verde a tema, che successivamente viene manutenuto dal personale specializzato del Comune di Cervia. Quindi la città si trasforma per tutta la stagione estiva in un enorme giardino fiorito, che costituisce una splendida e apprezzata vetrina per i turisti e villeggianti della Riviera Adriatica.

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L’allestimento verde del DiSAAA-a del 2017, realizzato da docenti e studenti del corso di laurea magistrale in Progettazione e gestione del verde urbano e del paesaggio (ProGeVUP), è stato dedicato al 60° anniversario della firma dei Trattati di Roma, che sancirono la nascita della Comunità Economica Europea. Sei aiuole centrali, caratterizzate da linee sinuose e da piante dalle splendide fioriture, rappresentano le bandiere dei Paesi fondatori (Italia, Francia, Germania, Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo). Al centro trova spazio il “Palo di Maggio” che, corredato da diversi nastri colorati e dalla sottostante scritta “Growing stronger together”, rappresenta il simbolo gioioso di un’Europa Unita. A contorno sono state concepite delle aiuole fiorite i cui colori (giallo e azzurro) rendono omaggio alla città che ospita l’evento. È stato inoltre realizzato un quadro vegetale che rappresenta il logo ufficiale del 60° anniversario della firma dei Trattati di Roma. Il numero “60” che spicca su un tappeto erboso di Dichondra, scandisce il tempo trascorso dal giorno in cui i sei Paesi decisero di unire le forze e cooperare per una crescita stabile e duratura. Le piante sono inserite su un substrato inerte in lana di roccia che favorisce la radicazione e presenta buone capacità di ritenzione idrica. La struttura è dotata di un impianto automatico per l’irrigazione a goccia.

Hanno fatto parte del gruppo di lavoro del DiSAAA-a il direttore Alberto Pardossi, i responsabili Paolo Vernieri, Damiano Remorini e Marco Fontanelli, i progettisti Ermes Lo Piccolo e Renato Ricciardi, il direttore dei lavori Riccardo Pulizzi (anche progettista della struttura del quadro vegetale) e gli studenti Chiara Cavallone, Antonio Corsaro, Marco Fornaciari, Chiara Salemi e Mino Sportelli per l’allestimento.

Il corso di laurea magistrale in Ingegneria nucleare dell’Università di Pisa ha messo in palio sei borse di studio per le nuove matricole. I contributi di 1.500 euro ciascuno sono destinati agli studenti che hanno conseguito una laurea triennale in Italia e che si iscrivono entro il 31 dicembre del 2017. L’obiettivo è di mantenere l’attrattività nei confronti degli studenti Italiani, pur confermando la vocazione internazionale del corso di laurea, e infatti da alcuni anni gli insegnamenti sono impartiti in lingua inglese.

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“Gli ingegneri nucleari pisani riscuotono questo successo grazie ad una formazione di base impiantistica e meccanica che dà loro una visione completa degli impianti industriali e dei loro problemi di esercizio e di sicurezza – ha spiegato il professore Walter Ambrosini del dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale dell’Università di Pisa - tradizionalmente l’Ingegneria nucleare attrae studenti molto motivati, che vedono nelle discipline che caratterizzano il corso un’occasione per la loro crescita culturale e professionale e per poter essere introdotti nel mondo della ricerca e delle applicazioni energetiche più avanzate”.

“Il conseguimento della certificazione di European Master of Science in Nuclear Engineering rilasciata dalla European Nuclear Education Network è ormai una costante per ingegneri formati a Pisa – ha concluso Ambrosini – a testimonianza della qualità dei loro studi e dell’internazionalizzazione del loro percorso”.

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Foto, ingengeri formati a Pisa che hanno conseguito l'European Master of Science in Nuclear Engineering

Un campus dell’Università di Pisa a Pietrasanta per ospitare gli studenti stranieri che arrivano in Toscana grazie ad accordi e gemellaggi. E’ questo uno dei progetti futuri che sono stati discussi in un incontro che si è svolto lo scorso 28 giugno all’Università di Pisa fra il rettore Paolo Mancarella, il sindaco di Pietrasanta Massimo Mallegni e il rettore Jack Hawkins della Troy University di Montgomery in Alabama.

“Abbiamo parlato delle potenziali collaborazioni tra i nostri atenei – ha dichiarato il rettore Mancarella – in particolare della possibilità di attivare lauree triennali e magistrali con percorsi congiunti che portino a doppi titoli e a scambi di studenti sino allo sviluppo di progetti di ricerca comuni. Penso che la dinamicità e l’entusiasmo mostrati dal rettore Hawkins di fronte alle nostre proposte siano sicuramente un punto di forza per portare a termine questo importante accordo internazionale”.

foto incontro
Il colloquio fra i due rettori è nato su impulso del sindaco Mallegni e grazie alla lunga amicizia che lega Pietrasanta allo stato dell’Alabama. Risale infatti al 2006 il gemellaggio fra Pietrasanta e Montgomery, la capitale dello stato, una collaborazione incentrata soprattutto su progetti culturali e del settore delle arti visive.

“La partecipazione della Troy University al Festival Internazionale della Danza in corso a Pietrasanta sino al 1 luglio è stata l’occasione per tessere nuove relazioni e soprattutto per aprire un dialogo di collaborazione con l’Università di Pisa - ha commentato il sindaco Mallegni – e in questo senso il Comune e il Centro Arti Visive hanno fatto da ponte tra i due atenei favorendo l’internazionalizzazione dei giovani americani e italiani attraverso lo studio e la formazione”.

All’incontro del 28 giugno, oltre ai due rettori e al sindaco, hanno partecipato la prorettrice vicaria Nicoletta De Francesco, Marco Gesi, prorettore per i rapporti con gli enti del territorio, Francesco Marcelloni, delegato all’internazionalizzazione, la presidente del Centro Arti Visive Liliana Ciaccio, Valentina Fogher dell’ufficio cultura del Comune di Pietrasanta e Adamo Bernardi capo di gabinetto del sindaco.

 

Foto, da sinistra Massimo Mallegni, Marco Gesi, Jack Hawkins, Paolo Mancarella, Nicoletta De Francesco, Francesco Marcelloni

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