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Andrea Caiti, professore di robotica subacquea al dipartimento di Ingegneria dell’Informazione e ricercatore al Centro "E. Piaggio” dell’Università di Pisa ha ricevuto la nomina a "Fellow" dell'IEEE in occasione della conferenza Oceans ’17, in corso in questi giorni ad Aberdeen, in Scozia, per i suoi contributi scientifici nel campo dell'acustica subacquea e della robotica marina.

Si tratta di un riconoscimento internazionale di grande prestigio che la IEEE, la più grande società dei ricercatori di ingegneria al mondo, conferisce a un numero molto ristretto e selezionato dei suoi membri. Il dipartimento di Ingegneria dell'Informazione ha già diversi altri "Fellow" dell'IEEE tra i propri docenti e ricercatori, e con questa ulteriore nomina si conferma una delle punte di eccellenza della ricerca scientifica italiana e internazionale.

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Nella foto Andrea Caiti (a destra) con Christian De Moustier, presidente della IEEE Oceanic Engineering Society.

L’ingegnere Virginia Mamone, borsista di ricerca presso il Centro EndoCAS per la Chirurgia Assistita dal Calcolatore dell’Università di Pisa, ha vinto il premio Springer per il miglior articolo scientifico nella categoria giovani ricercatori. La cerimonia di consegna si è svolta nel corso della conferenza internazionale AVR (Augmented Virtual Reality) che si è svolta in Salento dal 12 al 15 giugno.

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Originaria di Marina di Massa, Virginia Mamone si è laureata in ingegneria biomedica all’Università di Pisa alcuni mesi fa con una tesi da cui è derivato l’articolo scientifico per cui è stata premiata. Intitolato “Robust Laparoscopic Instruments Tracking Using Colored Strips”, lo studio permette in modo semplice, accurato e ed efficace di tracciare il movimento degli strumenti chirurgici laparoscopici in un ambiente simulato con realtà aumentata.

Virginia Mamone ha svolto questa ricerca nell’ambito di SThARS, un progetto finanziato dal Ministero della Salute e dalla Regione Toscana di cui è capofila l’Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana sotto il coordinamento del professore Vincenzo Ferrari, bioingegnere al dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa. Insieme a Virginia Mamone, coautori dell’articolo sono anche Rosanna Maria Viglialoro e Fabrizio Cutolo dell’Ateneo pisano, Filippo Cavallo della Scuola Superiore Sant’Anna e Simone Guadagni dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana.

L’ingegnere Virginia Mamone, borsista di ricerca presso il Centro EndoCAS per la Chirurgia Assistita dal Calcolatore dell’Università di Pisa, ha vinto il premio Springer per il miglior articolo scientifico nella categoria giovani ricercatori. La cerimonia di consegna si è svolta nel corso della conferenza internazionale AVR (Augmented Virtual Reality) che si è svolta in Salento dal 12 al 15 giugno.
Originaria di Marina di Massa, Virginia Mamone si è laureata in ingegneria biomedica all’Università di Pisa alcuni mesi fa con una tesi da cui è derivato l’articolo scientifico per cui è stata premiata. Intitolato “Robust Laparoscopic Instruments Tracking Using Colored Strips”, lo studio permette in modo semplice, accurato e ed efficace di tracciare il movimento degli strumenti chirurgici laparoscopici in un ambiente simulato con realtà aumentata. Virginia Mamone ha svolto questa ricerca nell’ambito di SThARS, un progetto finanziato dal Ministero della Salute e dalla Regione Toscana di cui è capofila l’Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana sotto il coordinamento del professore Vincenzo Ferrari, bioingegnere al dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa. Insieme a Virginia Mamone, coautori dell’articolo sono anche Rosanna Maria Viglialoro e Fabrizio Cutolo dell’Ateneo pisano, Filippo Cavallo della Scuola Superiore Sant’Anna e Simone Guadagni dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana.

La federazione mondiale dei giornalisti scientifici ha realizzato un kit di strumenti sulla "nuclear safety culture" ora disponibile on line. L’idea lanciata nel 2015 dal professore Walter Ambrosini dell’Università di Pisa durante la sua presidenza dell'European Nuclear Education Network (ENEN) è stata realizzata nell’ambito del progetto europeo NUSHARE che sta giungendo a conclusione.


nuclear safety

Il kit di strumenti, scritto da giornalisti per giornalisti e curato dall'Institut de Radioprotection et de Sûreté Nucléaire francese, ha come obiettivo di mettere in grado i professionisti della comunicazione di tutto il mondo di scrivere competentemente circa i problemi legati al nucleare e, in particolare, alla "cultura della sicurezza" sviluppata in questo ambito.

“La federazione mondiale dei giornalisti scientifici è solita produrre ‘educational media’ in modo da fornire ai giornalisti le basi scientifiche per commentare gli avvenimenti legati, ad esempio, alla pandemia di Ebola o all'incidente di Fukushima – commenta Walter Ambrosini – e anche in questo caso si tratta di un passo importante per creare un collegamento diretto tra la comunità scientifica e chi ha come scopo del proprio lavoro l'informazione e la divulgazione scientifica”.

La federazione mondiale dei giornalisti scientifici ha realizzato un kit di strumenti sulla "nuclear safety culture" ora disponibile on line www.wfsj.org/nuclear/. L’idea lanciata nel 2015 dal professore Ambrosini dell’Università di Pisa durante la sua presidenza dell'European Nuclear Education Network (ENEN) è stata realizzata nell’ambito del progetto europeo NUSHARE che sta giungendo a conclusione.
Il kit di strumenti, scritto da giornalisti per giornalisti e curato dall' 'Institut de Radioprotection et de Sûreté Nucléaire francese,ha come obiettivo di mettere in grado i professionisti della comunicazione di tutto il mondo di scrivere competentemente circa i problemi legati al nucleare e, in particolare, alla "cultura della sicurezza" sviluppata in questo ambito.
“La federazione mondiale dei giornalisti scientifici è solita produrre ‘educational media’ in modo da fornire ai giornalisti le basi scientifiche per commentare gli avvenimenti legati, ad esempio, alla pandemia di Ebola o all'incidente di Fukushima – commenta Walter Ambrosini –anche in questo caso si tratta di un passo importante per creare un collegamento diretto tra la comunità scientifica e chi ha come scopo del proprio lavoro l'informazione e la divulgazione scientifica”.

L'Associazione Erasmus Student Network (ESN) Italia mette a disposizione 7 borse di studio dal valore di euro 500,00 ciascuna, come contributi integrativi rispetto alle assegnazioni nazionali, da destinare a studenti che hanno ottenuto una borsa di mobilità Erasmus+.

Tutti gli studenti regolarmente iscritti presso un istituto di istruzione superiore che ospita una sezione locale ESN possono rispondere al bando entro il 27 giugno 2017 alle ore 23:59 CET.

Tutti i dettagli sulla selezione e sulla prova sono riportati sul sito di ESN Italia all’indirizzo http://www.esnitalia.org/it/borsa-di-studio-il-tuo-erasmus-con-esn-2017.

Mercoledì, 21 Giugno 2017 14:07

Tommaso Novi in concerto ad Arno Vivo

Il 23 giugno 2017 alle 22, ad Arno Vivo (golena di Lungarno Buozzi), si tiene il concerto di Tommaso Novi.

Il concerto è a ingresso gratuito.

L'evento è organizzato dall'Associazione BEAT con i contributi di ateneo per le attività autogestite.

Contatti
Simone Spatuzza, Rappresentante legale Associazione BEAT
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Mercoledì, 21 Giugno 2017 13:52

Tommaso Novi in concerto

Il 23 giugno 2017 alle 22, ad Arno Vivo (golena di Lungarno Buozzi), si tiene il concerto di Tommaso Novi.

Il concerto è a ingresso gratuito.

L'evento è organizzato dall'Associazione BEAT con i contributi di ateneo per le attività autogestite.

Contatti
Simone Spatuzza, Rappresentante legale Associazione BEAT
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Il Centro di Ricerche Agro-Ambientali "E. Avanzi" procederà alla vendita di:

  • circa 80 tonnellate di favino nero
  • circa 300 tonnellate di frumento duro
  • circa 10 tonnellate di frumento tenero
  • circa 15 tonnellate di misto frumento tenero/triticale
  • circa 25 tonnellate di lino

Gli operatori interessati a ricevere la lettera d’invito all’asta sono pregati di far pervenire, perentoriamente, entro il giorno 26/06/2017, la propria manifestazione di interesse, per scritto (anche a mezzo posta elettronica certificata all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. ) al Centro di Ricerche Agro-Ambientali "E. Avanzi" dell’Università di Pisa, precisando chiaramente i propri dati (denominazione, codice fiscale, indirizzo, telefono, pec).

Leggi i dettagli sull'avviso

Contatti: Dott.ssa Silvia Baroni Tel: 050/2210511 - e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

In occasione della cerimonia di chiusura dell’anno accademico dell’Accademia dei Lincei, è stato assegnato a un dottorando dell’Università di Pisa il premio “Tito Maiani” per la tesi di laurea in Fisica. Francesco Di Renzo è stato premiato al cospetto del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per la tesi “Detecting a stochastic background of gravitational waves with non-standard polarizations”, uno studio “di alto livello sia nella parte interpretativa sia per l’analisi teorica e sperimentale”, come si legge nelle motivazioni.

La cerimonia si è aperta con la relazione del Presidente dell’Accademia dei Lincei, Alberto Quadrio Curzio sull'attività svolta, cui ha fatto seguito la conferenza del professor Giuseppe Galasso su "La nazione europea”. Nell'occasione sono stati conferiti i vari premi assegnati dall'Accademia a studiosi e ricercatori che si sono distinti nei campi delle discipline umanistiche e scientifiche.

Francesco Di Renzo, originario di Pisa, si è laureato nel 2015 con relatore il dottor Giancarlo Cella, dell’INFN sezione di Pisa, e attualmente è dottorando al dipartimento di Fisica dell’Università di Pisa. Membro della Collaborazione Virgo, i suoi interessi di ricerca riguardano le onde gravitazionali, sia da un punto di vista teorico sia sperimentale, le teorie alternative della gravità e i test sperimentali sulla relatività generale.

Il premio “Tito Maiani” per la tesi di laurea in Fisica è stato istituito dall’Accademia Nazionale dei Lincei al fine di onorare la memoria del dottor Tito Maiani, prematuramente scomparso, con i fondi messi a disposizione dalla famiglia. Il premio, pari a 2.500 euro, è destinato a tesi di laurea su argomenti di ricerca riguardanti lo studio sperimentale dell’Universo, la rilevazione di onde gravitazionali da sorgenti astrofisiche e cosmologiche o lo studio sperimentale delle proprietà del campo gravitazionale.

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Nella foto: Francesco Di Renzo con il presidente dell'Accademia, professor Alberto Quadrio Curzio.

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