Al dottorato di FiLeLi una borsa di studio della Fondazione Intesa Sanpaolo Onlus
Il dottorato di Filologia, Letteratura, Linguistica dell'Università di Pisa è stato selezionato come vincitore di una delle cinque borse di studio a sostegno di progetti di ricerca in materie umanistiche messe in palio dalla Fondazione Intesa Sanpaolo Onlus. La borsa, che ha un importo di 70 mila euro distribuiti in un triennio accademico, avrà come tema di ricerca "La rappresentazione delle relazioni economiche nella letteratura romanzesca europea dagli inizi del XIX agli inizi del XXI secolo", con l'obiettivo di contribuire alla comprensione delle relazioni che gli individui e le società intrattengono con il denaro, il commercio e la finanza.
Il progetto proposto dal corso di dottorato pisano, che è coordinato dal professor Gianni Iotti, ordinario di Letteratura francese, è stato scelto tra i 53 presentati da 25 università, insieme a quelli degli Atenei della Basilicata, di Camerino, di Padova e di Roma Tor Vergata. Tutela del patrimonio architettonico-culturale, legame con il territorio e multidisciplinarietà sono le caratteristiche dei corsi selezionati dalla Fondazione Intesa Sanpaolo Onlus, che per la prima volta ha deliberato l'erogazione delle cinque borse di studio in occasione del decimo anno di attività.
Per l'Università di Pisa si tratta di un risultato di particolare importanza, che permetterà di disporre di una borsa aggiuntiva rispetto a quelle interne già a disposizione del dottorato.
Secondo il Regolamento vigente, l’assegnazione della borsa avverrà tramite concorso riservato a candidati in grado di dimostrare il possesso, oltre che dei requisiti di legge, di un indice ISEE 2017 inferiore a 25 mila euro, di una votazione di 110 e lode e con non più di un anno di iscrizione fuori corso alla laurea magistrale/specialistica o al diploma di laurea vecchio ordinamento o a titolo straniero idoneo; infine, di non aver mai goduto di altra borsa di studio o altra forma di sussidio, né di esserne prossimo assegnatario. Per maggiori informazioni, si può consultare il bando all'indirizzo: www.unipi.it/concorsodottorato.
A commento del risultato ottenuto, il professor Iotti ha dichiarato: "Prima di tutto vorrei ringraziare la Fondazione Intesa Sanpaolo per la sua generosa iniziativa che fornirà ad alcuni giovani meritevoli e bisognosi l’opportunità di intraprendere una ricerca di largo respiro la quale avrà sicuramente ricadute di grande interesse per tutta la comunità scientifica. Anche perché, fra gli obiettivi del progetto presentato dal nostro Dottorato, è previsto l’allestimento di una banca dati che permetterà la pubblica consultabilità dei risultati anche dopo il completamento del percorso di dottorato".
"In secondo luogo - ha continuato il coordinatore del corso di dottorato - terrei a esprimere il mio compiacimento per il fatto che la selezione della Fondazione, insieme ad altri progetti di ricerca nel campo umanistico, ha premiato un progetto di impostazione linguistica e letteraria, cosa niente affatto scontata nel contesto attuale caratterizzato da una certa marginalità delle discipline filologiche. La ricerca, infatti, avrà come oggetto la rappresentazione delle relazioni economiche e della loro influenza sui sentimenti e sui rapporti umani all’interno della produzione romanzesca europea degli ultimi due secoli e, come tale, potrà fornire un utile contributo alla definizione del legame tra letteratura e realtà, legame troppo spesso trascurato o distorto dalle semplificazioni dettate dagli imperativi culturali più diffusi".
"Infine - ha concluso - mi sia permesso esprimere soddisfazione per il risultato ottenuto dal Dottorato in Filologia, Letteratura, Linguistica che coordino. Un risultato che premia l’impegno di tutti i membri del Collegio dei docenti e che si inserisce con coerenza nel percorso di innovazione e di apertura intrapreso dal Dottorato stesso. Percorso che, nella recente procedura di accreditamento dei dottorati dell’ANVUR, ci ha permesso di ottenere la qualifica di « dottorato innovativo internazionale ». E ciò, tra l’altro, grazie all’inclusione nell’organico di molti docenti stranieri in servizio presso prestigiose università europee ed americane il cui apporto sarà essenziale nella prospettiva sempre più trans-nazionale dell’alta formazione scientifica".
Formula Student: sesto posto assoluto e terzo come ateneo per la squadra corse dell’Università di Pisa
Sesto posto per la Squadra Corse dell'Università di Pisa che dal 19 al 23 luglio ha disputato la tappa italiana della competizione internazionale Formula Student all’autodromo di Varano de’ Melegari in provincia di Parma. I team partecipanti alla gara erano oltre 50, provenienti da tutta Europa, Italia e Germania in primis, e da molti paesi extra-europei. Un risultato dunque ottimo anche guardando ai soli atenei italiani, dove la quadra corse pisana si è classificata al terzo posto, alle spalle del Politecnico di Milano e dell'Università di Bologna.
La competizione Formula Student, che fa capo alla SAE (Society of Automotive Engineers), prevede poi la valutazione del progetto, dei costi e la presentazione di un business plan della vettura, prova in cui il team dell’Ateneo ha ottenuto l’ottavo posto assoluto, oltre a quattro prove in pista, dove la vettura si è distinta egregiamente, ottenendo il quarto posto nella prova di accelerazione.
Grande soddisfazione quindi per gli oltre 70 studenti dalla squadra corse che quest’anno festeggia anche il suo decennale e per tutto l'ateneo pisano che, dopo il primo posto del 2015 negli eventi statici (progetto, costi e business plan), torna a brillare a livello internazionale, stavolta anche nella gara su pista.
Kerub X, la vettura dell’ateneo presentata lo scorso 14 luglio in Piazza dei Miracoli, è stata interamente progettata e assemblata dagli studenti dell’ateneo pisano. Grazie al motore Honda CBR 4 cilindri, opportunamente elaborato e gestito elettronicamente, a sospensioni doulbe wishbone tipo Formula 1 e agli alettoni sia all’anteriore che al posteriore, è in grado di accelerare da 0 a 100km/h in meno di 4s e a raggiungere accelerazioni laterali in curva di quasi 2g.
Formula Student: sesto posto assoluto e terzo come ateneo per la squadra corse Unipi
Sesto posto per la Squadra Corse dell'Università di Pisa che dal 19 al 23 luglio ha disputato la tappa italiana della competizione internazionale Formula Student all’autodromo di Varano de’ Melegari in provincia di Parma. I team partecipanti alla gara erano oltre 50, provenienti da tutta Europa, Italia e Germania in primis, e da molti paesi extra-europei. Un risultato dunque ottimo anche guardando ai soli atenei italiani, dove la quadra corse pisana si è classificata al terzo posto, alle spalle del Politecnico di Milano e dell'Università di Bologna.
La competizione Formula Student, che fa capo alla SAE (Society of Automotive Engineers), prevede poi la valutazione del progetto, dei costi e la presentazione di un business plan della vettura, prova in cui il team dell’Ateneo ha ottenuto l’ottavo posto assoluto, oltre a quattro prove in pista, dove la vettura si è distinta egregiamente, ottenendo il quarto posto nella prova di accelerazione.
Grande soddisfazione quindi per gli oltre 70 studenti dalla squadra corse che quest’anno festeggia anche il suo decennale e per tutto l'ateneo pisano che, dopo il primo posto del 2015 negli eventi statici (progetto, costi e business plan), torna a brillare a livello internazionale, stavolta anche nella gara su pista.
Kerub X, la vettura dell’ateneo presentata lo scorso 14 luglio in Piazza dei Miracoli, è stata interamente progettata e assemblata dagli studenti dell’ateneo pisano. Grazie al motore Honda CBR 4 cilindri, opportunamente elaborato e gestito elettronicamente, a sospensioni doulbe wishbone tipo Formula 1 e agli alettoni sia all’anteriore che al posteriore, è in grado di accelerare da 0 a 100km/h in meno di 4s e a raggiungere accelerazioni laterali in curva di quasi 2g.
Foto: l’e-team dell’Università di Pisa a Varano de' Melegari
Massimo Valentini in concerto con "Jumble Music"
Sabato 29 Luglio alle 21:45, ad Argini e Margini (Lungarno Galilei, Scalo Renaioli), Massimo Valentini in concerto con Jumble Music.
L'evento, a ingresso gratuito, è organizzato dall' Associazione Isola del Jazz, con i contributi dell'ateneo per le attività studentesche autogestite.
Sul palco:
Massimo Valentini – Soprano and Baritone saxophones, voice
Andrés Langer Eduardo – Piano
Paolo Sorci – Electric, Classic and Acustic Guitars
Lorenzo De Angeli – Fretless Bass
Luca Luzi – Drums
Jumble Music
"Jumble (Guazzabuglio) nasce dall'ispirazione che ho interiorizzato nei luoghi in cui ho vissuto e suonato, luoghi e atmosfere in cui i suoni ed i ritmi del Sud America si fondono con quelli dell!Est Europa creando un autentico Jumble. Quando amici e colleghi mi chiedono quale genere di musica compongo e suono, ho difficoltà nel rispondere. Con questo disco finalmente do un nome alla mia Musica. Ciò che suono e scrivo non è solo Musica Jazz, Latin, Balcanica, Fusion, Word Music... Jumble è immergersi in suoni lontani tra loro geograficamente e culturalmente. Jumble mescola i vari stili e le varie epoche, Jumble vuol dire, ad esempio, mescolare la Musica del folklore Argentino a uno stile del periodo Barocco e perchè no, suonandola con una chitarra Manouche. Eleganza e Rozzezza, Precisione e Confusione, Pazzia e Razionalità, Dolcezza e sfrenata Passione, questa è la “Jumble Music”, la mia essenza, il mio mondo, il mio modo di vivere."
Massimo Valentini
Info
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Isola del Jazz
Oro mondiale nel fioretto a squadre per Martina Batini
Un nuovo trionfo per la campionessa pisana Martina Batini, che ai mondiali di scherma in corso a Lipsia ha vinto la gara di fioretto a squadre, insieme alle colleghe Arianna Errigo, Camilla Mancini e Alice Volpi (anche lei toscana, di Siena). Dopo aver battuto Giappone e Germania, in finale le quattro fiorettiste italiane si sono imposte facilmente sugli Stati Uniti, sconfitti per 45 stoccate a 25.
Per Martina Batini è il terzo oro mondiale nel fioretto a squadre dopo quelli di Kazan nel 2014 e di Mosca nel 2015. Una mente brillante quella di Martina, che ha saputo coniugare lo sport ad altissimi livelli con l'università: a fine 2014, infatti, si è laureata in Ingegneria gestionale all'Università di Pisa, discutendo una tesi sullo sviluppo di un modello ingegneristico per la progettazione e la creazione di un'impresa.
Massimo Valentini Jumble Music
Sabato 29 Luglio alle 21:45, ad Argini e Margini (Lungarno Galilei, Scalo Renaioli), Massimo Valentini in concerto con Jumble Music.
L'evento, a ingresso gratuito, è organizzato dall' Associazione Isola del Jazz, con i contributi dell'ateneo per le attività studentesche autogestite.
Sul palco:
Massimo Valentini – Soprano and Baritone saxophones, voice
Andrés Langer Eduardo – Piano
Paolo Sorci – Electric, Classic and Acustic Guitars
Lorenzo De Angeli – Fretless Bass
Luca Luzi – Drums
Jumble Music
"Jumble (Guazzabuglio) nasce dall'ispirazione che ho interiorizzato nei luoghi in cui ho vissuto e suonato, luoghi e atmosfere in cui i suoni ed i ritmi del Sud America si fondono con quelli dell!Est Europa creando un autentico Jumble. Quando amici e colleghi mi chiedono quale genere di musica compongo e suono, ho difficoltà nel rispondere. Con questo disco finalmente do un nome alla mia Musica. Ciò che suono e scrivo non è solo Musica Jazz, Latin, Balcanica, Fusion, Word Music... Jumble è immergersi in suoni lontani tra loro geograficamente e culturalmente. Jumble mescola i vari stili e le varie epoche, Jumble vuol dire, ad esempio, mescolare la Musica del folklore Argentino a uno stile del periodo Barocco e perchè no, suonandola con una chitarra Manouche. Eleganza e Rozzezza, Precisione e Confusione, Pazzia e Razionalità, Dolcezza e sfrenata Passione, questa è la “Jumble Music”, la mia essenza, il mio mondo, il mio modo di vivere."
Massimo Valentini
Info
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Isola del Jazz
Graduatorie finali e istruzioni per l'iscrizione ai corsi di specializzazione per il sostegno
Scoperto il meccanismo per incrementare l’assorbimento di fosforo nelle piante
Combattere le carestie e aumentare la produzione di cibo a livello mondiale, in particolare nei paesi africani. Un aiuto in questo senso arriva dalla ricerca: un team internazionale, coordinato dalla professoressa Manuela Giovannetti (a destra nella foto) dell’Università di Pisa e dal professore Iver Jakobsen dell’Università di Copenhagen, ha scoperto il meccanismo attraverso il quale alcuni batteri benefici associati alle radici delle piante possono incrementare la crescita e l’assorbimento di fosforo già presente nel suolo. La ricerca, che ha riguardato in particolare le piante di mais, è stata appena pubblicata sulla rivista “Scientific Reports” del gruppo editoriale "Nature".
“Le piante sono affamate di fosforo, lo richiedono in grandi quantità per una crescita ottimale - spiega la dottoressa Monica Agnolucci del team pisano (a sinistra nella foto) - infatti il fosforo è un componente strutturale di biomolecole coinvolte in processi metabolici chiave, come la fotosintesi, la sintesi di DNA, RNA e fosfolipidi, la respirazione e il trasferimento di energia”.
“I risultati di questo studio dimostrano che alcuni dei microrganismi associati alle radici rappresentano una strategia vincente per lo sfruttamento e la mobilizzazione del fosforo presente nel suolo” ha sottolineato Manuela Giovannetti, leader del gruppo dell’Ateneo pisano, “basti pensare che l’uso di fertilizzanti a base di fosforo è aumentato da 5 a 20 milioni di tonnellate dal 1961 al 2013 e che le riserve nel mondo si stanno esaurendo mentre la produzione di cibo, non solo in Italia, ma in tutta Europa, dipende totalmente dalle importazioni dai principali paesi produttori che sono Marocco, Cina e USA”.
I ricercatori pisani hanno condotto gli esperimenti nei laboratori dell’Università di Copenhagen, attrezzati con strumenti molto sofisticati che, attraverso l’uso del fosforo radioattivo, hanno permesso di seguire la dinamica di assorbimento di questo elemento da parte delle radici delle piante.
“Questo studio è anche l’inizio di una proficua collaborazione scientifica sul tema dei biofertilizzanti e biostimolanti - conclude Manuela Giovannetti - i nostri colleghi danesi sono entusiasti dei risultati ottenuti con i nostri i ceppi batterici e stiamo progettando nuove ricerche finalizzate a utilizzarli non solo per la crescita e la nutrizione delle piante ma anche per la produzione di alimenti vegetali ad alto valore salutistico”.
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Nel disegno a sinistra una rappresentazione dell'associazione benefica fra batteri e radici
Ne hanno parlato:
Il Tirreno
Il Tirreno Pontedera Empoli
Il Corriere del Ticino
Firenze Repubblica.it
Askanews
Adnkronos
Ansa
Meteoweb.it
Controradio
GoNews.it
PisaInformaFlash
Un aiuto per aumentare la produzione di cibo a livello mondiale: scoperto il meccanismo per incrementare l’assorbimento di fosforo nelle piante
Combattere le carestie e aumentare la produzione di cibo a livello mondiale, in particolare nei paesi africani. Un aiuto in questo senso arriva dalla ricerca: un team internazionale, coordinato dalla professoressa Manuela Giovannetti dell’Università di Pisa e dal professore Iver Jakobsen dell’Università di Copenhagen, ha scoperto il meccanismo attraverso il quale alcuni batteri benefici associati alle radici delle piante possono incrementare la crescita e l’assorbimento di fosforo già presente nel suolo. La ricerca, che ha riguardato in particolare le piante di mais, è stata appena pubblicata sulla rivista “Scientific Reports” del gruppo editoriale "Nature".
“Le piante sono affamate di fosforo, lo richiedono in grandi quantità per una crescita ottimale - spiega la dottoressa Monica Agnolucci del team pisano - infatti il fosforo è un componente strutturale di biomolecole coinvolte in processi metabolici chiave, come la fotosintesi, la sintesi di DNA, RNA e fosfolipidi, la respirazione e il trasferimento di energia”.
“I risultati di questo studio dimostrano che alcuni dei microrganismi associati alle radici rappresentano una strategia vincente per lo sfruttamento e la mobilizzazione del fosforo presente nel suolo” ha sottolineato Manuela Giovannetti, leader del gruppo dell’Ateneo pisano, “basti pensare che l’uso di fertilizzanti a base di fosforo è aumentato da 5 a 20 milioni di tonnellate dal 1961 al 2013 e che le riserve nel mondo si stanno esaurendo mentre la produzione di cibo, non solo in Italia, ma in tutta Europa, dipende totalmente dalle importazioni dai principali paesi produttori che sono Marocco, Cina e USA”.
I ricercatori pisani hanno condotto gli esperimenti nei laboratori dell’Università di Copenhagen, attrezzati con strumenti molto sofisticati che, attraverso l’uso del fosforo radioattivo, hanno permesso di seguire la dinamica di assorbimento di questo elemento da parte delle radici delle piante.
“Questo studio è anche l’inizio di una proficua collaborazione scientifica sul tema dei biofertilizzanti e biostimolanti - conclude Manuela Giovannetti - i nostri colleghi danesi sono entusiasti dei risultati ottenuti con i nostri i ceppi batterici e stiamo progettando nuove ricerche finalizzate a utilizzarli non solo per la crescita e la nutrizione delle piante ma anche per la produzione di alimenti vegetali ad alto valore salutistico”.
La Saint Gobain si colora con il grande murale di Gaia
Al via i lavori per la realizzazione di “Re-Nasci” di Gaia, la prima delle opere murarie che saranno realizzate nell’ambito del "Welcome to Pisa Festival", alla sua prima edizione. A ospitare il murale dell’artista statunitense sarà la parete esterna dello storico stabilimento di Porta a Mare di Saint-Gobain Glass, creato nel lontano 1889. Con questa iniziativa si rinnova e si consolida il legame tra Saint-Gobain e la città di Pisa. Città che ha ospitato il primo insediamento industriale del Gruppo in Italia e che tutt’oggi è sede di un sito produttivo strategico, una vera eccellenza tecnologica in Europa nella produzione di vetro per edilizia ad alte prestazioni.
Il Comune di Pisa ha ideato e promosso il festival Welcome to Pisa. "Non stiamo parlando soltanto di una grande opera d’arte - sottolinea l’assessore alla Cultura Andrea Ferrante - Parliamo di un’idea stessa di città e di comunità, di cultura e di politica nel senso più alto. Protagonismo dei cittadini e dei giovani; collaborazione fra Comune, Università, imprese e associazionismo; internazionalità, creazione di spazi di espressione e di socialità; rigenerazione e riscoperta dell'identità dei quartieri. Un’iniezione di valori e di positiva tensione al futuro, testimoniata dall’entusiasmo e dall’orgoglio di chi si sta dedicando a questo progetto. Vogliamo ringraziare tutti i suoi sostenitori, a partire da Saint-Gobain che con questo intervento rafforza il legame indissolubile con la città e la sua storia".
Gianni Scotti, Presidente e AD di Saint-Gobain Delegazione Mediterranea, ha dichiarato: "Siamo orgogliosi di partecipare a un progetto artistico che rende la città ancora più bella e attrattiva per i già numerosissimi turisti che ogni anno la visitano, ma anche di regalare ai pisani opere d’arte che presto diventeranno parte integrante del landscape cittadino. In particolare plaudo alla scelta dell’assessore Ferrante che ha voluto vivacizzare il tessuto culturale di Pisa con un’iniziativa di straordinaria contemporaneità. Questo progetto di riqualificazione urbana, infatti, crea infatti una bella sinergia tra le espressioni artistiche più all’avanguardia e gli edifici industriali della città che, negli anni, hanno contribuito a definirne l’identità. Per questo motivo abbiamo volentieri accettato di essere anche noi protagonisti del progetto, offrendo il nostro supporto e ‘la tela/muro’ su cui l’artista americano Gaia creerà la sua opera. Mi piace l’idea che chi arriva dal centro della città possa ricevere da noi di Saint-Gobain una sorta di benvenuto, a testimoniare che la città e il nostro stabilimento sono davvero uniti da una storia che si evolve in piena sintonia".
Soddisfatto il curatore della rassegna Gian Guido Maria Grassi, che vede compiersi il primo importante passo verso la trasformazione del quartiere di Porta a Mare in un distretto di arte contemporanea dal respiro internazionale. "Gaia è un artista americano che, nei suoi numerosi viaggi in giro per il mondo, studia la storia del luogo e della comunità che si trova a ospitarlo e, al termine della sua visita, lascia un’immagine narrativa sintetica in grado di raccoglierne l’essenza - spiega Grassi -. Negli oltre 500 metri quadrati della superficie del sito produttivo di Saint-Gobain, tra i più grandi lavori murali mai realizzati in Italia, l’artista racconterà la storia dell’azienda, evidenziando come questa si sia intrecciata con quella di Porta a Mare e affrontando, in omaggio all’articolo 1 della nostra Costituzione, il tema del lavoro, fattore che nobilita l’uomo (appunto 'nasci'), e il 'rinascimento' sociale e culturale a cui il festival aspira attraverso la realizzazione di opere d’arte contemporanea permanenti: per dirla con il poeta polacco Cyprian Norwid ‘la bellezza è per entusiasmare al lavoro, il lavoro è per risorgere’".
Esprime soddisfazione anche l’Università di Pisa, come dichiarato dalla delegata alla Comunicazione e alla diffusione della cultura, Alessandra Lischi: "Siamo contenti di essere parte del progetto e di dare ai nostri studenti la possibilità di effettuare tirocini presso il Festival, oltre che di incontrare gli artisti coinvolti. Welcome to Pisa è uno degli esempi di come Università e città possono lavorare assieme".
Saint-Gobain, il vetro, i dipendenti della fabbrica ed i personaggi che hanno segnato la storia del quartiere di Porta a Mare sullo sfondo del dolce paesaggio collinare toscano, tema prediletto dell’iconografia rinascimentale: sono questi i soggetti che saranno affrontati da Gaia all’interno della sua opera, che intende essere un vero e proprio omaggio all’Azienda, ai lavoratori e alla città da parte dell’artista. "Nasci, una parola latina che è la radice sia di nazione che di rinascimento, è una riflessione sulla storia del lavoro in Italia e, per estensione dei secoli, nel mondo - racconta Gaia - Poiché l’automazione diventa una realtà sempre più spaventosa e apparentemente in diretto conflitto con la Costituzione italiana, come cambierà il rapporto dell’umanità con il lavoro e la produttività? E sarà ancora garantito il lavoro a coloro che vivono in società che tradizionalmente lo acquisivano come per diritto di cittadinanza o nascita? Questi dilemmi sono presentati nell’allegorico stile del primo rinascimento e dalla bucolica pittura del paesaggio. Considerando che il muro è parte dalla storica fabbrica di Saint-Gobain Glass, il prefisso ‘Re-‘ è impiegato come quadro primario concettuale, al fine di incorporarne la storia e il futuro all’interno dell’opera". Quest’ultima sarà conclusa e diventerà visibile nei primi giorni di agosto.
Per maggiori informazioni e per aggiornamenti, visitare la pagina Facebook ufficiale della rassegna: stART - Welcome to Pisa.
Foto di Gerardo Teta.