Contenuto principale della pagina Menu di navigazione Modulo di ricerca su uniPi

Grazie agli sforzi congiunti di una quarantina di botanici è stato realizzato il primo censimento in Italia delle località tipiche, cioè i luoghi dove sono state descritte per la prima volta le circa 1.400 piante endemiche italiane, quelle che nascono spontanee solo nel nostro Paese. I ricercatori hanno così individuato e geo-riferito circa 1.500 “loci classici” distribuiti su tutto il territorio nazionale, evidenziando un rischio di degrado per circa un terzo delle località esaminate che si trovano in aree non soggette ad alcuna tutela.

Lo studio coordinato dal professore Lorenzo Peruzzi del Dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa nasce da una iniziativa lanciata nel 2010 dal Gruppo per la Floristica, Sistematica ed Evoluzione della Società Botanica Italiana; i risultati sono stati appena pubblicati su “Biological Conservation”, una prestigiosa rivista nel campo della conservazione della biodiversità.

“Molte delle località che abbiamo individuato si trovano lungo la costa e sono anche quelle più a rischio a causa della pressione antropica – spiega il professore Peruzzi - per conservare di questi luoghi e le specie che vi crescono sarebbe utile introdurre anche in Italia il concetto di “plant micro-reserves”, già utilizzato in altre nazioni europee, nonché mettere in campo altri strumenti legislativi per il riconoscimento di questi siti come patrimonio culturale”.

Secondo quanto emerge dal censimento e considerando tutto il territorio italiano, sono 670 le località tipiche che si trovano sulle isole, mentre 866 sono sulla terraferma. Il maggior numero di siti si trova poi lungo la costa mediterranea (1134), segue per numerosità la regione alpina (306) e quindi quella continentale (96). Per quanto riguarda infine la tutela del territorio, 1030 siti rientrano nelle aree protette, mentre 506 sono al di fuori e di questi 259 si trovano sulle isole.

"Le popolazioni che crescono nelle località-tipo sono di fondamentale importanza in tassonomia, la scienza dedicata alla classificazione degli organismi viventi, pertanto la loro conoscenza e conservazione è di fondamentale importanza, tanto più relativamente a specie endemiche italiane, per le quali la nostra nazione ha completa responsabilità di salvaguardia – ha concluso Lorenzo Peruzzi – inoltre i loci classici rappresentano un importante patrimonio storico-culturale, in quanto luoghi visitati, studiati e descritti da rilevanti personalità nella storia della Botanica e delle Scienze naturali”.

---

Immagini:

La mappa delle località tipiche

Una delle piante oggetto dello studio: Helleborus viridis subsp. bocconei, descritta per l'area tra Mendicino e Cosenza (Calabria), una delle 506 località-tipo che non ricade in alcuna area protetta

Il professore Lorenzo Peruzzi

Link all’articolo scientifico:

http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0006320717312958

Martedì, 29 Agosto 2017 08:12

Dizionario breve della Costituzione

Saulle Panizza torna a parlare della nostra Carta fondamentale con il suo ultimo libro “Dizionario breve della Costituzione” (La Vela, 2017). Professore ordinario di Diritto costituzionale al Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Pisa e autore di numerose pubblicazioni anche di carattere divulgativo, Panizza è stato fra le voci più autorevoli del dibattito pubblico sul referendum costituzionale che si è svolto nel dicembre del 2016. Con questo ultimo libro di carattere divulgativo, il professore spiega la Costituzione attraverso centocinquanta parole o espressioni.

“L'obiettivo di fondo è quello di fornire al lettore – scrive Panizza - uno strumento di conoscenza, ripasso, approfondimento, o anche solo un’occasione per riflettere su quello che dovrebbe rappresentare, se preso sul serio, lo strumento più potente dell’ordinamento per conformare i comportamenti degli individui, ma anche degli organi e delle istituzioni del Paese”.

Per saperne di più sul libro: https://www.unipi.it/index.php/news/item/10636-dizionario-breve-della-costituzione

Cover libro CostituzioneSaulle Panizza torna a parlare della nostra Carta fondamentale con il suo ultimo libro “Dizionario breve della Costituzione” (La Vela, 2017). Professore ordinario di Diritto costituzionale al Dipartimento di Scienze Politiche dell’Ateneo e autore di numerose pubblicazioni anche di carattere divulgativo, Panizza è stato fra le voci in campo più autorevoli nel dibattito pubblico sul referendum costituzionale che si è svolto nel dicembre del 2016.

Presentiamo di seguito una introduzione al volume a firma dello stesso professore.

****
L'idea del “Dizionario breve della Costituzione” è quella di introdurre al significato della nostra Carta fondamentale attraverso i suoi vocaboli.

La prima parte del Volume, che dà essenzialmente il titolo all'opera, è infatti costituita da circa centocinquanta parole o espressioni, in ordine alfabetico. Ciascuna riporta tra parentesi l’articolo o gli articoli, la disposizione o le disposizioni transitorie e finali, dove il vocabolo si rinviene ed è sviluppato - almeno in misura maggiore e più significativa - nel testo costituzionale.

La seconda parte è data dal testo della Costituzione vigente. Se l’articolo è stato oggetto di revisione nel corso del tempo, compare tra parentesi il riferimento alla legge o alle leggi costituzionali intervenute, in ordine cronologico.

La terza parte, nello spirito anche divulgativo che contraddistingue il volume, è costituita da una serie di temi di educazione costituzionale. Poche pagine per ognuno, mediante le quali illustrare un segmento della Costituzione, un organo dello Stato, un concetto del diritto pubblico, un tratto storico dell’evoluzione dell’ordinamento. Per ciascun tema è riportato l’elenco dei vocaboli della prima parte che più vi si riconnettono, così da agevolare gli opportuni collegamenti.

L'obiettivo di fondo è quello di fornire al lettore uno strumento di conoscenza, ripasso, approfondimento, o anche solo un’occasione per riflettere su quello che dovrebbe rappresentare, se preso sul serio, lo strumento più potente dell’ordinamento per conformare i comportamenti degli individui, ma anche degli organi e delle istituzioni del Paese. Se non sempre è così, ciò è probabilmente dipeso, almeno in parte, da un processo di svilimento del linguaggio, che ha interessato le regole giuridiche, così come altri ambiti della società, mentre il rilievo delle istituzioni passa anche attraverso la sottolineatura del senso delle parole del diritto, e di quelle della Costituzione in particolare.

Saulle Panizza

La partnership è ad altissimi livelli, da un lato ci sono Intel e Dell EMC, dall’altro l’Università di Pisa che sperimenta in anteprima delle tecnologie prodotte dai due colossi leader nel settore dell’informatica per portare avanti ricerche d’avanguardia. Un incontro che sono le stesse multinazionali a raccontare e a documentare in occasione del lancio sul mercato dei prodotti, presentando come testimonial l’Ateneo pisano.
Fra gli ultimi casi, ad agosto, il webinar di Intel, cioè l’evento digitale nel corso del quale i due vicepresidenti hanno lanciato Optane, una nuovissima tecnologia di memorizzazione a stato solido velocissima nel restituire i dati. E così fra i tre casi di successo citati, insieme al Broad Institute del MIT e di Harvard e alla Technicolor, c’è anche l’Università di Pisa che ha utilizzato Optane per le ricerche condotte nel settore della risonanza magnetica insieme alla Fondazione Imago 7 (video, dal minuto 6 http://intelstudios.edgesuite.net/170807_optane/archive.html)

“Abbiamo accordi con Intel e Dell EMC dal 2012, con quest’ultima in particolare siamo un punto di riferimento per sistemi di apprendimento automatico”, racconta Antonio Cisternino, presidente Sistema informatico dipartimentale dell’Ateneo che compare nel video insieme al collega informatico Maurizio Davini.

Punti di riferimento e testimonial come si vede in un altro video (https://youtu.be/1SrJ7PkRrkY) della Dell EMC, dove accanto alle bandiere di Matricolandosi appaiono robot frutto delle ricerche in Ateneo: uno dei sistemi presentati, denominato C4130, è stato infatti acquisito con i fondi “grandi attrezzature” e viene attualmente usato dai gruppi di ricerca che si occupano di apprendimento automatico.
“Cerchiamo di prendere il meglio dal mercato – conclude Maurizio Davini – e di trovare le soluzioni per supportare il lavoro di ricerca in Ateneo”.

La partnership è ad altissimi livelli, da un lato ci sono Intel e Dell EMC, dall’altro l’Università di Pisa che sperimenta in anteprima delle tecnologie prodotte dai due colossi leader nel settore dell’informatica per portare avanti ricerche d’avanguardia. Un incontro che sono le stesse multinazionali a raccontare e a documentare in occasione del lancio sul mercato dei prodotti, presentando come testimonial l’Ateneo pisano.

Fra gli ultimi casi, ad agosto, il webinar di Intel, cioè l’evento digitale nel corso del quale i due vicepresidenti hanno lanciato Optane, una nuovissima tecnologia di memorizzazione a stato solido velocissima nel restituire i dati. E così fra i tre casi di successo citati, insieme al Broad Institute del MIT e di Harvard e alla Technicolor, c’è anche l’Università di Pisa che ha utilizzato Optane per le ricerche condotte nel settore della risonanza magnetica insieme alla Fondazione Imago 7 (video, dal minuto 6).

“Abbiamo accordi con Intel e Dell EMC dal 2012, con quest’ultima in particolare siamo un punto di riferimento per sistemi di apprendimento automatico”, racconta Antonio Cisternino, presidente Sistema informatico dipartimentale dell’Ateneo che compare nel video insieme al collega informatico Maurizio Davini.

cisternino_inside.jpg

Punti di riferimento e testimonial come si vede in un altro video della Dell EMC, dove accanto alle bandiere di Matricolandosi appaiono robot frutto delle ricerche in Ateneo: uno dei sistemi presentati, denominato C4130, è stato infatti acquisito con i fondi “grandi attrezzature” e viene attualmente usato dai gruppi di ricerca che si occupano di apprendimento automatico.

“Cerchiamo di prendere il meglio dal mercato – conclude Maurizio Davini – e di trovare le soluzioni per supportare il lavoro di ricerca in Ateneo”.

---

Immagine tratta dal video di Dell EMC

Per il periodo 1 giugno - 31 luglio 2018, è stato proclamato uno sciopero che potrà comportare l’astensione dei docenti dallo svolgimento degli esami di profitto nelle Università.

L’Ateneo adotterà ogni misura atta a non pregiudicare la carriera degli studenti, sempre nel rispetto del diritto di sciopero e tenuto conto della volontà espressa in tal senso anche dagli stessi proclamanti.

Leggi i dettagli sulle garanzie previste per gli studenti
(Avviso del 22 maggio 2018)

Esistono pianeti abitabili in sistemi solari diverso dal nostro? E qual è il futuro del nostro sistema solare? Dove costruire le autostrade interplanetarie per viaggi spaziali a basso costo? Come risolvere il problema dei detriti spaziali? Quanto è reale la minaccia che un asteroide entri in rotta di collisione con la Terra? Questi sono alcuni dei temi che gli scienziati discuteranno durante il convegno internazionale CELMEC VII – il Settimo Convegno Internazionale di Meccanica Celeste, che si svolgerà a San Martino al Cimino (Viterbo) dal 3 al 9 Settembre 2017, con il patrocinio della Società Italiana di Meccanica Celeste e Astrodinamica e il contributo dell'Università di Pisa, che ha il professor Giovanni Federico Gronchi, del dipartimento di Matematica, nel Comitato organizzatore.
Il programma del convegno, la lista dei partecipanti e la presentazione dei premi sono disponibili sul sito: http://adams.dm.unipi.it/~simca/celmecVII/index.html.
Il convegno sarà preceduto dalla scuola estiva "Satellite Dynamics and Space Missions: Theory and applications of Celestial Mechanics" (http://adams.dm.unipi.it/~simca/sdsm2017/), che si svolgerà sempre a San Martino al Cimino dal 28 agosto all'1 settembre.

Bando ed allegati

Attenzione: Prima di iscriversi al concorso è necessario leggere attentamente il bando di concorso e la Guida pratica per la presentazione delle domande.

Procedura di iscrizione on-line

Scadenza domande: ore 13,00 del 6 ottobre 2017

 

Iscrizione on line

L'iscrizione telematica al concorso si articola nelle fasi sottoelencate:

  • registrare i propri dati anagrafici su web, collegandosi all'indirizzo www.studenti.unipi.it  . Se hai conseguito (o conseguirai) il titolo di studio presso l'Università di Pisa non devi registrarti, ma procedere direttamente con la fase di iscrizione al concorso, sempre collegandoti all'indirizzo www.studenti.unipi.it ;
  • inserire tutti i dati richiesti per l'iscrizione al concorso;
  • stampare la ricevuta generata dal sistema che è l'unico documento comprovante l'avvenuta iscrizione per via telematica.

Pagamento tassa concorsuale

  • pagare la tassa concorsuale di 60,00 Euro tramite versamento, presso qualsiasi sportello bancario, effettuato entro il termine del 6 ottobre 2017. Per il pagamento va utilizzato esclusivamente il modulo di pagamento MAV personalizzato stampabile al termine della procedura di iscrizione telematica al concorso.

Si raccomanda di conservare con cura la ricevuta di avvenuto pagamento della tassa concorsuale.

Ricorda
La scheda di autocertificazione relativa ai titoli valutabili va consegnata alla Commissione giudicatrice in sede di prova d'esame. Il giorno della prova ricordati di portare un documento d'identità, in corso di validità.

Nota bene
Per poter aprire i file in formato pdf occorre il programma Acrobat Reader. Se non ne sei provvisto, puoi scaricarlo gratuitamente.

Assistenza
Per assistenza contattare l'Unità Scuole di Specializzazione all'indirizzo http://sportellovirtuale.unipi.it  .

Mercoledì, 23 Agosto 2017 09:52

Porta a Mare quartiere dell'arte

Dopo Re-Nasci di Gaia, il Welcome to Pisa festival arricchisce la propria galleria con le preziose opere «Pisa 01» di Moneyless (Teo Pirisi) e «Arno, 30 toni» di Alberonero (Luca Boffi), realizzate sulle facciate esterne del deposito della polizia idraulica situato tra il Lungarno San Giovanni al Gatano e il sottopasso di via Conte Fazio. Lo stabile è di proprietà della Regione Toscana, che ha contribuito finanziariamente al festival grazie al bando pubblico "Toscana in contemporanea 2017". Un bando che, secondo le linee programmatiche del progetto "Giovanisì", ha premiato la giovane squadra di artisti e operatori culturali della rassegna, tutti under 35. 

murales1

Presenti all’aperitivo di presentazione delle due opere offerto dai Soci Unicoop anche Alessandra Nardini, consigliere regionale, e Alessandro Benedetti di Caparol Center, importante sponsor tecnico del festival. «L’opera “Arno, 30 toni” è realizzata per poter essere letta secondo diverse prospettive ̶ racconta Alberonero ̶ . In questo è favorita anche dalla posizione, che permette all’opera di poter essere osservata fin dal Rettorato sul Lungarno. La semplicità della sua struttura le permette, inoltre, di poter essere compresa anche dagli osservatori più lontani che, passeggiando, si trovano a relazionarsi con essa. Il gioco prospettico è stato accentuato anche dalla composizione architettonica dell’edificio stesso, che ha permesso di giocare con i volumi e realizzare l’illusione di un cubo che penetra all’interno della parete. Il legame con la città, invece, è stato ribadito attraverso la scelta delle tonalità dei colori adoperati per l’opera, che sono un chiaro richiamo alle realtà rionali cittadine».
«Nella visione del festival - spiega il curatore Gian Guido Maria Grassi - Moneyless e Alberonero rappresentano il punto di contatto con le avanguardie contemporanee, rispettivamente con l'astrattismo e l'arte geometrica e optical: sono entrambi due giovani artisti italiani che, fieri della nostra tradizione, si confrontano con i grandi maestri del '900 sviluppando in modo creativo, coerente e riconoscibile le loro ricerche all'interno di spazi pubblici urbani. Il rapporto con lo spazio e la comunità del territorio, la gestione delle grandi dimensioni e la vivace e colorata bellezza delle opere fanno di Pisa 01 e di Arno, 30 Toni 2 capolavori all'altezza della tradizione artistica della città e dell'opera icona di Keith Haring».

Attraverso i lavori dei due artisti, l’arte si fa anche vettore di un processo di city beautification divenendo un’espressione pubblica di bellezza al servizio di tutti, come testimoniato dalla nuova vita del deposito, che è stato oggetto di un importante lavoro di bonifica per consentire la realizzazione delle opere. «Un intervento di grande effetto - sottolinea Andrea Ferrante, assessore alla cultura -  che insieme a quello di Moneyless, effettuato sulla facciata opposta, dà un rilievo tutto nuovo all'edificio, esaltandone la posizione privilegiata e trasformandolo in un vero e proprio monumento del quartiere. In questi giorni ho avuto modo di apprezzare le doti di Luca "Alberonero" Boffi. Colpisce la maturità creativa e tecnica di questo arista, enfatizzata dalla vivacità e dalla forza tipiche della sua giovanissima età». "Un'importante esperienza culturale che si inserisce nel percorso di cambiamento e riqualificazione del quartiere di Porta a Mare - dichiara il sindaco Marco Filippeschi - Il quartiere ha accolto positivamente l'iniziativa che lascerà opere che costituiranno un patrimonio importante per la città e il quartiere".

"La regione ha appoggiato fin da subito l'iniziativa con entusiamo - spiega la consigliera regionale Alessandra Nardini - Pensiamo che queste opere che si ricollegano all'esperienza di Keith Haring, sapranno valorizzare la città, aprendo nuovi itinerari turistici". "Il quartiere è felice di quest'esperienza, e già gli abitanti danno nomignoli alle opere, dimostrando di sentirle parte della comunità", dice Sergio Biondi del Ctp2. Infine, l'Università esprime apprezzamento per l'iniziativa "che abbiamo patrocinato fin dall'inzio, poiché mostra come gli studenti, che hanno organizzato questo festival, sono una risorsa per la città" le parole della delegata Sandra Lischi.

murales2

Moneyless (Teo Pirisi), nato a Milano nel 1980 e cresciuto a Lucca, si è diplomato all’Accademia di belle arti di Carrara in Multimedia e ha successivamente conseguito la specializzazione in Comunicazione Design all’Isia di Firenze; è un artista che partito dallo studio della geometria ha sentito forte il richiamo alla libertà e alla astrazione e, in questo percorso coerente, è arrivato a rompere le linee e le forme per disperderle nello spazio come “frammentazioni” o “fuochi d’artificio”: combinando i graffiti alle sperimentazioni artistiche è riuscito a creare uno stile unico e ben riconoscibile. http://www.moneyless.it/

Alberonero (Luca Boffi) nasce a Lodi nel 1989; laureato presso il Politecnico di Milano nel corso diInterior Design, è un artista che ha posto al centro del suo lavoro tre linee principali di ricerca: la rigidità del minimalismo, la ripetizione delle figure geometriche e le variazioni cromatiche; ogni opera nasce, azzerando la forma ed utilizzando il quadrato come mezzo di espressione pura della singola cromia, dall’interazione dei colori e delle loro relazioni con lo spazio architettonico: “lavoro esaltando il bidimensionale, legando la formazione di strada ad una lettura architettonica e ponendo il colore come punto centrale della mia indagine. L’analisi del contesto si muove verso una rilettura dello spazio in chiave di colore, definendone una nuova estetica attraverso lo studio di quelle emozioni che generano i colori all’interno di uno scenario urbano e non”. http://www.alberonero.it/


Il festival di arte contemporanea “Welcome to Pisa” è promosso dal Comune di Pisa, in collaborazione con il curatore Gian Guido Maria Grassi e il coinvolgimento del quartiere e del Consiglio Territoriale di Partecipazione 2. La direzione esecutiva dei lavori è affidata a Roberto Pasqualetti, dirigente alla qualità e al restauro dei beni storico artistici. “Welcome to Pisa” ha un partner di primo livello nell’Università di Pisa, che permette ai suoi studenti di effettuare tirocini formativi presso l’organizzazione del festival. L'iniziativa gode anche di un entusiastico e rilevante contributo di sponsor e sostenitori privati. Per maggiori informazioni e per aggiornamenti, visitare la pagina Facebook ufficiale della rassegna: stART -Welcome to Pisa.

(fonte: Ufficio Stampa Comune di Pisa)

Incremento dei fondi destinati a sostenere chi vuole proseguire negli studi universitari, con nuove modalità di distribuzione a livello territoriale basate non sulla spesa storica, ma sul fabbisogno reale. Attenzione specifica alle aree del terremoto. Una campagna informativa, con un sito (http://www.dsu.miur.gov.it/), un video e materiali dedicati, per far conoscere alle studentesse e agli studenti tutte le opportunità e gli strumenti in campo per il diritto allo studio. Il rilancio dell’Osservatorio nazionale sul tema. Questo il pacchetto messo in campo dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) in vista delle prossime immatricolazioni. Con lo slogan “Continua gli studi, accedi al futuro” all’inizio di agosto è partita una campagna informativa per le ragazze e i ragazzi degli ultimi anni della scuola secondaria di secondo grado per far capire cos’è il diritto allo studio, chi può accedere ai benefici, come funziona la no tax area e come si ottengono le borse di studio.

“Molte studentesse e molti studenti non sono infatti a conoscenza degli strumenti, a dire il vero complessi, del diritto allo studio, e quindi non fanno domanda per accedervi o, nei casi peggiori, rinunciano a proseguire gli studi – ha spiega la Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Valeria Fedeli in occasione del lancio della campagna - È una rinuncia che non possiamo permetterci. Con la nostra campagna vogliamo aiutarli ad orientarsi e informarsi”.

“Apprezzo particolarmente l’iniziativa – dice il Rettore Paolo Mancarella - Dobbiamo essere sempre più attenti nel fornire alle ragazze e ai ragazzi tutte le informazioni in tema di diritto allo studio e più in generale dei servizi che gli Atenei offrono loro durante il percorso di studi universitari. Come ex-presidente della CNUDD, la Conferenza Nazionale Universitaria dei Delegati Disabilità non posso che accogliere con grande gioia l’incremento di circa il 15% del fondo a sostegno degli interventi a favore degli studenti con disabilità e con DSA, fermo dal 2012. Anche questo un segnale importante che dobbiamo cogliere per migliorare ulteriormente”.

Entrando nel dettaglio ecco le cifre rese note dalla Ministra Fedeli. Con l’ultima legge di Bilancio il MIUR ha incrementato in modo strutturale di 50 milioni di euro il Fondo integrativo statale per il diritto allo studio, portandolo a 217 milioni all’anno. Fondi a cui si aggiungeranno i 6 milioni non utilizzati nel 2017 per le borse della “Fondazione ex art. 34”, per un totale, quest’anno, di 223 milioni per il diritto allo studio.
Sempre da quest’anno è stata introdotta la no tax area che permette a chi ha un ISEE sotto i 13.000 euro di non pagare l'iscrizione all'università. Mentre fino ai 30.000 euro l’iscrizione è agevolata. A questo scopo, sono stati inserito 55 milioni di euro nel Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) degli atenei insieme a 7,5 milioni per interventi di sostegno agli studenti diversamente abili e a quelli con disturbi specifici di apprendimento. E 64,2 milioni per il fondo giovani (per borse di mobilità internazionale, incentivi per l’iscrizione alle lauree scientifiche e a quelle di particolare interesse nazionale) dentro cui ci sono 5 milioni di euro per interventi integrati di orientamento pre-universitario, di sostegno didattico e di tutorato.

Per quanto riguarda poi la tempistica, d’ora in poi, il Fondo sarà erogato entro il 30 settembre di ogni anno e lo sarà non più sulla base della spesa storica delle Regioni - meccanismo che penalizzava le studentesse e gli studenti delle aree in cui gli investimenti erano minori - ma sulla base del fabbisogno che emerge dai territori, per una piena attuazione dei diritti riconosciuti dalla Costituzione e per contrastare la proliferazione della figura dell’idoneo senza borsa, che si vuole superare. Il nuovo meccanismo prevede un incentivo per le Regioni virtuose che investono maggiormente sul diritto allo studio, attraverso una quota premiale variabile in base all’investimento della Regione stessa. Sono novità che puntano a migliorare la distribuzione delle risorse e ad incentivare la partecipazione al finanziamento da parte delle Regioni. Nell’erogazione dei fondi del prossimo triennio, si terrà conto della situazione particolare delle aree colpite dal terremoto.

Sarà infine ricostituito, rendono noto dal MIUR, l’Osservatorio sul diritto allo studio, che servirà a far ripartire uno spazio importante di monitoraggio, di confronto tra gli attori che si occupano di diritto allo studio a vari livelli, di proposta.

Questo sito utilizza solo cookie tecnici, propri e di terze parti, per il corretto funzionamento delle pagine web e per il miglioramento dei servizi. Se vuoi saperne di più, consulta l'informativa