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mefistofele Con la partecipazione del Coro dell’Università di Pisa al Mefistofele di Arrigo Boito in scena al Teatro Verdi (foto) nelle scorse settimane è entrato nel vivo il Festival «Demoni e angeli», l’anno di eventi dedicato al mito di Faust e al rapporto fra bene e male.

“E' stato emozionante partecipare come Coro dell'Università e la sera della prima gli applausi non finivano più. Un risultato che non era affatto scontato, dato che si tratta di un'opera complessa che ci ha visto impegnati insieme al Coro Lirico Toscano, al Coro Laboratorio Lirico San Nicola, e Pueri Cantores di San Nicola e Santa Lucia”, è stato il commento Maria Antonella Galanti, prorettore per i Rapporti con il territorio e coordinatrice del “Centro per la diffusione della cultura e della pratica musicale” dell’Ateneo pisano.

E dopo l’epica battaglia in cielo del Mefistofele, il Festival prosegue nei prossimi mesi con moltissimi appuntamenti, in un programma in continuo aggiornamento che unisce opere, spettacoli, film, dialoghi, conversazioni, lezioni aperte, performances teatrali, più le iniziative dell'Ateneo a cura di Maria Antonella Galanti, Sandra Lischi, Cristiana Torti.

“Dopo il Don Giovanni Festival, siamo al secondo anno di un progetto triennale nato in collaborazione tra Università di Pisa e Teatro Verdi e ora allargato ad altri importanti protagonisti della vita culturale della nostra città – ha spiegato Maria Antonella Galanti – fra i prossimi appuntamenti organizzati dall’Ateneo una lezione aperta alla città sulla Messa di Gloria di Puccini che il Coro dell'Università eseguirà il 3 giugno in Santa Caterina e un grande convegno a settembre a cui stiamo lavorando”.

Il Festival «Demoni e angeli» è frutto dell'impegno congiunto di Fondazione Teatro di Pisa, Università di Pisa, Assessorato alla Cultura Comune di Pisa, Scuola Normale Superiore, Palazzo Blu, Pisa Book Festival, Cineclub Arsenale, Teatro del Giglio di Lucca, Orchestra Arché, Orchestra dell’Università di Pisa, Coro dell’Università di Pisa, Coro Polifonico di San Nicola, Servizio Diocesano Cultura e Università, Fondazione ToscanaSpettacolo / TeatroSant’Andrea / Teatro Francesco di Bartolo.

qs top univÈ uscita l’edizione 2016 dei QS World University Rankings by Subject, la classifica redatta dall’agenzia Quacquarelli Symonds che da sei anni valuta le università del mondo anche nei singoli ambiti disciplinari. L’Università di Pisa ottiene posizionamenti in 13 delle 42 discipline valutate dall’agenzia, andando a coprire tutti gli ambiti disciplinari. Per l’edizione 2016, l’agenzia QS ha preso in esame 4.226 università nel mondo, inserendo in classifica 945 istituzioni in totale. L’indagine si basa principalmente su qualità della ricerca, indici di occupabilità dei laureati, numero di citazioni e impegno a favore dell’internazionalizzazione.

Le due discipline in cui eccelle l’Università di Pisa in questa edizione sono la Fisica e la Matematica, in cui Pisa si posiziona nella fascia che va dal 51° al 100° posto, confermando il suo prestigio in settori con una tradizione cha da Galileo e Fibonacci arriva fino ai giorni nostri. A seguire, molto ben classificate nella fascia tra il 101° e il 151° posto, ci sono l’Informatica, la Farmacia e la Statistica e Ricerca operativa.

La buona performance dell’Università di Pisa è confermata anche dagli altri posizionamenti di prestigio raggiunti nei vari settori: l’Ateneo si posiziona nella fascia tra il 151° e il 200° posto in Filosofia e in Lingue Moderne, come anche in Medicina e in Ingegneria elettrica ed elettronica. Si piazzano nella fascia tra 201° e il 250° posto l’Ingegneria meccanica, aeronautica e della produzione e la Chimica. Chiudono poi il quadro Lingua e letteratura inglese (fascia 251°-300°) e Scienze biologiche (fascia 300°-351°).

soft hand 1Avvio ufficiale all’IIT di Genova per Soft-Pro, un progetto di ricerca innovativo che ha l’obiettivo di identificare nuovi elementi tecnologici di protesi robotiche per l’arto superiore e esoscheletri e a cui partecipa anche l'Università di Pisa. Il progetto è stato finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito di Horizon 2020, dopo un’ottima valutazione, con circa 7 milioni e mezzo per i prossimi quattro anni. Oltre all'Ateneo pisano, al progetto, coordinato dall’IIT - Istituto Italiano di Tecnologia, partecipano numerosi istituti universitari e di ricerca esteri (Università Leibniz di Hannover, ETH Zurigo, Università di Twente), istituti clinici, come l’ospedale universitario di Zurigo, e alcune piccole e medie aziende interessate al trasferimento sul mercato dei risultati del progetto.

“Il progetto Soft Pro nasce grazie all’esperienza degli istituti partner nel campo della robotica, delle neuroscienze e della prostetica – afferma il coordinatore scientifico del progetto Antonio Bicchi, Senior Scientist all’Istituto Italiano di Tecnologia e docente di robotica al Centro di Ricerca “E. Piaggio” dell’Università di Pisa – e in particolare dal lavoro condotto in questi anni tra Genova e Pisa nel campo delle sinergie sensomotorie, che sono il linguaggio che il cervello utilizza per governare i movimenti della mano”.

I ricercatori svilupperanno nuove protesi robotiche per gli arti superiori e un esoscheletro, basandosi sui principi della soft robotics, ovvero sull’importanza di una struttura non rigida, ma cedevole nelle interazioni con l’ambiente circostante, e capace di adattarsi agli oggetti che incontrano. In questa prospettiva, la maggior parte degli istituti coinvolti nel progetto si focalizzeranno sul disegno innovativo delle protesi, il controllo del loro movimento attraverso la traduzione dei segnali muscolari dell’arto residuo in segnale di comando, oltre che all’integrazione di un sistema di “sensibilità” che permetta una migliore interazione tra il corpo umano e l’oggetto artificiale.

“Il progetto Soft-Pro – prosegue Bicchi – si propone di indagare ulteriormente il funzionamento del corpo e del cervello umano per realizzare protesi tecnologiche avanzate, in grado di rispondere alle esigenze riabilitative di pazienti amputati e con disabilità motorie”. Il progetto, infatti, introduce alcune idee innovative sulla possibilità di ripristinare la capacità motoria di persone colpite da traumi neurologici, quali l’ictus, attraverso l’uso di un oggetto protesico. I ricercatori cercheranno di comprendere se un "sesto dito", o una "terza mano" ancorati alla mano naturale, potrà agire da estensione mobile del corpo naturale e, quindi, da stimolo riabilitativo per il cervello.

All’incontro di lancio del progetto erano presenti i partner del consorzio e ospiti internazionali tra cui, Clint Olson, dal Michigan, pilota disabile che testerà il prototipo di mano robotica “Soft Pro” durante la competizione “Cybathlon” di Zurigo il prossimo autunno.

fiaccolata1A Pisa, come in tutte le città d’Italia in cui sono presenti sezioni appartenenti a Erasmus Student Network, un evento ricorderà le studentesse vittime dell’incidente avvenuto domenica scorsa a Tarragona e nell'occasione un pensiero sarà rivolto anche alle persone colpite dagli attentati di martedì 22 a Bruxelles. In particolare, ESN Pisa, con il patrocinio del Comune e dell'Università, invita gli studenti e tutta la città a prendere parte a una fiaccolata commemorativa, che si svolgerà mercoledì 23 marzo, dalle ore 22, con partenza da Piazza dei Cavalieri e arrivo in Piazza dei Miracoli. Ai piedi della Torre Pendente si avrà un momento di riflessione sui due tragici eventi.

La fiaccolata sarà un’occasione di cordoglio comune che vuole riunire l'intera comunità pisana in questo lutto. All’evento prenderanno parte tutti i membri di ESN Pisa e gli studenti Erasmus presenti in città, con l'auspicio di una massiccia partecipazione anche da parte dei cittadini.

logo enen Lo scorso 4 marzo, nell'ambito dell'Assemblea Generale dell'European Nuclear Education Network Association (ENEN), che si è svolta a Geel in Belgio, è stata annunciata l'approvazione della candidatura per il rilascio della certificazione di European Master of Science in Nuclear Engineering (EMSNE) a nove laureati pisani in Ingegneria Nucleare.
I nove ingegneri sono Gervasio Parente, Francesco Pedretti, Gianluca Artini, Alessandro Venturini, Lorenzo Stefanini, Alessio Parisi, Giulia Morresi, Alessio Nebbia-Colomba e Fulvio Bertocchi. La cerimonia di consegna della certificazione avverrà a settembre in occasione della Conferenza Generale dell’International Atomic Energy Agency (IAEA) a Vienna.
“Questi nostri laureati hanno conseguito la certificazione grazie alla conformità dei loro studi in Ingegneria nucleare all'Università di Pisa con i paradigmi europei e allo svolgimento di un periodo di stage all'estero per la loro tesi, presso istituzioni che fanno parte di ENEN”, ha spiegato il professore Walter Ambrosini dell’Ateneo pisano che nella riunione a Geel ha terminato il suo mandato di presidente di ENEN.
“Si tratta – ha concluso - di un ulteriore riconoscimento che testimonia l’efficacia dell’azione di internazionalizzazione svolta negli anni dal corso di laurea in Ingegneria nucleare, sia per capacità attrattiva di studenti stranieri, che a livello di Ateneo per la rete di contatti stabilita con università, centri di ricerca e industrie appartenenti ad ENEN”.

L'Università di Pisa accoglie l'invito della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI) e osserverà martedì 22 alle ore 12 un minuto di silenzio in memoria delle vittime dell'incidente di Tarragona in Spagna.

 

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radio raiMartedì 22 marzo, la trasmissione “Radio anch’io” di Radio 1 RAI sarà in diretta dall’Università di Pisa per discutere di università, ricerca, internazionalizzazione e per fare un bilancio della giornata di mobilitazione del 21 marzo promossa dalla Crui “Per una nuova primavera delle Università”.

Ascolta la diretta

La scaletta della puntata prevede una serie di interventi che parleranno di Pisa come centro di eccellenza, con la partecipazione di docenti e ricercatori della Scuola Superiore Sant’Anna e della Scuola Normale Superiore.

Dalle 8.30 alle 10.00 saranno numerosi gli ospiti che si alterneranno ai microfoni di "Radio anch’io", sotto la guida del conduttore Giorgio Zanchini (a destra nella foto). Durante la prima mezzora interverranno il rettore Massimo Augello, il filosofo Remo Bodei e il fisico Guido Tonelli che avranno modo di commentare la giornata di mobilitazione del 21 marzo e di sviluppare una rapida riflessione sullo stato della ricerca in Italia. In programma c'è anche un intervento telefonico di Stefania Giannini, Ministro dell'istruzione, dell’università e della ricerca. In questo spazio interverrà anche Ann Katherine Isaacs, delegata ai Programmi Europei dell’Università di Pisa, che parlerà di Erasmus e mobilità internazionale, con un pensiero alle studentesse italiane rimaste vittime del recente incidente stradale in Spagna.

La seconda parte della trasmissione sarà dedicata al ruolo di Pisa nel panorama nazionale e internazionale della ricerca, con il racconto delle esperienze di ricercatori protagonisti di studi dal forte impatto sociale. Gli ospiti saranno, per l’Università di Pisa, Paolo Ferragina, prorettore per la Ricerca applicata, Davide Morelli, dottorato al dipartimento di Informatica e co-fondatore di BioBeats, azienda spin off dell’Ateneo pisano che ha inventato una app che genera musica dal battito del cuore, e Riccardo Costanzi, ricercatore del Centro Piaggio ed esperto di progettazione di robot sottomarini. Per la Scuola Sant’Anna ci saranno il rettore Pierdomenico Perata, Matteo Dell'Acqua, genetista e assegnista di ricerca in Scienze Agrarie, spesso in Africa per ragioni di studio, e Federico Vola, del Laboratorio MeS (Management e Sanità) dell’Istituto di Management della Scuola, che si occupa della valutazione delle performance dei sistemi sanitari. Al telefono interverranno Giorgio Parisi, fisico, promotore della campagna “Salviamo la ricerca” e Francesco Sylos Labini, fisico, autore del volume “Rischio e previsione, cosa può dirci la scienza sulla crisi”.

L’ultima parte della trasmissione sarà dedicata all’eccellenza scientifica italiana nel mercato globalizzato: dell’Ateneo pisano ci saranno Roberto Barale, prorettore alla Ricerca, e il chirurgo Ugo Boggi. Della Scuola Normale in trasmissione ci sarà Andrea Ferrara professore di Cosmologia e delegato Outreach, mentre il direttore Fabio Beltram interverrà al telefono. In programma collegamenti telefonici con giovani studiosi che stanno svolgendo all’estero i propri progetti di ricerca.

In considerazione del terribile incidente avvenuto in Spagna, l'Università di Pisa inizierà la giornata odierna "Per una nuova primavera delle Università" con un minuto di silenzio, in ricordo degli studenti Erasmus.

rizzotti statacheSi è svolta il 17 marzo, al Polo Fibonacci, la ventesima edizione della Gara Nazionale di Programmazione della Macchina di Turing, la competizione organizzata dal dipartimento di Informatica dell’Università di Pisa rivolta agli studenti delle scuole medie superiori di ogni tipo, provenienti da tutta Italia.

A vincere è stata la squadra del Liceo Scientifico “Galilei” di Verona formata da Davide Rizzotti e Marian Statache (nella foto a destra), seguiti da Mihai Tribri e Alan Michael Padovani dell’ITIS “G. Marconi” di Verona e Francesco Colasante e Matteo Lizzi dell’ISS “Luigi di Savoia” di Chieti (la classifica completa delle squadre è disponibile a questo link). In palio c’erano dieci immatricolazioni gratuite al primo anno dell’Università di Pisa, un premio che permette di attrarre iscritti da fuori regione. Sponsor principale della gara è il Rotary Club Galilei di Pisa, di cui è presidente il professor Paolo Corsini.

La gara, diretta da Antonio Cisternino, è un’iniziativa storica che ha origine da un’idea dei professori Franco Turini, direttore del dipartimento di Informatica, Paolo Mancarella e Antonio Brogi. Il fine è quello di introdurre gli studenti alla programmazione utilizzando un formalismo storico dell’Informatica introdotto da uno dei padri fondatori della disciplina, Alan Turing, celebrato di recente anche nel nostro Ateneo in occasione del centenario della nascita e ormai noto a tutti grazie a vari film tra cui “The imitation game”.

gara macchina turing webIl formalismo è completo – nel senso che permette di rappresentare una qualsiasi funzione matematica calcolabile – e allo stesso tempo è anche molto semplice da raccontare. Grazie a questo è possibile consentire di programmare a studenti di tutte le scuole focalizzandosi sulle idee chiave della programmazione e non sui tecnicismi. La gara era stata introdotta come attività della settimana della cultura promossa dal MIUR.

L’iniziativa è ormai un classico per molte scuole di tutta Italia e alcune regioni - la Regione Lazio l’anno scorso e da quest’anno la Regione Sardegna – hanno iniziato a organizzare ediziono locali. Inoltre il dipartimento di Informatica dell’Università di Pisa ha appena firmato un accordo con l’Università La Sapienza di Roma per sviluppare l’iniziativa sul territorio nazionale. 

 

Nelle foto in basso le squadre classificate al secondo e terzo posto.

secodi classificati Tribri Padovani   

  

terzi classificati Francesco Colasante e Matteo Lizzi

papiLunedì 14 marzo è venuto a mancare il professor Floriano Papi, per molti anni ordinario di Zoologia e poi di Etologia all'Università di Pisa, nonché socio nazionale dell’Accademia Nazionale dei Lincei. Nato nel 1926 a Follonica, si era laureato in Scienze Naturali nel 1947, dopo aver partecipato attivamente alla guerra di liberazione con la Brigata Garibaldi, attività per la quale fu insignito della Croce al merito di guerra. Divenuto ordinario nel 1963 presso la nostra università, dopo il periodo di straordinariato a Bari, vi ha svolto continuativamente la propria opera scientifica, didattica e organizzativa, anche come direttore dell’Istituto di Biologia Generale e del Dipartimento di Scienze del Comportamento Animale, da lui stesso fondato assieme a colleghi etologi e fisiologi. Nel 1973 fu insignito dell’Ordine del Cherubino della nostra Università. Dal 1983 era membro dell’Accademia Nazionale dei Lincei.

I suoi studi iniziali riguardarono la sistematica e la faunistica dei Platelminti e lo resero un’autorità internazionale nel campo, come testimoniato anche dai due generi di Platelminti (Papia e Florianella) nominati in suo onore. A partire dagli anni '60 la sua attività di ricerca si focalizzò interamente sul comportamento degli animali, contribuendo allo sviluppo e all’affermazione dell’Etologia sia in Italia che all’estero. Il professor Papi è riconosciuto come uno dei fondatori della scuola etologica italiana, di cui Pisa costituisce una delle sedi storiche assieme a Parma e Firenze. È stato tra i soci fondatori della Società Italiana di Etologia, costituitasi proprio a Pisa nel 1973, di cui è stato più volte presidente e di cui era attualmente presidente onorario. Il suo fondamentale contributo per l’etologia italiana è ben riassunto dalle parole dell’attuale presidente della Società, professor Stefano Turillazzi: “Con lui se ne va un altro elemento di quel gruppo di ricercatori che ha reso l'Etologia una disciplina fondamentale della biologia moderna. Papi rimane un punto di riferimento a livello mondiale per la ricerca sull'orientamento animale. Grande scienziato e grande uomo ci mancherà come guida e come amico; ma la sua opera resterà un esempio per i giovani che, come lui, sono animati da una curiosità inestinguibile e da un entusiasmo sempre vivo per lo studio del comportamento animale.”

I primi studi etologici del professor Papi riguardarono il corteggiamento delle lucciole, di cui decifrò le modalità di comunicazione luminosa tra maschio e femmina. I suoi contributi scientifici più importanti in campo etologico restano quelli relativi all’orientamento degli animali, che studiò per quasi cinquant'anni in diverse specie. I primi studi riguardarono soprattutto invertebrati (ragni e crostacei anfipodi), mentre le ricerche più estese riguardarono gli uccelli (soprattutto, ma non esclusivamente, il colombo viaggiatore) e le tartarughe marine. Il nome di Papi è universalmente associato alle sue fondamentali scoperte sul sistema di navigazione dei colombi viaggiatori con il quale questi animali sono in grado di ritrovare la propria casa dopo essere stati trasportati lontano da essa. Grazie alle sue intuizioni, il gruppo di ricerca da lui coordinato mise per la prima volta in luce il ruolo critico degli odori presenti nell’atmosfera in questi processi, dimostrando come i colombi sviluppino una vera e propria mappa olfattiva di navigazione delle aree circostanti la loro colombaia. La teoria della navigazione olfattiva di Papi rappresenta una pietra miliare negli studi sull’orientamento animale e il meccanismo proposto costituisce a tutt’oggi uno dei sistemi di orientamento animale meglio conosciuti, che si ritiene sia alla base delle capacità di navigazione anche di molte altre specie di uccelli.

Negli ultimi anni di attività, il professor Papi ha studiato le migrazioni delle tartarughe marine e i sistemi di orientamento che esse impiegano nei loro viaggi oceanici, svolgendo ricerche pionieristiche con nuovi sistemi di telemetria satellitare e innovativi metodi sperimentali. Per lo svolgimento delle sue varie ricerche, il professor Papi ha compiuto molteplici missioni in varie parti del mondo, attivando proficue collaborazioni con molti colleghi e gruppi di ricerca all’estero.

Il professor Papi ha avuto molti riconoscimenti sia nazionali che internazionali per la sua attività scientifica, tra cui il premio G.B. Grassi, la Medaglia d’oro per le Scienze fisiche e naturali e il Premio Feltrinelli dell’Accademia Nazionale dei Lincei. Nel 2009 fu nominato Associate Fellow del Royal Institute of Navigation inglese, proprio in considerazione delle sue scoperte sui meccanismi della navigazione animale.

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