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Si sono conclusi da poco i lavori di riqualificazione funzionale e restauro di Villa Victorine sul viale delle Piagge a Pisa, realizzati grazie al contributo della Fondazione Pisa. La palazzina, tipico esempio di architettura neoclassica ottocentesca, è di proprietà dell’Università di Pisa dal 1942, quando l’Ateneo acquisì terreni e immobili della zona appartenenti ad una più ampia unità agricola denominata “Podere Vaccheria”, ad uso della facoltà di Agraria. Oggi l’immobile ospita vari soggetti: in parte è utilizzata dal Dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali, accogliendo studi di docenti che svolgono attività di ricerca nelle serre del plesso; in parte è sede del CIPEI, il Centro Interuniversitario di documentazione sul Pensiero Economico Italiano; infine ospita un patrimonio librario che afferisce al Sistema Bibliotecario di Ateneo.

Gli interventi, condotti nel rispetto del progetto originario, si sono focalizzati sul restauro conservativo delle facciate, con puliture, consolidamenti e protezioni delle varie superfici, oltre che sul miglioramento di alcuni elementi di coronamento utili a preservare la stessa da futuri fenomeni di degrado: “L’intervento si è svolto nel pieno rispetto del bene architettonico soggetto a vincolo architettonico, come prescritto dal codice del beni culturali e del paesaggio – ha sottolineato l’Ing. Alessia Fini, Responsabile unico del procedimento – privilegiando la conservazione, il recupero e riutilizzo degli elementi originali e, solo laddove non possibile, prevedendo la sostituzione o integrazione con materiali di nuova fattura, compatibili comunque con il manufatto storico”.

I lavori, condotti sotto la direzione dell’architetto Sandro Saccuti della Direzione Edilizia, oltre ad essere stati finanziati con fondi propri dell’Università di Pisa, hanno beneficiato della concessione di un finanziamento da parte della Fondazione Pisa. La conduzione dei lavori è stata operata nel rispetto del carattere conservativo dei singoli interventi attraverso l’uso di componenti appropriate, unitamente ad esecuzioni ad opera d’arte con tecniche tipiche del cantiere di restauro. Il progetto è stato approntato dai docenti del Dipartimento di Ingegneria dell’energia, dei sistemi, del territorio e delle costruzioni (DESTEC) coordinati dal professor Marco Giorgio Bevilacqua e seguito come procedimento in questa fase per la Direzione Edilizia dall’architetto Carla Caldani.

Storia di Villa Victorine

Villa Victorine fu edificata nel 1854, in un terreno “lavorativo vitato” intestato a Luigi Chiti. Nel 1872 la proprietà passò alla famiglia Pardelli che ne mantenne il possesso fino alla fine dell’Ottocento, quando, forse per successione, la villa fu intestata alla famiglia Pacini. Dalle testimonianze dei primi anni del Novecento, si riscontra una situazione pressoché invariata. Tra il 1937 e il 1939 il catasto rileva la presenza di alcuni piccoli annessi, sul confine nord-est del giardino, e un tratteggio intorno alla villa che stava probabilmente a indicare i locali seminterrati e la soprastante terrazza.

Nel 1942, infine, la proprietà passò all’Università di Pisa, contestualmente ad altri terreni e immobili della zona appartenenti ad una più ampia unità agricola denominata “Podere Vaccheria”. La facoltà di Agraria aveva infatti l’esigenza di acquisire terreni a compensazione dei lotti agricoli ridotti ed espropriati nel vicino “Podere Piaggia” a causa della progressiva urbanizzazione del quartiere. Dall’esame dei documenti catastali sopracitati risulta che anche la Casa del Custode fu costruita contestualmente alla villa negli anni immediatamente successivi alla metà dell’Ottocento, con un ampliamento sul lato est antecedente al 1928.

Villa Victorine, insieme alla Casa del Custode, il giardino e le sue pertinenze risultano vincolati come bene architettonico in quanto il complesso rappresenta un significativo esempio di insediamento ottocentesco in cui spicca il senso del decoro e dell’ornato afferenti ai canoni borghesi dell’epoca.

I tre progetti dell’Università di Pisa che lo scorso ottobre hanno conquistato il podio della Start Cup Toscana 2024 rappresenteranno la regione al Premio Nazionale per l’Innovazione (PNI), la più grande e capillare Business plan competition d’Italia dedicata ai progetti di start-up generate dalla ricerca scientifica che emergono nell’ambito delle Università e degli EPR. Il PNI, che si terrà il 5 e 6 dicembre 2024 presso l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, coinvolgerà circa 70 progetti d’impresa ad alto impatto sociale, suddivise nelle quattro categorie Cleantech & Energy, ICT, Industrial e Life Science/Med-Tech, che hanno superato le selezioni nelle 17 Start Cup regionali, competizioni collegate alle Università e agli Enti di Ricerca nazionali affiliati a PNICube.

I tre progetti dell’Università di Pisa che partecipano al PNI sono Cernais, per la categoria Life Science/Med-Tech, MolBook, per la categoria Industrial; Delos AI, per la categoria ICT. Primo classificato alla Start Cup Toscana, Cernais è uno Spin-Off dell’Università di Pisa che propone una piattaforma innovativa per la scoperta di farmaci. La soluzione integra l’Intelligenza Artificiale (AI) con metodi tradizionali di screening per identificare potenziali terapie contro malattie rare e ultra-rare. Secondo classificato, MolBook è una piattaforma SaaS basata su tecnologie avanzate e AI, pensata per ottimizzare la gestione e l’analisi dei dati chimici e biochimici per le aziende farmaceutiche, biotecnologiche, chimiche e cosmetiche. Terzo classificato, Delos AI offre soluzioni per l’analisi automatica dei testi mediante modelli di AI, supportando le PMI nella digitalizzazione e nella trasformazione dei loro processi.

I progetti Delos AI e MolBook hanno inoltre partecipato al percorso del Contamination Lab Pisa, un’iniziativa che promuove l’innovazione e la cultura imprenditoriale per lo sviluppo di nuovi progetti imprenditoriali.

La SkyBox Engineering SRL, azienda spin-off dell'Università di Pisa, con sede presso il Dipartimento di Ingegneria civile e industriale, sezione Aerospaziale, ha presentato due applicazioni di velivoli derivanti dai risultati delle ricerche condotte negli anni dal team del professor Aldo Frediani della Università di Pisa, allo stand della Camera di Commercio Italo-Cinese durante il XV Air Show di Zhuhai, in Cina, dal 12 al 17 novembre 2024.

La cerimonia di apertura dello stand, avvenuta alla presenza del Console Generale d’Italia a Canton, Valerio De Parolis, ha visto la presenza dell’ingegner Marco Martini, laureato presso l’Ateneo di Pisa e direttore del business development di SkyBox, al quale si è unito il giorno seguente l’ingegner Emanuele Rizzo, direttore tecnico di SkyBox e dottorato sempre presso il nostro Ateneo.

Nello stand di SkyBox Engineering, progettato in collaborazione con MBVision di Pontedera, sono stati esposti due modelli statici in scala dei velivoli innovativi classe PrandtlPlane: IDINTOS e Parsifal, risultanti da progetti europei guidati da UniPI e dall’azienda spin-off nel periodo 2011-2020 e ai quali hanno partecipato altri partners Toscani ed Europei.

Il concetto di velivolo innovativo PrandtlPlane è stato il protagonista principale di tutto lo stand italiano suscitando enorme interesse tra i visitatori accorsi, in particolare gli addetti ai lavori ne hanno apprezzato il design e l’aerodinamica innovativa, nonché l’elevato spessore scientifico degli studi condotti.

In particolare, IDINTOS (IDrovolante INnovativo TOScano), progetto finanziato dalla Regione Toscana nel periodo 2011-2013, è un velivolo anfibio che propone un modo più sicuro di volare con velivoli ultraleggeri. Il design delle ali è di tipo “boxwing” che permette un’efficienza aerodinamica massima di 18:1 (valore misurato in test in galleria del vento presso il Politecnico di Milano) che si traduce in minori consumi e con la possibilità di rendere completamente elettrica la propulsione. Inoltre, la configurazione alare mostra uno stallo molto più dolce rispetto ad un velivolo tradizionale che, assieme ad un sistema di comandi innovativo che ne aumenta notevolmente la sicurezza durante manovre a bassa quota, permette al pilota di uscire dallo stallo in modo sicuro. Anche il comfort ne risulta aumentato grazie all’elevato smorzamento aerodinamico delle ali a box.

PARSIFAL (PrandtlPlane ARchitecture for the Sustainable Improvement of Future AirpLanes) è stato un Progetto europeo H2020 che ha dimostrato che è possibile progettare un velivolo da 308 passeggeri con un’apertura alare di 36 m, compatibile con la classe ICAO-C degli aeroporti, con un incremento di carico pagante dell’86%, una diminuzione di emissioni di CO2 del 20% e con un miglioramento dei costi per passeggero per km (CASK) del 10%. Questa classe di velivoli apre un nuovo modello di business per l’aviazione permettendo una maggiore capacità di carico senza impattare sui tempi a terra richiesti dagli operatori aeroportuali. Numerosi gli apprezzamenti e l’interesse sia da parte di istituzioni italiane quali i gruppi di lavoro della Camera di Commercio Italiana in Cina che da esperti, investitori ed imprese cinesi.

SkyBox Engineering ha inoltre ricevuto l’invito a partecipare alla prossima China Helicopter Exposition dal 18 al 21 settembre 2025 fiera di Tianjin, Cina, durante la quale saranno presentate le ultime ricerche sugli eVTOL condotte dall’Azienda Spin-off di UniPI.

L’Università di Pisa dà il benvenuto alle tre nuove ambasciatrici Circle U., pronte a promuovere le iniziative dell’Alleanza Universitaria Europea all’interno della comunità studentesca. Agata Merian Bernacca, Susanna De Luca e Anna Terroni sono entrate infatti a far parte del gruppo dei Circle U. Ambassadors, che opera in ciascuna delle nove università che compongono l’Alleanza Europea.

Il ruolo delle nuove ambasciatrici sarà fondamentale per aumentare la visibilità di Circle U. e stimolare una maggiore partecipazione degli studenti e delle studentesse alle numerose attività promosse dall’Alleanza, con il supporto degli uffici dell’Ateneo. Con il lancio dell’Open Campus, infatti, sta crescendo l’offerta formativa di Circle U., con numerosi corsi online, Summer e Winter Schools e tante occasioni di mobilità a disposizione dell’intera comunità studentesca dell’Alleanza. Le Ambassadors avranno il compito di organizzare eventi e incontri, ideare iniziative, workshop e contest e collaborare alla comunicazione e produzione di contenuti, anche in collaborazione con i colleghi europei.

Ma chi sono le tre ambasciatrici? Abbiamo chiesto loro di presentarsi alla comunità studentesca e di raccontare con quanto entusiasmo stanno vivendo questa nuova esperienza.

Agata Merian Bernacca
Ciao, sono Agata Bernacca, vengo da Lucca e studio Medicina e Chiururgia all’Università di Pisa. Ho partecipato al Model United Nations (MUN) a UCLouvain organizzato da Circle U.: è stato uno dei primi eventi a cui ha partecipato la mia università, quindi ero veramente emozionata! Anche se apparentemente distante dal mio indirizzo di studi, è stata un'esperienza veramente formativa perché ho avuto modo di apprendere importanti skills di problem solving, team working e non solo. Sono onorata di essere stata scelta per il ruolo di Ambassador e mi impegnerò al massimo per promuovere le attività organizzate dall'Alleanza, per dare modo ai miei colleghi di partecipare e accrescere le loro competenze in un ambiente internazionale e stimolante.

Susanna De Luca
Ciao a tutti! Mi chiamo Susanna, vengo da Lucca e sono una delle nuove ambasciatrici di Circle U. per l’Università di Pisa! Durante il mio percorso accademico mi sono laureata in Scienze della Comunicazione e ho deciso di proseguire i miei studi nella classe magistrale di Informatica Umanistica. Da sempre sono molto affascinata dai contesti internazionali, ecco perché Circle U. è per me il posto perfetto per sperimentare e crescere sia formalmente che socialmente. Sono venuta a conoscenza dell’esistenza di questa alleanza in modo del tutto spontaneo: era lo scorso febbraio ed ero persa tra le ricerche per la mia tesi di laurea triennale, quando navigando sul sito universitario mi sono imbattuta in un corso tenuto da Humboldt-Universität zu Berlin relativo al Climate Change, rivelatosi una vera scoperta. Sono entusiasta della mia nuova carica all’interno di questa realtà e spero di poter trasmettere questa voglia fare e sapere cosmopolita ai miei colleghi dell’Università di Pisa attraverso le numerosissime iniziative di Circle U.!

Anna Terroni
Ciao, sono Anna Terroni, vengo da La Spezia e sono iscritta al primo anno del corso di Dottorato in Studi Italianistici dell'Università di Pisa. Ho conosciuto l’Alleanza Circle U. grazie al mio professore tutor Michelangelo Zaccarello – Academic Chair del Multilingualism, Interculturality and Language Lab (CU.mil) e uno degli organizzatori della Sustainable “WINE” Intensive Week in programma a Pisa dal 3 al 7 febbraio 2025 – che mi ha consigliato di avvicinarmi a questa realtà vista la mia propensione per lo scambio e la collaborazione con ambienti universitari anche esterni all’Italia. Sono rimasta piacevolmente stupita dall'entusiasmo e dallo spirito che si respira all'interno dell'alleanza e sono emozionata di poter intraprendere questa nuova avventura come Ambassador. Non vedo l'ora di poter far conoscere agli altri studenti le attività organizzate da Circle U. e partecipare in prima persona agli eventi che potranno essere un'occasione non soltanto formativa, ma anche di crescita personale.

rettorato vertIl Senato Accademico dell’Università di Pisa, nella seduta del 15 novembre, ha approvato all’unanimità la mozione presentata dalla comunità studentesca relativa alle recenti decisioni del Governo in merito all’Università.

Qui di seguito il testo approvato.

“Il Senato Accademico esprime netta contrarietà per i tagli attuati al FFO e forte preoccupazione per l’aumento di precarizzazione che seguirebbe all’approvazione della riforma del pre-ruolo universitario, auspicando che il Governo adotti i provvedimenti necessari da un punto di vista normativo e finanziario ad invertire questa tendenza. In questo senso, solidarizza con le mobilitazioni delle diverse componenti dell’Ateneo in opposizione a queste manovre.

Il Senato Accademico invita il Rettore a farsi portavoce dell’istanza di protesta che arriva dalla comunità universitaria nelle varie sedi pubbliche e negli organi di cui fa parte, a partire dalla CRUI.

Il Senato Accademico si impegna ad attivare iniziative per monitorare i contratti di lavoro precario presenti in Ateneo, inclusa la costituzione di un Osservatorio, e di proporre azioni volte ad assicurare l’attuazione dell’art. 8 dello Statuto, in base al quale 'l’Università privilegia rapporti di lavoro a tempo indeterminato'."

È stato assegnato alla professoressa Anna Ethelwyn Baccaglini-Frank, ordinaria di Didattica e Storia della matematica dell’Università di Pisa, il prestigioso Premio «Maria Montessori e Alfredo Margreth», assegnato dall’Accademia Nazionale dei Lincei ai docenti che si sono distinti per il loro lavoro nell’innovazione didattica nelle scuole dell’infanzia ed elementari.

Da quest’anno presidente del corso di laurea magistrale a ciclo unico in Scienze delle Formazione primaria dell’Ateneo pisano, la professoressa Baccaglini-Frank, come si legge nelle motivazioni pubblicate dai Lincei per l’assegnazione del premio, “persegue da anni progetti chiari ed esaustivi sull’insegnamento e apprendimento della matematica e geometria nella scuola primaria e dell’infanzia. Gli approcci adottati contemplano anche l’ausilio di strumenti informatici, tra cui il robottino GGBot per l’apprendimento della geometria di sua invenzione, brevettato dall’Università di Pisa. Particolarmente apprezzabile il prezioso coinvolgimento dei docenti, che possono seguire corsi di formazione e consultare gratuitamente guide multimediali. Cruciale è poi la selezione di docenti che verranno formati per alcuni anni allo scopo di disseminare a loro volta le linee guida di una buona didattica della matematica inclusiva nelle varie Regioni d’Italia. Degni di nota sono i percorsi dedicati ad alunni in condizioni di difficoltà di apprendimento (e.g., discalculia) elaborati con ricercatori in psicologia e in didattica della matematica, di cui già si può apprezzare l’impatto conseguito”. Il Premio Montessori-Margreth 2024 dei Lincei, assegnato da una Commissione nominata dalla Classe di Scienze Fisiche, Matematiche e Naturali dell’Accademia, è stato conferito in una cerimonia ufficiale che si è svolta lo scorso 7 novembre.

“Sono estremamente orgogliosa di questo riconoscimento – commenta la professoressa Anna Baccaglini-Frank - perché, oltre alla passione per la ricerca di base, ho sempre dedicato molte energie e impegno alla propagazione e all’implementazione di buone pratiche didattiche per migliorare l’insegnamento e apprendimento della matematica. Tra i vari progetti che ho coordinato e che coordino, PerContare e PerContarePRO giocano un ruolo fondamentale, consentendomi di portare la ricerca in pratica, lavorando al fianco di altri ricercatori e vari meravigliosi e instancabili insegnanti, con cui desidero condividere questo premio”.

“Un importante riconoscimento per la professoressa Baccaglini-Frank – commenta il professor Giovanni Gaiffi, Direttore del Dipartimento – e anche per tutto il Dipartimento di Matematica dell’Università di Pisa, che per il secondo anno consecutivo vede premiare i suoi docenti per i risultati apprezzabili e l’innovativo lavoro di studio e ricerca nell’ambito della didattica della matematica nelle scuole dell’infanzia e primaria. È motivo d’orgoglio per il Dipartimento e per tutto l’Ateneo il fatto che questo specifico premio dell’Accademia dei Lincei, attivo da due edizioni, sia stato vinto solo a Pisa: nel 2023 il premio dei Lincei è infatti stato assegnato al professor Pietro Di Martino, ordinario di Didattica e Storia della Matematica.

L’assegnazione dell’edizione 2024 del Premio Montessori-Margreth dei Lincei alla professoressa Baccaglini-Frank rappresenta quindi un ulteriore conferma del valore dei metodi di insegnamento e dell’innovativo approccio alla didattica della matematica che contraddistingue il Gruppo di Ricerca e Sperimentazione in Didattica della Matematica dell’Università di Pisa”.

Entrambi i nostri docenti premiati dai Lincei, coordinano il CARME - Center for Advanced Research in Mathematics Education, Centro di ricerca istituito nel 2021 dall'Università di Pisa in accordo con Uniser Pistoia e da cui è nato un importante accordo tra l’Ateneo e Ufficio Scolastico Regionale della Toscana per la promozione della ricerca, della sperimentazione e l’innovazione didattica nella progettazione e gestione dei processi di insegnamento e apprendimento della matematica.

L’agenzia Shanghai Ranking Consultancy ha pubblicato il "Global Ranking of Academic Subjects" e, come per la classifica globale (ARWU), anche nello Shanghai Ranking per “subject” l’Università di Pisa ottiene ottimi risultati.

L’Ateneo pisano entra in classifica con 24 discipline, coprendo tutte le aree (Natural Sciences, Engineering, Life Sciences, Medical Sciences, Social Sciences). Unipi si colloca nelle prime 100 posizioni mondiali per “Veterinary Sciences” (sale al 48° posto globale e 4° in Italia), “Physics” (nella fascia 51-75 nel mondo e 2-3 in Italia), “Pharmacy & Pharmaceutical Sciences” (passa dalla fascia 201-300 a quella 51-75 nel mondo e 5-6 in Italia) e “Mathematics” (nella fascia 76-100 nel mondo e 2-3 in Italia). Seguono, nelle prime 200 posizioni, “Agricultural Science” (nella fascia 101-150 e 7-9 in Italia), i nuovi ingressi di “Automation & Control” (nella fascia 101-150 e 4-5 in Italia) e “Energy Science & Engineering” (nella fascia 151-200 e 5° posto in Italia) per l’area di ingegneria, con la conferma di “Medical Technology” (nella fascia 151-200 e 7-12 in Italia) per le scienze mediche.

La classifica 2024 si basa su un sistema, parzialmente rinnovato, di 5 indicatori: High quality research (numero di articoli pubblicati su riviste con impact factor nel primo quartile), Research impact (rapporto tra le citazioni ricevute dagli articoli pubblicati e la media delle citazioni degli articoli nella stessa categoria, stesso anno e stesso tipo di pubblicazione), International collaboration (rapporto tra il numero di pubblicazioni che includono autori di almeno due paesi diversi e il numero totale di pubblicazioni nella disciplina per l'istituzione), World-class output (numero di articoli pubblicati in riviste o conferenze di alto livello, riconoscimenti accademici internazionali) e World-class faculty, che introduce quattro nuovi indicatori rispetto al passato (riconoscimenti internazionali a laureati, ricercatori con un numero elevato di citazioni, posizioni di chief editor in riviste internazionali, ruoli di leadership in organizzazioni accademiche internazionali). Pesi diversi sono assegnati agli indicatori per le diverse discipline.

I dati, che provengono da Web of Science, InCites e da banche dati di terze parti per premi e riconoscimenti, si riferiscono alle pubblicazioni nel periodo 2019-2023. La selezione delle riviste di alto livello, dei premi accademici internazionali e delle principali organizzazioni accademiche è basata sui risultati dell'Academic Excellence Survey (AES) condotto da Shanghai Ranking.

Il risultato è un riconoscimento per la ricerca dell’Università di Pisa in alcuni settori di grande impatto a livello internazionale, ma la presenza in classifica di un numero elevato di discipline testimonia la capacità dei ricercatori del nostro ateneo di produrre ricerca di alta qualità in tutte le aree disciplinari.

Secondo le ultime stime, in Italia le eccedenze alimentari lungo la filiera agroalimentare raggiungono cifre preoccupanti: i dati dicono che nel 2023 sono state sprecate 8,7 milioni di tonnellate di cibo, pari a 146 kg per abitante, con gravi conseguenze ambientali ed economiche. In risposta a questa emergenza, la Regione Toscana, attraverso la Direzione Agricoltura e Sviluppo Rurale, ha firmato a luglio 2024 una convenzione con il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell’Università di Pisa per analizzare il problema dello spreco alimentare nelle prime fasi della filiera produttiva della Toscana e individuare le possibili soluzioni per migliorare la prevenzione e il recupero di alimenti ancora commestibili.

Lo studio si colloca nell’ambito del progetto del dottorato di ricerca “Le iniziative relative allo spreco e alle perdite alimentari delle aziende agroalimentari della Regione Toscana e le attività di recupero delle eccedenze alimentari”, affidato nella sua esecuzione alla dottoranda Giulia Gallo, sotto la supervisione del professor Alessio Cavicchi e della professoressa Francesca Galli. Il progetto ricade all’interno del tirocinio previsto sui finanziamenti ministeriali PNRR Pubblica amministrazione (PA).

Lo studio prevede una mappatura delle principali aziende agro-alimentari toscane e delle associazioni caritative, con l'obiettivo di identificare i punti critici della gestione delle eccedenze e le possibili soluzioni per migliorare la prevenzione e la redistribuzione di eccedenze alimentari. La ricerca permetterà di formulare raccomandazioni per politiche e normative più efficaci, puntando a sensibilizzare sia le imprese del settore che i cittadini.

L'accordo tra Regione Toscana e Università di Pisa risponde alla necessità di trovare strategie efficaci per ridurre lo spreco in un periodo di crescente bisogno: secondo i dati della Caritas Toscana, nel 2022 oltre il 13% della popolazione toscana era a rischio povertà o esclusione sociale, con un numero sempre maggiore di famiglie che si rivolgono ai servizi caritativi. Solo nel 2023, le Caritas della regione hanno assistito più di 28.000 persone, con un incremento del 20% rispetto al 2019. In particolare, la quota di famiglie con ISEE basso risulta più marcata negli ambiti sociosanitari del Nord della regione (Apuane) e in alcuni di quelli in cui è presente un capoluogo di provincia (Firenze, Pisa, Livorno). Anche il Banco Alimentare della Toscana, che raccoglie eccedenze alimentari per donarle alle persone in difficoltà, ha visto crescere le richieste di aiuto, con circa 132.000 persone che hanno ricevuto sostegno alimentare nel 2022 attraverso 554 strutture caritative di distribuzione agli indigenti convenzionate.

“Siamo impegnati da tempo nella lotta allo spreco alimentare – ha spiegato la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi - La crisi economica ha impoverito molte famiglie, mettendole in difficoltà anche per l'acquisto di cibo. Per combattere questo fenomeno, la Regione Toscana ha già attuato dal 2015 un programma di interventi assieme alla Caritas e all'Associazione Banco alimentare della Toscana, e un nuovo piano di interventi di contrasto alla povertà alimentare. Conoscere le eccedenze, le loro cause e la relativa gestione è diventato particolarmente importante, dunque, visti le normative presenti in ambito di prevenzione di rifiuti e lotta agli sprechi a livello sia europeo, che nazionale e regionale, per muoversi e programmare iniziative di contrasto alla crescita delle povertà e le diseguaglianze. I risultati di questa ricerca potranno darci la possibilità di formulare delle raccomandazioni per politiche e normative da attuare, specificatamente, nella nostra regione”.

Un altro dato da non trascurare è quello ambientale: le eccedenze e gli alimenti che vengono sprecati hanno un forte impatto, che per l’Italia è di circa 0,4 kg di CO2 per persona, un valore superiore alla media europea, che si attesta intorno a 0,36 kg di CO2 per persona. E le conseguenze sono anche economiche: infatti in Italia la perdita economica dovuta allo spreco alimentare tocca i 22,8 miliardi di euro, di cui 17,92 per i consumi domestici, 2,40 derivanti dalla fase agricola, 960 milioni dall’industria alimentare e 970 milioni per la distribuzione alimentare. Questo si verifica in un contesto italiano di aumento di povertà negli ultimi anni: infatti la povertà assoluta in Italia tra le famiglie è aumentata dal 7,7% del 2021 all’8,3% del 2022 (Regione Toscana, 2023).

Nella fase finale del progetto, è prevista la diffusione dei risultati ottenuti per permettere una piena consapevolezza da parte delle aziende produttrici e trasformatrici e una contestuale sensibilizzazione dei cittadini. Il risultato della ricerca potrà contribuire a formulare delle raccomandazioni per politiche e normative da attuare, specificatamente, in Regione Toscana.

Nell’anno in cui ricorre il centenario della morte di Franz Kafka, il Palazzo della Sapienza di Pisa ospiterà dal 17 ottobre al 21 dicembre la mostra bilingue e a ingresso libero “Komplett Kafka / A tutto Kafka”, a cura della professoressa Serena Grazzini. In esposizione 20 pannelli stampati fronte-retro in italiano e in tedesco, tratti dall’albo biografico del fumettista e poeta austriaco Nicolas Mahler, attualmente direttore artistico della Schule für Dichtung (Scuola di poesia) di Vienna.

La mostra sarà inaugurata giovedì 17 ottobre alle ore 12.00 nell’Aula Magna Storica del Palazzo della Sapienza. Oltre alla curatrice della mostra, interverranno Cecilia Iannella, delegata del rettore per la formazione insegnanti, Andrea Simonetti, dirigente dell’Ufficio Scolastico di Pisa, Roberta Ferrari, direttrice del Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica, Gabriella Benedetti, coordinatrice organizzativa dello SBA, Ilaria Gennai, Associazione Pro Deutsch Italia (Toscana), Federico Prosperi, Festival di Cultura Ebraica Nessìah. Dopo i saluti sarà offerta al pubblico una visita guidata alla mostra.

Promossa a livello internazionale dal Literaturhaus di Stoccarda e dal Goethe Institut, l’iniziativa è realizzata grazie alla sinergia tra ACIT Pisa (Associazione Italo-Tedesca) e il Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica, e alla collaborazione con lo SBA (Sistema Bibliotecario di Ateneo), con l’associazione “Pro Deutsch Italia” e con il Festival di cultura ebraica Nessìah, giunto quest’anno alla sua XXVIII edizione (interamente dedicata a Kafka).

Nell’anno in cui ricorre il centenario della morte di Franz Kafka, l’Università di Pisa ha inaugurato nel loggiato del Palazzo della Sapienza di Pisa la mostra bilingue e a ingresso libero “Komplett Kafka / A tutto Kafka”, a cura della professoressa Serena Grazzini. In esposizione 20 pannelli stampati fronte-retro in italiano e in tedesco, tratti dall’albo biografico del fumettista e poeta austriaco Nicolas Mahler, attualmente direttore artistico della Schule für Dichtung (Scuola di poesia) di Vienna, che si è ispirato alle parole, ai personaggi, alle suggestioni evocate dalle opere di Kafka.

Oltre alla curatrice della mostra, son intervenuti all’inaugurazione Cecilia Iannella, delegata del rettore per la formazione insegnanti, Andrea Simonetti, dirigente dell’Ufficio Scolastico di Pisa, Alessandro Lenci, docente e, a partire dal 1° novembre, direttore del Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica, Gabriella Benedetti, coordinatrice organizzativa dello SBA, e Ilaria Gennai, Associazione Pro Deutsch Italia (Toscana). La mostra rientra nelle iniziative del Festival di Cultura Ebraica Nessìah, che quest’anno, giunto alla sua XXVIII edizione, sarà dedicato interamente allo scrittore praghese. Un’attenzione particolare sarà data alle classi delle scuole del territorio, riservando loro la possibilità di prenotarsi per visite a loro dedicate.

“Franz Kafka è stato un interprete straordinario del suo tempo, narratore delle angosce, delle paure e degli interrogativi che attraversano l’uomo moderno – ha spiegato la professoressa Serena Grazzini – Autore proveniente dai margini, Kafka apparteneva alla minoranza linguistica tedesca e alla comunità ebraica nella città di Praga, eppure è diventato una voce emblematica del suo secolo. La sua eredità letteraria, infatti, è stata raccolta e rivisitata da numerosi scrittori e scrittrici che, ancora oggi, nel XXI secolo, continuano a ispirarsi alla sua opera. La mostra che inauguriamo oggi a Pisa, tratta da un album biografico del fumettista Nicolas Mahler, rappresenta un esempio di come artisti, intellettuali e semplici lettori si confrontino con Kafka, reinterpretandolo e facendolo proprio – prosegue la professoressa Grazzini – La modernità di Kafka risiede proprio in questo: opere come "Il processo", "La metamorfosi", "Il castello", “America" e molti altri racconti ci pongono sempre di fronte all'individuo, schiacciato da forze più grandi di lui. Con un linguaggio apparentemente semplice, Kafka compie un'analisi spietata dei meccanismi del potere, offrendo una chiave di lettura che ci aiuta ancora oggi a orientarci nel mondo contemporaneo”.

Promossa a livello internazionale dal Literaturhaus di Stoccarda e dal Goethe Institut, l’iniziativa è realizzata grazie alla sinergia tra ACIT Pisa (Associazione Italo-Tedesca) e il Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica, e alla collaborazione con lo SBA (Sistema Bibliotecario di Ateneo), con l’associazione “Pro Deutsch Italia” e con il Festival di cultura ebraica Nessìah.

In caso di visite organizzate di gruppi (per es. scolaresche) o per richiedere una visita gratuita della mostra, è necessario scrivere con congruo anticipo agli indirizzi della professoressa Serena Grazzini (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) e di ACIT PISA (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.). Per le scuole, scrivendo agli indirizzi qui indicati, è possibile richiedere i materiali didattici preparati dal Goethe Institut.

La mostra, a ingresso libero, sarà visitabile dal lunedì al venerdì dalle ore 08.00 alle ore 19.00 fino al 21 dicembre. L’accesso a gruppi non sarà possibile nei giorni 29 ottobre e nel periodo 2-13 dicembre.

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