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Mercoledì, 24 Aprile 2024 08:52

Rassegna stampa

24/04/2024 RAI 1 TG1 - 13.30 - Beni culturali. Papiri Ercolano: svelato il luogo esatto della sepoltura di Platone (filosofo). Int. Graziano Ranocchia (Università di Pisa), Paola Passarelli (Dir. Gen. Biblioteche - Min. Cultura), Clicca qui per vedere il video Qui per salvare il video in locale

24/04/2024 RADIO TRE FAHRENHEIT - 15.00 - Il papiro di Ercolano: indagine su Platone. Ospite: Graziano Ranocchia (Università di Pisa, coordinatore del progetto di ricerca GreekSchool) Clicca qui per vedere il video Qui per salvare il video in locale

24/04/2024 RAI NEWS 24 POMERIGGIO24 - 15.50 - Cultura. Nei papiri di Ercolano il luogo di sepoltura di Platone e le sue ultime ore di vita. Il progetto è dell'Università di Pisa e Cnr. Int. Costanza Miliani (Cnr - Ispc), Graziano Ranocchia (coordinatore progetto), Paola Passarelli (Biblioteche MIC) - Clicca qui per vedere il video

24/04/2024 RAI 3 TGR LEONARDO - 14.50 - Cultura. Il Progetto "GreekSchools" che vede insieme CNR e Università di Pisa per i testi nascosti come i papiri di Ercolano. Int. Costanza Miliani (CNR), Graziano Ranocchia (Università di Pisa) - Clicca qui per vedere il video Qui per salvare il video in locale

24/04/2024 RAI 3 BUONGIORNO ITALIA - 07.00 - Ercolano (NA). Progetto univ. Pisa e CNR per leggere i papiri. Clicca qui per vedere il video Qui per salvare il video in locale

24/04/2024 CANALE 5 TG5 - 08.00 - Beni culturali. Papiri Ercolano: svelato il luogo esatto della sepoltura di Platone. Rivelazioni di Graziano Ranocchia (Università di Pisa) Int. Graziano Ranocchia (Università di Pisa) Clicca qui per vedere il video Qui per salvare il video in locale

23/04/2024 DIRE.IT - Ercolano, i segreti dei papiri svelati dalla tecnologia. Int. Graziano Ranocchia (Università di Pisa), Clicca qui per vedere il video Qui per salvare il video in locale

23/04/2024 RAI 3 TGR CAMPANIA - 19.30 - Grazie al progetto Greek Schools, che vede insieme l'Università di Pisa e il Cnr, tornano leggibili, mediante l'utilizzo di nuove tecnologie, i papiri di Ercolano. Interviste a: Costanza Miliani, Graziano Ranocchia, Paola Passarelli. Clicca qui per vedere il video Qui per salvare il video in locale

23/04/2024 ITALIA UNO STUDIO APERTO - 18.30 Cultura. Svelato luogo esatto della sepoltura di Platone: a scoprirlo studioso dell'università di Pisa. Int. Graziano Ranocchia (Univ. di Pisa/CNR-ISPC) Clicca qui per vedere il video Qui per salvare il video in locale

23/04/2024 GRAN DUCATO TV TG NEWS - 14.30 Platone, svelato il luogo dove è stato sepolto: la scoperta nei papiri carbonizzati di Ercolano. Lo rivela il papirologo Graziano Ranocchia dell'Università di Pisa Clicca qui per vedere il video Qui per salvare il video in locale

23/04/2024 TGCOM 24 TGCOM 24 Cultura. Scoperta da Graziano Ranocchia, Università di Pisa, la tomba di Platone. Int. Graziano Ranocchia Clicca qui per vedere il video Qui per salvare il video in locale

23/04/2024 RDS GR RDS - 14.00 - Cultura. Svelato luogo esatto della sepoltura di Platone: a scoprirlo studioso dell'università di Pisa. Clicca qui per vedere il video Qui per salvare il video in locale

23/04/2024 RADIO UNO GR 1 - 12.00 - Beni culturali. Ercolano. Il luogo esatto della sepoltura di Platone (filosofo). La rivelazione di Graziano Ranocchia (Università di Pisa). I papiri decifrati dal Cnr. Clicca qui per vedere il video Qui per salvare il video in locale

Tirreno Grazie a un prof di Pisa ora sappiamo finalmente dove fu sepolto Platone - Ora sappiamo dov'è sepolto Platone «In un giardino riservatogli ad Atene»

Corriere della Sera Svelato il sepolcro di Platone - I papiri di Ercolano ora svelano dove venne sepolto Platone

Repubblica I papiri di Ercolano rivelano dov'è la tomba di Platone - La scoperta presentata alla Biblioteca Nazionale di Napoli. Le ultime ore di Platone e il luogo della sepoltura svelati dai papiri di Ercolano

Messaggero Nei papiri di Ercolano la sepoltura di Platone

Giorno - Carlino - Nazione Le ultime ore di Platone - I papiri carbonizzati svelano la tomba di Platone

Giornale I segreti di Platone

Metro Archeologia. Papiro di Ercolano, rilevate oltre 1.000 parole  

Corriere del Mezzogiorno Campania Progetto «GreekSchools» Dai papiri di Ercolano una nuova scoperta: emerge il luogo esatto della tomba di Platone

Gazzetta del Sud La morte di Platone e la sua tomba rivelati dai papiri di Ercolano

Gazzetta di Parma Papiri di Ercolano Platone, ecco il luogo dove fu sepolto

Giornale di Brescia Così morì Platone: dettagli inediti dai papiri di Ercolano

Quotidiano del Sud L'Altravoce dell'Italia La giornata - Nei papiri di Ercolano il luogo di sepoltura di Platone

Roma Dai papiri carbonIzzatI rivelazioni su Platone

Unione Sarda Nei papiri di Ercolano le ultime ore di Platone Localizzata la sepoltura

ADNKRONOS.COM Papiro di Ercolano rivela dove fu sepolto Platone

ANSA.IT Nei papiri di Ercolano le ultime ore di Platone - Scienza e arte - Ansa.it

ANSA.IT Nei papiri di Ercolano il luogo di sepoltura di Platone - Notizie - Ansa.it  

CORRIEREFIORENTINO.CORRIERE.IT Graziano Ranocchia, il papirologo dell'Università di Pisa che cerca i segreti di Platone nei papiri di Ercolano | Corriere.it

CULTURA.TISCALI.IT Nei papiri di Ercolano il luogo di sepoltura di Platone: svelato dopo il ritrovamento di altri frammenti e parole

INTOSCANA.IT Nei papiri di Ercolano il luogo di sepoltura di Platone: la scoperta dell'Università di Pisa  

NAPOLI.CORRIERE.IT I papiri di Ercolano rivelano il luogo esatto della sepoltura di Platone | Corriere.it

NAPOLI.REPUBBLICA.IT Nei papiri di Ercolano il luogo di sepoltura di Platone - la Repubblica  

NOTIZIE.TISCALI.IT Nei papiri di Ercolano il luogo di sepoltura di Platone - Tiscali Notizie

PISATODAY.IT Papiri carbonizzati dal Vesuvio raccontano la storia della filosofia greca e di Platone: la ricerca

QUOTIDIANO.NET I papiri carbonizzati svelano la tomba di Platone

QUOTIDIANO.NET Nei papiri di Ercolano il luogo di sepoltura di Platone

RAINEWS.IT Papiri di Ercolano. Tecnologia e intelligenza artificiale svelano testi nascosti

RAINEWS.IT Nei papiri di Ercolano svelato il luogo esatto della sepoltura di Platone

La Discussione - I papiri di Ercolano rivelano il luogo esatto dove è sepolto Platone

CNR web TV - Lo 'sguardo' tecnologico legge i papiri carbonizzati

Futuro prossimo - Ercolano svela i segreti di Platone: ricostruita la sua fine

 

Stampa estera

The Guardian - How AI is helping to reveal the secrets of ancient scrolls
The Guardian - ‘Second renaissance’: tech uncovers ancient scroll secrets of Plato and co
The Times - Scrolls 'will reveal secrets of Socrates'
The Guardian - Plato’s final hours recounted in scroll found in Vesuvius ash
The U.S. Sun - AI deciphers ancient scroll left unreadable after Vesuvius eruption and it finally reveals Plato’s lost burial place
The Telegraph - Mystery of Plato’s final resting place solved after ‘bionic eye’ penetrates 2,000-year-old scroll
The Times - Herculaneum scrolls reveal location of Plato’s garden grave
thetimes.co.uk - Papyrus scrolls carbonised by Vesuvius recount Plato’s last evening (pdf)
Daily Mail - Researcher claims he's found Plato's grave after using AI to decipher ancient Herculaneum scrolls
CNN - Ancient text reveals details of Plato’s burial place and final evening, experts say
La Voce di New York - Italian Researcher Working in Herculaneum Reveals Plato’s Burial Place
Arkeo News - Italian Research Team May Have Found Plato’s Burial Site in Athens
Achaeology News - Carbonized Herculaneum papyrus reveals Plato’s burial place

Le Point - Révélations sur les derniers jours de Platon
El País - Los papiros de Herculano iluminanla tumba de Platón  
La Vanguardia - El lugar de la tumba de Platón 
BR24 - Archäologischer Durchbruch: Papyrus verrät Lage von Platons Grab
Newsbomb.gr - «Έτσι εντόπισα τον τάφο του Πλάτωνα - Έρχονται κι άλλες αποκαλύψεις»

 

La notizia sulla prima pagina del Times:

PLATO copy

Luigi Folco, professore ordinario al Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa, è stato eletto Fellow della Meteoritical Society, l’organizzazione no-profit che promuove la ricerca e la divulgazione delle scienze planetarie, con particolare enfasi agli studi sui meteoriti e altri materiali extraterrestri. Fanno parte della Meteoritical Society più di 1000 scienziati da oltre 33 paesi. Il professor Folco è stato eletto per “i suoi significativi contributi al recupero e allo studio di meteoriti, micrometeoriti, microtektiti e dei prodotti di impatti di asteroidi di piccola scala”. La classe 2024 dei Fellow della Meteoritical Society sarà premiata durante una cerimonia ufficiale al congresso annuale della Meteoritical Society, che si terrà a Bruxelles, dal 28 luglio al 2 agosto 2024.

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Il professor Luigi Folco in Antartide con due meteoriti.

Luigi Folco insegna Geologia Planetaria, Cosmochimica e Geoscrittura. Da oltre venticinque anni si occupa dello studio petrologico dei materiali planetari, delle rocce prodotte da impatti catastrofici di asteroidi e comete sulla Terra, nonché della ricerca di meteoriti nei deserti caldi e freddi. Ha partecipato a 10 spedizioni per la raccolta di meteoriti in Antartide e dal 2009 è coordinatore nazionale del progetto Meteoriti Antartiche del Programma Nazionale delle Ricerche in Antartide (PNRA). È stato recentemente coordinatore nazionale di progetti di ricerca PRIN (Cosmic Dust) e MAECI_GR (Kamil Crater, Egypt), nonché coordinatore locale in progetti ERC H2020 (EURO-CARES), RTN EC FP6 Marie Curie Actions (ORIGINS). L'asteroide 7006 Folco è un asteroide della fascia principale a lui dedicato dalla International Astronomical Union per le sue ricerche sui materiali planetari.

Pisa, 24 aprile 2024 – L’Università di Pisa ha siglato un accordo con Fastweb, Zelari Piante e Netsens avviando un’importante collaborazione per l’implementazione di un progetto centrato sulla sostenibilità ambientale e produttiva, e che grazie alla digitalizzazione dei processi e all’utilizzo di tecnologie comel’Edge Computing ed il 5G, mira a ottimizzare l’uso delle risorse nei vivai e a produrre piante più sane e resistenti, riducendo il consumo idrico e l’impiego di fertilizzanti e agrofarmaci.

VINSTEIN, promosso con un bando della Regione Toscana volto a rafforzare i processi di transizione green e finanziato con le risorse del Fondo Sociale Europeo+ 2021-2027 (FSE+), conta su un mix unico di competenze scientifiche, industriali e digitali. Ideato dal Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell’Università di Pisa, di cui fanno parte il Dott. Lorenzo Cotrozzi, docente di patologia vegetale e responsabile scientifico del progetto, e il Prof. Luca Incrocci, docente di orticoltura e floricoltura, VINSTEIN vede la compartecipazione dell’Istituto di Ricerca sugli Ecosistemi Terrestri del Consiglio Nazionale delle Ricerche, dell’Associazione Toscana Costitutori Viticoli (TOS.CO.VIT) e della stessa Zelari Piante, azienda leader del vivaismo italiano, dove verranno concentrate le attività sperimentali. Il progetto, grazie anche al Project Work dell’Ing. Angelo Di Mauro, allievo del Master “Sviluppo Sostenibile e Cambiamento Climatico”, dell’Università di Pisa, ha trovato il sostegno tecnologico di Fastweb e Netsens, rafforzando l’ambizione di migliorare l’efficienza operativa e ridurre l’impatto ambientale nel settore del vivaismo, facendo leva su sensoristica avanzata, piattaforme Edge Computing, rete 5G e applicazioni software intelligenti.


Nel concreto, l’accordo prevede la creazione di un ‘AgriLab’ in cui verrà testata e validata la soluzione I.o.T. di Agricoltura 4.0 che rappresenterà la prima e sinora unica soluzione in Italia specifica per l’ambito vivaistico. L’Agrilab sarà costituito da tre siti sperimentali: due presso sedi universitarie di Pisa e uno all’interno del vivaio Zelari di Pistoia, nella sede storica di produzione dal 1953, dove potranno essere effettuate le validazioni dei sistemi I.o.T. sviluppati dai partner.

L’iniziativa si concentra su due aspetti: da un lato, l’utilizzo e l’implementazione di sensori iperspettrali per il monitoraggio delle condizioni di salute delle piante e la valutazione dei genotipi più resistenti e dell’adeguatezza delle pratiche di gestione, dall’altro, lo sviluppo e validazione di un “Decision Support Systems (DSS)”, una piattaforma che supporterà i vivaisti nel prendere decisioni più efficienti nell’ambito della gestione delle coltivazioni, per monitorare in tempo reale e prevenire, attraverso algoritmi di intelligenza artificiale, condizioni di stress causate da fattori biotici e abiotici, quali agenti patogeni e carenze idriche e nutrizionali.

Netsens, azienda italiana che produce sistemi di monitoraggio per agricoltura, meteorologia, ambiente e info mobilità, fornirà gran parte della sensoristica agro-ambientale e il know-how per lo sviluppo del DSS.
Fastweb, tra i principali operatori di telecomunicazioni in Italia e azienda da sempre impegnata nel favorire la digitalizzazione del Paese, metterà a disposizione la sua infrastruttura di rete e una innovativa piattaforma tecnologica I.o.T. progettata per facilitare la connessione, il monitoraggio e il controllo dei dispositivi intelligenti connessi in 5G, oltre a tecnologie all’avanguardia come il Cloud e l’Edge Computing, necessarie al corretto funzionamento del sistema. Il nuovo DSS sarà sviluppato su piattaforma Cloud Edge e Data Management di Fastweb all’interno del Data Center regionale dell’azienda a Bologna e fornirà agli agricoltori raccomandazioni dettagliate grazie a modelli previsionali intelligenti basati sulle informazioni raccolte dai sensori permettendo così di automatizzare la gestione delle coltivazioni.

L’accordo ha una durata di due anni e nel mese di febbraio 2024 si è dato l’avvio alla prima fase, che prevede lo sviluppo e la validazione del DSS. Lo step successivo permetterà di realizzare una soluzione replicabile, scalabile e applicabile anche ad altri tipi di colture, oltre ad essere economicamente accessibile per l’intero network di imprenditori agricoli.

«VINSTEIN rappresenta un’unicità tecnologica e un’eccellente opportunità per il settore del vivaismo di abbracciare l'innovazione e la sostenibilità» – commenta la Prof.ssa Cristina Nali, vice-direttore del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell’Università di Pisa – «Grazie alla collaborazione tra istituzioni accademiche, aziende tecnologiche e produttori agricoli, il progetto mira a trasformare radicalmente il modo in cui vengono coltivate e gestite le piante, promuovendo un approccio più intelligente ed efficiente. È questa la risposta dell’agricoltura alla sfida del cambiamento climatico e della sostenibilità».

«Produciamo piante da oltre 70 anni all’interno del distretto pistoiese conosciuto nel mondo come la Capitale del Verde. La nostra vastissima gamma di piante ornamentali da esterno ci ha permesso di soddisfare le attese di verde in tutta Europa. Ma le condizioni meteorologiche e la scarsità dell’acqua, elementi fondamentali nel nostro settore, hanno subito un cambio epocale che ci obbliga ad operare diversamente. L’unione tra Natura e Tecnologia sviluppata in questo progetto apre una nuova strada piena di speranze», aggiunge Andrea Zelari, legale rappresentate di Zelari Piante.

«La partecipazione a questa importante iniziativa è una preziosa opportunità per la nostra azienda di sviluppare nuove competenze e conoscenze in un settore specialistico, quale quello della produzione di piante ornamentali, così importante per il tessuto produttivo della Toscana. Siamo orgogliosi che le nostre tecnologie ed i nostri prodotti possano contribuire anche in questo settore a migliorare l’impiego delle risorse ambientali, grazie anche alla collaborazione con prestigiose istituzioni ed importanti realtà industriali», dichiara Antonio Manes, CEO Netsens.

«Siamo entusiasti di contribuire alla realizzazione di un progetto così ambizioso che unisce sostenibilità ambientale e innovazione per contribuire ad accelerare la trasformazione digitale delle imprese e del territorio» Ha dichiarato Augusto Di Genova, Chief Enterprise Officer di Fastweb. « La rivoluzione digitale offre enormi possibilità di sviluppo in tutti i settori e da anni Fastweb si impegna per supportare imprese e PA nei loro percorsi di digitalizzazione mettendo a disposizione tecnologie e soluzioni all’avanguardia dal Cloud, al 5G fino all’intelligenza artificiale. »

 

Pisa, 24 aprile 2024 – Il dipartimento di Scienze agrarie dell'Università di Pisa ha siglato un accordo con Fastweb, Zelari Piante e Netsens avviando un’importante collaborazione per l’implementazione di un progetto centrato sulla sostenibilità ambientale e produttiva, e che grazie alla digitalizzazione dei processi e all’utilizzo di tecnologie comel’Edge Computing ed il 5G, mira a ottimizzare l’uso delle risorse nei vivai e a produrre piante più sane e resistenti, riducendo il consumo idrico e l’impiego di fertilizzanti e agrofarmaci.

VINSTEIN, promosso con un bando della Regione Toscana volto a rafforzare i processi di transizione green e finanziato con le risorse del Fondo Sociale Europeo+ 2021-2027 (FSE+), conta su un mix unico di competenze scientifiche, industriali e digitali. Ideato dal Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell’Università di Pisa, di cui fanno parte il Dott. Lorenzo Cotrozzi, docente di patologia vegetale e responsabile scientifico del progetto, e il Prof. Luca Incrocci, docente di orticoltura e floricoltura, VINSTEIN vede la compartecipazione dell’Istituto di Ricerca sugli Ecosistemi Terrestri del Consiglio Nazionale delle Ricerche, dell’Associazione Toscana Costitutori Viticoli (TOS.CO.VIT) e della stessa Zelari Piante, azienda leader del vivaismo italiano, dove verranno concentrate le attività sperimentali. Il progetto, grazie anche al Project Work dell’Ing. Angelo Di Mauro, allievo del Master “Sviluppo Sostenibile e Cambiamento Climatico”, dell’Università di Pisa, ha trovato il sostegno tecnologico di Fastweb e Netsens, rafforzando l’ambizione di migliorare l’efficienza operativa e ridurre l’impatto ambientale nel settore del vivaismo, facendo leva su sensoristica avanzata, piattaforme Edge Computing, rete 5G e applicazioni software intelligenti.

 

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Nel concreto, l’accordo prevede la creazione di un ‘AgriLab’ in cui verrà testata e validata la soluzione I.o.T. di Agricoltura 4.0 che rappresenterà la prima e sinora unica soluzione in Italia specifica per l’ambito vivaistico. L’Agrilab sarà costituito da tre siti sperimentali: due presso sedi universitarie di Pisa e uno all’interno del vivaio Zelari di Pistoia, nella sede storica di produzione dal 1953, dove potranno essere effettuate le validazioni dei sistemi I.o.T. sviluppati dai partner.

L’iniziativa si concentra su due aspetti: da un lato, l’utilizzo e l’implementazione di sensori iperspettrali per il monitoraggio delle condizioni di salute delle piante e la valutazione dei genotipi più resistenti e dell’adeguatezza delle pratiche di gestione, dall’altro, lo sviluppo e validazione di un “Decision Support Systems (DSS)”, una piattaforma che supporterà i vivaisti nel prendere decisioni più efficienti nell’ambito della gestione delle coltivazioni, per monitorare in tempo reale e prevenire, attraverso algoritmi di intelligenza artificiale, condizioni di stress causate da fattori biotici e abiotici, quali agenti patogeni e carenze idriche e nutrizionali.

Netsens, azienda italiana che produce sistemi di monitoraggio per agricoltura, meteorologia, ambiente e info mobilità, fornirà gran parte della sensoristica agro-ambientale e il know-how per lo sviluppo del DSS.
Fastweb, tra i principali operatori di telecomunicazioni in Italia e azienda da sempre impegnata nel favorire la digitalizzazione del Paese, metterà a disposizione la sua infrastruttura di rete e una innovativa piattaforma tecnologica I.o.T. progettata per facilitare la connessione, il monitoraggio e il controllo dei dispositivi intelligenti connessi in 5G, oltre a tecnologie all’avanguardia come il Cloud e l’Edge Computing, necessarie al corretto funzionamento del sistema. Il nuovo DSS sarà sviluppato su piattaforma Cloud Edge e Data Management di Fastweb all’interno del Data Center regionale dell’azienda a Bologna e fornirà agli agricoltori raccomandazioni dettagliate grazie a modelli previsionali intelligenti basati sulle informazioni raccolte dai sensori permettendo così di automatizzare la gestione delle coltivazioni.

L’accordo ha una durata di due anni e nel mese di febbraio 2024 si è dato l’avvio alla prima fase, che prevede lo sviluppo e la validazione del DSS. Lo step successivo permetterà di realizzare una soluzione replicabile, scalabile e applicabile anche ad altri tipi di colture, oltre ad essere economicamente accessibile per l’intero network di imprenditori agricoli.

«VINSTEIN rappresenta un’unicità tecnologica e un’eccellente opportunità per il settore del vivaismo di abbracciare l'innovazione e la sostenibilità» – commenta la Prof.ssa Cristina Nali, vice-direttore del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell’Università di Pisa – «Grazie alla collaborazione tra istituzioni accademiche, aziende tecnologiche e produttori agricoli, il progetto mira a trasformare radicalmente il modo in cui vengono coltivate e gestite le piante, promuovendo un approccio più intelligente ed efficiente. È questa la risposta dell’agricoltura alla sfida del cambiamento climatico e della sostenibilità».

«Produciamo piante da oltre 70 anni all’interno del distretto pistoiese conosciuto nel mondo come la Capitale del Verde. La nostra vastissima gamma di piante ornamentali da esterno ci ha permesso di soddisfare le attese di verde in tutta Europa. Ma le condizioni meteorologiche e la scarsità dell’acqua, elementi fondamentali nel nostro settore, hanno subito un cambio epocale che ci obbliga ad operare diversamente. L’unione tra Natura e Tecnologia sviluppata in questo progetto apre una nuova strada piena di speranze», aggiunge Andrea Zelari, legale rappresentate di Zelari Piante.

«La partecipazione a questa importante iniziativa è una preziosa opportunità per la nostra azienda di sviluppare nuove competenze e conoscenze in un settore specialistico, quale quello della produzione di piante ornamentali, così importante per il tessuto produttivo della Toscana. Siamo orgogliosi che le nostre tecnologie ed i nostri prodotti possano contribuire anche in questo settore a migliorare l’impiego delle risorse ambientali, grazie anche alla collaborazione con prestigiose istituzioni ed importanti realtà industriali», dichiara Antonio Manes, CEO Netsens.

«Siamo entusiasti di contribuire alla realizzazione di un progetto così ambizioso che unisce sostenibilità ambientale e innovazione per contribuire ad accelerare la trasformazione digitale delle imprese e del territorio» Ha dichiarato Augusto Di Genova, Chief Enterprise Officer di Fastweb. « La rivoluzione digitale offre enormi possibilità di sviluppo in tutti i settori e da anni Fastweb si impegna per supportare imprese e PA nei loro percorsi di digitalizzazione mettendo a disposizione tecnologie e soluzioni all’avanguardia dal Cloud, al 5G fino all’intelligenza artificiale. »

 

Oltre 1000 parole, corrispondenti al 30% del testo è quanto è emerso dal papiro ercolanese carbonizzato, contenente la Storia dell'Accademia di Filodemo di Gadara (110-dopo il 40 a.C.), grazie allo ‘sguardo’ tecnologico di innovative metodologie di studio adoperate nell’ambito del progetto ‘GreekSchools’, di cui il 23 aprile a Napoli, presso la Biblioteca Nazionale ‘Vittorio Emanuele III’, si è presentato lo stato dell’avanzamento della ricerca. Tale progetto che ha ricevuto un finanziamento ERC (Consiglio Europeo della Ricerca) pari a 2.498.356 euro, iniziato nel 2021 e della durata di 5 anni e otto mesi, è coordinato da Graziano Ranocchia dell’Università di Pisa in collaborazione con l’Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale (ISPC) e l’Istituto di Linguistica Computazionale “Antonio Zampolli” (ILC) del Consiglio Nazionale delle Ricerche, e la Biblioteca Nazionale di Napoli presso la quale questo papiro, bruciato a seguito dell’eruzione del Vesuvio nel 79 d. C, è conservato insieme a molti altri.

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Il progetto, oltre all’indagine sullo stato di conservazione di tali manufatti, ha l’obiettivo di pubblicare un’edizione aggiornata - grazie all’applicazione di tecniche di imaging e di metodi filologici - della Rassegna dei filosofi di Filodemo, la più antica storia della filosofia greca in nostro possesso. Di essa fa parte appunto la Storia dell'Accademia, che racchiude molte informazioni esclusive su Platone e sullo sviluppo dell'Accademia sotto i suoi successori.

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“Rispetto alle edizioni precedenti, ora c'è un testo quasi radicalmente cambiato, che implica una serie di fatti nuovi e concreti su vari filosofi accademici. Attraverso la nuova edizione e la sua contestualizzazione, gli studiosi sono arrivati a deduzioni inaspettate di portata interdisciplinare per la filosofia antica, la biografia e la letteratura greche e la storia del libro, commenta Graziano Ranocchia. “Alcune integrazioni precedenti sono state sostituite, alcuni passaggi precedentemente frammentari sono stati integrati o riletti. L'aumento del testo corrisponde all'incirca alla scoperta di dieci nuovi frammenti di papiro di media grandezza. Le nuove letture attingono spesso a fatti nuovi e concreti sull'Accademia di Platone, sulla letteratura ellenistica, su Filodemo di Gadara e la storia antica in generale”, aggiunge Kilian Fleischer, l’editore di questo prezioso papiro nell’ambito del progetto GreekSchools.

Tra le più importanti novità, si legge che Platone fu sepolto nel giardino a lui riservato (un'area privata destinata alla scuola platonica) dell'Accademia ad Atene, vicino al cosiddetto Museion o sacello sacro alle Muse. Finora era solo noto che egli era sepolto genericamente nell’Accademia.

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Sempre a proposito del medesimo filosofo emerge che egli fu venduto come schiavo sull'isola di Egina già forse nel 404 a.C., quando gli Spartani conquistarono l'isola o, in alternativa nel 399 a.C., subito dopo la morte di Socrate. Fino ad ora si era creduto che Platone fosse stato venduto come schiavo nel 387 a.C. durante il suo soggiorno in Sicilia alla corte di Dionisio I di Siracusa. In un altro passaggio, in un dialogo tra personaggi, Platone si esprime in modo sprezzante sulle capacità musicali e ritmiche di una musicista barbara originaria della Tracia.

“Il progetto GreekSchools ha anche lo scopo di sviluppare metodi di indagine dei manoscritti applicando le più avanzate tecniche di diagnostica per immagini oggi a disposizione (imaging ottico nell’infrarosso e nell’ultravioletto, imaging molecolare ed elementale, imaging termico, tomografie, microscopia ottica digitale, ecc.)”, precisa Costanza Miliani del CNR-ISPC. Personale di questo Istituto, del CNR-SCITEC e di altri centri di ricerca europei, facendo uso di strumentazioni mobili della piattaforma Molab afferente all’infrastruttura di ricerca europea sull'Heritage Science E-RIHS, applica tecniche non invasive a papiri opistografi e stratificati al fine di leggere il testo inaccessibile sul verso o nascosto all’interno di strati multipli.

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Le vibrazioni trasmesse attraverso mano e braccio quando tocchiamo un oggetto giocano un ruolo essenziale nel farci provare una determinata sensazione tattile. Ma misurarle e costruirne dei modelli è estremamente complesso. Uno studio dell’Università di Pisa e dell'Università della California Santa Barbara ha messo a punto SkinSource, uno strumento open-source in grado di misurare e modellare le vibrazioni della pelle lungo gli arti superiori in risposta a un insieme molto ampio di stimoli tattili localizzati. Le potenziali applicazioni vanno dal design di nuove protesi e mani robotiche fino alla realtà aumentata tattile. Il toolbox ha destato un grande entusiasmo nella comunità di studiosi del senso del tatto, che include discipline molto diverse tra loro, come le neuroscienze, la medicina e l’ingegneria, ed è stato premiato con il Best Paper Award all’IEEE Haptics Symposium, una delle maggiori conferenze internazionali del settore dell’Aptica, che si è svolto nei giorni scorsi a Long Beach, California.

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“Il senso del tatto – spiega Matteo Bianchi, docente di robotica al Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa – è il più complesso e diffuso in tutto il corpo. Le nostre sensazioni tattili dipendono non solo dai recettori locali della pelle, ma anche da diversi altri fattori, come le vibrazioni che si diffondono attraverso la mano e il braccio nel momento in cui tocchiamo un oggetto. Il tatto è un senso chiave sia per la propriocezione – ovvero la capacità di percepire il nostro corpo come collocato nello spazio in una certa posizione – sia per l’esterocezione, ovvero la capacità di capire le proprietà fisiche degli oggetti, quali la rugosità e la rigidezza. È con il tatto che sappiamo se siamo in una posizione stabile, se stiamo tenendo un bicchiere di carta abbastanza dritto da non rovesciarlo, ma abbastanza delicatamente da non stritolarlo. Senza il tatto non potremmo camminare, stare seduti, tenere una posizione in modo consapevole, interagire, esplorare e modificare il mondo che ci circonda. Per questo, la capacità di modellare le dinamiche del nostro corpo nel momento in cui tocchiamo un oggetto, per poterle riprodurre per esempio in una protesi, o in una mano robotica, o in un'applicazione di realtà aumentata o virtuale, assume una grande rilevanza. Il dispositivo è in grado di predire l’estensione e l’intensità delle vibrazioni che si trasmettono lungo gli arti superiori a seguito di differenti tipi di stimoli di forza localizzati, in modo accurato. Il toolbox è open-source, ed è quindi a disposizione di tutta la comunità scientifica che ne vuole fare uso, liberamente scaricabile da questo link https://doi.org/10.5281/zenodo.10547601. Proprio questo aspetto, data la complessità e la difficoltà di riprodurre in modo affidabili le sensazioni tattili, è stato accolto con grande entusiasmo”.

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SkinSource infatti, oltre ad essere uno strumento per lo studio delle basi meccaniche della percezione tattile, può essere utilizzato per la progettazione e design di interfacce per la restituzione sensoriale in protesi degli arti superiori e in mani robotiche teleoperate in cui è fondamentale avere un ritorno tattile, così come nella chirurgia robotica e in molte applicazioni che fanno uso della realtà aumentata. Gli ingegneri pisani, infatti, all’interno del FoReLab, il laboratorio del dipartimento di ingegneria dell’informazione dedicato al 5.0, stanno mettendo a punto dispositivi di realtà aumentata che integrano la percezione visiva e tattile.

“Con SkinSource infatti - conclude Bianchi - possiamo sfruttare lo studio e la modellazione della propagazione dell’energia meccanica lungo la pelle per costruire sistemi indossabili distribuiti, per garantire un’esperienza immersiva che integri stimoli visivi e tattili. Il sistema può operare accanto alle interfacce per realtà aumentata a cui stiamo lavorando nel laboratorio FoReLab, che consentono di vedere o toccare oggetti reali modificandone la percezione visiva o tattile mediante stimoli artificiali.”

Il Comitato 8 Ottobre bandisce la seconda edizione del Premio di laurea “Comitato 8 ottobre 2001 – per non dimenticare”, da assegnare a una/un giovane laureata/o o dottore di ricerca che abbiano approfondito il tema della Governance dell’emergenza nell’ambito del trasporto multimodale – aereo, ferroviario, navale, stradale e autostradale – con particolare riferimento al supporto psicologico e sociale prestare alle persone coinvolte.

Tutti i dettagli sul sito: https://www.comitato8ottobre.com/it/bando-premio-di-laurea-2024.html 

Per ulteriori informazioni è possibile scrivere o telefonare ai seguenti recapiti:

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Il 23 aprile alle 10 al Teatro Verdi di Pisa (Via Palestro 40), si svolge la premiazione del concorso per le scuole primarie e secondarie "L'avventura della scoperta". L’iniziativa è organizzata dal Sistema Museale di Ateneo, in collaborazione con il Coro e l'Orchestra dell'Università di Pisa. Questa prima edizione del concorso ha visto l’adesione di 32 classi.

Il programma prevede la proiezione del video "Caccia al Museo" realizzato dal Laboratorio Multimediale del Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere. Studentesse e studenti saranno quindi protagonisti dei quiz che gli operatori museali hanno preparato appositamente per loro sulle collezioni dei Musei. Seguiranno gli intrattenimenti musicali, eseguiti dal Coro e dall'Orchestra dell'Università di Pisa. Al termine si svolgerà la premiazione delle classi vincitrici, alla presenza del Rettore Riccardo Zucchi.
Gli elaborati selezionati dalla Commissione saranno pubblicati sul sito SMA e sui siti dei Musei.

Il concorso, rivolto ai ragazzi e alle ragazze delle scuole, è nato per incuriosire gli studenti e fornire spunti di riflessione sul concetto di scoperta, ed è il risultato di un lavoro di squadra che ha visto il coinvolgimento di diverse competenze e strutture dell’Ateneo pisano, dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Pisa.

Trovare una casa adatta a più cani possibili, il primo che ne sistema quattro ha vinto. E’ questa la sfida di CityPets, un gioco di carte realizzato in collaborazione con LuccaCrea nell’ambito del progetto europeo InHabit del dipartimento di Scienze veterinarie dell’Università di Pisa. L’obiettivo è, insieme al Comune, quello di rendere Lucca una città ideale per umani e animali, la prima in Europa a valorizzare gli animali per promuovere qualità della vita e benessere per tutti e dove gli animali assicurano beni pubblici per cittadine e cittadini. A giocare con CityPets saranno intanto 19 classi di alcune scuole primarie di Lucca. Bambini e bambine dovranno trovare gli abbinamenti più adatti fra famiglie e “amici a quattro zampe” tenendo conto delle esigenze di persone e animali e dei servizi offerti dalla città.

“Il nostro progetto si costruisce attraverso il coinvolgimento attivo di tutti - spiega Francesco Di Iacovo, direttore del dipartimento di Scienze veterinarie dell’Ateneo pisano – con le scuole, in accordo con il Comune di Lucca, abbiamo già iniziato attività di co-disegno (con il contributo del partner Design For Change) nelle quali coinvolgiamo bambine e bambini nell’esprimere idee sugli animali presenti in città e su cosa ritengono utile per creare condizioni di proficua convivenza tra animali e umani anche per aiutarci a vivere meglio. Il gioco, quindi, rappresenterà un ulteriore utile momento di apprendimento”.

In Italia ci sono circa 65 milioni di pet censiti, l’idea generale di Inhabit è di realizzare a Lucca la prima città europea con una politica integrata humanimal. Si tratta cioè di ripensare la relazione esseri umani-animali per migliorare la qualità della vita nei centri urbani, luoghi dove si concentra oramai l’85% della popolazione e una grandissima quota, peraltro in crescita, di animali.
Per fare il punto sul progetto a metà percorso è appena uscito un articolo sulla rivista scientifica Animals in cui, per la prima volta, si introduce l’idea degli animali come soluzioni per migliorare la qualità della vita in città.

Dal suo avvio nel 2020, InHabit si è sviluppato guardando all’economia, alla società e al benessere. Il progetto, grazie al supporto del partner Bridge for Billions, ha incubato circa 15 imprenditori che stanno approntando soluzioni innovative per valorizzare l’interazione degli animali non umani nella società (nel turismo, nella gestione dei pet, nei servizi innovativi di interventi assistiti con animali, nella predisposizione di app mirate, nella facilitazione della costruzione dei rapporti con i propri pet). La pet economy è considerata tra le grandi opportunità di sviluppo economico del futuro, si va dal cibo, ai servizi agli animali e ai loro portatori, a tutto il settore del turismo. Per quanto riguarda l’ambito sociale e sanitario il Comune di Lucca, nel progetto inhabit, ha selezionato e coinvolto più associazioni in un lavoro di co-progettazione che ha portato, alla fine del 2023, a iniziare degli interventi assistiti con animali, ancora in corso in due RSA. L’interazione degli animali gestiti da equipe competenti con più gruppi di anziani aventi diversi livelli di capacità e deficit ha dato esiti incoraggianti in termini di riattivazione delle persone, dal punto di vista fisico, mentale e relazionale, portando a un miglioramento della loro routine quotidiana di vita. Sempre in ambito sociale, InHabit ha poi lanciato un nuovo servizio di pet-care volto ad assicurare sostegno a persone con fragilità temporanea che si trovano in difficoltà nella gestione quotidiana dei loro animali.

Fra gli altri traguardi tagliati dal progetto c’è stata anche la realizzazione da parte del Comune di Lucca, delle “animabili”, cioè percorsi urbani smart in alcune zone di Lucca (parco fluviale del Serchio ed ex ospedale). Il futuro è un cammino di 15 km che comprende il Parco del Serchio, le mura e l’acquedotto Nottolini. L'idea è di disegnare tragitti a diversa intensità di impegno in funzione della taglia dei cani e della capacità fisica dei conducenti.

“La nostra ambizione è di replicare anche altrove il modello che stiamo sviluppando a Lucca basato sul concetto di One health o Salute unica – conclude Di Iacovo – in questa prospettiva abbiamo già inviato una proposta al Comune di Pisa, dopo un primo contatto positivo con il Sindaco Conti, mentre intendiamo coinvolgere l’Associazione Nazionale Comuni Italiani per trasferire l’idea su scala regionale. Gli animali sono con noi, la costituzione assicura loro nuovi diritti e la valorizzazione delle loro capacità apre percorsi di innovazione sociale capaci di dare nuove risposte ai bisogni emergenti nelle città valorizzando le risorse già disponibili, quelle dei nostri animali”.


Trovare una casa adatta a più cani possibili, il primo che ne sistema quattro ha vinto. E’ questa la sfida di CityPets, un gioco di carte realizzato in collaborazione con LuccaCrea nell’ambito del progetto europeo InHabit del dipartimento di Scienze veterinarie dell’Università di Pisa. L’obiettivo è, insieme al Comune, quello di rendere Lucca una città ideale per umani e animali, la prima in Europa a valorizzare gli animali per promuovere qualità della vita e benessere per tutti e dove gli animali assicurano beni pubblici per cittadine e cittadini. A giocare con CityPets saranno intanto 19 classi di alcune scuole primarie di Lucca. Bambini e bambine dovranno trovare gli abbinamenti più adatti fra famiglie e “amici a quattro zampe” tenendo conto delle esigenze di persone e animali e dei servizi offerti dalla città.

“Il nostro progetto si costruisce attraverso il coinvolgimento attivo di tutti - spiega Francesco Di Iacovo, direttore del dipartimento di Scienze veterinarie dell’Ateneo pisano – con le scuole, in accordo con il Comune di Lucca, abbiamo già iniziato attività di co-disegno (con il contributo del partner Design For Change) nelle quali coinvolgiamo bambine e bambini nell’esprimere idee sugli animali presenti in città e su cosa ritengono utile per creare condizioni di proficua convivenza tra animali e umani anche per aiutarci a vivere meglio. Il gioco, quindi, rappresenterà un ulteriore utile momento di apprendimento”.

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CityPets presentato alle scuole a Lucca durante la manifestaizone Verde Mura a Lucca

In Italia ci sono circa 65 milioni di pet censiti, l’idea generale di Inhabit è di realizzare a Lucca la prima città europea con una politica integrata humanimal. Si tratta cioè di ripensare la relazione esseri umani-animali per migliorare la qualità della vita nei centri urbani, luoghi dove si concentra oramai l’85% della popolazione e una grandissima quota, peraltro in crescita, di animali.
Per fare il punto sul progetto a metà percorso è appena uscito un articolo sulla rivista scientifica Animals in cui, per la prima volta, si introduce l’idea degli animali come soluzioni per migliorare la qualità della vita in città.

Dal suo avvio nel 2020, InHabit si è sviluppato guardando all’economia, alla società e al benessere. Il progetto, grazie al supporto del partner Bridge for Billions, ha incubato circa 15 imprenditori che stanno approntando soluzioni innovative per valorizzare l’interazione degli animali non umani nella società (nel turismo, nella gestione dei pet, nei servizi innovativi di interventi assistiti con animali, nella predisposizione di app mirate, nella facilitazione della costruzione dei rapporti con i propri pet). La pet economy è considerata tra le grandi opportunità di sviluppo economico del futuro, si va dal cibo, ai servizi agli animali e ai loro portatori, a tutto il settore del turismo. Per quanto riguarda l’ambito sociale e sanitario il Comune di Lucca, nel progetto inhabit, ha selezionato e coinvolto più associazioni in un lavoro di co-progettazione che ha portato, alla fine del 2023, a iniziare degli interventi assistiti con animali, ancora in corso in due RSA. L’interazione degli animali gestiti da equipe competenti con più gruppi di anziani aventi diversi livelli di capacità e deficit ha dato esiti incoraggianti in termini di riattivazione delle persone, dal punto di vista fisico, mentale e relazionale, portando a un miglioramento della loro routine quotidiana di vita. Sempre in ambito sociale, InHabit ha poi lanciato un nuovo servizio di pet-care volto ad assicurare sostegno a persone con fragilità temporanea che si trovano in difficoltà nella gestione quotidiana dei loro animali.

Fra gli altri traguardi tagliati dal progetto c’è stata anche la realizzazione da parte del Comune di Lucca, delle “animabili”, cioè percorsi urbani smart in alcune zone di Lucca (parco fluviale del Serchio ed ex ospedale). Il futuro è un cammino di 15 km che comprende il Parco del Serchio, le mura e l’acquedotto Nottolini. L'idea è di disegnare tragitti a diversa intensità di impegno in funzione della taglia dei cani e della capacità fisica dei conducenti.

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CityPets presentato alle scuole a Lucca durante la manifestaizone Verde Mura a Lucca

“La nostra ambizione è di replicare anche altrove il modello che stiamo sviluppando a Lucca basato sul concetto di One health o Salute unica – conclude Di Iacovo – in questa prospettiva abbiamo già inviato una proposta al Comune di Pisa, dopo un primo contatto positivo con il Sindaco Conti, mentre intendiamo coinvolgere l’Associazione Nazionale Comuni Italiani per trasferire l’idea su scala regionale. Gli animali sono con noi, la costituzione assicura loro nuovi diritti e la valorizzazione delle loro capacità apre percorsi di innovazione sociale capaci di dare nuove risposte ai bisogni emergenti nelle città valorizzando le risorse già disponibili, quelle dei nostri animali”.


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