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Numero 14
Dicembre 2005

Editoriale
Approfondimenti
Notizie

Articoli

Le fabbriche del credere
di Andrea Camilleri

Biografia di Andrea Camilleri

Un sogno per fermare l'Aids in Africa
di Claudia Baldo, Irene Bertolucci,
Stefano Lusso, Giovanna Morelli, Francesco Sbrana

Sant’Egidio e il progetto DREAM

Tre anni di cooperazione

Il piatto piange!

Il laboratorio di Galileo Galilei
di Claudio Luperini

La missione di pace di Pierino
di Andrea Addobbati

Le relazioni di Pedro

L'Università di Pisa e la situazione italiana ed europea
di Luigi Russo

La percezione della tecnologia: il caso dell'energia nucleare
di Walter Ambrosini, Giuseppe Forasassi, Marino Mazzini, Francesco Oriolo, Giuseppe Pilonei

Ingegneria nucleare a Pisa
di Walter Ambrosini, Giuseppe Forasassi, Marino Mazzini, Francesco Oriolo, Giuseppe Pilonei

Energia nucleare e pace

Il nucleare è un problema politico

L’umanista e il bit
di Giuliana Guidotti

STmoderna.it
Intervista a Elena Guarini Fasano
di Barbara Grossi


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Biografia di Andrea Camilleri

gAndrea Camilleri, conosciuto in tutto il mondo come l’inventore del commissario Montalbano da cui è stata tratta l’omonima fortunata serie televisiva, è nato a Porto Empedocle in provincia di Agrigento il 6 settembre 1925. Scrittore precoce, a vent’anni pubblica su un’antologia di poeti scelti da Ungaretti. Scrive anche brevi racconti sui giornali L’Ora e L’Italia Socialista. Inizia a lavorare come regista teatrale nel 1942, portando in scena più di cento opere, molte di Pirandello, suo compaesano e amico di famiglia: “Quanto agli scrittori che mi hanno influenzato, come si fa a dire... Pirandello era nell’aria, nel clima famigliare: ‘Vedi questo è un regalo di Luigi quando venne a trovarci’. L’ultimo grande punto di riferimento, col quale ho un dialogo che dura tuttora a distanza, è stato Leonardo Sciascia”.
Porta in scena Così è (se vi pare) nel 1958, Ma non è una cosa seria nel 1964, La rappresentazione della favola destinata ai giganti nel 1959, Sei personaggi in cerca d’autore, Il gioco delle parti nel 1980 e molti altri ancora. È il primo a portare in scena in Italia Beckett e Ionesco, impegnandosi contemporaneamente in campo televisivo, dove realizza numerose regie di opere teatrali e di romanzi. Sua la famosa serie poliziesca del Commissario Maigret di Simenon e del Tenente Sheridan. Dal 1958 al 1965 insegna, in modo pressoché continuativo, al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma e successivamente, dal 1977 al 1997, all’Accademia Nazionale di Arte Drammatica “Silvio D’Amico”. Esordisce come romanziere nel 1978 con Il corso delle cose (ristampato da Sellerio nel 1999), primo della serie dei romanzi “storici”. Di seguito pubblica: Un filo di fumo vincitore nel 1980 del premio Gela, La strage dimenticata, La stagione della caccia, La bolla di componenda, Il birraio di Preston (premio Vittorini), La concessione del telefono. Instancabilmente impegnato nella ricerca di un linguaggio autentico in grado di restituire in pieno le atmosfere e la varietà culturale e umana della Sicilia, scrive prevalentemente in dialetto, adeguandone di volta in volta il registro al livello sociale dei personaggi e riuscendo sempre a trovare quella sorta di felicità narrativa che trapela in pieno dai suoi romanzi. Cura per Rai Due la sceneggiatura di Montalbano. Sua anche la sceneggiatura e l’adattamento per il teatro del Birraio di Preston che nella versione per la radio lo vede anche come autore e interprete, cimentandosi inoltre nell’interpretazione del capo della polizia in Guerra di spie, film per la televisione di Corrado Augias e nel ruolo del nonno archeologo ne Il gioco della maschera di Rocco Mortelliti su soggetto dello stesso Camilleri.

 



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