Applicazioni della Mindfulness nei contesti organizzativi
Sede
Dipartimento di Patologia Chirurgica, Medica, Molecolare e dell’Area Critica
Direttore
Ciro Conversano
Obiettivo
Il corso ha l’obiettivo di fornire una visione sintetica della Mindfulness e delle sue possibili applicazioni in diversi contesti lavorativi fornendo testimonianze ed evidenze scientifiche di come pratiche di consapevolezza possano incidere sull’ottimizzazione del rendimento/profitto del lavoratore, sul miglioramento della comunicazione interpersonale e sull’incremento del benessere.
Requisiti per l’ammissione
Sono ammessi i candidati, anche cittadini di Paesi non appartenenti all’Unione Europea, in possesso, alla scadenza del Bando, di tutte le lauree triennali o magistrali. Sono ammessi inoltre liberi professionisti ed imprenditori, dipendenti, responsabili delle risorse umane, in possesso di minimo 5 anni di esperienza documentata e altri accreditamenti professionali (Legge 14 gennaio 2013, n. 4), previa valutazione del Consiglio del Corso. Non sono ammessi uditori.
Frequenza
La frequenza alle lezioni e alle attività pratiche è attestata dai docenti e dal Direttore, ed è obbligatoria per almeno il 75% dell’orario totale previsto. A chi ha svolto le attività e adempiuto gli obblighi, al termine del Corso sarà rilasciato, su richiesta dell’interessato, un attestato di frequenza firmato dal Direttore con l’indicazione del numero di crediti acquisiti.
Scadenza domanda di ammissione
15 febbraio 2023
Costo
790 euro
Contatti
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Bando e moduli
Regolamento di Ateneo sul Dottorato di Ricerca
Articolo 3 - Proposta di istituzione
1.La proposta di istituzione di un corso di dottorato con sede amministrativa presso l’Universitàdi Pisa è formulata da un gruppo di docenti e presentata da uno o più dipartimenti di Ateneo congiuntamente.
2.I corsi di dottorato possono essere istituiti anche in forma associata con i seguenti soggetti(art. 3, c. 2, DM):a) altre Università italiane o estere; b) enti di ricerca pubblici o privati, italiani o esteri, in possesso di requisiti di elevata qualificazione culturale e scientifica, dotati di strutture e attrezzature scientifiche idonee; c) istituzioni di Alta formazione artistica, museale e coreutica, accreditate dal Ministero dell’Università e della Ricerca all’attivazione di corsi di dottorato di ricerca; d) imprese, anche estere, che svolgono una qualificata attività di ricerca e sviluppo; e) pubbliche amministrazioni, istituzioni culturali e infrastrutture di ricerca di rilievo europeo o internazionale, per la realizzazione di specifici programmi di ricerca e sviluppo ovvero di innovazione.
3.Più corsi di dottorato possono essere organizzati in scuole di dottorato con attribuzione alle stesse dei compiti di coordinamento dei corsi e di gestione delle attività didattiche comuni come previsto dalla normativa vigente.
4.Il Consiglio di Amministrazione delibera, previo parere del Senato accademico, l’istituzione di un corso di dottorato in base all’esame delle qualità scientifiche e organizzative della proposta, sentito il Nucleo di valutazione interna dell’Ateneo in ordine alla sussistenza dei requisiti per l’accreditamento previsti dall’art. 2 e dal presente regolamento.
4.bis Nel rispetto delle indicazioni fornite da ANVUR, la valutazione delle qualità scientifiche e organizzative della proposta deve comprendere l'accertamento della conformità del percorso dottorale agli Standard per l’assicurazione della qualità nello Spazio europeo dell’Istruzione superiore (EHEA).
5.La proposta deve contenere almeno le seguenti indicazioni: a) la denominazione del corso e degli eventuali curricula, che devono corrispondere alle tematiche di ricerca caratterizzanti il corso di dottorato, riferite ad ambiti ampi e chiaramente definiti (art. 6, c. 2, DM); b) il numero massimo di allievi annualmente iscrivibili; c) l’organizzazione didattica e scientifica del corso, compresa l’eventuale articolazione in curricula; d) la struttura del corso con riferimento ai Dipartimenti concorrenti e all’eventuale partecipazione, in forma associata, di uno o più dei soggetti di cui al comma 2; e) gli organi del corso come individuati e disciplinati al successivo art. 6; f) il dipartimento cui il corso di dottorato afferisce amministrativamente; g) la dichiarazione del rispetto dei requisiti per l’accreditamento, fatta eccezione per gli aspetti riguardanti la disponibilità di borse o finanziamenti equivalenti.
Regolamento Didattico d’Ateneo
Articolo 9 - Istituzione e modificazione dei corsi di laurea e di laurea magistrale
1. L’Università progetta e adegua i propri corsi di studio tenendo conto dell’evoluzione scientifica e tecnologica e delle esigenze economiche e sociali, e assicurando adeguati livelli di qualità, efficienza ed efficacia dei corsi stessi. 2. I corsi di laurea e di laurea magistrale sono istituiti e modificati nel rispetto dei criteri e delle procedure dettati dal decreto ministeriale n. 270/2004, dai correlati provvedimenti ministeriali, dal decreto legislativo n. 19 del 27 gennaio 2012 e dal presente regolamento, nonché nel rispetto delle disposizioni vigenti in materia di programmazione del sistema universitario. I corsi sono disciplinati dai rispettivi ordinamenti e regolamenti didattici. 3. I corsi di studio possono essere istituiti con denominazione formulata in lingua straniera e prevedere che le relative attività formative si svolgano nella medesima lingua. 4. L’istituzione di un corso di studio è deliberata dal consiglio di amministrazione, previo parere del senato accademico, su proposta del senato stesso o dei consigli di dipartimento interessati. 5. In merito alle nuove iniziative didattiche, e nel rispetto di quanto previsto dalla normativa vigente, devono essere acquisiti il parere di competenza del nucleo di valutazione dell’ateneo, che stende un’apposita relazione tecnica, e il parere favorevole del comitato regionale di coordinamento universitario. 6. La proposta di istituzione di un corso di studio deve essere corredata da una breve relazione che descriva le attività di ricerca, svolte da docenti del corso di studio, coerenti e rilevanti rispetto agli obiettivi formativi del corso stesso. 7. La proposta di istituzione deve essere corredata, come elemento di trasparenza verso gli studenti, da una relazione da cui si rilevi l’interesse della società per la figura professionale del laureato. La relazione può tenere conto delle statistiche che vengono rese note annualmente da parte di istituti di rilevazione accreditati. 8. Le determinazioni relative agli ordinamenti didattici sono assunte previa consultazione con organizzazioni e rappresentanze delle professioni, dei servizi e della produzione, con particolare riferimento alla valutazione dei fabbisogni formativi e degli sbocchi professionali.
Articolo 10 - Attivazione e disattivazione dei corsi di laurea e laurea magistrale
1. Ai sensi dell’art. 9, comma 2, del DM 270/2004, delle linee guida ministeriali, il consiglio d’amministrazione delibera, entro le scadenze e secondo le procedure ministeriali, in merito ai corsi di studio da attivare nell’anno accademico successivo. Tale deliberazione è assunta, previo parere del senato accademico, sulla base delle proposte dei consigli di dipartimento interessati, sentito il consiglio di corso di studio e il consiglio della scuola di riferimento, se costituita. L’attivazione è subordinata al rispetto dei requisiti di accreditamento determinati dalla normativa ministeriale vigente. 2. Si intendono come requisiti di accreditamento i requisiti di trasparenza, di docenza, di struttura, nonché i requisiti per l’assicurazione della qualità e, nel caso di attivazione di nuovi corsi di studio, il requisito di sostenibilità economico finanziaria, previsti dalle normative ministeriali vigenti. 3. Il consiglio di amministrazione, previo parere del senato accademico, su proposta dei consigli di dipartimento interessati, sentito il consiglio di corso di studio e il consiglio della scuola di riferimento, se costituita, può deliberare, con adeguata motivazione, la limitazione degli accessi ai corsi di laurea e di laurea magistrale nei casi previsti dalla normativa vigente. La richiesta è trasmessa al ministero per gli adempimenti conseguenti. 4. Verificato per ciascun corso di studio da attivare il possesso dei requisiti di accreditamento indicati ai precedenti punti ed acquisito il parere favorevole del nucleo di valutazione, i corsi sono inseriti nella banca dati dell’offerta formativa ministeriale. 5. Nel caso di disattivazione di un corso di laurea o di laurea magistrale, l’Università garantisce agli studenti già iscritti la conclusione degli studi e il conseguimento del relativo titolo, disciplinando comunque la facoltà per gli stessi studenti di optare per l’iscrizione ad altri corsi di studio attivati.
Articolo 22 - Valutazione delle attività didattiche
1. Il senato accademico, anche sulla base della relazione del nucleo di valutazione di cui all'art. 5, comma 22, della legge 24 dicembre 1993, n. 537, determina periodicamente i dati e gli indicatori quantitativi e qualitativi idonei a valutare l'efficienza e l'efficacia delle attività didattiche condotte nei corsi di studio, secondo le normative vigenti anche in materia di accreditamento dei corsi di studio. Tali dati ed indicatori vengono annualmente trasmessi ai presidenti dei corsi di studio, i quali, sentite le commissioni didattiche di corso di studio, predisporranno e sottoporranno all'approvazione dei rispettivi consigli una relazione di analisi e commento. La relazione sarà trasmessa al direttore di dipartimento interessato e al Rettore, che la rende disponibile ai membri del senato accademico, del consiglio degli studenti e del suddetto nucleo di valutazione. 2. I direttori di dipartimento, sulla base delle relazioni di cui al precedente comma, sentite le commissioni didattiche, predispongono e sottopongono all'approvazione del consiglio di dipartimento, entro i termini stabiliti dal senato accademico, una relazione complessiva sulla didattica del dipartimento. Tale relazione è trasmessa al Rettore, che la sottopone all'esame del senato accademico, del consiglio degli studenti e del nucleo di valutazione. Ove la commissione didattica lo ritenesse opportuno, può approvare una propria relazione complessiva sulla didattica del dipartimento che è trasmessa al Rettore unitamente a quella approvata dal consiglio di dipartimento. 3. Il senato accademico, per l'intero ateneo, i dipartimenti e i singoli corsi di studio rilevano regolarmente, mediante questionari, i dati concernenti la valutazione degli studenti sull'attività didattica. I risultati di tale rilevamento sono utilizzati nelle relazioni di cui ai precedenti commi e sono pubblicati sul sito web dell’ateneo insieme alle relazioni suddette, con modalità definite dal senato accademico e in accordo con le direttive ministeriali.
Regolamento Generale di Ateneo
Articolo 59 – Rappresentanza nel Nucleo di Valutazione
1. Nella prima seduta utile dopo l’insediamento, il consiglio degli studenti è convocato per eleggere il rappresentante degli studenti nel Nucleo di valutazione individuato tra coloro che hanno i requisiti di cui all’articolo 45, commi 2 e 3.
2. Alle operazioni di voto sovrintende una commissione formata da tre componenti il consesso, tra cui il presidente e il segretario dell’organo. Nel corso delle operazioni elettorali, la commissione è supportata da personale degli uffici amministrativi.
3. La votazione ha luogo a scrutinio segreto e voto limitato. A tal riguardo la commissione di cui al comma precedente deve adottare ogni misura necessaria per garantire il rispetto della segretezza del voto. I componenti della commissione procedono per ciascun elettore alla consegna di una scheda preventivamente predisposta sulla quale egli esprime una sola preferenza, trascrivendo nell’apposita riga tracciata, il nome e cognome o il solo cognome del candidato prescelto. Al momento del deposito della scheda votata da parte dell’elettore nell’apposita urna, la commissione attesta su un registro l’avvenuta votazione, apponendo una sigla in corrispondenza del nominativo dell’elettore.
4. Terminate le operazioni di voto, la commissione procede alle operazioni di scrutinio, di cui redige un verbale.
5. La votazione è valida purché abbia votato almeno la maggioranza degli aventi diritto.
6. Risulta eletto colui che abbia riportato il maggior numero di preferenze. A parità di preferenze sarà dichiarato eletto il candidato iscritto da minor tempo e, in caso di ulteriore parità, il più giovane di età.
Articolo 61 – Incompatibilità
1. Le cariche di membri del senato accademico e del consiglio di amministrazione sono fra loro incompatibili. Lo studente che viene eletto in entrambi i consessi dovrà esercitare l’opzione per l’uno o l’altro organo entro tre giorni dalla proclamazione, pena la decadenza dalla nomina in entrambi gli organi. 2. Le cariche di cui al comma 1 sono inoltre incompatibili con la carica di componente nel Nucleo di valutazione dell’ateneo nonché con ogni altra carica prevista dall’articolo 2, comma 1, lettera s) della legge n. 240/2010.
Statuto dell'Università di Pisa
Articolo 15 - Il Nucleo di Valutazione
1. Il nucleo di valutazione esercita le funzioni di valutazione interna dell’efficienza, dell’efficacia e della qualità della gestione amministrativa, delle attività didattiche e di ricerca, degli interventi di sostegno al diritto allo studio. In tali ambiti esprime pareri per la definizione dei relativi criteri e indicatori, la cui approvazione compete al senato accademico e al consiglio di amministrazione.
In particolare il nucleo svolge:
a. la verifica della qualità e dell’efficacia dell’offerta didattica, anche sulla base degli indicatori individuati dalle commissioni paritetiche dei dipartimenti o delle scuole, ai sensi dell’art. 36;
b. la verifica dell’attività di ricerca svolta dai dipartimenti e della congruità del curriculum scientifico o professionale dei contratti di insegnamento di cui all’articolo 23, comma 1, della legge n. 240/2010;
c. le funzioni relative alle procedure di valutazione delle strutture e del personale di cui all’articolo 14 del decreto legislativo n. 150/2009, in raccordo con l’attività dell’ANVUR, al fine di promuovere, in piena autonomia e con modalità organizzative proprie, il merito e il miglioramento dei risultati organizzativi e individuali;
d. le funzioni assegnategli dalla legge, dal presente statuto e dai regolamenti di ateneo, operando in conformità alle disposizioni ivi contenute.
2. Il nucleo gode di autonomia operativa e ha diritto di accesso ai dati e ai documenti dell’ateneo. Riferisce al rettore, con cadenza trimestrale, del proprio operato.
3. Il nucleo è così composto:
a. sei membri di elevata qualificazione professionale nelle attività di cui al comma 1, di cui almeno tre non appartenenti ai ruoli dell’Università di Pisa;
b. due membri eletti dagli studenti, secondo modalità previste nel regolamento generale di ateneo.
I curricula dei membri di cui alla lettera a. sono resi pubblici nel sito dell’Università.
4. I componenti, ivi compreso il presidente ed escluso il rappresentante degli studenti, sono designati dal senato accademico, su proposta del rettore; tutti i componenti sono nominati con decreto del rettore. Il mandato dei componenti del nucleo di valutazione dura tre anni, ad eccezione del mandato del rappresentante degli studenti che ha durata biennale, ed è rinnovabile per una sola volta consecutivamente.
Articolo 13 - Il Senato Accademico
[...]3. Approva, previo parere favorevole del consiglio di amministrazione:
[...]f. i criteri generali necessari all’individuazione degli indicatori e le priorità per la valutazione delle attività didattiche e di ricerca e gli interventi per il diritto allo studio, sentito il nucleo di valutazione; [...]
Articolo 14 - Il Consiglio di Amministrazione
[...]2. In particolare il consiglio di amministrazione:
[...]m. approva, previo parere del senato accademico e sentito il nucleo di valutazione, gli indicatori e le priorità per la valutazione delle attività didattiche e di ricerca e degli interventi per il diritto allo studio;
[...]n. stabilisce, sentito il nucleo di valutazione, i criteri generali necessari alla individuazione degli indicatori e delle priorità per la valutazione della gestione tecnico-amministrativa;
[...]o. esercita il controllo sulla funzionalità della gestione avvalendosi delle indicazioni del nucleo di valutazione;
Articolo 50 - Incompatibilità
[...]2. Il rettore e i componenti del senato accademico e del consiglio di amministrazione non possono:
a. ricoprire altre cariche accademiche, fatta eccezione per il rettore limitatamente al senato accademico e al consiglio di amministrazione e, per i direttori di dipartimento, limitatamente al senato accademico, qualora risultino eletti a farne parte;
b. ricoprire la carica di rettore, far parte del consiglio di amministrazione, del senato accademico, del nucleo di valutazione o del collegio dei revisori dei conti anche di altre università, anche telematiche, o di istituti di istruzione superiore italiani o stranieri, pubblici o privati;
c. ricoprire il ruolo di responsabile di Scuola di specializzazione e ogni altro incarico incompatibile ai sensi della normativa vigente.
3. Il prorettore vicario, i prorettori, i direttori dei dipartimenti e dei centri di ateneo, i presidenti delle scuole interdipartimentali e i responsabili dei sistemi di ateneo non possono ricoprire altra carica accademica.[...]
7. Le cariche accademiche e il ruolo di dirigente amministrativo sono incompatibili con quella di membro del nucleo di valutazione di ateneo.[...]
Direzione Servizi Informatici e Statistici - Polo Medicina e Farmacia - A.A. 2018/2019
Polo 1 - Medicina e Farmacia
Contenuti del percorso formativo: L’ informatica, la tecnologia e gli ambienti per la salute
Luogo di svolgimento dello stage:
- Ospedale Santa Chiara , Via Roma 55 – Pisa
- Ospedale Cisanello, Via Paradisa 2 -Pisa
Numero studenti ospitabili: Max n.4
Periodi di accoglienza: Da definire
Ore complessive per studente: 36
Contatti:
Ing . Massimo Mancino
Polo Medicina Farmacia - DSIS
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Dipartimento di Ricerca traslazionale e delle nuove tecnologie in Medicina e Chirurgia - 2018-2019
Centro EndoCAS (Center for Computer Assisted Surgery), U.O. Chirurgia Generale Universitaria
Contenuti del percorso formativo: Applicazione del metodo scientifico per la realizzazione di una ricerca in ambito medico-chirurgico. Uso dei simulatori per finalità formative. Ricerca ed Innovazioni tecnologiche in ambito medico-chirurgico.
Numero studenti ospitabili: 6
Periodi di accoglienza: Mesi di gennaio dal 1 al 31 e di giugno dal 1 al 30, da concordare con gli studenti
Ore previste per ogni studente: 60 ore
Contatti:
Prof. Luca Morelli e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Introduction to philosophical thought
Risultati previsti:
Il modulo di Introduzione al pensiero filosofico mira a fornire un quadro storico e teorico della filosofia dall’antichità alla mdoernità. Gli studenti familiarizzeranno con i concetti filosofici ma soprattutto riceveranno un’introduzione generale dl complesso contesto in cui si è sviluppato il pensiero occidentale. Scopo del modulo è quello, perciò, di descrivere la genesi delle idee filosofiche più significative dal punto d ivista storico e concettuale, proprio a partire dalla Grecità e segeundone alcune nel corso dei secoli a venire.
Prerequisiti
Non sono necessari prerequisiti
Metodologie d'insegnamento
La lezione di tre ore sarà suddivisa in due parti: dopo un’introduzione dell’insegnante, verrà letto, analizzato un testo scelto dei filosofi scelti. Tutti i testi saranno distribuiti alla lezione precedente in modo da dare un tempo sufficiente agli studenti per la preparazione della discussione seminariale.
Programma
Verranno presi in considerazione vari aspetti della filosofia: a partire dalle origini greche e romane; il medioevo e il rinascimento veranno solo introdotti, mentre sarà data maggiore enfasi alla nascita del pensiero scientifico e alla modernità, con particolare riferimento - oltre che a Platone e Aristotele - a Descartes, Kant e Nietzsche.
Metodi di valutazione
Relazioni orali da presentare durante il corso stesso e una prova scritta con domande a scelta multipla alla fine del modulo.
Bibliografia
Nonostante il panorama editoriale offra numerosi testi introduttivi, non sarà dato un testo particolare per questo modulo. Una selezione bibliografica su argomenti particolari sarà invece fornita durante le lezioni così come le opere o gli estratti in traduzione inglese.
I testi che verranno presi inconsiderazione sono dei classici della filosofia, tra questi faremo riferimento a:
Platone: Phaedrus (selezione), Republic (Libro II e VI, selezione)
Descartes: Meditations (selection)
Kant: Introduction to the Critique of Judgement
Nietzsche: The Birth of Tragedy (§1 and §14)
History of art: an introduction
Risultati previsti:
Lo studente prenderà dimestichezza con i principali momenti dello sviluppo dell’arte italiana compresa tra il Quattro e il Settecento in un intreccio di sintesi ed approfondimenti.
Prerequisiti
Non sono previsti prerequisiti.
Metodologie d'insegnamento
Lezioni frontali.
Programma
Il corso offrirà una conoscenza di base dell’evoluzione della storia dell’arte italiana dal Quattro all’Ottocento. Ciascuna lezione sarà dedicata ad un diverso contesto, artista o commissione, mantenendo sempre viva l’attenzione sulle ragioni e le finalità che stanno dietro alla produzione di diversi tipi di opere d’arte. Scopo principale del corso è quello di fornire gli studenti degli strumenti critici per rendere possibile un primo orientamento all’interno della storia dell’arte moderna. Alla fine del corso, i medesimi avranno familiarità con concetti quali funzione, stile, iconografia e tecniche.
Bibliografia
I principali riferimenti bibliografici sono S.J. Campbell and M. Cole, A New History of Italian Renaissance Art, London: Thames & Hudson, 2017 e R. Wittkower, Art and Architecture in Italy 1600 to 1750, revised by J. Connors and Jennifer Montagu, New Haven: Yale University Press, 1999. Ulteriori approfondimenti bibliografici potranno essere concordati con il docente.
Metodi di valutazione
L’apprendimento sarà valutato attraverso un esame scritto
Greek and Roman Archaeology
Risultati previsti:
Alla fine del corso, gli studenti avranno acquisito familiarità con gli elementi essenziali che caratterizzano cultura materiale e sviluppi storici della classicità greca e romana dall’Età del Bronzo nell’Egeo (III millennio a.C.) fino all’inizio dell’epoca Tardoantica (IV secolo d.C.). L’attitudine al pensiero critico ed alla rielaborazione personale delle nozioni discusse in classe sono fortemente incoraggiate.
Prerequisiti
Il presente corso ha carattere introduttivo e, quindi, nessun prerequisito è richiesto.
Metodologie d'insegnamento
Il corso prevede lo svolgimento di 24 lezioni frontali, tutte corredate da presentazioni munite di slide e, ove necessario, di ulteriore materiale visivo di supporto alla didattica. Una o più lezioni potranno consistere in una visita guidata ad un museo e/o ad un sito archeologico.
Il docente sarà disponibile a fornire chiarimenti su questioni concernenti il corso. Gli orari del ricevimento saranno forniti durante le lezioni. Le presentazioni e l’eventuale materiale didattico aggiuntivo potranno essere scaricati dagli studenti e saranno a loro disposizione.
Programma
Il corso è un’introduzione agli elementi essenziali che caratterizzano archeologia, storia dell’arte, e cultura materiale della classicità greca e romana dall’Età del Bronzo nell’Egeo (III millennio a.C.) fino all’inizio dell’epoca Tardoantica (IV secolo d.C.). Particolare attenzione è riservata a tre temi. Il primo ha come oggetto le traiettorie storiche seguite della civiltà greca e della civiltà romana nel loro più ampio contesto socio-culturale e politico. Il secondo tema è l’eredità dell’antichità classica nel mondo contemporaneo. Il terzo tema è lo studio delle identità culturali e dei loro complessi intrecci nel Mediterraneo antico, dalla preistoria egea all’inizio del periodo tardoantico. Questo terzo argomento sottolinea il cruciale contributo dell’interazione tra diverse identità culturali per lo sviluppo delle civiltà classiche.
Lezione 1: Introduzione all’archeologia greca e romana
Letture: Stansbury-O’Donnell 2015, pp. 1–17; (e) Renfrew - Bahn 2014
Lezione 2. Preistoria greca, parte 1: La civiltà minoica
Letture: Stansbury-O’Donnell 2015, pp. 20–24, 32–43, 49–52; (e/o) Rutter, http://www.dartmouth.edu/~prehistory/aegean/?page_id=67
http://www.dartmouth.edu/~prehistory/aegean/?page_id=702
Lezione 3. Preistoria greca, parte 2: La civiltà micenea
Letture: Stansbury-O’Donnell 2015, pp. 43–46, 52–59; (e/o) Rutter, http://www.dartmouth.edu/~prehistory/aegean/?page_id=754
Lezione 4. Narrative culturali: Intrecci di cose ed idee nell’Egeo durante la fase preistorica
Letture: J.B. Rutter, http://www.dartmouth.edu/%7Eprehistory/aegean/?page_id=769; (e) Vitale 2016
Lezione 5. La Grecia dal XII all’VIII secolo a.C.: Dalla fine dei palazzi micenei alla nascita della polis
Letture: Stansbury-O’Donnell 2015, pp. 69–96; (e) Rutter, http://www.dartmouth.edu/%7Eprehistory/aegean/?page_id=615
Lezione 6. Il VII secolo a.C. e l’architettura religiosa
Letture: Stansbury-O’Donnell 2015, pp. 131–151, 153–177; (e/o) Antonaccio 1994
Lezione 7. La Grecia arcaica: Scultura, architettura, e pittura vascolare
Letture: Stansbury-O’Donnell 2015, pp. 180–208
Lezione 8. La Grecia classica, parte 1: Olympia ed Egina
Letture: Stansbury-O’Donnell 2015, pp. 236–246
Lezione 9. La Grecia classica, parte 2: Spazi pubblici ed architettura nell’Atene del V secolo a.C.
Letture: Stansbury-O’Donnell 2015, pp. 99–109, 246–253
Lezione 10. La Grecia classica, parte 3: L’acropoli di Atene nel suo contesto sociale e politico
Lettura aggiuntiva da assegnarsi durante il corso
Lezione 11. Il IV secolo in Grecia: Archeologia ed identità
Letture: Stansbury-O’Donnell 2015, pp. 288–340
Lezione 12. Alessandro Magno ed il periodo ellenistico
Letture: Stansbury-O’Donnell 2015, pp. 343–361
Lezione 13. Narrative culturali: La cultura greca nel mediterraneo durante il III ed il II secolo a.C.
Letture: Stansbury-O’Donnell 2015, pp. 380–387; (e) Lettura aggiuntiva da assegnarsi durante il corso
Lezione 14. L’Italia prima di Roma: Magna Grecia ed Etruria
Letture: Kleiner 2010, pp. xxi–xlvii
Lezione 15. Roma dalla fondazione alla fine della Repubblica
Letture: Kleiner 2010, pp. 1–59
Lezione 16. Augusto e la prima fase imperiale
Letture: Kleiner 2010, pp. 61–101
Lezione 17. La dinastia Giulio-Claudia
Letture: Kleiner 2010, pp. 103–119
Lezione 18. La guerra civile, la dinastia Flavia, e Nerva
Letture: Kleiner 2010, pp. 121–137
Lezione 19. Pompei e la regione circostante nel I secolo d.C.
Letture: Kleiner 2010, pp. 139–151
Lezione 20. L’alto impero, parte 1: Traiano
Letture: Kleiner 2010, pp. 153–169
Lezione 21. L’alto impero, parte 2: Da Adriano a Commodo
Letture: Kleiner 2010, pp. 171–229
Lezione 22. La dinastia dei Severi
Letture: Kleiner 2010, pp. 232–245
Lezione 23. Dalla crisi del III secolo a.C. a Costantino e gli inizi dell’arte cristiana
Letture: Kleiner 2010, pp. 263–306
Lezione 24. Parte 1: Narrative culturali: Romanizzazione e mondo mediterraneo
Letture: Kleiner 2010, pp. 247–261; (e) Alcock 2001
Lezione 24. Parte 2: Dialoghi archeologici. Discussione interattiva di slide ed argomenti presentati durante il corso
Metodi di valutazione
La valutazione è basata sulla combinazione di tre fattori, che includono la frequenza e la partecipazione attiva alle lezioni, l’abilità di discutere le slide e gli argomenti presentati durante il corso (Lezione 24, parte 2), e un test finale in forma scritta. Nello specifico il voto sarà assegnato nel modo seguente:
Frequenza e partecipazione attiva alle lezioni 20%
Dialoghi archeologici (discussione orale nella Lezione 24, parte 2) 30%
Esame finale in forma scritta 50%
Bibliografia
Libri di testo (manuali):
- Archeologia e storia dell’arte greca:
Stansbury-O’Donnell, M.D., A History of Greek Art. Hoboken: Wiley Blackwell, 2015. [ISBN: ISBN 978-1-4443-5015-9].
- Archeologia e storia dell’arte romana:
Kleiner, F.S., A History of Roman Art. Boston: Wadsworth, 2010. [ISBN: 978-0-495- 90987-3].
Altre letture:
- Alcock 2001
Alcock, S., “Vulgar Romanization and the Dominance of Elites,” in S. Keav - N. Terrenato (a cura di), Italy and the West. Comparative Issues in Romanization. Oxford: Oxbow Books, 2001, pp. 226–230. [ISBN 1842170422].
- Antonaccio 1994
Antonaccio, C. M., “Contesting the Past: Tomb Cult, Hero Cult, and Epic in Early Greece,” AJA 98, pp. 389–410.
- Renfrew - Bahn 2014
Renfrew, C. - Bahn P., Archaeology: Theories, Methods and Practice (Sixth ed.). London: Thames & Hudson Ltd, 2014, pp. 12–19. [ISBN 978-0-500-29021-7].
- Rutter
Lezioni on-line di archeologia egea:
http://www.dartmouth.edu/~prehistory/aegean/?page_id=67
http://www.dartmouth.edu/~prehistory/aegean/?page_id=702
http://www.dartmouth.edu/~prehistory/aegean/?page_id=754
http://www.dartmouth.edu/%7Eprehistory/aegean/?page_id=769
http://www.dartmouth.edu/%7Eprehistory/aegean/?page_id=615
- Vitale 2016
Vitale, S. “Cultural Entanglements on Kos during the Late Bronze Age: A Comparative Analysis of Minoanisation and Mycenaeanisation at the ‘Serraglio’, Eleona, and Langada,” in E. Gorogianni, P. Pavúk, L. Girella (a cura di), Beyond Thalassocracies. Understanding Processes of Minoanisation and Mycenaeanisation in the Aegean. Oxford: Oxbow Books, 2016, pp. 75-93. [ISBN 978-1-78570-203-7].
Ulteriori letture potranno essere indicate durante le lezioni (cf. Programma).