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Marco Guidi e e Alfredo Barrera BacaMercoledì 25 marzo una delegazione della Università Autonoma dello Stato del Messico (UAEM) è stata in visita all'Università di Pisa per firmare un importante accordo quadro di cooperazione e mobilità internazionale. La UAEM, che ha sede a Toluca, a circa un'ora dalla capitale, è la più importante università pubblica del Messico insieme alla UNAM, conta circa 70.000 studenti, 10 campus e 21 facoltà in tutte le aree disciplinari, da quelle umanistiche che comprendono il teatro, il cinema, la musica e l'arte a quelle tecnico scientifiche, mediche e delle scienze sociali.

La delegazione, guidata da Alfredo Barrera Baca, prorettore per la Didattica, è stata accolta in rettorato da Marco Guidi, prorettore per la Comunicazione e la Promozione dell'internazionalizzazione dell'Università di Pisa, e dallo staff dell'Ufficio Internazionale dell'Ateneo. 

L'accordo quadro prevede una cooperazione per la mobilità di studenti, dottorandi e docenti e per l'avvio di progetti di ricerca congiunti. Durante l'incontro sono state esplorate diverse ipotesi di scambio che comprendono anche la possibilità reciproca di inviare e ricevere studenti supportati dai relativi atenei per quello che concerne il viaggio e l'alloggio, a fronte dell'acquisizione certificata di crediti formativi.

Oltre ad Alfredo Barrera Baca, la delegazione era composta da Rosario Pérez Bernal, prorettore per la Ricerca e gli studi avanzati, Yolanda Ballesteros Sentíes, prorettore per la Cooperazione internazionale e Alda Martinez Tavera, segretaria del rettore.

delegazione messico

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

denuccio1Si è tenuta venerdì 27 marzo, nella Saletta delle Edizioni ETS, la presentazione del libro La gioia ha i piedi scalzi, di Giacomo De Nuccio, Nicoletta Prandoni e Fabio Scarso. Il volume raccoglie alcune immagini di viaggio scattate da Prandoni e Scarso e le poesie ispirate alle immagini scritte da De Nuccio.

Giacomo De Nuccio è uno dei ragazzi affetti dalla Sindrome "X fragile", che anche grazie all'USID ha frequentato i corsi universitari con grande successosi, laureandosi in Lettere moderne all'Università di Pisa. Giacomo ha scelto gli studi letterari un po' per piacere e un po' per dovere, affinché la parola, per lui tanto avara nella comunicazione verbale, gli sia più amica almeno in quella scritta e appaia fonte di speranza a tutti coloro che la vita ha posto su sentieri impervi paralleli al suo. Insieme agli autori, alla presentazione sono intervenuti il prorettore per la Didattica e presidente della Conferenza Nazionale Universitaria Delegati Disabilità, Paolo Mancarella, e la professoressa Annamaria Cotrozzi.

Pubblichiamo di seguito l'Introduzione al volume, a firma della scrittrice e poetessa Ludovica Cantarutti, e alcune foto del libro.

 

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 Sulle ali del cavallo di cristallo

cavallo

Lo scrittore e poeta statunitense Jack Kerouac nel suo libro intitolato Satori a Parigi afferma come "si viaggi per cambiare idea". Ma è proprio necessario viaggiare per mutare le proprie idee, ci si domanda? Perché, nel caso di questo libro, nel caso di artisti che qui esprimono la loro empatia raccogliendo ciascuno a modo proprio le espressioni del loro talento artistico, nel caso soprattutto di uno degli artisti, Giacomo De Nuccio, il viaggio non influenza la sua arte di poeta. Se, infatti, Nicoletta e Fabio viaggiano ripetutamente in lungo e in largo per tutti i continenti, producendo fine materiale di testimonianza, nel caso di Giacomo, come dicevo, non è così. In questo libro che ha già di per sè un titolo emblematico La gioia ha i piedi scalzi il viaggio per Giacomo è di tutt'altro genere, è di quel genere intellettuale capace di sostituire lo spostamento reale tanto da far credere di essere stato "al seguito". È lo straordinario "rovesciamento" prerogativa dei poeti quando la loro ispirazione va oltre tutto e tutti e non è "testimonianza", ma "affermazione".
Nel connubio fra le foto delle varie civiltà prodotte da Nicoletta e Fabio ed i versi aderenti alle immagini di Giacomo si sgrana un rosario colorato e particolare.

Così se la ragazza dal vestito nero e la testa coperta sorride con eleganza i versi fanno da eco Ho un sorriso/ non lo vendo./ Non è saldo di fine stagione/ non lo metto in prigione/ non lo affido al primo offerente...

sorriso

Se la foto offre delle piccole mani il poeta dice: Sono mani che sanno/ la pietà dell'ascolto/al racconto che snoda/ dai tuoi occhi sul mondo sgranati/ e da ciascuna tua piega...

E mentre ancora l'immagine riporta un mongolo a cavallo la poesia sarà... ed è un cavallo di cristallo/ il mio indomabile cuore/ mentre cavalco un futuro/ di impalpabili illusioni,/ eteree nuvole/ che il mio tempo fuggente/ disegnano di un colore/ infinito di speranza.

C'è un'apparenza che va sfatata, quella di credere che la fotografia in generale la faccia da padrona nei libri illustrati pur se lasciata al commento dello scrittore. In questo caso, non me ne vogliano gli amici Nicoletta e Fabio la cui bravura ed efficacia nel fotografare è indiscutibile, in qualche modo il gioco si ribalta per quella genialità artistica che ha sempre distinto Giacomo De Nuccio che "a piedi scalzi" ormai da molto tempo insegue la Grande Gioia, quella del sublime incastro dei suoi pensieri con i suoi atti quotidiani.
Si tratta di un "viaggio" assolutamente unico che spesso elargisce a chi conosce e frequenta Giacomo l'idea che la vita sia qualcosa di veramente straordinario, anche se noi spesso ce ne dimentichiamo. E Giacomo De Nuccio, in questi giorni dottore in Lettere Moderne (Dipartimento di Filologia, Lettere e Linguistica dell'Università di Pisa) è qui proprio per farlo con dovizia di particolari.

Ludovica Cantarutti

rettoratoHome"Una manovra di ampio respiro e assai significativa sul piano degli investimenti, che, unita a quelle degli ultimi anni, proietta l'Ateneo di Pisa verso un futuro a tinte rosa, contribuendo a renderlo più competitivo a livello nazionale e internazionale". Con queste parole, il rettore Massimo Augello ha presentato alla comunità universitaria il completamento della manovra di bilancio dell'Università per il 2015, il cui iter si è concluso negli scorsi giorni, con un investimento aggiuntivo che complessivamente è di circa 15 milioni di euro.
La manovra ha al centro un corposo sostegno alle politiche del personale, attraverso l'assunzione di circa 230 unità tra docenti e tecnici-amministrativi, che vanno a sommarsi alle 320 già attivate negli ultimi anni. In particolare, nel giro di un anno saranno chiamati circa 50 professori ordinari, ulteriori 35 professori associati (in aggiunta ai circa 180 assunti da poco) e 55 ricercatori a tempo determinato, oltre a 60 assegnisti di ricerca. Sul fronte del personale amministrativo, tecnico e bibliotecario è prevista l'assunzione di 60 unità, in aggiunta alle 23 per le quali sono in corso le procedure selettive, e di 3 collaboratori ed esperti linguistici.
Oltre al personale, la "finanziaria" dell'Università di Pisa punta a migliorare le proprie performance nella didattica e nella ricerca e a incrementare la quantità e la qualità dei servizi offerti alla comunità accademica. Su questi fronti, contiene misure di sostegno alla ricerca attraverso bandi per finanziare progetti di Ateneo e l'acquisto di grandi attrezzature, di potenziamento delle attività di internazionalizzazione e di valorizzazione del patrimonio immobiliare. Tra gli obiettivi delle iniziative approvate, vi sono l'aggiornamento delle aule per la didattica, attraverso la dotazione di nuove tecnologie e il potenziamento della rete wireless, e la riorganizzazione del Sistema bibliotecario, in termini di maggior orario di apertura delle biblioteche e di più efficace funzionamento dei servizi integrativi. Con il progetto "Front-office e security", infine, si mira ad aumentare il livello delle informazioni agli utenti, accrescendo nello stesso tempo quello di sicurezza all'interno dell'Ateneo.
"In definitiva - ha concluso il rettore - questa manovra consolida e rafforza la logica espansiva con cui ci siamo mossi negli ultimi anni, in felice controtendenza rispetto a quanto avviene a livello di sistema universitario nazionale, puntando a investire sulle risorse umane e a sviluppare i settori per noi strategici. Non appare dunque azzardato sostenere che tale politica, tenuto conto dei continui tagli al finanziamento del sistema universitario, rende l'Università di Pisa un modello praticamente unico nell'attuale panorama accademico italiano e un esempio virtuoso nel più generale contesto del Paese".

Ne hanno parlato:
Tirreno Pisa
Nazione Pisa
Sole24Ore.com
PisaToday.it
PisaInformaFlash.it
TirrenoPisa.it

Più sicurezza alimentare per i consumatori e meno adempimenti burocratici per le imprese. È questo l'obiettivo del protocollo di collaborazione fra Regione Toscana, Istituto Zooprofilattico Sperimentale daccordoel Lazio e della Toscana, Università di Pisa e imprese. L'accordo è stato sottoscritto mercoledì 18 marzo nell'auditorium di Santa Apollonia a Firenze, nell'ambito di un convegno intitolato "La prevenzione collettiva: bilanci, riflessioni e prospettive", alla presenza dei due assessori della Regione Toscana, Luigi Marroni per la Sanità e Gianni Salvadori per l'Agroalimentare, del direttore dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana, Remo Rosati, del direttore del dipartimento di Scienze veterinarie dell'Università di Pisa, Daniela Gianfaldoni, e dei rappresentanti delle associazioni delle imprese del settore alimentare.

L'accordo, di durata biennale, prevede la realizzazione di progetti innovativi sul fronte dei sistemi di qualità, della tracciabilità dei prodotti e sul rapporto tra cibo, salute e sicurezza alimentare. Il piano di sviluppo promuoverà attività finalizzate a favorire la crescita delle realtà produttive presenti sul territorio regionale, la qualità del sistema toscano e la sua valorizzazione in ambito nazionale e internazionale, conciliando questi aspetti con la possibilità di raggiungere un maggiore livello di sicurezza alimentare e un minore aggravio di adempimenti a cui l'impresa è tenuta nell'esercizio delle sue attività.

vitaminab12 3Obiettivo del protocollo è anche quello di garantire la "tracciabilità sanitaria dei prodotti", ovvero documentare ai consumatori l'effettiva provenienza e tracciabilità sanitaria della filiera, attraverso un sistema di registrazioni sanitarie gestito dal sistema pubblico, a cui possono aderire, su base volontaria, produttori, trasformatori e dettaglianti. In sintesi, dunque, si tratta di un accordo di collaborazione finalizzato a coordinare tutte le attività di supporto al Sistema della sicurezza alimentare, attraverso un meccanismo che permetta di far diventare la sicurezza, grazie alla collaborazione fra imprese e sistema pubblico delle tutele sanitarie, il primo e più importante biglietto da visita per le imprese, garanzia dei prodotti verso il consumatore finale nei mercati di tutto il mondo.

"Grazie a questo importante accordo - ha commentato la professoressa Alessandra Guidi, docente di Igiene e tecnologia alimentare dell'Ateneo pisano, che si occupa di queste tematiche - il dipartimento di Scienze veterinarie dell'Università di Pisa è protagonista con azioni concrete in un ambito fondamentale per la salute dei cittadini come la sicurezza alimentare. Sono sicura che questo accordo possa rispondere in modo reale alle esigenze sia dei consumatori che delle imprese del settore agroalimentare, che necessitano di una semplificazione burocratica".

"Ho appreso con dolore la notizia della tragica scomparsa del professor Roberto Sbrana, cui mi legava una profonda amicizia e una grande stima - ha detto il rettore Massimo Augello -. Nel corso della carriera, il professor Sbrana ha dato un costante e significativo contributo alla vita della nostra Università, ricoprendo cariche di assoluto prestigio quale membro del Senato Accademico e del Nucleo di Valutazione. Anche per queste ragioni era stato insignito con l'Ordine del Cherubino. Ne ho un ricordo vivo durante gli anni della sua presidenza della facoltà di Economia e poi negli altri importanti ruoli ricoperti sia all'interno della stessa facoltà, che nell'attuale dipartimento di Economia e management".

"Grazie al suo equilibrio e alla sua stringente logica razionale - ha ricordato la professoressa Ada Carlesi, collega ma ancor più amica del professor Sbrana - Roberto era diventato un punto di riferimento fondamentale all'interno dell'ex facoltà di Economia e poi del nuovo dipartimento. La stessa sensibilità, umanità e disponibilità al dialogo e alla collaborazione che caratterizzavano i suoi rapporti con i colleghi e con gli amici, Roberto le ha sempre dimostrate anche nei rapporti con gli studenti, che lo apprezzavano e stimavano anche per la sua rara capacità di riuscire a trasmettere la straordinaria conoscenza che possedeva in modo semplice, ma non per questo meno rigoroso da un punto di vista scientifico."

 

Profilo accademico e scientifico del professor Roberto Sbrana
sbrana robertoIl professor Roberto Sbrana è nato a Pisa nel maggio del 1948. Laureato in Economia e commercio all'Università di Pisa nel 1973, il professor Sbrana ha svolto l'intera carriera accademica all'interno dell'Ateneo, diventando nel 1989 professore ordinario di Economia e gestione delle imprese.
È stato preside della facoltà di Economia e membro del Senato accademico nel triennio accademico 1993/'94-1995-'96, e vicepreside nel quadriennio successivo. Il professor Sbrana è stato membro del Nucleo di valutazione dell'Ateneo dal 1996 al 2000 e membro del Senato accademico dal 2012 al 2014, nella composizione prevista dal nuovo Statuto dell'Università di Pisa, come rappresentante del proprio settore culturale.
Nell'ultimo periodo ha ricoperto la carica di direttore del dipartimento di Economia aziendale "Egidio Giannessi" tra 2011 e 2012 e quella di vice direttore del dipartimento di Economia e management tra 2013 e 2014. Il professor Roberto Sbrana ha presentato richiesta di dimissioni dal servizio a decorrere dal 31 dicembre del 2014.
Nel 1998 è stato insignito dell'Ordine del Cherubino.
L'importante attività scientifica del professor Roberto Sbrana si è concentrata, soprattutto negli ultimi anni, su ricerche di marketing in aziende commerciali, anche se i suoi interessi hanno spaziato su molte altre tematiche. Nel corso della carriera, il professor Sbrana ha pubblicato numerosi contributi concernenti in particolare il sistema distributivo italiano e l'economia delle piccole e medie imprese.

Poster giornata MirriSi intitola "Ripensare il nostro passato" la giornata di studi che si terrà venerdì 20 marzo, dalle ore 11 alle 18 nella Sala Stemmi della Scuola Normale Superiore. Un'occasione per celebrare i 90 anni di Mario Mirri, professore emerito dell'Università di Pisa e studioso di storia moderna, attraverso la Postfazione scritta per L'impegno di una generazione (a cura di M. Mirri, R. Sabbatini, L. Imbasciati, Milano, Franco Angeli, 2014), il volume dedicato alla formazione culturale, morale e politica di quattro giovani amici lucchesi: Fausto Codino, Giorgio Giorgetti, Mazzino Montinari e Angelo Pasquinelli. La profonda riflessione che traspare dalle pagine di Mirri, oltre a offrire nuovi modelli interpretativi sugli ultimi cinquant'anni di storia italiana ed europea, sarà lo spunto per riflettere sull'esigenza di affidare alla cultura e agli uomini di cultura, ieri quanto oggi, un ruolo preminente nella vita sociale e civile del nostro paese. Interverranno come relatori alcuni dei più stimati conoscitori della materia provenienti da prestigiose università italiane, tra i quali Roberto Barzanti, Roberto Finzi, Giovanni Gozzini, Maurizio Iacono, Adrien Lyttelton, Daniele Menozzi, Paolo Pezzino e Marcello Verga.

Mario MirriMario Mirri è professore emerito dell'Università di Pisa, studioso di storia del Settecento, di storia degli Stati territoriali, di storia dell'agricoltura e di storia dell'istruzione agraria nell'Ottocento. Tra gli ultimi suoi lavori ricordiamo Andare a scuola di agricoltura in Agricoltura come manifattura (Firenze, 2000); Fisiocrazia e riforme, il caso della Toscana e il ruolo di Ferdinando Paoletti (Fondazione Feltrinelli, «Annali 2007»).

EnigmaSabato 14 marzo, nell'ambito dell'iniziativa "Un mese con Turing e l'Enigma", è stata inaugurata al Museo degli Strumenti per il Calcolo la mostra "L'Enigma a Pisa", curata per la Fondazione Galileo Galilei da Giovanni Cignoni, che resterà aperta fino a domenica 22 marzo. Sono intervenuti per l'Università di Pisa, il prorettore vicario Nicoletta De Francesco; per il Comune, l'assessora alle Politiche socioeducative e scolastiche, Marilù Chiofalo; per il Ministero dello Sviluppo Economico, la responsabile del Polo culturale del Museo Storico della Comunicazione del Ministero, Gilda Gallerati. Dopo l'introduzione di Giovanni Cignoni, che ha spiegato come operava e come fu battuta l'Enigma, si è svolta una dimostrazione dal vivo del funzionamento della macchina, prestata per l'occasione dal MiSE. L'evento ha suscitato grande curiosità e interesse negli oltre 250 partecipanti che sono intervenuti all'inaugurazione.

Enigma1Cogliendo al volo l'interesse seguito al film "The Imitation Game" e al suo meritato Oscar (miglior sceneggiatura non originale) il Museo degli Strumenti per il Calcolo ha proposto un ricco programma di eventi: l'Enigma al Museo, e poi approfondimenti sulla macchina, su Turing e gli altri personaggi, su Bletchley Park e la battaglia dei codici, sulla crittografia, sul serio e nella fantasia, nella storia e nel quotidiano, film all'Arsenale con presentazioni e dibattiti, il Turing di Tuono Pettinato e Francesca Riccioni, tavole rotonde, articoli su PaginaQ, dirette streaming con Radiocicletta.it
Per le scuole, incontri e laboratori didattici sulla crittografia e l'Enigma che rimarranno nell'offerta didattica del Museo anche dopo la Mostra.

Enigma2Gli appuntamenti nei prossimi giorni:

- lunedì 16 marzo, al Teatro Rossi Aperto, risposte al pubblico e dibattito in diretta streaming sul tema "Storia e Narrativa", con Giovanni Cignoni, Cinzia Colosimo, Maurizio Vaccaro,
- dal 16 al 18 marzo, all'Arsenale, "Enigma" (2001), introduzione a cura di Fabio Gadducci,
- martedì 17 marzo h 16.30: "Dall'Alberti all'Enigma e oltre", di Fabrizio Luccio - la storia della crittografia prima e dopo l'Enigma
- venerdì 20 marzo h 16.30: "Il muro della crittografia fra diritti e doveri", di Marco Mattiucci - Digital Forensics & Counter Forensics, Indagini di PG & Privacy - Crittografia, applicazioni e implicazioni - tavola rotonda con Marco Mattiucci, Dino Pedreschi, Gianluca Dini
- sabato 21 marzo h 16.30: "The Imagination Game – Le altre macchine", di Giovanni Cignoni - Calcolatori e non, citati o dimenticati dal film
- dal 23 al 25 marzo, all'Arsenale, Breaking the Code (1996), introduzione a cura di Giuseppe Lettieri

Guarda il video.
Articolo su UniPiNews: http://www.unipi.it/index.php/tutte-le-news/item/5631-un-mese-con-turing-e-lenigma
Programma completo: http://hmr.di.unipi.it/TuringEnigma
Contatti: Francesca Corradi, 050 2213626, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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RoanSono stati Roan Johnson e Paolo Virzì gli attesi protagonisti dell’incontro “Aspettando Fino a qui tutto bene”, tenuto mercoledì 11 marzo al Polo Carmignani. Il pomeriggio è stato aperto dai saluti del rettore Massimo Augello e dalla proiezione del video del backstage fatto da Johnson, con le prime immagini inedite di “Fino a qui tutto bene”. Subito dopo sono intervenuti Johnson e Virzì, che si sono alternati con Ottavia Madeddu, sceneggiatrice del film, e Sandra Lischi, presidente del corso di laurea in Discipline dello spetacolo e della comunicazione. Il dibattito, coordinato dal direttore de Il Tirreno, Omar Monestier, è finito con due degli attori del film, Paolo Cioni e Guglielmo Favilla.
"Fino a qui tutto bene" è arrivato a conclusione di un progetto che Roan Johnson ha sviluppato con la collaborazione dell'Università di Pisa, passando attraverso la realizzazione del documentario "L'Uva migliore". Publichiamo di seguito l'intervento del rettore, che ripercorre le origini e le tappe principali del progetto.

Guarda il video del backstage di "Fino a qui tutto bene".
Guarda il video-racconto dell'iniziativa "Aspettando Fino a qui tutto bene".
Guarda la galleria di foto dell'iniziativa "Aspettando Fino a qui tutto bene".

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In che modo può essere descritta e raccontata oggi un'università? Per dare una risposta a questa domanda, nel 2012 l'Università di Pisa ha deciso di seguire una strada non convenzionale, destinando il budget solitamente riservato a piccole campagne pubblicitarie per un progetto di più ampio respiro, in grado di parlare ai ragazzi e nello stesso tempo di coinvolgere un pubblico diversificato. È nata così l'idea del "video d'autore", cioè di uno sguardo esterno che potesse delineare un ritratto personale - e per questo inedito - della realtà universitaria pisana.

roan3La scelta è caduta su Roan Johnson, giovane regista pisano, reduce dal successo de I primi della lista, laureato e dottorando del nostro Ateneo, che ha accettato con entusiasmo la sfida proposta: non un promo, una pubblicità o un film didascalico, ma un "video d'autore", basato sulla propria esperienza e sensibilità.
L'intuizione di Roan Johnson è stata quella di farsi guidare direttamente da chi nella nostra Università vive quotidianamente, chiedendo soprattutto agli studenti, ma anche ai docenti e al personale tecnico-amministrativo di raccontarsi attraverso delle videointerviste. Tra le centinaia di proposte arrivate, Roan e i suoi collaboratori hanno selezionato un nucleo di potenziali storie, convocando i rispettivi protagonisti in alcune sedi simbolo dell'Ateneo: la Torre della Specola e l'Aula Magna del Palazzo della Sapienza, la sala lettura della Biblioteca di Filosofia e Storia, l'Aula F del Polo Fibonacci con sullo sfondo il murale dipinto dagli studenti durante la contestazione contro la legge 240 del 2010, il Centro Matricolandosi.
Alla fine, sono state circa quaranta le persone che si sono sedute davanti alla telecamera di Johnson e che, con questa formula di "casting" un po' diversa, hanno parlato delle loro esperienze di studio e di lavoro, nell'intreccio con la vita privata.
roan2Da questo materiale è nato il video L'uva migliore, in cui l'Università di Pisa fa da sfondo alla generazione di studenti che nella nostra città si forma, in un passaggio decisivo del proprio percorso di vita, e si prepara ad affrontare le sfide del futuro. Esso mostra ragazzi che, di fronte alla crisi attuale, non si arrendono rassegnati, ma anzi rilanciano, trovando proprio nelle difficoltà la forza per reagire e puntare in alto. L'uva migliore è, infatti, quella che nasce da piante che hanno sofferto e che tirano fuori il meglio di se nelle condizioni più difficili.
Quell'esperienza ha fornito al regista aneddoti, spunti e idee da trasformare in chiave cinematografica, motivandolo anche ad andare avanti nel nostro progetto e a rilanciare a sua volta la sfida, proprio come gli avevano raccontato molti dei ragazzi intervistati. Di qui l'idea di realizzare un film, ora diventata splendida realtà con Fino a qui tutto bene.
Come ha scritto Roan Johnson, "l'Università di Pisa mi ha chiesto di fare un documentario e io mi sono sorpreso ad ascoltare ragazzi che, anziché lamentarsi per la crisi, avevano un atteggiamento di sfida. Di rilanciare, piuttosto che arrendersi. Doveva essere un documentario, è diventato un film".

Massimo Augello
Rettore dell'Università di Pisa

pi greco dayIn occasione della giornata mondiale di Pi greco, festeggiata in tutto il mondo il 14 marzo (3.14 per gli americani), l'Università di Pisa celebra la famosa costante matematica con un allestimento nel cortile del Polo Piagge. Il dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali ha infatti realizzato un tappeto erboso grande 11 metri a forma di Pi greco, utilizzando prato in rotoli offerto dalla ditta Bindi Pratopronto.

Il giorno del Pi greco è stato festeggiato per la prima volta il 14 marzo 1988, all'Exploratorium, il celebre Museo della Scienza di San Francisco e da allora è celebrato da numerose scuole, università e istituzioni scientifiche di tutto il mondo. Lo stesso giorno è anche l'anniversario della nascita di Einstein.

Pi greco è una costante matematica che rappresenta il rapporto tra il diametro di un cerchio e la sua circonferenza. È un numero con infinite cifre decimali ma le prime tre cifre con cui il Pi greco è universalmente conosciuto sono 3,14.

Il tappeto erboso a forma di Pi greco rimarrà installato fino a lunedì 16. Durante la permanenza saranno realizzate immagini da drone e foto fatte dai piani alti del Polo Piagge.

Guarda le foto dell'allestimento.

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Nelle foto: in alto i preparativi dell'allestimento, in basso lo staff che ha lavorato al posizionamento del tappeto erboso.

pi greco day staff

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ne hanno parlato: 
QN
Corriere.it
InToscana.it
Corriere Fiorentino 
StampToscana.it
Tirreno Pisa 
Pisa Today 

 

statiridPartirà lunedì 9 marzo la campagna rivolta agli studenti dell'Università di Pisa immatricolati nell'anno accademico 2014-15, che riceveranno per e-mail il link a un test dal titolo "Gioca con la statistica...e scoprirai il tuo profilo". L'iniziativa, realizzata d'intesa tra la sede Istat per la Toscana e l'Ateneo pisano, ha l'obiettivo di promuovere la cultura statistica tra i giovani e di investigarne il livello di conoscenza. Gli aspetti valutati non riguardano tanto le competenze statistiche quanto piuttosto la capacità di utilizzare i numeri nella vita quotidiana, interpretarli e comunicarli.
Ad ogni partecipante sarà attribuito un profilo di merito - da seme ad albero della statistica - sulla base del punteggio raggiunto, misurato mediante l'apposito "cruscotto della statistica".
L'operazione si concluderà il 15 maggio.
Per qualsiasi informazione è possibile contattare la Sede Istat per la Toscana (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.).

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