Contenuto principale della pagina Menu di navigazione Modulo di ricerca su uniPi

ricerca internoL'Università di Pisa investe nel settore della ricerca, con la pubblicazione di due bandi che mirano a finanziare progetti di ricerca di Ateneo e l'acquisto di grandi attrezzature.
Con il finanziamento di Progetti di Ricerca di Ateneo (PRA), l'Università intende promuovere, in tutte le Aree CUN, la realizzazione di ricerche presentate da gruppi di ricercatori dell'Ateneo. Il finanziamento a disposizione per l'anno 2015 - che si aggiunge a quello di pari importo stanziato per la ricerca individuale - è di 3 milioni di euro e la scadenza per la presentazione delle proposte è fissata per le ore 17 di mercoledì 28 gennaio 2015.
Il testo del bando e la relativa modulistica sono disponibili sul sito dell'Ateneo, all'indirizzo: www.unipi.it/index.php/finanziamenti/item/5363-bando-per-il-finanziamento-di-progetti-di-ricerca-di-ateneo-pra-2015.
Con il secondo bando, l'Università vuole cofinanziare l'acquisto di attrezzature scientifiche di costo superiore a 100 mila euro (IVA compresa), che studiosi dell'Ateneo potranno utilizzare per svolgere attività di ricerca.
Il finanziamento complessivo per il 2015 è pari a 1 milione e mezzo di euro e la scadenza per l'invio delle proposte è fissata per le ore 17 di giovedì 22 gennaio 2015.
Il testo del bando e la relativa modulistica sono disponibili sul sito dell'Ateneo, all'indirizzo: www.unipi.it/index.php/finanziamenti/item/5365-bando-per-il-cofinanziamento-di-grandi-attrezzature-scientifiche.

concordia universityGrazie a un "Memorandum of Understanding" della durata di 5 anni, per gli studenti e i docenti dell'Università di Pisa si aprono le porte del Canada, in particolare della Concordia University College di Alberta. La firma di un accordo quadro è avvenuta alcune settimane fa in occasione della visita a Pisa del professor Manfred Zeuch, docente responsabile dell'internazionalizzazione della Concordia, che ha proposto diverse possibilità di collaborazione, tra cui lo scambio di studenti e docenti e l'attivazione di lauree che rilascino un titolo congiunto tra i due atenei.

In particolare, sono in corso di definizione con il professor Manfred Zeuch e il professor Neil Querengesser, responsabile dell'area umanistica della Concordia University College, i dettagli per uno scambio studenti con i dipartimenti di Filologia, Letteratura e Linguistica e di Civiltà e Forme del sapere dell'Università di Pisa. Il Consolato generale italiano di Vancouver si è congratulato per l'iniziativa e si è dichiarato a disposizione per aiutare i rapporti di scambio.

pacinotti1È stato inaugurato il nuovo allestimento della Sala Pacinotti del Museo degli Strumenti per il Calcolo, organizzato dal Sistema Museale di Ateneo e dalla Fondazione Galileo Galilei con la collaborazione del dipartimento di Fisica. L'esposizione, rinnovata nei contenuti e nella grafica, presenta due sezioni: una dedicata alla fisica sperimentale del Settecento, l'altra alla vita e all'opera scientifica di Antonio Pacinotti.
Proponiamo di seguito una sintesi dell'intervento tenuto dal dottor Claudio Luperini, curatore dell'esposizione, in occasione della presentazione del nuovo allestimento.

----------------------------------------------------------------

pacinotti2

Durante il XVIII secolo un vasto pubblico fu attirato verso la scienza, in particolare grazie alle dimostrazioni pubbliche di meccanica, di pneumatica, di elettricità, di idraulica e di astronomia, che venivano proposte dai conferenzieri, dalle Accademie, dalle Società scientifiche e dalle Università. Tutto ciò fu reso possibile anche dalla disponibilità di strumentazione scientifica presente sul mercato, per lo più di produzione inglese.
Seguaci della dottrina di Newton, John Keill, William Whiston, James Hodgson, Francis Hauksbee furono tra i primi a curare lezioni di fisica sperimentale in Inghilterra agli inizi del Settecento. Di John Theophilus Desaguliers, Willem Jacob 's Gravesande, Pieter van Musschenbroek e Jean-Antoine Nollet le opere che incisero di più sulla diffusione di questo sperimentalismo "Newtoniano" in Europa.
In Italia fu determinante lo scritto di Francesco Algarotti, «Newtonianismo per le dame» (1739), per l'affermazione delle idee di Newton che agli inizi del secolo avevano incontrato diverse critiche.
Verso la metà del Settecento all'Università di Pisa si sentì la necessità di inserire nel corso di studi la fisica e in particolare la fisica sperimentale: nel 1748 fu istituita la cattedra di Fisica Sperimentale con relativo Gabinetto. Il professore che fu incaricato di ricoprire questa cattedra fu Carlo Alfonso Guadagni, medico e già da qualche anno conferenziere scientifico a Firenze, che a Pisa portò i suoi strumenti di fisica per poter iniziare il corso universitario.

pacinotti3La sezione pacinottiana presenta tutti i prototipi ideati e realizzati dal grande scienziato, compresa la famosa macchinetta e gli apparecchi a trazione elettromagnetica. L'eredità Pacinotti, presente quasi per intero nel Fondo Pacinotti (prototipi, archivio e biblioteca), caratterizza per la sua unicità e rilevanza storico scientifica tutta la collezione degli strumenti scientifici antichi dell'Università di Pisa. Come per la sezione riguardante il Settecento anche qui 11 poster, didascalie e fogli di sala ci accompagnano attraverso l'esposizione.

Claudio Luperini
curatore dell'esposizione

----------------------------------------------------------------

Foto nella Homepage:
Due telescopi a riflessione del Settecento.

Foto in questa pagina, dall'alto:
1) Il tubo di Newton e, in secondo piano, la macchina per fare il vuoto costruita da Jan Musschenbroek nel 1697.
2) La sezione dedicata all'elettricità.
3) 4 dei 22 poster presenti in Sala Pacinotti.

cug homeProgrammare interventi che vadano a incidere sull'organizzazione del lavoro nell'università, sulle carriere e sulla definizione dell'organigramma dell'Ateneo: sono questi i punti principali del Piano di Azione positive dell'Università di Pisa elaborato dal Comitato Unico di Garanzia (CUG) e già approvato dagli Organi di Governo dell'Ateneo. La presentazione del Piano si è tenuta lo scorso 20 novembre al Polo Piagge, dove sono intervenuti il prorettore vicario Nicoletta De Francesco, la presidente del CUG Laura Savelli, oltre ad altri membri del Comitato, tra cui Rossana Pesi, Adriana Ciurli, Francesca Cecconi, e infine Daniela Lombardi, docente del dipartimento di Civiltà e forme del sapere.
La riunione si è aperta con un'introduzione del prorettore vicario Nicoletta De Francesco, che ha ricordato come il nostro Ateneo abbia indicato nel suo Statuto le funzioni del CUG: promuovere le pari opportunità per tutte le componenti che studiano e lavorano nell'Università, prevenire e contrastare ogni forma di discriminazione; favorire la conciliazione famiglia e lavoro e la realizzazione del maggior benessere lavorativo e, infine, promuovere gli studi di genere.

Riunione CUGLa riunione è proseguita con l'intervento della presidente del CUG, Laura Savelli, che ha illustrato gli aspetti qualificanti del piano. Ha ricordato come le azioni positive consistano in misure che mirano a rimuovere gli ostacoli che impediscono un'effettiva parità nelle condizioni di partenza tra donne e uomini. Ha poi fatto presente come la più recente normativa nazionale abbia ampliato il raggio di applicazione delle garanzie e delle tutele antidiscriminatorie, a ogni forma di discriminazione, diretta e indiretta, legata a genere, età, orientamento sessuale, razza, origine etnica, disabilità e lingua.
Il piano, dunque, con un'attenzione particolare alla promozione delle pari opportunità di genere, si rivolge a tutto il personale dell'Ateneo, docente e tecnico-amministrativo, nonché alla popolazione studentesca. Il punto del Piano dedicato alle pari opportunità e organizzazione del lavoro prevede la programmazione di interventi che incidano sull'organizzazione del lavoro nell'università, sulle carriere, sulla gestione dei concorsi e sulla definizione dell'organigramma dell'Ateneo. Finalità generale è l'incremento della presenza femminile a tutti i livelli della carriera universitaria, con particolare riferimento alla docenza e alle funzioni dirigenziali del personale tecnico-amministrativo.
Gli interventi che vanno sotto il nome di benessere organizzativo mirano invece alla creazione di un ambiente lavorativo improntato alla qualità di lavoro e all'effettiva realizzazione del lavoratore e della lavoratrice nella loro dimensione personale e professionale. Assicurare le pari opportunità e rimuovere le discriminazioni, dirette e indirette, sono condizioni essenziali per la realizzazione personale e per il benessere sul luogo di lavoro. A questo scopo il CUG ha iniziato un percorso d'interventi formativi su benessere, conciliazione e contrasto al mobbing.

Riunione CUG«L'Università deve farsi carico degli ostacoli più duri a morire, vale a dire quelli di ordine culturale – ha sottolineato la professoressa Savelli – Valorizzare la ricerca e la didattica di genere favorendone lo sviluppo sono strumenti essenziali della presa di coscienza del valore delle differenze e del disvalore delle discriminazioni. Il Piano di azioni positive, intervenendo su questo terreno, prevede l'elaborazione di cataloghi bibliografici di genere dell'Ateneo e interventi su genere e formazione universitaria. Per la promozione degli studi in questo settore è stata aperta una nuova collana "Genere, oggettività e diritti" con la Pisa University Press ed è prevista l'organizzazione di seminari interdisciplinari rivolti agli studenti e alle studentesse; la costituzione, con il contributo del CUG, di un Centro interdipartimentale sugli studi di genere; e la collaborazione con enti universitari all'estero per l'approfondimento, in prospettiva comparata, delle tematiche inerenti le funzioni del CUG».


 Riunione CUGAlla presentazione delle linee generali del Piano è seguito l'intervento di Rossana Pesi, che ha illustrato le iniziative già concluse, come i campi di Natale e di Pasqua e campi estivi, e ha annunciato che altre se ne stanno definendo per l'assistenza agli anziani e altri servizi alla famiglia. Adriana Ciurli, intervenendo sul benessere lavorativo, ha parlato delle iniziative passate – tra cui corsi e seminari su benessere e mobbing – e future, come ad esempio un'indagine conoscitiva che, utilizzando adeguati indicatori di "benessere e malessere", coinvolga il personale dell'Ateneo consentendogli di esprimere la propria percezione del contesto lavorativo. Francesca Cecconi ha illustrato il tirocinio formativo per schedatura e monitoraggio delle tesi di laurea e di dottorato in "Gender Studies", discusse nell'Ateneo negli ultimi dieci anni.
La presentazione si è conclusa con un contributo della professoressa Daniela Lombardi su La difficile conciliazione: una ricostruzione storica del rapporto tra cura familiare e attività lavorative, tra azioni dei privati e intervento pubblico, dalla ruota per gli abbandonati agli ospizi per i vecchi non abbienti.

Misis scavo e fiumeÈ una collaborazione che ha al centro lo scavo archeologico del sito di Misis e che, per il prossimo futuro, svilupperà programmi di ricerca e di lavoro con un ruolo pilota dell'Università di Pisa. Sono questi i contenuti della cooperazione che l'Ateneo pisano definirà con la Turchia in occasione dell'incontro con le due delegazioni in visita a Pisa dal 16 al 18 dicembre, una dell'Università di Çukurova (Adana), guidata dal rettore Mustafa Kibar, e un'altra della Municipalità di Yüreğir, nella stessa provincia di Adana, guidata dal sindaco Mahmut Çelikcan. Avviato nel 2012, lo scavo di Misis è condotto da un gruppo italiano guidato da Giovanni Salmeri dell'Università di Pisa e da Anna Lucia D'Agata, del CNR-Istituto di Studi sul Mediterraneo Antico, in collaborazione con il Municipio di Yüreğir e il Museo Archeologico di Adana.

scavo Misis «Quella di Misis è un'area archeologica protetta di primo grado – spiega il professor Salmeri – Oggi il sito dell'antica città, i cui resti sono ancora in molti tratti visibili, è occupato da una popolazione di 5000 abitanti che vivono in circa 800 case. Una tale 'occupazione delle rovine' non corrisponde ai moderni criteri di tutela e valorizzazione dei siti archeologici, e per ovviare a tale situazione il Municipio di Yüreğir ha lanciato nel 2012 il progetto 'Misis città di eterna vita' (Ölümsüzlük Şehri Misis). Esso prevede da un lato la riqualificazione del centro con opportuni interventi di carattere urbanistico ed economico e dall'altro l'avvio dello scavo e della progettazione di un parco archeologico e culturale nell'ambito di un'ampia collaborazione italo-turca».


frammento architettonicoLa presenza del fiume Ceyhan e la posizione di controllo su una delle principali rotte di comunicazione tra l'altopiano anatolico e la Siria e il Levante hanno contribuito in modo determinante alla storia di lunga durata e alla precoce urbanizzazione del sito di Misis. Sviluppatasi su un terrazzo antico che domina il corso del fiume, lo höyük (collina artificiale) di Misis ha restituito le tracce di un insediamento neolitico e calcolitico, il più antico finora venuto alla luce nella piana inferiore del Ceyhan. Alle deboli testimonianze dell'età del Bronzo fa seguito la massiccia frequentazione nella media età del Ferro (IX-VII secolo a.C.), quando Misis conosce un'autentica esplosione insediamentale. Entrata nell'orbita del potere romano nel I secolo a.C., la città, allora chiamata Mopsuestia, assunse man mano le caratteristiche di un grande centro dell'area orientale dell'impero, che dopo la fondazione di Costantinopoli nel 330 d.C. restò inserito per quasi trecento anni nell'orbita bizantina. Con il VII secolo d.C. la città, adesso chiamata Al Massisa, venne trasformata in fortezza e sino al XIV secolo furono frequenti i suoi passaggi di mano, dai Bizantini agli Arabi, ai Turchi, ai Crociati. Sotto l'impero ottomano infine prese il nome di Misis.

Misis docentiAperto all'estremità sud-occidentale della sommità e sulle pendici immediatamente sottostanti, in un'area strategica per il controllo della piana inferiore del Ceyhan e delle vie di comunicazione verso est e verso ovest, lo scavo di Misis si pone come uno dei più importanti della Turchia sud-orientale: «L'area indagata, che supera ad oggi i 1000 metri quadrati, ha restituito infatti una imponente sequenza stratigrafica che va dall'età contemporanea al IX-VIII secolo a.C. e documenta le trasformazioni nella funzione che il centro conobbe nei secoli – aggiunge il professor Salmeri – Le strutture messe in luce mostrano che se in età medievale l'höyük aveva la fisionomia di area fortificata, in età ellenistica e romana era occupato da un'area abitativa che doveva includere anche un importante santuario. L'individuazione infine di enormi edifici in mattoni crudi, che risalgono all'VIII secolo a.C. – il cui scavo è attualmente in corso – è certo il dato di maggiore rilevanza: i resti della città neoittita di Misis vengono così lentamente alla luce».

Le delegazioni turche:
Mercoledì 17 dicembre gli ospiti turchi saranno accolti in rettorato. 
Per la Municipalità di Yüreğir saranno presenti:

Ing. Mahmut CELIKCAN (sindaco)
Dott. Zulfu CELIK (archeologo, vice-sindaco)
Arch. Fatma Seda JOYA (responsabile progetto Misis)
Dott. Sabri TARI (assessore alla cultura)

Per l'Università di Çukurova saranno presenti:

Prof. Dr. Mustafa Kibar
Prof. Dr. Azmi Yalcin
Prof. Dr. Harun Arikan


Ne hanno parlato: 
Tirreno Pisa
NazionePisa.it
gonews.it 
controcampus.it
PisaToday.it

 

orto_botanico2_sitoMartedì 16 dicembre 2014, dalle 10.30 prima alla Gipsoteca di Arte Antica e poi alle Collezioni Egittologiche, si svolgerà una giornata, aperta a tutti, dedicata ai musei universitari pisani e non solo.

La giornata sarà occasione per un primo bilancio delle attività del Sistema Museale di Ateneo a due anni dalla sua nascita, ma fornirà anche occasione per un confronto con esperti in settori diversi dei beni culturali. Come segno emblematico della centralità dell'Orto Botanico nel nuovo progetto museale varato dall'Ateneo, sarà inoltre possibile ammirare in Gipsoteca il quadro "Orto botanico, 1999" di Beppe Bartolini, gentilmente concesso per l'evento. Una seconda parte del programma si svolgerà alle Collezioni Egittologiche, dove sarà presentato ufficialmente l'ingresso del sarcofago di Kenamun nelle Collezioni e il suo ricongiungimento con i resti del nobile egiziano rinvenuti nel Museo di Storia Naturale.

L'attuale Sistema Museale di Ateneo è stato creato il 19 settembre 2012 e reso pienamente operativo dal gennaio 2013. Aveva alle spalle il lavoro eccellente compiuto in trent'anni dalla Commissione Musei e dal primo Sistema Museale (2001); tuttavia, per la prima volta all'esigenza di "fare sistema" è stata data risposta con una struttura istituzionale e logistica.

Dopo due anni, si chiude simbolicamente la prima fase di vita del Sistema. Marilina Betrò, presidente del Sistema Museale, ha commentato: "Mi piace pensare a questo tempo come al viaggio che ha traghettato i musei dell'Ateneo dal loro passato, ricco di storia e di tesori, ma ancora in parte chiuso tra mura segrete, a un futuro sempre più aperto, connesso, immersivo. È un futuro che dalle sue origini parte e sa tornarvi, nuovo: l'Orto, primo antico nucleo dei musei d'Ateneo, suo centro, torna a esserne cuore e centro nel nuovo progetto del Polo Museale Storico, che dall'anno prossimo sarà messo in opera".

Massimo AugelloSono stati presentati venerdì 12 dicembre, nell'ambito del XIII congresso dell'AISPE, i quattro volumi su "Gli economisti accademici italiani dell'Ottocento", curati dal professor Massimo Augello. Con l'autore, ne hanno discusso i professori Piero Barucci, già ministro del Tesoro nei governi Amato e Ciampi e attualmente membro della presidenza dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato, Pier Francesco Asso, dell'Università di Palermo, Marco Guidi, dell'Università di Pisa, Manuela Mosca, dell'Università di Lecce, e Piero Roggi, dell'Università di Firenze.

L'opera, frutto di una coedizione tra il ministero dei Beni culturali e la Fabrizio Serra, è il risultato di una ricerca trentennale condotta nell'ambito di numerosi progetti d'interesse nazionale (PRIN), coordinati dal professor Augello. Essa è organizzata in forma di dizionario bio-bibliografico degli economisti italiani dell'Ottocento e del primo Novecento e si caratterizza come storia "documentale" della scienza economica nel nostro paese.

plat_AugelloIl primo volume, diviso in tre tomi, contiene i saggi bio-bibliografici su più di settanta economisti del periodo, preceduti da un'introduzione che ricostruisce la storia del progetto e i suoi percorsi realizzativi e analizza, attraverso alcune tabelle e figure, i dati complessivi più rilevanti della ricerca. Il secondo volume si articola in un complesso di indici che facilitano la consultazione dell'opera e gli approfondimenti tematici.

Opera di documentazione e al tempo stesso di lettura, essa offre uno straordinario strumento di approfondimento e di ricerca non soltanto sulla scienza economica e gli economisti italiani dell'età liberale, ma anche sulla storia politica, economica e sociale del paese, per il ruolo cruciale da essi svolto nelle istituzioni.

relatori1

"Il professor Augello - ha commentato in apertura Piero Barucci - ha realizzato il sogno che hanno tutti coloro che si occupano di storia: quello di realizzare nel corso della loro carriera un dizionario. Il dizionario è infatti un'opera che rimane nel tempo e che diventa strumento di lavoro per tutti gli studiosi che, da allora in poi, si occuperanno di quell'argomento, in questo caso la storia economica dell'Ottocento".

Dopo la presentazione e la discussione della metodologia e dei contenuti dei volumi da parte dei diversi relatori, che hanno sottolineato la progettualità dell'opera, l'incontro è stato chiuso dallo stesso autore. "Ho voluto portare a termine il progetto che è alla base dei volumi, un progetto nato trent'anni fa - ha detto Massimo Augello - come tributo alla mia disciplina. L'opera che abbiamo qui discusso rappresenta il lavoro conclusivo di un grande gruppo di ricerca, composto da più di cento studiosi di diversi settori che si sono alternati in questo lungo periodo con idee, passione e grande impegno".

gruppo_tuttiUna mattinata interamente dedicata all'innovazione nell'attività di impresa e alle eccellenze delle risorse umane quella che la Camera di Commercio di Pisa ha organizzato giovedì 11 dicembre per la consegna del Premio Innovazione 2014 e del Premio per Tesi di laurea relative all'anno accademico 2012-2013. Nell'occasione, sono stati premiati cinque giovani laureati dell'Università di Pisa e tre innovative imprese toscane, tra cui NetResults, spin-off dell'Ateneo pisano. Un'iniziativa alla quale hanno partecipato, oltre al Presidente della Camera di Commercio di Pisa, Pierfrancesco Pacini, il Direttore della Scuola Normale di Pisa Fabio Beltram e il prorettore alla Didattica dell'Università di Pisa Paolo Mancarella.

Con la scelta di riunire i due eventi in un unico momento celebrativo si è inteso valorizzare l'importanza dell'eccellenza nei suoi momenti più significativi: quello della formazione delle risorse umane e quello dell'innovazione nei processi produttivi.

Guarda la galleria di immagini della premiazione.
 

gruppo_laureatiPREMI DI LAUREA
Diciotto sono stati i lavori presentati per il concorso per premi per "Tesi di laurea" dell'anno accademico 2012-2013. La Commissione incaricata della valutazione ha individuato cinque lavori a cui sono andati i premi da 2.600 euro ciascuno. È stata presa in considerazione non soltanto la qualità complessiva del lavoro ma anche l'argomento affrontato, la sua rilevanza per l'economia provinciale e l'idea di possibile riqualificazione del territorio. Di seguito l'elenco dei premiati dal Presidente Pierfrancesco Pacini e dal prorettore alla Didattica dell'Università di Pisa Paolo Mancarella.

Veronica Baggiani, di Ponsacco (PI), laureata in Marketing e ricerche di mercato, è stata premiata per la tesi "Brevetti, marchi e privative industriali della provincia di Pisa 1895-1960. Un'analisi empirica dall'archivio storico della Camera di Commercio di Pisa". Relatore: Valeria Pinchera.

Riccardo Giusti, di Pisa, laureato in Ingegneria edile architettura, è stato premiato per la tesi "Progetto di un parco fluviale a Pisa". Relatori: Roberto Pierini, Paolo Riani, Paolo Galantini, João Ferreira Nunes.

Elena Pampalone, di Pisa, laureata in Ingegneria edile architettura, è stata premiata per la tesi "Il verde e la luce come rinnovo urbano. Progetto di riqualificazione urbanistica dell'area intramoenia di San Paolo a Ripa d'Arno". Relatori: Roberto Pierini, Marco Giorgio Bevilacqua, Francesco Leccese, Marco Guerrazzi.

Marco Romani, di Monsummano Terme (PT), laureato in Ingegneria edile, è stato premiato per la tesi "Valutazione della sostenibilità economica degli interventi di riqualificazione energetica secondo la metodologia LCC (Life Cycle Cost): applicazione a un edificio di edilizia sociale". Relatori: Fabio Fantozzi, Caterina Gargari, Massimo Rovai.

Giuseppe Serrapede, di Lucca, laureato in Ingegneria idraulica, dei trasporti e del territorio, è stato premiato per la tesi "Studio del sistema ferroviario per il collegamento dell'area portuale livornese con la rete nazionale". Relatori: Massimo Losa, Mario Lupi, Antonio Pratelli.

Leggi le motivazioni dei premi.

netresultsPREMIO INNOVAZIONE
Trentacinque le candidature per il Premio Innovazione, giunto quest'anno alla undicesima edizione, e tre le aziende selezionate dal Comitato Tecnico di Valutazione che si sono aggiudicate ciascuna l'assegno di euro 15.000 per essersi distinte per la loro capacità innovativa. Diversi i settori rappresentati dalle imprese vincitrici: dalle fonti energetiche rinnovabili, al manifatturiero per finire alle Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione. Di seguito l'elenco delle imprese premiate dal Presidente Pierfrancesco Pacini e dal Direttore della Scuola Normale di Pisa Professor Fabio Beltram.

• 40SOUTH ENERGY, con sede a Pisa.

• ESANASTRI, con sede a Calcinaia (PI).

• NETRESULTS, con sede a Pisa.

NETRESULTS S.R.L.
L'azienda spin-off dell'Università di Pisa è stata premiata per l'attenzione costante alla ricerca e all'evoluzione di prodotti e servizi ICT nel settore tecnologico della Next Generation Network e delle Unified Communication, con una verticalizzazione specifica sul tema Voice Over IP. Il team di ricercatori che ha fondato questa spin-off, selezionata e finanziata dal Fondo Rotativo della Camera di Commercio di Pisa in fase di start up, ormai affermata sul suo segmento di mercato, riceve il premio in particolare per l'ultimo prodotto creato, una piattaforma di misura della QoE (Quality of Experience). Il sistema emula il comportamento di un utente umano valutando in modo oggettivo la qualità percepita dal cliente per qualsiasi servizio di telecomunicazione

 

locandinaSarà aperto giovedì 11 dicembre, al Polo Piagge di Pisa, il congresso su "Gli economisti e la guerra", XIII incontro dell'Associazione Italiana per la Storia del Pensiero Economico (AISPE), organizzato in collaborazione con l'Università di Pisa. L'appuntamento, che andrà avanti fino a sabato 13, fa parte delle celebrazioni nazionali per il centenario della prima guerra mondiale e si svolge sotto l'alto Patrocinio della Presidenza della Repubblica e della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il programma del convegno è stato presentato, a Palazzo alla Giornata, dal rettore Massimo Augello, che è presidente dell'AISPE e del Comitato scientifico del congresso, dal vice prefetto vicario, Valerio Massimo Romeo, e dal professor Luca Michelini, membro del Comitato scientifico del congresso.

Tema centrale delle tre giornate pisane sarà il rapporto tra economisti e prima guerra mondiale, cui saranno dedicate 5 delle 19 sessioni in programma, con un approccio pluralistico, un'ottica multidisciplinare e un'attenzione specifica rivolta alle varie esperienze nazionali. I contributi spazieranno dai problemi tecnici della gestione monetaria, al ruolo svolto dagli economisti come consiglieri politici, fino all'analisi dell'impatto che la guerra ha avuto sulla riflessione teorica dei singoli studiosi. Intorno a questo tema si intersecano gli argomenti delle altre sessioni, che indagheranno, tra l'altro, sul caso italiano, sia per quanto riguarda il rapporto tra pensiero economico italiano e conflitto bellico, sia in relazione alla nascita del pensiero economico corporativo.

conferenza1Il convegno non mancherà, inoltre, di promuovere una riflessione sul più generale rapporto tra gli economisti e la guerra, partendo dalla concezione classica maturata nella seconda metà del Settecento secondo cui il commercio e lo sviluppo economico possono proliferare solo in un contesto di pace. Da allora in poi per gli economisti diventa fondamentale lo studio dell'intreccio tra espansione economica e forza militare, fino alle teorie marxiane che inquadrano i fenomeni bellici come eventi riconducibili alle dinamiche economiche e ai conflitti tra le grandi potenze capitalistiche. La prima guerra mondiale, rompendo drammaticamente ogni speranza in un legame indissolubile tra progresso economico e pace, segna l'inizio di un'epoca storica che attraverso il secondo conflitto bellico mondiale e la guerra fredda arriva fino ai giorni nostri. La situazione attuale indica, infatti, che le crisi economiche e le guerre sono rimaste eventi di importanza decisiva, e che le conflittualità tipiche delle società di mercato stanno progressivamente pervadendo la realtà dei paesi più progrediti.

"Il XIII congresso dell'AISPE - ha dichiarato il professor Massimo Augello, presidente dell'associazione - è tra gli appuntamenti più significativi di celebrazione del centenario del primo conflitto mondiale, tanto a livello nazionale che internazionale. Del resto, il rapporto tra guerra ed economia, declinato in tutte le sue innumerevoli sfaccettature, è stato costantemente al centro della riflessione degli economisti e intimamente legato alle loro elaborazioni teoriche e alle loro concezioni politiche e di politica economica".

---------------------------------------------------------------------------------------

"Gli economisti accademici italiani dell'Ottocento"
Nell'ambito del XIII congresso dell'AISPE, saranno presentati i quattro volumi curati dal professor Massimo Augello

volumi_economistiNell'ambito del XIII congresso dell'AISPE, venerdì 12 dicembre saranno presentati i quattro volumi su "Gli economisti accademici italiani dell'Ottocento", curati dal professor Massimo Augello. Con l'autore, ne discuteranno i professori Piero Barucci - già ministro del Tesoro nei governi Amato e Ciampi e attualmente membro della presidenza dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato - e insieme a loro Pier Francesco Asso, dell'Università di Palermo, Marco Guidi, dell'Università di Pisa, Manuela Mosca, dell'Università di Lecce, e Piero Roggi, dell'Università di Firenze.

L'opera, frutto di una coedizione tra il ministero dei Beni culturali e la Fabrizio Serra, è il risultato di una ricerca trentennale condotta nell'ambito di numerosi progetti d'interesse nazionale (PRIN), coordinati dal professor Augello. Essa è organizzata in forma di dizionario bio-bibliografico degli economisti italiani dell'Ottocento e del primo Novecento e si caratterizza come storia "documentale" della scienza economica nel nostro paese.

Il primo volume, diviso in tre tomi, contiene i saggi bio-bibliografici su più di settanta economisti del periodo, preceduti da un'introduzione che ricostruisce la storia del progetto e i suoi percorsi realizzativi e analizza, attraverso alcune tabelle e figure, i dati complessivi più rilevanti della ricerca. Il secondo volume si articola in un complesso di indici che facilitano la consultazione dell'opera e gli approfondimenti tematici.

Opera di documentazione e al tempo stesso di lettura, essa offre uno straordinario strumento di approfondimento e di ricerca non soltanto sulla scienza economica e gli economisti italiani dell'età liberale, ma anche sulla storia politica, economica e sociale del paese, per il ruolo cruciale da essi svolto nelle istituzioni.

Ne hanno parlato:
Tirreno Pisa 1
Tirreno Pisa 2
Nazione Pisa
RepubblicaFirenze.it
RepubblicaFirenze.it
TirrenoPisa.it
PisaToday.it
PisaInformaFlash.it
Controcampus.it
LaVoceSociale.it

BookNella seduta di venerdì 5 dicembre, il Consiglio di Amministrazione dell'Università di Pisa ha approvato all'unanimità il progetto definitivo relativo ai lavori di adeguamento, consolidamento e riorganizzazione funzionale del Palazzo della Sapienza. Gli interventi previsti, per un importo complessivo di circa 12 milioni di euro, riguarderanno l'intero edificio, mirando in particolare al consolidamento strutturale del fabbricato - come prescritto dall'Ordinanza del 4 marzo 2014 sulla base dello Studio sulla sicurezza statica del dicembre 2013 effettuato dai tecnici del MIBACT e dell'Ateneo - e al superamento del forte degrado manutentivo evidenziato dalle analisi tecniche.

Il costo degli interventi sarà coperto per tre milioni di euro tramite contributo della Fondazione Pisa e per altri tre mediante finanziamento della Regione Toscana. I due ministeri interessati, il MIUR e il MIBACT, parteciperanno complessivamente con poco meno di tre milioni di euro, mentre la parte restante sarà a diretto carico dell'Ateneo, anche attraverso la parziale copertura derivante dalla vendita di beni non più utili ai fini istituzionali.

Per quanto riguarda la destinazione finale del Palazzo, il progetto conferma gli spazi già in uso alla Biblioteca del MIBACT. Nella parte universitaria saranno mantenute le due Aule Magne d'Ateneo e la sede della direzione del dipartimento di Giurisprudenza, da sempre presente all'interno dell'edificio. La nuova Biblioteca delle scienze giuridiche, politiche e sociali, che riunirà le strutture bibliotecarie attualmente dislocate a Palazzo Bianchi Monzon, a Palazzo Ricci, in Piazza dei Cavalieri e in Via Volta, avrà una capacità di oltre 6.500 metri lineari di volumi e più di 200 posti lettura. Al piano terra sarà infine realizzato un polo didattico d'Ateneo destinato ai corsi di laurea magistrale e post-laurea, con una dotazione di sei aule per circa 250 posti a sedere.

"L'approvazione del progetto definitivo sulla Sapienza da parte del C.d.A. – ha precisato il rettore Massimo Augello – è l'approdo di un lungo lavoro portato avanti da tutte le istituzioni coinvolte (Università, Biblioteca Universitaria, MIUR e MIBACT, Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Toscana, Soprintendenza per i Beni Architettonici di Pisa, Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, Comune di Pisa, Prefettura di Pisa) che, estranee a ogni polemica strumentale, si sono da subito attivate, operando concretamente con grande sintonia e spirito di collaborazione per garantire i percorsi più solleciti e rigorosi al fine della riapertura del Palazzo nei tempi più brevi possibili. A tutte loro vanno i miei sentiti ringraziamenti, così come alle altre istituzioni (Regione Toscana e Fondazione Pisa) che hanno dimostrato attenzione e grande sensibilità per la questione. Dopo questo passaggio fondamentale, partirà l'iter per l'affidamento dei lavori, sulla base di un bando di gara europeo, che potrà concludersi entro la metà del prossimo anno, per poi dare il via alla realizzazione degli interventi programmati, la cui durata è stimabile in circa 12 mesi".

Ne hanno parlato:
TirrenoPisa.it
NazionePisa.it
PisaToday.it
PisaInformaFlash.it
PaginaQ.it
GoNews.it 

Questo sito utilizza solo cookie tecnici, propri e di terze parti, per il corretto funzionamento delle pagine web e per il miglioramento dei servizi. Se vuoi saperne di più, consulta l'informativa