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L'Università di Pisa continua a essere presente sul podio del prestigioso Academic Ranking of World Universities (www.shanghairanking.com/), elaborato dalla "Jiao Tong" University di Shanghai e giunto nel 2015 alla 13° edizione. L'Ateneo pisano si piazza tra il 150° e il 200° posto al mondo, insieme ad altri quattro, ma confrontando le schede delle singole istituzioni emerge che Pisa è in effetti in seconda posizione, con uno score di 18,79, dietro solo a Roma "La Sapienza" (19,92) e davanti a Milano (18,29), Padova (17,76) e Torino (16,92). Ancora più in basso, tra il 201° e il 300° posto, si collocano le Università di Bologna, di Firenze e il Politecnico di Milano, mentre altri 12 atenei sono tra il 301° e il 500° posto.ARWU2015

L'Università di Pisa ribadisce la sua tradizione di eccellenza anche per quanto riguarda il macro settore delle Scienze naturali e matematiche, dove si piazza tra il 101° e il 150° posto al mondo, e i campi disciplinari della Matematica, in cui è prima in Italia e tra il 76° e il 100° posto al mondo, della Fisica, dove è tra il 101° e il 150°, e della Chimica, tra 151° e 200°.

In generale, l'Italia piazza 20 atenei tra i primi 500 al mondo, perdendo una unità rispetto allo scorso anno, in una classifica dominata dalle università degli Stati Uniti, con 146 tra le prime 500, seguite dalla Germania (39), dal Regno Unito (37) e dalla Cina (32).

"La classifica di Shanghai, che per ampiezza di parametri e per metodologia utilizzata è la più autorevole al mondo – ha commentato il rettore Massimo Augello – conferma i risultati già emersi dagli altri principali ranking elaborati da istituti internazionali, a partire dal QS di Londra, che posizionano l'Ateneo pisano ai primi posti in Italia e individuano un gruppo molto ristretto di università stabilmente al vertice della graduatoria nazionale. Purtroppo questo scenario interno si colloca nell'ambito di un contesto generale che ci vede ancora una volta penalizzati a livello internazionale, riuscendo a mantenere una buona qualità media, ma perdendo progressivamente le nostre punte di eccellenza. A questo proposito, ricordo che solo fino a due anni fa l'Università di Pisa e La Sapienza erano nella fascia più alta tra 101° e 150° posto. Come era facilmente prevedibile e come i rettori stanno denunciando da diverso tempo, questo arretramento è la conseguenza inevitabile della costante diminuzione di risorse destinate alle università, che rischia di condannare il nostro sistema universitario e della ricerca a una progressiva marginalizzazione internazionale. Mentre l'Italia non ha alcuna università tra le prime 150 al mondo, infatti, ben 16 nazioni piazzano almeno una loro istituzione tra le prime 100, con la presenza sempre più massiccia di realtà emergenti - quali per esempio Singapore, la Corea e il Brasile - che, al contrario di quanto avviene nel nostro Paese, continuano a investire ingenti risorse nel settore."

Summer School 1Con 12 studenti provenienti da diverse parti del mondo - tra cui la California, la Nuova Zelanda e l'Indonesia - si è appena conclusa la Summer School in Osteoarchaeology and Paleopathology dell'Università di Pisa, svoltasi nel Laboratorio di Paleopatologia della Scuola Medica sotto la direzione e supervisione del professor Gino Fornaciari. Le attività di laboratorio, volte a fornire le competenze necessarie per effettuare lo studio antropologico e paleopatologico di base dei resti scheletrici umani antichi, sono state seguite dalle dottoresse Valentina Giuffra e Simona Minozzi. Si tratta della seconda edizione della Summer School, che conferma il successo dello scorso anno, con due sessioni attivate. Ciascuna sessione della Summer School si è svolta nell'arco di 3 settimane, durante le quali sono state effettuate lezioni frontali e una consistente parte di attività pratica in laboratorio.

Gli studenti sono stati istruiti sulle procedure di pulizia, consolidamento, restauro, siglatura, inventario e schedatura dei resti scheletrici e dentari. Sono state affrontate le principali tematiche riguardanti lo studio antropologico dello scheletro umano, in particolare le metodologie per la determinazione del sesso e dell'età alla morte, l'osteometria, il rilevamento dei caratteri ereditari e del grado di sviluppo delle inserzioni muscolari. Infine, gran parte delle lezioni è stata dedicata alla paleopatologia, cioè al riconoscimento delle malattie nei resti umani antichi.

Summer School 2Gli studenti hanno potuto anche visitare lo scavo archeologico di Badia Pozzeveri, dove si svolgeva contemporaneamente la Field School, organizzata in collaborazione tra l'Università di Pisa e l'Università dell'Ohio e co-diretta dal professor Fornaciari e dal professor Clark Spencer Larsen, e hanno potuto assistere al lavoro archeologico e al recupero dei resti umani antichi. Inoltre, sono state organizzate una visita alla Divisione di Radiologia dell'Università di Pisa, dove gli studenti hanno potuto assistere in diretta all'applicazione delle indagini radiologiche più moderne ai reperti ossei patologici, e una visita al Museo di Anatomia Umana "Filippo Civinini", dove sono conservati preziosi reperti anatomici del '700 e dell'800.

La Divisione di Paleopatologia vanta un'esperienza pluriennale nel settore degli studi antropologici e paleopatologici: decine di studenti si sono formati nei suoi laboratori svolgendo tirocini e tesi di laurea, e la Summer School è stata organizzata proprio con lo scopo di internazionalizzare questo settore e diffonderne le competenze anche all'estero.

calendario13Gli Uffici dell'Amministrazione dell'Università di Pisa rimarranno chiusi da mercoledì 5 agosto (compreso) a venerdì 14 agosto (compreso).

Il Centro Matricolandosi sarà chiuso da mercoledì 5 agosto (compreso) a mercoledì 19 agosto (compreso).

Segreteria studenti e Segreteria studenti post-laurea
Durante il periodo estivo gli uffici della Direzione Didattica e servizi agli studenti - Settore Studenti e Settore Laureati (Segreteria studenti e Segreteria studenti post-laurea) saranno chiusi al pubblico da mercoledì 5 agosto (compreso) a mercoledì 19 agosto (compreso).

Il servizio dello sportello pomeridiano del Settore Laureati (su appuntamento) non sarà effettuato nei giorni 28 luglio, 4 e 25 agosto.

Il Servizio Job Placement sarà in pausa da mercoledì 5 agosto (compreso) a martedì 18 agosto (compreso).

A questo link è possibile consultare gli orari estivi delle Biblioteche d'Ateneo.

tuoçuniAiutare i giovani toscani a scegliere la facoltà universitaria più adatta alle loro esigenze. È questo l'obiettivo di TUO@uni, il progetto di orientamento promosso dalla Regione Toscana che anche quest'anno permette a 390 studenti della quarta e quinta superiore di trascorrere una settimana nelle università toscane per sperimentare l'offerta formativa degli atenei, con un focus specifico verso le opportunità occupazionali. A Pisa, come a Firenze e Siena, sono arrivati 130 ragazzi, ospiti per una settimana della Residenza dei Praticelli.

Dal 2 al 6 agosto gli studenti saranno ospitati nelle strutture dell'Azienda per il Diritto allo studio universitario delle tre città e prenderanno parte, con un'autentica full immersion estiva, a lezioni e dibattiti ma anche a momenti ricreativi di vita universitaria.

Leggi il programma della settimana a Pisa.

Dal 3 agosto i ragazzi e le ragazze inizieranno una full immersion orientativa di 4 giorni, entrando in contatto diretto con la vita universitaria. Sono previste 3 o 4 lezioni al giorno su un ampio ventaglio di argomenti diversificati a seconda dell'ateneo ospitante, con dibattito successivo e presentazioni. I docenti saranno a disposizione dei ragazzi a tempo pieno. In programma anche "speakers' corner" e nelle ore serali spazi informativi sulle altre università toscane. Domani 3 agosto prevista anche una cena con i singoli rettori ("Metti un rettore a cena").

Nel 2015 sono in tutto 464 gli studenti che hanno presentato la loro candidatura per partecipare al progetto. TUO è organizzato dalla Regione in collaborazione con i tre Atenei toscani, l'Università per stranieri di Siena, la Scuola Normale Superiore e la Scuola Superiore Sant'Anna, l'Ufficio Scolastico Regionale e l'Ardsu. Giovanisì ha promosso in maniera continuativa l'evento attraverso i suoi canali di comunicazione.

Per informazioni: www.regione.toscana.it

radioeco3È tempo di bilanci e cambiamenti in casa Radioeco, la web radio degli studenti dell'Università di Pisa che chiude la stagione con numeri da record: 30 programmi nel palinsesto settimanale con 300 puntate registrate; più di 14 mila ascoltatori live e oltre 20 mila ascolti dei podcast; quasi 190 mila accessi alla pagina e alla sezione blog che conta almeno 400 articoli pubblicati. È una macchina organizzativa complessa, con più di un centinaio i membri dell'organico, ma che funziona e che si prepara a crescere ancora. Fissata infatti al 31 agosto la scadenza per compilare la domanda di recruitment pubblicata sul sito della radio in cui si distinguono i vari profili: tecnico, speaker, blogger, redattore.

radioeco2Ma oltre al ricambio fisiologico dello staff, si annuncia anche un importante rinnovo in seno al direttivo, ufficializzato la settimana scorsa nelle sale del rettorato in compagnia del Comitato dei Garanti, formato da Marco Guidi, prorettore alla Comunicazione, Rosalba Tognetti, prorettrice agli Studenti, e dalla professoressa Dianora Poletti.

La novità sta nel passaggio di testimone dallo storico station manager e fondatore, Francesco Cito, che dal 2008, anno di nascita della radio, ha seguito e coordinato tutte le attività fino ad oggi, a Fabiano Catania che dopo un anno di pratica si prepara alla gestione affiancato dagli altri membri del direttivo Caterina Pinzauti, Adriana Vernice, Francesca Giannaccini e Nicolò Caltabellotta.

Nuova direzione, nuovo organico, nuova stagione ma la musica non cambia. Tanti già i progetti in cantiere - a partire da una più forte presenza ad eventi come il prossimo Internet Festival - finalizzati a far conoscere ancora di più quello che è nato come un piccolo esperimento online e che sta formando negli anni, "la voce degli studenti dell'Università di Pisa".

nutrizioneTra le nuove lauree magistrali in arrivo all'Università di Pisa a partire dall'anno accademico 2015/2016 c'è anche "Scienze della nutrizione umana", un corso di studi della durata di due anni attivato al dipartimento di Farmacia e pensato per i laureati triennali provenienti dall'ambito sanitario o scientifico-farmaceutico. Il corso ha l'obiettivo di formare una figura professionale con conoscenze e competenze specifiche nell'ambito degli alimenti e dei nutrienti, in grado di operare anche in organismi internazionali.

Il laureato in "Scienze della nutrizione umana" sarà capace di valutare la composizione, la qualità nutrizionale, l'efficacia funzionale, la sicurezza e l'idoneità degli alimenti per il consumo umano, nonché lo stato di malnutrizione in eccesso o in difetto nelle popolazioni o in gruppi di popolazioni. Allo stesso tempo avrà tutte le conoscenze necessarie per applicare correttamente la normativa vigente, padroneggiare le nuove tecnologie applicate all'alimentazione e nutrizione umana ed essere in grado di promuovere la salute umana, realizzando un approccio distinto e integrato a quello sanitario.

Nel corso di laurea saranno quindi affrontate discipline formative quali chimica generale, organica e analitica, fisiologia della nutrizione, medicina interna e gastroenterologia e discipline specialistiche inerenti gli alimenti, i nutrienti, l'economia e l'organizzazione dei sistemi alimentari, la statistica dei consumi alimentari e delle tendenze nutrizionali, e la relativa legislazione di riferimento. Per conseguire la laurea lo studente dovrà acquisire 120 crediti formativi universitari (CFU). Il percorso didattico prevede inoltre 300 ore di tirocinio professionalizzante da svolgersi presso strutture universitarie, aziende pubbliche o private, enti pubblici o altre strutture esterne nazionali o estere. Il corso non prevede il numero programmato né obbligo di frequenza.

I laureati magistrali in Scienze della nutrizione umana potranno esercitare la propria professione presso aziende di preparazione, conservazione e distribuzione degli alimenti, aziende farmaceutiche e dei prodotti per la salute, aziende di ristorazione e ristorazione ospedaliera. Inoltre potranno lavorare in organismi pubblici e privati – anche internazionali – preposti alla conoscenza e alla sorveglianza delle tendenze nutrizionali della popolazione e al controllo degli alimenti e dei prodotti per la salute e in istituzioni che si occupano di nutrizione in funzione degli effetti sulla salute e sul benessere degli individui. I laureati potranno anche accedere a corsi di dottorato di ricerca, scuole di specializzazione e master, nonché all'esame di Stato dell'Ordine Nazionale dei Biologi, il cui superamento consente l'iscrizione al relativo albo professionale e l'esercizio di attività libero professionali nei diversi settori inerenti la nutrizione umana.

Per ulteriori informazioni sul corso, gli interessati possono consultare il sito www.farm.unipi.it o possono contattare l'Unità Didattica del dipartimento di Farmacia ai numeri 050 2219503/502/528 o tramite e-mail all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

buoni frutti Nasce "I Buoni Frutti", il primo progetto di franchising sociale in agricoltura a sostegno dell'innovazione e della diffusione di pratiche e prodotti di agricoltura sociale. Presentata a Roma a luglio, alla presenza del MIPAAF e delle organizzazioni del settore agricolo, "I Buoni Frutti" è un'iniziativa del dipartimento di Scienze veterinarie dell'Università di Pisa e dell'Agenzia Italiana per la Campagna e l'Agricoltura Responsabile e Etica (AiCARE). L'idea è di utilizzare la tecnica del franchising commerciale adattandola a una funzione pubblica, per trasferire conoscenze ed esperienza da imprese e territori di successo verso nuovi interlocutori meno esperti. "I Buoni Frutti" si pone dunque come marchio etico a livello nazionale con l'obiettivo di valorizzare i prodotti realizzati all'interno di percorsi di agricoltura sociale e promuovendone al contempo le buone pratiche.
"In Italia, l'agricoltura sociale è un mondo relativamente nuovo che coinvolge attori diversi - imprese agricole, cooperative sociali, associazione di volontariato, istituzioni pubbliche", ha spiegato il professore Francesco Di Iacovo dell'Ateneo pisano.
"La legge sull'agricoltura sociale – ha aggiunto Di Iacovo - è appena diventata legge dello Stato. Il riferimento normativo faciliterà così il lavoro di quanti nell'agricoltura sociale già operano e, allo stesso tempo, assicurerà chiarezza normativa per quanti si avvicineranno per la prima volta al tema. La legge nazionale, però, richiederà specifiche applicative volte a facilitare la corretta diffusione dell'agricoltura sociale, una direzione nella quale agisce 'I Buoni Frutti'" .
"'I Buoni Frutti' – ha sottolineato Francesca Durastanti, presidente di AICARE - vuole accelerare la diffusione delle buone pratiche di agricoltura sociale facilitando la diffusione regolata dell'innovazione e accompagnando processi di creazione di valore sociale ed economico utili per rispondere a parte dei bisogni oggi presenti nella società italiana".
Fra gli esempio concreti di buone pratiche in agricoltura sociale, come sottolineano i promotori "I Buoni Frutti", c'è ad esempio l'esperienza della provincia di Torino. In tre anni, a seguito di un'azione coordinata da Coldiretti Torino e Università di Pisa, si è creata una rete di 35 imprese, 15 cooperative sociali, consorzi dei servizi e Comuni che è riuscita, senza investimenti pubblici diretti, a includere al lavoro 38 persone a bassa contrattualità. Il progetto www.ortietici.it dell'Università di Pisa ha poi evidenziato che i prodotti di agricoltura sociale creano valore per la comunità (per ogni kg di prodotto un risparmio di spesa pubblica di 0,74 € rispetto al costo di servizi alternativi, e 7 minuti di lavoro inclusivo di persone a bassa contrattualità con un'efficacia superiore rispetto a pratiche ordinarie), per i consumatori (0,70€ di risparmio rispetto a prodotti di pari qualità sui mercati ordinari) e per privati (un margine di 0,30€/kg per il progetto al netto dei costi).

frutti rossiIl segreto della dieta mediterranea è anche nei colori e il merito è degli antociani, molecole che determinano la colorazione dal rosso al blu di frutta e verdura e che possono contribuire alla prevenzione di malattie cronico-degenerative connesse alla produzione di radicali liberi. A documentare le ultime scoperte sul ruolo benefico degli antociani per la salute sono stati Lucia Guidi e Marco Landi del dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali dell'Università di Pisa in un loro recente contributo al volume "Handbook of Anthocyanins: Food Sources, Chemical Application and Health Benefits" (Nova Science Publisher).
 

guidi e landi"Gli antociani (anthos = fiore e kyanos = blu) sono tra i pigmenti più diffusi nel regno vegetale e molti alimenti tipici della dieta mediterranea ne sono ricchi come ad esempio mirtilli, melanzane, pesche, arance, fichi, ciliegie, olive solo per annoverarne alcuni", ha spiegato Lucia Guidi.

Per ogni frutto e ortaggio i ricercatori dell'Ateneo pisano hanno riportato il contenuto di antociani, ricavandone così una sorta di "classifica" degli alimenti, con in testa l'uva nera (800-900 mg di antociani per 100 grammi), seguita dalla ciliegia (350-400 mg), dal ribes (80-420 mg) e dalle olive (55-430 mg), fino al vino rosso (24-35 mg).

"È stato calcolato – ha concluso Lucia Guidi - che l'apporto procapite di antociani attraverso la dieta può variare nei Paesi europei tra i 19,8 e 64,9 mg al giorno e che certamente gli italiani sono tra i maggiori consumatori di queste molecole proprio in virtù della dieta mediterranea e dall'assunzione quotidiana di frutti come more, fragole o prugne e di ortaggi come melanzane e radicchio senza dimenticare, infine, il vino".

Ne hanno parlato:
La Repubblica Firenze
Il Tirreno Pisa
Repubblica.it
RepubblicaFirenze.it
Focus.it
Ok-Salute.it
YahooNotizie.it
InToscana.it
Today.it
GoNews.it
PisaInformaFlash
LaGazzettadiLucca.it
GreenReport
WineNews.it

Cartolina 10 08 1894 retroDisegni al posto di parole, le lingue più diverse, dal latino al tedesco, così come diversi sono i toni e gli stili, dall'amichevole ed affettuoso al deferente e formale sino alla linguaggio licenzioso e alle imprecazioni squisitamente toscane. Il primo volume dell'edizione critica e integrale dell'epistolario Giacomo Puccini, appena pubblicato dalla casa editrice Leo S. Olschki, è frutto di un lavoro di ricerca durato anni: a coordinare l'intero progetto (i volumi previsti sono in tutto nove) è la professoressa Gabriella Biagi Ravenni del dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica dell'Università di Pisa che ha curato anche questa prima uscita insieme allo studioso di Puccini Dieter Schickling.


Questo primo volume contiene 784 lettere, 150 delle quali inedite, che vanno dal 1877 al 1896 e nell'insieme fotografa il ventennio più ricco di cambiamenti nella vita e nella carriera di Giacomo Puccini. Sul piano professionale si ripercorre la fase finale degli studi sino alla maturazione artistica, da Le Villi (che suscitò l'interesse degli esperti) e dall'Edgar (che invece sembrò un arretramento tanto che Puccini, scoraggiato, meditò di emigrare in America) al primo successo indiscusso di Manon Lescaut e alla consacrazione definitiva con La bohème. Sul piano umano emergono gli affetti familiari e le amicizie giovanili, le ambizioni e le GiacomoPuccinidifficoltà e si passa da un Puccini povero studente di provincia al conservatorio di Milano sino all'agiatezza finalmente conquistata. Moltissimi anche i destinatari che aumentano con il passare degli anni: i suoi librettisti ed in particolare Luigi Illica, il suo editore Giulio Ricordi, gli interpreti come il tenore Francesco Tamagno, i familiari e infine anche le 25 lettere che testimoniano la relazione fra Giacomo ed Elvira Bonturi.


"Il lavoro di ricerca sull'epistolario si è dimostrato un vero e proprio work in progress – spiega Gabriella Biagi Ravenni – il censimento delle lettere ha registrato un continuo incremento, 4.000 nel 1989, più di 7.000 nel 2008 e oltre le 8.000 nel 2014. Su questa base è ragionevole pensare che nel corso della sua vita Puccini abbia scritto più di 20.000 lettere e che ai nove volumi previsti dal piano dell'opera se ne aggiungano anche altri".
La realizzazione del progetto è iniziata con la ricerca delle fonti, con l'acquisizione di buone riproduzione e il loro inserimento in una banca dati dedicata. Le fasi successive di trascrizione e annotazione dei testi hanno quindi richiesto un fitto lavoro di équipe da parte dei membri del comitato editoriale che si sono avvalsi di una metodologia informatica creata ad hoc.
Il primo volume dell'Epistolario, alla cui pubblicazione hanno contribuito il dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica dell'Università di Pisa e la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, fa parte dell'Edizione Nazionale delle Opere di Giacomo Puccini, promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

Ne hanno parlato:
Il Tirreno Estate
Libertà Piacenza
Gazzetta di Parma
Giornale di Brescia
Ansa Cultura
Ansa Toscana
PisaInformaFlash

Atalay 2015 07 24

Si chiama Elias Wendm Atalay, ha 27 anni, è originario di Shire in Etiopia ed è il primo studente straniero laureato in "Embedded Computing Systems", il corso di laurea magistrale dell'Università di Pisa, realizzato in collaborazione con la Scuola Sant'Anna, che prepara specialisti nei sistemi di elaborazione dedicati utilizzati nell'ambito dell'automazione, dell'avionica, dell'elettronica dei veicoli, delle telecomunicazioni e della robotica.

Elias, dopo aver conseguito il Bachelor of Science presso il Mekelle Institute of Technology, si è iscritto a Pisa nell'anno accademico 2012-2013, laureandosi pochi giorni fa con una tesi dal titolo "Design and Analysis of Routing Protocol for IPv6 Wireless Sensor Networks". La tesi è stata realizzata nei laboratori del dipartimento di Ingegneria dell'Informazione sotto la guida del professor Enzo Mingozzi e discussa davanti a una commissione presieduta dal professor Marco Avvenuti. La proclamazione è stata preceduta da un saluto del rettore Massimo Augello che ha ricordato l'impegno dell'Ateneo pisano nelle politiche di internazionalizzazione.

La laurea magistrale in "Embedded Computing Systems", di cui è presidente la professoressa Gigliola Vaglini, appartiene alle discipline dell'Ingegneria Informatica. Le materie di insegnamento comprendono sistemi operativi in tempo reale, algoritmi, gestione delle risorse, sistemi a microcontrollore, sistemi multicore, sistemi distribuiti, reti di sensori, ingegneria del software, programmazione in ambienti distribuiti.

Attivato dall'anno 2012/2013, il corso è una delle lauree dell'Ateneo tenute interamente in lingua inglese, che riescono ad attrarre anche studenti dall'estero. Ad oggi, alla laurea in "Embedded Computing Systems", risultano iscritti 3 studenti stranieri, di cui due etiopi e un pachistano, mentre per il prossimo anno accademico sono in arrivo altri due studenti egiziani e due etiopi.

Nella foto Elias Wendm Atalay con il professor Marco Avvenuti. 

Ne hanno parlato: 
NazionePisa.it

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