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BOLD figure SynopsiÈ tutta italiana la ricerca che per la prima volta svela come già a poche settimane di vita le aree del cervello del neonato che presiedono all'analisi della visione del movimento, siano sorprendentemente mature e simili a quelle dell'adulto. Una scoperta stupefacente che apre nuove prospettive prognostiche nei bambini con disturbi neurologici. Lo studio da titolo "BOLD Response Selective to Flow-Motion in Very Young Infants" è stato pubblicato da PLOS Biology e porta la firma di Maria Concetta Morrone, ricercatrice del IRCCS Fondazione Stella Maris di Calambrone (Pisa) e dell'Università di Pisa. Con i suoi collaboratori della Fondazione Stella Maris, Laura Biagi e Michela Tosetti e dell'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, Sofia Crespi, è riuscita in un'impresa che getta una nuova luce su queste aree cerebrali che si pensava si sviluppassero molto più lentamente con l'età, grazie alle interazioni che il bambino ha con il mondo esterno "Invece - dice la professoressa Maria Concetta Morrone - abbiamo scoperto che già poche settimane dopo la nascita, sono sorprendentemente mature". E questo grazie a studi che ancora nessuno era riuscito a fare, ovvero quelli di Risonanza Magnetica funzionale effettuati su neonati svegli, collaboranti e impegnati attivamente nell'osservazione degli stimoli visivi. Per la prima volta la ricerca del team tutto al femminile ha fornito importanti indicazioni sulla maturazione delle aree cerebrali responsabili del movimento visivo nelle prime settimane di vita, riuscendo a costruire le prime mappe della funzione corticale visiva dei neonati.

Fondamentale è stato l'utilizzo della Risonanza Magnetica funzionale per registrare l'attività cerebrale dei neonati a 7 settimane di età. Ed è stata una sfida davvero impegnativa quella di gestire dei bambini così piccoli, svegli e collaborativi dentro allo scanner di Risonanza Magnetica, che richiede ai soggetti di restare fermi per lungo tempo. La professoressa Morrone e il suo team hanno superato queste difficoltà, riuscendo a registrare l'attività cerebrale dei piccoli in risposta agli stimoli visivi. "Precedenti studi di Risonanza Magnetica funzionale nei neonati hanno individuato con successo l'area visiva primaria, ma non erano riusciti a mappare la costellazione delle aree corticali che presiedono alle funzioni del movimento visivo e della direzione - prosegue la professoressa Morrone -. Una difficoltà dovuta al fatto che queste aree non rispondono in modo affidabile durante la sedazione o il sonno del neonato". Per incoraggiare il bambino a restare tranquillo e guardare gli stimoli visivi i ricercatori sono rimasti accanto ai piccoli. La stessa professoressa Morrone è riuscita a portare a termine sedute di 30 minuti con bambini rassicurati dal tocco della sua mano sotto la testa. In altre situazione l'esame è stato eseguito con la presenza della mamma. In questo modo è stato possibile tenere attenti i bambini agli stimoli visivi per un tempo sufficiente a produrre dei dati affidabili.

BOLD Foto webBOLD Foto webNel corso degli esperimenti con la Risonanza Magnetica funzionale il team della professoressa Morrone ha registrato l'attività cerebrale in circa dodici bambini di 7 settimane di età, mentre erano intenti a seguire con lo sguardo dei punti luminosi che si muovevano in modo casuale o in traiettorie coerenti. I ricercatori hanno scoperto che, proprio come gli adulti, i bambini mostrano maggiori risposte al movimento coerente, rispetto al moto casuale. Questo è avvenuto in un'ampia rete di aree cerebrali, comprese quelle associate alla percezione del corpo e al sistema vestibolare. Anche in queste aree del cervello i neonati hanno mostrato attività simili a quelle degli adulti. "Questo suggerisce che i bambini di poche settimane possiedono già la percezione del proprio corpo nello spazio", proseguee Sofia Crespi, ricercatrice dell'Università Vita-Salute San Raffaele.

In un successivo esperimento di controllo svolto sempre con la Risonanza Magnetica funzionale il team ha testato 9 piccoli del campione già sottoposto ai test, stavolta mentre dormivano. Nell'analizzare l'attività cerebrale nelle aree sensibili al movimento identificate nel primo esperimento hanno trovato molte somiglianze tra bambini e adulti, ma anche differenze notevoli: molto diverso è lo sviluppo delle connessioni funzionali tra queste aree associative a la corteccia visiva primaria. "Questo risultato suggerisce che alcune di queste aree nel bambino possano ricevere una innervazione che segue un diverso percorso rispetto all'adulto, e che non coinvolge l'area corticale primaria visiva, come è stato osservato anche nelle scimmie. Questo circuito alternativo di innervazione potrebbe essere la base di molti fenomeni di riorganizzazione che osserviamo in adulti con lesioni congenite", afferma Laura Biagi che è primo-coautore dello studio con Sofia Crespi.

Complessivamente lo studio ha dimostrato come le principali aree corticali che servono all'elaborazione del movimento proprie degli adulti, in realtà siano all'opera già a 7 settimane di vita. Anche se il dato certamente più sorprendente è che i bambini così piccoli, che ancora non sanno camminare, già abbiano la percezione della posizione del proprio corpo nel mondo esterno . Questi risultati sono molto importanti per le implicazioni cliniche che ne potrebbero derivare, in particolare per quanto riguarda quei disturbi dello sviluppo neurologico come l'autismo e la paralisi cerebrale, in cui la visione ne viene compromessa. Questa ricerca fornisce indicazioni preziose sulla posizione in cui si trovano le diverse aree visive del cervello infantile e il loro stato di maturazione. Mappe che possono guidare i medici verso nuove prospettive riabilitative appropriate e maggiormente efficaci se realizzati durante certe finestre temporali dello sviluppo.

Immagini:
Figura in alto: le immagini della risonanza magnetica funzionale
Nella foto: da sinistra Crespi, Morrone, Tosetti, Biagi

sicurezza1È stato presentato lunedì 28 settembre il master di secondo livello in "Management in sicurezza nei luoghi di lavoro e valutazione dei rischi (esperto in sicurezza)", una novità nell'offerta formativa dell'Ateneo che nasce con la collaborazione dell'INAIL, del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, della Regione Toscana, del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, del Consiglio Nazionale delle Ricerche e dell'Azienda Unità Sanitaria Locale n. 5 di Pisa. Programmi e obiettivi del nuovo corso sono stati illustrati dal prorettore alla Didattica, Paolo Mancarella, dal presidente della Scuola di Ingegneria, Massimo Ceraolo, dal direttore del dipartimento di Ingegneria dell'Energia, dei Sistemi, del Territorio e delle Costruzioni, Marco Raugi, e dal direttore del master, Giuseppe Bellandi.

La nascita del corso è motivata dalla richiesta sempre maggiore di personale qualificato nel settore della sicurezza civile e industriale e dalla necessità di fronteggiare il fenomeno infortunistico sul territorio nazionale. Tra le finalità del master vi è anche quella di costituire un Centro di eccellenza per la formazione superiore nel campo disciplinare della sicurezza nei luoghi di lavoro con lo scopo di promuovere e coordinare studi e ricerche nel campo della sicurezza civile e industriale capaci di incentivare la collaborazione fra i diversi soggetti e favorire sinergie fra competenze diverse che concorrano alla ideazione, concezione e sviluppo di progetti e iniziative scientifiche, favorendo così lo scambio di informazioni ed esperienze atte a promuovere una fattiva collaborazione interdisciplinare nel predetto ambito culturale.

Sicurezza2Il master si propone di formare la figura professionale di "Esperto in Sicurezza" (Safety Manager), da impiegare in variegati contesti produttivi pubblici e privati, dotato di capacità professionale specifica sui temi di sicurezza nei luoghi di lavoro al fine di elaborare, analizzare e implementare soluzioni funzionali alla mitigazione del fenomeno infortunistico, per progettare e gestire un sistema di sicurezza all'interno di aziende, svolgere i compiti di responsabile del servizio di prevenzione e protezione e di coordinatore per la sicurezza nei cantieri temporanei e mobili.Alcune figure di riferimento sul mercato del lavoro sono: il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, gli Addetti al predetto servizio, il Coordinatore per la Progettazione e l'Esecuzione dei Lavori nell'ambito dei cantieri temporanei e mobili, il Responsabile del Sistema di Gestione della Sicurezza, il Consulente in Sistemi di Gestione della Sicurezza. Il master abilita alle mansioni di Coordinatore nei cantieri edili e RSPP/ASPP. Il Master è altresì finalizzato al mantenimento dell'iscrizione negli elenchi di cui art. 7 D.M. 05/08/2011 (Aggiornamento antincendio) e al mantenimento dell'abilitazione per l'attività di CSP e CSE, Allegato XIV del D. Lgs. 81/08 (aggiornamento sic. cantieri).
I destinatari sono giovani laureati di secondo livello: Lauree Magistrali, Specialistiche, Vecchio ordinamento in Ingegneria, Architettura, Scienze delle Professioni Sanitarie.
Il master è di durata annuale e prevede 1500 ore articolate in lezioni frontali, attività di studio e preparazione individuale, stage ed elaborato finale. All'insieme delle attività formative previste, corrisponde l'acquisizione da parte degli iscritti di 60 crediti formativi universitari. Le lezioni inizieranno il 27 novembre 2015 e termineranno a ottobre 2016. Il numero di posti a disposizione è limitato a 20. Sono previsti anche 10 uditori. Il costo di iscrizione è di 4.000,00 euro e sono previste 16 borse di studio offerte da INAIL con copertura parziale o addirittura totale dei costi d'iscrizione. Le iscrizioni sono aperte; è possibile presentare domanda fino al 26 ottobre 2015.

Per le modalità di partecipazione consultare il bando sul sito ateneo: http://www.unipi.it/index.php/master/master/2225
Maggiori informazioni sono sul sito del master: www.mastersicurezzaunipi.it

Il master è diretto dal professor Giuseppe Bellandi e coordinato dal dottor Nicola Marotta. Il Consiglio scientifico è composto, oltre che dal direttore, dai professori Antonio Aiello, Marco Carcassi, Massimo Ceraolo, Fabio Fantozzi, Marco Giannini, Diego Lo Presti, Pierpaolo Privitera, e inoltre dal dottor Giovanni Asaro, direttore regionale INAIL, e dal dottor Ottavio Zirilli, Direttore Tecnico dell'Istituto di Fisiologia Clinica del CNR di PISA.

Ne hanno parlato:
Tirreno Pisa
Nazione Pisa
InToscana.it
PisaToday.it
PisaInformaFlash.it
TirrenoPisa.it

GenesUna ricerca tutta italiana e interamente finanziata dall'Università di Pisa ha individuato i profili genetici con un valore prognostico favorevole nella cura del tumore alla prostata. Lo studio, durato quattro anni e condotto presso il dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale dell'Università di Pisa in collaborazione con l'Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana, l'Ospedale di Pontedera e l'IRCCS-CROB Centro di Riferimento Oncologico della Basilicata, è stato appena pubblicato sulla rivista "Oncotarget".
"Il carcinoma della prostata è ancora una delle principali cause di morbilità e mortalità nei paesi sviluppati, e il numero previsto di casi di questo tipo di cancro nei prossimi 15 anni aumenterà di più del 20%. - hanno spiegato Anna Solini e Guido Bocci dell'Ateneo pisano - La scoperta di biomarcatori in grado di identificare i pazienti con la prognosi migliore risulta quindi molto utile per meglio definire il corretto approccio terapeutico nel trattamento di questa malattia".
I ricercatori hanno applicato un nuovo tipo di analisi dei risultati e cioè la survival dimensionality reduction methodology (SDR) che ha portato all'identificazione di un particolare profilo genetico (costituito dalla combinazione di genotipi del vascular endothelial growth factor receptor-2 e del recettore ionotropico purinergico P2X7) che risulta associato ad una maggiore sopravvivenza globale (126 mesi rispetto a 66). Sottoposti a questo screening non invasivo, i pazienti con prognosi sfavorevole potrebbero così beneficiare fin dall'inizio di trattamenti con farmaci innovativi e, d'altra parte, chi ha buona prognosi potrebbe optare per un trattamento meno aggressivo tra le opzioni terapeutiche disponibili.
Lo studio, finanziato con il "Bando Ricercatori 2011" dell'ex Facoltà di Medicina e Chirurgia, è disponibile anche in versione open access, accogliendo le recenti indicazioni dell'Ateneo in merito. Il gruppo al completo che ha realizzato la ricerca è composto da Anna Solini, Paola Orlandi, Chiara Rossi, Teresa Di Desidero, Anna Fioravanti, Romano Danesi e Guido Bocci del dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale dell'Università di Pisa; da Vittorio Simeon dell'IRCCS-CROB, Centro di Riferimento Oncologico della Basilicata; da Lisa Derosa, Andrea Fontana, Luca Galli e Alfredo Falcone dell'Unità Operativa di Oncologia 2 dell'Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana; da Sara Lucchesi, Luigi Coltelli, Laura Ginocchi e Giacomo Allegrini dell'Unità Operativa di Oncologia dell'Ospedale di Pontedera.

ricercatori unipi - parigiRiccardo Faoro, giovane dottorando in Fisica in cotetula tra l'Université Paris-Sud-11, Orsay e l'Università di Pisa, è primo autore di un articolo appena pubblicato sulla prestigiosa rivista "Nature Communications". Faoro ha svolto la sua tesi di dottorato come fellow del progetto europeo Cooperativity in Highly Excited Rydberg Ensembles — Control and Entanglement (COHERENCE) a cui partecipano i due gruppi di ricerca di Orsay, coordinato da Pierre Pillet, e Pisa, coordinato da Ennio Arimondo, autori anch'essi dell'articolo. COHERENCE è un 'Marie Curie Initial Training Network' focalizzato sulla creazione e manipolazione di atomi di Rydberg e sulle loro applicazioni.
L'articolo, intitolato "Borromean three-body FRET in frozen Rydberg gases", riporta un risultato importante sul processo fisico conosciuto come 'Förster resonance energy transfer' (FRET). Nel FRET quando due molecole, o più in generale due sistemi quantistici, si avvicinano a distanze nanometriche e una delle due (donore) è in uno stato elettronico eccitato, l'energia di eccitazione può trasferirsi all'altra molecola (accettore) se i loro livelli energetici sono vicini. Le applicazioni del FRET più sensazionali si sono avute in bioscienze, riconosciute nel 2008 con il premio Nobel in Chimica.
I ricercatori hanno mostrato che il processo FRET può avvenire anche se 'donore' e 'accettore' non hanno livelli vicini in energia. L'esperimento ha mostrato che si può supplire a questa mancanza utilizzando un terzo corpo, (atomo, molecola o altro sistema quantistico) che agisce come 'spettatore'. Alla fine del processo il terzo corpo si trova nel suo stato iniziale, ma con la sua presenza ristabilisce l'efficienza di un processo altrimenti poco probabile. Il meccanismo è chiamato Borromeano perché nel FRET a tre corpi le interazioni fra donore, accettore e spettatore sono interconnesse come i tre anelli del simbolo della famiglia di Francesco Sforza a Milano. Spezzando uno dei tre anelli Borromeani anche gli altri due si separano. Così pure senza la presenza e l'interazione dello spettatore il processo di FRET non avviene
Nel caso della ricerca pubblicata non vengono studiate molecole di interesse biologico, ma atomi di cesio preparati in particolari stati eccitati (di Rydberg). Si tratta di simulazione quantistica, un campo di indagine di vasto interesse al livello mondiale, che si basa sulla universalità delle leggi della fisica. Un processo di natura fondamentale come il FRET può infatti essere verificato su un qualunque sistema quantistico. Atomi di cesio in cui l'elettrone esterno è eccitato a livelli di energia elevati subiscono le stesse forti interazioni interatomiche di molecole biologiche. La varietà di stati atomici accessibili e la loro precisa preparazione attraverso tecniche laser permette di simulare condizioni quantistiche estremamente diverse e verificare la correttezza di previsioni teoriche.
I risultati della ricerca avranno ricadute sia nel campo delle applicazioni, sia nella ricerca fondamentale. Come estensione dell'attuale FRET, la tecnica dei tre corpi permette di ampliare le sue applicazioni a condizioni in cui il processo viene condizionato dalla presenza di un opportuno spettatore, quindi aumentando la risoluzione dell'indagine. Per la ricerca fondamentale si tratta di un nuovo strumento basato su eccitazione laser per la preparazione selettiva, e condizionata, di un qualunque oggetto quantistico, atomo, molecola, nanoparticella, etc.
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Didascalia foto: da destra Riccardo Faoro, Patrick Cheinet, Pierre Pillet e in alto Ennio Arimondo

tutor alla pari dipartimento ChimicaCon l'inizio dell'anno accademico, parte all'Università di Pisa il nuovo servizio del tutorato alla pari, che mira a fornire figure di supporto per tutte le esigenze e le problematiche degli studenti. Inizialmente, il servizio sarà attivato in forma sperimentale nei quattro dipartimenti di Civiltà e Forme del Sapere, di Chimica e Chimica industriale, di Matematica e di Economia e Management, con la prospettiva di arrivare a coprire una decina di dipartimenti entro la fine dell'anno e poi di estenderlo progressivamente alla totalità delle strutture.

I tutor alla pari sono un gruppo di studenti senior, che metteranno la loro preparazione ed esperienza a disposizione dei colleghi dello stesso dipartimento. Essi avranno tra i loro compiti quelli di agevolare i contatti con docenti e uffici, di facilitare la soluzione delle diverse problematiche che possono ostacolare il percorso universitario e di svolgere la funzione di mediazione verso gli uffici competenti per i casi più complessi. Dovranno saper accogliere gli studenti, in particolare quelli iscritti al primo anno, e fare da primo filtro per guidare i colleghi verso gli sportelli e i servizi più adeguati, permettendo così un pieno inserimento nel contesto universitario e una migliore fruizione delle opportunità di crescita professionale e personale.

tutorato webCoordinato dal Servizio di ascolto e consulenza dell'Ateneo, il progetto ha la peculiarità di reclutare i tutor attraverso specifici bandi di selezione e di fornire loro un'accurata formazione di base, con incontri dedicati alla didattica e ai servizi per gli studenti, ma anche agli aspetti comunicativi e relazionali, oltre che all'organizzazione dello specifico dipartimento cui appartengono. La loro attività si svolgerà sotto la supervisione degli psicologi afferenti al Servizio di ascolto e consulenza e in stretta collaborazione sia con i docenti referenti per l'orientamento che con il personale delle segreterie didattiche. La logica del lavoro di gruppo permetterà, inoltre, una costante condivisione di idee, informazioni e buone prassi.

"Con il progetto del Tutorato alla pari - ha sottolineato la professoressa Rosalba Tognetti, prorettore per gli Studenti - vogliamo agevolare il percorso formativo dei nostri studenti, soprattutto di quelli che presentano aspetti di debolezza, e nello stesso tempo vogliamo prevenire i fenomeni dell'abbandono e dell'inattività, cercando da subito di facilitare l'inserimento delle matricole e la loro integrazione nel contesto universitario. È molto importante che a svolgere questi servizi siano altri studenti dello stesso dipartimento, adeguatamente formati e preparati ad affrontare le diverse problematiche che possono rallentare o bloccare le carriere universitarie".

Il servizio del Tutorato alla pari è già stato presentato - o sarà presentato a breve - agli studenti dei quattro dipartimenti in occasione del benvenuto alle matricole. Le informazioni su sedi e orari degli Sportelli saranno pubblicate direttamente sui siti dei dipartimenti.

Ne hanno parlato:
NazionePisa.it
PisaToday.it
PisaInformaFlash.it

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Nella foto in alto i tutor alla pari del dipartimento di Chimica e Chimica industriale, dove il progetto è stato presentato lunedì 21 settembre in occasione del benvenuto alle matricole. Fino al 2 ottobre sarà attivo un banchetto informativo all'entrata del dipartimento.

na-saNegli scorsi giorni il rettore Massimo Augello ha ricevuto la visita del presidente di Nucleoeléctrica Argentina SA, Luis Antunez, che ha approfittato di un impegno istituzionale in Europa per salutare personalmente il professor Augello. All'incontro hanno partecipato anche il professor Francesco D'Auria, responsabile scientifico per l'Ateneo dei contratti con NA-SA, l'ingegner Oscar Mazzantini, responsabile della sicurezza delle centrali nucleari in Argentina, e il dottor Simone Sbrana Santochi, project manager del gruppo di ricerca nucleare che ha collaborato con NA-SA al sito di San Piero a Grado.

NA-SA, principale società pubblica argentina del settore energetico, ha sviluppato con l'Ateneo pisano una collaborazione pluriennale e molto apprezzata, che ha coinvolto numerosi docenti ed esperti internazionali e che ha permesso di affrontare e approfondire con successo alcuni ambiti tecnologici relativi alla sicurezza della centrale nucleare di Atucha-2, gestita da NA-SA in Argentina. Proprio nello scorso luglio sono stati presentati i risultati dei progetti di ricerca realizzati in collaborazione tra i due enti. Durante l'incontro tra il rettore e il presidente di NA-Sa c'è stato il comune auspicio che tale collaborazione possa presto approdare a nuove e importanti iniziative.

Dal nostro antenato Homo naledi, fino all'umanoide del futuro Walkman. Sarà un vero viaggio nel tempo e nella scienza quello che l'Università di Pisa proporrà in occasione di BRIGHT, la Notte dei ricercatori in programma il prossimo 25 settembre nelle strade, nelle librerie, nei caffè della città, oltre che in alcuni laboratori dell'Ateneo aperti al pubblico.

A partire dalle ore 16 sarà possibile seguire la diretta su Twitter (@Unipisa e @brightoscana) e gli aggiornamenti su Facebook (Università di Pisa e Bright - La Notte dei Ricercatori in Toscana).

marchi webIn Largo Ciro Menotti, dove saranno allestiti gli stand della ricerca, la manifestazione sarà aperta da un incontro con Damiano Marchi (nella foto a destra), l'antropologo pisano che ha partecipato alla scoperta dell'Homo naledi, la nuova specie umana i cui resti sono stati recentemente rinvenuti in una grotta del Sudafrica. Il ricercatore incontrerà il pubblico subito dopo l'inaugurazione prevista alle ore 16, a cui interverranno il rettore Massimo Augello e la coordinatrice regionale dell'evento Katherine Isaacs.

walkmanIn piazza ci sarà un altro ospite speciale, Walkman (nella foto a sinistra), il robot umanoide progettato dai ricercatori del Centro Piaggio dell'Università di Pisa insieme all'IIT di Genova, che di recente è stato protagonista della competizione internazionale DARPA Robotics Challenge a Los Angeles. L'automa, alto 1,85 metri e pesante 100 chili, in grado di camminare, aprire le porte e usare strumenti di lavoro, farà alcune dimostrazioni delle sue abilità al pubblico, con la "regia" dei ricercatori che lo hanno costruito.

A partire dalle ore 16, nella piccola Expo della ricerca allestita in Largo Ciro Menotti, sarà inoltre possibile visitare stand con meteoriti lunari del dipartimento di Scienze della terra, i simulatori medici del Centro Endocas, la barca a vela "Cherubina" costruita dagli studenti di Ingegneria, gli esperimenti del dipartimento di Farmacia e molto altro.

In contemporanea con l'apertura degli stand, nei bar e nelle librerie nelle vicinanze di Borgo Stretto, molti ricercatori presenteranno al pubblico le proprie attività e risponderanno alle domande e alle curiosità dei presenti. Sarà dunque possibile gustare un "Aperitivo della ricerca" insieme agli archeologi che raccontano i loro scavi nell'antica Tebe, gli scienziati che svelano i segreti del cosmo e delle stelle e che illustrano la "fisica di Harry Potter". Oppure sarà possibile recarsi a un incontro di "Librerie e scienza" e ascoltare il racconto di missioni spaziali e impatti di asteroidi con la Terra, o rileggere qualche romanzo famoso con lo sguardo di un giurista. Tra gli eventi promossi nelle librerie, ce ne saranno alcuni dedicati specificatamente ai bambini, che potranno ad esempio conoscere alcuni miti della Grecia antica che trattano il tema dell'incontro e dell'accoglienza degli altri.

Per chi si vuole immergere nella realtà di un vero laboratorio scientifico, il dipartimento di Chimica aprirà le porte della sua nuovissima sede in via Moruzzi 13, con un programma di attività che prevede esperimenti, attività ludico pratiche per bambini, una mostra fotografica ed eventi di intrattenimento.

Il programma completo degli eventi è disponibile sul sito www.bright2015.org e sul sito www.unipi.it.

 

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Il comunicato delle iniziative pisane:

Locandina BRIGHT Toscana 2015

Venerdì 25 settembre la notte in Toscana si illumina con la ricerca e, in contemporanea con Firenze e Siena, Pisa celebra i suoi scienziati e i suoi studiosi con un ricco calendario di iniziative all'insegna della divulgazione e del divertimento. "BRIGHT - La Notte dei ricercatori in Toscana" è organizzata da Università di Pisa, Scuola Normale Superiore, Scuola Superiore Sant'Anna, CNR, INFN, INGV, IMT, EGO-Virgo, insieme alle Università di Firenze, Siena e Stranieri di Siena, ed è parte della "Notte europea dei ricercatori" promossa ormai da 10 anni dalla Commissione Europea in circa 300 città di 24 paesi d'Europa. Incontri, esperimenti, caffè della scienza, visite ai laboratori, mostre fotografiche, una rassegna di film ospitata al Cinema Arsenale sono solo alcune delle proposte che animeranno la città della Torre, insieme a Lucca e Cascina.

Il programma di BRIGHT è stato presentato lunedì 21 settembre al rettorato dell'Università di Pisa, che per il terzo anno consecutivo è capofila della manifestazione in tutta la Toscana. Oltre alla professoressa Katherine Isaacs, coordinatrice regionale dell'evento e docente dell'Università di Pisa, sono intervenuti i rappresentanti di tutti gli Enti e i centri di ricerca coinvolti: il professor Andrea Ferrara della Scuola Normale, il professor Vincenzo Lionetti dell'Istituto di Scienze della Vita della Scuola Sant'Anna, Domenico Laforenza, presidente dell'Area della Ricerca del CNR di Pisa, Gilberto Saccorotti, direttore della Sezione di Pisa dell'INGV, Michele Viviani, dell'INFN sezione di Pisa, Elena Cuoco, responsabile della comunicazione di Virgo/EGO.

bright2015 pisa"BRIGHT 2015 è stato pensato come un evento corale, una notte in cui i ricercatori della Toscana incontrano i giovani, gli studenti e i cittadini per presentare i frutti del loro lavoro quotidiano – ha spiegato Katherine Isaacs – A partire dalle ore 16, a Pisa i protagonisti mostreranno le loro ricerche in stand allestiti in Largo Ciro Menotti, mentre tutte le altre iniziative si distribuiranno alla Scuola Normale e in Piazza dei Cavalieri, nel Chiostro della Scuola Sant'Anna, nell'area CNR di San Cataldo, al dipartimento di Chimica in via Moruzzi, all'INGV in via della Faggiola e in Largo Pontecorvo nella sede dell'INFN".

Nel corso della giornata si alterneranno numerose visite a laboratori mentre, con gli "Aperitivi della ricerca" e "Librerie e scienza" ospitati nei bar e nelle librerie del centro il pubblico potrà confrontarsi da vicino con i ricercatori in un clima informale. BRIGHT offrirà molto anche ai bambini, con attività pensate appositamente per loro agli stand della ricerca, nei laboratori e nelle piazze. Numerose iniziative sono promosse dall'IMT a Lucca nel Complesso di San Francesco e al Museo di Villa Guinigi e dall'Osservatorio Gravitazionale Europeo (EGO) a Cascina.

Con la collaborazione del Cinema Arsenale, BRIGHT parlerà dei ricercatori anche attraverso il cinema, con una maratona di proiezioni a ingresso gratuito in programma dalle 20.30 alle 2 di notte, dal titolo "Geniali, brillanti e... un po' squinternati", e un brindisi di intermezzo. Il ciclo proseguirà poi tutto il mese di settembre e fino al 14 ottobre.

 

IF2015

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dalle regole per costruire nuovi spazi virtuali a come i Big Data stanno cambiando perfino il mondo del calcio; dal futuro della musica digitale alle istruzioni su come investire sulle startup; dal viaggio nel mondo della Rete in Medio Oriente alle possibilità professionali che Internet offre alle generazioni delle App; dall'ideazione di un videogame ai robot che aiutano le persone disabili a vivere meglio, passando per i laboratori didattici per i più piccoli, ai panel sul rapporto tra giornalismo e social e tra memoria storica e Rete. E poi incontri sul futuro del cibo, sulla storia degli emoticon fino alla dimostrazione di come - con un Commodore 64 - si poteva inventare un game come i Lego. E' questo il viaggio rivoluzionario di Internet Festival 2015 dal titolo "Geografie ed esplorazioni della Rete" in programma in Toscana, a Pisa, dall'8 all'11 ottobre. Quattro giorni di dibattiti, workshop e laboratori, per raccontare la rivoluzione digitale e la nuova idea di spazio che grazie alla Rete prende forma. Il Festival ha un programma di oltre 200 eventi a ingresso libero, in 20 location e con 200 ospiti, che si svilupperà per tutta la città di Pisa - candidata a capitale italiana della cultura 2016/17- in un viaggio nel mondo della Rete quest'anno dedicato al concetto di "spazio digitale": una mappa senza confini, in continua mutazione, senza regole, che procede a folle velocità.

Le sezioni di IF2015 - Il Festival è diviso in varie sezioni quali Garage Digitale dedicata alla sperimentazione e alla evoluzione del mondo del lavoro; Living Cultura, sui nuovi spazi culturali che funzionano da aggregatori tra community, creativi, investitori e amministratori e Scena Digitale, l'area tematica a cura del Registro.it del Cnr, con una serie di eventi dedicati al diritto internazionale; alle relazioni tra imprese, associazioni di categoria, allo stato di avanzamento dell'Agenda Digitale e al mondo delle startup con la quarta edizione di ".itCup". Di futuro del cibo si parlerà in Hackorto, la parte del programma dedicata ai contadini 2.0, agli orti online e alle strategie contro lo spreco alimentare. Di diritti e conflitti (Isis e Medio Oriente) e di come l'innovazione potrà costruire ponti tecnologici verso i paesi emergenti se ne parlerà nella nuova sezione tematica Porto Franco. In programma anche Game Box, lo spazio dedicato al mondo dei giochi; IF Terminal dedicata alla musica, al teatro e allo sport e T-Tour, un'area interamente dedicata alle attività educative e divulgative sulla cultura digitale per curiosi, appassionati ed esperti di tutte le età. Tra gli eventi collaterali anche cinque mostre per tutta la città tra cui l'istallazione su Ponte di Mezzo, al centro della città, dal titolo Inter Spazio (un'esperienza sulla diversa percezione dello spazio).

Tra gli ospiti: Remo Bodei, Giulio Giorello, Maurizio Ferraris, Lina Bolzoni, Domenico Quirico, Don Mussie Zerai (candidato Premio Nobel per la Pace 2015), Massimo Bottura, Marco Malvaldi, Federico Maria Sardelli, Marco Damilano, Andrea Rivera, Carlo Massarini, Enrica Tesio, GIPI, Mandy Rose, Sammy Basso, Don Pasta, Andrea Baranes, Massimiliano Allegri, Clio Make Up, Gigi Marzullo, The Jackal, Nikhil Pahwa, Jasper Visser, Leonardo Romanelli, Nick Di Fino, Nathan Jurgenson, Giovanni Gulino di Marta sui Tubi, I Gatti Mezzi, Marco Pratellesi, Massimo Russo, Michele Mezza, Titti Postiglione, Andrea Santagata.

"Da millenni, il controllo degli spazi fisici, i territori, - ha detto Claudio Giua, direttore del Festival - genera migrazioni, guerre, invasioni, ribellioni, repressioni. È ancora così, dalla Crimea alla Siria. All'interno di ogni comunità, le lotte per gli spazi più ambiti alimentano odi, vendette, scontri. Gli spazi si conquistano, si difendono e si spartiscono. Soprattutto, in tempo di pace si animano, si vitalizzano, si governano. Ma non si creano. Invece nell'ambiente digitale gli spazi si creano. È una situazione senza precedenti. Poi gli spazi virtuali si riempiono e s'organizzano. Anche qui, spesso viene il momento delle guerre di conquista e di resistenza. Per fortuna, senza spargimenti di sangue. Di questi spazi e delle nuove tribù umane che li popolano vogliamo raccontare a Pisa durante l'Internet Festival 2015".

IF2015 è promosso da Regione Toscana, Comune di Pisa, Registro.it e Istituto di Informatica e Telematica del Cnr, Università di Pisa, Scuola Superiore Sant'Anna, Scuola Normale Superiore insieme a Camera di Commercio, Provincia di Pisa e Associazione Festival della Scienza. Il direttore del Festival è Claudio Giua, presidente di Fondazione Sistema Toscana. Il coordinamento è affidato ad Adriana De Cesare per Fondazione Sistema Toscana. Anna Vaccarelli (IIT-CNR) e Gianluigi Ferrari (Università di Pisa) coordinano rispettivamente il comitato esecutivo e scientifico.

Il programma in pillole - Tra gli eventi da segnalare il panel "Supernova" organizzato da Talent Garden e Digital Magics (10/10): sarà presentato per la prima volta in Italia il White Paper, documento di sette punti redatto da Digital Magics – venture incubator quotato in Borsa – da presentare al Governo italiano su come favorire il processo di crescita del Paese, concentrandosi sulla promozione delle startup e dell'imprenditoria innovativa, dell'eccellenza italiana legate al concetto di Made In Italy e di digital transformation. Tra i relatori Enrico Gasperini, fondatore e presidente di Digital Magics; Layla Pavone, partner di Digital Magics; Paolo Barberis, consigliere per l'Innovazione del Presidente del Consiglio, l'onorevole Vincenza Bruno Bossio, membro della Commissione Trasporti e Telecomunicazioni e Intergruppo Parlamentare per l'Innovazione, Vittorio Bugli, assessore al Bilancio della Regione Toscana e Marco Gay, presidente Confindustria Giovani. Modererà la tavola rotonda Luca De Biase, Direttore di Nova24 - Il Sole 24 Ore. Tra gli eventi speciali quello dal titolo "Spazio nello sport" con il mister Massimiliano Allegri, primo allenatore nel mondo ad aver sviluppato una app dedicata al calcio (10/10).

E poi la "Toscana digitale e le imprese" sull'artigianato digitale con l'assessore regionale Vittorio Bugli e altri ospiti (9/10); "Dall'idea al progetto: il coaching a supporto delle startup" con Michela Lupi e Roberta Tempone, una guida su come sviluppare un'idea imprenditoriale (9/10). Una descrizione analitica dei mercati digitali sarà tratteggiata da Paolo Cellini e Antonio Converti in "L'industria e i mercati di Internet e dei nuovi media" (10/10).
Di economica agricola parlerà Maurizio Martinelli di Registro .it del Cnr di Pisa che illustrerà una ricerca sul settore agroalimentare (9/10); mentre di come i Big Data possono supportare le produzioni agricole nelle mondo sarà il tema dell'incontro "Big Data & agricoltura: la prossima rivoluzione verde" (9/10), con Anne Bruinsma, Caterina Caracciolo e Marco Vieri.

internetFestival

Tra gli eventi dedicati al food l'edizione zero del Fas, il forum sull'alimentazione sostenibile (9/10) e il viaggio nella seduzione estetica del cibo con "FoodPorn"(10/10). Ospite di IF2015 anche Massimo Bottura, il grande chef considerato tra i migliori al mondo. Parlerà di etica ed estetica nella cucina contemporanea nell'incontro "La cucina a regola d'arte" (10/10). Da non perdere "Fragole, Keplero e disobbedienza" del foodj Nick di Fino e il doppio appuntamento all'insegna del mix cucina/matematica: due cooking show che avranno per protagonista lo scrittore Marco Malvaldi affiancato dalla cuoca cinese Huang Ling (9/10) e lo chef stellato Cristiano Tomei (10/10).

La Rete trattata dai filosofi negli incontri con Maurizio Ferraris, una lezione dal tema "Mobilitazione totale" che parte dalla domanda se è giusto o no rispondere dall'altra parte del mondo a un email tra il sabato e la domenica (11/10) e Remo Bodei che racconterà un'immaginaria partita a scacchi tra memoria e oblio nell'incontro "Una partita a scacchi" (11/10). Di culture in streaming parlerà il professor Giulio Giorello insieme a Gianpiero Lotito e Gaetano Manfredi, con Michele Mezza. IF2015 continua il suo percorso proponendo tematiche di stringente attualità come il panel "Dissesto idrogeologico: tecnologie e politiche del territorio" (9/10) e il "Meteo come scienza: bufale, modelli, previsioni e previsori", un incontro sul fatto che previsioni meteorologiche sono ormai oggetto di consumo di massa (9/10).

Del percorso dell'Agenda Digitale e delle pubbliche amministrazioni se ne parlerà con Domenico Laforenza (Direttore IIT-CNR), Vittorio Bugli e Furio Honsell. Di "Selfie" e di come è cambiata la comunicazione politica attraverso i social si discuterà in "Scena digitale" con Dino Amenduni e Marco Damilano (9/10). Tra gli ospiti anche Domenico Quirico che parteciperà all'incontro sul tema de "Il grande Califfato" (10/10) e Sammy Basso, una delle poche persone ammalate di progeria in Italia, in un incontro approfondito dal giornalista Sandro Bertuccelli di Repubblica, racconterà la sua storia e il rapporto con la Rete. A #IF2015 arrivano alcuni volti di giovani, che hanno saputo utilizzare la Rete come un portentoso megafono della propria abilità e che la nuova meritrocrazia del web ha trasformato in vere e proprie star. Star nella Rete con Sonia Cerrai, ClioMakeUp, Antonio Dikele Distefano, Lercio, Alessandro Magni e "ilnostrocaroDexter"; presenta Matteo Bordone (11/10). Da non perdere il collettivo The Jackal, il nuovo fenomeno del web da milioni di visualizzazioni, che giocano con ironia con gli stereotipi italiani attraverso cui commentano l'attualità, si perdono su Google e citano le grandi pellicole a partire dalla serie Gomorra (9/10).

Molti i percorsi dedicati all'evoluzione delle startup grazie alle competizioni come .itCup - che premierà la migliore idea tra le 100 pervenute, con un viaggio in Silicon Valley – e Bootstrap, a cura di Startupitalia, che fa incontrare startup e professionisti del business digitale. E poi StartApp Toscana Contest con la premiazione dei progetti vincitori che hanno partecipato al contest della Regione Toscana finalizzato a facilitare l'accesso al patrimonio informativo pubblico e ad aumentare il numero e il livello dei servizi digitali per cittadini e imprese. A IF2015 si parlerà anche di come app, startup, incubatori d'impresa, si sviluppino con successo nel continente africano nel panel: "Hackers in Africa: dallo spam illegale agli hacker civici contro la povertà" con Elisabetta Demartis, Cheikh Fall e Donata Columbro (11/10). Cosa ci fa un FabLab a sud del Sahara? Se ne parlerà in "Hackerare lo spazio fisico in contesti disagiati: Urban FabLab" (11/10). Una testimonianza che arriva dal Burkina Faso dove una piattaforma di scambio tra artigiani, designer e creativi africani ed europei è diventata un importante strumento di sviluppo.

IF2015 è anche formazione e divertimento. Torna la seguitissima sezione dei "T-Tour" che lo scorso hanno registrò ben 7.000 presenze, dedicata a proposte educative e formative, anche per i più piccoli, che suggeriscono una chiave di lettura e di orientamento nel mondo della Rete e della tecnologia.

Eventi collaterali ed Extra - Giovedì 8 ottobre la Stazione Leopolda si trasforma in una grande macchina del tempo musicale grazie alle sonorità futuristiche di Dream Koala, producer e musicista dal talento straripante, capace di ipnotizzare utilizzando una chitarra e un pad SP-404; il sound di uno dei più originali protagonisti della scena elettronica contemporanea, Koreless; e il mix di dub, trip hop e techno di Dj Food, pioniere dell'arte del dj-ing. Venerdì 9 ottobre è il momento di "Franco Stone. Una storia vera": tra musica, live-painting e teatro, arriva in anteprima una ricerca divertente delle fonti pisane che, durante il suo soggiorno toscano, ispirarono Mary Shelley, l'autrice di Frankenstein. Protagonista della serata un cast d'eccezione: I Sacchi di Sabbia, I Gatti Mézzi, lo scrittore Sergio Costanzo, l'attore Marco Azzurrini, il maestro Carlo Ipata, il disegnatore Guido Bartoli, e il grande GIPI con un'incursione d'autore. L'evento "Digital Culture, Social Media and Innovation for the Cultural Heritage" organizzato nell'ambito del progetto europeo Europeana Space, si terrà presso la Sala Bianchi della Scuola Normale. Il workshop è organizzato in collaborazione con Invasioni Digitali ed esplorerà le nuove forme di promozione del patrimonio culturale tramite i social. Le conclusioni sono affidate a Jasper Visser di Inspired by Coffee (ingresso libero su registrazione). Sabato 10 ottobre, riflettori puntati su Pellegrino Artusi con una serata dedicata alla sua vita, ripercorsa attraverso la lettura delle sue ricette dal dj e gastrofilo militante Don Pasta con il suo "Artusi Remix. Viaggio nella cucina popolare italiana". Un progetto multimediale in cui si mescolano cucina, musica, racconto popolare e immagini. Del fenomeno Musicraiser, la più grande community italiana di sostenitori di progetti musicali, si parlerà con i suoi ideatori: Tania Varuni e Giovanni Gulino, leader dei Marta sui Tubi. Domenica 11 ottobre presso la Stazione Leopolda, si rinnova l'appuntamento con Webnotte.

(Comunicato dell'ufficio stampa Fondazione Sistema Toscana)

intarsio fibonacciÈ un richiamo esplicito alle scoperte del primo grande matematico dell'Occidente cristiano, Leonardo Fibonacci, ed è riemerso grazie a un recente restauro che ha riportato i marmi della Chiesa di San Nicola in via Santa Maria all'antico splendore. Un originale studio di Pietro Armienti, docente di Petrologia e Petrografia dell'Università di Pisa, recentemente pubblicato sul Journal of Cultural Heritage, ha permesso di interpretare le eleganti geometrie dell'intarsio della lunetta sopra l'originario portale principale come un riferimento alla celebre successione numerica individuata dal matematico pisano.

"Per secoli i segni del tempo avevano reso illeggibili gli intarsi della facciata della chiesa, la cui costruzione, che risale all'inizio del XIII secolo, viene da molti attribuita a Nicola Pisano – commenta il professore – Dopo il restauro, il messaggio intarsiato nella lunetta del portale è emerso in tutti i suoi dettagli e ha permesso di dimostrare che il pregevole manufatto, che ha comportato il lavoro congiunto di matematici, teologi, artigiani, celebra le intuizioni che segnarono a Pisa la nascita di una scuola di pensiero capace di trasformare la visione medievale del mondo e di fare della città la culla del pensiero scientifico moderno".

San nicola pisa 01Secondo l'interpretazione del professor Armienti, le eleganti simmetrie dell'opera sono un richiamo diretto alle scoperte del matematico pisano: "Se si assume come unitario il diametro dei cerchi più piccoli dell'intarsio, i più grandi hanno diametro doppio, i successivi triplo, mentre quelli di diametro 5 sono divisi in spicchi nei quadratini ai vertici del quadrato in cui è inscritto il cerchio principale, quello centrale ha diametro 13 mentre il cerchio che circoscrive i quadratini negli angoli ha diametro 8. Gli altri elementi dell'intarsio disposti secondo tracce circolari individuano circonferenze di raggio 21 e 34, infine il cerchio che circoscrive l'intarsio ha diametro 55 volte più grande del circolo minore. 1,2,3,5,8,13,21,34,55 sono i primi nove elementi della successione di Fibonacci".

Per Armienti, il riferimento non potrebbe essere più esplicito e collega direttamente l'intarsio all'opera del grande matematico o a una cerchia di suoi diretti collaboratori o allievi: "L'intarsio di fatto è un abaco per rappresentare numeri irrazionali come p o il rapporto Aureo f, oltre che per calcolare con un'ottima approssimazione i lati dei poligoni regolari inscritti nel cerchio diametro maggiore. Si tratta dunque di un importante monumento la cui presenza era stata concepita per l'educazione delle élites, secondo il programma della filosofia scolastica: un dono prezioso della sapienza degli antichi giunto dopo ottocento anni di oblio e la cui presenza va valorizzata".

La scoperta di Armienti non ha ricevuto alcun finanziamento, ma è frutto di una attenta osservazione e dello slancio di un'intuizione, che spinge allo studio per il piacere che deriva dal trovare una risposta a una domanda che nessuno prima si era mai posta: "È questa passione l'insegnamento prezioso che le nostre università devono sempre trasmettere ai giovani desiderosi di apprendere, per poter capire il mondo e attirare finanziamenti per la ricerca di base e applicata. Infatti – conclude il professore – Fibonacci introdusse i numeri arabi per facilitare i calcoli dei commercianti pisani del suo tempo e, come lui, occorre essere consapevoli del valore sia intellettuale che economico della conoscenza".

Ne hanno parlato:
Corriere della Sera
l'Unità
Il Giornale
Corriere Fiorentino
Il Tirreno
Tirreno Pisa
Nazione Pisa
RepubblicaFirenze.it
CorriereFiorentino.it
InToscana.it
TirrenoPisa.it
PisaToday.it
PisaInformaFlash.it

mosaicoScoperti nuovi mosaici tardo antichi nella villa romana dell'Oratorio, un sito archeologico che si trova nel Comune di Capraia e Limite in provincia di Firenze. In occasione del restauro e della musealizzazione dell'area, un'équipe dell'Università di Pisa, diretta dal professore Federico Cantini del dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere, in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, ha riportato alla luce un nuovo pavimento musivo caratterizzata da diversi tipi di decorazioni, tra le quali spiccano ottagoni con al centro figure animali e un busto umano, e cornici composte da motivi geometrici e vegetali. In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, sabato 19 settembre (9-13 e 15-19), il sito sarà per la prima volta aperto al pubblico.
"La grande villa romana dell'Oratorio è un sito di eccezionale importanza che getta nuova luce sulle residenze delle ultime aristocrazie senatorie vissute tra il IV e il V secolo – ha spiegato Federico Cantini – Il complesso ha avuto una importante fase di monumentalizzazione in età tardo antica, quando, come testimonia il frammento di un'iscrizione, doveva appartenere alla famiglia dei Vetti e probabilmente allo stesso Vettio Agorio Pretestato, che fu corrector Tusciae et Umbriae prima del 362 e praefectus urbi nel 384, anno della sua morte".
Durante le precedenti campagne di scavo condotte dal 2010 al 2014, i ricercatori avevano scoperto una grande aula absidata con pavimento musivo policromo, al centro del quale è collocato un pannello con una scena di "venatio apri", cioè una caccia al cinghiale. Quest'ultimo ritrovamento, avvenuto a fine agosto, consente di ricostruire la pianta di una nuova parte della villa, che doveva essere costituita da una struttura esagonale con sale che si affacciavano su un ambiente centrale.
mosaico "Questa nuova scoperta – ha sottolineato la dottoressa Lorella Alderighi della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana - rafforza la valenza culturale ed economica in età romana, come già in età etrusca, di un'area considerata fino a poco tempo fa di limitata importanza per tutto il periodo imperiale, ma che, a seguito di una recente e intensa attività di ricerca sul campo e degli studi sul commercio e sui trasporti di merci e suppellettili nel medio Valdarno, sta dimostrando la propria centralità soprattutto nel periodo del tardo impero, considerato a torto un'epoca di decadenza commerciale e culturale".
"Siamo orgogliosi di queste nuove scoperte seguite alla campagna di scavi sul sito 'Le Muriccia' di Limite sull'Arno - ha concluso Alessandro Giunti sindaco del Comune Capraia e Limite - Già il ritrovamento del mosaico policromo intatto di alcuni anni fa, ci aveva dato numerose soddisfazioni. Adesso lavoreremo nel tempo per tutelare, valorizzare e rendere fruibile alla cittadinanza il sito, che è un patrimonio storico, artistico e culturale di prim'ordine".

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