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fusenetIl dipartimento di Ingegneria civile e industriale (DICI) dell'Università di Pisa è appena entrato a far parte di FuseNet, una associazione no profit fondata nel 2010 per coordinare le attività di formazione nel settore della fusione nucleare a livello europeo. L’ingresso nella rete FuseNet è stato possibile grazie al nutrito "portfolio" di progetti di ricerca già attivi nel settore in cui è coinvolto il DICI. In questo modo vengono a moltiplicarsi le possibilità di stage in ambito internazionale degli studenti pisani interessati agli studi in questo settore e il corso di laurea magistrale in Ingegneria nucleare assume una connotazione ancora più marcatamente internazionale, offrendo ulteriori possibilità di crescita culturale e di collocamento nel mondo del lavoro.
“Attualmente i finanziamenti Europei nel campo della fusione sono relativamente consistenti e l'Associazione FuseNet è in grado di sostenere studenti e dottorandi in scambi per stage di tesi o ricerca”, ha spiegato il professore Nicola Forgione responsabile delle relazioni con FuseNet per l’Ateneo pisano.
FuseNet e la rete sorella ENEN (European Nuclear Education Network Association) di cui è presidente il professore Walter Ambrosini dell’Università di Pisa hanno già firmato nel febbraio 2015 un accordo di collaborazione che prevede lo scambio di studenti e docenti. E’ in agenda inoltre una collaborazione nell'ambito del progetto europeo ANNETTE (Advanced Networking for Nuclear Education and Training and Transfer of Expertise), attualmente in fase di finanziamento, in cui sono previste azioni comuni per la realizzazione di corsi specifici per la "nuclearizzazione" del settore della fusione. Si tratterà di un'importante occasione di collaborazione in cui sarà coinvolta anche l’Università di Pisa e che porterà ad un'offerta di corsi, in presenza e a distanza (blended e-learning e MOOC), nel settore nucleare in generale.

start cup2015Sono due le idee nate dalla ricerca dell’Università di Pisa arrivate tra le 10 finaliste della Start Cup Toscana 2015. Echoes e TOI – Things on Internet sono state selezionate per la finale della competizione regionale in programma il prossimo 21 ottobre presso l'Auditorium di Santa Apollonia a Firenze, in via San Gallo 25 A.

La Start Cup Toscana è il “gran premio” che assegna riconoscimenti alle migliori idee toscane ad elevato contenuto tecnologico, provenienti dal mondo universitario e della ricerca. Alle tre idee che saliranno sul podio sarà offerta la possibilità di trasformare l’idea in una vera impresa, grazie ad attività formative, assistenza nella redazione del business plan e, soprattutto, con i premi in denaro, messi a disposizione dalla Regione Toscana, che agevoleranno la creazione e lo sviluppo dell’impresa. La Start Cup Toscana è organizzata dalle Scuole Superiori Universitarie e dalle Università della Toscana, con il supporto finanziario della Regione Toscana, in collaborazione con il Premio nazionale per l’innovazione, alla cui finale nazionale accederanno di diritto i vincitori. 

La giornata si aprirà alle ore 10.00 con i saluti di Marco Bellandi, prorettore al trasferimento tecnologico dell’Università di Firenze, e gli interventi di Monica Barni, vicepresidente della Regione Toscana, Massimo AugelloPierdomenico Perata, rettori rispettivamente dell’Università di Pisa e della Scuola Superiore Sant’Anna, e Mariapia Maraghini dell’Università di Siena. Seguirà la presentazione delle dieci idee di impresa finaliste da parte di Paolo Ferragina, prorettore al trasferimento tecnologico dell’Università di Pisa, per finire poi con le testimonianze raccolte da Andrea Piccaluga, delegato al trasferimento tecnologico della Scuola Superiore Sant’Anna, dei partecipanti all’iniziativa di formazione imprenditoriale Tuscan Start Up Academy, sostenuta dalla Regione Toscana. Alle ore 12.30 è prevista la proclamazione e la premiazione dei vincitori della Start Cup Toscana. L’elenco delle finaliste è disponibile a questo link.

logo echoesEchoes, già riconosciuta spin off del Consorzio nazionale interuniversitario per le telecomunicazioni (CNIT) e in fase di accreditamento per l’Università di Pisa, è nata come start up innovativa nel mese di luglio. I soci fondatori hanno sviluppato le proprie competenze nel dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa e presso il laboratorio RaSS del CNIT, nel ruolo di ricercatori e dottorandi impegnati in progetti di ricerca e sviluppo nelle tematiche relative alla sensoristica radar e al telerilevamento.

La società sta sviluppando un radar FMCW interferometrico multicanale per applicazioni di imaging 3D oltre a un radar passivo DVB-T multicanale per sorveglianza costiera. I principali requisiti consistono in un sistema innovativo di monitoraggio strutturale/ambientale a corto e cortissimo range, mediante l’utilizzo di algoritmi che permettono la sorveglianza di aree e strutture in tutte le condizioni climatiche e di visibilità, attraverso l'utilizzo di sensori radar ad alta risoluzione e basso impatto ambientale.

logo toiTOI – Things on Internet è una start up nata nel 2014 per iniziativa di un gruppo di ingegneri e designer dell’Università di Pisa. La missione di TOI è sviluppare prodotti software per dar vita all’Internet delle cose. L'idea proposta alla Start Cup Toscana si basa sull’applicazione in diversi settori di mercato di soluzioni intelligenti caratterizzati dalla presenza di una serie di microcontrollori e sensori che interagisce sia con gli utilizzatori e l'ambiente circostante, con il supporto di infrastrutture cloud.

La principale tecnologia utilizzata per lo sviluppo dei prodotti è VIPER, di cui TOI è licenziataria esclusiva in Europa. VIPER è un software Open Source molto innovativo che permette lo sviluppo di microcontrollori e soluzioni interattive in linguaggio di programmazione Python. Nel piano di sviluppo triennale, la soluzione interattiva hardware + software interattivo è applicata al settore della refrigerazione industriale, al settore nautico e quello retail. Il vantaggio strategico si basa sulla possibilità di adattare la stessa filosofia di sviluppo a mercati differenti, garantendo quindi la scalabilità commerciale.

microchirurghi pisaniDurante il 53° Congresso Nazionale della Società Italiana di Chirurgia della mano, Pietro Battistini, medico specializzando dell’U.O. di Ortopedia e Traumatologia 1° Universitaria diretta dal professor Michele Lisanti, direttore del dipartimento Malattie Muscolo Scheletriche e Cutanee della AOUP e docente di Malattie dell'Apparato Locomotore dell’Università di Pisa, è stato premiato per la miglior tesi presentata al Corso Avanzato di Microchirurgia. Tale evento, organizzato congiuntamente dalle Società Italiane di Chirurgia della Mano e di Microchirurgia, ha carattere internazionale ed è fondamentale nella formazione dei giovani microchirurghi.

La tesi verteva sull’utilizzo delle nanoparticelle magnetiche nella rigenerazione del sistema nervoso periferico. Le lesioni del sistema nervoso periferico costituiscono un’evenienza comune dei traumi (domestici o legati ad altre e più evidenti lesioni) che l’ortopedico deve affrontare nella pratica quotidiana. Da alcuni anni la creazione di condotti nervosi artificiali (tubulizzazione) sta suscitando forti interessi fra i ricercatori che si occupano di medicina rigenerativa. Gli studi compiuti nel campo della biochimica e della bioingegneria presso la Scuola Superiore Sant'Anna, hanno permesso di mettere a punto una tecnica per lo sviluppo di una forza tensiva da applicare al nervo in rigenerazione usando nanoparticelle magnetizzabili (MNPs) in associazione ad un campo magnetico esterno.

sicmL’efficacia della nuova metodica è stata testata sperimentalmente dal gruppo dei microchirurghi del professor Lisanti presso il Dipartimento di Biologia della AOUP diretto dal Prof. Masiello. I risultati sperimentali ottenuti, permettono di guardare le lesioni nervose con una nuova ottica e potenzialmente aprire nuovi orizzonti nel trattamento delle lesioni dei nervi periferici.

Nella foto in alto: da sinistra Andrea Poggetti e Pietro Battistini, microchirurghi dell’Unità operativa di Ortopedia e traumatologia I universitaria diretta dal professor Michele Lisanti.

nozze oro argento 1Anche quest’anno l'Università di Pisa celebra le "Nozze d'oro e d'argento con la laurea", un’occasione in cui l'Ateneo riunisce i suoi ex studenti per festeggiare il venticinquesimo e il cinquantesimo anniversario della loro laurea. L’appuntamento, giunto alla 59° edizione, si svolge domenica 18 ottobre dalle 10 al Palazzo dei Congressi in Via Giacomo Matteotti a Pisa.
“Questa iniziativa, nata con l’obiettivo di rinsaldare il legame tra l'Università di Pisa e i suoi laureati, ha pochissimi altri eguali nel panorama accademico italiano e nel tempo è diventata un classico nella nostra agenda annuale di appuntamenti – ha detto il rettore dell’Ateneo pisano Massimo Augello – ed è anche uno degli eventi di cui siamo più orgogliosi, perché più degli altri trasmette ed esalta il senso di appartenenza alla nostra comunità, uno dei valori su cui abbiamo maggiormente insistito nei cinque anni del nostro rettorato”.
Quest’anno sono stati invitati circa 800 laureati degli anni accademici 1964-1965 e 2.200 del 1989-1990. Domenica, ad arrivare a Pisa da tutta Italia, saranno più di 400 persone e, oltre a numerosi docenti dello stesso Ateneo pisano, a festeggiare le sue nozze d’argento con la laurea ci sarà anche Maria Chiara Carrozza, già Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, laureata in Fisica nel 1990.
“Sono sicuro che tutti i nostri laureati conservano un ricordo positivo dell’Università di Pisa e di quanto essa ha saputo trasmettere, e che abbiano maturato nel tempo un sentimento di vicinanza e di affetto per la nostra istituzione – ha concluso il rettore Augello - me lo auguro davvero, perché sono convinto che i migliori e i più autentici comunicatori dei meriti di una università, della sua tradizione e dell’eccellenza dei suoi studi, siano i suoi laureati, oltre naturalmente agli attuali studenti”.
Al termine della cerimonia, sempre a Palazzo dei Congressi, ci sarà un pranzo organizzato dall’Associazione Laureati Ateneo Pisano (ALAP).

pietrini teamImmaginate di vedere qualcuno che avvicina la mano ad una tazza. Sarà per prenderla, per buttarla per terra o semplicemente per spostarla? La spiegazione di come il cervello umano riesca ad operare simili distinzioni è stata appena pubblicata sulla prestigiosa rivista internazionale Human Brain Mapping, che ha anche dedicato la copertina a questo lavoro, dal gruppo di ricerca dell’Università di Pisa guidato dal professor Pietro Pietrini (al centro nella foto di gruppo), direttore dell’Unità operativa di Psicologia clinica dell’Azienda ospedaliero-universitaria pisana e docente , in un lavoro in collaborazione con il gruppo dell’Università di Modena e Reggio Emilia guidato dal professor Paolo Nichelli.

Finora si riteneva che il nostro cervello avesse delle regioni limitate e specifiche per distinguere le diverse classi di azioni, ad esempio i gesti comunicativi - come salutare muovendo una mano – dalle azioni rivolte agli oggetti - come afferrare una tazza. La rappresentazione dei vari movimenti è in realtà più complessa e impegna diverse aree della corteccia cerebrale tra di loro interconnesse. Utilizzando la risonanza magnetica funzionale (fMRI) gli studiosi hanno misurato l’attività cerebrale in un gruppo di individui mentre questi osservavano filmati di diversi tipi di azioni compiute da altri. I ricercatori hanno dimostrato che ogni tipologia di azione induce un pattern specifico di risposta neurale che può essere decodificato utilizzando tecniche di “lettura del pensiero”.

brain

«Per capire come sono codificate le azioni nel nostro cervello, abbiamo insegnato ad un computer a ‘leggere’ nel cervello dei soggetti mentre osservavano vari filmati di gesti motori - spiega Emiliano Ricciardi, ricercatore dell’Università di Pisa che ha condotto la ricerca - Analizzando la risposta dell’intero cervello, il computer è stato capace di discriminare quale azione una persona stesse guardando. In questo modo, siamo in grado di creare delle mappe cerebrali specifiche per ogni gesto motorio e ottenere molte più informazioni sulle sue finalità e modalità di esecuzione».

«Questi studi mostrano che è possibile arrivare a misurare un vero e proprio codice neurale del pensiero. Comprendere l’organizzazione della rappresentazione cerebrale delle azioni – spiega il professor Pietrini – ha importanti implicazioni per lo sviluppo di nuove strategie riabilitative in pazienti con lesioni cerebrali, si pensi a coloro che hanno avuto un ictus, ad esempio. E se saremo in grado di definire mappe cerebrali più dettagliate e precise, allora potremo sviluppare protesi artificiali o robotiche controllate col pensiero».

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A Topographical Organization for Action Representation in the Human Brain
Giacomo Handjaras, Giulio Bernardi, Francesca Benuzzi, Paolo F. Nichelli, Pietro Pietrini and Emiliano Ricciardi

kaust 10Per il dipartimento di Chimica e Chimica industriale dell’Università di Pisa si aprono le porte della King Abdullah University of Science and Technology (KAUST), una delle università tecnologicamente più avanzate dell’Arabia Saudita, con centri di ricerca all’avanguardia dotati di apparecchiature e infrastrutture eccellenti. A inizio ottobre, una delegazione pisana si è recata in visita alla KAUST con lo scopo di avviare una collaborazione scientifica e di scambio studenti con l’università araba che, seppur di recente istituzione (è stata fondata nel 2009), sta velocemente acquistando una posizione di eccellenza nel panorama universitario mondiale, potendo contare su ricercatori di altissima qualità provenienti da istituti ai primi posti delle graduatorie internazionali.

La delegazione del dipartimento di Chimica e Chimica industriale, composta dal direttore Roger Fuoco, da Lorenzo Di Bari, docente coordinatore della Scuola di dottorato in Scienze chimiche e dei materiali, e da Tarita Biver, coordinatore per l’Internazionalizzazione dell’area di Chimica, è stata accolta dal presidente della facoltà di Scienze fisiche e Ingegneria, Ives Gnanou e dai suoi più stretti collaboratori.

Fuoco, Biver, Di Bari«La nostra è stata una visita fruttuosa in cui siamo riusciti a individuare politiche e interessi comuni con la KAUST – ha commentato al rientro il professor Roger Fuoco – In particolare, è al vaglio la firma di un Memorandum of Understanding tra le nostre università che dovrebbe prevedere anche la visita di alcuni docenti e del vice-presidente per gli Affari accademici della KAUST, professor James Calvin, a Pisa entro l’anno 2015. Parallelamente a questa procedura, l’accordo tra le parti prevede che siano individuati alcuni studenti interessati e meritevoli del nostro dipartimento perché, attraverso borse di internship fornite dalla KAUST di 3-6 mesi, possano svolgere parte della tesi di laurea magistrale presso i loro centri».

I vari incontri organizzati durante i tre giorni di visita, hanno permesso alla delegazione pisana di conoscere le strutture della KAUST, con un focus particolare nell’ambito delle Scienze chimiche e dei materiali. In particolare sono stati organizzati meeting con i direttori dei centri di ricerca presenti all’interno dell’Università e con i membri dei vari gruppi di ricerca.

A conclusione degli incontri, la delegazione è stata guidata in una visita dettagliata dei laboratori del Centro di Catalisi (direttore prof. Jean Marie Basset), del Centro di Ingegneria solare & fotovoltaica (direttore prof. Jean-Luc Bredas), del Centro su Membrane innovative e materiali porosi (direttore prof. Ingo Pinnau & direttore associato prof. Mohammed Eddaoudi), del Centro per l’Agricoltura nel deserto (direttore prof. Heribert Hirt & direttore associato prof. Mark Tester), del Centro di ricerca per la Desalinizzazione e il riciclo delle acque (direttore prof. TorOve Leiknes) e del Laboratorio Grandi Apparecchiature (CoreLab).

Nelle foto: in alto una veduta della KAUST, al centro la delegazione del dipartimento di Chimica (da sinistra Roger Fuoco, Tarita Biver, Lorenzo Di Bari).

 

logo IF2015 homeSe "Internet è uno straordinario spazio di comunicazione, confronto, partecipazione dal basso, sviluppo economico e sociale, indispensabile nella nostra vita quotidiana, professionale, politica e sociale", come aveva scritto la presidente della Camera, Laura Boldrini, alla vigilia di Internet Festival, il successo dell'evento pisano conferma che la società italiana ne ha ormai piena consapevolezza.

Da giovedì 8 a sabato 11 ottobre settemila ragazzi hanno seguito i laboratori e le iniziative a loro dedicati negli appena restaurati Ex Macelli, ribattezzati Cittadella Galileiana, e domenica al Cinema Teatro Lux con le iniziative del CNR; la Stazione Leopolda si è affollata per il SoBigDataShow con intrattenimento e scienza che hanno collaborato per spiegare cosa sono le tracce digitali che lasciamo lungo i nostri percorsi di vita; composte file di fan per The Jackal, Cliomakeup, Il Lercio e Il vostro caro Dexter, popolari star che producono quasi esclusivamente in Rete; grande interesse per il format Supernova, durante il quale è stato presentato un dossier di otto punti al Governo con proposte per favorire l’ecosistema dell’innovazione; solo posti in piedi per Remo Bodei che alla Scuola Normale ha parlato della memoria nell'età digitale; commozione e partecipazione per la testimonianza di Sammy Basso su come la Rete può aiutare chi è affetto da malattie rare.

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La quinta edizione di Internet Festival, che dall’8 all’11 ottobre ha animato diciassette luoghi pisani con 200 eventi e 250 relatori, ha visto il lancio di 51 start up coinvolte nell’.itCup, la business competition del Registro.it (CNR), nel Bootstrap di Startupitalia, nell’incontro promosso da Digital Magic e Talent Garden e nello StartApp Contest della Regione Toscana. Quest’ultimo ha premiato con 20mila euro ciascuna le 18 start up finaliste, per un totale di 360mila euro. Tra le location più frequentate, l'installazione sensoriale-interattiva sul Ponte di Mezzo, il Cinema Teatro Lux sede del programma messo a punto da Registro.it e CNR, le Logge de' Banchi che hanno ospitato i corner delle start up finaliste del contest della Regione Toscana; Mixart sede dell’area Game Box, il Teatro Sant’Andrea cornice della sezione dedicata al food. Molto interesse ha riscosso la mostra sul Commodore 64 ospitata presso il Museo degli Strumenti per il Calcolo. Provenienti dallo stesso museo i pezzi storici esposti nelle vetrine del centro di Pisa per la mostra “L’informatica dalla A alla Z".

Apprezzata la varietà e la qualità dei contenuti targati S.I.C. Spazio Internet Comunità che ha premiato progetti sull’innovazione culturale, e dei panel sulla net-neutrality e sui cookie. Internet Festival ha anche ospitato riflessioni e case histories sulle emergenze territoriali fino ad affrontare il tema dei conflitti, degli hacker e dei migranti con la passione e l’impegno, tra gli altri, di don Abba Moussa Zerai. Una panoramica importante è stata dedicata al mondo della produzione: dai Fablab dell’Africa al design cinese, dalle idee dei giovani inventori digitali ai prototipi sviluppati nel Garage Digitale di IF. Affollate e partecipate le dodici presentazioni di libri curate da Letteratura Rinnovabile in cinque librerie pisane.

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42mila i dispositivi mobili collegati alla rete wi-fi allestita da DevItalia dove sono transitati tre Terabyte di dati per oltre 18mila utenti connessi. In migliaia hanno scelto di seguire il 

Festival sulla Rete attraverso le dirette streaming di intoscana.it (rilanciate da Rai.cultura.it e Repubblica.it) e sui social. Oltre 15mila i post/articoli pubblicati online. Migliaia anche i download della app ufficiale del festival curata da Goodbarber.

Insieme a #IF2015, tra gli hashtag più usati anche #startup, a sottolineare come i frequentatori di Internet Festival riconoscano nella Rete un'opportunità unica di sviluppo. Tra le aree di IF2015 è Scena digitale quella che ha registrato il maggior numero di menzioni, mentre tra i protagonisti del Festival più citati ci sono @ClioMakeUp, @Jackal e @opentoscana. Il sito ufficiale www.internetfestival.it ha registrato numeri record: nell’ultima settimana 27mila utenti unici e 170mila pagine viste.

WEBNOTTE 0191Per tutta la durata del Festival, riflettori dei media nazionali su Pisa. Presenza costante in città le telecamere della Rai (Rainews24, Rai Expo, Tgr Toscana). A Pisa anche Repubblica tv. Molte decine i giornalisti accreditati della carta stampata e del web, tra cui gli inviati di Wired, Corriere Innovazione, Repubblica, Tirreno, Nazione, WebNews. L’evento su web e calcio che aveva per protagonista l’allenatore della Juventus Massimiliano Allegri ha richiamato gli inviati della stampa sportiva nazionale e le telecamere Sky e Mediaset. Massiccia la copertura delle emittenti radio, dalla diretta di Caterpillar Radio 2 Rai di venerdì 9 alla puntata di Eta Beta Radio 1 Rai di mercoledì 7 interamente dedicata a IF. Frequenti o addirittura senza interruzione gli approfondimenti di Controradio, Puntoradio e Radioeco.

#IF2015 ha impegnato nello staff ufficiale otto persone, che hanno avuto la collaborazione di ventisei volontari residenti o domiciliati nell'area pisana. Il Social Media Team ha impegnato dodici giovani provenienti da tutta Italia. I pranzi networking sono stati gestiti dall’Istituto Alberghiero Matteotti di Pisa.

Da oggi comincia il lavoro per la sesta edizione di Internet Festival.

IF2015 è promosso da Regione Toscana, Comune di Pisa, Registro.it e Istituto di Informatica e Telematica del CNR, Università di Pisa, Scuola Superiore Sant’Anna, Scuola Normale Superiore insieme a Camera di Commercio, Provincia di Pisa e Associazione Festival della Scienza. Il direttore del Festival è Claudio Giua, che è anche presidente di Fondazione Sistema Toscana. Il coordinamento è affidato ad Adriana De Cesare per Fondazione Sistema Toscana. Anna Vaccarelli (IIT-CNR) e Gianluigi Ferrari (Università di Pisa) coordinano rispettivamente i comitati esecutivo e scientifico.

iannaccone giuseppeIl professor Giuseppe Iannaccone, ordinario di Elettronica del dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa, è stato nominato Fellow della American Physical Society (APS), come riconoscimento per i “rilevanti contributi alla fisica.”.

Il professor Iannaccone svolge attività di ricerca nel settore dell’elettronica dei semiconduttori e della nanoelettronica. “L’elettronica dei semiconduttori dipende sempre di più dall’esplorazione di nuovi materiali, dispositivi e tecnologie per le grandi sfide della società dell’informazione. - ha dichiarato - La contaminazione tra discipline è quindi fondamentale. In questo contesto è necessario unire un approccio da fisico, che insegue la comprensione delle proprietà fondamentali delle nanostrutture e dei nuovi materiali, a un approccio da ingegnere, teso a sfruttare tali proprietà per nuove applicazioni o per ottenere vantaggi industriali competitivi".

La nota dell’American Physical Society spiega il conferimento del titolo a Giuseppe Iannaccone per i “contributi alla teoria della conduzione e del rumore quantistico in dispositivi mesoscopici e nanoelettronici e alle loro applicazioni in elettronica”. Il titolo di Fellow dell’APS è un’onoreficenza conferita ogni anno a non più della metà dell’uno per cento dei membri dell’associazione. L’APS è la più grande associazione di fisici del mondo ed è formata da circa 50.000 studiosi in servizio nelle università, nei centri di ricerca e nell’industria.

Nel 2014 il professor Iannaccone è stato nominato Fellow dell’Institute of Electrical and Electronic Engineers.

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Il miglior contributo scientifico sul dolore della giornata congressuale: con questa motivazione è stato premiato lo studio "made in Pisa", in collaborazione con le Università di Siena e di Roma e l’Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, dal titolo: “Cerebellar direct current stimulation modulates pain perception in Humans”, condotto nella Sezione Dipartimentale di Neurologia dell’Aoup diretta dal professor Ferdinando Sartucci, in partnership appunto oltreché con i colleghi della sezione, con quelli dell’Università di Pisa (professoressa E. Santarcangelo), Siena (professor G. Carli), Roma (professor M. Valeriani) e del policlinico milanese (professor Alberto Priori e dott. R. Ferrucci).

Lo studio scientifico è stato presentato dal dottor Tommaso Bocci, assegnista di ricerca a Pisa, nel corso del XLVI congresso della Società italiana di Neurologia, tenutosi a Genova dal 10 al 13 ottobre scorsi ai Magazzini del Cotone del Porto Vecchio. Il riconoscimento giunge a coronamento di molti anni di impiego della stimolazione transcranica a corrente diretta o tDCS, che va ad agire sui meccanismi di plasticità neuronale, attività scientifica sfociata in una serie di pubblicazioni edite a stampa su riviste “peer review” da parte del gruppo pisano.

 

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Anche nelle recenti pubblicazioni sulla stampa relative a questo argomento, si è parlato della sperimentazione per combattere malattie quali il Parkinson o l’Alzheimer, utilizzando correnti continue erogate mediante due piastrine come quelle usate nel presente studio. In sintesi si tratta di una metodica di neurostimolazione di superficie, denominata stimolazione transcranica a corrente diretta o tDCS (si può fare anche a corrente alternata ed è detta tACS).

La metodica, entrata in uso alle fine del secolo passato, ha trovato molteplici campi di applicazione: dall’ictus ai quadri di decadimento motorio e ai disordini del movimento, rivelandosi una valida alternativa scevra di rischi e a bassissimo costo (solo quello delle pile) delle tecniche di stimolazione profonda. La letteratura sulla metodica, sia nazionale che internazionale, è vasta; per non parlare di quella sulla stimolazione magnetica transcranica, che agisce sempre inducendo una corrente elettrica in profondità. Esiste anche una review Cochrane della medicina basata sull’evidenza in quanto da tempo applicata. Si può quindi affermare che lo sviluppo e la diffusione della metodica si basi anche su studi pisani, condotti nell’ultimo decennio all’Aoup e testimoniati non solo da quest’ultimo riconoscimento, ma anche da altri che l’hanno preceduto.

(fonte: Ufficio Stampa AOUP)

pontecorvo1È stata intitolata ai "Fratelli Pontecorvo" l'Aula Magna del Polo Fibonacci, all'interno della stessa area in cui negli anni Trenta del secolo scorso sorgevano gli impianti tessili della famiglia Pontecorvo, che costituivano, con circa duemila dipendenti, un’importate risorsa per la città di Pisa. La cerimonia, aperta dai saluti del prorettore vicario dell'Ateneo, Nicoletta De Francesco, dell'assessore del Comune, Marilù Chiofalo, e del vicepresidente dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Antonio Masiero, è proseguita con la scoperta nell'atrio, subito fuori dall'Aula, di tre targhe dedicate a Guido, Bruno e Gillo Pontecorvo e con una serie di presentazioni che hanno ricordato i principali aspetti biografici dei tre fratelli.

Guido, nato nel 1907, Bruno, del 1913, e Gillo, del 1919, che, oltre a essere stati esponenti di primo piano nei rispettivi campi della genetica, della fisica e dell’arte cinematografica, con la loro opera hanno dato lustro a Pisa e all'Università dove hanno compiuto parte dei loro studi.

Alla cerimonia ha partecipato anche una delegazione russa del laboratorio “Joint Institute for Nuclear Research” (JINR) di Dubna, che lunedì 12 e martedì 13 ottobre ha visitato l'Università di Pisa. Il laboratorio sorge vicino Mosca ed è, come dimensioni e importanza scientifica, uno dei più importanti a livello internazionale, specializzato nel campo della fisica fondamentale. Proprio a Dubna, Bruno Pontecorvo ha trascorso gran parte della sua vita e sviluppato le sue più importanti teorie fisiche, specialmente sul neutrino, con intuizioni che sono alla base del recente conferimento del Premio Nobel per la Fisica agli studiosi Tasaaki Kajita e Arthur McDonald.

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Nel corso degli anni, il dipartimento di Fisica dell'Ateneo pisano e l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare hanno stipulato numerosi accordi di collaborazione scientifica con il “Joint Institute for Nuclear Research” di Dubna per quanto riguarda la fisica delle particelle elementari e la ricerca storico-scientifica sulla vita e le opera di Bruno Pontecorvo.
Su queste basi potrebbe essere sviluppato il progetto di creare all’Università di Pisa un “Centro Pontecorvo” che si ponga come riferimento unificato per la raccolta di materiale e documentazione per la conservazione e la diffusione della cultura scientifica.

Ne hanno parlato:
Tirreno Pisa
Nazione Pisa 1
Nazione Pisa 2
PisaInformaFlash.it
PisaToday.it

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