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campano dario1È stato conferito al professor Paolo Dario il "Campano d'Oro" 2015, il prestigioso e ambito riconoscimento che l’Associazione laureati dell’Ateneo pisano (ALAP) assegna ogni anno, in collaborazione con l'Università, a illustri personalità che si sono laureate a Pisa. La cerimonia si è svolta negli Arsenali Repubblicani, di recente riportati a nuova vita dopo un'opera di riqualificazione. Il professor Dario è professore ordinario di Robotica Biomedica alla Scuola Superiore Sant'Anna, direttore dell’Istituto di BioRobotica della stessa Scuola e del Polo Sant’Anna Valdera. I suoi principali interessi di ricerca si sono rivolti al campo della biorobotica e della robotica per chirurgia, per microendoscopia e per riabilitazione. Studioso di rilievo internazionale, su questi temi ha pubblicato oltre 180 articoli su riviste internazionali e 300 fra capitoli di libri internazionali e articoli in atti di congressi internazionali, ricevendo premi scientifici per alcuni di essi. Il professor Dario è anche titolare di circa 50 brevetti internazionali.

 

La cerimonia è stata aperta dai saluti del rettore Massimo Augello, cui è seguita la Laudatio tenuta dal professor Franco Mosca. Subito dopo, il presidente dell'ALAP, Paolo Ghezzi ha letto le motivazioni del conferimento e consegnato al premiato la medaglia che raffigura la Torre del Campano. L’intervento del professor Dario ha preceduto l'omaggio musicale preparato dal Coro dell'Università di Pisa, diretto dal maestro Stefano Barandoni.

campano dario2Nel suo intervento, il rettore ha sottolineato la riconosciuta eccellenza sia del Centro di Ricerche in Bioingegneria e Robotica "Enrico Piaggio" dell'Università di Pisa, sia dell'Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant'Anna, diretto appunto dal professor Paolo Dario, e ricordato le comuni radici: "queste due strutture - ha detto - hanno un'origine comune, che deriva dalla tradizione che Pisa vanta nel campo dell'ingegneria e che ha come momento fondativo l'istituzione nel lontano 1965 – e dunque esattamente 50 anni fa - del 'Centro per l'automatica', nato nella Facoltà di Ingengeria con l'obiettivo di svolgere studi e ricerche sull'automazione nell'industria. Il Centro, che venne intitolato a Enrico Piaggio, fu fortemente voluto dall'allora rettore, il professor Alessandro Faedo, che ne fu anche il primo Direttore".

Dopo aver sintetizzato i tratti fondamentali della sua biografia di studioso, il professor Augello ha concluso che "in definitiva, il professor Paolo Dario si è dimostrato per molti aspetti un 'lucido visionario', riuscendo a tracciare in anticipo sentieri poi battuti dai più all'interno delle nostre Istituzioni. Con la sua attività, ha saputo indicare a tutti noi il percorso da seguire per rinnovare e accrescere il prestigio di cui le università pisane godono nel mondo, partendo dalla capacità di progettare e di muoverci come un sistema coeso".

Leggendo le Motivazioni del riconoscimento, il presidente ALAP, Paolo Ghezzi, ha evidenziato che "Paolo Dario è senza dubbio uno dei principali artefici dello sviluppo tecnologico e applicativo nel settore della robotica mondiale... Le sue ricerche internazionali, i suoi studi e le sue pubblicazioni scientifiche sono divenute punto di riferimento per intere generazioni di ingegneri, medici e tecnici del settore anche se a lui si deve un tributo particolare per il grande intuito nello sviluppo industriale e applicativo della robotica e delle ricerche correlate. In particolare nel settore biomedico".

campano dario3Il premio del “Campano d'Oro” è stato istituito nel 1971 come riconoscimento a ex allievi dell’Ateneo pisano che si siano distinti nel campo della cultura, della scienza, dell’industria e delle professioni. “È una delle più significative iniziative organizzate dall'ALAP in collaborazione con l’Università – ha commentato il presidente dell’ALAP, Paolo Ghezzi – Negli anni sono stati premiati personaggi come Carlo Rubbia, Giuliano Amato, Marcello Pera, Tiziano Terzani, Remo Bodei, Antonio Cassese, oltre ad Andrea Bocelli e Vando D'Angiolo, Edda Bresciani ai quali è andato il Campano negli ultimi tre anni. ALAP è un’associazione che fa ormai parte del tessuto cittadino. Le varie cerimonie che organizza, come le ‘Nozze d’Oro e d’argento con la laurea’ e la stessa celebrazione di Curtatone e Montanara, vogliono sottolineare questa mission culturale. Anche la nostra rivista ‘Il Rintocco del Campano’ è un faro posto sul presente attraverso il nostro passato”. 

logo PNIECHOES e TOI, i progetti nati da due start up dell’Università di Pisa vincitori della Start Cup Toscana 2015, hanno partecipato al Premio Nazionale per l’Innovazione (PNI) 2015 che si è tenuto a Rende, in provincia di Cosenza, venerdì 4 dicembre, classificandosi tra i 4 finalisti a livello nazionale per la categoria ICT, in cui erano stati selezionati 16 concorrenti. L’evento è stato organizzato in collaborazione con l’Università della Calabria e con il supporto della Regione Calabria.

Il PNI è il prestigioso riconoscimento istituito nel 2003 da PNICube – l’Associazione Italiana degli Incubatori Universitari – per diffondere la cultura d’impresa in ambito universitario e accorciare le distanze tra ricerca e mercato. Quest’anno sono 63 i progetti che hanno avuto accesso alla finale del premio, progetti vincitori delle 18 competizioni regionali (StartCup) che coinvolgono oltre 50 tra università, incubatori e istituzioni quali il CNR, l’Enea e l’Istituto Italiano di Tecnologia, e che hanno visto quest’anno la partecipazione di 3.253 imprenditori, o aspiranti tali, per un totale di 1.278 idee e 608 business plan presentati.

Obiettivo del PNI è sostenere la nascita di imprese ad alto contenuto di innovazione e promuovere lo sviluppo economico dei territori delle competizioni locali. Inoltre il PNI mira a diffondere la cultura d’impresa in ambito accademico e a favorire il rapporto tra i ricercatori, il mondo dell’impresa e della finanza.

ECHOESEchoes, già riconosciuta spin off del Consorzio nazionale interuniversitario per le telecomunicazioni (CNIT) e in fase di accreditamento per l’Università di Pisa, è nata come start up innovativa nel mese di luglio. I soci fondatori hanno sviluppato le proprie competenze nel dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa e presso il laboratorio RaSS del CNIT, nel ruolo di ricercatori e dottorandi impegnati in progetti di ricerca e sviluppo nelle tematiche relative alla sensoristica radar e al telerilevamento.

La società sta sviluppando un radar FMCW interferometrico multicanale per applicazioni di imaging 3D oltre a un radar passivo DVB-T multicanale per sorveglianza costiera. I principali requisiti consistono in un sistema innovativo di monitoraggio strutturale/ambientale a corto e cortissimo range, mediante l’utilizzo di algoritmi che permettono la sorveglianza di aree e strutture in tutte le condizioni climatiche e di visibilità, attraverso l'utilizzo di sensori radar ad alta risoluzione e basso impatto ambientale.

VIPER trivelliTOI – Things on Internet è una start up nata nel 2014 per iniziativa di un gruppo di ingegneri e designer dell’Università di Pisa. La missione di TOI è sviluppare prodotti software per dar vita all’Internet delle cose. L'idea proposta alla Start Cup Toscana si basa sull’applicazione in diversi settori di mercato di soluzioni intelligenti caratterizzati dalla presenza di una serie di microcontrollori e sensori che interagisce sia con gli utilizzatori e l'ambiente circostante, con il supporto di infrastrutture cloud.

La principale tecnologia utilizzata per lo sviluppo dei prodotti è VIPER, di cui TOI è licenziataria esclusiva in Europa. VIPER è un software Open Source molto innovativo che permette lo sviluppo di microcontrollori e soluzioni interattive in linguaggio di programmazione Python. Nel piano di sviluppo triennale, la soluzione interattiva hardware + software interattivo è applicata al settore della refrigerazione industriale, al settore nautico e quello retail. Il vantaggio strategico si basa sulla possibilità di adattare la stessa filosofia di sviluppo a mercati differenti, garantendo quindi la scalabilità commerciale.

informhabileAll’Università di Pisa apre lo sportello Informhabile, un punto informativo sullo sport pensato per le persone disabili che sarà presto operativo presso gli uffici dell’USID, l’Unità di Servizi per l’integrazione degli studenti con disabilità. Lo sportello è stato istituito grazie a un protocollo d’intesa con il CIP, il Comitato Italiano Paraolimpico (Comitato Provinciale di Pisa e il Comitato Regionale Toscana), che è stato firmato giovedì 3 dicembre, in occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità.

Alla cerimonia hanno partecipato il rettore Massimo Augello, il professor Paolo Mancarella, delegato per la Disabilità dell’Università di Pisa, Massimo Porciani, presidente del CIP Toscana, Carlo Macchi, presidente del CIP della Provincia di Pisa e alcuni studenti atleti impegnati nei campionati paraolimpici, tra cui Alessia Biagini, quattro volte campionessa italiana di scherma.

Lo sportello Informhabile sarà operativo negli orari di apertura dell’USID e, oltre a fornire all’utenza tutte le informazioni relative alle attività sportive per disabili, avrà come ulteriore obiettivo sensibilizzare le realtà territoriali su queste tematiche.

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“L’USID è da anni impegnato nella promozione di politiche attive per l’integrazione in ambito universitario degli studenti con disabilità e tra queste c’è anche lo sport, un veicolo eccezionale di integrazione”, ha ricordato il rettore Massimo Augello.

“Le attività sportive specifiche per i disabili sono promosse dal nostro Ateneo attraverso il CUS e spesso hanno visto i nostri studenti primeggiare in campionati nazionali come la scherma e l’ippica – ha aggiunto il professor Paolo Mancarella – L’accordo che firmiamo oggi con il CIP permetterà ai ragazzi di avere a disposizione personale preparato e materiale informativo specifico per documentarsi sulle possibilità di fare sport nella nostra università”.

“L’iniziativa dello sportello Informhabile fa parte del più ampio Progetto SportHabile, avviato dal CIP con istituzioni e associazioni del territorio per promuovere la riabilitazione e l’integrazione dei disabili attraverso lo sport – ha commentato Massimo Porciani – Uno sportello come “Informhabile” trova dunque una collocazione ideale nelle università, dove i giovani con disabilità vivono già la loro completa integrazione nel mondo accademico”.

Nelle foto:
In alto, da sinistra: Alessia Biagini, il prof. Paolo Mancarella, il rettore Massimo Augello, Massimo Porciani, Carlo Macchi.
In basso un momento della firma.

Ne hanno parlato:
Tirreno Pisa
Nazione Pisa 
Pisa Today 
PisaInformaFlash.it

   

diamantemandarinoUn gruppo di ricerca italo-tedesco ha per la prima volta svelato l’importanza dei segnali olfattivi per il riconoscimento dei parenti da parte degli uccelli. Lo studio, firmato da Anna Gagliardo del dipartimento di Biologia dell’Ateneo pisano, Barbara A. Caspers dell’Università di Bielefeld in Germania e E. Tobias Krause del Friedrich-Loeffler-Institut tedesco, è stato pubblicato sull’ultimo numero della rivista internazionale “Behavioral Ecology and Sociobiology”.
La ricerca ha preso in esame il comportamento riproduttivo dei diamanti mandarini, uccelli passeriformi della famiglia degli Estrildidi. Nel corso dell’esperimento le femmine sono state divise in due gruppi, ad alcune è stato inibito l’olfatto, mentre altre potevano sentire gli odori. Ciascuna femmina è stata poi posta in una gabbia con due maschi, uno dei quali estraneo alla femmina, mentre l’altro era un fratello sconosciuto in quanto nato in un’altra nidiata.
“I risultati – ha spiegato Anna Gagliardo – sono stati sorprendenti. Le femmine che potevano sentire gli odori con l’olfatto non si sono accoppiate e hanno sviluppato comportamenti aggressivi nei confronti dei maschi. Quelle deprivate dell’olfatto si sono invece accoppiate con uno dei due maschi, senza distinzione fra il fratello o estraneo, come ha rivelato l’analisi del Dna dei piccoli nati”.
Secondo i ricercatori sarebbe stato sufficiente l’odore del maschio consanguineo, anche se sconosciuto, per indurre un comportamento aggressivo da parte delle femmine e un conseguente fallimento della riproduzione. La capacità delle femmine di riconoscere un fratello dall’odore e la repulsione per l’odore di un familiare in fase riproduttiva eviterebbe l’inbreeding, ovvero l’accoppiamento tra consanguinei che come è noto, diminuisce la probabilità di sopravvivenza della progenie.
“Che l’olfatto sia fondamentale per riconoscere i parenti è noto da tempo per diverse specie di mammiferi – ha concluso Anna Gagliardo – Con questo studio abbiamo dimostrato per la prima volta che segnali chimici emessi da un potenziale partner possono svolgere un ruolo importante nella selezione compagno anche negli uccelli”.

Proapi Mettere a punto processi tecnologici innovativi per il trattamento e la conservazione del polline d’api fresco destinato alla alimentazione umana. E’ questo l’obiettivo del progetto biennale Proapi recentemente finanziato dalla Regione Toscana e che coinvolge il dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell’Università di Pisa e il Consorzio Polo Tecnologico Magona di Cecina.
“Dal punto di vista nutrizionale, il polline è un integratore alimentare perfettamente bilanciato per l’alimentazione umana: zuccheri, proteine, aminoacidi essenziali e non, lipidi, vitamine, minerali e antiossidanti sono presenti in rapporti ottimali, come in poche altre sostanze vegetali”, ha spiegato il dottor Angelo Canale responsabile del progetto insieme al professore Cristiano Nicolella.
Tuttavia malgrado l’interesse crescente verso questo prodotto non esiste una standardizzazione del processo di disidratazione a livello aziendale per le diverse tipologie di polline, requisito necessario per minimizzare le perdite di valore nutritivo del prodotto commercializzato. Proapi ha quindi l’obiettivo di individuare le tecniche adatte a preservare le proprietà del polline fresco, come la liofilizzazione e l’uso delle microonde, capaci di garantire al contempo la conservabilità e la sicurezza alimentare del prodotto.
“In particolare, i trattamenti di liofilizzazione messi a punto sui pollini di salice e castagno – ha aggiunto Angelo Canale - hanno già fornito risultati molto incoraggianti, con riduzioni del contenuto idrico paragonabili a quelli dei trattamenti termici convenzionali, mantenendo di fatto inalterati il valore nutrizionale in proteine, flavonoidi e lipidi e le caratteristiche sensoriali come aroma e sapore”.
La liofilizzazione, a partire da polline fresco conservato a -20 °C, permette infatti ai piccoli cristalli di ghiaccio di sublimare direttamente dalla fase solida alla fase gassosa, al fine di ottenere polline conservabile a temperatura ambiente. Il rapido riscaldamento ottenibile in sistemi a microonde permette invece di ridurre il contenuto di acqua a valori di sicurezza con temperature moderatamente basse (circa 26 °C) e a tempi brevi, circa 30 minuti, mitigando sensibilmente le perdite di valore nutrizionale.

rendering1È stato sottoscritto venerdì 27 novembre, nella Sala dei Mappamondi del Rettorato, il contratto relativo ai lavori di restauro del Palazzo della Sapienza, un passaggio fondamentale in vista della riapertura dell'edificio e che già nei primi giorni di dicembre porterà all'avvio delle opere di cantierizzazione.
Con il rettore Massimo Augello, l'amministratore unico e legale rappresentante di B.R.C. Spa, Società capogruppo del Raggruppamento Temporaneo di Impresa, Lorenzo Romis, e il legale rappresentante di ASPERA Spa, società mandante, Alex Alì Carlo Amirfeiz, sono intervenuti i rappresentanti del Comune e della Fondazione Pisa, della Regione Toscana e del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. Erano inoltre presenti il prorettore all'edilizia, Sandro Paci, il dirigente della Direzione Edilizia e Telecomunicazione, Stefano Suin, e il RUP per gli interventi in Sapienza, Simona Burchi.

La firma del contratto è stata preceduta da una riunione del Tavolo tecnico istituito proseguendo nel percorso condiviso stabilito al termine della Conferenza provinciale permanente del giugno 2014. L'incontro, aperto a tutte le istituzioni coinvolte, è servito per fare il punto degli interventi in vista dell'apertura del cantiere e per assicurare, attraverso la collaborazione dei vari soggetti competenti, il regolare e celere andamento dei lavori. Oltre agli enti già richiamati, al tavolo erano presenti rappresentanti della Direzione Generale delle Biblioteche e Istituti Culturali, della Biblioteca Universitaria di Pisa, della Soprintendenza Archeologica per la Toscana, della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio, della Prefettura, dei Vigili del Fuoco, dell'Azienda USL 5 di Pisa, della Pisamo, dell'ARPAT e dell'Ispettorato del Lavoro.

I lavori di adeguamento, consolidamento e riorganizzazione funzionale del Palazzo della Sapienza dureranno contrattualmente 278 giorni naturali e consecutivi dalla data di consegna degli stessi. Il quadro economico complessivo approvato dal Consiglio di Amministrazione dell'Ateneo nell'aprile di quest'anno è pari a 13 milioni e 660 mila euro, comprensivo dei diversi interventi già conclusi nell'immobile, come gli scavi archeologici prescritti dalla Soprintendenza archeologica, e delle spese accessorie.

conf1"L'odierna firma del contratto - ha detto il rettore Augello - rappresenta il punto di arrivo di un percorso trasparente e condiviso, a cui hanno collaborato le diverse istituzioni del territorio, che ringrazio in modo sentito, a partire dal Comune di Pisa e dalla Prefettura. Ringrazio inoltre le istituzioni che hanno sostenuto con un contributo economico il recupero del Palazzo: la Regione, la Fondazione Pisa e i due ministeri interessati. Siamo soddisfatti della scelta effettuata con le società B.R.C. Spa e ASPERA Spa, al termine di una procedura che ha visto la partecipazione di numerose ditte, tutte molto qualificate, e un insieme di offerte di ottimo livello sia per quanto riguarda gli aspetti tecnici che per la tempistica e per l'ambito economico. Ai rappresentanti delle due società vincitrici abbiamo chiesto di gestire al meglio l'andamento dei lavori, ricordando loro che il Palazzo della Sapienza è il simbolo dell'Università e della stessa città di Pisa".
"Il restauro dell’edificio della Sapienza - ha commentato l'amministratore unico e legale rappresentante di B.R.C. Spa, Romis - rappresenta una sfida avvincente, che le nostre imprese intendono cogliere con senso di responsabilità e impegno assoluto al fine di riconsegnare la sede storica dell'Università di Pisa e della Biblioteca Universitaria".

Ne hanno parlato:
Tirreno Pisa
Nazione Pisa
PisaToday.it
PisaInformaFlash.it
GoNews.it
QuiNewsPisa.it
TirrenoPisa.it
Pisa24.info
NazionePisa.it

Master Marketing ManagementIn occasione dell’inaugurazione della IX edizione del Master in Marketing Management dell’Università di Pisa, venerdì 27 novembre alle ore 10,30 nella sala convegni del Polo Piagge, in via Matteotti 11, si svolgerà un incontro aperto al pubblico dal titolo “A lezione di social media marketing”.
“Il Master in Marketing Management è infatti un master che tratta gli aspetti classici del marketing management – ha spiegato il professor Daniele Dalli, direttore del Master - ma si proietta anche verso quelli più innovativi come il marketing digitale e il social media marketing, puntando a offrire una formazione qualificata e al passo coi tempi”.
Il programma del seminario prevede la partecipazione di Stefano Ventura, responsabile social media di Mediaset e già docente del Master, e di Nicola Di Giusto, presales & regional manager di Welcome Italia. Nel corso della mattina sono previsti anche gli interventi di Daniele Dalli, Alessandro Gandolfo, vice direttore del Master, e di Paolo Malvaldi, marketing manager di Sammontana, che presenterà agli allievi e a tutti i partecipanti il premio Project Work 2016.
“Il nostro Master è un corso che di per sé ha un’intrinseca dimensione professionalizzante ed è assolutamente necessario far incontrare agli allievi le persone che quotidianamente si trovano ad affrontare e risolvere problemi di natura manageriale e nel nostro caso di marketing – ha concluso Daniele Dalli - Queste persone lavorano con noi da parecchio tempo, ma ne inseriamo di nuove ogni anno per garantire un certo turn over di competenze e per innovare e aggiornare il corso”.

In occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne presentiamo una riflessione della professoressa Maria Antonella Galanti, prorettore per i Rapporti con il territorio dell'Università di Pisa, insieme ad una iniziativa nata grazie alla Regione Toscana e alla collaborazione degli Atenei di tutta la regione. Si tratta di un video di otto minuti intitolato "25 novembre – Le Università della Toscana in staffetta", di cui proponiamo un breve promo. 

 

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emmeline25 novembre: giornata contro la violenza su noi donne. E’ una foto drammatica del 1914 e documenta l’arresto della suffragetta Emmeline Pankhurst durante una manifestazione. Ciò che all’epoca sembrava un obiettivo impossibile, il voto alle donne, è diventato un diritto che insieme a molti altri ha scandito un percorso di conquiste lungo tutto il XX secolo. Quella foto in bianco e nero ci appare lontana, nel tempo, e questo ci rassicura; eppure, nel terzo millennio, veniamo ancora molestate, picchiate, stuprate e persino uccise, solo per la gelosia possessiva di un uomo, per risarcire il suo orgoglio ferito da un rifiuto o dall’avergli preferito un altro, per il suo desiderio di possesso o di vendetta.

La violenza delle botte e del sangue, quella che può dare la morte, ci lascia senza parole e le cifre che anche nel nostro Paese la riguardano ci sgomentano, ma occorre riflettere che da un medesimo seme se ne generano di più subdole, quasi invisibili. Esiste una violenza contro le donne che non si esprime con i coltelli o le pistole e riguarda il tentativo di mettere in riga quelle che reclamano i propri diritti, che pensano troppo, che si permettono di criticare, di chiedere conto, di discutere. Esiste un problema culturale legato al pregiudizio che è trasversale a tutte le classi sociali e che si irradia ovunque: tra le mura domestiche, nei luoghi di lavoro, attraverso le immagini e i video che entrano nelle nostre case e anche dove la violenza, apparentemente, non c'è, come nei luoghi della cultura. E’ anche in questi luoghi che dobbiamo sensibilizzare e riflettere, tutti insieme e ognuno per come può. La violenza contro noi donne nasce dalla paura e ci rende tutti, uomini e donne, più infelici.


Maria Antonella Galanti

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"25 novembre – Le Università della Toscana in staffetta" - Promo

cura ambiente Formare personale altamente qualificato nella gestione dei siti inquinati è l’obiettivo principale del master di II livello attivato per la prima volta al dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa. La figura professionale che uscirà da questo corso è quella di “esperto in bonifiche ambientali” che sarà in grado di affrontare, attraverso l’acquisizione di competenze scientifiche, tecnologiche e modellistiche nonché di competenze normative, tutti gli interventi necessari al ripristino di zone inquinate partendo dal piano di caratterizzazione, all’analisi di rischio fino alla progettazione della bonifica secondo le tecnologie più avanzate.

Grazie a docenti che provengono da enti specializzati nel settore bonifiche, studi professionali e centri di ricerca a livello nazionale, il master in “Bonifiche di siti ambientali” tende a sviluppare la capacità di coniugare le conoscenze teoriche con le competenze professionali e le esigenze delle aziende operanti nel settore della difesa ambientale.

bonifica1Il percorso formativo prevede una serie di lezioni teoriche accompagnate da esercitazioni in laboratorio e sul terreno, analisi di “case history” con visite a siti bonificati, oltre a 400 ore di tirocinio presso enti operanti nel settore.

Il master, che ha durata annuale (1500 ore di impegno per lo studente, pari a 60 CFU), inizierà il 25 gennaio 2016 ed è aperto a 20 laureati di II livello (laurea specialistica o magistrale) o equivalente in Geologia, Scienze ambientali, Chimica, Chimica industriale, Biologia, Biotecnologie, Ingegneria ambientale e altre lauree equipollenti oltre che a laureati in Giurisprudenza. A questi potranno aggiungersi un numero massimo di 30 uditori. La partecipazione a uno o più moduli da parte degli allievi uditori consentirà di ottenere crediti per l’APC. Il costo di iscrizione è di 3500 euro, il termine di scadenza per l’iscrizione è l’11 dicembre 2015.


Per maggiori informazioni www.dst.unipi.it/info-master.html.

bandiereMobilità e cooperazione internazionale, monitoraggio della condizione studentesca, studi e progetti in tema di accoglienza degli studenti stranieri e attività di formazione sui temi legati all’internazionalizzazione. Sono questi i punti centrali dell’accordo quadro che l’Università di Pisa ha recentemente firmato con CIMEA, il Centro Informazioni sulla Mobilità e le Equivalenze Accademiche che, dal 1984, opera sulla base di una convenzione con il Ministero dell’Università e della Ricerca. Le tematiche di cui si occupa principalmente riguardano il riconoscimento dei titoli, programmi di titoli congiunti e doppi titoli, sistemi universitari esteri, accanto ad altre che stanno emergendo negli ultimi tempi, come assicurare l’accesso all’università da parte di rifugiati politici, il monitoraggio degli esiti della mobilità degli studenti incoming e outgoing, le pratiche dell’accoglienza e la gestione degli studenti internazionali.

martini antonella web“CIMEA è il centro italiano di una rete d'informazione sul riconoscimento dei titoli di studio conseguiti all'estero, che coinvolge gli attuali 27 Paesi dell’UE (rete NARIC) e i 55 Paesi del Consiglio d’Europa e della regione europea dell’Unesco (rete ENIC) – spiega la professoressa Antonella Martini, docente di management alla Scuola di Ingegneria e nuovo Presidente di CIMEA (nella foto a sinistra) – Questo significa fornire informazioni sulle procedure di riconoscimento delle qualifiche estere (diplomi e titoli accademici) in Italia ed italiane all’estero”. Per dare qualche numero: nel 2015 le richieste di informazioni e consulenze sono state quasi 3500 solo in tema di riconoscimento di titoli accademici; gli utenti sono singoli cittadini, Atenei, vari Ministeri, ambasciate e consolati, regioni ed alcuni organismi, quali CRUI, ANVUR, OCSE, FAO. C’è poi l’attività di formazione a funzionari di Università e amministrazioni pubbliche sui temi dell’internazionalizzazione e procedure di riconoscimento titoli e l’assistenza ai Ministeri dell’Istruzione di vari Paesi europei ed extra europei nella creazione di Centri Nazionali per il riconoscimento titoli e la mobilità internazionale.

“La prima attività congiunta che abbiamo messo in campo è l’indagine EuroStudent, il progetto avviato dal MIUR negli anni novanta, per monitorare, con cadenza triennale, la condizione studentesca nelle università italiane. EuroStudent è gestito da un gruppo di lavoro coordinato da CIMEA e per il triennio 2015-2018 l’Università di Pisa sarà partner dell’iniziativa. Inoltre, l’indagine italiana è integrata in un progetto internazionale di analisi della condizione studentesca in vari paesi europei. Il progetto, presentato in Settembre al MIUR, ha già ricevuto il finanziamento per l’anno in corso”. La professoressa Alessandra Guidi, prorettore per l’internazionalizzazione aggiunge: “Per l’Università di Pisa la partecipazione attiva all’indagine EuroStudent rappresenta un’importante opportunità per il potenziamento della propria strategia di internazionalizzazione e per la verifica anche dei propri servizi offerti agli studenti.”

L'Indagine, presentata a Roma il 4 novembre 2015, nella Sala della Comunicazione del MIUR, ha fotografato la condizione degli studenti universitari italiani, che hanno vissuto la propria esperienza di studio ai tempi della crisi economica. Crisi che, fra gli altri impatti, ha allargato il divario Nord-Sud su tanti fronti, a partire dalla crescita delle differenze territoriali nell'intervento dei sistemi locali del DSU, con il conseguente aumento delle dimensioni del fenomeno di studiare vicino casa; ha diminuito la possibilità di lavorare, studiando, per molti studenti (-30% in tre anni), così riducendo la capacità di autofinanziamento  per gli studi; ha evidenziato la più alta percentuale di studenti in difficoltà economica al Mezzogiorno e le impari possibilità di accesso alla mobilità internazionale degli studenti in condizione economica svantaggiata.

A questo link è possibile scaricare il Report EuroStudent.

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