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Giornata contro la violenza sulle donne

Una riflessione della professoressa Galanti e il video della Regione e degli Atenei toscani

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In occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne presentiamo una riflessione della professoressa Maria Antonella Galanti, prorettore per i Rapporti con il territorio dell'Università di Pisa, insieme ad una iniziativa nata grazie alla Regione Toscana e alla collaborazione degli Atenei di tutta la regione. Si tratta di un video di otto minuti intitolato "25 novembre – Le Università della Toscana in staffetta", di cui proponiamo un breve promo. 

 

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emmeline25 novembre: giornata contro la violenza su noi donne. E’ una foto drammatica del 1914 e documenta l’arresto della suffragetta Emmeline Pankhurst durante una manifestazione. Ciò che all’epoca sembrava un obiettivo impossibile, il voto alle donne, è diventato un diritto che insieme a molti altri ha scandito un percorso di conquiste lungo tutto il XX secolo. Quella foto in bianco e nero ci appare lontana, nel tempo, e questo ci rassicura; eppure, nel terzo millennio, veniamo ancora molestate, picchiate, stuprate e persino uccise, solo per la gelosia possessiva di un uomo, per risarcire il suo orgoglio ferito da un rifiuto o dall’avergli preferito un altro, per il suo desiderio di possesso o di vendetta.

La violenza delle botte e del sangue, quella che può dare la morte, ci lascia senza parole e le cifre che anche nel nostro Paese la riguardano ci sgomentano, ma occorre riflettere che da un medesimo seme se ne generano di più subdole, quasi invisibili. Esiste una violenza contro le donne che non si esprime con i coltelli o le pistole e riguarda il tentativo di mettere in riga quelle che reclamano i propri diritti, che pensano troppo, che si permettono di criticare, di chiedere conto, di discutere. Esiste un problema culturale legato al pregiudizio che è trasversale a tutte le classi sociali e che si irradia ovunque: tra le mura domestiche, nei luoghi di lavoro, attraverso le immagini e i video che entrano nelle nostre case e anche dove la violenza, apparentemente, non c'è, come nei luoghi della cultura. E’ anche in questi luoghi che dobbiamo sensibilizzare e riflettere, tutti insieme e ognuno per come può. La violenza contro noi donne nasce dalla paura e ci rende tutti, uomini e donne, più infelici.


Maria Antonella Galanti

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"25 novembre – Le Università della Toscana in staffetta" - Promo

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  • 25 novembre 2015

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