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senzatomica Le "gru di Sadako" volano su largo Ciro Menotti per ricordare che il 9 luglio 1955, proprio 60 anni fa, fu presentato a Londra un accorato appello di prestigiosi scienziati per un mondo libero da armi nucleari. Quell'appello è noto in tutto il mondo con il nome di "Manifesto Russell-Einstein". Il manifesto Russell- Einstien verrà letto a Pisa giovedì 9 luglio in largo Ciro Menotti a partire dalle ore 19.00 in contemporanea con tantissime altre piazze di tutta Italia, nell'ambito dell'iniziativa nazionale promossa dalla campagna Senzatomica. Dopo una breve introduzione di Francesco Lenci, dell'Unione Scienziati per il Disarmo; del sindaco Marco Filippeschi e della professoressa Enza Pellecchia, vicedirettore del Cisp - Centro Interdisciplinare Scienze per la Pace dell'Università di Pisa i lettori saranno studenti, professori, cittadini comuni, amministratori comunali, artisti, di ogni età, sesso, fede religiosa, opinione politica.

L'iniziativa rientra nel calendario di appuntamenti previsti per il 70° anniversario dei bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki. Da ora fino al mese di novembre si terranno in città conferenze, seminari, dibattiti, rassegne cinematografiche, spettacoli teatrali e letture coordinati dal Comune di Pisa e dal CISP (Centro Interdisciplinare Scienze per la Pace), con la partecipazione di numerosi soggetti, in condivisione con la rete di Mayors for peace e con il patrocinio dell'Università e di ICAN (International Campaign to Abolish Nuclear Weapon).​

Qui di seguito pubblichiamo un intervento della professoressa Enza Pellecchia, in cui spiega la storia e l'attualità del Manifesto Russell-Einstein.

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einstein russel 600x601Il Manifesto Russell-Einstein è un accorato appello degli scienziati "come esseri umani ad altri esseri umani": alcuni suoi passaggi – come ad esempio "ricordate la vostra umanità e dimenticatevi del resto. Se riuscirete a farlo si aprirà la strada verso un nuovo Paradiso; se non ci riuscirete, si spalancherà dinanzi a voi il rischio di un'estinzione totale" – sono divenuti celebri e, fortunatamente, noti al di là della comunità scientifica.

Verso la metà degli anni '50 la Guerra Fredda sembrava aver raggiunto una situazione critica: entrambi i contendenti possedevano la bomba all'idrogeno, un'arma con un potenziale distruttivo teoricamente illimitato anche per una singola testata. Furono sperimentate testate capaci di sprigionare un'energia migliaia di volte superiore a quella sprigionata dalle bombe che avevano raso al suolo Hiroshima e Nagasaki e ucciso all'istante decine di migliaia di persone.
Nel marzo 1954 gli Stati Uniti aveva testato la bomba all'idrogeno sull'atollo di Bikini nell'Oceano Pacifico. Il peschereccio giapponese Lucky Dragon si trovava a 130 chilometri dall'atollo ma il fallout radioattivo uccise un membro dell'equipaggio e fece ammalare gravemente gli altri.

Nel prendere atto di questa situazione estremamente pericolosa, il filosofo e scienziato Bertrand Russell scrisse ad Albert Einstein, suggerendo che "i più eminenti uomini di scienza avrebbero dovuto fare qualcosa di grande effetto, per far comprendere alla gente ed ai governi le catastrofi che potevano essere causate". Russell stese una prima versione della dichiarazione che fece poi circolare tra un gruppo di illustri scienziati, nella speranza di ottenere la loro sottoscrizione. L'impresa si dimostrò ardua. Nel contesto della Guerra Fredda non era facile convincere intellettuali importanti ad ignorare le loro differenze di vedute politiche e concentrarsi su quello che era l'interesse comune dell'umanità. Gli scienziati dell'Unione Sovietica e della Cina, ad esempio, si rifiutarono di firmare il documento.

Nell'aprile di quell'anno Einstein, dopo una breve malattia, morì. Russell si trovava su un volo Roma-Parigi quando il comandante annunciò la morte di Einstein. Russell piombò nello sconforto. Senza la firma del più eminente scienziato al mondo sarebbe stato molto più difficile catturare l'attenzione con il suo Manifesto e convincere gli altri scienziati a sottoscriverlo. Il suo ambizioso progetto sembrava arenarsi. Ma quando giunse in albergo a Parigi, Russell trovò una lettera, recapitatagli da Londra: "La ringrazio per la sua lettera del 5 aprile. Firmerò con gioia il suo eccellente pronunciamento. Concordo, inoltre, con la scelta dei possibili firmatari. Albert Einstein." Fu l'ultima lettera di Einstein, l'ultima firma, il suo testamento morale all'umanità.

In seguito Russell riuscì a convincere altri nove eminenti scienziati: Percy Bridgman, Hermann Muller e Linus Pauling dagli Stati Uniti, Cecil Powell e Joseph Rotblat dalla Gran Bretagna, Hideki Yukawa dal Giappone, Frédéric Joliot-Curie dalla Francia, Max Born dalla Germania Ovest e Leopold Infeld dalla Polonia.
Il 9 luglio 1955, a Londra, durante una conferenza pubblica gremita di rappresentanti dei mezzi di informazione, Russell annunciò per la prima volta il manifesto, che rappresenterà il primo importante documento di denuncia sulla minaccia rappresentata dalle armi nucleari per il genere umano.

Nel 1957, partendo proprio dal Manifesto Russell-Einstein, un gruppo di scienziati appartenenti ad entrambi i fronti della Guerra Fredda si incontrarono nel piccolo villaggio di Pugwash, in Nuova Scozia, presso la residenza del filantropo Cyrus Eaton: l'obiettivo, ancora una volta, era cercare una soluzione per evitare una catastrofe nucleare. Da lì partirono diversi cicli di incontri ai quali parteciparono anche diplomatici, in maniera informale, non in rappresentanza dei loro paesi. Tutto ciò ha poi gettato le basi per negoziati internazionali che hanno portato a risultati importanti. Lo stesso Gorbachev ammise che gli scienziati di Pugwash lo avevano aiutato a comprendere come la politica nucleare fosse troppo pericolosa. Le Pugwash Conferences sono nel tempo cresciute e nel 1995 sono state insignite del premio Nobel per la pace, insieme a Josef Rotblat, l'unico scienziato che abbandonò il progetto Manhattan allorchè apprese che il pericolo di un'atomica nazista non esisteva più.

A distanza di 60 anni dalla sua divulgazione, il Manifesto Russell-Einstein conserva tutta la sua attualità e sollecita riflessioni su temi importanti: la minaccia nucleare ancora viva benchè scarsamente percepita, la responsabilità sociale degli scienziati, la divulgazione delle informazioni scientifiche come pilastro delle società democratiche, la richiesta di maggiore trasparenza con riguardo ai processi decisionali che riguardano la vita di tutti, la necessità di negoziati internazionali plurilaterali per il disarmo nucleare, l'urgenza di un Trattato internazionale per la messa al bando delle armi nucleari (come già accaduto per altre armi di distruzione di massa).

Con lettura pubblica del Manifesto si intende non solo rendere omaggio ad un testo di straordinaria intensità, ma soprattutto esprimere il senso di appartenenza alla comune famiglia umana. Perché – come disse Rotblat nel discorso tenuto alla cerimonia di consegna del premio Nobel – "dobbiamo riuscire a trasmettere il messaggio che la salvaguardia del nostro bene comune, l'umanità, esige che in ognuno di noi si sviluppi una nuova lealtà: la lealtà verso il genere umano. (...) La ricerca di un mondo libero dalla guerra ha uno scopo fondamentale: la sopravvivenza, ma nel corso dell'impresa impareremo come assicurarci la sopravvivenza per mezzo dell'amore, invece che con la paura, con la gentilezza invece che con la costrizione; se impareremo a combinare l'utile e il dilettevole, l'opportuno e il caritatevole, il pratico e il bello, questo sarà un ulteriore premio per avere intrapreso questa missione".

Enza Pellecchia
Vicedirettore Cisp - Centro Interdisciplinare Scienze per la Pace

univ positivo 2Una delegazione della città di Curitiba (Brasile) ha visitato nei giorni scorsi l'Università di Pisa. La delegazione era composta dal professor Glavio Paura, presidente del corso di Studio in Engenharia de Produçao della Universidade Positivo, e da Cid Vianna, presidente della Società Fator Consultoria LTDA di Curitiba. Hanno accolto gli ospiti brasiliani il prorettore per la Ricerca applicata e l'Innovazione, Paolo Ferragina, e il presidente del corso di studio (laurea e laurea magistrale) di Ingegneria delle Telecomunicazioni, Giuliano Manara.

Da diversi mesi sono in corso trattative per far nascere iniziative comuni nell'ambito della didattica e della ricerca applicata e del trasferimento tecnologico. In occasione dell'incontro del primo luglio in rettorato è stato formalizzato e firmato un accordo che definisce le modalità operative dello scambio di studenti e docenti fra i suddetti corsi di studio.

logo Universidade PositivoInoltre è stata discussa la procedura operativa per ottenere, già dal prossimo anno accademico, l'istituzione di un doppio titolo nell'ambito dell'ingegneria delle telecomunicazioni tra le due università. È stata infine valutata la possibilità di far partire delle collaborazioni nell'ambito del trasferimento tecnologico. In questo contesto, un primo obiettivo è quello di condividere con la città di Curitiba l'esperienza acquisita negli ultimi otto anni dal consorzio CUBIT (Consortium Ubiquitous Technologies), presieduto dal professor Giuliano Manara.


spinpetTra i 10 finalisti della competizione "Competitività e Semplificazione", promossa dal Gruppo Lombardo dei Cavalieri del Lavoro in collaborazione con ItaliaCamp, ci sono anche due progetti presentati da due spin off dell'Università di Pisa, "IURAP" e "Spin-Pet", nello specifico il primo per la sezione "semplificazione" e il secondo per quella "competitività". I progetti finalisti saranno protagonisti del barcamp che si svolgerà a Milano, sabato 27 giugno dalle ore 14.30, nel corso del Convegno Nazionale della Federazione dei Cavalieri del Lavoro.

La Call for Idea ha come obiettivo far emergere idee e progetti per individuare nuove e concrete soluzioni per il rilancio della competitività del sistema imprenditoriale italiano, focalizzando l'attenzione su due chiavi strategiche, innovazione tecnologica e semplificazione.

iurap

La competizione è rivolta a università, imprese, liberi professionisti, istituzioni, think-tank e centri di ricerca. IURAP, iscritta alla call dal professor Alfredo Fioritto, docente di Diritto dell'Ateneo pisano, sarà presentato nel corso del barcamp dal dottorando Luigi Rufo, mentre SpinPet, iscritto alla call dal professor Francesco Ciardelli, verrà presentato dallo stesso professore emerito in Chimica Industriale dell'Università di Pisa e CEO di SPIN-PET srl.

IURAP fornisce servizi di formazione e assistenza all'innovazione per le amministrazioni pubbliche statali, regionali e locali e ai soggetti pubblici e privati che operano in continuità con le pubbliche amministrazioni, nonché ai soggetti del terzo settore. Spin-Pet si occupa dello studio, della progettazione, della realizzazione e della collaborazione alla commercializzazione in Italia e all'estero di materiali e di manufatti realizzati con polimeri post-industriali e post-consumo.

ricerca vertÈ stato pubblicato negli scorsi giorni il bando per il finanziamento di Progetti di Ricerca di Ateneo (PRA 2016), con cui l'Università di Pisa intende promuovere la realizzazione di ricerche collettive presentate da gruppi di ricercatori dell'Ateneo, in tutte le aree disciplinari individuate dal CUN, per stimolare la competizione interna e migliorare la produttività scientifica dei docenti.
Per questa tornata, il finanziamento a disposizione è di circa 3 milioni e 200 mila euro e la scadenza per la presentazione delle proposte è fissata per le ore 17 di lunedì 20 luglio. I progetti di ricerca prenderanno avvio il 30 ottobre 2015.

Il nuovo bando PRA segue quello emanato a dicembre dello scorso anno, che ha visto la presentazione di 103 domande e che ha portato alla selezione di 63 progetti finanziati. Questi progetti saranno sviluppati in un anno, alla fine del quale saranno valutati in relazione al raggiungimento degli obiettivi e dei risultati previsti.

Il rettore Massimo Augello ha sottolineato che "il finanziamento dei Progetti di Ricerca di Ateneo, insieme a quello per l'acquisto di grandi attrezzature, è tra le principali iniziative che l'Università di Pisa ha avviato lo scorso anno per dare ulteriore slancio al settore della ricerca, che per tradizione ed eccellenza scientifica rappresenta un fiore all'occhiello della nostra istituzione. Gli ingenti investimenti effettuati dall'Ateneo negli ultimi anni per la ricerca, come per gli altri settori strategici, sono ancora più significativi tenendo conto della contemporanea diminuzione di risorse economiche destinate al sistema italiano dell'università e della ricerca".

Le informazioni sul bando PRA 2016 sono disponibili sul sito dell'Ateneo, all'indirizzo: http://www.unipi.it/index.php/finanziamenti/item/6146-bando-pra-2016

guidotti1Sono partiti lunedì 22 giugno i lavori di bonifica ambientale relativi al secondo lotto del Polo didattico ex Guidotti, il cui progetto è stato elaborato sulla base delle specifiche indagini effettuate dall'Università di Pisa in accordo con l'ARPAT e la Provincia. Le azioni in programma, che sono state già illustrate ai cittadini, ai rappresentanti degli studenti e al personale dell'Ateneo più direttamente interessato in una serie di incontri organizzati dall'amministrazione universitaria, terranno conto delle diverse problematiche emerse, a partire dalla sicurezza e salute degli operatori del cantiere, dei confinanti e delle persone presenti nelle zone limitrofe, fino alla riduzione dell'impatto ambientale e al rispetto delle eventuali problematiche archeologiche.
Sul piano tecnico, la questione delle acque superficiali era stata affrontata lo scorso anno, con l'installazione di un impianto di trattamento, i cui reflui sono monitorati periodicamente con modalità concordate con gli enti competenti, che finora ha dato risultati positivi. Con riferimento al mercurio, tutte le analisi hanno escluso la presenza nel terreno di mercurio metallico e di composti organo-metallici, da cui si evince che non è ipotizzabile la sua presenza in aria. Nella definizione delle misure di sicurezza, comunque, sono state assunte tutte le cautele del caso, programmando un costante monitoraggio tramite postazioni fisse e strumentazione portatile e specifici interventi per il contenimento delle polveri.
Dal punto di vista operativo l'intervento sarà suddiviso in sub-aree, escavate per una profondità di un metro, con la possibilità di raggiungere profondità superiori in porzioni circoscritte.
guidotti2Gli interventi di bonifica del lotto dovrebbero durare da sei mesi a un anno, per poi lasciare spazio alla realizzazione del nuovo Polo didattico dell'Università di Pisa, prevista in ulteriori tre anni di lavori; Polo che conterrà 15 aule e circa 1.400 posti a sedere. Quest'opera completerà il recupero di un'area strategica della città, dopo la ristrutturazione a fine 2011 dei due principali fabbricati dell'ex complesso industriale Guidotti, che attualmente ospitano a piano terra la Biblioteca di Storia delle Arti, con i suoi 70.000 volumi, e al primo piano il Polo didattico di Ateneo con 8 aule e 280 posti, oltre a parte dei locali del dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere.

Ne hanno parlato:
Tirreno Pisa
PisaToday.it
PisaInformaFlash.it
GreenReport.it
TirrenoPisa.it

silvia di bartolo Assegnato il premio istituito in ricordo di Giulia Cignoni, brillante studentessa del corso di studio in Scienze e Tecnologie Geologiche dell'Università di Pisa prematuramente scomparsa a pochi giorni dal conseguimento della laurea. La vincitrice per l'anno 2015 è la dottoressa Silvia Di Bartolo (foto), laureatasi a luglio 2014 con una tesi su argomenti di idrogeologia-geochimica. Il premio intitolato a Giulia Cignoni è stato istituito su iniziativa della famiglia, degli amici, del personale docente, tecnico amministrativo e degli studenti del dipartimento di Scienze della Terra dell'Ateneo pisano dove, venerdì 19 giugno, si è svolta la premiazione. Fra i partecipanti la professoressa Patrizia Macera e il professore Michele Marroni, direttore del dipartimento, che durante la cerimonia hanno consegnato ai genitori di Giulia una targa in memoria della figlia.

open access1L'Università di Pisa ha da poco approvato le Linee di indirizzo sull'accesso aperto, un importante documento che recepisce i principi dell'accesso libero e gratuito alla letteratura scientifica e garantisce la più ampia diffusione in rete dei risultati delle ricerche promosse dai venti dipartimenti dell'Ateneo.

La conoscenza è un bene comune e la scienza cresce e si sviluppa di più quando procede attraverso percorsi aperti e collaborativi. Un ente che fa ricerca quasi esclusivamente grazie ai finanziamenti pubblici, inoltre, non può concepire le pubblicazioni scientifiche come un bene privato a disposizione solo di coloro che possono permettersi di acquistarle, talora anche a caro prezzo. Infine, la pubblicità dei risultati della ricerca avvantaggia gli stessi autori, accrescendone visibilità e impatto su scala mondiale.

Il progetto elaborato dall'Ateneo pisano si caratterizza per fattibilità ed efficacia. La selezione dei materiali legalmente pubblicabili in accesso aperto - già oggi molto numerosi - sarà effettuata da personale specializzato, in grado di muoversi con sicurezza nella giungla dei diritti di autore e dei contratti editoriali.

L'Archivio Istituzionale della Ricerca IRIS-ARPI, appositamente istituito, è a libera disposizione di tutti gli interessati per accogliere i contributi della produzione scientifica di Ateneo. Nel prossimo futuro, la collaborazione dei docenti e dei ricercatori a questa iniziativa sarà riconosciuta ai fini delle valutazioni interne sulla produttività scientifica e quale condizione per ottenere finanziamenti per la ricerca.

"L'approvazione delle Linee di indirizzo - ha commentato il rettore Massimo Augello - pone Pisa tra gli atenei che promuovono in maniera attiva e convinta l'accesso aperto ai prodotti della ricerca, nel rispetto di un percorso avviato un decennio fa con le Dichiarazioni di Berlino e di Messina. Con questo atto, l'Università di Pisa consolida la propria vocazione sociale, come istituzione che ha tra le sue mission quella di fornire un apporto decisivo allo sviluppo e al benessere del territorio circostante e dell'intera società".

Leggi le Linee di indirizzo sull'accesso aperto

Leggi il Regolamento per la promozione dell'accesso aperto ai risultati della ricerca scientifica

vilniusCorsi congiunti, doppi diplomi di laurea Pisa-Vilnius, scambi di ricercatori e docenti, riconoscimento dei crediti Erasmus per gli studenti italiani in Lituania e viceversa. Sono questi i punti principali dell'accordo di cooperazione appena siglato tra il dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica dell'Università di Pisa e la facoltà di Filologia dell'Università di Vilnius. Il protocollo d'intesa, firmato dai professori Mauro Tulli e Arturas Zukauskas, si inserisce in una convenzione quadro attiva da anni fra i due atenei.

Grazie a questa nuova collaborazione saranno riconosciuti reciprocamente i crediti di formazione ECTS ottenuti nel quadro del programma Erasmus dagli studenti dell'Università di Pisa che seguono i corsi presso la facoltà di Filologia dell'Università di Vilnius e viceversa. I docenti di entrambi gli atenei potranno inoltre seguire congiuntamente le tesi triennali, specialistiche e dottorali in entrambe le università. Sarà poi possibile organizzare scambi di docenti e allestire nuovi programmi di studio comuni, sia triennali che specialistici, al termine dei quali verrà conferito un doppio diploma di laurea. A coordinare le relazioni tra i due atenei saranno Pietro Dini, professore di Filologia Baltica a Pisa, e Vytautas Kardelis, professore di Lingua Lituana a Vilnius.

I SEGNI DELLA GUERRA 01Nella mostra di Palazzo Blu I Segni della Guerra. Pisa 1915-1918: una città nel primo conflitto mondiale una sezione è dedicata all'Università di Pisa e fra i documenti esposti c'è la laurea honoris causa in giurisprudenza conferita al presidente americano Woodrow Wilson. Arnaldo Testi, prefessore Storia e Istituzioni delle Americhe dell'Ateneo pisano che ha appena svolto una conferenza a latere dell'esposizione, ci racconta le vicende legate a questo documento, una storia che, insieme ad altre, si trova anche nel suo blog shortcutsamerica.com.

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Nella bella mostra a Palazzo Blu su I segni della guerra. Pisa, 1915-1918: una città nel primo conflitto mondiale, ci sono anche alcuni segni di Woodrow Wilson. Un paio sono piuttosto noti, ne ha parlato Danilo Barsanti in un suo libretto e su questa stessa pagina, qualche anno fa. Si tratta della laurea honoris causa in giurisprudenza conferita dall'Università di Pisa al presidente americano, con un diploma datato 4 gennaio 1919. E della sua lettera autografa di ringraziamento al rettore David Supino, datata 30 gennaio 1919 e inviata da Parigi dove si trovava per la conferenza di pace.

Ai primi di gennaio del 1919 Wilson era in viaggio in Italia, accolto dall'entusiasmo popolare e anche da quello delle élite politiche e culturali. Era salutato come un salvatore per le idee nuove che aveva portato nella Grande guerra, e naturalmente per l'aiuto militare agli Alleati. Ricevette cittadinanze onorarie dalle città che visitò, e lauree onorarie da parecchie università. In un articoletto sull'Avanti! torinese Antonio Gramsci fece del sarcasmo: «tutta l'Italia è wilsoniana, tutta l'Italia dei caffè e dei salotti ... il wilsonismo è diventato l'autocoscienza della nazione».

La motivazione dell'Università di Pisa è questa: «il prof. Woodrow Wilson, dall'alto seggio di presidente degli Stati Uniti d'America ed in nome di quel libero popolo, tanto nobilmente ed efficacemente ha proclamato i principi di scienza e di giustizia, di civiltà e di umanità, professati dalla sua cattedra e nei suoi scritti». Ricorda quindi non solo l'uomo politico ma anche il collega di studi, che in precedenza era stato presidente di Princeton University e, prima ancora, docente di scienze politiche. Anzi, era stato uno dei fondatori della moderna scienza politica negli Stati Uniti.

L'entusiasmo durò poco. Quando a Parigi si cominciò a discutere della questione della Dalmazia e le pretese del governo italiano su quelle terre furono disattese, anche con l'attivo consenso di Wilson, molta opinione pubblica si raffreddò. Stava nascendo il mito della «vittoria mutilata». Le ragioni della politica nazionale e nazionalista presero il sopravvento su quelle dell'idealismo internazionalista, e Wilson divenne un nome pronunciato con astio. Come ricorda Barsanti, anche della moderata e prudente laudatio della laurea ad honorem dell'Università di Pisa non si parlò più.

La pergamena della laurea pisana e la lettera wilsoniana sono visibili in una teca al primo piano della mostra. Non lontano dalla teca c'è un terzo documento, meno evidente ma altrettanto interessante. Si tratta di manifesti colorati intitolati Egregio Signore con cui il rettore della parrocchia di S. Iacopo alle Piagge, il 1° dicembre 1918, si rivolge ai residenti del «nostro Sobborgo, il vecchio e laborioso Sobborgo di S. Michele degli Scalzi». E li invita a contribuire con le finanze e le opere alla preparazione di solenni festeggiamenti per la fine della guerra, per dire «Viva la Pace! Viva l'Italia!».

L'appello centrale è questo: «Tutti debbono concorrere, tutti debbono prender parte a questi festeggiamenti. Con ispirito sinceramente wilsoniano – quale ha dimostrato il grande Presidente degli Stati Uniti d'America – questi festeggiamenti avranno carattere profondamente patriottico e popolare – e abbracceranno manifestazioni civili e funzioni religiose. Nessuno dovrà trovarsi a disagio in essi; ma tutti trovarvi la vibrazione, il palpito dell'animo proprio, del proprio cuore – credenti e non credenti. L'unione sacra, fatta per la liberazione dallo straniero nella guerra, deve mantenersi per l'opera di affratellamento e di elevazione nella pace» (il grassetto è nell'originale).

Lo «spirito wilsoniano» ha braccia molto larghe, dunque, così come doveva averle il suo invocatore e firmatario del manifesto, Padre Domenico Pechenino. Il poco che so di lui (altri ne saprà di più) è significativo. Era arrivato a S. Iacopo alle Piagge da una quindicina d'anni, attivissimo e impegnato. Apparteneva alla congregazione degli Oblati di Maria Vergine, quella fondata di Bruno Lanteri. Nel 1919 ne fu eletto rettore maggiore, poi trasferito a Torino dove fu parroco di Nostra Signora della Pace. Qui nel 1932 organizzò un triduo di propiziazione per il felice esito della conferenza per il disarmo di Ginevra di quell'anno, per «una pace operosa e santa».

Arnaldo Testi
Storia e Istituzioni delle Americhe, Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere

Grandi risultati per il CUS Pisa impegnato in queste tre settimane di Campionati Nazionali Universitari. Tra CNU di canottaggio a Sabaudia e CNU di Salsomaggiore dedicati a tutti gli altri sport sono arrivate ben 37 medaglie, di cui 16 d'oro, 8 d'argento e 13 di bronzo. Solo a Salsomaggiore la truppa cussina ha ottenuto 7 medaglie d'oro, 5 di argento e 9 di bronzo. Si tratta del miglior risultato di sempre per i colori gialloblu che si trovano complessivamente al terzo posto alle spalle di CUS Milano e CUS Pavia, confermando di essere la migliore realtà sportiva universitaria del centro Italia.

atletica1Dopo i risultati della scorsa settimana, nei quali a brillare sono stati soprattutto il canottaggio e il karate, che ha anche vinto la classifica a squadre, negli scorsi giorni a fare da apripista ci ha pensato la squadra di atletica, capace da sola di ottenere ben 10 medaglie. I cussini infatti si sono ben comportati reggendo il colpo nella classifica generale a squadre maschile con il 9° posto, mentre tuona lo scoppiettante 2° posto generale a squadre per la formazione femminile. L'oro è stato ottenuto da Anna Bongiorni, nei 100 e nei 200 metri, da Eleonora Bacciotti nel Giavellotto e da Micaela Mariani nel Martello. Spiccano anche le medaglie di argento del salto con l'asta per Francesca Boccia e soprattutto i grandi risultati per la staffetta femminile 4x100 (argento vinto da Maria Paniz, Anna Bongiorni, Caterina Bianchini e Ilaria Carriello), la 4x400 femminile (bronzo vinto da Caterina Bianchini, Lorenza Scala, Beatrice Farinola e Chiara Pazzagli) e la 4x400 maschile (argento vinto da Andrea Bacci, Alessandro Bacci, Mattia Continie Luca Giangravè). Festeggiano il bronzo anche Ivan Mach di Palmestein nei 110 hs e Gianmarco Carlà nel salto triplo.

Karate1

Grandi soddisfazioni anche nella scherma, nella quale Olga Rachele Calissi ha ottenuto la medaglia d'oro nel fioretto femminile e Michele Del Macchia ha ottenuto l'argento nel fioretto maschile. La squadra di basket è stata capace di ottenere per il secondo anno di fila il bronzo, il miglior risultato per gli sport di squadra. Ecco i ragazzi che hanno ottenuto la medaglia, allenati da Cristiano Forti: Andrea Panattoni, Francesco Fiorindi, Luca Siena, Andrea Malvone, Luca Falconi, Marco Petrucci, Leonardo Mariani, Alberto Lazzeri, Andrea Lazzeri Luca Benini, Jacopo Loni e Alessio Tessitori.

 

 

basket1

Questo  il dettaglio delle medaglie ottenute dal CUS Pisa:

CNU SALSOMAGGIORE

Oro: 7
Karate Primo posto Giancarlo Bachi (Kumite -60kg)
Karate Primo posto Serena Bonuccelli (Kata)
Scherma Oro per Olga Rachele Calissi nel fioretto femminile
Atletica 100mt Anna Bongiorni
Atletica 200 metri Anna Bongiorni
Atletica Giavellotto Eleonora Bacciotti
Atletica Martello Micaela Mariani

Argento 5
Karate Secondo posto Diletta Piattelli (Kumite -68kg)
Scherma : argento per Michele Del Macchia nel fioretto maschile.
Atletica Asta Francesca Boccia
Atletica 4x100 femminile (Maria Paniz, Anna Bongiorni, Caterina Bianchini, Ilaria Carriello)
Altetica 4x400 maschile (Andrea Bacci, Alessandro Bacci, Mattia Contini, Luca Giangravè)

Bronzo 9
Taekwondo Terzo posto Giacomo Vitali -68g
Karate Terzo posto Ivan Camin (Kata)
Karate Terzo posto Giada Manfredi (Kata)
Karate Terzo posto Sefora Amendola (Kumite -50kg)
Pugilato Terzo posto Filippo Rimanti -75 kg
Basket Terzo posto: Andrea Panattoni, Francesco Fiorindi, Luca Siena, Andrea Malvone, Luca Falconi, Marco Petrucci, Leonardo Mariani, Alberto Lazzeri,, Andrea Lazzeri Luca Benini, Jacopo Loni e Alessio Tessitori. All. Cristiano Forti
Atletica 110 hs Ivan Mach di Palmestein
Atletica salto triplo Gianmarco Carlà
Atletica 4x400 femminile (Caterina Bianchini, Lorenza Scala, Beatrice Farinola, Chiara Pazzagli)

canottaggio1CNU CANOTTAGGIO SABAUDIA

Oro: 9
quattro con Senior M 500 m (Alessandro Augusti, Jacopo Mancini, Mirko Barbieri, Edoardo Margheri, tim. Andrea Carloni)
quattro di coppia F 500m (Sara Barderi, Silvia Terrazzi, Maria Giulia Parrinelli, Eleonora Trivella)
due con Senior M 500 M (Giacomo Taormina, Cesare D'Arrigo. Tim. Andrea Carloni)
Due senza Pesi leggeri M 2000m Fabio Ferraro, Flavio Ricci
quattro di coppia F 2000m (Greta Masserano, Silvia Terrazzi, Eleonora Trivella, Sara Bardieri)
singolo senior m 2000 m (Jacopo Mancini)
due con senior M 2000 m (Giacomo Taormina, Cesare D'Arrigo, tim. Andrea Carloni)
due senza senior F 2000 m (Greta Masserano, Maria Giulia Parrinelli)
doppio senior f 2000 m (Elenora Trivella, Silvia Terrazzi)

Argento 3
Doppio Senior F 500 M (Sara Barderi, Greta Masserano)
quattro con senior M 2000 m (Alessandro Augusti, Mirko Barbieri, Edoardo Margheri, Gianluca Manfredini. Tim. Andrea Carloni)
Singolo esordienti F 1000 m (Anna Chiara Lia)

Bronzo 4
quattro senza Senior M 500 M (Giorgio Pintus, Francesco Petri, Gianluca Manredini; Fabio Ferraro)
Otto staffetta M 500 m (Francesco Petri, Edoardo Margheri, Jacopo Mancini, Alessandro Augusti, Flavior Ricci, Fabio Ferraro, Giacomo Taormina, Mirko Barbieri, tim. Andrea Carloni)
Singolo esordienti M (1000 m) (Thomas Morando)
otto senior m 2000 m (Jacopo Mancini, Edoardo Margheri, Mirko Barbieri, Alessandro Augusti, Gianluca Manfredini, Fabio Ferraro, Francesco Petri, Giorgio Pintus. Tim. Andrea Carloni)

(Ufficio Stampa CUS Pisa)

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