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Il Nuovo bando MISE 2019 si rivolge alle piccole medie e grandi imprese per la stipula di Accordi per l’Innovazione in settori applicativi specifici nell'ambito delle aree tecnologiche:

  • Fabbrica intelligente
  • Agrifood
  • Scienze della vita
  • Calcolo ad alte prestazioni

I centri di ricerca possono partecipare come partner all’interno di un progetto congiunto la cui dimensione complessiva deve andare dai 5 ai 40 Milioni di euro. Il cofinanziamento pubblico è messo a disposizione dal Ministero sotto forma di contributi diretti (20% del totale dei costi) e di finanziamenti agevolati (ulteriore 20%) ed una quota variabile è coperta da regioni e/o provincie autonome. L’approvazione del progetto è quindi soggetta ad una fase di negoziazione stato-regioni. Ciascun soggetto partner è tenuto al cofinanziamento per una quota del 5 o 10% del totale dei costi ammissibili.

È possibile da parte dell’impresa capofila presentare le proposte sul portale a partire dal 12 novembre 2019. Non c’è una data di scadenza per la presentazione delle proposte, che saranno valutate in ordine di arrivo fino all’esaurimento dei fondi.

I fondi stanziati per il settore “Calcolo ad alte prestazioni” sono esclusivamente finalizzati alla copertura della quota nazionale di cofinanziamento dei progetti ammessi a finanziamento nel quadro delle call 2019 di Horizon 2020 HPC-01/02/03/04/05 emesse da EUROHPC Joint Undertaking (attualmente aperte o in valutazione) ed è quindi richiesto di allegare alla proposta l’Evaluation Summary Report.

Gli interessati possono visitare il sito del bando per maggiori dettagli.

 La Regione Toscana, con decreto dirigenziale n. 975 del 16 gennaio 2020, ha approvato la graduatoria dei progetti finanziati del Bando Ricerca Salute 2018.

Con successivo decreto n. 8245 del 26 maggio 2020 è stato approvato lo scorrimento della graduatoria e il relativo finanziamento.

I progetti finanziati all’Università di Pisa, come capofila e non, sono complessivamente 17 di cui: 8 progetti nella Linea 1, 2 progetti nella Linea 2, 4 progetti nella Linea 3.2, 3 progetti nella Linea 3.6.

Adempimenti successivi all’ammissione a contributo

  • Entro il 15 giugno 2020 (termine prorogato come da comunicazione del 23/05/2020 del Dirigente della Direzione Diritti di Cittadinanza e Coesione Sociale Settore Consulenza giuridica e supporto alla ricerca in materia di salute) i beneficiari dovranno:

1. costituirsi in Associazione Temporanea di Scopo (ATS), secondo quanto disposto all’art.10.4 del bando;
2. trasmettere agli uffici regionali:
    a) l’accordo definitivo di proprietà intellettuale e diffusione dei risultati, contenente le prescrizioni dell’art.11 del bando;
    b) il modulo “Dati richiesti per la redazione della convenzione”, con i dati necessari per la stipula della convenzione e con quelli necessari per poter censire i soggetti che avranno accesso alla piattaforma regionale Monitoscana sulla quale verrà gestito il progetto. Per essere censiti, i soggetti sopra richiamati dovranno essere in possesso di Carta Nazionale dei Servizi preventivamente attivata e con certificato valido.

  • Entro il 15 luglio 2020 (termine prorogato come da comunicazione del 23/05/2020 del Dirigente della Direzione Diritti di Cittadinanza e Coesione Sociale Settore Consulenza giuridica e supporto alla ricerca in materia di salute) il capofila dell’ATS dovrà sottoscrivere la “Convenzione per la realizzazione del progetto” con la Regione Toscana (vedi schema Allegato C al Decreto Dirigenziale n. 975 del 16/01/2020). La data dell’ultima firma apposta sulla convenzione rappresenta la data di avvio del progetto.

 

Per i progetti finanziati con lo scorrimento della graduatoria in base al Decreto n.8245 del 26-05-2020 le date, per assolvere agli adempimenti successivi all’ammissione a contributo, sono:

  • Entro il 17 agosto 2020 per la costituzione dell’ATS, dell’Accordo definitivo sui diritti di proprietà intellettuale e diffusione dei risultati e per la compilazione del modulo Dati richiesti per la redazione della convenzione;
  • Entro il 15 settembre 2020 per la sottoscrizione della Convenzione per la realizzazione del progetto con la Regione Toscana.

I partenariati che disporranno della documentazione completa prima della scadenza dei termini sopra richiamati, potranno inviarla, secondo le istruzioni inserite sotto.

La Regione Toscana ha confermato la procedura per la costituzione in ATS  pervista dall'Ateneo, definita dalla circolare del Direttore Generale n. 41055 del 30 ottobre 2015, che prevede:

  • in caso di “progetto di interesse di un singolo Dipartimento” il Consiglio di Dipartimento approva la sottoscrizione dell’ATS e ne autorizza il Direttore alla firma. Il Direttore può conferire procura notarile speciale per la firma dell’ATS ad un suo delegato;
  • se il “progetto è di interesse di due o più Dipartimenti”, ciascun Consiglio di Dipartimento interessato approva la sottoscrizione dell’ATS e, su proposta dei responsabili scientifici del progetto, indica il Dipartimento capofila. Il Consiglio di Dipartimento capofila, contestualmente all’approvazione dell’ATS ne autorizza il Direttore di Dipartimento alla firma. Il Direttore firmatario può conferire procura notarile speciale per la firma dell’ATS ad un suo delegato.

 

La stessa procedura seguita per la costituzione in ATS, come indicato dalla Regione, potrà essere seguita per la stipula della Convenzione, nei progetti in cui UNIPI risulta capofila, sia per i progetti di interesse di un singolo dipartimento sia per i progetti di interesse di due o più dipartimenti.

Alla stipula della convenzione, secondo quanto previsto dall’art.6.4 del bando, dovranno inoltre essere presentati:

  • il parere positivo del comitato etico competente (nel caso di progetti multicentrici anche quello del centro coordinatore) per i progetti che prevedono, per l’avvio delle attività, fasi di sperimentazione clinica. In mancanza di parere positivo, l’Amministrazione regionale potrà disporre la revoca del finanziamento;
  • per i progetti che prevedono fasi di sperimentazione su animali è necessaria l’autorizzazione rilasciata dal Ministero della Salute. Per chiarimenti e supporto è a disposizione l'Unità Etica e benessere Animale (dott.ssa Antonella Pochini Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. che cura i lavori dell'Organismo preposto per il Benessere Animale (OPBA).

 

Tutta la documentazione richiesta, necessaria per la stipula della convenzione, dovrà essere inviata, tramite PEC, all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. all’attenzione della Direzione Diritti di Cittadinanza e Coesione Sociale – Settore consulenza giuridica e supporto alla ricerca in materia di salute indicando nell’oggetto “Bando Ricerca Salute 2018 – documentazione per stipula Convenzione progetto xxxxxx”.
Per eventuali necessità di chiarimenti in merito alla redazione dell'Accordo definitivo di proprietà intellettuale è possibile rivolgersi all'Unità Servizi per il Trasferimento Tecnologico: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

 

Allegati

Elenco dei progetti finanziati e finanziabili
Sintesi dei progetti finanziati
Sintesi progetti finanziati - scorrimento graduatoria
Schema di convenzione per la realizzazione del progetto
Bozza ATS (accesso tramite credenziali UNIPI)
Dati richiesti per la sottoscrizione della convenzione
Dichiarazione di inizio sperimentazione clinica successiva all’avvio del progetto
Bozza di accordo sulla proprietà intellettuale
Elenco progetti finanziati all'Università di Pisa

 

 

Linee guida relative alle varianti di progetto e istruzioni per accedere alla piattaforma Monitoscana

Sono stati messi a disposizione dalla Regione due nuovi documenti che riportiamo di seguito.

Vi ricordiamo che l'accesso alla piattaforma Monitoscana sarà possibile dopo la sottoscrizione della convenzione e il censimento da parte della Regione dei soggetti autorizzati.

 

Linee guida per la richiesta di varianti finanziarie, anagrafiche e proroga
Istruzioni per accedere alla piattaforma Monitoscana

Il Bando Ricerca Salute 2018 

 

 

INFO DAY 25 marzo 2021 - Bando Ricerca Salute 2018 - SLIDES

Di seguito travate  le slides presentate durante la giornata informativa del 25 marzo 2021

 

Per informazioni

Unità Servizi per la Ricerca - Paola Parisi - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

 

 

Il 26 giugno 2019 è stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea la Direttiva (UE) 2019/1024 relativa all'apertura dei dati e al riutilizzo dell'informazione del settore pubblico.  

Adottata nel 2003 e già rivista nel 2013, la Direttiva è stata adesso modificata tenendo conto dei profondi cambiamenti tecnologici e sociali avvenuti negli ultimi cinque anni e della normativa di riferimento sulla gestione dei dati, come il regolamento (UE) n. 2016/679  meglio noto con la sigla  “GDPR”.

Tra le novità, la direttiva estende l’ambito di applicazione anche ai dati della ricerca finanziata con fondi pubblici: gli Stati membri saranno tenuti a elaborare politiche per l'accesso aperto ai dati della ricerca finanziata con fondi pubblici; a tutti i dati di tale natura, resi accessibili tramite archivi, saranno applicate norme armonizzate in materia di riutilizzo.

L’art. 10 recita infatti: “Gli Stati membri promuovono la disponibilità dei dati della ricerca adottando politiche nazionali e azioni pertinenti per rendere i dati della ricerca finanziata con fondi pubblici apertamente disponibili («politiche di accesso aperto») secondo il principio dell'apertura per impostazione predefinita e compatibili con i principi FAIR.” 

Gli Stati membri dovranno recepire la direttiva entro il 17 luglio 2021.

 

(Pubblicato nella Newsletter della ricerca europea e internazionale 32 – ottobre 2019)


Leggi tutte le "Pillole di Open Science"

Frutto del lavoro di un gruppo di consultazione indipendente coordinato da Science|Business e formato da esperti del mondo della ricerca, dell’industria e della politica, il report “Why Open Science is the Future (And how to make it happen)” analizza  vantaggi e criticità emersi ad oggi nel mettere in pratica la Open Science. L’analisi prende in considerazione vari casi di scoperte e risultati di ricerca resi possibili grazie alla condivisione di dati, strumenti e infrastrutture di ricerca ed evidenzia altresì i vari ostacoli che si frappongono al cammino verso una sempre maggiore apertura e condivisione della scienza.

WHO entra in cOAlitionS

La World Health Organization (WHO) è la prima agenzia delle Nazioni Unite che si è unita a cOAlitionS, la crescente coalizione di finanziatori della ricerca e fondazioni filantropiche che promuovono il Plan S. Plan S prevede che a partire dal 2021 le pubblicazioni scientifiche derivanti da ricerche finanziate dagli enti che aderiscono a cOAlitionS (sostenuta anche da Commissione europea ed European Research Council)  dovranno essere pubblicate su riviste o piattaforme Open Access conformi. Dal 1° gennaio 2021 anche i risultati della ricerca sanitaria finanziata dalla WHO saranno pertanto a disposizione gratuita di tutti sin dal giorno della loro pubblicazione.


(Pubblicato nella Newsletter della ricerca europea e internazionale 31 – settembre 2019)

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Il 26 giugno è stato aggiornato l’Annotated Model Grant Agreement (AMGA) di Horizon 2020, anche per quanto riguarda la disseminazione dei risultati e l’accesso aperto (art. 29). Ferme restando le regole già vigenti per l’accesso aperto ai risultati delle ricerche finanziate da H2020, sono state rafforzate alcune indicazioni volte a massimizzare la pubblica disponibilità dei risultati nonché a tutelarne gli autori: i beneficiari dei finanziamenti sono infatti invitati a fornire ulteriori diritti, come il diritto di copiare, diffondere, collegare e citare i risultati delle ricerche, nonché a mantenere i diritti d'autore e a concedere licenze adeguate agli editori, in particolare licenze Creative Commons (CC) o simili. Se l’obbligo di fornire accesso aperto e gratuito è limitato alle pubblicazioni scientifiche sottoposte a “peer-review”, i beneficiari sono incoraggiati ad estendere l’accesso aperto e gratuito anche ad articoli non sottoposti a revisione, monografie, libri, atti di convegni e "letteratura grigia".

Più stringenti le indicazioni sull’acceso aperto ai dati necessari per convalidare i risultati presentati nelle pubblicazioni, ritenuti nell’era digitale un importante elemento scientifico: quando previsti, vanno resi accessibili e riutilizzabili e vanno debitamente gestiti, anche attraverso il Data Management Plan.

(Pubblicato nella Newsletter della ricerca europea e internazionale  30 – luglio-agosto 2019)

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Venerdì, 25 Ottobre 2019 12:42

15 - Il nuovo PlanS

Alla fine di maggio cOAlitionS ha pubblicato il piano di attuazione del PlanS riveduto dopo un'ampia consultazione con la comunità scientifica e accademica. La nuova versione del PlanS mantiene la visione iniziale, attenuando molte delle indicazioni, a partire dallo spostamento in avanti di un anno (1 gennaio 2021 anziché 2020) della data oltre la quale le pubblicazioni scientifiche scaturite da ricerche finanziate pubblicamente o privatamente dovrebbero essere pubblicate su riviste o piattaforme ad accesso aperto o rese immediatamente disponibili attraverso archivi ad accesso aperto, senza embargo.

Le modifiche rispetto alla versione iniziale rendono più “flessibili” le modalità di “conformità” al PlanS, per permettere un più graduale adeguamento all’accesso aperto da parte di ricercatori, istituzioni ed editori: per esempio includendo più opzioni di accordi editoriali transitori e di modelli di sostenibilità per riviste e piattaforme ad accesso aperto. Maggiore enfasi è stata invece posta sul cambiamento del sistema di premi e incentivi per la ricerca: i finanziatori di cOAlitionS dovranno  impegnarsi  a rivedere i criteri di valutazione dei ricercatori e dei risultati scientifici.

Nel frattempo, da settembre ad oggi, è salito da 13 a 22 il numero di enti promotori di PlanS: per l’Italia, oltra all’INFN si è aggiunta la Compagnia di San Paolo.

(Pubblicato nella Newsletter della ricerca europea e internazionale 29 – giugno 2019)

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Valutazione della ricerca ed Open Science sono tra loro strettamente collegate ed università e decisori politici stanno iniziando a discutere di nuovi approcci alla valutazione della ricerca. Ad esempio, il 14 maggio EUA e Science Europe hanno rilasciato una dichiarazione congiunta sulla necessità di migliorare le metodologie di valutazione della ricerca. Anche la LERU sta affrontando i complessi temi della valutazione della ricerca e dei meccanismi di incentivazione e ricompensa per i ricercatori, si veda in proposito il documento Open Science and its role in universities: A roadmap for cultural change.

Uno degli otto pilastri della definizione di Open Science della Commissione Europea è la cosiddetta metrica di nuova generazione (Altmetrics o Next-generation metrics),  ovvero una nuova metrica come alternativa al più diffuso Impact Factor, che consideri, oltre al consueto conto delle citazioni ricevute da un articolo, un set di metriche e indicatori diversi per cogliere le molteplici implicazioni di “impatto”. La revisione delle politiche pubbliche  e dei sistemi di valutazione delle carriere e della ricerca è stata peraltro richiamata nella Raccomandazione UE 2018/790 del 25 aprile 2018 sull'accesso all'informazione scientifica e sulla sua conservazione, e resta probabilmente la maggiore sfida nella transizione verso l’Open Science.

(Pubblicato nella Newsletter della ricerca europea e internazionale 28 – maggio 2019)

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Venerdì, 25 Ottobre 2019 12:40

13 - La proposta di legge sull’Open Access

Il 27 marzo 2018 il Deputato Luigi Gallo (M5S) ha presentato  alla Camera la proposta di legge n. 395 volta a rafforzare le politiche italiane in materia di accesso aperto all’informazione scientifica, modificando la legge n. 112/2013 che contiene alcune norme (art. 4, commi 2, 3 e 4) dedicate alla promozione dell’accesso aperto agli articoli scientifici frutto di ricerca finanziata con fondi pubblici. Dopo alcuni mesi di discussione e di audizioni informali, la proposta è stata approvata dalla Camera dei deputati (tutti i dettagli a questo link), ed è adesso all’esame del Senato.

Grazie alle osservazioni presentate dall’associazione Italiana per la promozione della Scienza Aperta (AISA), la proposta di legge prevede anche una modifica alla legge che regola il diritto d’autore (L.  633/41), volta a riconoscere all’autore un diritto di “ripubblicazione” (cioè di messa a disposizione del pubblico) in accesso aperto dei prodotti scientifici, secondo quanto già sancito da alcuni modelli legislativi europei (tedesco, francese, belga e olandese). Il diritto di mettere a disposizione del pubblico in OA i prodotti scientifici, nell’intenzione dei promotori non solo rimette al centro della scena l’autore (e non l’intermediario) ma costituisce un importante presidio della libertà accademica, richiamando i principi costituzionali della promozione della ricerca scientifica e della tutela della libertà di ricerca e di insegnamento. Su Open Access e libertà accademica segnaliamo questo articolo.

(Pubblicato nella Newsletter della ricerca europea e internazionale 27 – aprile 2019)

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Di Open Science ed Open Access si è discusso nell’incontro organizzato dal nostro Ateneo lo scorso 19 marzo: la transizione verso l’open access è stata accelerata dall’iniziativa PlanS (lanciata lo scorso settembre da una collaborazione internazionale di istituzioni finanziatrici della ricerca - cOAlition S – e sostenuta da ERC e Commissione Europea), il dibattito ferve e molte e complesse sono le problematiche da affrontare (revisione dei sistemi di valutazione della ricerca, revisione dei modelli di business dell’editoria scientifica, diritto d’autore ecc.).

In questa fase, i contratti con gli editori commerciali giocano un ruolo cruciale: in diversi paesi (tra i più recenti GermaniaNorvegia e Ungheria) istituzioni finanziatrici, biblioteche e consorzi di enti di ricerca hanno iniziato a negoziare i cosiddetti “transformative agreements”.
I transformative agreements sono accordi di transizione  (temporanei) volti a trasformare l’editore da percettore di abbonamenti ad accesso esclusivo a fornitore di servizi ad accesso aperto: anziché pagare agli editori i costi degli abbonamenti, si pagano i costi per la pubblicazione open access degli articoli, negoziando in cambio l’accesso aperto per le comunità scientifiche al portfolio dell’editore. Tali accordi vengono inoltre resi pubblici e trasparenti.

(Pubblicato nella Newsletter della ricerca europea e internazionale 26 – marzo 2019)

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