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L'Università di Pisa parteciperà, a fianco delle istituzioni cittadine, provinciali e regionali, alla manifestazione di martedì 8 febbraio a difesa dell'esperienza culturale rappresentata dal cinema Arsenale.  Il rettore Massimo Mario Augello, insieme al prorettore per i Rapporti con il territorio, Maria Antonella Galanti, dichiara il suo pieno sostegno all'iniziativa. “Garantire la sopravvivenza del Cinema Arsenale – ha detto il rettore dell’Ateneo pisano - significa difendere una parte fondamentale della cultura della città di Pisa. L’Arsenale da tanti anni garantisce la possibilità per gli studenti di accedere alla visione di film di qualità a un costo contenuto, scegliendo spesso prodotti difficili da vedere in una sala cinematografica tradizionale e privilegiando nella scelta l’aspetto culturale, anche a discapito di quello commerciale legato alla grande distribuzione”.

“Il cinema non può essere sostituito dal salotto di casa e dal televisore – ha aggiunto la professoressa Maria Antonella Galanti - Il salotto non è la stessa cosa di un cinema che permette di condividere percorsi formativi e di riflessione, ma anche sentimenti ed emozioni. L'Arsenale, inoltre, non è solo un luogo di proiezione di film, ma di incontri, dibattiti e riflessioni; insomma, fa parte della storia culturale di Pisa e ne colora l'identità. Il volto di una città, del resto, è dato anche dai luoghi di condivisione delle emozioni culturali”.

Come si afferma nel comunicato stampa dell'Arsenale, l'evento dell'8 febbraio è concepito come una "festa con proiezioni, incontri, letture, musica, testimonianze, cibo, in compagnia di tutti i soci, amici, o cittadini che vorranno testimoniare la loro solidarietà al Cineclub pisano”.
A partire dalle 18.30 si alterneranno interventi di politici, docenti universitari, intellettuali, personalità del cinema e musicisti che porteranno un loro personale contributo.

Ecco il dettaglio del programma:

  • dalle 18.30 alle 19.20 - proiezioni: Betty Boop  - Questioni di ritmo, La mia amica scimmia; The merry circus di Jiri Trnka; Cops di Buster Keaton con musica dal vivo: Mauro Orselli, percussioni
  • dalle 19.20 alle 20. 30 - Lettura a cura di Silvia Panichi; Incontro: Marco Filippeschi (Sindaco di Pisa), Silvia Pagnin (Assessore alla cultura della Provincia di Pisa), Maria Antonella Galanti (Prorettore al territorio Università di Pisa), Ugo Di Tullio (Consigliere delegato Fondazione Sistema Toscana, Mediateca), Cristina Scaletti (Assessore alla cultura  della Regione Toscana).
  • dalle ore 20.30 - Lettura a cura di Umberto Carpi; a seguire Videosuoni a cura di Riccardo Vaglini. Nel foyer - buffet solidale: specialità preparate da Trattoria della Faggiola e La sosta dei Cavalieri; prodotti tipici dal Comune di Montescudaio, vino dell'azienda Gli Archi di Fauglia.
  • dalle ore 21.30 - Inteventi di Salvatore Settis e Maurizio Iacono;
    a seguire - Lettura a cura di Valeria Della Mea; Videomessaggio  di Paolo Virzì;
    Mario Sesti (direttore sezione extra del Festival del Film di Roma) presenta il corto: Piccoli naufragi di Virginia Eleuteri Serpieri; Lettura a cura di Paolo Pierazzini;
    Testimonianze e dichiarazioni: Daniele Segre, Sergio Staino, Claudio Carabba, Enzo Porcelli.
  • dalle ore 23.30 - Lettura a cura di Claudio Neri;
    A seguire proiezioni: Cops di Buster Keaton con musica dal vivo: Eugenio Sanna, chitarra e oggetti; anteprima del documentario L'elefante occupa spazio di Francesco Barnabei; cortometraggi fino a notte fonda.

Mercoledì 9 febbraio 2011 si è svolta la prevista seduta congiunta del Senato Accademico e del Consiglio di Amministrazione, convocata per prendere atto delle rose di candidature proposte dalle diverse aree culturali e per individuare, di conseguenza, gli 11 componenti che andranno a completare la Commissione Statuto (il dodicesimo membro, in rappresentanza del personale tecnico-amministrativo, è stato eletto nella giornata di ieri). Come è noto, la Legge numero 240 del 30 dicembre 2010 (Legge Gelmini) prevede che la Commissione per le modifiche di Statuto sia composta da 15 membri, tra cui il rettore con funzioni di presidente, due rappresentanti degli studenti, sei membri designati dal Senato Accademico e sei dal Consiglio di Amministrazione.

Durante la riunione il rettore ha riassunto il percorso che ha portato, in modo largamente condiviso, alla proposta da parte dei settori culturali di rose di candidature, sottolineando di aver promosso nelle settimane precedenti un giro di consultazioni sia all'interno degli Organi dell'Ateneo che con varie categorie di docenti, tecnici-amministrativi, studenti e precari della ricerca. Ha inoltre preannunciato l'iter successivo alla designazione dei membri della Commissione Statuto, che partirebbe dalla convocazione del Corpo Accademico finalizzato a recepire suggerimenti di merito e di metodo sui lavori della Commissione.

Nel corso della seduta sono emersi i nomi di undici docenti, selezionati all'interno delle rose proposte dalle aree culturali, e su questi nomi vi è stata piena condivisione da parte dei senatori e dei consiglieri. I nomi indicati sono rappresentativi delle diverse fasce della docenza (sei ordinari, due associati e tre ricercatori) e tengono conto della presenza di genere (sette uomini e quattro donne) e di docenti che siano direttori di dipartimento. I rappresentanti degli studenti saranno designati dalla componente studentesca.

Mentre la seduta era in fase di scioglimento, sono entrati nella sala un gruppo di studenti e di precari, i quali hanno espresso, all'interno di una posizione di totale contrarietà alla legge Gelmini, critiche al percorso seguito per la definizione della Commissione Statuto.

Successivamente si è riunito il Consiglio di Amministrazione, che ha proceduto a designare i sei membri della Commissione di sua competenza, recependo in pieno le indicazioni emerse nella seduta congiunta.

La riunione successiva del Senato Accademico è stata invece interrotta e nessuno dei punti all'ordine del giorno, tra i quali anche quello relativo alla designazione dei sei membri di competenza del Senato, è stato discusso, a causa della presenza del gruppo di studenti e precari che aveva già manifestato il proprio dissenso nella riunione congiunta del Senato e del Consiglio.

Si sono laureati con il massimo dei voti e la lode i primi tre studenti del corso di laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza dell’Università di Pisa, che giovedì 10 dicembre hanno discusso la loro tesi nell’Aula magna storica del Palazzo della Sapienza. Di fronte a una commissione presieduta dalla professoressa Francesca Giardina, neo-presidente del corso di laurea, gli studenti Ina Dhimgjini, Elisabetta Ferraro e Andrea Giannotti hanno conseguito il titolo accademico laureandosi con una sessione in anticipo.

“Per la nostra facoltà è stata una giornata speciale ed è motivo di profonda soddisfazione averla festeggiata insieme a tre studenti particolarmente brillanti, i primi a Pisa a conseguire la laurea quinquennale in Giurisprudenza”, ha dichiarato la professoressa Giardina. “Per celebrare questa occasione abbiamo pensato di ripristinare la vecchia tradizione delle toghe, che la commissione ha indossato nuovamente dopo quaranta anni di interruzione”.

I tre neolaureati magistrali in Giurisprudenza hanno discusso lavori particolarmente apprezzati dalla commissione: Ina Dhimgjini, 24 anni di Livorno, si è laureata con una tesi in Diritto processuale civile, con relatore il professor Francesco Paolo Luiso; Elisabetta Ferraro, 23 anni di Gioia Tauro (Reggio Calabria), ha discusso una tesi in Diritto bancario, con relatore la professoressa Elisabetta Bani; Andrea Giannotti, 23 anni di Querceta (Lucca), ha conseguito il titolo con un lavoro sui Fondamenti del diritto europeo, con relatore il professor Carlo Venturini.

Il percorso formativo della laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza è inteso a far acquisire le competenze necessarie per l’accesso non solo alle professioni legali tradizionali (avvocato, magistrato, notaio), ma anche alle funzioni di elevata responsabilità nei settori socio-economici e dell’informatica giuridica, nelle pubbliche amministrazioni, negli enti privati, nei sindacati, nelle organizzazioni comunitarie e internazionali.

Martedì 15 febbraio, alle ore 17.15 nell’Aula Magna del Seminario (Piazza Santa Caterina, 4), la professoressa Elena Salibra, docente di Letteratura italiana, terrà un seminario dal titolo “Percorsi di conversione nella poesia di Camillo Rebora”. L’intervento sarà incentrato sulla prima raccolta del poeta milanese “Frammenti lirici”, nei quali si ritrovano i prodromi di un travaglio interiore che lo porterà ad intraprendere un percorso spirituale e infine a scegliere una vita ascetica. L’appuntamento chiuderà il ciclo di lezioni “Cambiar vita. Storie di santi e di peccatori dalla Bibbia ad oggi”, dedicato a storie di conversione come cambiamento radicale di vita.

Negli scorsi giorni si sono svolte prima la seduta congiunta del Senato Accademico e del Consiglio di Amministrazione dell’Università di Pisa, convocata per prendere atto delle rose di candidature proposte dalle diverse aree culturali e per individuare 11 membri della Commissione Statuto, e poi quelle separate del Consiglio e del Senato, che hanno ratificato le designazioni. Il dodicesimo membro, in rappresentanza del personale tecnico-amministrativo, è stato eletto dallo stesso personale tecnico-amministrativo.

Come è noto, la Legge numero 240 del 30 dicembre 2010 (Legge Gelmini) prevede che la Commissione per le modifiche di Statuto sia composta da 15 membri, tra cui il rettore con funzioni di presidente, sei membri designati dal Senato Accademico e sei dal Consiglio di Amministrazione, e due rappresentanti degli studenti, i cui nomi saranno designati nei prossimi giorni dalla componente studentesca.

L’elenco dei membri che vanno a comporre la Commissione per le modifiche di Statuto è dunque il seguente:

  • Massimo Mario Augello, rettore, in qualità di presidente
  • Alessandra Braca, professore associato
  • Claudio Casarosa, professore ordinario
  • Roberta Cella, professore associato
  • Michele Da Caprile, rappresentante del personale tecnico-amministrativo
  • Carlo Da Pozzo, professore ordinario
  • Mauro Ferrari, professore ordinario
  • Pietro Milazzo, ricercatore
  • Roberta Moruzzo, ricercatore
  • Luigi Muzzetto, professore ordinario
  • Lucia Natali, ricercatore
  • Roberto Romboli, professore ordinario
  • Franco Turini, professore ordinario

A questi nomi andranno aggiunti quelli dei due rappresentanti degli studenti da designare.

Promuovere comuni esperienze di ricerca e formazione, organizzare eventi, seminari, tirocini formativi e di orientamento sulle tematiche della tutela e della promozione della pace: sono questi i punti principali della convenzione appena siglata tra il CISP, il Centro interdisciplinare di Scienze per la pace dell’Università di Pisa, e la cooperativa sociale “Il Cerchio” che, con una collaborazione sinergica, potranno sviluppare insieme progetti che uniscano ricerca accademica e competenze professionali che operano sul campo.

“La promozione della cultura della legalità e della tutela dei diritti umani, con una divulgazione più ampia dei valori fondamentali dell’accoglienza, del rispetto delle differenze, della condivisione e della partecipazione civile, costituiscono una priorità in questo particolare momento storico”, ha dichiarato Pierluigi Consorti, direttore del CISP.

“Con il diffondersi di condizioni di vulnerabilità ed emarginazione sociale in particolari fasce di popolazione, come i senza dimora, i tossicodipendenti, immigrati rom, vittime di tratta, l’approccio a questo universo di situazioni si presenta complesso e richiede lo sviluppo di metodologie d’intervento sul territorio di carattere sociale e sanitario che possano essere supportate dalla ricerca accademica”, ha precisato il professor Consorti. “Solo così è possibile contrastare e infrangere i tabù ideologici e lo stigma collegati a queste persone, secondo una logica e una politica di accoglienza, di tutela della vita, di mediazione e promozione della cittadinanza”.

Era una pianta già nota alla popolazione locale, ma ancora sconosciuta al mondo della scienza: grazie a una ricerca condotta da due giovani studiosi del dipartimento di Biologia, il ricercatore Lorenzo Peruzzi e il dottorando Angelino Carta, è stata identificata all’Isola d’Elba una nuova specie vegetale, Crocus ilvensis, una pianta che appartiene allo stesso genere dello Zafferano. Un piccolo tesoro botanico che si nascondeva sul Monte Capanne e che va ad arricchire la biodiversità delle isole dell’Arcipelago toscano.

La ricerca è iniziata nel 2007, quando lo studio preliminare di campioni provenienti dall’Isola d’Elba mostrò che essi non corrispondevano alle specie sino a quel momento segnalate per l'isola: “Effettivamente, sulla base di studi comparativi di tipo morfologico e cromosomico, è risultato che le piante dell'Elba sono inquadrabili in una nuova specie endemica, mai precedentemente descritta”, ha spiegato Lorenzo Peruzzi.

I crochi appartengono alla famiglia delle Iridaceae e contano una novantina di specie, distribuite soprattutto nell’Europa orientale. La specie più conosciuta di questo genere è certamente lo zafferano comune (Crocus sativus), originario dell'Asia e ampiamente coltivato per uso alimentare. In Italia sono presenti 15 specie spontanee di zafferano, alcune delle quali endemiche, cioè esclusive di una area geografica: C. etruscus (Toscana continentale), C. imperati e C. suaveolens (Italia centro-meridionale) e C. siculus (Sicilia), ai quali si aggiunge adesso lo Zafferano dell'Elba, C. ilvensis.

L’origine di questa specie è probabilmente da ricondurre all’evoluzione geologica dell’Elba. L’Isola è stata caratterizzata fin dalla sua formazione (circa sette milioni di anni fa) da parziali emersioni e sommersioni che potrebbero aver permesso prima la migrazione e, successivamente, l’evoluzione della pianta per isolamento geografico. Lo Zafferano dell'Elba è esclusivo dell’area occidentale dell’Isola (Capanne) e risulta incluso nel Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano. Inoltre piante vive e semi sono conservati presso l’Orto Botanico di Pisa e nella relativa Banca del Germoplasma.

I risultati della ricerca sono stati appena pubblicati su una rivista di spicco nell’ambito degli studi sulla biodiversità vegetale, il Nordic Journal of Botany pubblicato in Svezia.

Il 24 febbraio 2011 alle ore 9.00, presso la facoltà di Agraria dell'Università di Pisa in via del Borghetto 80, si terrà il convegno "Orti Spontanei", un workshop nazionale promosso dal dipartimento di Biologia delle piante agrarie e il Laboratorio Biolabs della Scuola Sant'Anna, con il patrocinio della facoltà di Agraria e della Società di ortoflorofrutticoltura italiana.

L'iniziativa è nata dal diffuso e crescente interesse verso la riscoperta dei sapori che un tempo facevano parte della tradizione culturale del nostro paese. L'incontro è gratuito e offre la possibilità di far incontrare etnobotanici, agronomi, biochimici e tecnologi alimentari e, al tempo stesso, di proporre a un pubblico appassionato alcune "antiche" novità.

L'erosione della biodiversità degli ecosistemi è ormai sempre più affiancata dalla perdita di quei saperi e sapori della tavola che un tempo facevano parte della quotidianità. In altre parole si può sintetizzare che la diffusa tendenza alla globalizzazione è arrivata ormai anche sulle nostre tavole. L'ambiente rurale Mediterraneo è da sempre ricco di profumi, aromi e gusti che rappresentano una risorsa genetica di una eccellenza alimentare che è oggi purtroppo solo un ricordo dei tempi passati.

Il workshop intende far "riemergere" l'antica cultura delle erbe, discutendo di prospettive future anche alla luce di una loro potenziale valorizzazione agronomica.

Riproponendo gusti dimenticati sulle nostre tavole, la giornata di studi ha inoltre l'obiettivo di creare una moderna "vetrina" di virtù nutraceutiche che la ricerca scientifica sta sempre più evidenziando. Sono infatti sempre maggiori le testimonianze scientifiche di quanto le erbe mai addomesticate dall'uomo siano ricche di componenti chimiche utili per il nostro benessere. Gli "orti spontanei" sono quindi una risorsa multifunzionale sia come strumento di socializzazione interpersonale all'aria aperta che come elemento di benessere da apprezzare sulle nostre tavole.

Le prospettive di internazionalizzazione e di cooperazione regionale per i dottorati di ricerca toscani saranno al centro della giornata di lavoro che si svolgerà, mercoledì 23 febbraio, alla Scuola Superiore Santa Chiara dell'Università di Siena. I rettori delle Università di Pisa, Firenze e Siena, i prorettori, i direttori di dipartimento, i presidi di facoltà, i direttori delle scuole di dottorato, si troveranno per fare il punto della situazione rispetto al terzo livello della formazione universitaria e per confrontarsi in un'ottica di collaborazione. All'incontro interverranno Alessandro Schiesaro, responsabile della segreteria tecnica per l'Università e la Ricerca del ministero dell'Istruzione, università e ricerca scientifica, e la vicepresidente della Regione Toscana, con delega all'Università, Stella Targetti.

L'iniziativa, frutto di un percorso avviato tra gli Atenei toscani da qualche mese, nasce dalla constatazione che l'evoluzione del dibattito scientifico e i cambiamenti nel contesto normativo pongono alle Università la necessità di considerare con attenzione la tradizionale forma di organizzazione dei dottorati. In questo senso, la maggiore integrazione fra i programmi di dottorato offerti da Università e Istituti di Formazione Superiore nel territorio toscano potrebbe costituire uno dei possibili percorsi di sviluppo. La giornata sarà dunque un momento importante di discussione e di condivisione, oltre che di approfondimento di temi cruciali per la crescita e la qualificazione degli Atenei toscani.

L’Università di Pisa rilancia le sue attività di ricerca e di internazionalizzazione e avvia un percorso di dialogo diretto con il personale docente nell’ottica di un ulteriore potenziamento di quelle attività. Martedì 22 febbraio 2011, nell’Aula Magna del Polo didattico “Carmignani” sono stati presentati gli scenari e gli strumenti dei settori della ricerca, del trasferimento tecnologico e delle relazioni internazionali.

Nel saluto introduttivo, il rettore Massimo Mario Augello ha sottolineato la posizione di eccellenza raggiunta dall’Università di Pisa nel settore della ricerca, come emerge dalle varie classifiche degli atenei realizzate sia a livello nazionale che internazionale.

Subito dopo sono intervenuti i prorettori per la Ricerca, Roberto Barale, per la Ricerca applicata e l’innovazione, Paolo Ferragina, e per l’Internazionalizzazione, Alessandra Guidi, che hanno illustrato le principali linee politiche su cui intendono impostare l’azione dell’Ateneo.

È quindi seguita la presentazione degli uffici da parte di Elena Perini, dirigente dell’Area ricerca e relazioni internazionali, e dei singoli responsabili di Ufficio e di Unità, che hanno delineato i rispettivi ambiti di competenza, le iniziative in programma e il ruolo di supporto che possono fornire ai docenti dell’Ateneo per potenziare le loro attività di ricerca e di internazionalizzazione.

All’incontro hanno partecipato numerosi docenti, che hanno manifestato interesse e apprezzamento per l’iniziativa e condivisione degli aspetti strategici di sviluppo dell’Ateneo.

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