Elenco di Ateneo di Operatori per l’affidamento di servizi tecnici di Ingegneria e Architettura - periodo 2022-2026
L’Università di Pisa ha provveduto all’aggiornamento dell’Elenco di Ateno di operatori per il conferimento di servizi attinenti all’architettura e all’ingegneria, in particolare: incarichi di progettazione, coordinamento sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione, direzione lavori, collaudo, verifica progettazione ed altri servizi tecnici, di importo inferiore alla soglia di cui all’art. 14, co.1, lett.c) del D.Lgs 36/2023, approvato con atto del Direttore Generale prot. n. 56028 del 28/04/2022, e aggiornato con atti prot. n. 62605 del 08/05/2023, n. 170469 del 7/12/2023, n. 72162 del 22/05/2024 e n. 167575 del 28/11/2024.
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tel: 050/2212590 – 050/2212254
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Piergiorgio Odifreddi ospite all’Università di Pisa per il ciclo "Sguardi nel futuro"
L’Università di Pisa ospita Piergiorgio Odifreddi per il ciclo “Sguardi nel futuro”. L’appuntamento è martedì 3 dicembre, alle 16, nell'Aula Magna del Polo Didattico Carmignani (Piazza dei Cavalieri, 56126) per una conferenza lezione riservata a studentesse e studenti dell’Università di Pisa e delle scuole superiori. E’ possibile seguire l’evento anche in streaming
Piergiorgio Odifreddi, matematico, logico e saggista, parlerà di pensiero matematico nell'Arte, pensiero artistico nella Matematica. Che la matematica attraversi tutte le discipline scientifiche è infatti ovvio. Un po’ meno ovvio è che ci sia matematica nella letteratura (La biblioteca di Babele di Borges) e nell’arte: dalla sezione aurea in architettura alla prospettiva nella pittura del Rinascimento; dal dualismo continuo/discreto nei pittori divisionisti alla quarta dimensione in Dalì; dalle illusioni percettive di Escher a caos e frattali nelle opere di Pollock. Odifreddi partirà da questi spunti per raccontare come lavorano i matematici, quali siano i rapporti tra logica e filosofia, se i numeri esistano in sé o siano il più puro e immateriale prodotto della mente umana.
"Sguardi nel futuro" è un'iniziativa di orientamento e alta formazione dell’Università di Pisa rivolta a studentesse e studenti universitari e degli ultimi due anni delle superiori per mettere in contatto le giovani generazioni con i più importanti esperti del mondo della ricerca scientifica e tecnologica, dell’industria e dell’economia, e delle scienze sociali.
‘Sguardi nel Futuro’, è una rassegna a cura del giornalista Piero Bianucci, del professore dell’Ateneo pisano Dario Pisignano e del Centro per l’Innovazione e la Diffusione della Cultura (CIDIC) dell’Università di Pisa.
Il cece e la veccia: riscoprire le virtù delle colture leguminose tipiche toscane
Riscoprire le virtù delle colture leguminose tipiche della campagna toscana come la veccia e il cece in chiave di sostenibilità, per capire quanto siano resistenti alla siccità e a condizioni ambientali avverse. E’ questa la sfida che l’Università di Pisa sta conducendo nell’ambito di Valereco, un nuovo progetto finanziato del programma Horizon Europe che riunisce 15 partner provenienti da 11 paesi.
“L’obiettivo principale – spiega il professore Daniele Antichi del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell’Ateneo pisano - è di promuovere l’adozione delle leguminose in agricoltura, quantificando e valorizzando il loro valore ambientale ed economico”.
Il gruppo di ricerca UniPi
“Il progetto punta a coinvolgere agricoltori e consulenti agricoli – continua Antichi - e a questo scopo organizzeremo tre ‘living lab’ insieme all’Università di Firenze e alla Scuola Superiore Sant’Anna. Inserire le leguminose nei sistemi colturali offre infatti benefici significativi, come il miglioramento della salute del suolo, l’aumento della biodiversità e la riduzione della necessità di fertilizzanti sintetici. Tuttavia, molti agricoltori tendono a sottovalutare o ignorare questi vantaggi a fronte di alcune difficoltà tecniche”.
In generale, Valereco si concentrerà su tre principali leguminose da granella (soia, pisello, ceci), cinque foraggi principali (veccia, trifoglio, trifoglio bianco, trifoglio violetto, erba medica), un foraggio secondario (sulla) e tre leguminose minori da granella (lupino, fava, lenticchia). Per quanto riguarda l’Università di Pisa è coinvolto il Centro Ricerche Agro-ambientali “Enrico Avanzi” dove saranno realizzate le prove in campo.
Il cece e la veccia: riscoprire le virtù delle colture leguminose tipiche toscane
La ricerca dell’Università di Pisa nell’ambito del progetto europeo Valereco
Riscoprire le virtù delle colture leguminose tipiche della campagna toscana come la veccia e il cece in chiave di sostenibilità, per capire quanto siano resistenti alla siccità e a condizioni ambientali avverse. E’ questa la sfida che l’Università di Pisa sta conducendo nell’ambito di Valereco, un nuovo progetto finanziato del programma Horizon Europe che riunisce 15 partner provenienti da 11 paesi.
“L’obiettivo principale – spiega il professore Daniele Antichi del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell’Ateneo pisano - è di promuovere l’adozione delle leguminose in agricoltura, quantificando e valorizzando il loro valore ambientale ed economico”.
“Il progetto punta a coinvolgere agricoltori e consulenti agricoli – continua Antichi - e a questo scopo organizzeremo tre ‘living lab’ insieme all’Università di Firenze e alla Scuola Superiore Sant’Anna. Inserire le leguminose nei sistemi colturali offre infatti benefici significativi, come il miglioramento della salute del suolo, l’aumento della biodiversità e la riduzione della necessità di fertilizzanti sintetici. Tuttavia, molti agricoltori tendono a sottovalutare o ignorare questi vantaggi a fronte di alcune difficoltà tecniche”.
In generale, Valereco si concentrerà su tre principali leguminose da granella (soia, pisello, ceci), cinque foraggi principali (veccia, trifoglio, trifoglio bianco, trifoglio violetto, erba medica), un foraggio secondario (sulla) e tre leguminose minori da granella (lupino, fava, lenticchia). Per quanto riguarda l’Università di Pisa è coinvolto il Centro Ricerche Agro-ambientali “Enrico Avanzi” dove saranno realizzate le prove in campo.
L'Università di Pisa e il Centro del Sonno dell’Aoup protagonisti al XXXIV Congresso nazionale dell’Accademia Italiana di Medicina del Sonno
La tre giorni di lavori si svolge a Tirrenia dal 29 novembre al 1 dicembre, oltre 500 i partecipanti
Pisa, 28 novembre 2024 - L'Università di Pisa e il Centro del Sonno dell'U.O. Neuroscienze dell'AOUP saranno protagonisti del XXXIV Congresso nazionale AIMS (Accademia Italiana di Medicina del Sonno), che si terrà a Tirrenia presso il Grand Hotel Continental dal 29 novembre al 1° dicembre 2024. Il congresso, incentrato sulla medicina del sonno, vedrà la partecipazione di oltre 500 esperti nazionali e internazionali. Per l’Ateneo pisano ci saranno il professore Angelo Gemignani, la professoressa Enrica Bonanni, e il professore Ugo Faraguna in veste di Presidenti del Congresso, insieme al professore Francesco Fanfulla, Presidente dell'AIMS.
L'evento sarà l'occasione per presentare gli ultimi progressi nella ricerca e nella cura dei disturbi del sonno, con particolare attenzione al ruolo delle reti neuronali e all'impatto del sonno sulla salute globale.
Il XXXIV Congresso Nazionale AIMS rappresenta un momento fondamentale di incontro e aggiornamento per gli specialisti del settore. Pisa rinnova così la sua tradizione come sede di riferimento per lo studio del sonno con radici che affondano nel terreno della Fisiologia guidata dal professore Giuseppe Moruzzi, della Neurologia guidata dal professore Luigi Murri e della Psicologia Clinica fondata dal professore Mario Guazzelli.
Consegnate le medaglie a 500 laureati e laureate con lode dell’Università di Pisa
Sono circa 500 i neo-dottori e le neo-dottoresse che sabato 30 novembre 2024 hanno partecipato alla cerimonia di consegna delle medaglie ai laureati e alle laureate con lode dell’Università di Pisa. L’evento, che si tiene quattro volte all’anno, ha celebrato gli studenti e le studentesse più meritevoli che hanno conseguito il titolo con lode nel periodo compreso tra il 1° gennaio e il 31 luglio 2024.
La giornata è stata suddivisa in quattro sessioni, ciascuna dedicata a diversi Dipartimenti. Durante la mattinata la cerimonia è stata presieduta dal professor Mauro Tulli, delegato del rettore per i rapporti con le istituzioni universitarie nazionali, che ha consegnato le medaglie ai laureati e alle laureate dei Dipartimenti di Ingegneria Civile e Industriale, Ingegneria dell’Energia, dei Sistemi, del Territorio e delle Costruzioni, Ingegneria dell’Informazione, Filologia, Letteratura e Linguistica.
Nel pomeriggio, a presiedere la cerimonia c’era il professor Giuseppe Iannaccone, prorettore vicario dell’Università di Pisa, che ha consegnato le medaglie ai laureati e alle laureate dei Dipartimenti di Economia e Management e Civiltà e Forme del Sapere.
L'evento rappresenta un momento di grande orgoglio per l’intera comunità accademica, in cui si celebrano non solo i risultati accademici degli studenti, ma anche il valore del merito e dell’impegno personale. La cerimonia è stata un’occasione per rinsaldare il legame tra l’Università e i suoi laureati, testimoniando il prestigio dell’Ateneo e la qualità della formazione offerta.
I laureati e le laureate con lode degli altri Dipartimenti erano già stati premiati nella cerimonia dello scorso 9 novembre.
Bonus 2024 - Welfare integrativo
Nell’ambito del Welfare integrativo 2024, per tutto il personale tecnico-amministrativo e bibliotecario, tecnologo, collaboratore ed esperto linguistico, è prevista l’erogazione di un contributo a supporto delle spese sostenute nell’anno 2024 per il pagamento delle utenze domestiche (servizio idrico integrato, energia elettrica e gas naturale) e per le spese sostenute per l’affitto della prima casa e per gli interessi sul mutuo relativi alla prima casa.
È possibile richiedere il Bonus bollette dal 29 novembre al 12 dicembre 2024.
Cofinanziamenti della tassa di iscrizione al Master Universitario di I livello in "Diritto e Amministrazione dell'Ecosistema Digitale"
Il Master di primo livello in Diritto e Amministrazione dell'Ecosistema Digitale, organizzato dal Dipartimento di Giurisprudenza, è orientato a far acquisire le competenze necessarie a gestire in modo integrato le attività digitali pubbliche indispensabili per affrontare le sfide della transizione tecnologica nell’ambito della sicurezza digitale, dell’intelligenza artificiale e dell’e-government.
Università di Pisa: al Centro Enrico Avanzi è tornato il Bancolat
Da lunedì 2 dicembre torna, completamente rinnovato, il Bancolat del Centro di Ricerche Agro-ambientali “Enrico Avanzi” (CiRAA) dell’Università di Pisa. Il distributore self-service di latte crudo a disposizione del pubblico che qui, al prezzo di un euro al litro, può "prelevare" un litro di latte di alta qualità. Unica accortezza: avere con sé una bottiglia – preferibilmente in vetro – e una borsa termica, per mantenere il latte alla temperatura ideale durante il trasporto e poi conservarlo in frigorifero tra 0° e 4°C.
“Dopo quattro anni di sosta a causa della pandemia e delle relative restrizioni, il servizio Bancolat riprende adesso con un nuovo distributore automatico, che eleva ulteriormente gli standard igienici e di freschezza del prodotto – spiega il professor Angelo Canale, direttore del Centro “Enrico Avanzi” – Il nostro obiettivo principale è quello di educare il consumatore a operare scelte alimentari più consapevoli, privilegiando le filiere corte e sostenibili, minimizzando così le intermediazioni commerciali e instaurando un rapporto diretto con il produttore”.
Per acquistare il latte crudo del Centro “Enrico Avanzi”, è necessario recarsi direttamente in stalla, dove una piccola mandria di vacche da latte di razza Frisona Italiana produce ogni giorno il latte che, attraverso la cooperativa di produttori toscani Granducato, viene in gran parte indirizzato alla centrale del latte di Firenze per la produzione di latte fresco a marchio Mukki. La rimanente parte viene valorizzata destinando il latte a caseifici localizzati nella provincia di Pisa e al distributore self-service, attivo tutti i giorni dalle ore 9:00 alle 18:00, situato in via Eleonora Duse, una traversa del viale D’Annunzio, all’interno della tenuta di Tombolo, sede del Centro.
“Il latte crudo è un prodotto genuino, privo di conservanti e che mantiene inalterate tutte le caratteristiche organolettiche della materia prima - illustra il professor Marcello Mele, Direttore del Dipartimento di Scienze Agrarie dell’Università di Pisa - Dopo la mungitura il latte è refrigerato a una temperatura tra 0° e 4°C e regolarmente analizzato sia in procedura di autocontrollo sia dall’autorità sanitaria regionale per garantirne la salubrità. La presenza di grasso di affioramento durante la conservazione in frigo è normale ed è dovuta al fatto che il latte crudo non ha subito alcun trattamento di omogeneizzazione del grasso”.
Il latte crudo, non avendo subito alcun processo di pastorizzazione, va consumato solo dopo essere stato bollito.
Università di Pisa: al Centro Enrico Avanzi è tornato il Bancolat
Da lunedì 2 dicembre torna, completamente rinnovato, il Bancolat del Centro di Ricerche Agro-ambientali “Enrico Avanzi” (CiRAA) dell’Università di Pisa. Il distributore self-service di latte crudo a disposizione del pubblico che qui, al prezzo di un euro al litro, può "prelevare" un litro di latte di alta qualità. Unica accortezza: avere con sé una bottiglia – preferibilmente in vetro – e una borsa termica, per mantenere il latte alla temperatura ideale durante il trasporto e poi conservarlo in frigorifero tra 0° e 4°C.
“Dopo quattro anni di sosta a causa della pandemia e delle relative restrizioni, il servizio Bancolat riprende adesso con un nuovo distributore automatico, che eleva ulteriormente gli standard igienici e di freschezza del prodotto – spiega il professor Angelo Canale, direttore del Centro “Enrico Avanzi” – Il nostro obiettivo principale è quello di educare il consumatore a operare scelte alimentari più consapevoli, privilegiando le filiere corte e sostenibili, minimizzando così le intermediazioni commerciali e instaurando un rapporto diretto con il produttore”.
Per acquistare il latte crudo del Centro “Enrico Avanzi”, è necessario recarsi direttamente in stalla, dove una piccola mandria di vacche da latte di razza Frisona Italiana produce ogni giorno il latte che, attraverso la cooperativa di produttori toscani Granducato, viene in gran parte indirizzato alla centrale del latte di Firenze per la produzione di latte fresco a marchio Mukki. La rimanente parte viene valorizzata destinando il latte a caseifici localizzati nella provincia di Pisa e al distributore self-service, attivo tutti i giorni dalle ore 9:00 alle 18:00, situato in via Eleonora Duse, una traversa del viale D’Annunzio, all’interno della tenuta di Tombolo, sede del Centro.
“Il latte crudo è un prodotto genuino, privo di conservanti e che mantiene inalterate tutte le caratteristiche organolettiche della materia prima - illustra il professor Marcello Mele, Direttore del Dipartimento di Scienze Agrarie dell’Università di Pisa - Dopo la mungitura il latte è refrigerato a una temperatura tra 0° e 4°C e regolarmente analizzato sia in procedura di autocontrollo sia dall’autorità sanitaria regionale per garantirne la salubrità. La presenza di grasso di affioramento durante la conservazione in frigo è normale ed è dovuta al fatto che il latte crudo non ha subito alcun trattamento di omogeneizzazione del grasso”.
Il latte crudo, non avendo subito alcun processo di pastorizzazione, va consumato solo dopo essere stato bollito.