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Foto FedericaL’Università di Pisa è in lutto per la scomparsa improvvisa della professoressa Federica Chiellini, docente di Chimica Industriale al Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale dell’Ateneo pisano. La professoressa era nata nel 1969 ed era residente a Pisa.

I funerali si tengono lunedì 8 marzo, alle ore 15.30, alla chiesa di San Sisto.

Federica Chiellini si era laureata a Pisa nel 1994 e nel 2001 aveva conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Biomateriali all’Università di Trento. Nel 2007 era diventata Ricercatrice al Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale dell’Università di Pisa, dove, nel 2015, era stata nominata Professore Associato.

Federica Chiellini è stata ospite di centri di ricerca internazionali, tra i quali il Dipartimento di Biochimica dell’Università di Ghent (Belgio) ed i Dipartimenti di Scienze ed Ingegneria dei Materiali e di Ingegneria Chimica della Cornell University (Ithaca, USA).

La sua attività di ricerca è stata incentrata principalmente sulla Scienza dei biomateriali, con particolare riferimento ai materiali polimerici per applicazioni biomediche. La sua partecipazione a progetti di ricerca finanziati in ambito nazionale e internazionale, spesso come coordinatrice, ha avuto un alto impatto sulla comunità scientifica, come testimoniato da oltre duecento articoli scientifici pubblicati su riviste internazionali dei quali è coautrice.

Ci lascia una docente di inestimabile valore, il cui entusiasmo per la scienza e la dedizione alla didattica devono essere di ispirazione e modello per la comunità accademica e le nuove generazioni di ricercatori.

Giovedì 18 febbraio è venuto a mancare, per le complicanze di una patologia che lo affliggeva da molto tempo, il professor Antonio Salvetti, figura di spicco in ambito accademico e clinico nel settore della medicina interna.

Il professor Salvetti era nato a Lerici (SP) il 4 dicembre 1936 e si era laureato con lode a Pisa in Medicina e chirurgia nel 1960, conseguendo poi la specializzazione in Cardiologia all’Università di Torino nel 1962. Successivamente aveva svolto la sua prestigiosa attività scientifica, didattica e clinica nell’Ateneo pisano diventando nel 1984 professore ordinario di Terapia medica e successivamente di Medicina interna. È stato direttore del Dipartimento di Medicina interna (2000-2008) e direttore della Scuola di specializzazione in Medicina interna. Nel 2001 è stato nominato professore emerito dell’Università di Cordoba (Argentina).

Nel 2007 il professor Salvetti è stato insignito dell'Ordine del Cherubino, una delle massime onorificenze dell’Università di Pisa.

In Aoup è stato invece direttore dell’Unità operativa di Medicina generale 1 universitaria e direttore del Dipartimento di Medicina generale (2001-2007).

Nel 1980 aveva fondato il Centro per la diagnosi e la cura dell’ipertensione arteriosa, che è divenuto negli anni un Centro di riferimento regionale e di eccellenza europea (valutato al 4° posto fra tutti i Centri europei per la qualità della ricerca scientifica). È stato membro fondatore e presidente della Siia-Società italiana dell’ipertensione arteriosa e membro fondatore della Società italiana di NefroCardiologia. Nel 2000 ha ricevuto un premio “ad hoc” della Siia per il suo contributo all’avanzamento nelle conoscenze scientifiche sull’ipertensione arteriosa.

Gli interessi scientifici del professor Antonio Salvetti hanno riguardato i meccanismi patogenetici dell’ipertensione arteriosa, con particolare riferimento al sistema renina-angiotensina, alla funzione e disfunzione endoteliale e alle alterazioni strutturali sia vascolari che cardiache. Questa attività è testimoniata da oltre 400 lavori pubblicati su riviste internazionali di grande prestigio.

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"È stato – come ha ricordato Stefano Taddei, ordinario di Medicina interna che è stato suo allievo - una persona di incredibile spessore scientifico e clinico. Da scienziato è stato un precursore in molti campi della scienza medica, partendo sempre da una profonda conoscenza della letteratura scientifica e da un aggiornamento costante. Ha sempre saputo cogliere le novità sia metodologiche sia meccanicistiche all’interno della ricerca in campo cardiovascolare, senza perdere però mai di vista l’obiettivo finale della ricerca biomedica e cioè l’avanzamento nelle conoscenze dei meccanismi di malattia e nelle possibilità terapeutiche. Come docente, non solo si è dedicato in modo attento alla formazione sia degli studenti di medicina sia degli specializzandi in medicina interna, ma ha avuto un importante ruolo a livello nazionale e internazionale nella divulgazione medica delle malattie cardiovascolari. Infine, a livello clinico, ha saputo fondere una impressionante cultura medica con la pratica clinica quotidiana, con una profonda capacità di ascoltare i pazienti e interpretarne i sintomi e i reperti obiettivi per giungere a diagnosi precise e a scelte terapeutiche mirate. Mai niente era lasciato al caso e soprattutto ogni decisione doveva essere sostanziata dalle più solide evidenze cliniche e scientifiche".

"Senza dubbio alcuno – ha concluso il professor Taddei - il valore massimo da lui espresso è stata la sua capacità di essere caposcuola e maestro indiscusso. Non solo ha introdotto a Pisa lo studio dell’ipertensione arteriosa, fondando anche uno dei centri clinici di maggior rilevanza nazionale, ma soprattutto è stato capace di creare le condizioni perché numerosi collaboratori potessero esprimere le loro potenzialità e capacità sia di ricerca che cliniche. Oggi ci ha lasciati ma sicuramente non andrà persa l’enorme eredità culturale e scientifica che ha saputo creare".

Francesco Tosoni, neo dottore del dipartimento di Informatica dell'Università di Pisa, è il vincitore del premio "con.Scienze" 2020, promosso dalla Conferenza dei presidenti e dei direttori delle strutture universitarie di scienze e tecnologie per invogliare i giovani a proseguire nella carriera della ricerca. Il riconoscimento è stato assegnato per la sua tesi di laurea magistrale dal titolo "Algoritmi e strutture dati per piattaforme efficienti di ride sharing", relatori il professor Paolo Ferragina e il dottor Andrea Marino, in cui il tema del ride sharing (talvolta denominato in italiano come “covetturaggio” o “condivisione di un taxi”), e diventato famoso con app quali Uber e Lift, viene affrontato per l'enorme potenziale in termini di riduzione del numero di veicoli necessari a servire una data richiesta di mobilità e quindi di impatto che può avere sulla riduzione del traffico e dell’inquinamento nelle città.

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Lo studio ha portato alla definizione di nuovi algoritmi per il ride sharing in aree urbane di grandi dimensioni, quindi in presenza di reti stradali anche di milioni di nodi e con centinaia/migliaia di richieste in brevi intervalli di tempo. La tesi descrive un nuovo algoritmo basato su interessanti e originali considerazioni geometriche per le quali Tosoni ha progettato efficienti ed efficaci strutture dati che le realizzano e ottengono così risultati migliori dello stato dell’arte. I risultati teorici sono stati corroborati da un’ampia attività sperimentale su dataset reali di dimensioni significative e relativi a due distinte aree urbane: Manhattan (NYC) e Singapore, dimostrando la loro efficienza e robustezza in varie condizioni di traffico e di struttura stradale delle aree esaminate.

"Mi congratulo con Francesco Tonsoni per il prestigioso riconoscimento - ha commentato il Rettore Paolo Mancarella – La sua affermazione nella seconda edizione del premio con.Scienze è un’importante verifica delle sue abilità di ricercatore e della qualità del lavoro svolto per la tesi di laurea. Allo stesso tempo, però, rappresenta anche una conferma della capacità di questa Università di formare e promuovere giovani in grado di affrontare le sfide del futuro. E questo grazie anche ad iniziative come il MIT-UniPi Project che vede il nostro Ateneo collaborare con il Massachusetts Institute of Technology e nell’ambito del quale le ricerche di Tonsoni si inseriscono”.

Nato ad Assisi nel 1995, Francesco Tosoni si è laureato nel marzo 2020 al corso di laurea magistrale in Informatica e Networking ("Computer Science and Networking"), ideato per rispondere alla crescente domanda, sia nazionale che internazionale, di una figura professionale in grado di padroneggiare in modo integrato tanto le tecnologie algoritmiche e di calcolo ad alte prestazioni, quanto quelle legate alle reti informatiche.

Le ricerche del dottor Tosoni si inquadrano in un progetto scientifico sostenuto dal Programma MIT-UniPI 2019, che ha visto la collaborazione tra il gruppo di ricerca A3Lab dell’Università di Pisa diretto dal professor Paolo Ferragina e il MIT Senseable City Lab diretto dal professor Carlo Ratti. Durante il periodo di tesi, il dottor Tosoni ha potuto così collaborare con ricercatori esperti di algoritmi scalabili per problemi di mobilità condivisa e ricercatori esperti di algoritmi su Big Data e compressione dati. Il tema sviluppato nella tesi è anche oggetto di un articolo scientifico che è in fase di revisione sulla rivista "IEEE Transactions on Intelligent Transportation Systems".

Attualmente il dottor Tosoni è un allievo del dottorato di ricerca in Informatica dell’Università di Pisa.

Locandina Ripresa Attivita CoroConclusi i laboratori di vocalità, il Coro dell'Università riprende l'attività delle prove che, a causa dell'emergenza sanitaria, sono svolte online. Il maestro Stefano Barandoni ha iniziato lunedi 15 febbraio a preparare coi coristi la nuova composizione che dovrebbe caratterizzare questo 2021: "Dante. L'Altre Stelle".

Si tratta di un oratorio per soli, coro e orchestra, appositamente composto da Alberto Casadei (libretto) e Marco Bargagna (musica) per il nostro Coro e che sarà eseguito in prima assoluta a Pisa, in autunno, nell'ambito degli eventi per l'anno dantesco sotto il patrocinio del MiBact.

Anche durante la pandemia, Pisa rende omaggio al grande scienziato Galileo Galilei. Per il terzo anno, infatti, la città celebra il suo figlio illustre nel giorno della nascita, avvenuta a Pisa il 15 febbraio 1564. Sono in programma un percorso sui luoghi in città di Galileo (domenica 14, partenza dalla casa natale), un webinar su Galileo “lettore di Dante” con i docenti Alfredo Cottignoli, Riccardo Pratesi e Sergio Giudici (lunedì 15), un contest tematico con mostra al Museo delle navi antiche (fino a venerdì 19) e la premiazione che si svolgerà nei prestigiosi locali del Casino dei Nobili con la esibizione del Pisa Early music che eseguirà il celebre “In exitu israel” composto da Vincenzo Galilei, padre di Galileo.

Il programma è curato dal Comune di Pisa, Università di Pisa e Scuola Normale Superiore. Gli eventi saranno trasmessi in diretta sui canali Social di Comune e Università.

«Da tre anni, come Amministrazione Comunale unitamente ai nostri prestigiosi Atenei – spiega Paolo Pesciatini, assessore al turismo -, il 15 febbraio prevediamo l’organizzazione di eventi volti a celebrare il giorno della nascita di Galileo Galilei avvenuta a Pisa nel 1564. Nonostante la situazione così difficile, dovuta alla pandemia di Covid19, abbiamo deciso di non sospendere i festeggiamenti dedicati al nostro illustre concittadino, anzi manteniamo anche un impegno che avevamo assunto nella ricorrenza del 2020. Infatti, nel ribadire la formazione culturale di Galileo, che fu non solo un grande scienziato ma anche un grande umanista, proprio l’anno scorso in previsione dei 700 anni dalla morte di Dante, comunicammo che tra le varie iniziative del 2021, avremmo dedicato un incontro a Galileo lettore di Dante, facendo riferimento, in particolare, a quelle due famose lezioni che Galileo tenne all’Accademia Fiorentina nel 1588 sulla figura, sito e dimensioni dell’inferno dantesco. Quindi, oltre a una nuova edizione del premio dedicato a Galileo, tra le altre proposte, quest’anno parleremo anche di Dante e Galileo: entrare nel mondo di Dante e nell’universo di Galileo consente di affacciarsi sul mistero della bellezza e della vita. Tengo a segnalare anche il fatto che, in occasione di queste insolite giornate galileiane, a partire dal 15 febbraio, grazie a una start up innovativa, che ha sede all’interno del Casino dei Nobili, sarà possibile visitare questo storico ed elegante palazzo nel cuore della città, che fu a sua volta inaugurato il 15 febbraio del 1788».

«Domenica 15 si svolgerà la premiazione della seconda edizione del contest dedicato a “Galileo tra arte e scienza” spiega Pierpaolo Magnani, assessore alla cultura -. Saranno premiate quattro opere vincitrici e parallelamente, a partire dal 16 febbraio, verranno esposte tutte le opere partecipanti al Museo della navi antiche e i visitatori potranno esprimere la loro preferenza come giuria popolare. Inoltre, abbiamo organizzato il primo itinerario di visita fisica e virtuale insieme sui luoghi galileiani in città, grazie a contenuti di realtà aumentata che spiegheranno i luoghi grazie a contenuti fotografici, di testo e musicali. Si tratta di un’assoluta novità, un’esperienza pilota che mi auguro avrà un seguito. Sono molto soddisfatto perché questo programma è stato possibile grazie alla collaborazione attiva con molti soggetti della città, dal nostro ateneo fino a imprese private e cittadini».

Giornata Galileana 20

La passeggiata “immersiva” è stata spiegata dal professore Antonio Cisternino, presidente del Sistema Informatico di Ateneo. «Le giornate galileiane - spiega Cisternino - saranno la prima occasione per introdurre una nuova tecnologia a supporto della fruizione di contenuti digitali direttamente sul territorio. Saranno apposti dei codici QR in luoghi salienti della città che interagiranno con un sistema chiamato ‘Signs’ e sviluppato dall’Università di Pisa che provvederà in modo trasparente a reindirizzare il dispositivo di chi scansiona al contenuto digitale appropriato. In occasione dei percorsi galileiani sarà fatta una prima dimostrazione del sistema consentendo a chi seguirà il percorso di arricchire la propria visita con contenuti digitali interattivi relativi a Galileo, fondendo realtà fisica e digitale capace di amplificare l’esperienza di chi segue il percorso. L’uso di questi segni sul territorio cittadino consentirà di avere un meccanismo che nel corso del tempo proietti sui dispositivi di chi vive la città le informazioni rilevanti federando i contenuti turistici e culturali che i vari attori del territorio produrranno».

«L’Università di Pisa - spiega la professoressa Chiara Bodei, presidente del Sistema Museale di Ateneo - ha aderito sin dalla edizione zero del 2019. Quest’anno, poi, l’incalzare della pandemia ci ha costretti a trovare modi alternativi per celebrare Galilei, con eventi in diretta streaming, e allo stesso tempo anche un percorso a piedi dentro la città, amplificato dalle briciole digitali seminate ad arte grazie ai QR Code. Questo intreccio tra fisico e digitale, tra essere in presenza e non, tra vicino e lontano continuerà anche nel periodo post-COVID-19, visto che le due modalità si integrano, si arricchiscono a vicenda e non si contrappongono tra loro. Celebrare personaggi come Galilei e Dante ha per la nostra città una potente valenza identitaria, che è uno degli elementi su cui fare leva per andare incontro al futuro, forti di ciò abbiamo alle spalle».

«È un evento per il quale si sono verificate una serie di coincidenze, alcune spiacevoli e altre piacevoli – dice Sergio Giudici, direttore del Museo degli strumenti di fisica dell’Università di Pisa -. Quella spiacevole è, naturalmente, la pandemia nella quale viviamo e che mi auguro rappresenti anche l’occasione per un’accelerazione verso il futuro. L’altra coincidenza è, invece, determinata, in questo 2021, dalle celebrazioni dantesche che abbiamo voluto comprendere nel programma grazie a un’opera giovanile di Galileo dedicata alla forma dell’Inferno Dantesco e che sarà oggetto di un seminario molto interessante con docenti esperti. Infine, un’altra coincidenza interessante è legata alle lezioni che Galilei tenne su Dante nel 1588, trecento anni prima della inaugurazione del Casino dei Nobili, dove si svolgerà una parte del nostro programma di quest’anno».

«È lodevole – dice Luigi Ambrosio, direttore della Scuola Normale Superiore - che in questo periodo in cui diventano problematici tutti gli aspetti organizzativi, le istituzioni pisane abbiano allestito eventi così qualificati per celebrare una ricorrenza tanto importante per la città e per la scienza. Sono convinto che gli eventi programmati saranno apprezzati da tutta la cittadinanza. Siamo impegnati, con il Comune, l’Università, la Scuola Sant’Anna anche per rendere nuovamente fruibile il materiale della Domus Galileana».

(fonte: Ufficio Stampa Comune di Pisa)

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Programma delle iniziative

Domenica 14 febbraio
Ore 15:00, casa Ammannati (via Giuseppe Giusti, 24)
Inaugurazione del percorso galileiano immersivo. Ritrovo presso la casa natale di Galileo.

Ore 18:00, Casino dei Nobili, piazza Garibaldi
Premiazione del contest “Galileo Galilei tra arte e scienza”, seconda edizione.
Esecuzione del brano “In exitu Israel” di Vincenzo Galilei, a cura di Alessandro Carmignani e Pisa Early music.
Diretta streaming sul canale YouTube del Comune di Pisa.

Lunedì 15 febbraio
Ore 17:00: “Il Teatro Infernale: Galileo lettore di Dante. La ricostruzione galileiana della figura, sito e dimensioni dell’Inferno Dantesco”.
- Saluti delle autorità
- Interventi di
- Alfredo Cottignoli (Università di Bologna)
- Riccardo Pratesi (Museo Galileo - Firenze)
- Modera Sergio Giudici (Università di Pisa - Sistema Museale di Ateneo)
Diretta streaming sul canale YouTube di MediaEventiUnipi.

Martedì 16, mercoledì 17, giovedì 18, venerdì 19 febbraio
Museo delle Navi Antiche (Lungarno Simonelli, 16)
Orari: dalle 15.30 alle 18.30 (prenotazione obbligatoria al numero 050-47029 o a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)
Esposizione delle opere in concorso al contest “Galileo Galilei tra arte e scienza”. I visitatori potranno votare l’opera migliore fino al 19 febbraio. Spoglio schede e premiazione della Giuria popolare alle ore 17.00.

vaccino covidLa Regione Toscana comunica che da martedì 9 febbraio è disponibile in Toscana la prima fornitura del vaccino anti-Covid di AstraZeneca. La conferma dell’arrivo consente alla Regione di anticipare, rispetto a quanto già annunciato, l’avvio della prima fase di vaccinazioni con il nuovo siero, che avrà quindi inizio giovedì 11 febbraio.

Tra le categorie che potranno prenotarsi in questa prima finestra di quattro giorni, alla luce della fornitura prevista, c’è anche il personale scolastico e universitariodocente e non docente, di età compresa tra i 18 e i 55 anni (i nati nel 1966).

La Regione Toscana specifica che il personale docente e non docente si identifica in professori, ricercatori, personale T/A, bibliotecario e CEL (a tempo indeterminato e determinato).

Al momento della vaccinazione, le persone interessate, oltre al documento d'identità, devono presentare anche un qualsiasi documento che attesti l'affiliazione all'università.

A questo link è disponibile la lettera che Carlo Rinaldo Tomassini, direttore generale della Direzione di cittadinanza e coesione sociale della Regione Toscana, ha inviato ai rettori delle università toscane; a questo link la successiva lettera di integrazione con ulteriori specifiche.

Le prenotazioni per questa prima fornitura di AstraZeneca sul portale prenotavaccino.sanita.toscana.it saranno aperte da martedì 9 febbraio, alle 18. A quell’ora si attiverà anche il portale. Il link per aderire alla campagna di vaccinazione è in basso nella pagina.

Questa prima finestra durerà fino a domenica 14 febbraio. La durata di quattro giorni è determinata dalle ultime comunicazioni della struttura nazionale relative alle dosi in arrivo, che ammontano per questa settimana a 15.400.

Giovedì, venerdì e sabato le vaccinazioni si svolgeranno nel pomeriggio, dalle ore 14.30 alle 18.30, mentre la domenica la mattina, dalle 9 alle 13

Per questi primi quattro giorni verranno aperti, in anteprima, alcuni dei punti vaccinali previsti sull’intero territorio regionale, tra i quali si potrà scegliere in fase di prenotazione.

Con le prossime forniture settimanali si aprirà alle altre categorie che rientrano in questa fase, in merito alle quali si attendono ulteriori comunicazioni e dettagli dalla struttura nazionale. 

Al momento della prenotazione sarà possibile, per l’utente, scegliere il luogo più comodo e vicino, insieme alla data e all'ora dell'appuntamento.

Per ogni informazione si prega di far riferimento ai canali di comunicazione della Regione Toscana (sito web e social network).

Leggi la notizia sul portale Toscana Notizie.

Le comunicazioni della Regione Toscana sulla campagna vaccinale sono disponibili a questo link.

Vaccino Astrazeneca approvato per soggetti tra 18 e 55 anni

Si ricorda che la Commissione tecnico-scientifica (CTS) dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), in attesa della valutazione conclusiva del farmaco, suggerisce un utilizzo preferenziale del vaccino AstraZeneca in soggetti tra i 18 e i 55 anni, per i quali sono disponibili evidenze maggiormente solide. 

Inoltre per i soggetti più anziani e/o più fragil l’AIFA suggerisce un utilizzo preferenziale dei vaccini a RNA messaggero (Pfizer e Moderna). Per la definizione di specifiche categorie di rischio si rimanda a quanto previsto dal piano strategico per la vaccinazione anti SARS-CoV2/COVID-19 del Ministero della Salute.

Maggiori informazioni sulle autorizzazioni AIFA a questo link.

 

In occasione del Giorno della Memoria, l'Università di Pisa annuncia il conferimento della laurea magistrale honoris causa in Scienze per la Pace alla senatrice a vita Liliana Segre. La cerimonia si terrà martedì 2 febbraio dalle ore 11 parzialmente in presenza, nell'Auditorium del Polo "San Rossore 1938", e su piattaforma telematica.

Il link per seguire la diretta streaming è: http://call.unipi.it/cerimonia2febbraio
Si ricorda che al fine di garantire le misure di sicurezza previste per il contenimento della diffusione del Covid 19, l'accesso all'Auditorium del Polo "San Rossore 1938" sarà limitato ai relatori e ai membri del Senato Accademico e del Consiglio di Amministrazione dell'Università di Pisa.

"La biografia della senatrice Segre - è scritto nella Motivazione del riconoscimento - restituisce il senso più alto di un costante impegno pubblico volto non solo a tutelare la storia e la memoria delle vittime dello Sterminio, ma anche a promuovere una autentica educazione alla cittadinanza e alla pace...Nei suoi incontri con i cittadini di tutta Italia, e in particolare con gli studenti, anche universitari, Liliana Segre ha contribuito a promuovere una cultura di pace positiva, espressione con la quale si intende non solo la semplice assenza di guerra, ma l’insieme delle attività volte a promuovere la giustizia sociale, la convivenza pacifica, il ripudio dei conflitti".

"In questi anni - ha commentato il rettore Paolo Mancarella - il vincolo di riconoscenza che lega l'Università di Pisa alla senatrice Liliana Segre si è rafforzato sempre di più. Conferirle la laurea honoris causa in Scienze per la Pace è il nostro modo di dirle grazie per aver tutelato la storia e la memoria della Shoah, facendone uno strumento per alimentare, in primo luogo nei giovani, quei valori di fratellanza e di rispetto in cui il nostro Ateneo si riconosce pienamente e che sono fondamentali per costruire una società basata su una solida cultura della pace, che non lasci posto ad alcuna forma di odio”.

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La giornata del 2 febbraio - coordinata dal professor Fabrizio Franceschini, direttore del Centro Interdipartimentale di Studi Ebraici (CISE) dell'Ateneo pisano - sarà aperta alle ore 11 dalla presentazione del volume "Il dovere della parola. La Shoah nelle testimonianze di Liliana Segre e di Goti Herskovitz Bauer", di Marina Riccucci e Laura Ricotti, pubblicato da Pacini d’intesa con la Fondazione Livorno. Ai saluti istituzionali e all'intervento della professoressa Riccucci, membro del CISE, seguirà l'intervento a distanza di Goti Herskovitz Bauer.
“Il libro - sottolinea il professor Franceschini - è importante sia perché presenta una testimonianza della Segre con accenti nuovi rispetto ad altri e sempre significativi suoi interventi, sia perché valorizza degnamente la figura di Goti Bauer, che tra i molti meriti ha quello di aver stimolato proprio Liliana Segre a prendere la parola, dopo anni di silenzio sulla sua esperienza della deportazione e del Lager”.

Alle ore 12 inizierà la cerimonia di conferimento della laurea magistrale honoris causa in Scienze per la Pace alla senatrice Liliana Segre. Dopo il benvenuto del rettore Paolo Mancarella, la professoressa Eleonora Sirsi, presidente del corso di laurea magistrale in Scienze per la Pace, darà lettura della Motivazione del conferimento.
La Laudatio sarà tenuta da Gadi Luzzatto Voghera, direttore del Centro Documentazione Ebraica Contemporanea, e da Noemi di Segni, presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane (Ucei).
Seguiranno la cerimonia di consegna della laurea magistrale HC e la Lectio Magistralis della senatrice Liliana Segre, in collegamento a distanza.

Giulio Regeni AmnestyIl Ministero dell'Università e della Ricerca ha istituito cinque premi per tesi di laurea magistrale e di dottorato, intitolati alla memoria di Giulio Regeni, ricercatore italiano rapito e ucciso cinque anni fa in Egitto mentre stava svolgendo attività di studio e ricerca per il suo dottorato. Il bando, emanato dal MUR e gestito dalla CRUI, intende valorizzare la competenza e la qualità di studenti universitari e di giovani ricercatori su temi riguardanti l’attuazione concreta della tutela dei diritti umani negli ambiti economici, sociali e politici.

I premi si configurano come assegnazioni in denaro ai tesisti, su base concorsuale, in un’unica soluzione secondo la seguente ripartizione:
1) Azione 1: tre premi annuali per tesi di laurea magistrale;
2) Azione 2: due premi annuali per tesi di dottorato di ricerca.

Possono essere presentate le tesi discusse tra il 1° gennaio 2019 e il 31 dicembre 2020.

I soggetti ammessi alla presentazione delle candidature non sono gli studenti autori delle tesi, bensì, in loro vece, solo ed esclusivamente:
a) Direttori dei Dipartimenti delle università italiane, statali e non statali legalmente riconosciute (inclusi gli Istituti di alta formazione dottorale e le Scuole di studi superiori);
b) Presidi di Scuole o Facoltà universitarie, con funzione di raccordo interdipartimentale delle medesime istituzioni.

Le strutture proponenti dovranno essere afferenti ad una delle seguenti aree CUN: 10, 11, 12, 13, 14.

È possibile presentare domanda di partecipazione on line dal 15 gennaio al 15 marzo.
Per approfondire: https://www.crui.it/giulio-regeni-bando-per-5-premi-istituiti-dal-mur.html

(fonte: Ufficio stampa CRUI)

Martedì 5 gennaio ci ha lasciati il professor Corrado Blandizzi per una improvvisa e severa patologia cardiovascolare.

Il professor Blandizzi era nato a Meilbourne (Australia) il 5 ottobre 1961. Nel 1988 si era laureato in Medicina e Chirurgia con il massimo dei voti e lode all’Università di Pisa dove aveva proseguito gli studi conseguendo prima la specializzazione in Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva (1992) e successivamente la specializzazione in Farmacologia (1997).
La sua formazione è stata integrata da un periodo di visiting fellowship presso l’Institute of Experimental Medicine dell’Hungarian Academy of Sciences, Budapest, Ungheria (1991) e successivamente da una Postdoctoral fellowship presso il Gastrointestinal Peptide Research Center, University of Michigan Medical Center, Ann Arbor, U.S.A. (fellowship programme CNR-NATO; 1993-1994).

In seguito ha svolto tutta la sua carriera accademica all’Università di Pisa divenendo ricercatore nel 1996, professore associato nel 2000 e infine professore ordinario di Farmacologia nel 2010.
Ha ricoperto numerosi incarichi istituzionali, tra i quali Direttore del Centro Interdipartimentale di Ricerche di Farmacologia Clinica e Terapia Sperimentale (2009-2012); Presidente del Corso di Laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria (2012); Coordinatore delle attività didattiche dei Corsi di studio dell’Area Medica (2012-2013); Coordinatore del Comitato di Coordinamento della Didattica per l’Area Medica (2013); Componente del Presidio della Qualità (2013); Presidente del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia (2013-2016); Direttore del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale e contestualmente membro del Senato Accademico (2016-2020). Per quanto riguarda l’attività assistenziale il professor. Blandizzi era Direttore della Sezione Operativa Dipartimentale ‘Monitoraggio delle Reazioni Avverse ai Farmaci’ dal 2011 e Responsabile del centro di Sperimentazione Clinica del Farmaco.

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I principali settori di ricerca del professor. Blandizzi hanno riguardato la farmacologia del sistema gastrointestinale e cardiocircolatorio nonché la farmacovigilanza. La sua attività scientifica è documentata da più di 300 pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali e da diversi capitoli di libri. Infine il professor. Blandizzi è inventore di due brevetti.

Per quanto estremamente brillante, la fredda descrizione dell’attività scientifica e accademica non rende però giustizia alla statura umana del professor. Corrado Blandizzi. Uomo di grande onestà e rigore morale, dimostrava profonda umanità e sincera attenzione alle esigenze e alle aspirazioni di chi gli stava intorno. In tutti gli incarichi istituzionali che ha ricoperto ha sempre operato con un eccezionale spirito di servizio a favore dell’area medica e di tutto l’Ateneo. Chi lo conosceva più da vicino non poteva poi fare a meno di apprezzare il suo carattere e il suo modo di vivere, contrassegnato dalla determinazione nel perseguire i valori in cui credeva, dallo spirito ironico e dalla fede nell’amicizia e nei valori umani.

Le parole espresse dal Magnifico Rettore, Paolo Mancarella, appena appresa la terribile notizia riflettono l’emozione di tutta la comunità accademica:
“La scomparsa improvvisa e troppo prematura del professor Blandizzi ha lasciato tutti noi esterrefatti, increduli. Oggi ci ha lasciato un uomo buono, oltre che professore e ricercatore di altissimo profilo, che tanto ha dato alla sua Università. Ho avuto il privilegio di condividere con Corrado quattro anni in Senato Accademico, dove sedeva in qualità di Direttore di Dipartimento, durante i quali è cresciuto tra noi un rapporto di grande stima e di amicizia. I suoi contributi sono sempre stati improntati al dialogo, alla mediazione, al cercare soluzioni condivise per il bene dell’istituzione. Lascia in tutti noi un grande vuoto”.

Emilio VitaleSi è spento il giorno 1 gennaio 2021 il professor Emilio Vitale, dopo un lungo periodo di coma, conseguente a un incidente motociclistico avvenuto nel 2008 sul circuito del Mugello.

Il professor Emilio Vitale era nato a Campobasso nel 1954 e si era laureato in Ingegneria Meccanica col massimo dei voti presso l’Università di Pisa nel 1977. L’anno successivo ha iniziato la sua carriera universitaria che l’ha portato a divenire, nel 1994, professore ordinario di Progettazione Meccanica e Costruzione di Macchine.
Nel periodo 1978-1988 i suoi interessi scientifici sono stati focalizzati principalmente sulla Meccanica dei Materiali e sui Metodi Numerici per l'Analisi Strutturale, con studi sul comportamento a fatica ologociclica e a creep-fatica di materiali per impieghi strutturali e nel campo della Meccanica della Frattura, condotti attraverso un approccio multidisciplinare, per l’epoca assolutamente innovativo, comprendente il progetto e la conduzione di complesse attività sperimentali, lo sviluppo di metodi avanzati di modellazione numerica (per esempio: algoritmi innovativi per la modellazione del comportamento dei materiali in regime visco-elasto-plastico sotto carichi ciclici) e lo sviluppo di modelli comportamentali.

Di particolare rilievo, a partire dal 1983, la conduzione di un importante programma sperimentale finalizzato alla previsione del rischio di frattura in reattori nucleari di tipo pressurizzato. Tale attività, inserita al massimo livello nello scenario internazionale, ha previsto collaborazioni con enti e istituzioni a livello globale tra le quali l'Oak Ridge National Laboratory in Tennessee (USA) e lo Staatliche Materialpruffungsanstalt di Stoccarda, laboratori presso i quali il professor Vitale ha trascorso periodi di studio e lavoro.

A partire dalla fine degli anni ’80 il professor Vitale ha esteso con successo il suo impegno scientifico al campo automobilistico. In particolare, in collaborazione con le maggiori aziende del settore (fra cui FIAT, Ferrari e Piaggio), ha attivato numerosi programmi di ricerca finalizzati allo sviluppo di soluzioni e metodologie di progetto innovative, tra cui si segnalano gli studi sulla rumorosità delle trasmissioni, sui power-trains ibridi e sulle tecniche di simulazione per ridurre il time-to-market.
Nel 1999 ha coordinato un progetto di rilevante interesse nazionale sui propulsori ibridi culminato con il brevetto di un motore per veicoli a due ruote, esteso a livello internazionale, che ha condotto allo sviluppo dello scooter MP3 Hybrid da parte di Piaggio.
Nel 2005 ha coordinato la definizione del progetto "Filiera idrogeno", inserito nel Piano Regionale di Sviluppo della Toscana e finalizzato allo sviluppo di tecnologie per la mobilità sostenibile.

Il professor Vitale è inventore di brevetti nazionali e internazionali e autore o coautore di circa 100 pubblicazioni e di alcuni testi didattici nonché curatore dell'edizione di volumi monografici. È stato più volte relatore invitato in convegni nazionali e internazionali e ha svolto incarichi scientifici di livello internazionale.

Il professor Vitale ha svolto incarichi didattici nelle Facoltà di Ingegneria di Pisa e di Trento come titolare degli insegnamenti di Costruzione di Macchine, Progettazione Assistita delle Strutture Meccaniche, Costruzioni Automobilistiche e Costruzione di Apparecchiature Chimiche.

A partire dal 1996, il professor Vitale si è impegnato anche nell'attività di gestione e di indirizzo strategico delle strutture universitarie, ricoprendo molteplici incarichi. Dal 1996 al 1998 è stato Direttore del Dipartimento di Costruzioni Meccaniche e Nucleari e, in tale ruolo, ha promosso la fusione con il Dipartimento di Ingegneria della Produzione che ha dato vita al Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Nucleare e della Produzione di cui è stato il primo Direttore. Dal novembre 2000 all'ottobre 2002 ha ricoperto la carica di Prorettore per la Ricerca Applicata. Dal 2001 al 2003 è stato presidente della giunta del settore scientifico disciplinare ING-IND/14.
Dal novembre 2002 al dicembre 2009 è stato, per due mandati, Preside della Facoltà di Ingegneria.

Nel 2004, nell’ambito della COPI, allora Conferenza dei Presidi di Ingegneria, il professor Vitale è stato uno dei fondatori del CISIA, Consorzio Interuniversitario Sistemi Integrati per l’Accesso all’università, di cui è stato dal 2005 il primo presidente. Il CISIA, che, per sua iniziativa, ha sede a Pisa, attualmente è un punto di riferimento di 53 atenei statali per conto dei quali fornisce strumenti e supporti in tema di accesso e orientamento universitario sull’intero territorio nazionale.
Il professor Vitale è stato inoltre titolare di diversi incarichi esterni all’Università, in qualità di amministratore di Enti territoriali per la promozione dell’innovazione e del trasferimento tecnologico.

Nel 2010 il professor Emilio Vitale è stato insignito dell'Ordine del Cherubino.

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Si pubblica di seguito il ricordo scritto dal professor Enrico Manfredi, già ordinario di Progettazione Meccanica e Costruzione di Macchine all’Università di Pisa:
“Incontrai per la prima volta Emilio Vitale quando egli scelse, per la sua tesi di laurea, un tema di ricerca avviato da Aldo Del Puglia, con il quale collaboravo, ed al quale egli, nel seguito della sua carriera, doveva dare importanti contributi. Nelle lunghe ore passate insieme per predisporre l'apparecchiatura di prova e poi durante le prove stesse, che a volte si prolungavano nella notte, imparai a conoscere quel giovane molisano pieno di risorse, sul quale si poteva fare sempre pieno affidamento. Ci univa, tra l'altro, una comune passione per le motociclette, con l'importante differenza che io mi ero accontentato di una tranquilla Aermacchi 'Ala azzurra' mentre egli gareggiava con una 'Ala d'oro' e, in seguito, con altre moto, fino alla fatale Yamaha dell'incidente del 2008.
Dopo la laurea si aprì per lui uno spiraglio per intraprendere quella carriera universitaria, verso la quale non esitai a spingerlo e nella quale egli avrebbe poi brillato, dimostrandosi tanto valido ricercatore quanto chiarissimo docente ed ispirato, oculato amministratore. Non ho il minimo dubbio che egli sarebbe stato un eccellente Rettore. Per dare un'idea delle qualità di Emilio Vitale mi piace qui riportare quanto già scrissi nel 2006 in occasione della sua candidatura al Rettorato.
Anni prima egli aveva assunto la responsabilità di una ricerca teorica e sperimentale, che richiedeva di progettare e svolgere difficili esperimenti di Meccanica della frattura, con sollecitazioni di origine termica, su elementi d'acciaio di grandi dimensioni. Fu in quell'occasione che, dal mio ufficio, sentii un applauso provenire dal laboratorio sperimentale, un applauso diretto ad Emilio Vitale. Ad applaudire, quella volta, dopo un esperimento perfettamente riuscito, erano stati i tecnici del Dipartimento: un pubblico esigente. In seguito ho sentito varie volte applaudire Emilio Vitale in modo altrettanto sincero: come Direttore del Dipartimento, come Presidente del Collegio dei docenti del suo settore scientifico-disciplinare, come Preside della Facoltà di Ingegneria e come candidato al Rettorato. Non so immaginare per quali altri Presidi sarebbe stato tributato, in circostanze simili, quell'omaggio che gli studenti gli rivolsero, dopo l'incidente del 2008, appendendo fuori dal balcone dell'Aula Magna uno striscione con su scritto: 'Emilio, non mollare!'.
La sorte volle diversamente e fu allora che gli amici e l'Università di Pisa persero quella persona di rare qualità, che oggi ricordiamo con rimpianto”.

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