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Il Consiglio direttivo dell’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca (ANVUR) ha nominato il professor Giovanni Federico Gronchi, ordinario di Fisica matematica al dipartimento di Matematica dell’Università di Pisa, come coordinatore del Gruppo di esperti della valutazione (GEV) per l’Area 1-Scienze matematiche e informatiche. Il professor Gronchi, insieme ai colleghi di diversi altri atenei, gestirà la procedura di Valutazione della qualità della ricerca (VQR) nella sua area durante il quinquennio 2015-2019, finalizzata in particolare al monitoraggio dei risultati ottenuti da università e relativi dipartimenti. A conferma del prestigio goduto dalla matematica pisana nel contesto italiano, il professor Gronchi fa seguito al professor Marco Abate, che aveva svolto lo stesso ruolo nella precedente tornata di valutazione.

Oltre al professor Gronchi, sono 19 i docenti dell’Ateneo sorteggiati per far parte dei GEV nelle 17 Aree scientifiche: Massimiliano Andreazzoli, Dipartimento di Biologia; Fabrizio Bruschi, Dipartimento di Ricerca Traslazionale e delle nuove tecnologie in medicina e chirurgia; Giovanni Ceccarini, Dipartimento di Medicina clinica e sperimentale; Luigi Folco, Dipartimento di Scienze della terra; Roberto Frigerio, Dipartimento di Matematica; Sara Galimberti, Dipartimento di Medicina clinica e sperimentale; Mario Giorgi, Dipartimento di Scienze veterinarie; Giulio Greco, Dipartimento di Economia e management; Rosa Lo Frano, Dipartimento di Ingegneria civile e industriale; Arturo Marzano, Dipartimento di Civiltà e forme del sapere; Enrico Medda, Dipartimento di Filologia, letteratura e linguistica; Andrea Pucci, Dipartimento di Chimica e chimica industriale; Michele Raffaelli, Dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali; Biancamaria Rizzardi, Dipartimento di Filologia, letteratura e linguistica; Domenica Romagno, Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica; Mauro Rosi, Dipartimento di Scienze della terra; Maria Michela Sassi, Dipartimento di Civiltà e forme del sapere; Emanuela Turillazzi, Dipartimento di Patologia chirurgica, medica, molecole e dell'area critica; Gaetano Valenza, Dipartimento di Ingegneria dell'informazione.

Attivata con decreto ministeriale nel novembre 2019, la VQR riguarderà i prodotti della ricerca e i casi studio della terza missione nel quinquennio 2015-2019, la cui valutazione è organizzata in 17 aree scientifiche e 1 area interdisciplinare di terza missione. In questo ambito i GEV avranno il compito prima di definire le modalità con le quali applicare i criteri per la valutazione e poi di valutare i singoli prodotti, con il termine dei lavori previsto per maggio 2022. I risultati della VQR concorreranno a determinare la suddivisione della quota premiale del Fondo di finanziamento ordinario (FFO) con cui il ministero assegna le risorse economiche ai singoli atenei.

L’Università di Pisa e il Tribunale della stessa città hanno sottoscritto un Protocollo d’intesa per promuovere e sviluppare lo scambio di conoscenze ed esperienze negli ambiti di rispettiva competenza, intensificando le forme di collaborazione nei campi della formazione, didattica, divulgazione scientifica e dei programmi di ricerca. La convenzione è stata firmata giovedì 22 ottobre, a Palazzo alla Giornata, dal rettore Paolo Maria Mancarella e dalla presidente del Tribunale, Maria Giuliana Civinini, alla presenza dei professori Michela Passalacqua, prorettrice per gli Affari giuridici, e Paolo Ferragina, prorettore per l’Informatica.

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Il Protocollo di durata quinquennale segna l'inizio di una collaborazione più ampia, con la possibilità di raggiungere accordi specifici per lo svolgimento di attività congiunte e con la prospettiva di approfondire i legami sempre più stretti tra diritto e informatica, vista per esempio la crescente importanza degli aspetti giuridici correlati all’uso delle nuove tecnologie e degli algoritmi predittivi, così come il ruolo che la data science e l’intelligenza artificiale stanno assumendo nei processi celebrati dinnanzi all'autorità giudiziaria.

La convenzione impegna le due istituzioni ad intraprendere molte attività in collaborazione, come ad esempio accogliere presso le strutture del Tribunale soggetti in tirocinio o stage curriculare di formazione e/o di orientamento su proposta dell’Università; attivare accordi, anche con i singoli Dipartimenti e/o Scuole interdipartimentali dell’Università, per alimentare un proficuo e libero confronto su temi di interesse comune mediante attività didattiche e formative che avvengano con il coinvolgimento del proprio personale, da erogarsi presso le strutture dell’Università e/o quelle del Tribunale. Altri ambiti di interesse sono l’organizzazione e la promozione di attività divulgative congiunte su temi di comune interesse, ad esempio nell’ambito di manifestazioni quali convegni e workshop, e lo sviluppo di sinergie ai fini di proposte congiunte su progetti di ricerca e/o formazione finanziati da enti europei e nazionali.

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“L’innovazione proposta è rigorosa, semplice e di impatto: rigorosa perchè il metodo con cui è stata sviluppata è ineccepibile, semplice perché mescola elementi di contesto che la coniugano con il territorio ed ha un potenziale di scalabilità, e di impatto perchè a costi contenuti riesce a risolvere potenzialmente problemi fondamentali tra quelli assegnati. Ha inoltre il grande merito di essere una innovazione che coniuga le Scienze Naturali con le Scienze Sociali, presupposto fondamentale per poter affrontare le grandi sfide di questo momento storico”. Queste le motivazioni con le quali la giuria, composta da Francesca Pasinelli, Direttore Generale della Fondazione Telethon, Mario Calabresi, giornalista e scrittore italiano, Barbara Gallavotti, biologa, giornalista e consigliere per il coordinamento scientifico del Museo Nazionale della Scienza e Tecnologia L. da Vinci di Milano, Ferruccio Resta, Rettore del Politecnico di Milano, Andrea Salonia, Professore Ordinario di Urologia presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, Gianmario Verona, rettore dell’Università Bocconi, ha assegnato il primo premio del concorso "MAD for Science 2020" al progetto presentato dal team del Liceo Filippo Buonarroti.

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Studentesse e studenti in laboratorio, la foto è stata scattata prima dell'emergenza Covid-19

Il primo premio consiste in 75 mila euro per l’implementazione del laboratorio di scienze della scuola e l’acquisto quinquennale di specifico materiale di consumo. Il concorso ha previsto una preselezione che ha individuato, su 167 licei iscritti, 50 scuole le quali hanno avuto accesso alla fase successiva, quella in cui sono stati scelti i licei finalisti e poi, attraverso una fida in diretta streaming tra i sei finalisti, quello vincitore.

Il progetto, coerentemente con gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile riguardanti fame nel mondo, salute e benessere delle popolazioni e del pianeta, ha valutato la possibilità di rispondere ai problemi di malnutrizione esistenti nella popolazione del Corno d’Africa migliorando le caratteristiche nutrizionali dell’enjera, un alimento che è alla base della dieta delle popolazioni in questa area del pianeta. Questo pane azzimo preparato con farina di teff, cereale ricco di carboidrati ma povero di proteine, acidi grassi polinsaturi ed antiossidanti, è stato arricchito con la polvere di spirulina, un’alga ricca di sostanze nutritive e in particolare di proteine, allo scopo di ottenere un alimento completo ed equilibrato da un punto di vista nutrizionale.

 

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Studentesse e studenti in laboratorio, la foto è stata scattata prima dell'emergenza Covid-19

 

Il grande risultato ottenuto è il frutto di un ottimo lavoro di squadra che è iniziato nell’anno scolastico 2019/20 e si è concluso nel contest finale del 14 ottobre 2020. Il gruppo, costituito da studenti provenienti da varie classi, ha lavorato con impegno ed entusiasmo: Marina Biagioni, Aurora Morelli, Greta Redini e Martina Sbrana della 5ESA; Giada Fiorini, Juhi Maharjan e Alessandro Lagonegro della 5DSA; Simone Gagliardi della ex 5BSA, Filippo Baroni, Giovanni Bouillon, Ludovico Lami, Francesco Luperini, Alice Lio Passarelli, Francesco Santerini e Francesca Vasone della 5AS; Sara Favilli, Esther Giordani, Francesco Lami, Matilde Orsini, Tommaso Terreni della 4AS; Marg Dawood, Marta Orlati, Alessandro Sartor, Iacopo Viale della 3BSA, Filippo Agi, Giovanni Scione, Teresa Bandinelli, Caterina Natali, Elisa Pagano e Teresa Vaccarino della classe 3DS.
Sei docenti hanno lavorato intensamente al progetto e guidato i ragazzi nelle varie fasi della sua realizzazione: Barbara Cei, referente del progetto, Alessio Ciampini, Paola Fortuna, Marilena Marincola , Grazia Valtriani e Giacomo Vanni.

Francesca Pasinelli, presidente della giuria, nel conferire i premi ai vincitori ha affermato: “Questi ragazzi hanno dimostrato di saper lavorare in squadra grazie all’importantissima guida dei propri professori, riuscendo a definire un progetto sperimentale che li ha portati a vincere un finanziamento del quale beneficeranno tutti gli studenti del loro Istituto”.

Il progetto è stato svolto in collaborazione con la professossa Lucia Guidi, presidente del corso di laurea in Scienze Agrarie, e il team di ricercatori del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari ed Agro-Ambientali dell’Università di Pisa che hanno permesso di realizzare la fase sperimentale presso i loro laboratori e con il consorzio Cosvig/ENEL di Chiusdino.

(fonte: sito Liceo Filippo Buonarroti)

Nella Sala Congressi dell’Unione Industriale Pisana si è tenuta la cerimonia di chiusura della terza edizione di Samsung Innovation Camp per l’Università di Pisa (la seconda per l’ateneo toscano), con la premiazione dei gruppi che hanno presentato i migliori project work alle quattro aziende locali coinvolte nel progetto di Innovation Camp, Saint-Gobain Glass, Tuscany Leather, Prose e Pacini Editore.

L’iniziativa, sviluppata da Samsung Electronics Italia in collaborazione con Randstad, è nata con l’idea di accompagnare gli studenti delle università pubbliche italiane in un percorso formativo sull’innovazione, per trasformare il futuro in presente, e aprire nuovi scenari professionali in ambito digitale.

Per la fase finale di Innovation Camp a Pisa, sono stati selezionati i migliori progetti, scelti tra gli oltre 1.290 studenti e neo-laureati partecipanti nella sola Università di Pisa, e analizzati sulla base della qualità della proposta che hanno sviluppato in risposta ai business case commissionati da Saint-Gobain Glass, Tuscany Leather, Prose e Pacini Editore, le quattro eccellenze locali che hanno aderito in questi mesi all’iniziativa in collaborazione con l’Università.

I progetti vincitori:
- Gruppo vincitore per il Project Work di Saint-Gobain Glass: Saint-Gobain Glass, leader mondiale nei mercati della costruzione, con il marchio di vetrate isolanti tradizionali Climalit, ha richiesto agli studenti di identificare una strategia per rendere percettibile all’utente finale il valore dei vetri Climalit. Gli studenti hanno dovuto ipotizzare un piano strategico, rivolto al mercato italiano, della durata di un anno. Il team vincitore per Saint-Gobain Glass è stato il Gruppo Gestionali 4.0 (prima foto in alto): Gli studenti hanno individuato la soluzione in una Selfie Run con reward, tutta da immortalare, che percorre il centro della città di Pisa.
- Gruppo vincitori per il Project Work di Tuscany Leather: Tuscany Leather, azienda manufatturiera innovativa d’eccellenza che rilancia il Made in Italy a livello internazionale, ha proposto agli studenti di realizzare, dopo aver valutato i competitor e individuato i contenuti, una strategia di comunicazione integrata comprensiva di un Magazine Digitale che funga da collettore tra l’azienda e gli Stakeholder. Il team vincitore per Tuscany Leather è stato il Gruppo One and All (seconda foto in alto): Dopo un’attenta analisi di benchmarking, gli studenti hanno presentato un magazine con contenuti, news ed eventi, da lanciare con l’utilizzo di strategie di influencer marketing.
- Gruppo vincitori per il Project Work di Prose: Prose, provider di soluzioni di mobilità specializzato nella tecnologia dei veicoli ferroviari, ha proposto agli studenti di definire i servizi di intrattenimento e di utilità da offrire a bordo all’utente finale attraverso l’utilizzo di connessioni Wi-fi e dati e di tecnologie Personal Dev vs Board Display, il tutto nel rispetto della sostenibilità economica. Il team vincitore per Prose è stato il Gruppo Proteo (prima foto in basso): Avendo valutato i competitor europei e mondiali, gli studenti hanno proposto una soluzione che abbraccia ogni fase dell’experience del cliente viaggiatore. Sono stati pensati servizi di assistenza a bordo, informazioni di viaggio in tempo reale e servizi di intrattenimento, tra i più innovativi la VR Experience e 3D games con l’utilizzo dei AR Glasses. I servizi inoltre saranno diversificati a seconda della tipologia di vaiggio, a lunga o breve percorrenza, o a bordo di treni ad alta velocità.
- Gruppo vincitori per il Project Work di Pacini Editore: Pacini Editore, casa editrice toscana che opera nell’editoria di qualità e specializzata nella saggistica universitaria, ha chiesto agli studenti di aumentare la reputazione del brand attraverso la leva della sostenibilità. Integrando la sostenibilità nel business dell’azienda, gli studenti hanno dovuto individuare interventi inerenti la sostenibilità ambientale, economica e sociale. Il team vincitore per Pacini Editore è stato il Gruppo Inpharmatica (seconda foto in basso): Per accrescere la brand awareness, gli studenti hanno proposto di creare una community attraverso una strategia social integrata, inoltre per sensibilizzare poi l’utente all’ecosostenibilità è stata pensata una partnership con Treedom.

Alla cerimonia hanno partecipato Patrizia Alma Pacini, Presidente dell’Unione Industriale Pisana, il prof. Rossano Massai, prorettore agli studenti e delegato al placement dell’Università di Pisa, Anastasia Buda, Corporate Social Responsibility Manager di Samsung Electronics Italia, Giulia Montisci, HR Manager di Saint-Gobain Glass, Francesco Altavilla e Rocco Milluzzo, rispettivamente Chief Executive Officer e Chief Technology Officer di Tuscany Leather, Riccardo Loni, CEO di Prose Italia, e Lisa Lorusso, Responsabile marketing e Progetti Editoriali di Pacini Editore.

"Grazie a Samsung Innovation Camp – ha detto il professor Rossano Massai, prorettore agli Studenti e delegato al Placement dell’Università di Pisa – gli studenti e i neolaureati dell’Università di Pisa hanno potuto acquisire competenze digitali che sono oggi sempre più necessarie per il mondo del lavoro, indipendentemente dal settore di business e dal ruolo che i futuri neolaureati andranno a ricoprire nelle Aziende. Siamo molto soddisfatti della massiccia partecipazione e dell'interesse dei nostri studenti ma soprattutto che l'iniziativa sia giunta a compimento nonostante la situazione pandemica in corso".

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 I dettagli del progetto all’Università di Pisa

Anche per la terza edizione, il principale obiettivo di Samsung Innovation Camp è quello di integrare la formazione universitaria con un itinerario unico attraverso la tecnologia, l’innovazione digitale e le imprese del territorio. Grazie a questa iniziativa, gli studenti dell’Università di Pisa hanno avuto modo sia di avvicinarsi al loro futuro professionale imparando nuove competenze di business, marketing e digital strategy, particolarmente richieste dal mondo del lavoro attuale, sia entrare in contatto con le aziende locali, per portare innovazione nei principali settori economici del nostro Paese. 

Ogni studente di Innovation Camp ha avuto la possibilità di creare un mix vincente tra i concetti appresi durante il proprio percorso di studi universitari e le competenze acquisite grazie a questo progetto, nonché di metterle in pratica collaborando direttamente con le aziende, selezionate per dare l’opportunità agli studenti di conoscere le realtà del loro territorio e di confrontarsi con temi/project work reali.

I migliori 120 studenti, classificati in base al punteggio ottenuto nei test al termine dei moduli previsti per la prima fase del percorso di Innovation Camp, hanno avuto accesso alla seconda fase di formazione in aula presso l’università, dove hanno potuto seguire le lezioni tenute da un docente dell’ateneo, che ha approfondito i contenuti affrontati nei moduli online, e da professionisti Samsung e Randstad, che hanno tenuto degli interventi formativi rivolti agli studenti. Durante le lezioni, le aziende Saint-Gobain Glass, Tuscany Leather, Prose e Pacini Editore, hanno assegnato ciascuna un project work sul tema dell’innovazione nel proprio settore di operatività.

Gli studenti hanno avuto la possibilità di svolgere il project work riuniti in gruppi multidisciplinari, al fine di favorire il lavoro di squadra e la collaborazione tra profili con competenze complementari. L’evento di chiusura ha rappresentato l’ultimo step di questo percorso, durante il quale gli studenti che hanno elaborato i project work migliori hanno condiviso il proprio lavoro con i dipendenti delle aziende, i rappresentanti di Samsung, di Randstad e dell’ateneo.

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 (fonte: Ufficio stampa Samsung Innovation Camp)

Gevorg YeghikyanSi chiama Gevorg Yeghikyan, ha 27 anni ed è di nazionalità armena, il primo studente a ottenere un dottorato in Data Science in Italia. Ha presentato e discusso nella Sala Azzurra del Palazzo della Carovana della Scuola Normale la propria tesi sui fenomeni di mobilità nelle città, uno studio a metà strada fra geografia umana, scienza dei dati e architettura, che ha avuto giudizi eccellenti anche da esperti internazionali. La sua tesi di dottorato è un esempio perfetto della “mission” del dottorato: dati e modelli innovativi che fanno capire meglio fenomeni sociali complessi, come il funzionamento di una città. La tesi è intitolata “Urban structure and mobility as spatio-temporal complex networks”, e Yeghikyan è stato seguito da un panel interdisciplinare di supervisione composto da Mirco Nanni (ISTI-CNR), Angelo Facchini (Scuola IMT), Marco Conti e Andrea Passarella (IIT-CNR) e Bruno Lepri (FBK Trento).

Lanciato nel 2017 e oggi alla quarta edizione, il dottorato portato a termine da Yeghikyan è il primo ad essere stato attivato sul territorio nazionale ed è offerto congiuntamente da tutte le università e gli enti di ricerca di Pisa - Università di Pisa, Scuola Normale Superiore, Scuola Superiore Sant’Anna, Consiglio Nazionale delle Ricerche-CNR - e dalla Scuola IMT Alti Studi Lucca.

Un corso che sta già dando risultati in termini di successo degli allievi e dei progetti di ricerca cui si dedicano. Nel periodo del lock down a una dottoranda in Data Science venne commissionato uno studio per analizzare gli spostamenti dei cittadini pugliesi attraverso l’analisi delle celle telefoniche. Ultimamente altri studenti hanno individuato un nuovo metodo per stabilire l’indice di pace di una nazione in tempo reale, analizzando le news internazionali attraverso una piattaforma Google. I dottori di ricerca in Data Science sono a tutti gli effetti studenti del corso di Perfezionamento (PhD) della Scuola Normale, ma il dottorato è frutto della sinergia di tutte le istituzioni coinvolte e vede come coordinatore il professor Dino Pedreschi dell’Università di Pisa.

È il primo in Italia a essere pensato per formare la figura del Data Scientist, uno scienziato capace di usare dati e modelli di interpretazione per avanzare le conoscenze nel proprio campo specifico o all'incrocio fra discipline diverse, indipendentemente dalle infrastrutture che raccolgono i dati (Data engineering) e dalla loro utilizzazione commerciale (Data Business). Ciò si traduce, in termini di ingressi di nuovi allievi, nella massima apertura a tutti i laureati, non solo in discipline STEM o economiche, e, per quanto riguarda il post dottorato, in un ventaglio più ampio di possibilità professionali nella ricerca e nell'innovazione industriale e sociale. Ieri sono stati proclamati gli 8 vincitori del nuovo ciclo di dottorato in Data Science, che insieme a due vincitori di borse Marie-Curie si aggiungono ai 27 già iscritti.

«Si tratta di una esperienza altamente proficua – commenta Luigi Ambrosio, direttore della Scuola Normale -. Gli studenti in Data Science hanno modo di vivere un percorso accademico all’insegna della commistione di discipline diverse, con tante istituzioni che contribuiscono alla loro formazione, ciascuna che dà il proprio specifico contributo nell’ambito che gli è più consono. La Scuola Normale, con la propria tradizione nel campo della matematica e della fisica».

«Ormai da vent’anni la scienza dei dati è una delle eccellenze pisane, figlia di una storia iniziata qui mezzo secolo fa con il primo corso di laurea in Informatica del nostro Paese - aggiunge il Rettore dell’Università di Pisa, Paolo Mancarella – La creazione, nel 2017, di questo dottorato congiunto in Data Science, il primo in Italia, è stato un nuovo importante capitolo in questa storia. Tanto da aver dato origine al primo Dottorato nazionale in Intelligenza Artificiale che parte dal prossimo anno accademico e che il nostro Ateneo coordina assieme al CNR. Ancora una volta il futuro trova a Pisa l’ambiente ideale in cui svilupparsi».

«La collaborazione interdisciplinare delle istituzioni accademiche di Pisa e della Scuola IMT di Lucca – sottolinea Sabina Nuti, rettrice della Scuola Superiore Sant’Anna - è uno dei valori aggiunti di questo dottorato, insieme alle opportunità di placement che si aprono per chi consegue il titolo di ‘data scientist’, figura professionale sempre più necessaria in ambito accademico, istituzionale e aziendale. Il carattere interdisciplinare dell’iniziativa si riscontra anche nel team della Scuola Superiore Sant'Anna coinvolto, team che appartiene a quasi tutti gli Istituti della Scuola, con l’obiettivo di approfondire i legami che intercorrono tra i diversi ambiti di ricerca della Scuola e la scienza dei dati, nata a sua volta dall’incontro di una pluralità di interessi scientifici e tecnologici».

«Il Dottorato in Data Science – afferma il Direttore della Scuola IMT, Pietro Pietrini - è esempio virtuoso per almeno due motivi. Primo, perché caratterizzato da un approccio multidisciplinare che integra proficuamente competenze tra loro apparentemente distanti; secondo, perché frutto del lavoro congiunto tra l'Università e il CNR di Pisa e quello di tutte e tre le Scuole Superiori ad Ordinamento Speciale della nostra regione. Dimostrazione concreta dell’elevato livello della rete formativa che si è venuta a creare».

Conclude il presidente del CNR Massimo Inguscio: «Il dottorato in Data Science rappresenta uno splendido esempio di studi originali e ricerche multidisciplinari espressione di una strategia che vede il CNR operare in sinergia con università e mondo della ricerca per dare una risposta alle complesse sfide socio-economiche-ambientali che la nostra società e il mondo stanno affrontando. La scienza dei dati è tra gli studi strategici utili per sostenere la trasformazione e la rivoluzione digitale del Paese con l'obiettivo di realizzare una società più resiliente, sostenibile, efficiente ed equa. Significativo che questo avvenga oggi nella città dove il CNR con l'università e Adriano Olivetti diede inizio al calcolo elettronico italiano. Sono particolarmente lieto che il primo “dottore di ricerca” in Data Science sia un giovane brillante studente armeno che ha scelto l'Italia come seconda casa a dimostrazione che il mondo della ricerca è senza barriere e il merito è l'unico criterio di inclusione».

 

umanisti vertSi tiene martedì 13 ottobre, dalle ore 17 alle 18.30, il primo dei cinque incontri del ciclo " Profili umanistici e mondo del lavoro", finalizzato a sviluppare un'analisi e una riflessione sul presente e sul futuro di professioni e carriere di ambito umanistico, al fine di mostrare il contributo delle Humanities in un mondo del lavoro sempre più orientato verso l’interdisciplinarietà, la contaminazione e l’interazione fra saperi diversi.

Organizzato in collaborazione fra l’Università di Pisa e la Scuola Normale Superiore con il contributo del dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere, del dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica e del Career Service dell’Università e del Job Placement della Scuola, il ciclo si rivolge a studenti/esse e a neo-laureati/e di area umanistica, ed è aperto anche agli allievi e alle allieve di dottorato e ai dottori di ricerca del settore. Agli incontri, tutti on line, si può partecipare attraverso la diretta streaming sul canale YouTube di Media Eventi Unipi.

Il primo incontro è dedicato al tema de "Le professioni dell’insegnamento tra tradizione e innovazione". Oltre a fornire indicazioni su come organizzare il proprio percorso universitario in vista dell’insegnamento e su come è attualmente regolamentato l’accesso alla professione, l'iniziativa punta ad approfondire esperienze innovative legate al mondo della scuola e, più in generale, della formazione, e di supporto ai percorsi scolastici tradizionalmente intesi. Particolare attenzione va ai cambiamenti che negli ultimi tempi hanno interessato l’ambito didattico, legati per esempio al processo di internazionalizzazione e, come emerso durante l'emergenza covid, al digitale, che, oltre a rivestire un ruolo di rilievo nella vita degli alunni, offre alla didattica scolastica potenzialità e strumenti ancora poco sfruttati.
Dopo i saluti di benvenuto dei rappresentanti delle istituzioni coinvolte, intervengono come relatori, dialogando a distanza con gli interessati, Pietro di Martino, delegato Unipi per la formazione degli insegnanti, Andrea Pastorelli, CEO di Teach for Italy, e Federica Della Grotta, project manager di "Power of Knowledge". Moderatore è Francesco Morosi, esperto di divulgazione e outreach della Scuola Normale.

I prossimi incontri, tutti on line dalle ore 17 alle 18,30, saranno: "Profili professionali per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale" (mercoledì 28 ottobre); "Il turismo culturale: esperienze professionali consolidate e nuove prospettive" (giovedì 12 novembre); "Tra stampa e comunicazione digitale: le professioni dell’editoria" (martedì 24 novembre); "Le competenze umanistiche nelle imprese: la contaminazione dei saperi" (mercoledì 9 dicembre).

Per iscrizioni e informazioni:
www.unipi.it/careerservice
https://www.sns.it/it/placement-service-allievi-ed-ex-allievi/seminari-orientamento
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Proseguono le iniziative dell’Università di Pisa a sostegno delle studentesse e degli studenti le cui famiglie sono state messe in difficoltà economica dalla diffusione dell’epidemia da Covid-19. Proprio in questi giorni l'Ateneo ha infatti stanziato altri 500.000 euro per un secondo contributo straordinario.

Il bando per l'accesso a tali contributi (da un minimo di 700 ad un massimo di 1.400 euro) sarà pubblicato nei prossimi giorni nella sezione dei  bandi per gli studenti e sarà aperto a tutti gli iscritti all'Ateneo pisano con un ISEE (o ISEE corrente se inferiore) fino a 35.000 euro. Previste dal nuovo bando anche particolari agevolazioni per tutti coloro che, dopo aver conseguito la laurea triennale in un altro Ateneo, scelgono Pisa come sede per la laurea magistrale.

«Ogni anno sono tantissimi gli studenti fuori sede che scelgono l’Università di Pisa per completare la propria formazione, conseguendo qui la laurea magistrale - spiega il Rettore, Paolo Mancarella - Si tratta di una componente significativa della nostra comunità, che sostiene spese importanti per poter studiare a Pisa. Per questo ci è sembrato giusto inserire, nel nuovo bando in uscita, un piccolo aiuto per loro. Si tratterà di una riduzione del 10% sull’ISEE, così da agevolare il loro accesso al contributo straordinario».

medaglia maratonaDomenica 11 ottobre, dalle 9 alle 12.30, si svolgerà la quattordicesima edizione della “Pisa Half Marathon” che prevede la partecipazione di duemila atleti. La manifestazione, organizzata dall’associazione sportiva Leaning Tower Runners in collaborazione con l’associazione “Per Donare la Vita onlus”, promuove la donazione degli organi e dei tessuti a scopo di trapianto, sostenendo le famiglie delle persone sottoposte a trapianti. (Nella foto a destra la medaglia della maratona).

“A luglio abbiamo ritenuto ci fossero le condizioni per far svolgere in sicurezza la manifestazione e abbiamo deciso di farla – spiega il professor Ugo Boggi, che da diversi anni si impegna a fondo nell’organizzazione - Siamo contenti se possiamo dare un segnale di ripartenza alla città, anche se non è questo il nostro scopo. Il nostro contributo non sarà considerevole ma simbolicamente pensiamo che possa essere importante”.

“Anche quest’anno – dice il professor Marco Gesi, prorettore per i Rapporti con gli enti del territorio - l’Ateneo ha assicurato il suo sostegno alla mezza maratona, con la piena consapevolezza dell’importanza del tema della donazione di organi. Tale collaborazione, che lo scorso anno era legata alle celebrazioni per il 50° anniversario dalla nascita del cdl in informatica, si concretizzerà nella possibilità di visitare gratuitamente i musei dell’Ateneo, grazie a un accordo con il Sistema Museale di Ateneo. Il settore dei trapianti, grazie a una Scuola di lunga e prestigiosa tradizione e oggi soprattutto all’attività dello stesso professor Boggi, è una delle eccellenze riconosciute di cui l’Università e la città di Pisa possono andare fieri”.

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Un momento della conferenza stampa di presentazione della manifestazione.

Le novità

La prima novità è quella che la gara si disputerà. Il momento storico non facilita iniziative di questo genere, perciò è importante per prima cosa ringraziare chi lo ha reso possibile. Il Comitato Organizzativo ringrazia il Comune di Pisa, la Prefettura, e la Questura per essere sempre stati disponibili al dialogo e per aver, infine, approvato lo svolgimento della gara. Si ringrazia inoltre la FIDAL nazionale, nella persona del suo presidente Alfio Giomi, per aver ugualmente dialogato con gli organizzatori e per aver approvato il piano operativo per lo svolgimento della manifestazione. Il Comitato Organizzatore spera che il grande sforzo profuso sia coronato da successo e che possa servire a motivare, con ogni dovuta precauzione, iniziative che possano contribuire alla ripartenza, anche economica, della città.

La Pisa Half Marathon 2020 introduce inoltre con quest’edizione alcune novità che verranno mantenute anche nelle edizioni successive.
Per prima cosa, a partire dalla XIV edizione viene adottata la modalità del numero chiuso delle iscrizioni. Per quest’anno il numero dei partecipanti è limitato a 2000, divisi fra 500 ammessi alla Pisa Ten (gara sui 10 Km, sia nella versione competitiva che in quella non competitiva) e 1500 alla gara sulla classica distanza della mezza maratona.
Solo per la mezza maratona, invece, sono (e saranno) previste due opzioni di iscrizione: BASIC (comprensiva di pettorale e medaglia) e PRO (comprensiva di pettorale, medaglia e pacco gara), ognuna con quote crescenti in base alla disponibilità dei pettorali. L’opzione BASIC è stata introdotta per venire incontro alle numerose richieste dei partecipanti delle edizioni passate, e ha avuto un immediato riscontro: tutti e 400 i pettorali disponibili con questa opzione sono stati esauriti in pochi mesi dall’apertura delle iscrizioni.
Da quest’anno aumentano anche i premi, con un occhio di riguardo per i gruppi podistici: un premio speciale andrà alle società con il maggior numero di atleti classificati (valido sia per la mezza maratona che per la Pisa Ten). In palio, numerose iscrizioni gratuite alla manifestazione dell’edizione successiva.
Parallelamente alla manifestazione a Pisa, dal 4 all’11 ottobre si correrà la prima edizione della V-Run (la corsa virtuale della Pisa Half Marathon). Si tratta di una nuova iniziativa in cui gli atleti che si sono iscritti all’evento possono correre dove preferiscono fornendo al Comitato Organizzatore prova della distanza corsa grazie alle rilevazioni dei sistemi GPS sportivi. Per la XIV edizione figurano già iscritti da tantissime città italiane, ma non mancano partecipazioni internazionali da Belgio, Svezia e Corea del Sud.

Stato delle iscrizioni
Al momento attuale sono quasi esauriti i 2000 pettorali disponibili a numero chiuso. I pettorali della Pisa Ten sono esauriti già da diversi giorni, mentre sono a disposizione ancora alcune decine di pettorali per la Pisa Half Marathon. Tra gli iscritti, atleti di 22 diverse nazionalità e di 29 province italiane.

Svolgimento e misure anti Covid-19
Data l’emergenza sanitaria legata al Covid-19 tutt’ora in corso i regolamenti della Pisa Half Marathon e della Pisa Ten hanno accolto e integrato le linee guida stabilite dal protocollo FIDAL per le manifestazioni non stadia. I regolamenti sono consultabili nel dettaglio sul sito della manifestazione www.mezzamaratonapisa.it. Di seguito elenchiamo le più importanti variazioni.

Marcia non competitiva
Purtroppo per quest’anno non è stato possibile organizzare in sicurezza il “Trofeo delle Tre Province”, la tradizionale marcia non competitiva che da anni accompagna la Pisa Half Marathon.

Expo e ritiro dei pettorali
L’Expo Village pre-gara è confermato in piazza Vittorio Emanuele II, ma per la sola giornata di sabato 10 ottobre, dalle 9 alle 19. Tutte le presentazioni e gli eventi in programma si svolgeranno regolarmente nel rispetto delle norme del distanziamento sociale.
Il pettorale e il pacco gara potranno essere ritirati in quest’occasione. È possibile (ma non obbligatorio) prenotare l’orario di ritiro, al fine di evitare assembramenti.

Start Village
L’accesso allo Start Village per questa edizione sarà consentito esclusivamente agli atleti. Non saranno previsti spazi o aree dedicati al pubblico. Per potervi accedere, gli atleti dovranno superare il controllo della temperatura corporea e depositare un’autocertificazione, consegnata assieme al pettorale, che attesti la mancanza di problematiche infettive note e/o di esposizione al rischio di contagio. All’interno dello Start Village sarà obbligatorio mantenere il distanziamento sociale e indossare dispositivi di protezione (mascherine), anch’essi forniti assieme al pettorale.
Lo Start Village sarà composto da tre aree: servizi, griglia di attesa e griglia di partenza. Un sistema di segnaletica verticale (cartelli) e orizzontale (segnaposti) guideranno gli atleti al corretto posizionamento nelle fasi di pre-partenza (distanziamento reciproco di almeno 1 metro in griglia).

Partenza a onde
La XIV edizione della Pisa Half Marathon prevede quattro partenze (onde), una ogni mezz’ora a partire dalle ore 9. La partenza avverrà, come negli anni passati, in via Contessa Matilde, all’altezza dell’I.I.S. Da Vinci-Fascetti. La strada sarà chiusa al traffico dal semaforo di Bagni di Nerone all’incrocio con via Cammeo Carlo Salomone.
Gli atleti troveranno stampato sul pettorale tutte le informazioni riguardanti la partenza: onda, orario di ritrovo, orario di partenza, posizione da tenere in griglia. La prima onda a partire sarà quella della Pisa Ten, con gli atleti élite in testa. Per la mezza maratona gli atleti élite saranno invece assegnati al primo start dopo la Pisa Ten (onda 2, ore 9:30).
Gli atleti avranno l’obbligo di indossare la mascherina almeno per i primi 500 metri dopo lo start, come previsto dal protocollo FIDAL.

Percorso
I ristori saranno previsti come da regolamento FIDAL, e distribuiranno solo acqua in confezioni singole con l’eccezione del ristoro al km 15, dove saranno disponibili anche cibi solidi (sempre in confezioni sigillate). Come richiesto dal protocollo FIDAL, non saranno previsti i punti di spugnaggio.
È richiesto agli atleti di evitare la corsa “in gruppo” (no draft rule) al fine di mantenere il distanziamento sociale anche in gara, sempre in accordo alle linee guida FIDAL.

Arrivo
Attraversata la linea d’arrivo gli atleti dovranno immediatamente indossare la mascherina fornita dai volontari in busta sigillata assieme al pacco ristoro, all’interno del quale troveranno la medaglia, cibo e acqua (sempre in confezioni sigillate). Non sarà consentito agli atleti di sostare nell’area di arrivo più del tempo necessario.
Non saranno esposte classifiche nell’area arrivo: le classifiche saranno disponibili soltanto online sul sito ufficiale www.mezzamaratonapisa.it. Tutte le classifiche saranno redatte in base alla rilevazione elettronica dei tempi a partire dal passaggio sula linea di partenza (real time), per permettere un unico ordine di arrivo per la Pisa Ten e per tutte le onde della mezza maratona.
Per evitare assembramenti, non si terrà alcuna cerimonia di premiazione in Piazza dei Miracoli. Tutti i premi verranno spediti a casa. Per gli atleti locali il Comitato Organizzatore si riserva di poter organizzare una cerimonia di premiazione nelle settimane successive all’evento.

Modifiche alla viabilità
La strada statale Aurelia è l’arteria più importante incrociata dal percorso della Pisa Half Marathon; a causa delle partenze a onde la strada sarà chiusa in 4 momenti distinti, con riapertura del traffico tra un’onda e l’altra.
Per la stessa ragione, si allungheranno i tempi di chiusura al traffico delle strade interessate dall’evento rispetto alla passata edizione. L’arrivo degli ultimi concorrenti è previsto per le ore 13.30 circa, con graduale riapertura delle strade al passaggio del servizio scopa.

Partner, collaborazioni e sponsor
Grazie alla rinnovata collaborazione con l’Università di Pisa, gli atleti e i loro accompagnatori potranno accedere gratuitamente ai musei del Sistema Museale di Ateneo dell’Università di Pisa nei giorni della manifestazione.
Anche quest’anno Ford Blu Bay, San Rossore Sport Village e Biancoforno sponsorizzeranno l’evento, assieme a San Benedetto (per la prima volta sponsor della Pisa Half Marathon). Lo sponsor tecnico sarà Mizuno.
Il media partner dell’evento sarà ancora una volta Radio Bruno, presente all’Expo del sabato, allo Start Village e nell’area di arrivo la domenica della gara.

Atleti élite
Il gruppo degli atleti élite sarà nutrito come non mai. Assente il testimonial per eccellenza della manifestazione, Daniele Meucci (reduce dalla maratona di Londra) saranno presenti allo Start Village celebrati campioni nazionali e internazionali, assieme a un’ottima rappresentanza di atleti africani.
La Pisa Half Marathon 2020 vedrà anche la partecipazione di alcuni atleti molto speciali.
Andrea Lanfri, atleta paralimpico (corre con protesi simili a quelle di Pistorius) che si cimenterà per la prima volta sulla distanza della mezza maratona proprio a Pisa.
Antonino Lollo, poliziotto ed atleta di ottimo livello, già vincitore dell’edizione 2017 della Pisa Marathon (la manifestazione di dicembre). Lollo ha donato un suo stipendio a sostegno delle operazioni per contrastare la pandemia COVID-19.
Domenico Ricatti, già nazionale di atletica leggera, Campione Italiano Assoluto del 10.000 metri (su pista e su strada), Campione Italiano Master di maratona e mezza maratona (2019).
Lorenzo Properzi, “fresco” Campione Italiano di Mezza Maratona Juniores (Verona, 2020).

Ringraziamenti
La XIV edizione della Pisa Half Marathon sarà l’occasione per ricordare ancora una volta Francesco Avino, volontario tragicamente scomparso alla vigilia dell’edizione dell’anno 2017, e Pietro Ciccorossi, medico epatologo del Centro trapianti di Pisa, scomparso nel 2015.
Il Comitato Organizzatore desidera ringraziare le istituzioni locali e tutti coloro che renderanno possibile lo svolgimento della manifestazione. In particolare:
• Le forze del volontariato locale
• Le forze del volontariato sanitario (Pubblica Assistenza, Misericordia, e Croce Rossa)
• Geofor
• La Onlus Regalami un Sorriso
• L’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana
• L’Istituto Tecnico Leonardo Da Vinci

(fonte: organizzatori "Pisa Half Marathon")

fibonacci1Pisa si prepara a celebrare l’850 anniversario della nascita di Leonardo Pisano Fibonacci, considerato uno dei più grandi matematici di tutti i tempi, autore del “Liber Abbaci” e noto per la celebre sequenza numerica da lui individuata che porta il suo nome. Fibonacci nacque a Pisa nel 1170 e, dopo numerosi viaggi, tornò a vivere nella città sull’Arno fino alla morte. Attualmente a Pisa è presente una statua all’interno del celebre Camposanto monumentale in piazza del Duomo, mentre uno dei Lungarni porta il suo nome.

Il Comune di Pisa insieme all’Università di Pisa e in collaborazione con la Scuola Normale Superiore e la Scuola Superiore Sant’Anna hanno organizzato dal 20 al 23 novembre prossimo un articolato programma di quattro giorni dedicati a Leonardo Fibonacci che prevede convegni, incontri, mostre, presentazioni di pubblicazioni in luoghi prestigiosi della città.

«La nostra Amministrazione - spiega il sindaco di Pisa Michele Conti - sta facendo un grande lavoro per valorizzare e divulgare la storia della città e le figure che qui sono nate, si sono formate e che hanno contribuito al progresso dell’uomo, basti pensare a Galileo Galilei. Pertanto, era importante celebrare la ricorrenza della nascita di Leonardo Fibonacci, nell’850° anniversario. E questo è stato possibile grazie al coinvolgimento attivo del nostro Ateneo, della Scuola Normale Superiore, della Scuola Superiore Sant’Anna che hanno affrontato la sua figura in modo interdisciplinare per restituirci in modo completo il valore dei suoi studi e la sua attualità in molti campi del sapere».

 

«Se oggi l’Università di Pisa è una delle più importanti e prestigiose in Italia e nel mondo è anche grazie all’eredità che Leonardo Fibonacci, con le sue intuizioni uniche, ci ha lasciato - commenta il Rettore, Paolo Mancarella –. I suoi “numeri magici”, come li ha definiti Keith Devlin in un suo libro di qualche anno fa, hanno d’altronde un’applicazione quasi universale che dall’aritmetica ci conduce alla geometria e alla biologia. Ma quella sua sequenza ha ispirato dall’arte fino all’informatica che qui a Pisa ha mosso i suoi primi passi. Celebrarlo a 850 anni dalla sua nascita significa per noi rendere omaggio ad un uomo che ha lasciato un segno indelebile nella storia dell’umanità».

Su richiesta dell’assessore al commercio e al turismo del Comune di Pisa, Paolo Pesciatini, il Ministero dello Sviluppo Economico tramite Poste Italiane emetterà un francobollo commemorativo, il primo in Italia dedicato alla figura del celebre matematico.

«Pisa, anche grazie a uomini di genio come Leonardo Pisano – spiega l’assessore Paolo Pesciatini -, è sempre stata protagonista in ogni processo innovativo, affermandosi nel tempo come città dei saperi: saperi scientifico-tecnologici e delle scienze umanistiche. Ad essa si legano nomi grandissimi di origine pisana o che comunque hanno attinto alle sue profonde radici culturali, e noi, come nel caso di Fibonacci, abbiamo il dovere di onorare coloro che l’hanno resa famosa nel mondo per guardare al nostro futuro attingendo sempre al suo glorioso passato. È anche per questo motivo che lo celebriamo in occasione dell’850 anniversario della nascita nella nostra città con eventi rivolti a cittadini e turisti per approfondire le molteplici implicazioni che i suoi studi hanno avuto nella natura e nelle creazioni degli uomini».

Tra le numerose iniziative in programma anche alcuni concerti di musica classica ispirati dalla celebre sequenza numerica e la pubblicazione di racconti inediti di fantascienza scritti appositamente da scrittori del genere quali Rudy Rucker, Bruce Sterling, Paul Di Filippo, Ian Watson, Nicoletta Vallorani, Linda De Santi.

(fonte: Ufficio Stampa Comune di Pisa)

Lunedì 5 ottobre sarà inaugurata dal rettore la prima edizione della Summer School dedicata ai cambiamenti climatici “GCRC 2020 – Governing Climate Resilient Cities. Challenges, Opportunities and Best Practices”.
La Scuola, organizzata dal Dipartimento di Giurisprudenza, è il risultato di una partnership dell’Università di Pisa con l’Agenzia delle Nazioni Unite UN Habitat, l’Università di Parigi Sorbonne, l’Università di Napoli Federico II, il New York Institute for Thecnology e l’Urban Climate Change Research Network (UCCRN), una prestigiosa rete di studiosi diretta dalla professoressa Cynthia Rosenzweig della Columbia University e della NASA. Direttore della Scuola è il professor Alfredo Fioritto.

Data la complessità del tema dei cambiamenti climatici la Scuola ha un approccio interdisciplinare e, infatti, è organizzata su tre moduli che affrontano problemi scientifici, giuridici e di pianificazione e progettazione urbana. Il focus della Scuola sono le aree metropolitane e le città dove oramai vive oltre il 60% della popolazione umana e dove più forti saranno gli impatti dei cambiamenti climatici. Scopo della Scuola è quello di contribuire a rendere le città più resilienti.
La Scuola intende fornire ai partecipanti strumenti analitici per comprendere meglio e affrontare le sfide che i cambiamenti climatici stanno imponendo a tutti gli stati e che imporranno nuove forme di governance delle grandi città e aree metropolitane.

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Erosione delle coste e aumento dei livelli del mare, spostamenti di grandi masse di persone e loro ricollocazione, desertificazione di vaste aree con impatti negativi sull’agricoltura e la produzione di alimenti, sono alcune delle grandi sfide cui l’umanità dovrà far fronte. Governanti di stati, regioni, città dovranno confrontarsi con temi che richiedono specifiche e nuove conoscenze; già ora è necessario mettere in atto politiche pubbliche finalizzate a contenere il riscaldamento del clima e a ridurne gli impatti negativi.

Proprio questi temi saranno affrontati da un corpo di docenti provenienti da paesi europei e dagli Stati Uniti che illustreranno modalità e tecniche, oltre ad esempi concreti, per rendere le città più resilienti.
La Scuola è indirizzata a giovani ricercatori ma anche ai decisori politici e amministrativi, funzionari pubblici, city manager, esperti di pianificazione e di sviluppo economico.

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