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Giacomo De Nuccio

Anche Giacomo ce l'ha fatta, come Luca Razzauti che si è laureato pochi mesi fa, ha vinto la sua sfida contro la Sindrome "X fragile" e con grande determinazione ha raggiunto il traguardo finale degli studi universitari. Mercoledì 29 ottobre, Giacomo De Nuccio, 25 anni, originario di Gallarate, ha discusso la tesi dal titolo "Il male immaginato: fenomenologia e fascino del male nella Gerusalemme Liberata" con il professor Sergio Zatti, conseguendo la laurea in Lettere moderne con il massimo dei voti. Alladiscussione erano presenti anche il professor Paolo Mancarella, delegato del rettore per la disabilità, la dottoressa Federica Gorrasi, responsabile dell'USID, l'Unità di servizi per l'integrazione degli studenti con disabilità, e altri collaboratori dell'ufficio, che hanno accompagnato Giacomo lungo tutto il suo percorso universitario.

Giacomo si è trasferito a Pisa con i suoi genitori alcuni anni fa, appositamente per frequentare l'università: lo studente era infatti a conoscenza della storia di Luca Razzauti, un ragazzo come lui affetto dalla Sindrome "X fragile", una patologia che conferisce tratti autistici con relativa difficoltà comunicativa, ma che stava frequentando i corsi universitari con grande successo. Grazie all'USID, anche Giacomo ha potuto seguire il suo percorso coadiuvato da tutor che lo hanno affiancato durante le attività didattiche, e ha potuto sostenere gli esami in forma scritta utilizzando la "Comunicazione Facilitata Alfabetica" (CFA).

"Riprovo oggi le sensazioni e le emozioni che ho provato nel luglio scorso in occasione della laurea di Luca – ha dichiarato Paolo Mancarella - Anche Giacomo ci dimostra che con la forza di volontà si superano barriere che sembrano invalicabili e mi auguro che tanti ragazzi e ragazze ne traggano insegnamento per affrontare con la stessa forza gli inevitabili momenti di difficoltà che incontrano nel loro percorso di studio e di vita. Giacomo, poi, proviene da Gallarate, la città in cui sono nato e ho frequentato le scuole medie e superiori, per poi approdare come lui a Pisa per frequentare l'Università: un piccolo particolare che, in qualche modo, aggiunge un sapore speciale a questa splendida giornata. Anche in questa occasione desidero ringraziare tutto lo staff dell'USID e gli studenti tutor che hanno accompagnato Giacomo e che oggi condividono con lui, con la sua famiglia e con tutti noi una grande gioia".

Giacomo De Nuccio

Così racconta Giacomo della sua esperienza all'Università di Pisa: «Quando un foglio di carta con firme e bolli ha attestato le mie capacità e mi ha concesso la libertà di continuare la mia strada chiudendo una parentesi difficile durata 18 anni, fra tanti dubbi e un'unica certezza (desideravo con tutto me stesso continuare gli studi), sono approdato a Pisa. Una condizione genetica non è cosa che muti nel tempo e certo non dev'essere stato semplice per i miei docenti universitari "decodificare" il mio linguaggio fatto di "borbottii" per selezionare i rumori che impediscono l'ascolto, di dita nelle orecchie per modulare i suoni in entrata e rendere comprensibili le singole parole, di osservazioni dalla finestra non come sintomo di distrazione ma come mezzo di concentrazione, di fughe strategiche per contenere le emozioni... eppure nessuno di loro ha rinunciato al rischio della delusione, finalmente attenti compagni di viaggio e non semplici spettatori della mia diversità. L'imprevedibilità degli eventi, che sempre fa capolino dalle pieghe dell'esistenza e ci spaventa cogliendoci di sorpresa, può trasformarsi in opportunità se ci apriamo al rischio della scelta. Parlo per me che ho scelto di lasciare la mia casa, la mia città, i miei fratelli, le mie abitudini, tanto importanti per me, per inseguire un sogno e parlo anche per i miei docenti che, scegliendo la via della fiducia, mi hanno nutrito con naturalezza della loro competenza, volti amabili e sorridenti che, insieme alla mia famiglia e ad alcuni amici, mi hanno aiutato a trasformare un sogno in una appagante realtà. A tutti il mio caloroso grazie».

Ne hanno parlato:
Tirreno Pisa 
La Prealpina 
NazionePisa.it
Corrierefiorentino.it
PisaToday.it 
gonews.it 

Paolo PezzinoIl dipartimento di Civiltà e forme del sapere dell'Università di Pisa dedica una giornata di festa e un'occasione di riflessione storiografica al professor Paolo Pezzino, docente ordinario di Storia contemporanea dell'Ateneo che recentemente è andato in pensione. L'incontro, che si terrà venerdì 31 ottobre alle ore 15 nell'Aula Liva dello stesso dipartimento, sarà animato dalle Lectio Magistralis di due illustri colleghi e studiosi, Salvatore Lupo, dell'Università di Palermo, e Philip Cooke, dell'University of Strathclyde di Glasgow, che presenteranno e discuteranno il contributo del professor Pezzino alla storiografia sull'Italia contemporanea. L'iniziativa, che sarà coordinata dal direttore del dipartimento, Alessandro Polsi, sarà allargata alla partecipazione dei tanti amici, colleghi e allievi che in questi anni hanno collaborato con il professor Pezzino.

Nato a Pescara nel 1948, Paolo Pezzino si è formato e ha insegnato all'Università di Pisa, fino a essere chiamato come ordinario nella cattedra di Storia contemporanea. Nel corso della carriera ha ricoperto le cariche di direttore del dipartimento di Storia moderna e contemporanea tra 2000 e 2003 e di prorettore ai Rapporti con il territorio nel quadriennio 2003-2006.

Partendo dagli studi sulla società meridionale - un interesse avviato con la storia della riforma agraria e successivamente allargato alla storia della criminalità organizzata - il professor Pezzino si è occupato soprattutto di storia dell'antifascismo, della Resistenza e dei crimini di guerra, apportando un contributo basilare al filone di ricerca sulla storia delle stragi naziste che, dalla metà degli anni novanta, ha contribuito a fornire nuovi schemi interpretativi della storia dell'Italia, tra fascismo, guerra mondiale e transizione alla repubblica.

Da sempre legato al mondo della scuola, Paolo Pezzino ha mantenuto negli anni una costante attenzione ai circuiti extra-accademici di formazione della coscienza storica nel nostro paese, cimentandosi con progetti di ricerca di storia locale, progettazione e realizzazione di strutture museali, manifestazioni diverse di quella che in ambito anglosassone viene chiamata "public history".

Il professor Pezzino è stato consulente tecnico della Procura Militare di La Spezia, che ha indagato sulle stragi naziste, e della Commissione parlamentare di inchiesta sulle cause di insabbiamento dei fascicoli relativi alle stragi nazifasciste. Membro della Commissione storica italo-tedesca, attualmente coordina il Comitato scientifico del progetto "Per un Atlante delle stragi nazifasciste in Italia", promosso dall'Associazione nazionale dei partigiani d'Italia e dall'Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia, finanziato dal governo tedesco come forma di riparazione dei crimini compiuti durante il secondo conflitto mondiale.

È stato attribuito a Elena Salibra, docente di Letteratura italiana moderna e contemporanea dell'Università di Pisa, il Premio Letterario Pisa per la Poesia, che ogni assegna riconoscimenti a scrittori, poeti e scienziati che si sono distinti per le loro opere, per i meriti nelle loro professioni e per le loro significative o eccezionali scoperte. La professoressa Salibra (nella foto a destra mentre riceve la targa dall'assessore Dario Danti) è stata premiata per la sua raccolta di poesie "Nordiche" (ed. Stampa 2014). La cerimonia si è svolta sabato 24 ottobre al Teatro Verdi di Pisa.salibra_premio_pisa

Sempre nell'ambito del Premio Letterario Pisa, premi speciali sono stati assegnati ad altri insigni studiosi dell'Università di Pisa: Guido Tonelli, docente di fisica e coordinatore di uno dei due gruppi di ricerca al Cern di Ginevra che ha contribuito alla scoperta del bosone di Higgs che ha spalancato la strada al Nobel per la fisica a Englert e Higgs, ha ricevuto la medaglia d'onore del Presidente della Repubblica Italiana. Il premio speciale "Renato Buoncristiani" è stato assegnato invece al chirurgo Orlando Goletti, docente di Chirurgia generale del nostro Ateneo.

Tra le centinaia di libri arrivati per le tre sezioni del premio letterario, alla fine i vincitori sono stati quattro. Oltre a Elena Salibra, premiata aequo con Sauro Albisani per la sezione "Poesia", per la saggistica ha vinto Paul Ginsborg con "Famiglia Novecento" (Einaudi). La sezione narrativa se l'è aggiudicata invece Antonio Pascale con "Le attenuanti sentimentali" (Einaudi). La giuria della narrativa ha anche voluto attribuire una segnalazione speciale a Giovanni Parlato, giornalista del "Tirreno", per il libro "Il quaderno perduto di Pirandello".

Il premio speciale alla carriera è andato a Fausto Bertinotti per "Una vita per la politica e la cultura", mentre il Galeone d'oro del Rotary Club di Pisa è stato assegnato al filosofo e scrittore Stefano Zecchi. Infine, il premio speciale offerto da SAT aeroporto Galilei è andato al professor Paolo Dario, uno dei pionieri della robotica e direttore dell'Istituto BioRobotics della Scuola Sant'Anna di Pisa. (Foto da Pisa Informa Flash)

Certosa di Calci1L'Università di Pisa si mobilita a sostegno della Certosa di Calci. Dopo la firma della candidatura del monastero certosino al censimento "I Luoghi del Cuore" del FAI da parte del rettore Massimo Augello, del prorettore vicario, Nicoletta De Francesco, e degli altri prorettori, nei prossimi giorni saranno allestiti degli stand nei poli didattici per raccogliere le adesioni degli studenti, dei docenti e del personale amministrativo, tecnico e bibliotecario.
"Fin dall'inizio – ha detto il rettore – siamo stati vicini al Comitato promotore e al Comune di Calci, condividendo e sostenendo i loro sforzi per accrescere presso la pubblica opinione nazionale la visibilità di questo luogo 'magico', che purtroppo soffre da tempo di gravi carenze strutturali, e per farlo votare al concorso del FAI. Oltre al Museo Nazionale della Soprintendenza, nel complesso monumentale ha sede da quasi trent'anni il Museo di Storia Naturale dell'Università di Pisa, che è tra i più antichi al mondo e oggi tra i più visitati della Toscana, con oltre 40.000 presenze. Il Museo racconta quattro secoli di ricerca scientifico-naturalistica del nostro Ateneo, unendo alla concezione espositiva classica dei secoli passati, sale più innovative e multimediali, con un'attenzione specifica rivolta ai laboratori didattici e alle proposte educative per le scuole".

Certosa di Calci2Il censimento nazionale "I Luoghi del Cuore", promosso dal FAI in collaborazione con Intesa Sanpaolo, è nato nel 2003 per sensibilizzare tutti i cittadini nei confronti del nostro patrimonio artistico e paesaggistico e per favorire l'aggregazione e la collaborazione fra comunità e istituzioni al fine di proteggere e valorizzare tale patrimonio. In dieci anni, sono state quasi due milioni le segnalazioni raccolte, distribuite su circa 31.000 luoghi, e 45 gli interventi di recupero effettuati.

La classifica provvisoria della 7a edizione è guidata dalla Certosa di Calci, con quasi 30.000 voti, seguita dal Castello di Calatubo, in Sicilia, e dal Castello dei Frati Cappuccini di Monterosso al Mare, in Liguria, entrambi con poco più di 20.000 voti.

La partecipazione al censimento, che sarà aperto fino al 30 novembre, può essere effettuata direttamente dal sito www.iluoghidelcuore.it, utilizzando la App "ILuoghidelCuore" o compilando gli appositi moduli di raccolta delle firme.

gruppo startCup Capsule ingeribili a LED, robot indossabili e travi in vetro sul podio della Start Cup Toscana: anche quest'anno la competizione organizzata dalle Scuole Superiori Universitarie e dalle Università della Toscana ha premiato le idee più innovative nate dalla ricerca accademica toscana che sono state selezionate tra 10 finaliste. Al primo posto è arrivato Probiomedica, il cui team proviene dall'Università di Firenze e dalla Scuola Sant'Anna, al secondo posto Wearable Robotics srl, spin-off della Scuola Superiore Sant'Anna, mentre al terzo si è classificato TVT Srl, spin-off dell'Università di Pisa. La menzione speciale è andata a Desc-Glove, della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa. Le quattro start up hanno così avuto accesso alla finale del Premio Nazionale per l'Innovazione in programma a Sassari i prossimi 4 e 5 dicembre. I primi tre classificati, inoltre, si sono aggiudicati un premio rispettivamente di cinquemila, tremila e duemila euro messi in palio dalla Regione Toscana.

Guarda le foto della premiazione.
 

primo_classific_Probiomedica

Probiomedica ha vinto con CapsuLight, una capsula ingeribile a LED, piccola come una pillola di antibiotico e usa e getta, per la cura dell'infezione da Helicobacter pylori. CapsuLight contiene sorgenti luminose a LED alimentate da una batteria che emette lunghezze d'onda nel blu (405 nm) e nel rosso (630 nm). Grazie all'azione della luce, in presenza di fotosensibilizzanti naturalmente prodotti dal batterio, CapsuLight è in grado di distruggerlo senza utilizzo di farmaci.




 

secondo_classific_WearableRoboticsWearable Robotics srl commercializza esoscheletri robotici attuati indossabili sul corpo umano, utilizzabili per il supporto alla movimentazione manuale di materiali e per la deambulazione o riabilitazione di soggetti disabili o anziani. In particolare, prodotto di punta è un dispositivo robotico indossabile in grado di esercitare forze di supporto sugli arti dell'utente, costituito da uno zaino e un determinato numero di arti robotici attuati, in grado di seguire fedelmente i complessi movimenti del corpo umano. Elemento fortemente innovativo del dispositivo è la tecnica di attuazione, che utilizza motori elettrici in combinazione con elementi elastici.


 

terzo_classific_TVTTVT Srl si occupa di progettare, realizzare e commercializzare opere strutturali utilizzando la tecnologia TVT – vetro strutturale precompresso – brevettata dall'Università di Pisa. La tecnologia permette la realizzazione di travi portanti in vetro e offre il vantaggio di realizzare manufatti edili, strutture portanti, infrastrutture – perfino in zone sismiche – totalmente trasparenti, e per questo totalmente integrabili in qualsiasi ambiente inseriti.





 

DescGlove_menzioneSpecialeDesc-Glove è un dispositivo di ritorno sensoriale che nasce per ripristinare (seppur parzialmente) la sensazione tattile alle persone che soffrono di una disabilità sensoriale, grazie alla capacità del prodotto di percepire l'interazione con l'ambiente e stimolare opportunamente l'utilizzatore. Il dispositivo è il risultato di diversi anni di ricerca svolta nell'ambito della percezione tattile all'interno dell'Istituto di Biorobotica della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa: ad oggi un prototipo avanzato è stato sviluppato ed utilizzato in diversi trial clinici con pazienti amputati di mano.



 


stampante3DGli altri finalisti erano 3D Palmicro, nato nell'ambito dell'Istituto IFAC del CNR, che ha partecipato con il progetto di uno strumento low cost portatile per analizzare i più svariati manufatti del patrimonio culturale, utilizzabile dai restauratori di opere d'arte. Aeropanda, startup della Scuola Superiore Sant'Anna, che proponeva un drone con configurazione tutt'ala, fortemente non standard, che garantisce prestazioni aerodinamiche notevoli. IngeniArs, spin-off dell'Università di Pisa, che ha presentato il prodotto SpaceFibre Analyser, un sistema che consente di monitorare il traffico dati all'interno di una comunicazione SpaceFibre. Opensource Hardware (nella foto a sinistra) nata dall'idea di due studenti dell'Università di Pisa e da un ingegnere elettronico, ha presentato invece Hackerbot, una stampante 3D affidabile, open source multifunzione e modulare. SpiderSpec, prodotto realizzato da un gruppo di ricercatori dell'Istituto IFAC del CNR, ha proposto un colorimetro tascabile alimentato a batteria, che può operare con funzionalità stand-alone, o connesso a internet tramite wi-fi, oppure gestito tramite smartphone o tablet. Vect-a-Gene ha presentato Ambrosia, un sistema che induce la replicazione di cellule mantenendone le caratteristiche di normalità. Il prodotto nasce dalla collaborazione di ricercatori dell'Università di Pisa e della Scuola Superiore Sant'Anna.

L'iniziativa ha ottenuto il patrocinio dei seguenti soggetti: Incubatore di Cavriglia, Fondazione per la ricerca e l'innovazione (Università degli Studi di Firenze), PIERRE (Polo Energie Rinnovabili), Incubatore di Firenze, DiT- BeCS (Distretto Toscano per i beni culturali e la città sostenibile), POLIS (Polo delle Tecnologie per la città sostenibile) e DiTECFER (Distretto per le Tecnologie Ferroviarie l'Alta Velocità e la Sicurezza delle Reti).

Ne hanno parlato:
Tirreno 
Tirreno - prima pagina
QN
Tirreno Pisa/1
Tirreno Pisa/2
Nazione Pisa/1
Nazione Pisa/2 
TirrenoPisa.it
QuiNewsPisa.it
PisaInformaFlash.it
 

Debutterà mercoledì 22 ottobre al Festival internazionale del cinema di Roma, il film "Fino a qui tutto bene", del regista pisano Roan Johnson, che racconta l'ultimo weekend di cinque ragazzi che hanno studiato e vissuto insieme gli anni dell'università... a Pisa. Il film, realizzato con la collaborazione dell'Ateneo pisano, sarà in concorso nella sezione "Prospettive Italia", dedicata alle nuove tendenze del cinema italiano.1412031587480

Il lungometraggio di Roan Johnson nasce dall'esperienza de "L'uva migliore", un video che il regista ha realizzato nel 2012 per l'Università di Pisa: partendo dalle storie degli studenti, il documentario aveva tracciato un affresco più ampio sui giovani e sulla loro voglia e capacità di affrontare la crisi. "L'Ateneo pisano - racconta Roan Johnson - mi chiese di fare un documentario e mi sorpresi del fatto che questi ragazzi, anziché lamentarsi per la crisi, avevano un atteggiamento di sfida: non volevano arrendersi. Da lì l'idea di raccontare quel periodo protetto e acerbo". "Fino a qui tutto bene" racconta infatti la storia di alcuni studenti e neolaureati che, affacciati dalle terrazze di un appartamento sul Lungarno, proprio a due passi dal Rettorato, cercano di capire cosa fare del proprio futuro.

Per realizzare il nuovo film, il regista ha radunato un cast e una troupe di studenti e laureati dell'Ateneo pisano e nel mese di agosto del 2013 ha girato gli 80 minuti della pellicola. Gli attori protagonisti sono Alessio Vassallo, Paolo Cioni, Silvia D'Amico, Guglielmo Favilla e Melissa Anna Bartolini, ai quali si aggiunge l'amichevole partecipazione di Isabella Ragonese. La pellicola sarà distribuita da Microcinema a partire dal prossimo 29 gennaio.

Guarda il videosaluto di Roan Johnson all'Università di Pisa

start cup 2014

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Sono quattro le idee nate dalla ricerca dell'Università di Pisa arrivate tra le 10 finaliste della Start Cup Toscana 2014. IngeniArs, OpenSource HardWare, TVT e VECT-a-Gene sono state selezionate per la finale della competizione regionale in programma il prossimo 21 ottobre nell'Aula Magna del Polo Fibonacci dell'Università di Pisa. La fase finale si aprirà la mattina alle ore 10 con i saluti delle autorità (leggi il programma), a cui seguiranno poi i pitch delle start up selezionate. La proclamazione dei tre vincitori - che accederanno alla finale del Premio nazionale per l'innovazione prevista a Sassari i prossimi 4 e 5 dicembre – si terrà alle ore 13.

In tutto sono 22 le domande presentate quest'anno alle selezioni della Start Cup Toscana e tra queste ben 7 sono arrivate da start up nate all'Università di Pisa. Delle quattro selezionate, due sono già spin-off (IngeniArs e TVT), e due (IngeniArs e OpenSource HardWare) sono reduci dal PhD plus, il percorso formativo promosso dall'Ateneo pisano dedicato allo sviluppo dello spirito imprenditoriale, alla promozione dell'innovazione e alla valorizzazione delle proprie idee e dei risultati della ricerca. Dal PhD plus sono passati anche i ragazzi che hanno presentato i tre progetti non arrivati in finale, J.L. ECONBOARD, Strappo e Tour my city.

IngeniArs è una società che intende rivolgersi al settore spaziale con il prodotto SpaceFibre Analyser. Si tratta di un sistema che consente di monitorare il traffico dati all'interno di una comunicazione SpaceFibre e di visualizzare il contenuto di tale traffico su un host PC per attività di verifica, validazione e debug di tali interfacce. Le caratteristiche di tale protocollo sono in fase di standardizzazione presso l'Agenzia Spaziale Europea (ESA).

OpenSource HardWare ha progettato Hackerbot, una stampante 3D affidabile, open source multifunzione e modulare che permette di compiere più mansioni con la stessa macchina. HackerBot è capace di stampare oggetti 3D con la tecnica FFF (Fused Filament Fabrication); è dotata di una testa movente modulare che può supportare fino a 4 strumenti, così da trasformarsi da stampante 3D a macchina multifunzione. L'idea nasce da un paio di studenti dell'Università di Pisa e da un ingegnere elettronico che nell'arco di qualche mese hanno sviluppato un prototipo funzionante.

TVT, nata nel giugno di quest'anno, si occupa di progettare, realizzare e commercializzare opere strutturali utilizzando la tecnologia TVT – vetro strutturale precompresso – brevettata dall'Università di Pisa. La tecnologia permette la realizzazione di travi portanti in vetro e offre il vantaggio di realizzare manufatti edili, strutture portanti, infrastrutture – perfino in zone sismiche – totalmente trasparenti, e per questo totalmente integrabili in qualsiasi ambiente inseriti.

VECT-a-Gene ha sviluppato il prodotto Ambrosia, un sistema che induce la replicazione di cellule e che, a differenza di sistemi già in uso, ne mantiene le caratteristiche di normalità. Il prodotto nasce dalla collaborazione tra ricercatori dell'Università di Pisa e della Scuola Superiore Sant'Anna. Già validato su vari tipi di cellule umane, consente di produrre facilmente linee cellulari da campioni di tessuto e di espandere popolazioni cellulari anche difficili da coltivare, es. cellule del sistema immunitario e neuronali. Le cellule trattate con Ambrosia si mantengono vitali e proliferanti come se rimanessero sempre giovani e non vanno incontro a morte cellulare.

riotDa una parte c'erano le aziende a lanciare "sfide" di programmazione, dall'altra hacker, maker, hobbisti, dottorandi e ricercatori che, seguendo la filosofia dell'Internet delle Cose, hanno reso vivi oggetti della nostra quotidianità. Alcuni esempi? Una scarpa trasformata in strumento musicale, una lampada multicolore controllabile dal proprio smartphone, una serra intelligente e una maschera voodoo che cambia colore degli occhi a seconda dei diversi stati emozionali. Tutto questo è stato RIOT, la maratona di sviluppo – o hackathon - promossa dal FabLab Pisa e CNA Digitale con il supporto dell'Università di Pisa e del Comune di Pisa che si è svolta all'interno dell'ultima edizione dell'Internet Festival. Come ogni maratona che si rispetti, in quasi 42 ore, 19 minuti e 5 secondi, pensatori di talento si sono sfidati a colpi di schede elettroniche, motori, sensori ed elettrodomestici, tagliando, incollando, riscrivendo e integrando parti di codice.
 

Fantoni e MazzeiAll'evento di RIOT c'erano oltre 30 hackers, oltre 20 aziende, 5 talk di ospiti internazionali, oltre 20 uditori esterni, e una giuria composta per un terzo da universitari, un terzo da rappresentanti del mondo industriale e un terzo da istituzioni. Le aziende hanno messo a disposizione una serie di schede elettroniche per il controllo di attuatori e sensori e hanno lanciato le sfide e i premi. I giovani hanno lavorato sotto l'occhio vigile del Fablab Pisa che ha aiutato gli hacker nella realizzazione delle parti, nell'integrazione delle elettroniche usate, nelle operazioni di reperimento materiali e componenti elettroniche, nei cablaggi e nelle saldature. Il bilancio dell'evento è quello di una grande festa dove le imprese si sono incontrate con maker talentuosi, che ha fatto nascere bei prodotti, nuovi contatti, nuove collaborazioni e in cui alcuni giovani hanno ricevuto proposte di lavoro.

Guarda le foto dell'evento

Ed è andata a finire così:

Premio CNA artigianato digitale e innovativo

Vincitore del 1° premio (1500 euro): SOUND Shoes
footmoveFOOTMOOV è una scarpa intelligente realizzata grazie alla collaborazione fra il calzaturificio Carlos s.r.l. e ADATEC una piccola azienda specializzata in elettronica e sensoristica per il monitoraggio. Il progetto Sound Shoes di Pino Zupone, Lorenzo Cominelli, Giorgio Camberini, Gianluca Vannucci ha ripensato il concetto di scarpa trasformandola in strumento musicale. Grazie ai sensori di pressione e di accelerazione presenti nella scarpa SOUND Shoes permette di suonare una batteria elettronica semplicemente battendo i piedi! Il futuro del TipTap è arrivato!
 


Vincitore 2° premio (1000 euro): Thumbelina
Thumbelina
Thumbelina è una piccola serra domestica realizzata in legno da Gaspare Santaera e Mattia Poggiani. I ragazzi hanno collegato la piccola serra alla scheda UDOO e alla scheda #SOME realizzando un sistema grafico semplice ed intuitivo per la configurazione ed il controllo della scheda elettronica. La serra è quindi solo un esempio di applicazione, con il sistema implementato, infatti, un artigiano potrà in futuro rendere smart un proprio prodotto programmandone la parte elettronica grazie a un comodo sistema grafico che non necessita di rudimenti di programmazione o di elettronica per essere utilizzato.
 



Vincitore 3° premio (500 euro): Moodys 

MoodysMoodys è un sistema di comunicazione facile e intuitivo per l'Internet of Things implementato in Python da Alessandro Ambrosano e Tommaso Falchi ambedue studenti di informatica dell'Università di Pisa. Moodys è stato collegato alla scheda UDOO, ai servizi Google e a un sistema led multi colore. Il risultato è una lampada multi colore controllabile da remoto attraverso pagine web, smartphone e comandi vocali. La lampada è però solo un piccolo esempio delle enormi potenzialità del sistema Moodys
 

Premio UDOO

VUDOO Lamp Vs FACE
UDOO VUDOO Lamp vs FaceProgetto futuristico che tenta di collegare oggetti domotici, comuni come una lampada, con sistemi robotici estremamente complessi come il robot FACE del Centro di Ricerca E. Piaggio dell'Università di Pisa. 
Il team composto da Luigi Cerfeda (BESOS), Giacomo Baldi (TOI), Lorenzo Rizzello, Roberto Garofalo (FACE) e Simona Pira, grazie alla collaborazione del FABLAB Pisa, ha realizzato una maschera voodoo, stampata in 3D, all'interno della quale è stata inserita la piattaforma tecnologica UDOO collegata alla scheda #SOME Shield (prodotta da TOI thingsoninternet.biz/) e poi programmata grazie al sistema VIPER. Grazie all'analisi dei dati provenienti dai sensori #SOME, il sistema VIPER simula il livello "emozionale" della lampada cambiando il colore degli occhi della maschera voodoo e attivando diversi livelli di vibrazione dei motori in essa integrati. In parallelo questi dati sono inviati via WiFi al robot FACE che grazie a una sorta di link empatico fra macchine cambia anch'esso il proprio stato emozionale. Il progetto VUDOO lamp ha in sé gli elementi per dare il via a un nuovo filone dell'IOT, quello dell'Affective Internet of Things.

Premio ABB svecchiamento pannelli LCD

Vincitore: BETaas UDOO
ABB_Beetas_UdooBETaaS è un progetto Europeo coordinato da Intecs che propone un'innovativa architettura per l'IOT e per la comunicazione Machine to Machine (M2M). Nel progetto è coinvolto il team del professor Enzo Mingozzi del dipartimento di Ingegneria dell'Informazione dell'Università di Pisa. Il progetto BETaas UDOO ideato da Carlo Vallati e Giacomo Tanganelli ha reso la piattaforma UDOO compatibile con il sistema BETaaS permettendo l'utilizzo della nota scheda italiana come hardware di riferimento per il mondo IOT e M2M.

La giuria
L'hackathon è stato aperto dai saluti del prorettore vicario Nicoletta De Francesco e dal sindaco di Pisa Marco Filippeschi. 

Della giuria hanno fatto parte: 
Nicoletta De Francesco, Paolo Ferragina, Antonio Cisternino, Gianluigi Ferrari per l'Università di Pisa.
Max Pinucci, Sergio Borghese, A. Pirina, Francesco Corsentino, Stefano Crespi, Lucio Ferella per le aziende.
Marilù Chiofalo, Alessia Masini per il Comune di Pisa.






 

taiwan ranking Dopo gli ottimi risultati ottenuti nelle classifiche elaborate dall'ARWU di Shanghai e dall'Agenzia QS, l'Università di Pisa vede confermata la sua qualità elevata e diffusa dal National University Ranking di Taiwan. L'Ateneo pisano si piazza, infatti, al 201° posto nel mondo e al 7° in Italia, mentre sono complessivamente 36 le università italiane collocate tra le migliori 500, selezionate su una base di oltre 4.000 istituzioni.

L'Università di Pisa è presente nelle prime 300 posizioni mondiali in tre settori su sei: le Scienze naturali, in cui è al 111° nel mondo e al 4° posto in Italia; la Medicina clinica e l'Ingegneria, rispettivamente al 204° e al 287°. L'Ateneo è infine presente in 11 discipline sulle 14 sottoposte a valutazione, con in evidenza quello della Fisica che occupa la 74a posizione al mondo e la 4a in Italia.

Sono in crescita di oltre sei punti percentuali le immatricolazioni ai corsi di laurea triennale e a ciclo unico dell'Università di Pisa. Secondo i dati elaborati dall'Ufficio programmazione, valutazione e statistica dell'Ateneo, alla data del 15 ottobre, i nuovi iscritti all'anno accademico 2014/2015 sono 8.150 contro i 7.677 registrati alla stessa data dell'anno passato. La differenza è dunque di 473 immatricolati, pari a circa il 6,2%._DSC8865

L'aumento di immatricolazioni è pressoché generale. In termini assoluti, i maggiori incrementi si registrano ai dipartimenti di Economia e management, con 140 matricole in più rispetto allo scorso anno, pari al 13,6%, di Ingegneria dell'informazione (+78 e 12,4%) e di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali (+74 e 29,7%).

I dipartimenti con più immatricolati restano Economia e management con 1.168, Ingegneria civile e industriale (791), Ingegneria dell'informazione (705) e Filologia, letteratura e linguistica (689).

Sono in crescita di quasi 13 punti percentuali le iscrizioni al primo anno delle lauree magistrali, che passano da 1.130 a 1.273. In questo caso, i dipartimenti con più iscritti sono Economia e management (251), Filologia, letteratura e linguistica (149), Ingegneria dell'informazione (121), Ingegneria civile e industriale e Civiltà e forme del sapere, entrambi a 120.

studenti"I dati sugli immatricolati all'anno accademico 2014-2015 - ha commentato il rettore Massimo Augello - ci vedono ancora una volta in felice controtendenza rispetto all'andamento nazionale. Più volte, infatti, gli organi di stampa hanno segnalato il calo complessivo di immatricolazioni che si sta registrando in Italia, mentre l'Università di Pisa ha conosciuto una crescita quasi costante, passando dai circa 7.000 immatricolati del 2001-2002 agli oltre 8.000 dell'ultimo periodo; una quota che abbiamo già superato anche quest'anno, nonostante manchino ancora diverse settimane alla chiusura dei termini per immatricolarsi. Ancora più significativo è il fatto che tale crescita sia distribuita in modo equilibrato su tutte le aree disciplinari e sulla quasi totalità dei dipartimenti, a dimostrazione che nel nostro Ateneo non vi sono solo alcuni settori di eccellenza, ma una qualità media molto elevata e diffusa. Sono sicuro che questo risultato è anche il frutto delle politiche attuate negli ultimi anni dall'Ateneo, che hanno puntato ad accrescere la qualità e la quantità dei servizi a favore degli studenti".

Si ricorda che i termini per immatricolarsi ai corsi di laurea di primo livello e ai corsi di laurea a ciclo unico andranno avanti fino al 31 ottobre con il pagamento di una mora di 50 euro, fino al 1° dicembre con una mora di 100 euro e fino al 31 dicembre con una mora di 150 euro. Oltre il 31 dicembre 2014 non sarà più possibile immatricolarsi. Per i corsi di laurea magistrale la scadenza è fissata al 31 dicembre, senza pagamento di mora.

Ne hanno parlato:
Tirreno Pisa
Nazione Pisa
NazionePisa.it
PaginaQ.it
PisaToday.it
PisaInformaFlash.it
QuiNewsPisa.it

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