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Comunicati stampa

Sono 10 i dipartimenti dell'Università di Pisa selezionati tra i migliori 350 dipartimenti italiani nel campo della ricerca, secondo la graduatoria pubblicata dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca sulla base delle performance registrate nell'ultima valutazione della qualità della ricerca dell'ANVUR. Queste strutture potranno ora accedere all'ulteriore procedura di selezione, che porterà a 180 dipartimenti 271 milioni di euro annui nel quinquennio 2018-2022.
I dipartimenti eccellenti sono stati selezionati attraverso il calcolo di un apposito "Indicatore Standardizzato della Performance Dipartimentale" (ISPD), ricevendo un punteggio fino a un massimo di 100. Quelli scelti dell'Ateneo pisano sono il dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere e il dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica, che hanno ottenuto la valutazione massima, seguiti a ruota da Biologia e da Patologia chirurgica, medica, molecolare e dell'area critica, Matematica, Ingegneria dell'Informazione e Farmacia. Completano l’elenco i dipartimenti di Fisica, Giurisprudenza e Informatica.
Nei prossimi quattro mesi, i 350 dipartimenti selezionati - non più di 15 per ateneo - potranno presentare i relativi progetti alla Commissione di valutazione nominata dal MIUR e presieduta dall'ex ministro della Giustizia, Paola Severino. I progetti dovranno contenere il piano quinquennale di sviluppo del dipartimento, con particolare riferimento agli obiettivi scientifici e didattici di elevata qualificazione, oltre all'indicazione delle risorse da destinare al reclutamento del personale docente e tecnico-amministrativo e al piano di investimenti per le infrastrutture dedicate alla ricerca. Entro la fine dell'anno, il MIUR pubblicherà l'elenco dei 180 dipartimenti di eccellenza che risulteranno vincitori.
"Siamo molto contenti del risultato ottenuto - ha commentato il rettore Paolo Mancarella - che vede i nostri due dipartimenti umanistici al vertice della graduatoria pubblicata dal MIUR e la presenza altamente qualificata di diversi settori scientifici, dalla Biologia alla Matematica, dalla Fisica all'Informatica, così come della Medicina, della Farmacia, dell'Ingegneria e del Diritto. L'Ateneo assicurerà il pieno supporto a ognuna di queste strutture nella fase di presentazione delle domande, con l'obiettivo di riuscire a piazzarne il più possibile tra le 180 che otterranno il finanziamento nel quinquennio 2018-2022. Al tempo stesso, però, dovremo continuare con le azioni di supporto alla ricerca già intraprese in questi primi mesi e rivolte a tutti, con l’intento di portare nella sfera dell’eccellenza anche altri dipartimenti. Tutto ciò a prescindere dal fatto che, in futuro, ci sia o meno uno specifico finanziamento ministeriale".

Martedì, 16 Maggio 2017 07:58

Agenda UNIPI: gli eventi del 17 e 18 maggio

Mercoledì 17 maggio alle 16 alla Gipsoteca di arte antica dell’Università di Pisa (Piazza S. Paolo All'Orto, 20), si svolge la presentazione del volume “Per un mondo libero dalle armi nucleari”, curato dalla professoressa Enza Pellecchia ed edito dalla Pisa University Press.

Mercoledì 17 maggio alle 17, nell'aula 1 del Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Pisa (Via Cosimo Ridolfi, 10), lo scrittore Max Strata e Ilaria Vietina sono i protagonisti del seminario "Sperimentazioni in atto”. L'evento, organizzato da Simone D’Alessandro e Tommaso Luzzati dell’Università di Pisa e da Francesco Gesualdi del Centro Nuovo Modello di Sviluppo, fa parte del ciclo di seminari "Economia del limite socialmente desiderabile" incentrato sui temi della sostenibilità del pianeta e dello sviluppo economico.

Mercoledì 17 maggio alle 17.30 nell’aula multimediale di Palazzo Ricci dell’Università di Pisa (Via Collegio Ricci, 10) verrà presentato il volume "La scrittura e il mondo. Teorie letterarie del Novecento" (Carocci editore) di Stefano Brugnolo, Davide Colussi, Sergio Zatti, ed Emanuele Zinato.

“Culture politiche in Italia: approcci etnografici” è il titolo del seminario di studi organizzato dal Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’Università di Pisa in collaborazione con “Meridiana. Rivista di storia e scienze sociali” che si svolge mercoledì 17 maggio dalle 15,30 alle 19 e giovedì 18 maggio dalle 9 alle 13 nell’aula Sal-1 del Complesso ex-Salesiani (via dei Mille, 19 Pisa). Fra gli interventi in programma, il primo giorno quello di Graziana Corica dell’Università di Firenze su “La leadership renziana e la politica locale. Adattamenti e resistenze nel ceto politico fiorentino” e la mattina successiva quello di Lorenzo Urbano de La Sapienza di Roma dal titolo “La condivisione è un obbligo. Narrazioni e pratiche di attivismo 5 stelle in Toscana”.

Giovedì 18 maggio alle 16 nell'aula B di Palazzo Carità dell’Università di Pisa (Via Pasquale Paoli, 15) si svolge l'incontro "La violenza è un problema storiografico? Politica e “mito” della violenza nelle rivoluzioni e nelle guerre civili". Interviene il professore José Luis Ledesma, del Departamento de Historia del Pensamiento y de los Movimientos Sociales y Políticos, Universidad Complutense de Madrid.

Giovedì 18 maggio la Pisa University Press presenta due volumi alla Biblioteca SMS (Viale delle Piagge). Si comincia alle 15 "Steroidi Anabolizzanti nello sport. Usarli o evitarli? Conoscerli" a cura di Mario Giorgi e quindi alle 16,30 è la volta del libro "Il dolore e la sua terapia nella medicina occidentale” di Gianfranco Natale e Alberto Zampieri, a cura di Franco Mosca.

Sono 10 i dipartimenti dell'Università di Pisa selezionati tra i migliori 350 dipartimenti italiani nel campo della ricerca, secondo la graduatoria pubblicata dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca sulla base delle performance registrate nell'ultima valutazione della qualità della ricerca dell'ANVUR. Queste strutture potranno ora accedere all'ulteriore procedura di selezione, che porterà a 180 dipartimenti 271 milioni di euro annui nel quinquennio 2018-2022.
I dipartimenti eccellenti sono stati selezionati attraverso il calcolo di un apposito "Indicatore Standardizzato della Performance Dipartimentale" (ISPD), ricevendo un punteggio fino a un massimo di 100. Quelli scelti dell'Ateneo pisano sono il dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere e il dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica, che hanno ottenuto la valutazione massima, seguiti a ruota da Biologia e da Patologia chirurgica, medica, molecolare e dell'area critica, Matematica, Ingegneria dell'Informazione e Farmacia. Completano l’elenco i dipartimenti di Fisica, Giurisprudenza e Informatica.

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Nei prossimi quattro mesi, i 350 dipartimenti selezionati - non più di 15 per ateneo - potranno presentare i relativi progetti alla Commissione di valutazione nominata dal MIUR e presieduta dall'ex ministro della Giustizia, Paola Severino. I progetti dovranno contenere il piano quinquennale di sviluppo del dipartimento, con particolare riferimento agli obiettivi scientifici e didattici di elevata qualificazione, oltre all'indicazione delle risorse da destinare al reclutamento del personale docente e tecnico-amministrativo e al piano di investimenti per le infrastrutture dedicate alla ricerca. Entro la fine dell'anno, il MIUR pubblicherà l'elenco dei 180 dipartimenti di eccellenza che risulteranno vincitori.

"Siamo molto contenti del risultato ottenuto - ha commentato il rettore Paolo Mancarella - che vede i nostri due dipartimenti umanistici al vertice della graduatoria pubblicata dal MIUR e la presenza altamente qualificata di diversi settori scientifici, dalla Biologia alla Matematica, dalla Fisica all'Informatica, così come della Medicina, della Farmacia, dell'Ingegneria e del Diritto. L'Ateneo assicurerà il pieno supporto a ognuna di queste strutture nella fase di presentazione delle domande, con l'obiettivo di riuscire a piazzarne il più possibile tra le 180 che otterranno il finanziamento nel quinquennio 2018-2022. Al tempo stesso, però, dovremo continuare con le azioni di supporto alla ricerca già intraprese in questi primi mesi e rivolte a tutti, con l’intento di portare nella sfera dell’eccellenza anche altri dipartimenti. Tutto ciò a prescindere dal fatto che, in futuro, ci sia o meno uno specifico finanziamento ministeriale".

Mercoledì 10 maggio, una delegazione dell’Università di Pisa, composta dal rettore Paolo Mancarella, dal prorettore per i Rapporti con gli enti del territorio, Marco Gesi, e dai docenti Andrea Borghini, Vinzia Fiorino, Cesare Letta e Gerardo Pastore hanno visitato il carcere Don Bosco. L'iniziativa è avvenuta in occasione di uno dei seminari del ciclo "Comprendere il passato per orientarsi sul futuro: crisi e trasformazioni in un mondo che cambia", che i dipartimenti di Civiltà e Forme del Sapere e di Scienze Politiche stanno portando avanti all’interno della Casa Circondariale, con lezioni di Alfonso Maurizio Iacono, Saulle Panizza, Matteo Villa, Gianluca Fulvetti, Alessandro Breccia, Vinzia Fiorino, Gerardo Pastore e Michele Battini.

carcere don bosco pisa

Nel rinnovato rapporto con la città, l’Ateneo, che da anni ha attivo un polo didattico all’interno della casa circondariale, ha voluto segnalare anche così la propria vicinanza alle problematiche del mondo recluso.

Il Polo Universitario Penitenziario di Pisa è stato costituito ufficialmente il 14 maggio 2003 e da allora ha ospitato e sostenuto nel loro percorso didattico oltre 100 studenti afferenti a diversi corsi dl laurea: Agraria, Economia, Giurisprudenza, Ingegneria, Lettere e Filosofia, Lingue e Letterature straniere, Medicina veterinaria, Scienze Politiche, Sociologia, Comunicazione pubblica, sociale e d'impresa, Scienze per la Pace. Nel novembre 2006 si è avuta la prima laurea, conseguita con il massimo dei voti e cum laude, in Scienze dei Beni culturali, indirizzo archeologico. A seguire, ne sono arrivate altre in Lettere, Ingegneria, Economia e Commercio, Scienze Politiche, Giurisprudenza e Agraria.

Dopo le parole del direttore della struttura Fabio Prestopino, che ha ringraziato il rettore Mancarella per l’attività del polo universitario e l’attenzione, c’è stato un incontro con i detenuti studenti, anche per raccogliere suggerimenti e richieste. All’eterogenea classe, che conta uomini di età distanti da quelle canoniche e anche molto diverse tra loro, si sono aggiunte due giovani donne della sezione femminile. Dopo un costruttivo scambio di idee, a nome di tutti ha parlato un loro rappresentante che ha spiegato cosa significhi, per chi è chiuso là dentro, questo tipo di iniziativa, dicendo tra l’altro: “Studiare ci ridà dignità - ha spiegato - e se, grazie a questo, anche un solo ragazzo in più ritroverà la propria strada ne sarà valsa la pena”. Nella risposta il rettore, senza nascondere un po’ d’emozione, ha preso un impegno: “Noi ci siamo; quest’incontro non sarà episodico, ci rivedremo presto”.

e-publishingGli editori digitali che sono attivi anche nella stampa tradizionale hanno una maggiore probabilità di rimanere nel mercato e di proseguire le loro attività.

E’ questo quanto emerge da uno studio condotto dal professore Andrea Mangani e dalla dottoressa Elisa Tarrini del Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Pisa che è stato pubblicato sulla rivista “Online Information Review”. La ricerca ha analizzato l'industria italiana dei media e della comunicazione dal 1995 e 2014 e le 2.838 imprese attive nel settore nello stesso periodo.

“In generale, la percentuale di editori ‘solo digitali’ è costantemente aumentata negli anni presi in considerazione – spiega Andrea Mangani - un fenomeno che non stupisce, visto che le barriere all'entrata nel mercato sono basse e il numero di imprenditori ‘nativi digitali’ è sempre più alto”.

Circostanze che però non garantiscono il successo delle imprese e infatti circa il 17 per cento delle 2.838 aziende considerate oggi non esistono più. Chi invece è sopravvissuto è perché ha diversificato la propria attività dedicandosi anche alla stampa tradizionale - quotidiana e periodica - oppure a settori contigui come, ad esempio, quello televisivo e radiofonico. Un risultato che vale a parità di dimensioni delle imprese, di forma legale e per ogni area geografica considerata.

“L’analisi statistico-econometrico dei dati ci pone di fronte ad una sorta di paradosso – conclude Mangani - per cui nonostante le imprese tendano a specializzarsi nell'editoria digitale, quelle che diversificano hanno maggiore probabilità di restare sul mercato”.



Gli editori digitali che sono attivi anche nella stampa tradizionale hanno una maggiore probabilità di rimanere nel mercato e di proseguire le loro attività. E’ questo quanto emerge da uno studio condotto dal professore Andrea Mangani e dalla dottoressa Elisa Tarrini del Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Pisa che è stato pubblicato sulla rivista “Online Information Review”. La ricerca ha analizzato l'industria italiana dei media e della comunicazione dal 1995 e 2014 e le 2.838 imprese attive nel settore nello stesso periodo.
“In generale, la percentuale di editori ‘solo digitali’ è costantemente aumentata negli anni presi in considerazione – spiega Andrea Mangani - un fenomeno che non stupisce, visto che le barriere all'entrata nel mercato sono basse e il numero di imprenditori ‘nativi digitali’ è sempre più alto”.
Circostanze che però non garantiscono il successo delle imprese e infatti circa il 17 per cento delle 2.838 aziende considerate oggi non esistono più. Chi invece è sopravvissuto è perché ha diversificato la propria attività dedicandosi anche alla stampa tradizionale - quotidiana e periodica - oppure a settori contigui come, ad esempio, quello televisivo e radiofonico. Un risultato che vale a parità di dimensioni delle imprese, di forma legale e per ogni area geografica considerata.
“L’analisi statistico-econometrico dei dati ci pone di fronte ad una sorta di paradosso – conclude Mangani - per cui nonostante le imprese tendano a specializzarsi nell'editoria digitale, quelle che diversificano hanno maggiore probabilità di restare sul mercato”.

Lunedì, 15 Maggio 2017 08:52

Agenda UNIPI: gli eventi del 16 e 17 maggio

Martedì 16 maggio alle 10 nella sala Gerace del Dipartimento di Informatica dell’Università di Pisa (largo Bruno Pontecorvo, 3) si svolge un incontro di job placement con i rappresentanti della multinazionale KPMG. L’incontro organizzato dalla professoressa Antonella Martini è aperto a tutti gli interessati previa iscrizione e in particolare è rivolto ai laureati e laureandi magistrali di Ingegneria Gestionale, Ingegneria informatica e Business Informatics.

Mercoledì 17 maggio alle 16 alla Gipsoteca di arte antica dell’Università di Pisa (Piazza S. Paolo All'Orto, 20), si svolge la presentazione del volume “Per un mondo libero dalle armi nucleari”, curato dalla professoressa Enza Pellecchia ed edito dalla Pisa University Press.

Mercoledì 17 maggio alle 17, nell'aula 1 del Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Pisa (Via Cosimo Ridolfi, 10), lo scrittore Max Strata e Ilaria Vietina sono i protagonisti del seminario "Sperimentazioni in atto”. L'evento, organizzato da Simone D’Alessandro e Tommaso Luzzati dell’Università di Pisa e da Francesco Gesualdi del Centro Nuovo Modello di Sviluppo, fa parte del ciclo di seminari "Economia del limite socialmente desiderabile" incentrato sui temi della sostenibilità del pianeta e dello sviluppo economico.

Mercoledì 17 maggio alle 17.30 nell’aula multimediale di Palazzo Ricci dell’Università di Pisa (Via Collegio Ricci, 10) verrà presentato il volume "La scrittura e il mondo. Teorie letterarie del Novecento" (Carocci editore) di Stefano Brugnolo, Davide Colussi, Sergio Zatti, ed Emanuele Zinato.

“Culture politiche in Italia: approcci etnografici” è il titolo del seminario di studi organizzato dal Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’Università di Pisa in collaborazione con “Meridiana. Rivista di storia e scienze sociali” che si svolge mercoledì 17 maggio dalle 15,30 alle 19 e giovedì 18 maggio dalle 9 alle 13 nell’aula Sal-1 del Complesso ex-Salesiani (via dei Mille, 19 Pisa). Fra gli interventi in programma, il primo giorno quello di Graziana Corica dell’Università di Firenze su “La leadership renziana e la politica locale. Adattamenti e resistenze nel ceto politico fiorentino” e la mattina successiva quello di Lorenzo Urbano de La Sapienza di Roma dal titolo “La condivisione è un obbligo. Narrazioni e pratiche di attivismo 5 stelle in Toscana”.

Marilina Betrò, professore ordinario di Egittologia all'Università di Pisa, è il nuovo presidente del Comitato scientifico della "Fondazione Museo delle Antichità Egizie di Torino", che ospita una delle collezioni di antichità egiziane di maggior rilievo al mondo, seconda per dimensioni e antichità solo a quella del Cairo. L'incarico è stato deciso negli scorsi giorni, su designazione del ministro ai Beni Ambientali, Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, dal Consiglio di amministrazione della Fondazione.
Con la professoressa Betrò sono stati designati nel Comitato scientifico del Museo altri sei studiosi di fama internazionale: Susanne Bickel, professore di Egittologia dell’Università di Basilea, Diana Craig Patch, direttore del Dipartimento di Arte Egiziana del Metropolitan Museum di New York, Vincent Rondot, direttore del Dipartimento di Antichità Egiziane del Museo del Louvre, Friederike Seyfried, direttore del Museo Egizio di Berlino, Neal Spencer, direttore del Dipartimento di Antichità dell’Egitto e del Sudan del British Museum e Willemina Z. Wendrich, professore di Archeologia Egiziana presso l’University of California – Los Angeles (UCLA).

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“È per me un privilegio - ha commentato la professoressa Betrò - poter presiedere un Comitato composto da tanti insigni colleghi e collaborare con una istituzione che rappresenta non solo un’eccellenza museale a livello internazionale ma anche oggi, sotto la guida del suo giovane e bravissimo direttore Christian Greco, una realtà culturale straordinariamente vivace e dinamica.” Ha quindi aggiunto: “Pisa e Torino rappresentano insieme il più antico insegnamento universitario di Egittologia (Pisa) e il più antico Museo Egizio (Torino). Un gemellaggio formidabile, che si ripete: vorrei infatti ricordare che il primo presidente del Comitato scientifico del Museo torinese è stato Edda Bresciani, che a Pisa ha fondato una grande Scuola egittologica.”

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Nata a Torre del Greco (Napoli), Marilina Betrò insegna a Pisa dal 1992. Qui è stata il primo presidente del Sistema Museale d'Ateneo (2012 -2014), presidente del corso di laurea specialistica in Lingue e culture del Vicino e Medio Oriente e presidente del Centro di Servizi Informatici per l’Area Umanistica. Dal 2016 fa parte del Consiglio direttivo della Consulta Universitaria per gli Studi su Asia e Africa (CUSTAA).

betro2La missione di scavo che la professoressa Betrò dirige in Egitto dal 2003, sul sito della necropoli dell’antica Tebe, ha portato alla luce cinque nuove tombe rupestri, da quella interamente dipinta del sacerdote Huy, vissuto intorno al 1250 a.C., alla grande M.I.D.A.N.05, più antica della precedente (1500 a.C. circa), il cui pozzo funerario esterno, scavato nel 2014, ha riservato la sorpresa di una camera funeraria non toccata dai ladri moderni, con importanti ritrovamenti. Le tombe T1 e T2, il cui ingresso è stato scoperto nel 2010, saranno scavate nella prossima spedizione archeologica, prevista in ottobre.


Marilina Betrò è autrice di più di 200 pubblicazioni, tra cui il libro "Geroglifici", tradotto in cinese e giapponese, oltre che nelle maggiori lingue europee. Le sue ricerche sulla documentazione della Spedizione franco-toscana in Egitto nel 1828-29, che fu guidata da Jean-François Champollion e Ippolito Rosellini, hanno dato risultati assai significativi per la storia dell’egittologia (e non solo). Il Progetto Rosellini, da lei diretto, oltre a consentire, grazie a un finanziamento dalla Fondazione Pisa, la digitalizzazione del prezioso patrimonio delle carte e dei disegni di Rosellini conservato nella Biblioteca Universitaria di Pisa, ha favorito, con gli studi che ne sono seguiti, una serie di entusiasmanti scoperte negli archivi e nei musei: importanti scritti di Rosellini concernenti i suoi scavi, dati per perduti e ritrovati a Praga; il diario, anch’esso creduto smarrito, dei viaggi compiuti da Alessandro Ricci, medico e pittore della Spedizione, in Egitto, Nubia, Sinai e Sennar; l’identificazione nei magazzini del Museo Egizio di Firenze del sarcofago di Kenamon, altissimo personaggio vissuto sotto Amenofi II, tra 1450 e 1400 a.C., portato in Italia da Rosellini; disegni e acquerelli inediti del pittore della Spedizione Toscana Giuseppe Angelelli, così come carte e schizzi di Gaetano Rosellini, zio di Ippolito.

Cresce l’attesa per il tradizionale appuntamento remiero fra gli equipaggi dell’Università di Pisa e dell’Università di Pavia che si sfideranno per la 55° edizione sabato 13 maggio sulle acque del Ticino. La gara, come è noto, si svolge infatti negli anni dispari a Pavia sul Ticino, in quelli pari a Pisa, sull’Arno: dalla prima edizione del 1929 si ripropone l’appassionante sfida fra gli studenti-canottieri dei due atenei che si contendono il Trofeo Curtatone Montanara. La Pisa-Pavia vuole ricordare i giovani volontari universitari che, spinti dagli ideali risorgimentali, presero parte alla battaglia nei pressi di Mantova il 29 maggio 1848. Alla regata, che richiama la Oxford-Cambridge, partecipano i canottieri del CUS Pisa e del CUS Pavia, che rinnovano ogni anno una sfida sportiva dalla spiccata rivalità goliardica.

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«Ci faremo valere – dichiara Mario Gioli, responsabile della sezione canottaggio Cus Pisa – con una selezione di atleti competitiva che cercherà di prevalere contro una potenza del canottaggio universitario italiano come il Cus Pavia. L’impresa è ardua ma ce la metteremo tutta».

L’equipaggio del Cus Pisa è composto da Mirko Barbieri, Andrea Cattermol, Giulio Francalacci, Gianluca Manfredini, Edoardo Margheri, Andrea Nepi, Flavio Ricci, Francesco Petri, Greta Masserano (timoniere). Gli atleti-studenti pisani sono partiti alla volta di Pavia, dove li attenderà un agguerritissimo equipaggio pavese che sarà sostenuto dal numeroso pubblico casalingo.

L’inizio della manifestazione è previsto per le ore 16.30. La gara si svolgerà fra l’idroscalo (partenza) e la casa galleggiante dei Vogatori pavesi (arrivo): un percorso sulla distanza di 500-700 metri da percorrere due volte, nella prima e nella seconda manche.

Il programma della gara è disponibile a questo link.

Venerdì, 12 Maggio 2017 08:03

Agenda UNIPI: gli eventi dal 13 al 15 maggio

Sabato 13 maggio alle 9 al Dipartimento cardiotoracico dell'Ospedale di Cisanello (via Paradisia, 2) si svolge il convegno regionale della Società Italiana di Cardiologia dedicato al tema della ricerca nelle scuole di cardiologia tosco-umbre.

Sabato 13 maggio alle 16 a Pavia, si disputerà sul Ticino la storica Regata universitaria Pisa-Pavia, la gara di canottaggio fra gli equipaggi composti da studenti universitari degli atenei di Pisa e di Pavia.

Sabato 13 maggio alle 21 nella Chiesa di San Michele in Foro a Lucca (piazza san Michele) verrà eseguito il Requiem in re minore K626 di Wolfgang Amadeus Mozart in memoria del professor Pietro Pfanner. Sul palco il coro dell'Università di Pisa, l’orchestra da camera Luigi Boccherini e come solisti Federica Nardi, soprano Fulvia Bertoli, contralto, Marco Mustaro, tenore, Giorgio Marcello, basso. Dirige il maestro Stefano Barandoni.
Il professor Pietro Pfanner ha indissolubilmente legato il suo nome alla Fondazione Stella Maris. Subito dopo la laurea a Roma si è trasferito a Pisa, nella Clinica delle malattie nervose e mentali dell'Università, dove ha iniziato la sua carriera accademica. Ordinario di Neuropsichiatria infantile dalla metà degli anni '70, ha ricoperto prestigiosi incarichi nella facoltà pisana di Medicina e Chirurgia, fino a essere insignito dell'ordine del Cherubino dall'Ateneo nel 1998.

Sabato 13 maggio alle 18 alla libreria Feltrinelli di Pisa (corso Italia, 50) la professoressa Liliana Dell'Osso dell’Ateneo pisano e la dottoressa Barbara Carpita presentano il loro libro "L'Abisso negli occhi. Lo sguardo femminile nel mito e nell'arte" (Edizioni ETS).

Lunedi 5 maggio alle 14, nell'aula magna del Polo Fibonacci dell’Università di Pisa(Via Filippo Buonarroti, 3) Marco Bianchi, divulgatore scientifico della fondazione Umberto Veronesi, terrà un seminario sul tema "Alimentazione, sport e prevenzione". L'incontro è organizzato dal gruppo studentesco "Principi Attivi-Sinistra per", in collaborazione con il prof. Gian Carlo Demontis del dipartimento di Farmacia.
Lunedì 15 maggio alle 16, nell'aula CAR-C del Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’Università di Pisa (Via Pasquale Paoli, 15) si svolge la presentazione del volume “Giudici e corsari nel Mediterraneo. Il Tribunale delle prede di Sicilia 1808-1813” di Rita Foti dell’Università di Palermo. L'incontro, introdotto da Annalisa Biagianti, è organizzato nell'ambito dei seminari di Storia Moderna della Scuola di Dottorato in Storia.
Lunedì 15 maggio alle 17.30, nell'aula B1 di Palazzo Boilleau dell’Università di Pisa (Via Santa Maria, 85), Corrado Bologna tiene una lezione "Sugli ultimi versi delle Fleurs du Mal". L'incontro fa parte dell'undicesimo ciclo di lezioni del Seminario d'interpretazione testuale.

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