Tecnologia, editoria, turismo sostenibile: al PhD+ le idee sono sempre più innovative
Per i 77 allievi dell’edizione 2020 si è concluso il percorso del PhD+, il programma promosso all’interno del Contamination Lab dell’Università di Pisa che ha l’obiettivo di stimolare lo spirito imprenditoriale, favorire i contatti e le opportunità di confronto tra studenti di laurea magistrale, dottorandi, dottori di ricerca e docenti. Al termine dei 13 seminari che componevano il programma di quest’anno, i partecipanti, divisi in team multidisciplinari, hanno presentato il pitch delle proprie idee innovative, alcune delle quali saranno sviluppate nella seconda parte del CLab, il CYB+ che inizierà il 18 febbraio con 31 iscritti. Il Contamination Lab è sviluppato dall’Ateneo pisano in collaborazione con Scuola IMT Alti Studi Lucca, Scuola Normale Superiore e Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa.
Delle 15 idee innovative scaturite quest’anno dal PhD+, sono 9 quelle che i ragazzi hanno illustrato durante l’evento finale che si è tenuto alle Benedettine. Invitata speciale era la rappresentante del Polo Tecnologico di Navacchio, Silvia Marchini, che ha assistito ai pitch dei ragazzi. «Le idee d’impresa di quest’anno toccano ambiti molto diversi tra loro, dai più tecnologici, a quelli umanistico-letterari – commenta il professor Leonardo Bertini, delegato del rettore per la promozione delle iniziative di spin off, start up e brevetti – Quello che accomuna questi progetti è la forte vocazione all’innovazione e l’augurio che facciamo a tutti i nostri allievi è che possano riuscire, grazie agli strumenti che diamo loro, a trasformarli in vere imprese».
Tra le idee innovative c’è quella proposta da Anita Paolicchi e Francesca Mannocci, che hanno pensato a una casa editrice, Astarte Edizioni, che si occupi di temi legati al mondo mediterraneo; oppure Eurikos, un pannello fonoassorbente in grado di produrre presentato da Luca Bonatti; un team numeroso composto da Rebecca Piccarducci, Rebecca Ferrisi, Lorenzo Germelli, Lorenzo Flori, Giovanni Petrarolo, Stefania Merlino, Davide Musco, Antonio Ritacco e Marco Cardia, ha ideato EXPAPP, un servizio che genera uno scontrino elettronico per la lotta allo spreco alimentare; MoWu around, ideato da Lorenzo Cenceschi, Luca Mastrosimone, Oreste Sabatino e Chiara Vellucci, è un sistema che permette di analizzare e modellizzare quantitativamente il flusso turistico per un turismo più sostenibile; Àngela Puig Sirera, Giovanni Rallo e Andrea Sbrana hanno proposto PhD-, un sistema di monitoraggio del consumo idrico delle città.
C’è poi Smart alcoltest di Rudy Semola e Alessandro Carpenzano, un sistema da integrare nelle automobili che impedisce l’accensione della vettura in caso di stato di ebbrezza; Tessra, ideato da Elgeziry Mahmoud Samir Mahmoud Hassan, offre una piattaforma cloud per analisi e design di materiali e processi innovativi; Miriam Colella e Andrea Giumetti hanno presentato Uroboros Project, un progetto per creare una rete di contatti per valorizzare le realtà artistiche e museali poco valorizzate: infine Giacomo Cillari, Roberto Rugani e Giulia Lamberti, hanno parlato di VESTA, moduli abitativi ad alte prestazioni per situazioni d'emergenza.
Tecnologia, editoria, turismo sostenibile: al PhD+ le idee sono sempre più innovative
Per i 77 allievi dell’edizione 2020 si è concluso il percorso del PhD+, il programma promosso all’interno del Contamination Lab dell’Università di Pisa che ha l’obiettivo di stimolare lo spirito imprenditoriale, favorire i contatti e le opportunità di confronto tra studenti di laurea magistrale, dottorandi, dottori di ricerca e docenti. Al termine dei 13 seminari che componevano il programma di quest’anno, i partecipanti, divisi in team multidisciplinari, hanno presentato il pitch delle proprie idee innovative, alcune delle quali saranno sviluppate nella seconda parte del CLab, il CYB+ che inizierà il 18 febbraio con 31 iscritti. Il Contamination Lab è sviluppato dall’Ateneo pisano in collaborazione con Scuola IMT Alti Studi Lucca, Scuola Normale Superiore e Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa.
Gli allievi del PhD+ che hanno partecipato all'evento finale dei pitch. A sinistra il professor Leonardo Bertini.
Delle 15 idee innovative scaturite quest’anno dal PhD+, sono 9 quelle che i ragazzi hanno illustrato durante l’evento finale che si è tenuto alle Benedettine. Ospite speciale è stata la rappresentante del Polo Tecnologico di Navacchio, Silvia Marchini, che ha assistito ai pitch dei ragazzi. «Le idee d’impresa di quest’anno toccano ambiti molto diversi tra loro, dai più tecnologici, a quelli umanistico-letterari – commenta il professor Leonardo Bertini, delegato del rettore per la promozione delle iniziative di spin off, start up e brevetti – Quello che accomuna questi progetti è la forte vocazione all’innovazione e l’augurio che facciamo a tutti i nostri allievi è che possano riuscire, grazie agli strumenti che diamo loro, a trasformarli in vere imprese».
Tra le idee innovative c’è quella proposta da Anita Paolicchi, Carolina Paolicchi e Francesca Mannocci, che hanno pensato a una casa editrice, Astarte Edizioni, che si occupi di temi legati al mondo mediterraneo; oppure Eurikos, un pannello fonoassorbente in grado di produrre presentato da Luca Bonatti; un team numeroso composto da Rebecca Piccarducci, Rebecca Ferrisi, Lorenzo Germelli, Lorenzo Flori, Giovanni Petrarolo, Stefania Merlino, Davide Musco, Antonio Ritacco e Marco Cardia, ha ideato EXPAPP, un servizio che genera uno scontrino elettronico per la lotta allo spreco alimentare; MoWu around, ideato da Lorenzo Cenceschi, Luca Mastrosimone, Oreste Sabatino e Chiara Vellucci, è un sistema che permette di analizzare e modellizzare quantitativamente il flusso turistico per un turismo più sostenibile; Àngela Puig Sirera, Giovanni Rallo e Andrea Sbrana hanno proposto PhD-, un sistema di monitoraggio del consumo idrico delle città.
C’è poi Smart alcoltest di Rudy Semola e Alessandro Carpenzano, un sistema da integrare nelle automobili che impedisce l’accensione della vettura in caso di stato di ebbrezza; Tessra, ideato da Elgeziry Mahmoud Samir Mahmoud Hassan, offre una piattaforma cloud per analisi e design di materiali e processi innovativi; Miriam Colella e Andrea Giumetti hanno presentato Uroboros Project, un progetto per creare una rete di contatti per valorizzare le realtà artistiche e museali poco valorizzate: infine Giacomo Cillari, Roberto Rugani e Giulia Lamberti, hanno parlato di VESTA, moduli abitativi ad alte prestazioni per situazioni d'emergenza.
Tutti i numeri della Costituzione
“Tutti i numeri della costituzione” è il titolo dell’ultimo libro del professor Saulle Panizza, ordinario di Diritto costituzionale all’Università di Pisa. Il volume, edito dalla Pisa University Press, propone una lettura inconsueta della nostra Carta fondamentale attraverso i concetti logico-matematici, a partire proprio dai numeri.
“Il quadro della nostra Costituzione è denso di richiami a numeri, frazioni, maggioranze, vincoli e limiti – spiega Panizza - partire dai concetti logico-matematici è dunque un modo per mettere a fuoco una serie di temi trasversali come la parità, le maggioranze, l’idea di unità o quella di eguaglianza, utili per fare emergere relazioni e linee di sviluppo della Carta fondamentale non sempre immediatamente evidenti, anche per chi già la conosce”.
Per costruire questo dialogo fra i diversi linguaggi Saulle Panizza si è avvalso dell’aiuto di due colleghi dell’Ateneo pisano, il matematico Luciano Modica e il fisico Paolo Rossi, i quali hanno arricchito il testo con box che condensano vere e proprie “pillole di scienza”. Questa particolare lettura della Costituzione è inoltre una sorta di cartina di tornasole per il tema, sempre attuale, delle riforme costituzionali. La legislatura in corso, come quelle passate, presenta infatti varie iniziative di riforma costituzionale: oltre alla riduzione dei membri della Camera da 630 a 400 e di quelli elettivi del Senato da 315 a 200, si discute, ad esempio, se far votare per il Senato chi abbia compiuto i 18 anni anziché 25 o abbassare per tutti l’età del voto a 16 anni.
“Se non abbiamo chiaro il quadro della nostra Costituzione, denso di richiami a numeri, frazioni, maggioranze, vincoli e limiti – conclude Panizza - rischiamo di non capire cosa comporta cambiare anche uno solo di questi numeri e come ciò possa impattare sul tessuto complessivo della Carta”.
Saulle Panizza è professore ordinario di Diritto costituzionale e responsabile scientifico del Laboratorio di cultura costituzionale dell’Università di Pisa. Autore di varie opere, anche di taglio manualistico e divulgativo, per la Pisa University Press dirige la Collana “Pubbliche funzioni e responsabilità” ed è coautore del volume “Introduzione alla Costituzione italiana”, giunto alla decima edizione.
Tutti i numeri della Costituzione
“Tutti i numeri della costituzione” è il titolo dell’ultimo libro del professor Saulle Panizza, ordinario di Diritto costituzionale all’Università di Pisa. Il volume, edito dalla Pisa University Press, propone una lettura inconsueta della nostra Carta fondamentale attraverso i concetti logico-matematici, a partire proprio dai numeri.
“Il quadro della nostra Costituzione è denso di richiami a numeri, frazioni, maggioranze, vincoli e limiti – spiega Panizza - partire dai concetti logico-matematici è dunque un modo per mettere a fuoco una serie di temi trasversali come la parità, le maggioranze, l’idea di unità o quella di eguaglianza, utili per fare emergere relazioni e linee di sviluppo della Carta fondamentale non sempre immediatamente evidenti, anche per chi già la conosce”.
Per costruire questo dialogo fra i diversi linguaggi Saulle Panizza si è avvalso dell’aiuto di due colleghi dell’Ateneo pisano, il matematico Luciano Modica e il fisico Paolo Rossi, i quali hanno arricchito il testo con box che condensano vere e proprie “pillole di scienza”. Questa particolare lettura della Costituzione è inoltre una sorta di cartina di tornasole per il tema, sempre attuale, delle riforme costituzionali. La legislatura in corso, come quelle passate, presenta infatti varie iniziative di riforma costituzionale: oltre alla riduzione dei membri della Camera da 630 a 400 e di quelli elettivi del Senato da 315 a 200, si discute, ad esempio, se far votare per il Senato chi abbia compiuto i 18 anni anziché 25 o abbassare per tutti l’età del voto a 16 anni.
“Se non abbiamo chiaro il quadro della nostra Costituzione, denso di richiami a numeri, frazioni, maggioranze, vincoli e limiti – conclude Panizza - rischiamo di non capire cosa comporta cambiare anche uno solo di questi numeri e come ciò possa impattare sul tessuto complessivo della Carta”.
Saulle Panizza è professore ordinario di Diritto costituzionale e responsabile scientifico del Laboratorio di cultura costituzionale dell’Università di Pisa. Autore di varie opere, anche di taglio manualistico e divulgativo, per la Pisa University Press dirige la Collana “Pubbliche funzioni e responsabilità” ed è coautore del volume “Introduzione alla Costituzione italiana”, giunto alla decima edizione.
Incarico “Identificazione, elaborazione e mappatura elementi tecnici. Elaborazione schede tecniche manutentive dei sistemi e dei componenti edilizi degli edifici storici”
Borsa di Ricerca dal titolo “L’impatto della terapia non farmacologica sulla conversione clinica del Mild Cognitive Impairment”
2 incarichi di lavoro autonomo nella forma della collaborazione temporanea da conferirsi da parte del Sistema Museale di Ateneo presso l’Orto Botanico
Inaugurazione nuovo anno Scuola di Specializzazione per le professioni legali dell’Università di Pisa
"Il Diritto Giurisprudenziale. Le Corti tra applicazione e creazione del diritto” è il titolo del seminario inaugurale della Scuola di specializzazione per le professioni legali dell’Università di Pisa che si terrà venerdì 14 febbraio alle 15.30, nell’aula magna storica del Palazzo della Sapienza. All’incontro coordinato da Giuseppe Pavich, consigliere presso la Corte di Cassazione interverranno Giovanni Canzio, già primo Presidente della Corte di Cassazione, e Nicolò Zanon, professore ordinario di diritto costituzionale all’Università di Milano e giudice della Corte costituzionale.
Il tema, che sarà affrontato, risulta di particolare rilievo e attualità. Infatti, a fronte della pluralità degli ordinamenti da cui scaturiscono le regole che ci riguardano e di un legislatore che non sempre riesce a stare dietro alle innovazioni sociali, la giurisprudenza delle diverse Corti ha assunto una particolare centralità. Basti pensare alla nota vicenda Cappato e alle prospettive che questa apre per il futuro.