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Seconda laurea per Giulio Deangeli, il giovane e talentuoso studente dell'Università di Pisa e allievo della Scuola Superiore Sant'Anna che sogna di sconfiggere le malattie neurodegenerative. Dopo la laurea in Medicina e Chirurgia del 20 luglio scorso e le 5 borse di studio per il dottorato a Cambridge ottenute nel primo semestre di quest’anno, Deangeli ha infatti discusso mercoledì 23 settembre la sua tesi di laurea in Biotecnologie, ottenendo il massimo dei voti cum laude e concludendo, anche stavolta, un percorso di studi impeccabile, che lo ha visto presentarsi davanti alla commissione con una media del 30 e lode.
«Mi sembra di vivere un sogno – ha commentato il ragazzo al termine della discussione – e devo ringraziare di tutto ciò l’Università di Pisa e la Scuola Superiore Sant’Anna che con il loro ambiente stimolante e d’eccellenza mi hanno messo nelle condizioni migliori per dedicarmi allo studio e alla ricerca».
«Giulio è oggi il vero ambasciatore dell’eccellenza universitaria pisana – ha commentato il Rettore dell’Università di Pisa, Paolo Mancarella – È la dimostrazione di come qui a Pisa si sia in grado di valorizzare e sostenere il talento, laureando giovani destinati a segnare il futuro del nostro Paese».
«I successi di Giulio possono incoraggiare tanti altri ragazzi di talento – ha sottolineato la Rettrice della Scuola Superiore Sant’Anna, Sabina Nuti - nel proseguire i loro studi e spingerli a mettere le proprie conoscenze a servizio della collettività. Il merito del nuovo titolo che Giulio ha appena conseguito è, prima di tutto, suo e della famiglia che lo ha incoraggiato, ma anche delle istituzioni pubbliche che hanno saputo valorizzare il suo talento con un adeguato percorso formativo».
Dotato di un’innata capacità di leadership che gli sta permettendo di emergere a livello internazionale, Giulio Deangeli con questo secondo titolo si avvicina sempre di più al suo obiettivo: ottenere 4 lauree nell’arco di pochi mesi (Medicina, Ingegneria, Biotecnologie e Biotecnologie molecolari).
Un percorso di studi articolatissimo che non nasce però dalla volontà di realizzare un record, ma per raggiungere quello che è lo scopo della sua vita di ricercatore: trovare un giorno risposte importanti per combattere e vincere le malattie degenerative come Sla, Parkinson e Alzheimer.
«Le malattie neurodegenerative sono un problema sociale di proporzioni immense e tremendamente complesso – spiega Deangeli a chi gli chiede come mai voglia ottenere quattro lauree – Le competenze che ti dà la medicina non sono sufficienti per affrontarlo. Per questo ho sentito la necessità di seguire un percorso di studi che fosse multidisciplinare e che mi permettesse di parlare la lingua del medico tanto quanto quella dell'ingegnere e del biologo».
Un talento, quello di Giulio Deangeli, che rimarrà in Italia come lui stesso ci tiene a precisare. «La fuga di cervelli è un problema che spesso viene male interpretato – commenta - Il fatto di andare all'estero è fondamentale per il mestiere stesso del ricercatore che deve essere internazionale e conoscere le realtà di punta. È quello che farò io a Cambridge, dove potrò lavorare nel gotha mondiale della ricerca sulle neurodegenerazioni. La tragedia vera è quando i ricercatori rimangono all'estero e tagliano i ponti con l'Italia, ma questo non sarà il mio caso».

Un progetto per rivoluzionare il paradigma della domanda/offerta di energia. È questo l’ambizioso scopo del progetto AUTENS (Autarchia Energetica Sostenibile), totalmente finanziato dall’Università di Pisa nell’ambito del programma PRA 2020, e che punta alla creazione di comunità energetiche autonome, in cui l’approvvigionamento energetico è garantito da fonti totalmente rinnovabili, ma, soprattutto, la domanda di energia si deve adattare alle risorse disponibili al momento.

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“Nel paradigma attuale – spiega Giuseppe Anastasi, professore ordinario di Ingegneria informatica al Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione e responsabile scientifico del progetto – a fronte di un fabbisogno di energia (ad esempio, produzione oraria di acqua calda a una certa temperatura), si progetta un sistema energetico che lo soddisfi, cercando al tempo stesso di massimizzare le cosiddette 4E, ovvero le prestazioni energetiche, exergetiche (quanto dell’energia prodotta è effettivamente convertibile in lavoro meccanico), economiche e ambientali. Quindi il fabbisogno di energia costituisce un vincolo da rispettare per il fornitore, che metterà a punto delle soluzioni per soddisfarlo. Nella prospettiva dell’autonomia energetica è necessario invece rovesciare questo paradigma e prevedere uno scenario in cui sarà necessario adattare le richieste di energia degli utilizzatori (anche negoziando i consumi per usi civili con quelli per uso industriale) con le risorse energetiche disponibili, in termini sia di consumi complessivi che di distribuzione oraria”.

Per fare questo, il progetto prevede la formazione di “comunità energeticamente autarchiche”, che aggreghino gruppi di edifici di vario tipo (abitazioni, edifici commerciali e industriali) e siano provviste di sistemi elettrici e termici alimentati da sole fonti rinnovabili prodotte localmente e che lavorano in sinergia. Questo richiede una stretta integrazione di tecnologie ICT, intelligenza artificiale e scienze sociali. 

“Intendiamo esaminare situazioni in cui non è possibile, o sostenibile, fruire della rete elettrica e del gas – aggiunge Marco Raugi, professore ordinario di Elettrotecnica presso il Dipartimento dell’Energia, dei sistemi, del territorio e delle costruzioni e presidente del Centro interdipartimentale di ricerca sull'energia per lo sviluppo sostenibile (CIRESS) dell'Università di Pisa - e quindi l’utilizzazione di energia di una “comunità energetica” deve essere realizzata con sole fonti rinnovabili da produrre in loco attraverso energia solare, eolica, geotermica e da biomasse. Il progetto si propone anche la realizzazione di alcuni dimostratori per misurare le prestazioni di componenti come i pannelli solari ibridi termici/fotovoltaici, gli impianti a pompa di calore geotermica, gli accumuli a cambiamento di fase, e l’implementazione di un sistema di monitoraggio e controllo con algoritmi di machine learning”.

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Da sinistra: i professori Giuseppe Anastasi e Marco Raugi al kick-off meeting del progetto AUTENS.

“Siamo consapevoli delle grosse implicazioni culturali di questo progetto – conclude Raugi – che esige un cambio di ottica e stile di vita radicali, e l’accettazione che l’energia non può più essere disponibile in ogni momento e per tutti, ma la domanda si deve adattare alla produzione attuale e a tutte e richieste della propria “comunità”. Tuttavia, dobbiamo fare i conti con il fatto che le risorse del pianeta non sono infinite, e modelli di sviluppo basati su una disponibilità sempre crescente di energia non sono compatibili con le risorse limitate del pianeta. La formazione di comunità energetiche che in modo autosufficiente soddisfino ai propri bisogni può aiutare a superare questa contraddizione. La sfida è quella di modificare le abitudini di consumo degli appartenenti alle comunità in modo radicale in nome della sostenibilità e dell’adattamento alle disponibilità del pianeta. Per questo motivo, AUTENS avvierà anche una indagine socio-economica per tracciare vari profili di esigenze energetiche elettriche e termiche e comprendere l'accettabilità sociale degli scenari di autarchia energetica prefigurati, inclusa la disponibilità a cambiamenti negli stili di consumo energetico a fronte di una disponibilità di energia limitata e della negoziazione con i consumi per le attività produttive”.

Il team di ricerca di AUTENS è composto da docenti dell’Università di Pisa ed è ampiamente interdisciplinare, includendo docenti e ricercatori di Ingegneria dell’Energia, Ingegneria dell’Informazione, e poi di Informatica, Economia, Farmacia e Giurisprudenza.

Seconda laurea per Giulio Deangeli, il giovane e talentuoso studente dell'Università di Pisa e allievo della Scuola Superiore Sant'Anna che sogna di sconfiggere le malattie neurodegenerative. Dopo la laurea in Medicina e Chirurgia del 20 luglio scorso e le 5 borse di studio per il dottorato a Cambridge ottenute nel primo semestre di quest’anno, Deangeli ha infatti discusso mercoledì 23 settembre la sua tesi di laurea in Biotecnologie, ottenendo il massimo dei voti cum laude e concludendo, anche stavolta, un percorso di studi impeccabile, che lo ha visto presentarsi davanti alla commissione con una media del 30 e lode.

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«Mi sembra di vivere un sogno – ha commentato il ragazzo al termine della discussione – e devo ringraziare di tutto ciò l’Università di Pisa e la Scuola Superiore Sant’Anna che con il loro ambiente stimolante e d’eccellenza mi hanno messo nelle condizioni migliori per dedicarmi allo studio e alla ricerca».

«Giulio è oggi il vero ambasciatore dell’eccellenza universitaria pisana – ha commentato il Rettore dell’Università di Pisa, Paolo Mancarella – È la dimostrazione di come qui a Pisa si sia in grado di valorizzare e sostenere il talento, laureando giovani destinati a segnare il futuro del nostro Paese».

«I successi di Giulio possono incoraggiare tanti altri ragazzi di talento – ha sottolineato la Rettrice della Scuola Superiore Sant’Anna, Sabina Nuti - nel proseguire i loro studi e spingerli a mettere le proprie conoscenze a servizio della collettività. Il merito del nuovo titolo che Giulio ha appena conseguito è, prima di tutto, suo e della famiglia che lo ha incoraggiato, ma anche delle istituzioni pubbliche che hanno saputo valorizzare il suo talento con un adeguato percorso formativo».

Dotato di un’innata capacità di leadership che gli sta permettendo di emergere a livello internazionale, Giulio Deangeli con questo secondo titolo si avvicina sempre di più al suo obiettivo: ottenere 4 lauree nell’arco di pochi mesi (Medicina, Ingegneria, Biotecnologie e Biotecnologie molecolari).

Un percorso di studi articolatissimo che non nasce però dalla volontà di realizzare un record, ma per raggiungere quello che è lo scopo della sua vita di ricercatore: trovare un giorno risposte importanti per combattere e vincere le malattie degenerative come Sla, Parkinson e Alzheimer. «Le malattie neurodegenerative sono un problema sociale di proporzioni immense e tremendamente complesso – spiega Deangeli a chi gli chiede come mai voglia ottenere quattro lauree – Le competenze che ti dà la medicina non sono sufficienti per affrontarlo. Per questo ho sentito la necessità di seguire un percorso di studi che fosse multidisciplinare e che mi permettesse di parlare la lingua del medico tanto quanto quella dell'ingegnere e del biologo».

Un talento, quello di Giulio Deangeli, che rimarrà in Italia come lui stesso ci tiene a precisare. «La fuga di cervelli è un problema che spesso viene male interpretato – commenta - Il fatto di andare all'estero è fondamentale per il mestiere stesso del ricercatore che deve essere internazionale e conoscere le realtà di punta. È quello che farò io a Cambridge, dove potrò lavorare nel gotha mondiale della ricerca sulle neurodegenerazioni. La tragedia vera è quando i ricercatori rimangono all'estero e tagliano i ponti con l'Italia, ma questo non sarà il mio caso».

logo bio techCovid-19vaccini e ingegneria genetica sono temi che la pandemia provocata dal nuovo Coronavirus ha reso ancora più attuali, sui quali è necessario fare chiarezza e sgombrare il campo da fake news o mezze verità, grazie anche al contributo di una corretta divulgazione scientifica, come quella che propone un gruppo di studentesse e studenti dei tre atenei di Pisa (Università di Pisa, Scuola Superiore Sant’AnnaScuola Normale Superiore), riuniti nel “Progetto Bio[Tecno]Logico”, attraverso “Evento Bio[Tecno]Logico”. Una settimana di dibattiti e di confronti in presenza e online, attraverso la piattaforma Webex, con eventi concentrati soprattutto tra mercoledì 30 settembre e giovedì primo ottobre, in concomitanza con la “Biotech Week”, che si articola in seminari e incontri in tutto il mondo, per sottolineare il ruolo chiave delle biotecnologie nel migliorare sempre più la qualità della vita. Ulteriori eventi, anche con il coinvolgimento di classi delle scuole medie superiori, sono previsti tra lunedì 28 settembre e venerdì 2 ottobre.

 A “Evento Bio[Tecno]Logico” hanno dato la loro adesione studentesse e studenti, docenti, divulgatori e divulgatrici. Tra le invitate e gli invitati figurano Andrea Grignolio (Università San Raffaele, Milano), Rino Rappuoli (Gsk Vaccines, Siena), Marzio Sisti (Patto Trasversale per la Scienza, Piacenza), Luigi Cattivelli (CREA _ Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria, Fiorenzuola d’Arda), Pierdomenico Perata (Scuola Superiore Sant’Anna), Deborah Piovan (Associazione Cibo per la Mente, Padova).

  L’apertura di “Evento Bio[Tecno]Logico” è fissata per lunedì 28 settembre alle ore 17.00, con la proiezione al cinema Arsenale di Pisa del film-documentario “Food Evolution”. Seguono i due giorni di seminari online. Mercoledì 30 settembre è dedicato ai vaccini, anche e soprattutto in relazione al Covid-19, mentre giovedì primo ottobre tocca all’ingegneria genetica. I seminari si svolgono dalle ore 18.00 alle ore 20.00 e, per garantire la partecipazione il più ampia possibile, nel rispetto delle misure di sicurezza imposte dalla pandemia, le conferenze si svolgono sulla piattaforma Webex, messa a disposizione dalla Scuola Superiore Sant’Anna.

  Le studentesse e gli studenti dei tre atenei di Pisa hanno anche proposto alle classi delle scuole superiori una lezione interattiva dedicata ad agricoltura e biotecnologie. La lezione è prevista in digitale, ha una durata di circa un’ora, è suddivisa in diversi momenti, con la partecipazione attiva delle classi. E’ un’occasione per mettere in pratica i consigli dei divulgatori esperti e per imparare in prima persona il significato della divulgazione scientifica.

  Gli organizzatori (studentesse e studenti dei tre atenei di Pisa) presentano la loro iniziativa con queste parole: “La divulgazione scientifica non si ferma. Con ‘Evento Bio[Tecno]Logico’ vogliamo portare la scienza direttamente a casa delle persone. Non ci occuperemo soltanto di ingegneria genetica e di vaccini, ma vogliamo anche sottolineare l’importanza di una corretta informazione, illustrare i più recenti sviluppi in campo biotecnologico e biomedico e quale sia l’impatto di queste innovazioni sulla vita quotidiana. L’evento si rivolge all’intera cittadinanza, coinvolgendo personalità di spicco nel panorama scientifico internazionale e proponendosi come una grande occasione per maturare un’opinione informata e consapevole su temi di grande attualità. La nostra iniziativa si inserisce nella ‘Biotech Week’, promossa da Assobiotec (Associazione nazionale per lo sviluppo delle biotecnologie) per raccontare le biotecnologie a un pubblico vasto ed eterogeneo, come quello che ci auguriamo di raggiungere”.

  Il programma dettagliato e i link per l’iscrizione alle iniziative sono disponibili qui

La formazione di nuovi neuroni in alcune aree cerebrali come l’ippocampo avviene anche in età adulta e alcuni farmaci come gli antidepressivi, ma anche l’attività fisica e il sonno, stimolano il fenomeno. E’ questo quanto emerge da uno studio dei ricercatori delle Università di Pisa, L’Aquila, Glasgow e dell’IRCCS Neuromed di Pozzilli pubblicato sulla rivista Current Neuropharmacology. Lo studio apre così a nuove prospettive per curare alcune patologie psichiatriche, come ad esempio la depressione, mettendo insieme terapie farmacologiche e non.

 

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Da sinistra: Marco Carli, Marco Scarselli e Biancamaria Longoni

“La funzione di questo processo, noto come “neurogenesi” – spiega Marco Scarselli professore di Farmacologia dell’Ateneo pisano - sembra importante per la flessibilità cognitiva, la regolazione emotiva e la resilienza allo stress. Alcuni farmaci, come gli antidepressivi stimolano questo processo e questo meccanismo è in buona parte responsabile della loro efficacia clinica. Tuttavia, anche approcci alternativi non farmacologici come l’attività fisica ed il sonno ristoratore, inducono la neurogenesi, con importanti conseguenze nella pratica clinica”.

All’Università di Pisa la ricerca è stata condotta al Dipartimento di Ricerca Traslazionale e delle Nuove Tecnologie in Medicina e Chirurgia da un gruppo composto da Marco Scarselli, Marco Carli, Stefano Aringhieri, Biancamaria Longoni, Giovanna Grenno e Francesco Fornai.

La formazione di nuovi neuroni in alcune aree cerebrali come l’ippocampo avviene anche in età adulta e alcuni farmaci come gli antidepressivi, ma anche l’attività fisica e il sonno, stimolano il fenomeno. E’ questo quanto emerge da uno studio dei ricercatori delle Università di Pisa, L’Aquila, Glasgow e dell’IRCCS Neuromed di Pozzilli pubblicato sulla rivista Current Neuropharmacology. Lo studio apre così a nuove prospettive per curare alcune patologie psichiatriche, come ad esempio la depressione, mettendo insieme terapie farmacologiche e non.
“La funzione di questo processo, noto come “neurogenesi” – spiega Marco Scarselli professore di Farmacologia dell’Ateneo pisano - sembra importante per la flessibilità cognitiva, la regolazione emotiva e la resilienza allo stress. Alcuni farmaci, come gli antidepressivi stimolano questo processo e questo meccanismo è in buona parte responsabile della loro efficacia clinica. Tuttavia, anche approcci alternativi non farmacologici come l’attività fisica ed il sonno ristoratore, inducono la neurogenesi, con importanti conseguenze nella pratica clinica”.
All’Università di Pisa la ricerca è stata condotta al Dipartimento di Ricerca Traslazionale e delle Nuove Tecnologie in Medicina e Chirurgia da un gruppo composto da Marco Scarselli, Marco Carli, Stefano Aringhieri, Biancamaria Longoni, Giovanna Grenno e Francesco Fornai.

Mercoledì, 23 Settembre 2020 05:50

Tuition fees payment methods

Tuition fees payments are made through the PagoPA system, set up by the Digital Italy Agency (AgID) - Agenzia per l’Italia Digitale (AgiD) to simplify payments to the Public Administration.

The PagoPA system offers:

  • various payment methods (credit card, web account, payment through ATM, in a tobacco shop or in bank)
  • instant payment confirmation
  • prior knowledge of possible commission costs

PagoPA payment methods:

  • ONLINE: by credit card, bank account, money transfer, PayPal, etc.
  • IN PERSON: by printing a pdf form and paying at authorized shops (including tobacco shops where SisalPay or Lottomatica service is active) or at one of the banks with PAgoPA system.

Check the list of Payment Service Providers.

Guidelines

Click here to download the guide including all payment steps.

Further information

The system automatically registers every kind of payment. No payment receipt is necessary to submit, if not required.

The admission test fees for Degree programmes with limited access (Bachelor’s or Master’s Degree programmes, PhD programmes, Specialization Schools, ect.) or for the enrollment to Professional Masters shall be paid within the mandatory deadline provided by the relevant call for application.

Late payments will be registered on the Alice web portal, but applicants will not be allowed to take the admission test.

 

Information provided by:

International Relations Office 
International Promotion Unit
Piazza Torricelli, 4 - 56126 Pisa



Mercoledì, 23 Settembre 2020 05:37

Modalità di pagamento delle tasse universitarie

Il pagamento della contribuzione universitaria avviene attraverso PagoPA, il nuovo sistema realizzato dall’Agenzia per l’Italia Digitale (AgiD) per favorire e rendere più agevoli i pagamenti verso la pubblica amministrazione.

Vantaggi:

  • Sono disponibili più canali di pagamento (carta di credito, conto web, Paypal, sportello ATM, tabaccheria, sportello bancario)
  • Il riscontro dell'avvenuto pagamento è immediato
  • E’ possibile conoscere preventivamente gli eventuali costi di commissione

Opzioni per il pagamento con PagoPA

Il pagamento può essere effettuato nelle seguenti due modalità:

  • ONLINE: è possibile pagare con carta di credito, conto corrente, bonifico, paypal, ecc.
  • DI PERSONA: è possibile stampare un pdf da presentare presso uno degli esercenti autorizzati (sono comprese anche le tabaccherie in cui è attivo il servizio SisalPay o Lottomatica) o uno degli istituti di credito che aderiscono al sistema PagoPA.

Consulta l'elenco completo dei Prestatori di Servizi di Pagamento.

Istruzioni

Clicca qui per scaricare la guida in cui vengono illustrati i singoli passaggi per effettuare i pagamenti.

Pagamento con MAV bancario

Il pagamento mediante MAV è attualmente in fase di dismissione e, pertanto, è possibile solo nel caso in cui lo studente trovi disponibile il pdf del documento nella propria area riservata del portale Alice.
Per la registrazione di un pagamento tramite MAV sono necessari, generalmente, 3 o 4 giorni dal versamento.

Altre info

Qualsiasi tipo di pagamento viene registrato automaticamente nel sistema. Non è necessario riconsegnare la ricevuta di pagamento, tranne quando richiesto.

Le tasse concorsuali per l'ammissione ai corsi a numero programmato (corsi di laurea, dottorato, scuole di specializzazione, ecc...) e per l'immatricolazione al master devono essere versate entro il termine perentorio previsto dai rispettivi bandi di concorso, pena l'esclusione. 
Il pagamento in ritardo sarà registrato sul portale Alice anche se avvenuto in ritardo rispetto alla scadenza prevista dal bando di concorso, ma il candidato non sarà ammesso a sostenere la prova.

 

Informazioni a cura di:

Informazioni a cura di:
Direzione Servizi per la Didattica e l'Internazionalizzazione
largo Bruno Pontecorvo n.3 - Pisa
tel. 800-018600
e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

sbrana locandina"Pisa medievale, i numeri sul mare", il video di Alessio Sbrana che ripercorre la storia della città tra presente e passato, è stato selezionato tra i cinque finalisti dell'Ostia International Film Festival 2020 (OIFF) che si svolgerà dal 2 al 4 ottobre.

Il filmato, in cui arte, cultura, scienza e religione si fondono in maniera indissolubile, si apre con l'immagine di Dante, uno degli ultimi pescatori di Bocca D'Arno, che come tutte le sere, armato il peschereccio, cala le reti e va a dormire. Attraverso il sogno ripercorre la storia di Pisa in epoca medievale, facendo tappa nei luoghi della città a lui più cari. Inizia così un viaggio onirico attraverso il fiume Arno. L'acqua è l'elemento principale, che serviva da un lato a proteggere i confini della città, rendendola quasi impenetrabile; dall'altro a collegarla a differenti culture e nuove conoscenze, importate attraverso la navigazione. Questo insieme di conoscenze ha permeato il pensiero scientifico moderno in Italia e in tutta Europa, come è avvenuto per la numerazione araba.

Durante il suo percorso Dante incontra due ricercatori di spicco: i professori universitari Piero Pierotti, tra i massimi esperti e studiosi della Piazza dei Miracoli, e Pietro Armienti, che nel 2015 ha scoperto la serie di Fibonacci nell'intarsio decorativo sulla facciata della chiesa di San Nicola. Sono due studiosi apparentemente distanti tra loro, ma che convergono in un unico principio: a Pisa la conoscenza veniva trasformata in risorsa.

"Pisa medievale, i numeri sul mare", della durata di circa 25 minuti, si avvale della collaborazione di diversi professionisti, tutti rigorosamente pisani: Paolo Giommarelli come voce narrante, Francesco Bottai per le musiche originali, Gabriele Di Giulio per grafica e colorist. Hanno partecipato inoltre Andrea Bottai e i pescatori del peschereccio "NIKKERI" (Simone Bernardeschi, Nicola Romboni e Giuseppe Nicastro).
Alessio Sbrana (nella foto in basso), nato a Pisa nel 1980, lavora all'Università di Pisa nel settore video. Da alcuni anni segue corsi di cinema e workshop in giro per l'Italia e nel 2018 ha iniziato a sviluppare il suo primo progetto personale "Pisa Medievale, i numeri sul mare" che ha completato nel 2020.
Il trailer del video e maggiori informazioni sul progetto sono disponibili sulla pagina facebook: https://www.facebook.com/pisamedievale.

sbrana alessio

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