Incarico per “supporto scientifico, controllo delle ricerche bibliografiche, revisione testuale in preparazione di indagini e testi su riformismo islamico, islamismo, movimenti delle donne, in paesi a maggioranza islamica e all’interno..."
Borsa di ricerca riservata agli iscritti al cdl magistrale in Ing. dell'Informazione o Matematica titolo "Studio topologico e metrico di sistemi dinamici non lineari per l'analisi di segnali e sistemi fisiologici”
Borsa di ricerca per iscritti al corso di dottorato in Ing. dell’Informazione: “Sviluppo di nuovi metodi di apprendimento automatico e algoritmi per l’analisi dei segnali fisiologici per il riconoscimento automatico dello stress sul luogo di lavo
Incarico di prestazione libero professionale per le attivita’ di medico veterinario designato per gli stabulari
Lucca prima città smart in Europa amica degli animali
Lucca sarà la prima città smart in Europa progettata a misura di uomo e animali e a realizzarla saranno gli esperti dell’Università di Pisa grazie al progetto In-Habit.
Fra le varie iniziative in cantiere ci sono le “animabili”, cioè percorsi urbani intelligenti dedicati ad animali e padroni, che dal centro e dalle mura andranno verso le periferie. Grazie poi al parternariato con il Comune di Lucca e con Lucca Crea, la società che cura la manifestazione Lucca Comics & Games, il progetto punta a ripensare la presenza e il ruolo degli animali in città, dall’educazione, alla gestione degli spazi pubblici, dalla creazione di nuove opportunità di lavoro all'accoglienza turistica ad hoc per chi viaggia con i propri animali. Ma al centro di In-Habit c’è anche il tema dell’inclusività e l’attenzione ai soggetti più fragili. In questo caso gli animali diventano mediatori e risorse integrative, ed ecco così l’idea di realizzare delle pettorine smart per cani o gatti domestici in modo che gli anziani possano chiedere soccorso in caso di necessità.
“L’idea è quella di trasformare Lucca nella prima città europea con una politica organica sulla convivenza uomo-animale - spiega il professore Francesco Di Iacovo del Dipartimento di Scienze Veterinarie dell'Ateneo pisano – in città le famiglie tendono a ricostruire un rapporto con la natura attraverso gli animali di cui si circondano e questo richiede attenzioni e politiche mirate, anche tenendo conto di come sta cambiando la sensibilità sociale sul rapporto uomo-animale”.
“Già in tempo di COVID - continuano il professore Angelo Gazzano e la dottoressa Chiara Mariti del Dipartimento di Scienze Veterinarie dell'Università di Pisa - è emerso con forza il ruolo facilitatore della presenza degli animali all’interno delle famiglie, ruolo che può essere valorizzato in modo più organico fornendo gli strumenti per migliorare il benessere sia degli animali che delle persone”.
“Una città smart, che punta sulla valorizzazione delle risorse degli animali presenti, può darsi una propria politica – conclude il professore Massimo Rovai del Dipartimento di Ingegneria dell'Università di Pisa- quindi soluzioni urbanistiche innovative, luoghi e spazi dove l’interazione con gli animali possa generare nuova interazione sociale, iniziative di formazione ed educazione e non ultimo nuove opportunità di lavoro per giovani interessati a sviluppare servizi nel campo della relazione uomo animale”.
Finanziato dal programma H2020 dell’Unione Europea sulle smart cities con 10 milioni di euro per i prossimi 5 anni, In-habit ha preso il via ufficialmente il 1 settembre. Il progetto coinvolge un ampio partenariato che lavorerà sull’innovazione in quattro città di media dimensione su temi diversi. Oltre a Lucca sono coinvolte Cordoba Spagna dove il focus è sulle risorse culturali, Riga in Lettonia dove si lavorerà sulla costruzione di un HUB sul cibo, e Nitra in Slovacchia dove il tema è creazione di un corridoio ecologico.
I partner del progetto inHabit sono i seguenti: Università di Cordoba (UCO), Municipalità Cordoba, Asociacion Vecal Union Y Speranza de las Palmeras, Nobinajums Baltic Studies, Città di Riga- Sabiedriba ar Ierobezotu Atbildibubc Manufaktura, Dipartimento Scienze Veterinarie Università di Pisa, Come di Lucca, Lucca Crea Srl, Università di Nitra, Comune di Nitra, Triptych, Università di Reading, Isimpact, Colini Tripodi GBR, Bridge for Billions , Design for Change Espana, Book on a Tree Ltd, Belgish Laboratorium va de Elektriciteitsindustrie Laborelec CVBA, Wellness Telecom SL, Pontificia Universidad Javeriana.
Lucca prima città smart in Europa amica degli animali
Lucca sarà la prima città smart in Europa progettata a misura di uomo e animali e a realizzarla saranno gli esperti dell’Università di Pisa grazie al progetto In-habit.
Fra le varie iniziative in cantiere ci sono le “animabili”, cioè percorsi urbani intelligenti dedicati ad animali e padroni, che dal centro e dalle mura andranno verso le periferie. Grazie poi al parternariato con il Comune di Lucca e con Lucca Crea, la società che cura la manifestazione Lucca Comics & Games, il progetto punta a ripensare la presenza e il ruolo degli animali in città, dall’educazione, alla gestione degli spazi pubblici, dalla creazione di nuove opportunità di lavoro all'accoglienza turistica ad hoc per chi viaggia con i propri animali. Ma al centro di In-Habit c’è anche il tema dell’inclusività e l’attenzione ai soggetti più fragili. In questo caso gli animali diventano mediatori e risorse integrative, ed ecco così l’idea di realizzare delle pettorine smart per cani o gatti domestici in modo che gli anziani possano chiedere soccorso in caso di necessità.
“L’idea è quella di trasformare Lucca nella prima città europea con una politica organica sulla convivenza uomo-animale - spiega il professore Francesco Di Iacovo del Dipartimento di Scienze Veterinarie dell'Ateneo pisano – in città le famiglie tendono a ricostruire un rapporto con la natura attraverso gli animali di cui si circondano e questo richiede attenzioni e politiche mirate, anche tenendo conto di come sta cambiando la sensibilità sociale sul rapporto uomo-animale”.
“Già in tempo di COVID - continuano il professore Angelo Gazzano e la dottoressa Chiara Mariti del Dipartimento di Scienze Veterinarie dell'Università di Pisa - è emerso con forza il ruolo facilitatore della presenza degli animali all’interno delle famiglie, ruolo che può essere valorizzato in modo più organico fornendo gli strumenti per migliorare il benessere sia degli animali che delle persone”.
“Una città smart, che punta sulla valorizzazione delle risorse degli animali presenti, può darsi una propria politica – conclude il professore Massimo Rovai del Dipartimento di Ingegneria dell'Università di Pisa- quindi soluzioni urbanistiche innovative, luoghi e spazi dove l’interazione con gli animali possa generare nuova interazione sociale, iniziative di formazione ed educazione e non ultimo nuove opportunità di lavoro per giovani interessati a sviluppare servizi nel campo della relazione uomo animale”.
Finanziato dal programma H2020 dell’Unione Europea sulle smart cities con 10 milioni di euro per i prossimi 5 anni, In-habit ha preso il via ufficialmente il 1 settembre. Il progetto coinvolge un ampio partenariato che lavorerà sull’innovazione in quattro città di media dimensione su temi diversi. Oltre a Lucca sono coinvolte Cordoba Spagna dove il focus è sulle risorse culturali, Riga in Lettonia dove si lavorerà sulla costruzione di un HUB sul cibo, e Nitra in Slovacchia dove il tema è creazione di un corridoio ecologico.
I partner del progetto inHabit sono i seguenti: Università di Cordoba (UCO), Municipalità Cordoba, Asociacion Vecal Union Y Speranza de las Palmeras, Nobinajums Baltic Studies, Città di Riga- Sabiedriba ar Ierobezotu Atbildibubc Manufaktura, Dipartimento Scienze Veterinarie Università di Pisa, Come di Lucca, Lucca Crea Srl, Università di Nitra, Comune di Nitra, Triptych, Università di Reading, Isimpact, Colini Tripodi GBR, Bridge for Billions , Design for Change Espana, Book on a Tree Ltd, Belgish Laboratorium va de Elektriciteitsindustrie Laborelec CVBA, Wellness Telecom SL, Pontificia Universidad Javeriana.
Proposte formative CISP per l'autunno 2020
Il Centro Interdisciplinare Scienze per la Pace (CISP) dell'Università di Pisa ha il piacere di presentarvi due proposte formative per l'autunno 2020:
1) Corso di formazione online, all'interno della sua Scuola Formatori e Formatrici, "Il modello del Focusing: apprendere e decidere nei conflitti (e non solo)".
Formatore: Roberto Tecchio
Date:
Martedì 29 settembre 2020, ore 15:30-17:30 - "Le basi del Focusing".
Giovedì 1 ottobre 2020, ore 15:30-17:30 - "Il processo di Focusing (parte 1)".
Martedì 6 ottobre 2020, ore 15:30-17:30 - "Il processo di Focusing (parte 2)".
Giovedì 8 ottobre 2020, ore 15:30-17:30 - "Strumenti mutuati dal Focusing per la gestione costruttiva del conflitto e del processo decisionale".
E' prevista una quota agevolata per i dipendenti dell'Università di Pisa.
Termine delle iscrizioni: giovedì 24 settembre 2020 ore 12:00
Ier tutte le informazioni, rimandiamo alla pagina web del corso.
Sarà possibile seguire l'evento su Facebook.
2) Corso di Alta Formazione online, in collaborazione con il CESVOT, "Diritti e migrazioni. Strumenti per affrontare il dopo-pandemia" (VI ed. - 32 ore)
Date:
Dal 26 settembre al 5 dicembre 2020, con lezioni di 3 ore ciascuna.
E' prevista una quota agevolata per i dipendenti dell'Università di Pisa.
Termine delle iscrizioni: lunedì 21 settembre 2020 ore 12:00
Per tutte le informazioni, rimandiamo alla pagina web del corso.
Sarà possibile seguire l'evento su Facebook.
Ripartenza UniPi: con "Signs" il rientro in aula è più tranquillo
Coordinare esigenze didattiche e sanitarie per gestire al meglio la ripartenza delle lezioni "in presenza" dell'Università di Pisa. È quanto permetterà il Sistema Signs, sviluppato dall'Ateneo e in grado di dare indicazioni preziose agli studenti sullo stato delle postazioni in ciascuna aula. Ad ogni posto disponibile sarà, infatti, associato uno speciale QR Code che, una volta letto con il proprio cellulare, non si limiterà a registrare la posizione degli studenti nell'aula, ma li informerà anche se nel corso dello stesso giorno quella determinata postazione sia già stata occupata da qualcun altro e quindi non più utilizzabile fino alla sanificazione.
«È importante che tutti gli studenti, prima di sedersi, leggano con i propri smartphone i QR Code del sistema Signs – ha commentato il Rettore Paolo Mancarella – così da contribuire attivamente ad un rientro in aula in tutta sicurezza. Siamo ormai abituati a questo tipo di tecnologia, la stessa che da qualche mese usiamo per leggere i menu in pizzeria o al ristorante. Si tratta di un piccolo gesto di grande responsabilità civile per non vanificare gli sforzi fatti fin qui da tutta la nostra comunità universitaria, da affiancare all'uso delle mascherine e all'igienizzazione delle mani».
Nato con l'emergenza Covid-19 il Sistema Signs guarda però anche al post-emergenza. Pensati per essere collegati ad informazioni digitali in modo dinamico e dipendente dal contesto, in futuro, infatti, quegli stessi QR Code permetteranno di offrire agli studenti servizi personalizzati e in grado di affiancare alla didattica in presenza contenuti digitali, consentendo così maggiore interazione e approfondimento.
Guarda il video e scopri come funziona il Sistema Signs:
https://www.youtube.com/watch?v=T_PBmuQd1e0
Ripartenza UniPi: con “Signs” il rientro in aula è più tranquillo
Coordinare esigenze didattiche e sanitarie per gestire al meglio la ripartenza delle lezioni “in presenza” dell’Università di Pisa. È quanto permetterà il Sistema Signs, sviluppato dall’Ateneo e in grado di dare indicazioni preziose agli studenti sullo stato delle postazioni in ciascuna aula. Ad ogni posto disponibile sarà, infatti, associato uno speciale QR Code che, una volta letto con il proprio cellulare, non si limiterà a registrare la posizione degli studenti nell’aula, ma li informerà anche se nel corso dello stesso giorno quella determinata postazione sia già stata occupata da qualcun altro e quindi non più utilizzabile fino alla sanificazione.
«È importante che tutti gli studenti, prima di sedersi, leggano con i propri smartphone i QR Code del sistema Signs – ha commentato il Rettore Paolo Mancarella – così da contribuire attivamente ad un rientro in aula in tutta sicurezza. Siamo ormai abituati a questo tipo di tecnologia, la stessa che da qualche mese usiamo per leggere i menu in pizzeria o al ristorante. Si tratta di un piccolo gesto di grande responsabilità civile per non vanificare gli sforzi fatti fin qui da tutta la nostra comunità universitaria, da affiancare all’uso delle mascherine e all’igienizzazione delle mani».
Nato con l’emergenza Covid-19 il Sistema Signs guarda però anche al post-emergenza. Pensati per essere collegati a informazioni digitali in modo dinamico e dipendente dal contesto, in futuro, infatti, quegli stessi QR Code permetteranno di offrire agli studenti servizi personalizzati e in grado di affiancare alla didattica in presenza contenuti digitali, consentendo così maggiore interazione e approfondimento.
Guarda il video e scopri come funziona il Sistema Signs: