Al via all'Università di Pisa la laurea magistrale in "Tecnologia e produzione della carta e del cartone"
Sono aperte le iscrizioni al corso di laurea magistrale in "Tecnologia e produzione della carta e del cartone", una delle novità dell'offerta formativa dell'Università di Pisa per l'anno accademico 2020/2021. Il corso, promosso dal Dipartimento di Ingegneria civile e industriale con la collaborazione della Fondazione Lucchese per l'Alta Formazione e la Ricerca, è interamente tenuto in lingua inglese e ha l'obiettivo di formare una figura professionale specifica per l'industria cartaria, con solide conoscenze multidisciplinari sui processi, sugli impianti e sui prodotti caratteristici del settore.
Nei due anni di corso, gli studenti avranno la possibilità di frequentare corsi intensivi e avanzati, orientati agli aspetti tecnico-gestionali e focalizzati sulla produzione e sulla trasformazione della carta e del cartone e, infine, sulla gestione degli impianti. Le lezioni si terranno a partire da ottobre 2020 in modalità a distanza per il primo periodo e, sperabilmente, presso i locali della Fondazione Lucchese per l'Alta Formazione e la Ricerca, per il secondo periodo. Tutte le informazioni sui requisiti di accesso e sulle modalità di iscrizione sono disponibili a questo link https://dici.unipi.it/technology-and-production-of-paper-and-cardboard/.
"È la prima esperienza in Italia di un corso di laurea simile, progettato ascoltando le esigenze espresse direttamente dal mondo delle aziende – commenta il professor Leonardo Tognotti, direttore del dipartimento di Ingegneria civile e industriale - La nuova laurea magistrale nasce infatti dall'esperienza pluriennale del master in Tecnologia della carta e del cartone, andato avanti per diciassette edizioni e che ha visto la collaborazione del nostro dipartimento con il mondo produttivo dell'industria cartaria. Per vincere la sfida imposta dalla globalizzazione dei mercati è ormai necessaria la formazione di un personale altamente qualificato in grado di inserirsi rapidamente all'interno del ciclo produttivo. E una formazione specialistica può essere effettuata solo se è presente una forte sinergia fra università, mondo imprenditoriale e territorio".
Al via all’Università di Pisa la laurea magistrale in “Tecnologia e produzione della carta e del cartone”
Sono aperte le iscrizioni al corso di laurea magistrale in “Tecnologia e produzione della carta e del cartone”, una delle novità dell’offerta formativa dell’Università di Pisa per l’anno accademico 2020/2021. Il corso, promosso dal Dipartimento di Ingegneria civile e industriale con la collaborazione della Fondazione Lucchese per l’Alta Formazione e la Ricerca, è interamente tenuto in lingua inglese e ha l’obiettivo di formare una figura professionale specifica per l’industria cartaria, con solide conoscenze multidisciplinari sui processi, sugli impianti e sui prodotti caratteristici del settore.
Nei due anni di corso, gli studenti avranno la possibilità di frequentare corsi intensivi e avanzati, orientati agli aspetti tecnico-gestionali e focalizzati sulla produzione e sulla trasformazione della carta e del cartone e, infine, sulla gestione degli impianti. Le lezioni si terranno a partire da ottobre 2020 in modalità a distanza per il primo periodo e, sperabilmente, presso i locali della Fondazione Lucchese per l’Alta Formazione e la Ricerca, per il secondo periodo. Tutte le informazioni sui requisiti di accesso e sulle modalità di iscrizione sono disponibili a questo link.
“È la prima esperienza in Italia di un corso di laurea simile, progettato ascoltando le esigenze espresse direttamente dal mondo delle aziende – commenta il professor Leonardo Tognotti, direttore del dipartimento di Ingegneria civile e industriale - La nuova laurea magistrale nasce infatti dall'esperienza pluriennale del master in Tecnologia della carta e del cartone, andato avanti per diciassette edizioni e che ha visto la collaborazione del nostro dipartimento con il mondo produttivo dell’industria cartaria. Per vincere la sfida imposta dalla globalizzazione dei mercati è ormai necessaria la formazione di un personale altamente qualificato in grado di inserirsi rapidamente all'interno del ciclo produttivo. E una formazione specialistica può essere effettuata solo se è presente una forte sinergia fra università, mondo imprenditoriale e territorio”.
2 Borse di Ricerca sul tema: "Implementare un repository (Data Base) con le informazioni necessarie alla tracciabilità dei farmaci sperimentali".
La professoressa Emanuela Navarretta nominata giudice della Corte costituzionale
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha nominato giudice della Corte costituzionale la professoressa Emanuela Navarretta, ordinario di Diritto privato nell'Università di Pisa. Il relativo decreto, riferisce una nota del Quirinale, è stato controfirmato dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Della nomina del nuovo giudice costituzionale, dovuta al fatto che il prossimo 13 settembre avrà termine il mandato della professoressa Marta Cartabia, è stata data comunicazione ai presidenti del Senato, della Camera e della stessa Corte costituzionale.
“La nomina di Emanuela Navarretta a giudice della Corte Costituzionale mi riempie di orgoglio - ha commentato il Rettore Paolo Mancarella -. Ci conosciamo da tempo e, come molti sanno in Ateneo, ho potuto apprezzarne, in questi anni, la sua straordinaria competenza e professionalità, doti che evidentemente sono state colte dalla saggezza del nostro Presidente della Repubblica. Sono fiero che a pochi mesi dall'elezione di Lucia Calvosa a presidente ENI, un'altra donna della nostra Università vada a ricoprire un ruolo così importante. Nell'attesa di poterlo fare di persona, mi congratulo con lei e le faccio i miei migliori auguri per questo prestigioso incarico”.
Nata a Campobasso nel 1966, la professoressa Emanuela Navarretta si è laureata in Giurisprudenza all’Università di Pisa nell’anno accademico 1989-’90, con votazione di 110/110 e lode, conseguendo anche il diploma alla Scuola Superiore Sant’Anna e nel 1992 il dottorato di ricerca alla stessa Scuola. Prima ricercatrice e poi professore associato alla Scuola Sant’Anna, giovanissima, a partire dal 2001 è diventata professore ordinario di Diritto privato nel dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Pisa. In questa sede è stata vicepreside della facoltà di Giurisprudenza e poi, dal 2012 al 2016, vicedirettrice del dipartimento di Giurisprudenza. Dal 2016 è Direttrice dello stesso dipartimento.
Tra gli altri incarichi di natura istituzionale, la professoressa Emanuela Navarretta è stata nel 2013 relatrice alla Commissione Giustizia della Camera dei Deputati sul progetto di riforma in materia di danno alla persona e da quest’anno, a seguito di nomina da parte del Consiglio Superiore della Magistratura, è vicedirettrice vicaria della Scuola Superiore della Magistratura e componente del relativo Comitato direttivo.
Nel corso della carriera la professoressa Navarretta è stata responsabile scientifico di numerosi progetti di ricerca, ultimo dei quali quello finanziato dall’Ateneo di Pisa per il biennio 2018-2020 su “Il potere della tecnica e la funzione del diritto: un’analisi interdisciplinare di Blockchain”. Fa parte di numerosi comitati di redazione di riviste giuridiche e di organi di valutazione scientifica ed è stata responsabile scientifica di collane, voci di enciclopedie, trattati e commentari. Soprattutto all’Università di Pisa ha organizzato importanti convegni e incontri di studio.
La professoressa Emanuela Navarretta è una delle più autorevoli esperte della responsabilità civile, e da tempo nei suoi studi è andata emergendo un’attenzione per i profili costituzionali correlati al diritto privato in una dimensione sempre più europea, è infatti autrice delle seguenti monografie: Costituzione, Europa e diritto privato. Effettività e Drittwirkung ripensando la complessità giuridica, Giappichelli, Torino, 2017; La causa e le prestazioni isolate, Giuffré, Milano, 2000; Diritti inviolabili e risarcimento del danno, Giappichelli, Torino, 1996.
Per la start up Zerynth arriva un investimento da due milioni di euro
Zerynth, startup innovativa in corso di accreditamento come spin-off dell’Ateneo pisano, ha ottenuto un investimento da 2 milioni di euro sottoscritto dal fondo Vertis Venture 3 Tech Transfer, gestito da Vertis SGR con l’advisory esclusiva di Venture Factory. Zerynth è stata fondata a Pisa nel 2015 da Giacomo Baldi, Gualtiero Fantoni, Daniele Mazzei e Gabriele Montelisciani, un team nato nei laboratori dell’Università di Pisa, e cresciuta con il supporto di Ray Garcia e Andrea Galizia, professionisti esperti di tecnologie e sviluppo di business ICT.
Grazie a una tecnologia brevettata, la startup fornisce a system integrator e aziende di prodotto una piattaforma hardware-software-cloud per lo sviluppo di soluzioni IoT e Industria 4.0 in modo efficiente, scalabile e sicuro. La piattaforma e i servizi Zerynth hanno già abilitato numerose soluzioni IoT per la digitalizzazione di prodotti e processi industriali presso aziende leader in settori come la meccanica, l’automotive, la logistica, la refrigerazione industriale, la nautica e l’agricoltura.
"La storia di Zerynth è la conferma tangibile che l'eccellenza genera eccellenza – commenta il rettore dell'Università di Pisa, Paolo Mancarella - Da oltre mezzo secolo l'informatica pisana fa scuola nel nostro Paese e quello che in questi 5 anni sono riusciti a realizzare i nostri Giacomo Baldi, Gualtiero Fantoni, Daniele Mazzei e Gabriele Montelisciani con il loro staff, composto da molti ex studenti del nostro Dipartimento di Informatica, dimostra il valore che siamo in grado di generare qui a Pisa. A tutti loro vanno le mie più sentite congratulazioni per questo successo". I legami con l’Ateneo pisano sono ben saldi anche grazie al contributo che Zerynth offre in termini di formazione e partecipazione alle iniziative di trasferimento tecnologico destinate a studenti e dottorandi, a cui partecipa da molti anni con seminari e attività di docenza, come ad esempio al PhD+, il percorso di innovazione e imprenditorialità dell'Università di Pisa.
“L’Internet of Things è un'evidente opportunità per creare nuovi modelli di business e migliorare l’efficienza dei processi aziendali. Tuttavia, il mercato propone soluzioni complesse da adottare, gestire e integrare nelle strutture organizzative – spiega Gabriele Montelisciani, CEO di Zerynth – Zerynth semplifica l’adozione dell’IoT fornendo alle imprese gli strumenti per la creazione di dispositivi connessi e per la digitalizzazione dei processi. Le risorse finanziarie, organizzative e di sviluppo commerciale del fondo Vertis supporteranno Zerynth nella rapida trasformazione da "start-up" ad azienda "scale-up". Saremo in grado di potenziare la nostra offerta di mercato e realizzare importanti partnership tecnologiche con i maggiori player del panorama IoT”.
I 4 fondatori di Zerynth, da sinistra Giacomo Baldi, Gualtiero Fantoni, Gabriele Montelisciani e Daniele Mazzei.
Vertis Venture 3 Tech Transfer (VV3TT) è il primo fondo di venture capital italiano interamente dedicato al trasferimento tecnologico da università ed enti di ricerca pubblici supportato dalla piattaforma ITATECH, l’iniziativa di equity investment promossa dal Fondo Europeo per gli Investimenti (EIF) insieme a Cassa Depositi e Prestiti (CDP) per supportare l’innovazione e i processi di trasferimento tecnologico.
“Rendere semplice la complessità è un’arte difficile che solo la profonda conoscenza tecnologica accompagnata da intelligenza industriale possono abilitare – aggiunge Nicola Redi, managing partner di Venture Factory – Zerynth permette di accedere alla babele di sensori, dati, linguaggi, macchine con estrema semplicità e con un unico standard: è l’elemento di semplificazione e omogeneizzazione che oggi mancava per risolvere il vero ostacolo all’implementazione delle reti di device, macchine e sensori complessi. Sono orgoglioso di pensare che dalla ricerca italiana sia nato quel tassello fondamentale che mancava per una vera e diffusa rivoluzione 4.0”.
“L’operazione in Zerynth è “nata sotto una buona stella” in quanto è stata tra le più veloci e lineari execution nella storia della SGR - dichiara Renato Vannucci, vice presidente di Vertis SGR – Ciò grazie all’empatia che si è subito sviluppata con i founder e alla loro voglia di crescere con il nostro supporto per raggiungere traguardi molto sfidanti”.
Internet Festival si trasforma: #Reset è la parola chiave dell'edizione n. 10
Quattro giorni di eventi, tre mesi di festival: Internet Festival, la manifestazione che da 10 anni indaga il web con decine di esperti internazionali, panel, laboratori, contest e appuntamenti culturali, si amplia e si trasforma. #Reset è la parola chiave dell’edizione numero 10, che si terrà a Pisa dall’8 all’11 ottobre con eventi dal vivo e iniziative in streaming, destinate a proseguire fino a dicembre.
Una decina le sedi coinvolte in città, per un festival diffuso e più che mai attento a mantenere le condizioni di sicurezza richieste dalle normative anti-contagio: il fulcro della kermesse sarà rappresentato dal Centro Congressi Le Benedettine, che ospiterà la maggior parte dei panel dal vivo, oltre alla mostra Hello World, percorso in technicolor attraverso la nascita e la crescita dell’informatica, sviluppato nei sotterranei dell’ex convento. Intenso l’impegno profuso nel coinvolgere il tessuto economico e sociale della città, attraverso presentazioni di libri nelle librerie cittadine, contest rivolti alle attività commerciali e in particolare alle categorie che più hanno sofferto della crisi dovuta al Covid.
Tra gli ospiti attesi a Pisa durante la quattro giorni di ottobre: il fisico informatico tra i maggiori esperti di epidemiologia computazionale Alessandro Vespignani, alcuni nomi di punta della task force anti Covid del ministero per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione come Paolo De Rosa, Dino Pedreschi e Fosca Giannotti, il professore di etica delle tecnologie alla Pontificia Università Gregoriana Paolo Benanti, la filosofa Barbara Carnevali, lo scrittore Antonio Moresco, l’esperto di culture digitali Tiziano Cancelli, la studiosa di Artificial Intelligence Francesca Toni, il responsabile del laboratorio di Data Science and Complexity all’Università di Venezia Ca' Foscari Walter Quattrociocchi, l’architetto Massimo Roi, i giornalisti Alberto Flores D’Arcais, Anna Masera, Carlo Bartoli, Emiliano Bos, la book influencer Giovanna Burzio. Panel dal vivo, da seguire anche in streaming, e iniziative online si alterneranno per esplorare tematiche particolarmente attuali, come la necessità di ridefinire lo spazio pubblico emersa con la pandemia, tra invasioni domestiche di scuola e lavoro e luoghi pubblici diventati poco funzionali, ma anche quella di imparare a leggere i Thick Data nei Big Data, ovvero l’interpretazione dei dati attraverso uno sguardo sociologico e antropologico. Il ruolo dei social sarà analizzato per l’influenza su Informazione e Democrazia, anche attraverso Infodemia, intervista condotta direttamente dal direttore di IF2020, Claudio Giua con diversi ospiti.
Il titolo Code is Law, citazione di Lawrence Lessig, identifica invece l’area giuridica, per provare a sciogliere l’intreccio sempre più stretto tra virtuale e reale, anche dal punto di vista legale. Il ruolo chiave dell’innovazione nella ripresa economica, ma anche nella trasformazione della vita quotidiana, da un punto di vista più sociologico, sarà al centro di una serie di eventi dal vivo con alcuni tra i più influenti economisti, filosofi e scrittori del nostro tempo. Ma il #Reset culturale e sociale sarà raccontato anche attraverso musica, cinema e food, con iniziative in grado di riportare al centro della scena tech la vera protagonista: la creatività umana.
Anche la sfida della sostenibilità, richiesta dal climate change, gioca un ruolo centrale, grazie all’installazione interattiva a cura di Legambiente, che sarà allestita alle Logge dei Banchi. Confermati i T-tour, laboratori e approfondimenti dedicati alle generazioni più giovani, che quest’anno si svolgeranno in parte nei luoghi del festival, in parte sul web e nelle scuole della città, con formule innovative. Compresa una sfida internazionale online sulla fisica quantistica, pensata come una Quantum Game Jam, coordinata da Marilù Chiofalo, docente dell’Università di Pisa e Sabrina Maniscalco, dell’Università di Turku, in Finlandia.
Internet Festival è promosso da Regione Toscana, Comune di Pisa, Registro.it e Istituto di Informatica e Telematica del Cnr, Università di Pisa, Scuola Superiore Sant’Anna, Scuola Normale Superiore insieme a Camera di Commercio di Pisa, Provincia di Pisa e Associazione Festival della Scienza. La progettazione e l’organizzazione sono a cura di Fondazione Sistema Toscana. Il direttore del Festival è Claudio Giua. Project leader Adriana De Cesare (Fondazione Sistema Toscana). Anna Vaccarelli (IIT-CNR e di Registro .it) e Gianluigi Ferrari (Università di Pisa) coordinano rispettivamente il comitato esecutivo e scientifico.
Avviso di fabbisogno interno per una unità di personale di cat. D nell’ambito della prescrizione delle modalità per il benessere e il trattamento terapeutico degli animali utilizzati per fini sperimentali negli stabulari dell’Università di Pisa
Sostenibilità: rettori e imprese toscane alla prima giornata del Convegno Sinergie-SIMA 2020
“È necessario comprendere e far comprendere alle nuove generazioni che lo scopo del 'fare impresa' non è solo il profitto, ma anche partecipare attivamente al miglioramento delle condizioni del mondo". Con queste parole il rettore dell'Università di Pisa, Paolo Mancarella, ha aperto il Convegno Sinergie-SIMA 2020 “Grand Challenges. Company and University working for a better society”.
"Sono fiero di poter dire che il nostro Ateneo vanta una lunga tradizione di studi in questo ambito - ha continuato - Tanto da aver inserito tale impegno nel suo Statuto e, più recentemente, nel suo Piano Strategico, facendo della cultura della sostenibilità un elemento centrale della propria attività nei suoi aspetti della sostenibilità sociale, economica e ambientale. Quella cultura che oggi si concretizza, nell’attività che l’Università di Pisa porta avanti con il Responsible Management Research Center, con cui svolgiamo ricerca di frontiera sui temi del Management responsabile e dello sviluppo sostenibile".
Al suo intervento è seguito quella della rettrice della Scuola Superiore Sant’Anna, Sabina Nuti. “Il momento storico che stiamo vivendo – ha spiegato - è unico e mai come ora è evidente quale ruolo fondamentale per il futuro del nostro paese, dell'Europa e del mondo possa svolgere la ricerca nel campo del management. La pandemia ci ha insegnato quanto contano le scelte organizzative e gestionali, quale impatto ha la salute e la sostenibilità ambientale sull'economia e il benessere dei popoli. Tocca a noi docenti di management dare il nostro contributo di ricerca con un approccio interdisciplinare e integrato come richiesto dal piano strategico Horizon Europe in fase di definizione.
Nella giornata di oggi anche la tavola rotonda dedicata alle best practice aziendali, moderata da Marco Frey, della Scuola Superiore Sant’Anna e da Paola Signori, Università di Verona, a cui parteciperanno Claudio Pinassi (KME), Giuseppe Sardu (Acque Spa), Roberto Lacorte (Pharmanutra), Maurizio Barsacchi (Conad), tutti alla guida di aziende con sede in Toscana che operano in ambiti diversi e sono impegnate sui temi della sostenibilità.
“Sentiamo il peso della responsabilità sociale e etica del compito che abbiamo, di portare acqua pulita e sicura nelle case – ha detto tra gli altri il presidente di Acque Giuseppe Sardu – Quando parliamo di generare valore non intendiamo solo generare utile, ma anche garantire per il futuro un’infrastruttura strategica solida. Un’infrastruttura etica è alla base di una convivenza civile”.
Nel corso della tavola rotonda è stato anche affrontato il tema di come le aziende si sono attrezzate per affrontare l’emergenza Covid-19. “Non abbiamo fatto ricorso a ferie o cassa integrazione – ha raccontato il CEO di Pharmanutra, Roberto Lacorte - . Abbiamo fornito agli informatori metodi di lavoro compatibili con la costrizione in casa; inoltre li abbiamo messi in contatto con medici e farmacie tramite sistemi innovativi di comunicazione digitale. Questi sono stati investimenti utili per la fase emergenziale di lockdown. Ma in una seconda fase saranno sistemi complementari a quelli tradizionali che ci permetteranno di espandere ulteriormente il fatturato”.
(fonte: Ufficio Stampa Convegno Sinergie-SIMA)
Progetto SUMA, il Green Thinking al servizio della città smart
Tre note aziende (Graziella Green Power, Zucchetti Centro Sistemi e Netsens) e le quattro Università toscane (UNIFI, UNIPI, UNISI e SSSA) hanno unito le proprie competenze ed ambizioni per affrontare la sfida di una città sempre più tecnologica, efficiente e sostenibile, basata sulla filosofia del “Green Thinking”. La collaborazione è scaturita dalla partecipazione all’innovativo Progetto SUMA (Struttura Urbana Multifunzionale Attiva) in corso all’interno del Bando FAR FAS 2014, finanziato con risorse POR CreO FESR Toscana 2014-2020 Azione 1.1.5.a3 e risorse della Regione Toscana. La bilanciata sinergia tra le imprese e le Università ha reso possibile accomunare le conoscenze trasversali e le competenze in Ricerca & Sviluppo. La creazione di nuove soluzioni per la gestione, l’accumulo e la distribuzione di energia prodotta da fonti rinnovabili, e l’erogazione di servizi di pubblica utilità sono gli obiettivi principali di questa Partnership, che vengono affrontati aggiungendo sfide ambizione nei campi della meccanica avanzata, della robotica, dell’elettronica, della telematica e dell’Information Technology. Lo scambio di informazioni all’interno del partenariato e la possibilità di collaborare in un comune Progetto altamente innovativo, permettono di aumentare le competenze e l’efficacia nei diversi settori degli Enti di Ricerca, dando alle aziende nuove opportunità di espansione sul mercato e possibilità per l’inserimento di nuove risorse qualificate.
Il Progetto ha l’obiettivo concreto di sviluppare un sistema integrato attivo in termini energetici, distribuito nel territorio della Regione Toscana, che possa costituire un punto di aggregazione, con caratteristiche anche architettonicamente distintive, dove si ottimizza la gestione dell’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili e si forniscono servizi avanzati ed innovativi al cittadino e alle imprese.
Già in questa fase del progetto è possibile conoscere in anteprima le caratteristiche dei vari dimostratori finali, che esemplificano su scala ridotta le potenzialità applicative in ambito urbano, industriale e nella logistica. Essi utilizzano algoritmi e sistemi basati sull’Intelligenza Artificiale, che grazie all’apprendimento automatico, potranno creare modelli autosufficienti per la gestione dei flussi energetici, per effettuare la detection di anomalie e per gestire sistemi di mobilità in ambito logistico e di pubblica utilità.
Per il Cav. Lav. Fabrizio Bernini Presidente di ZCS, la partecipazione a SUMA darà la possibilità di implementare sul mercato nuove applicazioni della carica induttiva e degli inverter ibridi, della localizzazione e gestione di batterie estraibili, dell’utilizzo di veicoli nella Logistica indoor ed outdoor e in agricoltura. L’amministratore delegato di GGP, l’Ing. Iacopo Magrini, aggiunge: “Questa è un’occasione importante per proporre alla collettività strategie e tecnologie innovative nel campo energetico, grazie alla stretta collaborazione con Partner industriali ed istituzionali di primaria importanza a livello nazionale”.
Per quanto riguarda Netsens, l’Ing. Antonio Manes dichiara: “Questo Progetto ci permetterà di proporre un’architettura estremamente flessibile e modulare, in grado di soddisfare esigenze complesse nel settore del monitoraggio ambientale e delle smart cities, implementando competenze strategiche nel campo della caratterizzazione dei sensori e delle tecnologie di comunicazione wireless di tipo IoT.”
“Tramite questo Progetto viene promosso l'uso responsabile dell'energia mediante accumulo distribuito e gestione intelligente, mettendo a punto sistemi di potenziale grande diffusione, integrabili negli elementi di arredo in ambito urbano e industriale. Un'occasione unica per diffondere le tecnologie elettroniche e dell'informazione per conferire agli elementi usuali del panorama anche urbano, la capacità di gestire l'energia, sotto la regia di un'intelligenza distribuita, nel modo più efficace per l'interesse comune", ha dichiarato il professore Massimo Ceraolo dell'Università di Pisa.
Per le tre imprese questo Progetto permetterà di estendere il know-how aziendale e di consolidare i legami professionali con i Partner coinvolti anche per eventuali sviluppi futuri. Permette anche di allargare e approfondire le competenze tecniche del proprio personale grazie alla collaborazione diretta con gli Enti di Ricerca.
Per le Università questo Progetto risulta essere un ulteriore passo per diminuire la distanza tra il settore della ricerca e quello imprenditoriale, creando un canale diretto per il coinvolgimento ed inserimento dei neolaureati nelle aziende.
Sono disponibili online dall’ 8 settembre 2020 tramite la sezione News sul Sito https://www.progettosuma.it/ il video della durata di 32 minuti (300MB), di presentazione del Progetto SUMA e i file dei lucidi in alta risoluzione.
Tramite la sezione Contatti del Sito, è possibile porre quesiti e chiedere approfondimenti su specifiche aree di interesse.
Avviso pubblico di manifestazione di interesse a componente del Comitato Etico - Università degli Studi di Milano-Bicocca
Si comunica che è stato pubblicato l'Avviso pubblico di raccolta di Manifestazione di interesse per l'individuazione di n.7 componenti del Comitato Etico dell'Università degli Studi di Milano – Bicocca.
E' possibile visionare l'Avviso pubblico e scaricare il modulo per la presentazione della manifestazione di interesse alla pagina https://www.unimib.it/ateneo/organi/comitato-etico
Si comunica, altresì, che la scadenza perentoria per la presentazione delle domande è fissata alle ore 15.00 del giorno 21 settembre 2020, pena la non ammissione alla procedura.