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Ingegneria nucleare a Pisa
Studio e ricerca in una prospettiva internazionale
La tradizione
dell’ingegneria nucleare nell’Ateneo pisano ruota da sempre
intorno a due aspetti che hanno in vario modo indirizzato la ricerca
e la didattica in questo settore: l’attenzione per i temi legati
alla sicurezza degli impianti ed una prospettiva marcatamente internazionale.
Continuità tra
passato e presente
La sicurezza dei reattori nucleari ha guidato per decenni la didattica e
le attività di ricerca dei docenti dei corsi di laurea in Ingegneria
nucleare dell’Università di Pisa, coinvolgendo trasversalmente
vari settori della tecnologia nucleare: misure nucleari, radioprotezione,
impiantistica nucleare, costruzioni nucleari, termoidraulica, fisica dei
reattori. Lo stesso dottorato di ricerca, a partire dal suo primo ciclo
attivato agli inizi degli anni ’80, prese il nome di “Dottorato
di Ricerca in Ingegneria Nucleare (Sicurezza degli Impianti Nucleari)”,
a sottolineare la particolare vocazione verso la progettazione di sistemi
che, fin dai primordi dell’era nucleare, sono stati concepiti per
essere sicuri, affidabili e sostenibili, sia in termini economici che di
impatto sulla popolazione e sull’ambiente.
Il contesto vivacemente internazionale nel quale si sono da sempre sviluppate
le attività di ricerca svolte in campo nucleare nel nostro Ateneo,
oltre ad essere il frutto della buona volontà e della lungimiranza
dei singoli docenti che, in epoche diverse, hanno portato il loro contributo
di idee ed iniziative, discende direttamente dal carattere proprio dell’energia
nucleare, un settore che può pienamente svilupparsi solo in un contesto
di vasta cooperazione tra i Paesi in esso impegnati. A partire dall’immediato
dopoguerra, la costituzione dell’International Atomic Energy Agency
(IAEA), come attuazione del progetto “Atoms for Peace”, ha chiaramente
indicato la strada da seguire perché la fonte di energia più promettente
per la copertura del fabbisogno energetico dell’umanità venisse
sviluppata in un contesto pacifico di collaborazione tra i popoli. Le numerose
iniziative di internazionalizzazione dei corsi di laurea e delle attività di
ricerca in fase di attuazione presso l’Università di Pisa guardano
in questa direzione.
Studiare come cittadini europei e del mondo
L’offerta
didattica nel campo dell’Ingegneria nucleare presso
il nostro Ateneo comprende:
·il corso di laurea in Ingegneria della sicurezza industriale e nucleare
che, con i suoi due curricula “nucleare” e “chimico”,
risponde in modo polivalente alla richiesta di formare esperti nelle discipline
legate alla sicurezza degli impianti; queste, nate e cresciute nel settore
nucleare, hanno oggi una ricaduta importante anche nel più vasto
ambito industriale: radioprotezione, salvaguardia dell’ambiente, protezione
e sicurezza dei lavoratori, affidabilità e sicurezza di macchine
ed impianti si affiancano alle materie classiche della formazione scientifica
di base per preparare professionisti da immettere nel mercato del lavoro
e fornire il necessario bagaglio culturale a chi decide di continuare gli
studi;
·il corso di laurea specialistica (oggi Magistrale) in Ingegneria
nucleare e della sicurezza industriale, nel quale vengono ulteriormente
sviluppate le tematiche della sicurezza industriale e, soprattutto, dell’ingegneria
nucleare;
·il dottorato di ricerca in Sicurezza nucleare ed industriale, in
collaborazione con l’Università di Messina, che ha lo scopo
di avviare alla ricerca gli studenti che abbiano intenzione di dedicare
le loro capacità e i loro sforzi al progresso tecnico-scientifico,
per uno sviluppo compatibile delle applicazioni industriali e, in particolare,
della tecnologia nucleare.
Oltre alle tradizionali possibilità di studio all’estero offerte
agli studenti dei corsi in ingegneria nucleare, come risultato del coinvolgimento
dei loro docenti in progetti di ricerca e collaborazioni internazionali,
oggi si va prefigurando una nuova ghiotta opportunità, resa possibile
dalla partecipazione dell’Università di Pisa al Consorzio Interuniversitario
per la Ricerca Tecnologica sull’Energia Nucleare (CIRTEN) e, tramite
questo, allo European Nuclear Education Network (ENEN).
L’ENEN è una associazione internazionale no-profit di cui fanno
parte, come membri effettivi o associati, sia università (o consorzi
interuniversitari) che centri di ricerca, per un totale di oltre quaranta
organizzazioni di circa venti Paesi europei. La missione specifica dell’associazione è quella
di preservare e sviluppare l’educazione superiore e l’esperienza
nel settore nucleare. Informazioni dettagliate sull’associazione possono
essere reperite sul sito www.enen-assoc.org.
Tra le numerose iniziative dell’associazione, quella che al momento è probabilmente
di maggiore interesse per gli studenti dei corsi di laurea in Ingegneria
nucleare riguarda la certificazione di European Master of Science in Nuclear
Engineering (EMSNE). Questo titolo verrà rilasciato dall’associazione
ENEN a partire dalla fine dell’anno in corso come “quality label” attestante
l’approvazione del curriculum studiorum di chi ne faccia richiesta,
a fronte dei seguenti requisiti:
· aver ottenuto almeno 300 crediti ECTS in studi universitari, di
cui non meno di 60 in materie strettamente inerenti la tecnologia nucleare;
· aver conseguito almeno 20 di questi 60 crediti ECTS tramite attività formative,
ivi incluso un eventuale lavoro di progetto o di tesi, presso una delle
università o centri di ricerca membri di ENEN, in un Paese diverso
da quello dell’università di provenienza;
· aver discusso con successo una tesi di laurea equivalente al Master
of Science (la nostra laurea specialistica) in Ingegneria nucleare.
Il conseguimento della certificazione ENEN, come primo passo verso una futura
armonizzazione a livello europeo dei curricula in Ingegneria nucleare, rappresenta
un obiettivo importante per gli studenti, perché permetterà loro
di veder riconosciuto a livello europeo il valore sostanziale (ovviamente,
non quello legale) del proprio titolo di studio: un biglietto da visita
di non poco conto per favorirne la spendibilità in tutta Europa.
Come già ricordato, accanto a questa nuova possibilità, esistono
numerose altre opportunità che permettono lo svolgimento di tesi
di laurea e di dottorato all’estero grazie alle collaborazioni esistenti
tra l’Ateneo pisano e organizzazioni o università straniere.
Fare ricerca in un contesto internazionale avanzato
Tra le iniziative legate allo sviluppo dell’energia nucleare che permettono
a studenti e docenti del nostro Ateneo di essere a contatto diretto con
le problematiche più avanzate della tecnologia nucleare, ricordiamo:
·vari progetti (tra cui il TACIS, vedi n.12 di Athenet), per la messa
a punto di metodologie e strumenti di analisi di sicurezza dei reattori
VVER ed RBMK dell’Europa dell’Est;
·il Consorzio IRIS, per la realizzazione dell’omonimo reattore
innovativo, di cui fanno parte oltre all’Università di Pisa
circa venti organizzazioni internazionali sotto la guida della Westinghouse-BNFL;
·l’iniziativa “Generation IV” del Dipartimento
per l’Energia degli Stati Uniti, finalizzata alla proposta e allo
sviluppo di concetti innovativi di reattori nucleari;
·progetti internazionali in ambito OECD e IAEA e, in particolare,
con il Commissariat à l’Energie Atomique e l’Electricité de
France, per lo studio di problematiche di sicurezza nei reattori di potenza
e di ricerca;
·progetti in collaborazione e con il finanziamento di industrie ed
enti di ricerca nazionali ed internazionali per lo studio e lo sviluppo
di reattori di tipo Accelerator Driver Systems (ADS);
·la partecipazione a reti di eccellenza e progetti integrati finanziati
dalla Comunità Europea o comunque a livello internazionale, tra cui:
la rete SARnet, per lo studio degli incidenti severi nei reattori ad acqua
leggera; progetti per lo studio delle tecnologie relative a reattori sottocritici
iniettati, veloci a metallo liquido e a gas ad alta temperatura; il progetto
NURESIM, per lo sviluppo di codici di fluidodinamica computazionale per
flussi bifase;
·il progetto “Boron Neutron Capture Therapy” con ENEA,
CNR e vari dipartimenti universitari italiani, per il trattamento con neutroni
di pazienti affetti da tumori al cervello;
·gli accordi interuniversitari, come quelli attivati con le Università britanniche
di Manchester e Aberdeen, e quelli di doppio titolo recentemente proposti
con alcune università europee;
·i progetti di mobilità con enti di ricerca stranieri finanziati
da enti governativi.
A tutto ciò si deve aggiungere una rete fittissima di contatti con
docenti di università e ricercatori di centri di ricerca italiani
e stranieri, che permette un continuo arricchimento culturale e offre ampie
possibilità di scambio.
Uno sguardo al futuro
In un momento in cui si assiste all’esplosione dei consumi energetici
in aree del nostro pianeta tradizionalmente povere e densamente popolate,
la tecnologia nucleare offre un contributo alla risoluzione dei numerosi
problemi derivanti dalla necessità di conciliare le ragioni dello
sviluppo con quelle della sua sostenibilità economica e ambientale.
Inoltre, le future esplorazioni delle regioni a noi vicine del sistema solare
porranno ai ricercatori del settore nucleare nuove sfide per la realizzazione
di appropriati sistemi di propulsione e generazione di energia.
In questa prospettiva, la storia dell’energia nucleare e del suo ruolo
nel favorire un armonico sviluppo scientifico, economico e sociale a livello
globale appare ancora tutta da scrivere.
L’Università di Pisa si sta adoperando per assicurare anche
in futuro il suo contributo in questo settore.
Walter
Ambrosini, Giuseppe Forasassi, Marino Mazzini, Francesco Oriolo, Giuseppe
Pilone
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