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Inaugurato
l'Anno Accademico 2005-2006 |
Venerdì 16
dicembre 2005, nell’Aula Magna Nuova della
Sapienza si è svolta la cerimonia di Inaugurazione dell’Anno
Accademico 2005-2006 dell’Università di Pisa, 662° dalla
fondazione. La cerimonia si è aperta con la relazione inaugurale
del rettore Marco Pasquali, alla quale è seguito un intermezzo
musicale del Coro dell’Università di Pisa, diretto dal
maestro Stefano Barandoni, che ha eseguito lo “Zigeunerleben” di
Robert Shumann e il “Finale dalla Fantasia op.80” di Ludwig
van Beethoven. La cerimonia si è conclusa con il conferimento
dell’Ordine del Cherubino al Professor Sir Harold Kroto, Premio
Nobel per la Chimica nel 1996, che ha tenuto una relazione dal titolo “Architecture
in nano space”. |
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Harold Kroto
premiato con l'Ordine del Cherubino |
“Tutti noi dobbiamo esercitare il nostro senso critico
e non accettare le verità imposte dall’alto come dogmi”.
Con questo messaggio Harold Kroto, premio Nobel per la Chimica nel 1996,
ha salutato i tanti studenti, i docenti e i rappresentanti delle istituzioni
locali arrivati alla Sapienza per l’inaugurazione dell’anno
accademico. Lo scienziato, che nell’autobiografia scritta per
la Fondazione svedese del Nobel si è definito “un sostenitore
di Amnesty international, un umanista e un ateo”, ha tenuto una
lezione dal titolo “Architecture in nanospace”, spaziando
dalla chimica al ruolo della scienza nella società odierna, al
tema della sostenibilità ambientale. Al centro del suo discorso,
Kroto ha citato Abelardo (“dubitando arriviamo alla ricerca e
cercando percepiamo la verità”) e ha stimolato gli studenti
a non accettare mai per vera ogni cosa che viene loro detta anche dalle
autorità accademiche, politiche e religiose - e qui è stato
esplicito il riferimento al dogmatismo di certe recenti posizioni della
Chiesa cattolica e del presidente degli Stati Uniti - ma anzi a coltivare
il metodo del dubbio.
Il premio Nobel, che è di origine tedesca ma di formazione britannica,
ha poi parlato dell’importanza delle sue passioni giovanili per
i giochi meccanici, per la grafica e per il calcio: “Il mio modo
di osservare il mondo - ha dichiarato - è stato fortemente influenzato
dalle esperienze adolescenziali e forse non a caso esiste un’analogia
tra la struttura della molecola del Carbonio 60, la cui scoperta mi è valsa
il premio Nobel, e quella di un pallone da calcio”. Ha poi sottolineato
che la tecnologia attuale, troppo sofisticata, non sollecita la curiosità dei
bambini: “io mi divertivo a scoprire il meccanismo nascosto dentro
ai diversi congegni, ma oggi questo non è più possibile
e tutti noi ci concentriamo sull’utilizzo di un determinato apparecchio
senza poterne capire il funzionamento. Forse, anche per questa ragione
c’è una crisi delle discipline scientifiche”.
Un’altra parte del discorso di Harold Kroto ha riguardato il ruolo
della scienza in rapporto all’evoluzione della società.
Il chimico, che è un sostenitore convinto della pace e della
difesa dell’ambiente, ha ricordato che molti scienziati lavorano
a favore delle cause umanitarie. “I giovani - ha affermato - devono
prendere atto che la scienza è la migliore carriera che si possa
fare per rispondere a questa esigenza morale ed etica”. Ha quindi
citato la questione, sempre più urgente, legata alla sostenibilità ambientale
dello sviluppo tecnologico della nostra società e ha ribadito
che la scienza deve poter dispiegare liberamente le sue potenzialità,
senza vincoli o paletti stretti, anche se si deve guardare con preoccupazione
a un suo possibile uso cattivo. “Anche la chimica - ha osservato
Kroto - ai suoi albori poneva degli interrogativi di questo tipo e suscitava
paure, ma poi ha portato a scoperte decisive per il progresso della
nostra società. Allora, dobbiamo essere coscenti dei rischi che
corriamo, ma anche che abbiamo il dovere di rischiare e che solo la
conoscenza può aiutarci a orientare le ricerche future verso
un uso positivo”. (dag.)
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Nuovo Centro di ricerche sulla comunicazione |
Nel
mese di marzo del 2005 è stato istituito presso la facoltà di
Lettere e filosofia dell’Università di Pisa il Centro
interdisciplinare di ricerche e di servizi sulla COmunicazione, denominato
CICO. Il Centro è nato per promuovere e favorire lo sviluppo
di ricerche inerenti l’ambito della comunicazione, organizzare
momenti d’incontro e di scambio (per esempio nelle forme di
convegni, workshop, seminari) fra quanti nella facoltà di Lettere
e filosofia e nell’Università di Pisa si occupano delle
tematiche della comunicazione, collaborare con centri italiani e internazionali
che perseguono finalità analoghe ed offrire consulenze e servizi
in ambito comunicativo sia all’interno che all’esterno
dell’Università.
I docenti che hanno promosso questa iniziativa sono stati Alessandra
Avanzini, Lorenzo Calabi, Lorenzo Cuccu, Carlo Da Pozzo, Adriano Fabris,
Piero Floriani, Fabrizio Franceschini, Maurizio Iacono, Sandra Lischi,
Carlo Marletti, Paolo Pezzino, Elena Salibra, Marco Santagata, Lucia
Tongiorgi. Ad essi si sono subito aggiunti Leonardo Amoroso, Anna
Barsotti, Concetta D’Angeli e Mirko Tavosanis. Il Consiglio del centro è formato,
oltre che dai docenti promotori e dai docenti che, successivamente alla
costituzione del Centro, vi hanno afferito (e che, per Statuto, non
debbono necessariamente far parte della facoltà di Lettere e
filosofia), anche dal segretario amministrativo della facoltà stessa,
dottor Massimo Testardi. Organi del CICO sono, oltre al Consiglio, la
Giunta, il Presidente e il Vicepresidente. Nell’ultimo consiglio
del CICO è stato eletto all’unanimità, quale Presidente
del Centro, il professor Adriano Fabris e, sempre all’unanimità,
sono stati individuati come componenti della Giunta i professori Carlo
Marletti, Alessandra Lischi e Piero Floriani, che svolge anche la
funzione di Vicepresidente.
Per quanto concerne la promozione di ricerche specifiche in ambito
comunicativo il CICO sta favorendo soprattutto, in questo momento,
alcune indagini sull’etica della comunicazione: relative sia all’ambito
della comunicazione pubblica, sia alle questioni inerenti all’utilizzo
delle nuove tecnologie.
Per quanto riguarda invece la fornitura di servizi, l’attività del
CICO si è in particolare rivolta agli Enti pubblici. Ad essi
il Centro offre consulenze circa la realizzazione di Piani di comunicazione
(ai sensi della Legge n. 150/2000), Piani di comunicazione integrati
e Piani di comunicazione per servizi o settori specifici; offre poi
collaborazione relativamente alla gestione della comunicazione interna
ed esterna agli enti, alla realizzazione di campagne di comunicazione
e di promozione, all’istituzione di Uffici Relazioni con il Pubblico
e Uffici Comunicazione; è in grado di organizzare infine corsi
di formazione per i dipendenti degli enti sui temi della comunicazione
pubblica e istituzionale.
Nei suoi primi mesi di attività il CICO ha già stipulato
importanti accordi con numerosi enti pubblici, quali la Regione Toscana,
la Provincia di Pisa, il Comune di Porto Venere e il Comune di Rosignano
Marittimo.
La Regione Toscana ha commissionato al CICO il monitoraggio sull’applicazione
della legge regionale 1/2004, ai fini della costituzione di un Osservatorio
regionale sull’innovazione nella pubblica amministrazione.
Nel caso della Provincia di Pisa, invece, l’11 luglio 2005 è stata
firmata, alla presenza dell’assessore Anna Romei, una convenzione
che affida al CICO la stesura di un piano di comunicazione integrato
e unitario per i diversi settori delle politiche del lavoro e della
formazione professionale e permanente.
Per quanto riguarda la collaborazione tra il CICO e il Comune di Porto
Venere, poi, l’accordo prevede la realizzazione di un Piano integrato
della comunicazione interna ed esterna dell’ente, nonché alcune
attività di formazione per dirigenti e funzionari del Comune.
Nel caso del Comune di Rosignano Marittimo, infine, il CICO ha offerto
supporti in ambito comunicativo e di promozione culturale per quanto
riguarda la realizzazione di un laboratorio sulla complessità.
Al CICO possono aderire tutti i docenti dell’Università di
Pisa interessati a condurre ricerche in ambito comunicativo nonché disposti
a fornire contatti e possibilità di collaborazione con le istituzioni
del territorio. Il CiCO ha sede presso la Segreteria del Master in Comunicazione
Pubblica e Politica della Facoltà di Lettere e Filosofia. I
suoi recapiti sono: tel.050-22.15.006, sito: www.mastercp.unipi.it,
mail: mastercp@humnet.unipi.it
Adriano
Fabris
docente di Filosofia morale
fabris@fls.unipi.it |
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Tre mostre
italiane con la Fondazione Galileo Galilei |
Nel
secondo semestre del 2005, la Fondazione Galileo Galilei ha partecipato
a tre iniziative espositive a Roma, Genova e Pavia. A Roma, la Fondazione
ha collaborato alla realizzazione della mostra organizzata e promossa
dalla Sogei (Società Generale d’Informatica
del Ministero dell’economia e delle finanze) intitolata “bit@byte
- dalla storia dell’informatica in Italia alla storia di Sogei”.
La mostra ha ripercorso la storia del calcolo automatico in Italia esponendo
materiale proprio o appartenente ad enti pubblici e a privati; la Fondazione
Galileo Galilei ha collaborato alla realizzazione di questa mostra mettendo
a disposizione materiale informativo e una trentina di esemplari della
sua collezione. Nell’ambito del Festival della scienza di Genova,
la Fondazione Galileo Galilei ha partecipato alla mostra Acqua, Aria,
Terra, Fuoco: l’energia della natura tra arte e scienza con la
Macchina di Galileo, ultimo strumento realizzato nel Laboratorio di
Galileo Galilei e mostrato al pubblico per la prima volta. Questo grande
strumento, molto simile alla Macchina di Atwood, dal nome dello scienziato
che lo reinventò intorno al 1784, permise a Galileo di discutere
una serie di esperimenti e di porre le basi della dinamica. La Fondazione
ha partecipato, infine, alla mostra “Albert Einstein ingegnere
dell’universo”, allestita al Museo della Tecnica Elettrica
di Pavia fino al 31 gennaio 2006, ancora con “Il Laboratorio di
Galileo Galilei”, esponendo il grande piano inclinato, l’orologio
ad acqua, il pulsilogium, la lampada di Galileo, la grande bilancia
per lo studio della forza della percossa, le apparecchiature per la
dimostrazione del teorema delle corde e per la legge del piano inclinato
e le due installazioni con i sei pendoli per lo studio del moto e degli
urti.
Tiziana
Paladini
Fondazione Galileo Galilei
tiziana.paladini@df.unipi.it |
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Centro "Il
Solletico" |
Il
Comitato Pari Opportunità ricorda che al “Solletico” i
bambini da 4 a 11 anni troveranno uno spazio di gioco e l’opportunità di
sperimentare attività stimolanti. Sta per iniziare il laboratorio
di narrazione e quello di biomotricità che si aggiungono alle
altre attività. È possibile anche una frequenza non continuativa.
Le tariffe sono molto vantaggiose, considerando l’alta qualità dei
percorsi educativi. C’è la possibilità di organizzare,
sabato o domenica, feste di compleanno. Per informazioni telefonare
al 348/6601613 o consultare il sito www.unipi.it/ateneo/personale-/cpo/index.htm.
(CPO) |
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