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Mercoledì, 26 Gennaio 2022 14:24

La valutazione

La valutazione delle proposte è affidata ai Comitati di Valutazione – uno ciascuno per gli specifici settori di ricerca – che verranno nominati dal ministero e che saranno composti, ciascuno, da un minimo di cinque a un massimo di quindici esperti scientifici scelti dal Comitato nazionale per la valutazione della ricerca (CNVR).
Ogni Comitato, per la valutazione scientifica del progetto, si avvarrà del supporto di tre revisori esterni scelti dall’albo di esperti scientifici del MUR (REPRISE), ovvero dagli elenchi di valutatori della Commissione europea, nonché da eventuali altre banche dati selezionate dal CNVR.

I revisori sono anonimi ed operano in completa indipendenza secondo i criteri di valutazione dell’allegato 3 al Bando.

L'esame del progetto è subordinato ai criteri di valutazione:


1. Qualità del progetto di ricercamerito scientifico e natura innovativa del progetto dal punto di vista internazionale  (40 punti)– con particolare riguardo a:

a) Chiarezza e originalità degli obiettivi del progetto - 10 punti;

b) Rilevanza del progetto proposto rispetto alla specifica area scientifica - 10 punti;

c) Congruenza della metodologia adottata rispetto agli obiettivi e organicità del progetto rispetto allo specifico contributo delle unità locali - 10 punti;

d) Posizionamento del progetto rispetto allo stato dell’arte nella specifica area scientifica - 10 punti.

 

2. Composizione del gruppo di ricerca, fattibilità e congruità del progettomerito scientifico del gruppo di ricerca, fattibilità del piano di lavoro, e congruità della richiesta di finanziamento (40 punti) - particolare::

a) Eccellenza del Principal Investigator, dei responsabili delle unità locali e del gruppo di ricerca - 10 punti;

b) Capacità di realizzare il progetto proposto (qualificazione, composizione e complementarietà del gruppo) - 10 punti;

c) Organizzazione del progetto riguardo agli obiettivi proposti, ai tempi ritenuti necessari per il completamento del progetto e alle risorse richieste (materiale di consumo, strumentazione, gestione) - 10 punti;

d) Coerenza degli impegni temporali dei componenti del gruppo di ricerca, congruità e pertinenza del piano di spesa rispetto agli obiettivi e alla distribuzione temporale delle attività - 10 punti.

 

3. Impatto del progetto (totale: 20 punti), valutato in base ad uno o più dei seguenti criteri:

  • avanzamento della conoscenza;
  • innovazione tecnologica e/o applicazioni industriali;
  • rispetto del principio del Do Not Significant Harm (DNSH)
  • comunità scientifica e il suo rafforzamento;
  • internazionalizzazione della ricerca italiana;
  • benessere sociale e/o sviluppo culturale;
  • divulgazione della conoscenza scientifica

 

Ogni singolo revisore assegna un  punteggio numerico e, nello specifico:

per i criteri indicati ai numeri 1 e 2:

– 0-5 insufficiente: punti deboli di cruciale importanza e/o troppo numerosi;
– 6-7 sufficiente: punti deboli in diverse parti del progetto;
– 8 buono: alcuni punti deboli di moderata importanza;
– 9 molto buono: molto convincente, punti deboli minori;
– 10 outstanding: pienamente convincente, nessun punto debole.

per il criterio indicato al numero 3:
– 0-11 insufficiente: punti deboli di cruciale importanza e/o troppo numerosi;
– 12-15 sufficiente: punti deboli in diverse parti del progetto;
– 16-17 buono: alcuni punti deboli di moderata importanza;
– 18-19 molto buono: molto convincente, punti deboli minori;
– 20 outstanding: pienamente convincente, nessun punto debole.

Il revisore redige anche una sintetica motivazione del punteggio attribuito, nella misura minima di 500 e massima di 1000 caratteri (spazi esclusi) che deve riguardare ciascuno dei criteri indicati ai numeri 1,
2 e 3.

Una volta completate le tre schede di valutazione, uno dei tre revisori, nominato “rapporteur”dal CNVR, redige, sulla base anche delle valutazioni formulate dagli altri revisori, un dettagliato Rapporto di Valutazione (Evaluation
Summary Report - ESR) provvisorio, il quale diviene definitivo una volta ottenuto  il “consensus” espresso dagli altri revisori.

Ogni progetto è soggetto ad una soglia di punteggio massimo pari a 100 e ad una soglia di punteggio minimo pari a 75.
Tutti i progetti che totalizzino un punteggio inferiore alla citata soglia minima (pari a 75) non sono finanziabili.

 

 

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Mercoledì, 26 Gennaio 2022 14:24

Scadenza

La scadenza per l'invio delle proposte è fissata per il 31 marzo 2022 alle ore 15.00.
Le proposte di progetto potranno essere presentate attraverso il portale del PRIN, http://prin.miur.it/ a partire dalle ore 15.00 del 7 febbraio 2022.

 

 

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Mercoledì, 26 Gennaio 2022 14:24

FAQ

 

 

  1. Enti che possono partecipare al bando
  2. Chi ha diritto a partecipare
  3. PI e responsabili di Unità
  4. Progetti con PI under 40
  5. Unità operativa
  6. Componenti dell'Unità operativa
  7. Budget

 

1. Enti che possono partecipare al bando

  1. * D: Le Istituzioni di Alta Formazione e Specializzazione Artistica e Musicale e Coreutica (AFAM) possono partecipare al PRIN 2022?

    R: Il bando, all’art. 2, comma 2, consente la partecipazione alle AFAM italiane riconosciute dal Ministero. Sono quindi ammesse alla procedura.


  2. D: dove possiamo trovare un elenco degli enti pubblici di ricerca vigilati dal MUR?

    R: l'elenco è reperibile a questo link

 

 

2. Chi ha diritto a partecipare

  1. * D: Un coordinatore scientifico o un responsabile locale di un progetto PRIN 2020 possono partecipare al PRIN 2022?

    R: Sì. L’art. 4, comma 8, ammette la partecipazione al bando PRIN 2022 a tutti coloro che, a qualunque titolo, risultino in un progetto finanziato nell’ambito del bando PRIN 2020.

  2. D: E' possibile partecipare contemporaneamente a più proposte PRIN 2020?

    R: No, l'art. 5 comma 8 del bando lo esclude: ogni professore/ricercatore o tecnologo degli EE.PP.RR. o docente AFAM può figurare, qualunque sia il suo ruolo (PI, responsabile di unità, partecipante), in una sola proposta del presente bando


  3. D: Un docente collocato in aspettativa senza assegni ai sensi del D.P.R. 382/80 può fare il PI di un PRIN 2022?

    R: l’art. 7 della Legge n. 240/2010, che regola l’aspettativa dei docenti, applica le disposizioni di cui all’art. 13 del D.P.R. n. 382/1980 che prevedono quanto segue.
    “[…]. E' garantita loro [ai docenti in aspettativa], altresi', la possibilita' di svolgere attivita' di ricerca anche applicativa, con modalita' da determinare d'intesa tra il professore ed il consiglio di facolta' e sentito il consiglio di istituto o di dipartimento, ove istituito, e di accedere ai fondi per la ricerca scientifica”.
    Per il MUR, pertanto, nulla osta alla partecipazione a un bando PRIN (anche in qualità di responsabile di unità) da parte del docente in aspettativa, purché determinato d’intesa tra il professore e il consiglio di facoltà, come previsto dalla normativa vigente.
    Nel caso l’aspettativa, come in questo caso, sia propedeutica allo svolgimento di altri incarichi, si invita a verificare presso il nuovo Ente eventuali incompatibilità.


  4. D: un ricorcatore PON può partecipare al progetto PRIN 2022?

    R: I ricercatori assunti con i fondi del DD 1062/2021 non possono prender parte ad un progetto PRIN 2022 in quanto il ricercatore PON non può partecipare a progetti differenti da quello sul quale è stato bandito il proprio contratto.

 

 

 

3. PI e responsabili di Unità

    1. * D: Un RTD-A o un RTD-B possono essere PI o responsabili locali di un progetto PRIN 2022?

      R: Sì se il loro contratto non grava su fondi vincolati a specifici progetti, già oggetto di finanziamento pubblico


    2. D: Nel caso in cui il PI cambiasse sede, è garantita la "portabilità" del finanziamento?

      R: la "portabilità" del progetto è prevista all'articolo 7, comma 4, del bando PRIN 2022, in cui si dice che, nel caso di trasferimento del PI, il regolare svolgimento delle attività del progetto e il trasferimento del relativo finanziamento dovrà essere garantito mediante accordo scritto tra i due atenei/enti.
      Nel caso dei progetti della linea Sud deve essere garantito che l’ubicazione dell’ateneo/ente di destinazione resti all’interno delle Regioni del Mezzogiorno.


    3. D: Un Professore che va in pensione nel 2022, può fare il PI di una proposta PRIN 2022?

      R: Il bando non impedisce ad un docente prossimo alla pensione di fare il PI di un progetto.
      E’ una valutazione che spetta al responsabile di unità in quanto è possibile che, alla partenza del progetto, il professore risulti essere già in quiescenza.
      Altra considerazione va fatta rispetto a quanto previsto dall’art. 5 comma 3: il PI dovrà nominare un suo sostituto tra gli altri responsabili di unità in caso egli non possa proseguire l’attività di coordinamento a causa di sopravvenuto impedimento. Ciò significa che, al verificarsi della condizione sopra citata, l’Università del PI perderà il coordinamento del progetto, che passerà in capo all’Ateneo/ente del sostituto.


    4. D: Quali sono i requisiti per essere nominato nella proposta come sostituto del PI?

      R: Il sostituto del PI deve essere scelto tra gli altri responsabili di unità del progetto. Nel caso di progetto di un PI che beneficia della quota riservata agli under 40, anche il sostituto del PI dovrà essere il responsabile di unità con età inferiore ai 40 anni alla data di pubblicazione del bando (25/01/2022).


    5. D: Leggo sul bando che sia il PI che il suo sostituto devono un indirizzo di posta elettronica certificata personale: è obbligatoria?

      R: Il MUR ci ha confermato che l’indirizzo di posta elettronica certificata personale del PI e del suo sostituto è obbligatorio.


    6. D: Come faccio ad attivare un indirizzo di posta elettronica certificata? Va bene se inserisco nella proposta quella del Dipartimento?

      R: No, il MUR ci ha confermato che non è possibile utilizzare quella del proprio Dipartimento di afferenza.
      Sia PI che il suo sostituto dovranno provvedere ad attivare autonomamente una casella di Posta Elettronica Certificata personale.
      Andrà pertanto acquistata tramite un provider esterno. Di seguito il link con la lista di quelli certificati in Italia:
      https://www.agid.gov.it/it/piattaforme/posta-elettronica-certificata/elenco-gestori-pec

 

 

 

4. Progetti con PI under 40

  1. * D: Quali sono i requisiti di età per accedere ai fondi riservati agli under 40?

    R: Il PI non deve aver compiuto 40 anni alla data di pubblicazione del bando sul sito del Ministero 25 gennaio 2022.


  2. D: Con riguardo ai PRIN presentati dal PI sotto i 40 anni, deve essere solo il proponente principale ad essere sotto 40 anni, o anche i vari responsabili delle unità di ricerca?

    R: Ci è stato confermato dal MUR che il PI under 40 deve nominare un sostituto under 40 quindi almeno due unità PRIN dovranno essere a guida di un under 40.


  3. D: Chi ha 40 anni al momento della presentazione della domanda è escluso dalla quota riservata agli under 40? Ci sono deroghe a tale principio?

    R: Per quanto riguarda la quota riservata, come indicato all’articolo 4 comma 1 del bando PRIN 2022, ci si riferisce a “progetti presentati da PI di età inferiore a 40 anni alla data del presente bando" (25/01/2022).
    Costituiscono deroga al limite dei 40 anni i periodi di maternità (18 mesi per ciascun figlio), congedi parentali e altri documentati motivi (quali, per esempio, malattie di lunga durata del PI, oltre 90 giorni) usufriuti prima del compimento dei 40 anni.


  4. D: come faccio a dimostrare di essere stata in maternità/malattia?

    R: Documenti da presentare:
    - Periodi di maternità: documento che attesti la data di nascita del figlio e il rapporto con la madre (es: stato di famiglia);
    - Lunghe malattie: documento ufficiale che attesti la prognosi: inizio e fine malattia firmato dal medico o dal datore di lavoro;
    - Congedi parentali (D.lgs. 151/2001): documento ufficiale che attesti inizio e fine congedo usufruito a firma dal datore di lavoro.


  5. D: Se un PI ha meno di 40 anni, per partecipare al relativo finanziamento dedicato, deve compilare campo apposito?

    R: Il PI under 40 non deve compilare alcun campo particolare, il sistema procederà a riconoscerlo in base ai dati anagrafici.

 

5. Unità operativa

    1. D: Due dipartimenti dui uno stesso Ateneo possono fare due unità operative separate? 

      R: No a norma dell art. 4 comma 5 del bando: Nel caso in cui siano previste più unità di ricerca, esse debbono necessariamente afferire a diversi atenei/enti.


    2. D: Oltre che al PI, abbiamo bisogno di un ulteriore membro dell'Ateneo del PI che faccia da coordinatore locale di tale sede o no?

      R: Il PI è anche responsabile locale dell'unità operativa del suo Ateneo.



    3. D: C'è un numero minimo/massimo di docenti che devono prendere parte all'unità operativa?


      R: No, non ci sono indicazioni su un numero mimimo/massimo di docenti per unità operativa. In fase di presentazione della proposta però non se ne potranno inserire più di 10.

 

 

6. Componenti dell'Unità operativa

  1. D:  Possono afferire alle singole unità di ricerca anche membri esterni (ad esempio, se facessimo una unita' di ricerca nel nostro Ateneo, potrebbe fare parte della nostra unita' anche un docente di altro ateneo

    R: Come prevede l’allegato 2 al bando, è possibile inserire nell’unità di ricerca personale scientifico (professori, ricercatori e tecnologi per i soli enti di ricerca) che risulti dipendente a tempo indeterminato presso un ateneo/ente differente da quello dell’unità operativa nella misura di non più del 20% dei costi inseriti nella voce A.1 – Personale dipendente a tempo indeterminato.


  2. D: c'è un numero minimo/massimo di componenti dell'unità operativa?

    R: no, il bando non dà nessuna indicazione in merito al numero di componenti di un'unità operativa.


  3. D: Un tecnologo universitario può far parte del gruppo di ricerca?

    R: No, il tecnologo universitario non può essere inserito tra i componenti dell'unità operativa.


  4.  D: Un tecnico di laboratorio può far parte del gruppo di ricerca?

    R: No, il tecnico di laboratorio non può essere inserito tra i componenti dell'unità operativa. 


  5. D: Un dipendente dell'AUOP può essere inserito nell'unità operativa?

    R: No, il personale dell’azienda ospedaliera non può far parte dell’unità di ricerca in quanto l’AUOP non è un ente vigilato dal MUR.


  6. D: Uno specializzando può essere inserito nell'unità operativa?

    R: No, il bando PRIN 2022 non prevede gli specializzandi tra i possibili componenti del gruppo di ricerca


  7. D: Volevo inserire un dottorando Pegaso con sede amministrativa diversa da UNIPI, come posso fare?

    R: In fase di presentazione della domanda Prin 2022 non è possibile inserire nominativamente dottorandi che risultino essere su una sede amministrativa diversa dalla sede dell'unità locale in cui li si vuole inserire. Potranno essere inseriti in corso d'opera se il progetto verrà ammesso al finanziamento e nominativamente in fase di consuntivo finale, quando sarà possibile allegare copia della convenzione tra le due sedi del dottorato.


  8. D: Un ricercatore Rita Levi Montalcini può partecipare ad un progetto PRIN 2022?

    R: Abbiamo posto il suo quesito al MUR che ha specificato che il Bando relativo al "Programma Rita Montalcini 2018" prevede che qualora, nel corso del contratto, il ricercatore risulti vincitore di altri programmi di ricerca, sarà possibile prendervi parte, previa stipula di un addendum al contratto che, in ogni caso, non potrà comportare un incremento della retribuzione ma solo una rimodulazione dell’impegno sul progetto originario, che dovrà essere in ogni caso almeno pari al 70% dell’impegno complessivo. Tale rimodulazione dovrà essere comunicata al Ministero che, al termine del triennio, procederà al recupero delle eventuali somme (quota parte del costo del contratto) rendicontate in altri progetti di ricerca. Con nota ministeriale prot. 10333/2019, l’ufficio competente ha precisato che la disposizione sopra riportata si applica anche ai titolari dei contratti RTDB stipulati nell'ambito dei Bandi Montalcini precedenti al 2018.


  9. D: E' possibile inserire come interno del gruppo UniPi, un docente a contratto?

    R: I docenti a contratto non possono far parte del gruppo di ricerca.

 

7. Budget

  1. D: Non mi è chiaro se  250.000,00 euro deve essere l'importo massimo del finanziamento o del progetto

    R: l'importo di. 250.000,00 euro fa riferimento all'importo massimo del finanziamento ministeriale.



  2. D: Che durata hanno i progetti?

    R: I progetti hanno durata biennale.


  3. D: Dove posso trovare il mio costo stipendiale?

    R: Il costo del suo stipendio è reperibile a questa pagina del sito di Ateneo:
    - la prima tabella se è stato assunto secondo la legge 240/2010
    - la seconda se è stato assunto con il regime previgente


  4. D: come trovo il mio inquadramento per poter stabilire il mio costo stipendiale?

    R: Può trovare il suo inquadramento in alto a destra sul suo cedolino stipendiale.


  5. D: Quale è l'importo di un assegno di ricerca?

    R: Può prevedere un importo di 25.000 euro/anno


  6. D: Sono un ricercatore a tempo determinato: posso cofinanziare con il mio stipendio il progetto?

    R: No, possono cofinanziare il progetto solo i professori ordinari, associati e ricercatori a tempo indeterminato.

  7. D: Le missioni in Italia si possono rendicontare sul progetto?

    R:  Sì, sul PRIN 2022 possono essere rendicontate le missioni e la partecipazione a convegni in Italia.


  8. D: Le spese di pubblicazione di articoli scientifici possono essere rendicontate o vanno nelle spese generali?

    R: E' possibile rendicontare nella voce E sia i costi per la pubblicazione di articoli scientifici che i costi per open access e open data.

  9. D: C'è una percentuale minima/massima di cofinanziamento?

    R: No, non è prevista alcuna percentuale relativa al cofinanziamento.
    L'allegato 2 prevede però che per  la voce A.1 sarà possibile un aumento fino ad un massimo del 20% rispetto all’importo stabilito in sede di ammissione a finanziamento del progetto".
    Quindi, se l'importo della voce A1 è uguale a 0, non potrà subire variazioni in aumento in fase di esecuzione del progetto.



  10. D: E' possibile rimodulare le voci di budget se il progetto verrà finanziato?

    Secondo l'allegato 2 ("criteri generali, punto 4) tutte le voci di spesa potranno subire variazioni in aumento o diminuzione in fase di esecuzione dei progettil ma le varianti economiche che comportino un aumento del costo del progetto superiore al 25% devono essere comunicate tempestivamente al Ministero per la necessaria approvazione.
    A detta regola "fa eccezione a tale regola la voce A.1, per la quale sarà possibile un aumento fino ad un massimo del 20% rispetto all’importo stabilito in sede di ammissione a finanziamento del progetto".



  11. D: avete predisposto un modulo per aiutarci nel calcolare il budget del progetto?

    R: Sì, i file di excel sono due:

 

 

 

 

 

 

 

 

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Mercoledì, 26 Gennaio 2022 14:24

Per informazioni

Mercoledì, 26 Gennaio 2022 14:24

I costi

NB: si tratta di un riassunto delle principali voci di costo imputabili su un progetto PRIN 2022.
Ricordiamo che la normativa di riferimento è prevista dall'allegato 2 al Bando PRIN 2022

 

A) SPESE DI PERSONALE 


A.1 – Personale dipendente a tempo indeterminato (solo cofinanziamento)

Questa voce comprenderà il personale scientifico (professori, ricercatori e tecnologi per i soli enti di ricerca) con contratto a tempo indeterminato, dipendente dall’ateneo/ente e direttamente impegnato nelle attività di ricerca.
I costi relativi a tale voce potranno comprendere (in misura non superiore al 20% della voce in argomento) anche quelli relativi al personale scientifico che risulti dipendente a tempo indeterminato da soggetto giuridico diverso rispetto all’ateneo/ente, e quelli relativi a personale scientifico che risulti comandato o distaccato presso l’ateneo/ente sede dell’unità di ricerca.

A.2 – Personale non dipendente

A.2.1 - personale appositamente da reclutare

Questa voce potrà comprendere: 
1) il personale che (esclusivamente e direttamente con l’ateneo/ente sede dell’unità di ricerca) risulti titolare di contratti di ricercatore a tempo determinato, assegni di ricerca, borse di dottorato.
2) il personale a contratto acquisito dall’ateneo/ente/istituzione con fondi specifici per il finanziamento di altri progetti, se verrà sottoscritto un di un addendum del contratto già stipulato, che specifichi la percentuale
di tempo (ed il relativo costo) da dedicare al progetto PRIN, con contestuale disimpegno delle
risorse già impegnate su altri progetti; in tal caso, ovviamente, il tempo (e il relativo costo) rendicontato sul progetto PRIN (da inserire alla voce A.2.1) non potrà essere rendicontato sui progetti originari.

In nessun caso potranno essere esposti costi e/o impegni temporali, per borse di studio, co.co.co., co.co.pro., tecnici di laboratorio, personale tecnico-amministrativo e professori a contratto.

 

A.2.2 - altro personale (acquisito con altri fondi)

1) personale a contratto acquisito con fondi propri dell’ateneo/ente; 

Per il personale a contratto afferente a soggetti giuridici diversi dall’ateneo/ente non potranno essere esposti costi e/o impegni temporali (anche solo saltuari).

 

B) SPESE GENERALI 

L’importo della voce in oggetto sarà calcolato forfetariamente nella misura del 60% dell’ammontare dei costi per il personale di cui ai precedenti punti A.1 + A.2.1.

 

C) ATTREZZATURE, STRUMENTAZIONI E PRODOTTI SOFTWARE

In questa voce verranno incluse le attrezzature e le strumentazioni ed il software di nuovo acquisto.

 

D) SERVIZI DI CONSULENZA E SIMILI

In questa voce dovranno essere rendicontate tutte le attività svolte da terzi affidatari (cioè da organismi di ricerca o, più in generale, da soggetti pubblici o privati, diversi dall’ateneo/ente sede dell’unità di ricerca, e che non condividano con essi la proprietà dei risultati).
A questa voce dovranno essere altresì imputati, come unico importo globale, tutti i costi sostenuti dall’eventuale organismo sub-unità all'interno dell'unità di ricerca del PI.

 

E) ALTRI COSTI DI ESERCIZIO

In questa voce dovranno essere rendicontate:

  • spese relative all’acquisto di materie prime, componenti, semilavorati, materiali di consumo specifico, beni/servizi per colture ed allevamento;
  • spese relative a: missioni in Italia e all'estero connesse con lo svolgimento del progetto, partecipazione a seminari, congressi, convegni, workshop, mostre e fiere in Italia all’estero, organizzazione, presso la sede dell’unità di ricerca, di seminari, congressi, convegni, workshop, pubblicazione di libri e/o di articoli su riviste scientifiche attinenti all’oggetto della ricerca, oneri relativi a open access e open data.

 

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Mercoledì, 26 Gennaio 2022 14:24

Link e documenti utili

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Nato nel 1998 su iniziativa di L'Oréal e Unesco, “For women in science” è stato il primo premio internazionale dedicato alle donne che operano nel settore scientifico. Oltre al premio internazionale,  L'Oréal e Unesco hanno istituito vari programmi nazionali. Giunto alla sua diciannovesima edizione il premio istituito da L'Oréal Italiamira a favorire il perfezionamento della formazione di giovani ricercatrici nel nostro Paese.

Il programma “L'Oréal Italia Per le Donne e la Scienza” prevede il conferimento di 6 borse di studio - dal valore di 20.000 euro ciascuna - a ricercatrici d'età inferiore ai 35 anni che abbiano completato almeno il penultimo anno di dottorato in una delle seguenti aree scientifico-disciplinari: Scienze della Vita; Scienze Ambientali; Matematica; Computer and Information Science; Fisica; Chimica; Ingegneria e Tecnologie.Le borse di studio, della durata di 10 mesi lavorativi, dovranno essere utilizzate per condurre un'attività di ricerca scientifica presso istituzioni di ricerca italiane che abbiano manifestato il proprio interesse allo svolgimento dell'attività suddetta. 

 

Il bando completo è disponibile a questo link
Per maggiori informazioni e per accedere alla piattaforma di presentazione delle domande si prega di cliccare qui.

 

Per informazioni e supporto

Unità Servizi per la Ricerca - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

 

Martedì, 18 Gennaio 2022 13:51

PRA 2020-2021 - posticipo conclusione progetti

Il Consiglio di Amministrazione, nella seduta del 23 dicembre, in considerazione del protrarsi dell’emergenza sanitaria legata al perdurare della diffusione dei contagi e alle sue ricadute sullo svolgimento delle attività di ricerca, ha posticipato la scadenza dei progetti PRA 2020-2021, inizialmente prevista per il 31 agosto 2022, al 31 dicembre 2022.
Il posticipo al 31 dicembre riguarda lo svolgimento delle attività del progetto e quindi la possibilità di sostenere entro tale data tutti i relativi costi, comprese le spese per pubblicazioni e organizzazione di convegni inerenti al progetto finanziato.

Come ripetuto dalle recenti disposizioni della Direzione Finanza e Fiscale, si intendono sostenuti i costi per i quali risulta registrato un documento di spesa (ad es. fattura o notula).

Rimane invariato (28 febbraio 2023) il termine per la presentazione della relazione scientifica finale e del rendiconto finanziario.

Per informazioni
Unità Servizi per la Ricerca
Michele Padrone, Giuseppe Bagnato, Sara Cattani – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Lunedì, 17 Gennaio 2022 08:34

Molecular Plasma Group - I incontro: 20/1

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