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logo FIRBAll'Università di Pisa arrivano i finanziamenti per i giovani ricercatori: il MIUR ha assegnato i fondi per i progetti FIRB "Futuro in ricerca" selezionando tre ricercatori pisani come coordinatori nazionali di progetti e altri tre come responsabili locali di unità. I vincitori che guideranno la ricerca a livello nazionale sono Christian Frasconi del dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali, che per il suo progetto ha ottenuto complessivamente 1.464.608 euro, Paola Binda del dipartimento di Ricerca traslazionale e delle nuove tecnologie in Medicina e Chirurgia, che ha avuto 782.141 euro, e Laura Galli del Dipartimento di Informatica, con 244.121 euro. I tre responsabili locali di unità sono Maurizio Gemelli del dipartimento di Scienze della terra, che gestirà un finanziamento di 263.923 euro, Pietro Antonio Podolak del dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica, che ha avuto 275.114 euro, e Michele Corradi, sempre del dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica, con 103.994 euro.
 

Christian FrasconiChristian Frasconi coordinerà il progetto «Integrazione e confronto di mezzi e itinerari tecnici innovativi a diversa "intensità ecologica" finalizzati a una gestione intelligente di sistemi agricoli conservativi». Si tratta di una ricerca interdisciplinare finalizzata a rendere possibile l'integrazione tra sistemi colturali conservativi e integrati/biologici in differenti scenari, grazie allo sviluppo di macchine e strategie agronomiche innovative che permettano di applicare le tecniche di lavorazione ridotta anche in assenza di mezzi chimici di sintesi. Al fine di perseguire questo obiettivo generale, collaboreranno 5 unità di ricerca: il dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali dell'Università di Pisa, l'Istituto di Scienze della vita della Scuola Superiore Sant'Anna Pisa, il dipartimento di Scienze agrarie e ambientali dell'Università degli studi di Perugia, il dipartimento di Scienze agrarie dell'Università degli studi Bologna e il dipartimento di Agraria dell'Università Mediterranea di Reggio Calabria. Saranno realizzati prototipi di macchine innovative ritenute indispensabili per l'implementazione di sistemi colturali conservativi ad alta efficienza energetica.
 

Paola BindaIl progetto di ricerca guidato da Paola Binda, intitolato «Codifica dello spazio multimodale nelle prime mappe visive», sarà finalizzato a studiare i meccanismi cerebrali preposti alla codifica di stimoli sensoriali visivi. Scopo primario del progetto è stabilire se e fino a che punto il cervello dell'adulto mantenga la capacità di riorganizzarsi in maniera plastica, attraverso studi di neuroimmagine e studi comportamentali su soggetti sani e con patologie del sistema visivo, corredati da modelli computazionali. Le ricerche che saranno completate in questo progetto hanno un'importanza fondamentale nelle neuroscienze di base e possono avere un forte impatto in ambito clinico. È proprio di questi mesi la notizia che pazienti non vedenti, a causa di una patologia dell'occhio possono ricevere l'impianto di un chip che rileva la luce e manda segnali al cervello, potenzialmente ripristinando alcune capacità visive dopo lunghi anni di cecità. Capire se e come la cecità porti a una riorganizzazione cerebrale è fondamentale per supportare lo sviluppo di queste nuove tecnologie e sviluppare nuove tecniche riabilitative. Le altre unità di ricerca coinvolte sono l'Università di Firenze, l'Istituto di Neuroscienze del CNR, l'Ospedale e l'Università San Raffaele.
 

Laura GalliLaura Galli, si occuperà invece di «Programmazione Mista-Intera Non-Lineare (MINLP): modellazione e risoluzione di problemi di ottimizzazione complessi». Il suo progetto ha l'obiettivo di esplorare diverse classi di problemi MINLP, la "nuova frontiera" della Ricerca Operativa. La Ricerca Operativa è la disciplina che si dedica alla risoluzione di problemi decisionali "complessi" e si caratterizza per essere fortemente interdisciplinare, ponendosi come interfaccia tra l'informatica, la matematica, l'ingegneria, l'economia, la fisica, la chimica e altro ancora. I problemi MINLP sono di grande interesse pratico, poiché legati alla possibilità di modellare strutture complesse più aderenti alle attuali sfide applicative e saranno indagati coniugando un approccio teorico/metodologico, in cui si sviluppano tecniche di soluzione innovative per ampie classi di problemi MINLP, con una forte componente applicativa in cui si affrontano problemi reali (in particolare relativi alle reti di telecomunicazione, al trasporto pubblico e alla sanità).


Ne hanno parlato: 
Tirreno Pisa
Intoscana.it 
Greenreport.it
Controcampus.it 
PisaInformaFlash.it 

Il Museo di Storia Naturale di Calci e il Museo degli Strumenti per il Calcolo del Sistema Museale di Ateneo partecipano al XXIII congresso dell'Associazione Nazionale Musei Scientifici (ANMS) dal titolo "Allestire per comunicare nei musei scientifici: spazi e tecnologie per una cultura accessibile", in programma a Venezia, al Museo di Storia Naturale, dal 13 al 15 novembre 2013.

Gli interventi dei pisani in trasferta saranno cinque: "Paleontologia dal vivo. I nuovi allestimenti del Museo di Storia Naturale dell'Università di Pisa" a cura di Chiara Sorbini, Giovanni Bianucci e Walter Landini; "Designing an exhibition about the history of personal computing" a cura di Giovanni Antonio Cignoni e Fabio Gadducci; "Di necessità, virtù. L'esperienza del Museo di Storia Naturale dell'Università di Pisa col finanziamento CIPE 36/2002" a cura di Chiara Sorbini, Giovanni Bianucci e Walter Landini; "'Plasticità fenotipica'" della didattica sull'Evoluzione dei vertebrati" a cura di Marco Alberto Luca Zuffi, Martina Calamusa, Simone Farina, Patrizia Scaglia e Silvia Sorbi; "La tecnologia al servizio della natura. L'uso dei codici a barre (Data Matrix e Qr-code) nel Museo di Storia Naturale dell'Università di Pisa" a cura di Simone Farina.

L'ANMS, Associazione Nazionale Musei Scientifici, riunisce istituzioni che svolgono attività di conservazione, ricerca e comunicazione in ambito scientifico. Tra i suoi compiti rientrano la tutela del patrimonio nazionale di museologia scientifica, il supporto alla funzione educativa e divulgativa, la promozione di intese fra istituzioni per facilitare scambi di esperienze e per la formulazione di normative comuni.

mostra Vajont Il 9 ottobre del 1963, alle ore 22.49, una grande frana si staccò dal Monte Toc, che sovrastava il lago artificiale del Vajont, sbarrato dalla diga omonima, appena realizzata e alta 265 m. In poche decine di secondi la frana piombò nel bacino a una velocità di 20-30 m/sec, dislocando quasi 50 milioni di m3 di acqua e provocando colossali onde di piena, alte più di 200 metri, che oggi potremmo definire come uno "tsunami di montagna". In meno di 12 minuti la catastrofe si compì, portando morte e distruzione in molti centri abitati, fra cui Longarone, Erto, Casso, Castellavazzo, Codissago, Pirago. Le vittime furono 1.910 e per molte di esse non è stato possibile neppure ritrovare i corpi, che giacciono ancora sepolti dalla frana e dai detriti.

In un documento ONU presentato nel 2008, in occasione dell'International Year of Planet Earth (IYPE), la tragedia del Vajont è stata considerata come il peggior esempio di gestione del territorio e dell'ambiente.

Il 50° anniversario di questa immane catastrofe, che è stata commemorata con molte iniziative a livello nazionale, sarà ricordato anche a Pisa con una mostra, un documentario e una conferenza. I tre eventi sono stati presentati al dipartimento di Scienze della terra dal direttore Michele Marroni, dal professore Alberto Puccinelli e dai ricercatori Giacomo D'Amato e Roberto Giannecchini.

presentazione mostra Vajont La mostra, organizzata dall'Associazione Italiana di Geologia Applicata e Ambientale e dal Consiglio Nazionale dei Geologi, si intitola "La storia del Vajont: la conoscenza della frana attraverso le foto di Edoardo Semenza". È composta da 13 pannelli illustrati con testi, disegni e fotografie di Edoardo Semenza, che è stato tra i primi a scoprire l'esistenza della frana quando ancora si poteva intervenire per evitare il disastro. L'esposizione, che ha già toccato molte sedi universitarie e centri di ricerca italiani, è finalizzata a sensibilizzare studenti, tecnici e professionisti, e soprattutto la società civile, sulla necessità di conoscere la geologia per il rispetto e la protezione dell'ambiente. Sarà visitabile da lunedì 11 a venerdì 15 novembre al dipartimento di Scienze della terra, in via Santa Maria.

All'esposizione sono associate altre due iniziative. Giovedì 14, alle ore 15, sarà proiettato un documentario sulla frana; mentre venerdì, 15 alle ore 11, ci sarà una conferenza della professoressa Monica Ghirotti, dell'Università di Bologna, esperta di frane, allieva di Edoardo Semenza e grande conoscitrice della frana del Vajont, su "La storia del Vajont: la conoscenza della frana attraverso le foto di Edoardo Semenza".

Si comunica che i direttori di dipartimento, accogliendo la richiesta presentata dai rappresentanti degli studenti, hanno disposto la sospensione delle attività didattiche per martedì 12 novembre, dalle ore 10 alle ore 12, per permettere agli studenti di partecipare all'Assemblea di Ateneo convocata al Polo Carmignani.

pontecorvo1"Da Pisa a Mosca, un lungo viaggio attraverso storia e scienza" è il titolo della mostra che La Limonaia dedica a Bruno Pontecorvo a cento anni dalla nascita. Visibile fino al 22 dicembre nella sede di Palazzo Ruschi, l'esposizione ripercorre la vita e gli studi del grande fisico nato a Pisa il 22 agosto del 1913, oltre che soffermarsi sulle vicende della sua famiglia, a partire dai due fratelli, il regista Gillo e il biologo Guido. La mostra, a ingresso gratuito, è stata organizzata dall'Associazione "La Limonaia Scienza Viva", dall'Università di Pisa, dall'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e dal Joint Institute for Nuclear Research di Dubna in Russia. I curatori scientifici sono Marcomaria Massai, docente del dipartimento di Fisica dell'Ateneo, Gloria Spandre, ricercatrice dell'INFN, ed Elena Volterrani, responsabile della Limonaia edell'INFN.

pontecorvo4Giunta al culmine delle celebrazioni nazionali per il centenario della nascita, la rassegna mira a inquadrare il percorso umano e scientifico di Bruno Pontecorvo all'interno del difficile contesto storico in cui egli ha vissuto. Da un lato, infatti, Pontecorvo è ricordato come uno dei principali scienziati del '900, che ha dato un contributo decisivo allo sviluppo della fisica moderna e che, per ampiezza e profondità d'intuizioni, avrebbe sicuramente meritato il Premio Nobel. Dall'altro, deve la sua notorietà, anche fuori dalla comunità scientifica, alla scelta di trasferirsi con la famiglia nel 1950, in piena epoca da Guerra Fredda, nell'Unione Sovietica di Stalin.

pontecorvo3La vita e le ricerche di Bruno Pontecorvo sono approfondite attraverso 45 pannelli descrittivi e sette monitor con immagini e filmati d'epoca, in cui scorrono anche interviste a illustri scienziati che parlano del fisico pisano. All'interno della mostra, saranno inoltre esposti materiali originali, alcuni dei quali di grande rilievo scientifico. Sono inediti e mai esposti prima, per esempio, i due voluminosi quaderni di appunti che il fisico scrisse subito dopo l'arrivo in URSS, tra 1950 e 1955, così come altri documenti del periodo sovietico e il Premio Lenin che ricevette nel 1963. Viene poi illustrato l'esperimento eseguito da Enrico Fermi nel laboratorio di via Panisperna, che portò alla scoperta dell''effetto paraffina' per il quale vinse il Nobel nel 1938 e al quale partecipò lo stesso Bruno Pontecorvo.

Nella sezione "Scienza" che descrive l'attualità delle idee proposte da Pontecorvo, saranno infine presentati un tracciatore di raggi cosmici, in funzione; un campione dell'esperimento Opera al Gran Sasso, che ha verificato l'ipotesi di Bruno Pontecorvo sull'oscillazione del neutrino; un fotomoltiplicatore gigante dell'esperimento Antares, che è un telescopio subacqueo per neutrini di altissima energia, e altri modelli di apparati sperimentali operanti al mondo.

Per tutte le informazioni sulla mostra si rinvia al sito: http://www.pontecorvopisa.it

Ne hanno parlato:
Repubblica Firenze
Tirreno Pisa
Nazione Pisa
RepubblicaFirenze.it
PisaInformaFlash.it
pontecorvo2pontecorvo5

 

 

 

 

 

 

 

  

logoMiurNell'anno in cui i finanziamenti ministeriali hanno subito un taglio del 77%, arrivano all'Università di Pisa i fondi dei Progetti di ricerca di interesse nazionale (PRIN) che premiano le ricerche di ben 17 docenti dell'Ateneo. Sono cinque i ricercatori pisani che hanno ottenuto fondi come coordinatori nazionali dei progetti, per un importo totale di oltre 1,3 milioni di euro. Tra loro anche il fisico Guido Tonelli, che potrà proseguire gli esperimenti e gli studi sul bosone di Higgs, protagonista della vittoria del Nobel per la Fisica. Sono inoltre 12 i ricercatori che sono stati premiati come responsabili locali di progetti (Unità B).

Nel complesso quella dell'Università di Pisa è una performance positiva, se si pensa che, a livello nazionale, i finanziamenti del MIUR sono passati dai 170 milioni di euro dello scorso anno ai 38 milioni di quest'anno. I cinque progetti a coordinamento nazionale premiati nell'ambito dei PRIN sono stati selezionati tra i 48 presentati dall'Ateneo, con un rapporto del 10,41%.

Qui nel dettaglio i progetti finanziati.

Coordinatori nazionali dei progetti:

1) Settore LS – Life Sciences

- Maria Letizia Trincavelli (dipartimento di Farmacia): "Il controllo dell'osteoblastogenesi quale nuova strategia terapeutica per le patologie ossee". Totale progetto 353.445 euro, contributo assegnato 247.411.

2) Settore PE – Mathematics, physical sciences, information and communication, engineering, universe and earth sciences

- Giovanni Bianucci (dipartimento di Scienze della Terra): "Biodiversità marina e produttività primaria nei bacini neogenici di avanarco andini: relazioni tra Konservat-Lagerstätten a vertebrati marini e la deposizione di tappeti a diatomee. I ruoli della cenere vulcanica e del moderno regime di circolazione oceanica come fattori di fertilizzazione delle acque e di rafforzamento dell'upwelling costiero. La Formazione di Pisco (Perù) come caso studio". Totale progetto 252.605 euro, contributo assegnato 176.823.

- Guido Emilio Tonelli (dipartimento di Fisica): "H-TEAM: trigger, elettronica avanzata e metodi innovativi per misure di precisione nel settore dell'Higgs ad LHC". Totale progetto 459.725 euro, contributo assegnato 321.808.

3) Settore SH – Social Sciences and Humanities

- Leonardo Boncinelli (dipartimento Economia e Management): "Economia dell'intuizione e del ragionamento: uno studio sul cambiamento delle attitudini razionali in presenza di due sistemi di elaborazione (acronimo inglese: SOCRATES)". Totale progetto 76.718 euro, contributo assegnato 53.703.

- Antonella Gioli (dipartimento Civiltà e forme del sapere): "La vita delle opere: dalle fonti al digitale. Progetto pilota per la ricerca e la comunicazione nei musei della storia conservativa delle opere d'arte". Totale progetto 171.041 euro, contributo assegnato 119.729.

Unità B:

1) Settore LS:

Lupetti Antonella – dipartimento Ricerca Traslazionale

Petroni Giulio - dipartimento Biologia

Vitti Paolo – dipartimento Medicina clinica

2) Settore PE:

Berarducci Alessandro - dipartimento Matematica

Cappelli Chiara – dipartimento Chimica e chimica industriale

Grossi Roberto - dipartimento Informatica

Di Bari Lorenzo - dipartimento Chimica e chimica industriale

Frangioni Antonio - dipartimento Informatica

Diani Marco – dipartimento Ingegneria informazione

3) Settore SH:

Salvati Nicola – dipartimento Economia e Management

Petralia Giuseppe – dipartimento Civiltà e forme del sapere

Barrotta Pierluigi – dipartimento Civiltà e forme del sapere

Casa_Torre_di_Palazzo_Bianchi-MonzonSono state avviate mercoledì 30 ottobre 2013 le operazioni di messa in sicurezza della Casa Torre di Palazzo Bianchi-Monzon, lo storico edificio adiacente alla Sapienza e al dipartimento di Scienze politiche, che ospita due aule al piano terreno e alcune stanze di docenti e personale tecnico-amministrativo nei restanti piani.

Queste operazioni di messa in sicurezza della Casa Torre che, in accordo con la Protezione Civile e il Comando dei Vigili Urbani del Comune di Pisa, hanno richiesto la parziale chiusura dell'edificio e il transennamento delle zone circostanti, si protrarranno presumibilmente fino alla fine dell'anno, per poi proseguire con uno specifico progetto di pieno recupero dell'edificio.

I lavori fanno parte del programma di valutazione del rischio sismico e dei conseguenti interventi sul patrimonio immobiliare dell'Ateneo avviato a seguito dei noti eventi dell'anno passato. Questo programma prevede una serie di analisi della vulnerabilità statica e sismica degli edifici storici finalizzate all'individuazione di criticità che possano costituire un potenziale pericolo per persone e cose, anche tenendo conto del contesto urbano in cui sono inseriti questi immobili.

ingegneria pisaUn'intera giornata per festeggiare i 100 anni e la rinascita della Scuola d'Ingegneria a Pisa. Il 31 ottobre nell'aula magna "U. Dini" in largo Lucio Lazzarino i lavori cominceranno alle 9,30 e, dopo i saluti del rettore Massimo Augello, ci sarà l'intervento del neo Presidente della Scuola, professor Massimo Ceraolo. Nel pomeriggio, dalle 15.00, è prevista una tavola rotonda sulla formazione della figura professionale dell'ingegnere che sarà moderata dal direttore di Alma Laurea Andrea Cammelli e alla quale partecipano il presidente Oto Melara Carlo Alberto Iardella, il direttore generale Alenia Aermacchi Massimo Lucchesini, il direttore Motori e Elettronica Scuderia Ferrari Luca Marmorini, l'amministratore delegato Ansaldo Energia Giuseppe Zampini, il presidente CoPi (Conferenza per l'Ingegneria) Fabrizio Micari e il Presidente CNI (Consiglio Nazionale degli Ingegneri) Armando Zambrano.

"L'obiettivo della tavola rotonda – spiega il professor Luigi Lazzeri, coordinatore del comitato organizzatore dell'evento - è di approfondire il rapporto fra la figura dell'ingegnere e le nuove sfide del mercato del lavoro. E non è certo un caso che il compito della rinata Scuola di Ingegneria sarà di coordinare le attività didattiche dei tre dipartimenti nati dalla ex Facoltà di Ingegneria (Ingegneria civile e industriale, Ingegneria dell'energia, dei sistemi, del territorio e delle costruzioni e Ingegneria dell'informazione) e di quelli di Matematica e Fisica per garantire una solida formazione nelle scienze di base e una visione interdisciplinare, caratteristiche indispensabili per il moderno ingegnere".

Durante la giornata sarà inoltre possibile visitare la mostra "Storia e futuro degli studi ingegneristici: dal trattato agli e-book" allestita nei locali della Biblioteca, e la mostra relativa ad un secolo di Ingegneria che illustra la storia della "Scuola di Applicazione per gl'ingegneri", di cui fu promotore e primo direttore il professor Ulisse Dini, nata appunto cento anni fa, nel 1913. Consulta il programma in dettaglio della giornata.

Ne hanno parlato:
Il Tirreno - Pisa
La Nazione - Pisa
Agipress
Controcampus
Nazione.it
PisaToday.it
GoNews.it

PisaNews.it
La Nazione - Pisa
Il Tirreno - Pisa

incontro Commissione FulbrightPer chi cerca un'opportunità di studio, ricerca o insegnamento negli Stati Uniti, arrivano le borse di studio Fulbright. Come ogni anno l'omonima Commissione, nata oltre sessanta anni fa per favorire gli scambi culturali tra diversi paesi, ha bandito circa 35 borse destinate a cittadini italiani interessati a vivere un'esperienza accademica nei campus americani. In particolare, per i laureati italiani sono disponibili fino a 15 borse per intraprendere percorsi di specializzazione post-laurea di master e PhD e, parallelamente, opportunità di ricerca e di insegnamento per profili junior e senior. Nei giorni scorsi, il programma di scambio è stato illustrato a studenti, laureati e docenti dell'Università di Pisa da Sandro Zinani (nella foto in basso a sinistra), educational advisor della Commissione Fulbright, che ha spiegato come candidarsi per i vari posti disponibili.

Nel caso di master e PhD, le borse riguardano tutti gli ambiti disciplinari fatta eccezione per l'ambito "business" e le specializzazioni in ambito medico, odontoiatrico e delle scienze veterinarie. I finanziamenti coprono fino a 38.000 dollari per la frequenza del primo anno accademico di corso negli USA. Per chi vuole fare domanda, le scadenze per le diverse competition scadono a dicembre e ad aprile, con diverse modalità di candidatura.

incontro Commissione FulbrightLe borse di studio per opportunità di ricerca si rivolgono invece ad assegnisti di ricerca, ricercatori confermati e professori associati interessati a svolgere soggiorni di ricerca di 6-9 mesi presso campus americani. I finanziamenti per la ricerca coprono tutti gli ambiti disciplinari a eccezione delle discipline cliniche dell'ambito medico, delle scienze veterinarie e delle scienze odontoiatriche. Il ricercatore, nel momento in cui presenta domanda di borsa di studio Fulbright, dovrà avere già concordato con un campus americano i termini del proprio soggiorno di ricerca.

Infine le opportunità di insegnamento si suddividono in opportunità per profili junior e senior. Nel primo caso tramite il concorso Fulbright FLTA vengono offerte borse di studio a giovani laureati, in possesso del titolo triennale e massimo 29 anni di età, interessati a ricoprire il ruolo di assistenti di lingua e cultura italiana per un anno accademico presso college statunitensi che richiedano teaching assistantships.

Nel secondo caso i destinatari sono docenti universitari di I e II fascia e ricercatori confermati con affidamento didattico per andare a svolgere brevi soggiorni di insegnamento nel solco degli Italian Studies presso le 5 università con cui la Commissione Fulbright ha accordi di partnership, ovvero Georgetown, Northwestern, Notre Dame, Chicago, Pittsburgh.

Tutte le informazioni sono reperibili sul sito www.fulbright.it.

10000 likeLa fan page "Università di Pisa - Pagina Ufficiale" ha superato in questi giorni i 10.000 "like" sul social network "Facebook". La pagina, inaugurata a febbraio 2012, è seguita soprattutto da utenti con un'età compresa tra i 18 e i 24 anni ed è stata fortemente voluta per i valorizzare il dialogo con tutta la comunità accademica, ma anche con le diverse realtà esterne, con un'attenzione privilegiata per il mondo giovanile. Gallerie fotografiche, video e articoli d'interesse per studenti e non solo arricchiscono la pagina, aggiornata ogni giorno con nuovi post.

L'Ateneo è presente anche sul microblogging Twitter con il nickname "@Unipisa" con quasi 5000 follower. Di recente, inoltre, la redazione Twitter è arricchita dal contributo di alcuni studenti che seguono gli eventi principali dell'Ateneo con live twitting.

L'Università di Pisa, inoltre, ha attivato su YouTube ben due canali: "VideoUNIPI" è il canale ufficiale, in cui sono pubblicati i video sulla vita universitaria, mentre il canale "RassegnaStampaSUP" è una sezione in cui sono raccolti i filmati della rassegna stampa tratti da Tg e trasmissioni che parlano dell'Ateneo e delle altre istituzioni del Sistema Universitario Pisano.

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