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rettore_augelloConvocare a breve gli "Stati Generali" dell'università, con il coinvolgimento di tutti gli organismi e i soggetti istituzionalmente interessati, per porre con forza questo tema all'attenzione dell'opinione pubblica nazionale e per chiedere che esso diventi con urgenza grande "questione nazionale". È questa la proposta avanzata negli scorsi giorni dal rettore dell'Ateneo di Pisa, Massimo Augello, e rilanciata in un suo intervento pubblicato da "Il Sole 24 Ore" lunedì 2 settembre. L'idea ha già avuto il sostegno del ministro Maria Chiara Carrozza e di molti autorevoli addetti ai lavori.

"Le classifiche pubblicate nelle ultime settimane sui migliori atenei al mondo - ha scritto il rettore - segnalano in modo univoco che il sistema universitario italiano sta perdendo rilievo internazionale. Per questo, come rappresentante dell'Ateneo di Pisa, che anche dalle recenti indagini vede rafforzata la sua tradizione di prestigio e di eccellenza, ho lanciato l'idea di una convocazione degli Stati Generali dell'università per spiegare e condividere il progetto di università che vogliamo costruire e per affrontare le problematiche di maggior impatto che ostacolano lo sviluppo delle nostre realtà".

Di seguito si riporta l'intervento integrale del rettore Massimo Augello.

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Stati generali per atenei più competitivi

Le classifiche pubblicate nelle ultime settimane sui migliori atenei al mondo, oggetto di un ampio dibattito sulla stampa nazionale, segnalano in modo univoco che il sistema universitario italiano sta perdendo rilievo internazionale, sia perché non adeguatamente competitivo con i paesi europei di più solida tradizione, sia perché scalzato dalle new entry delle nazioni del resto del mondo.

Nei dieci anni di vita del ranking ARWU di Shanghai, l'Italia ha visto peggiorare sia il suo peso quantitativo, scendendo da 23 a 19 università tra le prime 500, sia quello qualitativo, non potendo vantare da tempo alcun ateneo nelle prime 100 posizioni. Solo Pisa e "La Sapienza" di Roma riescono a stare tra i primi 150. Un'altra prestigiosa classifica internazionale, quella della QS, vede una sola università italiana tra le prime 200 e sei tra il 200° e il 350° posto. In quella del Times Higher Education bisogna arrivare ai posti dal 225° al 250° per incontrare le prime tre università italiane.

Tale preoccupante tendenza è confermata da una serie di dati. Nell'ambito dei progetti di eccellenza europei ERC, per esempio, la quota di vincitori italiani è scesa in poco tempo dal 6% a poco più del 4% del totale per quanto riguarda i Consolidated o Advanced, che riguardano ricercatori maturi; è calata in modo ancor più netto, dall'8 a circa il 3%, per i Starting, riservati a giovani con meno di sei anni dal dottorato. Allarmante è poi la diminuzione delle immatricolazioni che registriamo in Italia da alcuni anni.

A mio parere, sarebbe miope alimentare pur giustificate critiche sulla validità dei diversi modelli di valutazione, senza porci il tema fondamentale del ruolo che il sistema universitario è chiamato a svolgere all'interno del nostro paese, rassegnandoci così al progressivo arretramento del nostro ruolo scientifico internazionale. Per questo, come rappresentante dell'Ateneo di Pisa che anche dalle recenti indagini vede rafforzata la sua tradizione di prestigio e di eccellenza, ho lanciato nei giorni scorsi l'idea di una convocazione degli Stati Generali dell'università; proposta che è stata accolta in modo positivo dal ministro Maria Chiara Carrozza e da molti autorevoli addetti ai lavori.

Questo appuntamento, da tenersi a breve, con il coinvolgimento di tutti gli organismi e i soggetti istituzionalmente coinvolti, vuole porre con forza all'attenzione dell'opinione pubblica italiana il tema dell'università e chiedere che esso diventi con urgenza grande "questione nazionale". Gli atenei devono infatti fare un salto di qualità per quanto riguarda la propria capacità di dialogo con la società italiana e con quella parte consistente del paese con cui non sono entrati in piena sintonia, non riuscendo a far percepire l'enorme potenziale di ricchezza culturale ed economica che è al loro interno. In questo compito, dobbiamo dimostrarci capaci di parlare a tutti i nostri interlocutori - dal governo e dalla politica, alle famiglie, alle istituzioni e alle realtà produttive del territorio – spiegando e condividendo il progetto di università che vogliamo costruire e recuperando appieno la dimensione civile che è elemento fondante dell'istituzione universitaria.

All'interno di questo contesto, durante gli Stati Generali potranno essere affrontati i temi di maggior impatto per il nostro mondo, a partire dalla necessità di una decisa inversione di tendenza riguardo al finanziamento pubblico del sistema universitario, che ha subito una decurtazione di circa un miliardo di euro sui 7,5 di pochi anni prima, ma anche della certezza e della razionalizzazione delle risorse a disposizione. Parallelamente, andrà affrontato il problema delle risorse umane, con la limitata immissione di giovani che ha di fatto impedito il ricambio generazionale all'interno delle nostre realtà, mettendo a rischio la sopravvivenza di interi ambiti disciplinari. Andranno poi rilanciati i valori dell'autonomia responsabile delle singole università, in modo da esaltare le peculiarità di ogni istituzione, e del diritto allo studio, garantito dalla nostra Carta Costituzionale. Occorrerà infine insistere nel percorso di affermazione della cultura della trasparenza, del merito e della valutazione, così come dei principi di semplificazione ed efficienza, promuovendo ulteriormente i processi in grado di aumentare la competitività delle nostre istituzioni sui decisivi aspetti dell'internazionalizzazione e dell'innovazione.

Massimo Augello
Rettore dell'Università di Pisa

carlo rubbiaE' un ex allievo dell'Ateneo pisano il nuovo senatore a vita Carlo Rubbia, nominato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano il 30 agosto scorso. Nato a Gorizia nel 1934, Carlo Rubbia, da normalista, si è laureato in Fisica presso l'Università di Pisa nel 1957 sotto la guida del professor Marcello Conversi con una tesi sui raggi cosmici.

Dopo un dottorato alla Columbia University, Rubbia è stato ricercatore al CERN di Ginevra dal 1961 ricoprendo la carica di direttore generale dal 1989 al 1993. Per diciotto anni ha poi svolto l'attività di professore di fisica presso la Harvard University.

Nel 1984 ha ottenuto il Premio Nobel insieme a Simon van der Meer per la scoperta dei particelle W e Z, responsabili delle "interazioni deboli". Membro delle più prestigiose accademie scientifiche, detiene 32 lauree honoris causa. Attualmente svolge le sue attività di ricerca fondamentale al CERN e ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso.

Le ricerche di Rubbia coprono molti aspetti della fisica delle particelle elementari. Lo scienziato ha inoltre contribuito in maniera decisiva alle attività del Laboratorio del Gran Sasso, con le ricerche sui neutrini cosmici. Attualmente si interessa al problema della materia oscura. L'esperimento da lui proposto, WARP (Wimp ARgon Programme), si propone di rivelare la presenza di materia oscura sotto forma di WIMP (Weakly Interacting Massive Particles).

Per festeggiare i cinquant'anni dalla laurea, nel 2007 Rubbia ha partecipato insieme ad altri 700 laureati, alla tradizionale cerimonia delle "nozze d'oro" con la laurea organizzata annualmente dall'Ateneo pisano. Nel 1986 l'ALAP (Associazione Laureati Ateneo Pisano) gli ha assegnato il "Campano d'oro", una onorificenza assegnata ad altri illustri ex allievi dell'Università di Pisa come Carlo Azeglio, Giuliano Amato, Tiziano Terzani Antonio Cassese e Remo Bodei.

The Universities of Pisa and of Rome "La Sapienza" are the best in Italy according to the prestigious Academic Ranking of World Universities (www.shanghairanking.com/) formulated by the "Jiao Tong" University of Shanghai for 2013. The two are the first among Italian universities and are in the 101° to 150° category worldwide, ahead of those of Milan and Padua (in the 151°- 200 category), and those of Bologna, Florence, Turin and Milan Polytechnic, which are all in the 201° to 300° category.

Overall, 19 Italian academic institutions appear this year among the first 500 in the world, compared to the 20 last year and 22 in 2011, placing Italy eighth among all countries, right behind France (which has 4 among the first 100) and Japan (3 in the first 100), both of which have 20. Once again the first ranked are the universities of the United States of America, with 17 among the first 20 and 149 among the first 500, followed by those of China (42 among the first 500, but with none among the first 100), Germany (38 and 4 among the first 100) and Great Britain (37 among which 9 in the first 100).ranking

The result obtained by the University of Pisa is commendable also with regard to the macro sectors or domains and the single subject areas. The University of Pisa once again is the leader in Italy for the Natural and Mathematical Sciences sector, appearing among the first 100 in the world, alongside the Superior Normal School of Pisa and the University of Padua. It also appears in the Engineering, Technology and Informatics sector, where it is in the 151°- 200° category worldwide. The University of Pisa also appears in four out of the five specific subject areas monitored by ARWU: those of Mathematics and Physics, in both cases in the 76° to 100° place worldwide, and those of Chemistry and Informatics, which are both in the 151° to 200° category.

"Ten years from the beginning of the Shanghai ranking, which is without doubt the most in view at the international level – comments Rector Massimo Augello – we can take stock over the medium term. With regard to the University of Pisa, the balance sheet is very positive, since we have come up by 100 places since 2003, when we were between the 201° and the 250° place worldwide, and since we have been for several years the leading institution in Italy, along with the "Sapienza" of Rome, and having overtaken prestigious universities such as Milan, Florence and Padua. In general, we cannot say the same for the Italian University system, which has seen a drop in the numbers present in the top 500, from 23 in 2003 to the minimum (19) this year, and which for a long time has not had any universities among the first 100. In my view, that is a consequence of the short-sighted policies of the governments that have guided the country, and which have continued to cut funding to universities and research, and in fact made it impossible to invest in human resources ensuring generational turnover. This means that our country has not understood the fundamental role that universities and research have in contemporary society, and has not be able to relaunch and valorise the enormous richness and potential of Italian universities in an ever more globalised and competitive world context."

Il 22 agosto ricorre il centenario della nascita di Bruno Pontecorvo, uno dei più grandi scienziati del 900.

Nato a Marina di Pisa il 22 agosto 1913, Pontecorvo iniziò la sua formazione alla facoltà di Ingegneria dell'Università di Pisa, per poi traferirsi alla scuola di Enrico Fermi di Roma.

In piena guerra fredda, nel 1950 aveva scelto di lasciare l'Italia per l'allora Unione Sovietica, dove ha vissuto per 43 anni ed è morto a Dubna il 24 settembre 1993. Fu lì che portò avanti la ricerca sui neutrini, le particelle inafferrabili, a lungo inseguite da tutti i fisici.

Nel mese di settembre sono previste una serie di iniziative per ricordarne la figura, l'attualità delle intuizioni scientifiche: 11 e 12 un convegno a Roma e dal 18 al 20 un simposio a Pisa.

Info: http://www.pi.infn.it/pontecorvo100/

Inoltre dall'8 novembre, per sei settimane, sarà allestita alla Limonaia di Pisa una mostra su Bruno Pontecorvo che ripercorrerà, insieme ai suoi principali meriti scientifici anche le varie tappe del suo viaggio tra Europa e America.

"Istruzione e cultura in Italia oggi: crescita o illusione?" è il titolo dell'incontro che si terrà mercoledì 21 agosto, con inizio alle ore 18,30, al caffè della Versiliana. Al dibattito parteciperanno il ministro dell'Istruzione, ricerca e università, Maria Chiara Carrozza, il rettore dell'Università di Pisa, Massimo Augello, e il direttore del quotidiano "Il Tirreno", Roberto Bernabò. A coordinare il dibattito ci sarà Claudio Sottili.

A qualche settimana di distanza dalla presentazione dei risultati della valutazione delle attività di ricerca delle università italiane nel periodo 2004-2010, da parte dell'Agenzia nazionale ANVUR, e a pochi giorni dalla pubblicazione della classifica dei migliori atenei al mondo, da parte dell'ARWU di Shanghai, l'incontro sarà un'occasione per fare il punto sullo stato di salute del sistema universitario italano e per rilanciare il ruolo che i nostri atenei possono avere nello sviluppo culturale ed economico del Paese.

Internet Festival 2013 lancia "Web series: forme di futuro - pitch con il produttore", la call pensata per mettere in contatto giovani aspiranti autori con il mondo del cinema e della tv con l'obiettivo di promuovere nuove forme di raccordo tra autori e case di produzione, utilizzando il web come canale produttivo e distributivo. Un'occasione per facilitare l'incontro fra chi genera idee innovative e chi le trasforma in un progetto concreto. Agli autori selezionati il "premio" di un colloquio riservato con chi può "consegnare" le chiavi per trasformare la propria idea in un prodotto spendibile nel mondo delle produzioni cinematografiche e televisive.

La call è indirizzata a tutti coloro che ritengono di avere una bella idea nel cassetto. L'occasione va colta al volo: basta spedire una descrizione del progetto per la realizzazione di una web serie da sottoporre all'attenzione di un produttore cinematografico. Un'apposita commissione selezionerà i progetti migliori e inviterà gli autori a presentarli ad alcuni dei più importanti produttori italiani nel corso dell'Internet Festival 2013 che si terrà a Pisa dal 10 al 13 ottobre.

Ogni progetto dovrà indicare un "portavoce": suo il compito di convincere in un incontro a porte chiuse i produttori italiani della bontà dell'idea. Il premio consiste appunto nell'opportunità di presentare la propria idea a chi può trasformarla in un prodotto di successo. Agli autori dei progetti selezionati verrà dato spazio sia sul sito di Internet Festival www.internetfestival.it che durante la manifestazione: un assaggio di visibilità che gli organizzatori si augurano possa accompagnarsi ad un'opportunità vera di crescita e di affermazione futura.

Verranno selezionati un massimo di 10 autori. I progetti devono essere presentati entro e non oltre il 1 settembre 2013 sottoscrivendo le condizioni di partecipazione e la propria candidatura attraverso la compilazione online della scheda di partecipazione http://www.internetfestival.it/pitch-con-il-produttore/

Internet Festival 2013 è promosso da Regione Toscana, Comune di Pisa, Cnr, Registro .it e Istituto di Informatica e Telematica del Cnr insieme a Università di Pisa, Camera di Commercio di Pisa, Provincia di Pisa, Scuola Superiore Sant'Anna, Scuola Normale Superiore, Associazione Festival della Scienza. Il direttore del Festival è Claudio Giua, il coordinamento è affidato a Fondazione Sistema Toscana. Anna Vaccarelli (IIT-CNR) e Gianluigi Ferrari (Università di Pisa) coordinano rispettivamente il comitato esecutivo e il comitato scientifico.

(Ufficio Stampa Internet Festival)

ARWU_logoLe Università di Pisa e di Roma "La Sapienza" sono le migliori in Italia secondo il prestigioso Academic Ranking of World Universities (www.shanghairanking.com/) elaborato dalla "Jiao Tong" University di Shanghai per il 2013. I due atenei sono i primi tra gli italiani e si posizionano tra il 101° e il 150° posto al mondo, precedendo quelli di Milano e Padova, tra il 151° e il 200 posto, e quelli di Bologna, Firenze, Torino e del Politecnico di Milano, che si situano tutti tra il 201° e il 300° posto.

Complessivamente, sono 19 le istituzioni accademiche italiane che quest'anno compaiono tra le primo 500 al mondo, contro le 20 dello scorso anno e le 22 del 2011, ponendo l'Italia all'8° posto tra le nazioni, subito dietro la Francia (che ne ha 4 tra le prime 100) e il Giappone (3 nelle prime 100) con 20. A primeggiare sono ancora una volta le università degli Stati Uniti, con 17 tra le prime 20 e 149 tra le prime 500, seguite da quelle della Cina (42 tra le prime 500, ma nessuna tra le prime 100), Germania (38 e 4 tra le prime 100) e Regno Unito (37 e ben 9 tra le prime 100).

Il risultato ottenuto dall'Università di Pisa è lusinghiero anche per quanto riguarda i macro settori e i singoli campi disciplinari. L'Ateneo pisano conferma la leadership in Italia per il macro settore delle Scienze naturali e matematiche, essendo presente tra i primi 100 al mondo insieme alla Scuola Normale e all'Università di Padova. Compare inoltre in quello dell'Ingegneria, tecnologia e informatica, dove è tra il 151° e il 200° posto al mondo. L'Università di Pisa è infine presente in quattro dei cinque campi disciplinari monitorati dall'ARWU: quelli della Matematica e della Fisica, entrambi posizionati tra il 76° e il 100° posto al mondo, e quelli della Chimica e dell'Informatica, che si piazzano tra il 151° e il 200° posto.

"A dieci anni dalla nascita della classifica di Shanghai, che è senza dubbio quella più accreditata a livello internazionale – ha commentato il rettore Massimo Augello - possiamo provare a tracciare un bilancio sul medio periodo. Per quanto riguarda l'Università di Pisa, tale bilancio è molto positivo, avendo scalato circa cento posizioni dal 2003, quando era collocata tra il 201° e il 250° posto al mondo, ed essendo diventata da alcuni anni leader assoluta in Italia, insieme alla Sapienza di Roma, dopo aver scavalcato atenei del prestigio di Milano, Firenze e Padova. Non altrettanto può dirsi, in generale, per il nostro sistema universitario, che ha visto diminuire le sue presenze nella top 500 mondiale, passando dalle 23 del 2003 al minimo di 19 di quest'anno, e che da un lungo periodo non conta università tra le prime 100 al mondo. A mio parere, ciò è conseguenza di una politica miope da parte dei governi che si sono succeduti alla guida del Paese, che hanno continuato a tagliare i fondi e impedito di fatto gli investimenti in risorse umane tendenti a un ricambio generazionale. In tal modo il Paese non ha saputo cogliere il rilievo fondamentale che il mondo dell'università e della ricerca ha nella società contemporanea, non riuscendo a rilanciare e valorizzare l'enorme potenziale di ricchezza degli atenei italiani in un contesto mondiale sempre più competitivo e globalizzato".

Ne hanno parlato:
ItaliaOggi.it
RepubblicaFirenze.it
CorriereFiorentino.it
InToscana.it
TirrenoPisa.it
NazionePisa.it
PisaToday.it
PisaInforma.it
GoNews.it

Umberto CarpiL'Università di Pisa esprime il suo cordoglio per la scomparsa del professor Umberto Carpi, a lungo docente di Letteratura italiana all'Ateneo e poi, tra gli altri prestigiosi incarichi ricoperti, senatore della Repubblica.

"Con la morte di Umberto Carpi – ha commentato il rettore Massimo Augello – scompare una delle figure di maggior spicco del mondo culturale e accademico del nostro Paese, una personalità che ha segnato l'evoluzione dell'università italiana, e di quella pisana in particolare, a partire dalla fine degli anni '60. Come professore universitario, Umberto Carpi ha operato con passione intellettuale e civile, diventando un punto di riferimento fondamentale per intere generazioni di studenti e allievi"

Nato a Bolzano nel 1941, Umberto (Paci) Carpi ha studiato e si è perfezionato a Pisa, dove è stato allievo della facoltà di Lettere e filosofia e della Scuola Normale Superiore. Professore di Letteratura italiana dal 1975, prima a Roma "La Sapienza" e poi a Pisa, è stato direttore dell'Istituto di Letteratura Italiana dal 1979 al 1982. In seguito ha ricoperto la carica di preside della Facoltà di Lettere e filosofia dell'Ateneo pisano.

Nel 1994 è stato nominato senatore della Repubblica (nella XII e nella XIII legislatura). È stato presidente della 10a commissione permanente (Industria, commercio, turismo) del Senato, due volte sottosegretario di Stato per l'Industria, il commercio e l'artigianato, membro del comitato 08 del CNR. Umberto Carpi è stato anche sindaco del comune di Crespina.

Il professor Carpi ha sempre coniugato, con passione e vigore, il ruolo di guida per generazioni di allievi - affermandosi come uno dei principali studiosi delle avanguardie novecentesche, di Belli, Leopardi, Montale e Carducci - con la passione politica e l'impegno civile. Come studioso, si è occupato dei rapporti fra letteratura e politica, pubblicando numerosi volumi e saggi quali "Montale dopo il fascismo" (Liviana, 1971), "Il poeta e la politica: Belli, Leopardi, Montale" (Liguori, 1978), "L'estrema avanguardia del Novecento" (Editori Riuniti, 1985). Negli ultimi anni della sua carriera si è dedicato alla ricostruzione biografica e ideologica della personalità di Dante, proponendo lavori ricchi di nuove scoperte, tra cui il volume "La nobiltà di Dante".

La camera ardente sarà allestita, mercoledì 7 agosto, nel pomeriggio, presso il comune di Crespina, città di cui Carpi è stato sindaco.

sergio tofanelliUn nuovo tassello per spiegare la nostra storia e le nostre origini. Una ricerca internazionale ha analizzato la porzione del cromosoma Y a trasmissione esclusivamente maschile nella popolazione della Sardegna, scoprendo che l'isola contiene quasi l'intera gamma di variazioni del DNA degli Europei continentali ed alcune mutazioni specifiche. Lo studio ha visto primariamente coinvolti tre gruppi sardi: l'Istituto di ricerca genetica e biomedica del Consiglio nazionale delle ricerche (Irgb-Cnr) di Monserrato (Cagliari), il Centro di sequenziamento e supercalcolo del Crs4 e l'Università degli Studi di Sassari ed ha coinvolto ricercatori di altri gruppi nazionali ed europei (rispettivamente Università di Pisa e di Bilbao) ed americani (University of Michigan e National Institute on Aging di Baltimora). I risultati della ricerca sono pubblicati sul numero di agosto della rivista "Science" in un articolo intitolato "Low pass DNA sequencing of 1,200 Sardinians reconstructs European Y chromosome phylogeny".

Gli scienziati hanno potuto combinare dati archeologici e genomici per definire con una precisione senza precedenti la velocità con cui si accumulano le mutazioni su questo cromosoma. Ciò ha permesso di ricostruire le diverse fasi di popolamento della Sardegna e di suggerire una "stratigrafia genetica" delle migrazioni preistoriche che hanno plasmato il continente europeo. Questo ricalibrato orologio molecolare ha collocato a circa 200.000 anni fa l'antenato capostipite di tutta l'attuale variabilità genetica della nostra specie.

"Il nostro ruolo specifico in questo studio – ha spiegato Sergio Tofanelli (foto), antropologo molecolare del dipartimento di Biologia dell'Università di Pisa - è stato quello di aver fornito e analizzato dei campioni toscani di DNA che sono risultati utili per fissare lungo la genealogia del cromosoma Y i principali cambiamenti demografici intervenuti e, quindi, per calibrare il tasso di cambiamento molecolare avvenuto nel corso del tempo. Esistono infatti evidenze molecolari e non molecolari del ruolo cruciale esercitato ripetutamente dalla Toscana come zona di passaggio per il flusso di genti dal continente alle isole del Mediterraneo".

"Dal punto di vista metodologico – ha concluso Tofanelli – il nostro studio è significativo perché rimette al centro della ribalta scientifica il cromosoma Y ritenuto poco informativo e marginale in quanto piccolo, diverso nella sequenza e portatore soltanto di una manciata di geni. Forse si può dire che oggi abbiamo aiutato un brutto anatroccolo a diventare un giovane cigno".

Ne hanno parlato:
Avvenire
Avvenire.it
AdnKronos.it
Panorama.it
Wired.it
Italiaglobale.it
AgenziaInPress
PisaInformaFlash.it

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Tutti i nuovi orari dei musei dell'Università di Pisa per l'estate 2013. E in più una novità: sino al 15 settembre per visitare le Collezioni egittologiche dell'Ateneo non servirà fissare un appuntamento. Il piccolo museo egizio in via san Frediano 12, nato nel 1962 grazie ad una donazione di una discendente della famiglia di Ippolito Rosellini, è aperto il lunedì e il venerdì dalle 9 alle 13, mercoledì dalle 10 alle 13 e martedì e giovedì dalle 15 alle 20.

Per quanto riguarda gli altri musei dell'Ateneo ecco gli orari sino al 15 settembre. Il Museo della Grafica in lungarno Galilei 9 è aperto dal martedì alla domenica dalle 9 alle 13 e dalle 17 alle 22, mentre lunedì è giorno di chiusura. La Gipsoteca in piazza san Paolo all'Orto 20, presso l'omonima chiesa, si può visitare mercoledì, giovedì, venerdì dalle 9 alle 13 e martedì e mercoledì dalle 15 alle 20. Il Museo degli Strumenti per il Calcolo in via Bonanno Pisano n. 2/B è aperto al pubblico martedì e mercoledì dalle 9 alle 13 e lunedì, giovedì e venerdì dalle 15 alle 20.

Nuova apertura estiva anche per l'Orto e Museo Botanico in via Luca Ghini 13 Pisa che è visitabile dal lunedì a sabato dalle 9 alle 18. Per tutto agosto poi il Museo di Storia Naturale di Calci è aperto dal lunedì alla domenica e festivi dalle 10 alle 19,45, mentre nel mese di settembre sarà visitabile dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 16,45 e sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 18,45.

Ne hanno parlato:
Tirreno.it
La Nazione
Controcampus.it
PianetaUniversitario.it
PisaInformaFlash.it
GoNews.it
AgiPress

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