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tonelliPer il mondo della scienza il 2014 è un anno da celebrare, soprattutto a Pisa, dove 450 anni fa nacque Galileo Galilei. L'Università di Pisa apre i festeggiamenti con una giornata dedicata a Guido Tonelli, lo scienziato che ha contribuito alla scoperta del bosone di Higgs guidando l'esperimento CMS al CERN di Ginevra. Venerdì 31 gennaio, alle ore 15.00, nell'Aula Magna del Polo Fibonacci, il professor Tonelli terrà una lectio magistralis intitolata "Da Galileo al bosone di Higgs. Pisa crocevia delle scienze", un incontro aperto a tutta la cittadinanza, in cui racconterà i retroscena di una scoperta premiata con il premio Nobel per la Fisica nel 2013. Seguirà un confronto diretto con il pubblico.

L'evento, organizzato dal dipartimento di Fisica in collaborazione con il Comune di Pisa e l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, sarà trasmesso in diretta streaming sul sito dell'Ateneo: http://videoreplay.unipi.it/replay/webcastShow.html?key=CW60gvHBsiji3gd.

Inoltre sarà possibile seguire la diretta Twitter dell'incontro sull'account @Unipisa. A raccontare la lectio ci saranno gli studenti della redazione Twitter dell'Università di Pisa. Già in questi giorni è possibile inviare domande per il professor Tonelli usando l'hashtag #lectiotonelli.

Pisa e il bosone di Higgs
C'è molto dell'Università di Pisa e degli altri istituti di ricerca pisani nel team di scienziati che ha scoperto la cosiddetta "particella di Dio", cioè il bosone di Higgs grazie al quale ogni cosa ha una massa. Sono oltre 120, infatti, i ricercatori che si sono formati a Pisa e che hanno lavorato al progetto durante i venti anni necessari per condurre a termine l'esperimento, il più importante mai tentato sia per risorse investite che per studiosi coinvolti.

Molti di loro hanno avuto un ruolo da protagonisti. Tra i principali ricercatori figura certamente Guido Tonelli, laureato in Fisica all'Ateneo pisano nel 1975 e docente ordinario nello stesso Ateneo per anni prima di diventare ricercatore associato all'Istituto nazionale di fisica nucleare.

Il professor Guido Tonelli, alla guida dell'esperimento CMS nel periodo in cui è stata programmata e avviata la "caccia" al bosone di Higgs, è attualmente Senior Staff Scientist al Cern. Ha lavorato nel campo della fisica delle particelle elementari, partecipando a esperimenti al Cern e al Fermilab di Chicago. Fra i suoi contributi principali si contano le prime misure di precisione della vita media dei mesoni charmati, test sperimentali del Modello Standard delle interazioni fondamentali e ricerche di nuova fisica. A metà dicembre del 2011, il professor Tonelli ha presentato in un seminario congiunto al CERN insieme a Fabiola Gianotti, la prima evidenza sperimentale della presenza del bosone di Higgs intorno a 125GeV di massa, risultato che è stato poi definitivamente confermato e premiato con il Nobel a Peter Higgs e François Englert nello scorso mese di ottobre.

Radio FlagRadioeco, la radio degli studenti dell'Università di Pisa, attraverso il format Déjà la nuit ottiene un premio radiofonico internazionale.

Il social network RadioFlag, che riunisce e mette in comunicazione le maggiori college radio del mondo, ha insignito Déjà la nuit come "Best music show" all'interno dei "Radio Star Awards – Fall Edition 2013".

La piattaforma Radioflag, creata da studenti di Newport (California), permette a dj, speaker e ascoltatori di ogni angolo del globo di interagire in diretta, attraverso un sistema integrato di ascolto on-air delle singole stazioni e twitting (scrittura di brevi messaggi).

Ogni stagione RadioFlag premia le migliori emittenti, e anche i migliori artisti che sono stati segnalati dalle stazioni radiofoniche. Nel board dei giudici sono presenti professionisti del settore radiofonico, redattori di Radiostar Blog e i curatori di RadioFlag.
 

dejalanuitI format vincitori sono scelti in base all'abilità nel far crescere il loro pubblico, nel mantenere il contatto con ascoltatori, oltre all'attenzione per la qualità del suono e per la ricerca di nuova musica e di artisti emergenti, contribuendo così alla creazione di un format innovativo dai contenuti originali.

Il premio per la stagione autunno 2013 è stato assegnato a Déjà la nuit e a Radioeco, insieme a WBGU 88.1FM (Bowling Green, Ohio), CIUT 89 FM (Toronto, Canada), WXUT 88.3FM (Toledo, Ohio).

dejalanuit_giuliaflavioDéjà la nuit è un format musicale condotto da Giuseppe F. Pagano e Giulia Marchetti, una realtà consolidata nel palinsesto della radio d'ateneo di Pisa in quanto giunge quest'anno alla sua terza stagione di programmazione. La sua particolarità è di mettere insieme un sound notturno con una propensione alla ricerca sonora, saltando gli steccati di genere. Già nel 2013 un articolo sull'Huffington Post Italia l'aveva menzionato tra i migliori format presenti sulle web radio italiane. L'indirizzo musicale di Déjà la nuit rispecchia un'attenzione che l'intera emittente Radioeco coltiva sin dalla nascita nei confronti del mercato musicale emergente, così da favorire un ascolto consapevole e libero.

Per la radio dell'Università di Pisa il premio di RadioFlag costituisce un riconoscimento internazionale che s'inserisce in un percorso "globale" che da due edizioni trova compimento nella partecipazione di Radioeco al World Radio College Day, una staffetta radiofonica di 24 ore che nell'ultima edizione ha coinvolto ben 700 emittenti universitarie in 43 diversi paesi.

Link utili:
Pagina fan Radioeco: https://www.facebook.com/Radioeco
Pagina fan Déjà la nuit: https://www.facebook.com/DejaLaNuit
Link ai podcast di Déjà la nuit: http://radioeco.it/programmi-e-podcast/33/



 

giorna_memoria__2014Il 22 gennaio l'Università di Pisa ha dato il via agli appuntamenti cittadini dedicati alla Giornata della Memoria con l'incontro "Figure della Memoria, Momenti della Storia" organizzato insieme al Centro Interdipartimentale di Studi Ebraici (Cise). Oggi, in occasione della Giornata della Memoria, pubblichiamo un intervento della professoressa Maria Antonella Galanti, prorettore per i Rapporti con il Territorio dell'Ateneo, che è stata una delle promotrici dell'iniziativa del 22.

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Il 27 gennaio 1945 fu il giorno della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz. Le immagini dei pochi superstiti, dei luoghi e degli strumenti di tortura e di morte hanno fatto il giro del mondo e non ci sarebbe bisogno di celebrare una giornata della memoria per ricordarcele. Sono impresse nella nostra mente, sono parte integrante del nostro immaginario e ci hanno commosso o generato raccapriccio molte volte, nel corso del tempo, indelebili metafore di ogni insensatezza umana. Sono immagini terribili perché testimoniano l'esistenza, negli esseri umani, anche di una tensione a distruggere e a misurare il proprio valore in termini di rapporti di forza e di potere attraverso la sopraffazione ai danni di chi si trovi in condizione di maggiore fragilità sociale o debolezza contrattuale.

Non servirebbe a niente, perciò, questa giornata, se la intendessimo come una sorta di rituale risarcimento morale nei confronti degli ebrei e insieme a loro di tutte quelle comunità o insiemi di persone che sono state oggetto della violenza nazista, fino allo sterminio di massa: i dissidenti politici comunisti, socialisti e social-democratici, le persone omosessuali, i Rom, i malati psichici, i soggetti con disabilità e gli appartenenti, in generale, a religioni diverse da quella cattolica. Si tratta, invece, di conservare memoria e consapevolezza della storia che coinvolge noi tutti, cioè di ciò che è stato possibile accadesse in Europa, nello spazio nero delle dittature che collega i due profondi abissi delle guerre mondiali.

Memoria e oblio sono due esperienze strettamente intrecciate. È l'oblio che rende possibile la memoria come strumento vivo e attivo di lettura del presente e di progettualità rispetto al futuro. È l'oblio, cioè, che mettendo in ombra il resto permette di dirigere la luce sulla specifica esperienza che in una determinata circostanza si vuole rendere attuale. Non per farne testimonianza di un passato ibernato nella distanza storica, ma per rendere quel passato metafora viva del presente, capace di lasciare emergere il filo di paura e di speranza progettuale che lega l'ieri all'oggi ed entrambi al futuro.

I campi di concentramento possono apparire, a un primo sguardo, un'esperienza lontana nel tempo, ma altrettanto non si può dire, purtroppo, dell'idea che li sorreggeva e che rappresenta un pericolo sempre attuale. Un pericolo subdolo, strisciante, spesso invisibile: l'omologazione degli individui gli uni agli altri, l'eliminazione di ogni differenza così da rendere le persone passivo oggetto di controllo e di dominio. Oggi assistiamo, infatti, all'emergere di nuovi razzismi, non di rado suffragati da riedizioni di semplificanti riduzionismi di tipo biologico, mentre l'enfatizzazione della dimensione tecnica rischia di trasformarla in fine delle nostre scelte anziché in mezzo per migliorare la qualità delle relazioni umane e in generale della nostra vita.

Maria Antonella Galanti

matricolandosiSono in crescita di quasi quattro punti percentuali le immatricolazioni ai corsi di laurea triennale e a ciclo unico dell'Università di Pisa. Secondo i dati elaborati dall'Ufficio programmazione, valutazione e statistica dell'Ateneo, i nuovi iscritti all'anno accademico 2013/2014 sono 8.199 contro i 7.915 registrati l'anno passato. La differenza è dunque di 284 immatricolati, pari a circa il 3,6%.

L'aumento di immatricolazioni riguarda diverse aree disciplinari e molti dipartimenti. In termini assoluti, i maggiori incrementi si registrano ai dipartimenti di Biologia, con 209 matricole in più rispetto allo scorso anno, di Filologia, letteratura e linguistica (+51) e di Civiltà e forme del sapere (+44) - a conferma dell'attrattività dei settori umanistici - oltre a quelli di Ricerca traslazionale e delle nuove tecnologie in medicina e chirurgia e di Ingegneria dell'informazione (entrambi a +41).

In numeri assoluti, i dipartimenti con più immatricolati sono Economia e management con 1.094, Ingegneria civile e industriale (754), Civiltà e forme del sapere (691), Filologia, letteratura e linguistica (666) e Giurisprudenza (661).

I dati relativi alle iscrizioni al primo anno delle lauree magistrali, ancora provvisori, registrano invece una crescita di oltre sette punti percentuali, passando dalle 2.308 dell'anno scorso alle 2.472 del 2013/2014 (+164 e 7,1%).

In termini assoluti, il maggiore aumento è nei tre dipartimenti dell'area ingegneristica, con 108 nuovi iscritti in più rispetto allo scorso anno, pari al 20,1%. Risultati significativi sono anche nei settori scientifici di base (Fisica, Matematica e Chimica) e di Scienze della terra, in quelli umanistici e medici.

Ne hanno parlato:
Tirreno Pisa
Nazione Pisa
TirrenoPisa.it
NazionePisa.it 
PisaToday.it
PisaInformaFlash.it

sapienza

Il Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo comunica che, relativamente agli impegni assunti nella riunione del 20 dicembre 2013 alla presenza del Ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Massimo Bray, e di quello dell'Istruzione, Maria Chiara Carrozza, si è tenuto a Pisa un incontro operativo finalizzato a ripristinare i servizi della Biblioteca Universitaria di Pisa, dando inizio alle attività di consolidamento e di risanamento del Palazzo della Sapienza, così come risulta dall'approfondito studio realizzato dai tecnici dell'Università e del Ministero.

L'incontro, al quale hanno partecipato il Segretario Generale Antonia Pasqua Recchia, il Direttore regionale Isabella Lapi, il Rettore Massimo Augello, il Responsabile dell'Ufficio protezione civile del Comune di Pisa, Luca Padroni, e rappresentanti e tecnici delle Amministrazioni coinvolte, è iniziato dopo un sopralluogo nel Palazzo della Sapienza e nella sede del San Matteo. Preliminarmente è stato definito che nell'ex convento del San Matteo si collocherà una definitiva sede distaccata della Biblioteca Universitaria, che ospiterà fondi omogenei selezionati dalla Direzione della Biblioteca, nella misura necessaria ad alleggerire i carichi della sede storica, secondo le prescrizioni dello studio tecnico. È stato inoltre definito che l'intero complesso del San Matteo sarà oggetto di riqualificazione e rilancio.

La prima fase delle attività consisterà nel trasferimento dal Palazzo della Sapienza alla sede del San Matteo dei volumi selezionati. Questa operazione precede l'intervento di redistribuzione dei libri all'interno della sede principale della Biblioteca nel Palazzo della Sapienza secondo un piano tecnico concordato con la soprintendenza e coerente con le prescrizioni tecniche. La sede di San Matteo potrà accogliere i volumi dalla seconda metà del mese di marzo prossimo. Conseguentemente nella sede principale della biblioteca si effettueranno gli interventi di miglioramento già individuati nello studio tecnico. È stato concordato anche lo sviluppo di un progetto complessivo di consolidamento, restauro e riqualificazione del Palazzo della Sapienza in piena sintonia e condivisione degli impegni e delle responsabilità fra le istituzioni.

Il progetto sarà elaborato nell'ambito di un più ampio accordo di collaborazione fra Ministero e Università per la valorizzazione dell'intero Palazzo - che tornerà ad ospitare le attività di Giurisprudenza e Scienze politiche - attraverso un percorso che individuerà le diverse azioni e le risorse economiche necessarie per la riapertura in sicurezza dell'edificio, sulla base di una nuova ordinanza del sindaco di Pisa.

mit logoResearch will be carried out jointly with the American counterparts in the different scientific fields, with work on a wide range of projects: from the study of coastal rock shaping, to the conservation of the biodiversity of the ecosystems; from new materials of particular technological interest to the analysis of the reaction of masonry walls under seismic action. The evaluation of the projects presented in the second call of the MIT-UNIPI agreement sealed in 2012 and aimed at promoting new collaboration in research between the University of Pisa and Massachusetts Institute of Technology in Boston has now been concluded. Four of the eleven proposals put forward have been chosen for funding by the Advisory Board and these join the five previous projects chosen last July.

The winners are Marta Pappalardo from the Department of Earth Sciences, with the project "Assessing the effect of Biota on coastal Rock Surface", Lisandro Benedetti Cecchi from the Department of Biology, "Critical Slowing Down and Early Warning Indicators of Regime Shifts", Valentina Domenici from the Department of Chemistry, "Energy Storage Devices and Actuators based on Composites of Liquid Crystal Elastometers" and Riccardo Barsotti from the Department of Civil and Industrial Engineering, "Mechanical Models for Masonry Walls under Seismic Action". The projects will be carried out in collaboration with a PI (Principal Investigator) from MIT and the activities will take place from January 2014 to August 2015.

For the University of Pisa this collaboration with MIT is of considerable importance due to the prestigious reputation of the American institute which is considered universally to be at the apex of scientific research. In Italy MIT had previously only collaborated actively with the Polytechnic Institutes of Milan and Turin: Pisa is therefore the first non-specialized Italian university to have undertaken a partnership of a broader nature. The three-year convention will cover all the scientific fields with priority given to the sectors of Energy, Information and Communication Technologies and Life Sciences which relate directly to three of the Tuscan technological districts. The MIT-UNIPI project was born with the aim of fostering cooperation between researchers and teaching staff from MIT and the University of Pisa on new and advanced projects.

The projects

Marta Pappalardo«Assessing the effect of Biota on coastal Rock Surface»
Marta Pappalardo
The diverse landforms of coastal areas are affected by the activity of sessile biota such as mussel and barnacle. While their amount and species are known to be sensitive to environmental change, it is not clear how they are able to shape coastal landform. Lack of such the knowledge prevents us from understanding the significance of the impact of biota on the long term evolution of coastal landform. Here we propose to combine a materials and environmental science approach at the intersection of mechanics and biology, and hypothesize that the activity of sessile biota alters the surface property of coastal rock by changing its mechanical strength and chemical composition. This project brings together experimental and computational efforts to quantify those effects as well as to understand their mechanism. We hypothesize that bioerosion occurs at the interface between biota and coastal rock and cause the rock surface to lose its strength, which couples with wave erosion to shape landforms. Our results can be used to quantify the effect of biota on coastal landforms, which are important for environmental policies and life design of construction in coastal areas, and provide complementary advances in biology and engineering. Our project involves the exchange of students and scientific experimentation, and will strengthen the ties between MIT and Unipi and open opportunities for future funding. The materials science point of view coupled with structural mechanics introduces a mechanistic approach to explain a crucial environmental effect that can have broad implications on the ecology of sessile biota.

Lisandro Benedetti Cecchi

«Critical Slowing Down and Early Warning Indicators of Regime Shifts»
Lisandro Benedetti Cecchi
Anticipating regime shifts in complex systems is important given the potential impacts that these transitions may have on humanity. Recovery from small perturbations decreases close to a critical threshold in these systems, a phenomenon known as critical slowing down. Perturbation experiments with microbial populations have supported this hypothesis under controlled laboratory conditions, but evidence from real ecosystems remains rare. We will use rocky intertidal communities of algae and invertebrates with well characterized alternative states as a model system to provide an experimental test of critical slowing down in naturally fluctuating environments. We will implement canopy perturbation experiments using a design similar to that employed in laboratory tests of critical slowing down, to test the hypothesis that recovery in space will decrease as the system approaches the tipping point separating a canopy-dominated from a turf-dominated community. Showing that advance warning of critical thresholds is achievable in real ecosystems is necessary before we can confidently apply the proposed early warning indicators of regime shifts in environmental conservation and management.


Valentina Domenici «Energy Storage Devices and Actuators based on Composites of Liquid Crystal Elastometers»
Valentina Domenici 
Liquid Crystalline Elastomers (LCEs), also known as "artificial muscles" or "shape memory" actuators can undergo controlled shape changes in response to external stimuli. Some well-known examples include nematic polysiloxane-based LCE thin films, which contracts with increasing temperature, and LCEs doped or chemically modified with azobenzene derivatives, which reversibly expands/contracts with the application of UV-vis light at specific wavelengths. However, few examples exist in which LCE films change shape in response to the application of an external voltage or controlled current; in all known cases, voltage or current-responsive LCE systems are doped with nanoparticles or covered by conductive layers. The mechanism of functioning of these bilayered films or composite films is currently not understood. Furthermore, while changes in chemistry at the interface between the "soft" liquid crystalline phase and the conductive or electro-active material can affect the response, the molecular phenomena governing this behavior are unknown. In the proposed project, we will use a combination of closely coupled experimental (spectroscopic and electrochemical methods) and computational techniques to develop a fundamental understanding of the role of interface structure and chemistry in determining the micro and macroscopic properties of a range of functionalized LCEs coated with conductive polymers or metal oxide thin films. The project proposed by Valentina Domenici (UNIPI, Pisa), who is expert on LCE materials, and Alexei Kolpak and Yang Shao-Horn (MIT, Boston) focuses on the chemical-physical study of the interface between these double-layered systems. The results from this project will enable rational design of novel LCE-based functional materials with tailored properties that may be used in a wide range of applications, such as energy conversion and storage micro-systems and micro-actuators.


«Mechanical Models for Masonry Walls under Seismic Action»
Riccardo Barsotti
Riccardo BarsottiMasonry structures represent the great majority of the architectural heritage of European countries. The conservation and restoration of this heritage calls for proper assessment of the actual conditions and structural capacity of masonry structures. As is well known, such problems are not straightforward to solve, and no general solution method is available at present. In this research we will focus on analyzing the mechanical response of historical masonry walls under in-plane or out-of-plane actions, both vertical (dead or live loads) and horizontal (seismic actions). Both limit analysis and nonlinear elastic models will be used. The influence of the main geometrical parameters (unit type and size, texture, number of leaf, etc.) will be studied, highlighting the role played by each parameter. Bennati and OchsendorfOur intention is to check whether simple structural models can provide useful indications for the basic case of a masonry panel. Based on such indications, a mechanical model describing a masonry wall can be formulated, thus allowing for the analysis of a whole masonry construction utilizing both analytical and numerical methods. This can provide both a sensitivity analyses as well as a comparison between the numerical and analytical solutions. To achieve this goal, both the finite element (FEM) and the discrete element methods (DEM) will be employed. In particular, DEM could be used for the dynamic analysis of masonry panels viewed as an assemblage of blocks. A comparison with the numerical and experimental results available in the literature will then be performed.

 

 

 

 

 


 


 

Logo MITInsieme ai colleghi statunitensi condurranno ricerche nelle varie aree scientifiche, lavorando a progetti con le finalità più diverse: dallo studio del modellamento delle rocce costiere, alla conservazione della biodiversità degli ecosistemi; da nuovi materiali di notevole interesse tecnologico, all'analisi del comportamento di costruzioni in muratura soggette ad azioni sismiche. Si è conclusa la valutazione dei progetti presentati in risposta alla seconda call dell'accordo MIT-Unipi sottoscritto nel 2012, per promuovere nuove collaborazioni di ricerca tra l'Università di Pisa e il Massachusetts Institute of Technology di Boston. Tra le undici proposte arrivate, sono stati selezionati e finanziati dall'Advisory Board quattro nuovi progetti, che vanno ad aggiungersi ai primi cinque già scelti lo scorso mese di luglio.

I vincitori sono Marta Pappalardo del dipartimento di Scienze della Terra, con il progetto "Assessing the effect of Biota on coastal Rock Surface", Lisandro Benedetti Cecchi del dipartimento di Biologia, "Critical Slowing Down and Early Warning Indicators of Regime Shifts", Valentina Domenici del dipartimento di Chimica, "Energy Storage Devices and Actuators based on Composites of Liquid Crystal Elastometers", 
e Riccardo Barsotti del dipartimento di Ingegneria civile e industriale, "Mechanical Models for Masonry Walls under Seismic Action". I progetti saranno realizzati in collaborazione con un PI (Principal Investigator) del MIT e le attività si svolgeranno dal mese di gennaio 2014 al mese agosto 2015.

Per l'Ateneo pisano la collaborazione con il MIT è particolarmente rilevante per il prestigio di cui gode l'istituzione statunitense, universalmente riconosciuta ai vertici della ricerca scientifica. In Italia il MIT aveva all'attivo collaborazioni su progetti specifici solo con i Politecnici di Milano e Torino: Pisa è stata dunque la prima Università generalista italiana a sottoscrivere una partnership di rilievo più ampio. La convenzione, di durata triennale, riguarderà tutte le aree scientifiche, con priorità ai settori dell'Energia, dell'ICT e delle Scienze della vita, che fanno diretto riferimento a tre dei distretti tecnologici toscani. Il progetto MIT-Unipi è infatti nato con l'obiettivo di sostenere in particolare la promozione di collaborazioni di ricerca tra i docenti del MIT e quelli dell'Università di Pisa su progetti aperti a tematiche nuove e avanzate.

I progetti

Marta Pappalardo «Assessing the effect of Biota on coastal Rock Surface»
Marta Pappalardo
Il progetto di ricerca si propone di indagare con un approccio quantitativo le interazioni fra quegli organismi marini, come mitili e balanidi, che vivono aderenti ai litorali rocciosi e i substrati ai quali essi si fissano. È noto infatti che la distribuzione di questi organismi varia in funzione delle modificazioni ambientali. La sfida scientifica consiste nel verificare in quale misura essi svolgano un ruolo nel modellamento delle rocce lungo costa e quindi se, in ultima analisi, le loro variazioni in risposta alle modificazioni ambientali abbiano un impatto sull'evoluzione a lungo termine dei paesaggi costieri. L'opportunità che offre questo progetto è quella di avvalersi delle sofisticate tecniche di misura delle proprietà meccaniche delle rocce che hanno messo a punto i ricercatori del dipartimento di Ingegneria civile e ambientale del MIT, per ottenere indicazioni sui tassi di erosione delle rocce lungo costa. Comprendere i meccanismi attraverso i quali le forme del rilievo evolvono ha importanti implicazioni per la pianificazione degli interventi di protezione dei litorali e, in ultima analisi, per le politiche ambientali in aree costiere.
 

Lisandro Benedetti Cecchi«Critical Slowing Down and Early Warning Indicators of Regime Shifts»
Lisandro Benedetti Cecchi 
Il progetto valuta la possibilità di anticipare transizioni verso stati alternativi (regime shifts) in sistemi ecologici naturali mediante la sperimentazione sul campo. Vi è una crescente preoccupazione che la continua antropizzazione della biosfera possa innescare regime shifts in molti ecosistemi naturali, con conseguente perdita di biodiversità e di servizi. Recenti esperimenti con popolazioni di microorganismi hanno mostrato come sia possibile anticipare un regime shift in condizioni controllate di laboratorio. Il nostro studio si popone di estendere queste analisi a ecosistemi naturali, utilizzando i popolamenti ad alghe e invertebrati di coste rocciose come modello di studio. Sarà valutata l'ipotesi secondo cui la capacità di recupero del sistema da piccole perturbazioni dovrebbe diminuire lungo il gradiente di perturbazione dello strato algale arborescente (critical slowing down). L'esperimento permetterà inoltre di valutare se gli indicatori indiretti proposti per anticipare regime shifts, quali l'aumento di autocorrelazione e di varianza, si comportano come previsto dalla teoria in condizioni naturali. I risultati diranno se questi indicatori sono effettivamente utilizzabili per anticipare regime shifts in ecosistemi naturali con importanti implicazioni per la conservazione e la gestione ambientale.
 

Valentina Domenici «Energy Storage Devices and Actuators based on Composites of Liquid Crystal Elastometers»
Valentina Domenici
Il progetto riguarda alcuni materiali compositi di notevole interesse tecnologico costituiti da un film a doppio strato in cui la componente principale è data da un particolare tipo di materiale "soft" che è in grado di modificare la propria forma (allungarsi e accorciarsi) cambiando la temperatura: gli elastomeri liquido cristallini. Ricoprendo questi film con polimeri conduttori, strati sottili di metalli o di ossidi metallici è possibile osservare una variazione di forma, reversibile e controllata, applicando altri tipi di stimoli esterni, come i campi elettrici. Questi film a doppio strato quindi sono utilizzabili non solo come attuatori, ma anche come micro-dispositivi in grado di convertire varie forme di energia: termica, meccanica ed elettrica, ad esempio. Il progetto riguarda lo studio chimico-fisico dei meccanismi alla base del funzionamento di questi materiali a doppio strato, con particolare attenzione ai fenomeni all'interfaccia tra i due materiali. A questo scopo verranno combinate tecniche spettroscopiche (V. Domenici, UNIPI Pisa), tecniche elettrochimiche (Y. Shao-Horn, MIT Boston) e computazionali (A. Kolpak, MIT Boston).
 

«Mechanical Models for Masonry Walls under Seismic Action»
Riccardo Barsotti
Riccardo BarsottiIl progetto di ricerca, che sarà sviluppato da Riccardo Barsotti (a sinistra) insieme a Stefano Bennati, docenti del dipartimento di Ingegneria civile e industriale dell'Università di Pisa, e da John Ochsendorf, del dipartimento di Architettura del MIT di Boston (a destra), ha per oggetto le costruzioni in muratura, una tipologia costruttiva che costituisce la maggior parte del patrimonio architettonico nel territorio italiano ed europeo.
Bennati OchsendorfLo studio sarà affrontato con i metodi e gli strumenti teorici che sono propri della Meccanica dei solidi e delle strutture, in particolare quelli riconducibili all'analisi limite e ai modelli elastici non lineari delle strutture. L'attività di ricerca si articolerà in più fasi. In una prima fase si procederà allo studio del comportamento sotto carico e della capacità portante ultima dei singoli elementi strutturali presenti nelle costruzioni murarie, quali pannelli, volte o archi. L'ipotesi, già oggetto di numerosi altri studi precedenti, è che l'utilizzo di semplici modelli meccanici consenta una descrizione sommaria ma efficace del loro comportamento. In seguito, basandoci sui risultati ottenuti, si elaboreranno schemi più complessi, rivolti all'analisi di porzioni più ampie di un intero edificio in muratura. Infine, verranno esaminati casi studio ritenuti particolarmente significativi.

Ne hanno parlato:
TirrenoPisa.it 
NazionePisa.it
Greenreport 
Controcampus 
StampToscana 
gonews.it
PisaInformaFlash.it 

La CittadellaLa Regione sosterrà concretamente la realizzazione della Cittadella Galileiana a Pisa. Lo ha assicurato il presidente Enrico Rossi, al termine di un incontro che ha avuto martedì 7 gennaio nel suo ufficio di Firenze con il sindaco Marco Filippeschi (accompagnato dall'assessore Maria Luisa Chiofalo e dall'architetto Roberto Pasqualetti, progettista e direttore dei lavori) e con il rettore dell'Università Massimo Mario Augello.

Mentre nel centro città sono i corso i lavori previsti dai due progetti Piuss dedicati (il recupero delle aree del vecchio macello e delle "stallette"), Comune e Università lavorano a un piano di gestione degli spazi, che saranno dedicati ad attività di ricerca, di start up di impresa e di divulgazione scientifica. Il tutto per dare vita a un parco incastonato nel cuore della città, luogo di animazione e di "atmosfera scientifica". Si è partiti, hanno spiegato gli amministratori al presidente Rossi, da una ricognizione a tutto campo sulle identità dei parchi scientifici e tecnologici esistenti per poter disegnare così in maniera originale lo spazio pisano e mettere a punto un progetto sostenibile.

"Stipuleremo un protocollo di intesa – ha detto il presidente Rossi – e prenderemo impegni finanziari precisi rapidamente, perchè il progetto vada in porto e sia possibile presentarci con risultati concreti nel corso del 2014, anno galileiano".

Il rettore Augello ha ricordato "l'iter avviato tempo fa insieme al Comune, con cui abbiamo una sintonia tale che ha convinto il governatore, cui siamo grati. Rossi ha dimostrato una disponibilità forte che fa compiere un salto di qualità a Pisa. L'Università farà la sua parte per arricchire il concetto di 'Cittadella galileiana' ben oltre i Vecchi Macelli: potenzieremo il sistema museale d'Ateneo e investiremo sull'Orto Botanico, che è il più antico d'Europa".

"La 'Cittadella Galileiana' è un motore importantissimo per promuovere le scienze e per creare nuovo turismo, specialmente giovane – ha detto il sindaco Filippeschi - tutto questo è nella vocazione e negli interessi di Pisa e avverrà a poche centinaia di metri dalla Torre. Inoltre, questo progetto sarà un volano per il Parco della Cittadella, uno spazio d'importanza cruciale nel master plan del Piuss progettato da David Chipperfield, che il Comune ha acquistato dallo Stato per valorizzarlo e toglierlo all'abbandono". "Ciò – ha concluso Filippeschi – deve essere visto insieme al Museo delle Antiche Navi di Pisa, che il Mibac è impegnato a realizzare, e ai recuperi, già compresi nel Piuss, dell'Arsenale Repubblicano e della Torre Guelfa dato che pure gli spazi per le imprese innovative, che porteranno lavoro e risorse per la gestione del complesso, sono una tessera decisiva del mosaico. Con il contributo essenziale della Regione e con una collaborazione di grande valore e prospettiva tra Comune e Università, si disegna concretamente il futuro della nostra città".

locandina Vieni a fare un'impresa hi-tech"Vieni a fare un'impresa high tech" è l'invito che le istituzioni del sistema universitario e della ricerca pisano (Università di Pisa, Scuola Superiore Sant'Anna, Scuola Normale Superiore, Area della ricerca Cnr) rivolgono a studenti, dottorandi, assegnisti, ricercatori, docenti: per venerdì 10 gennaio, al Polo Carmignani in piazza dei Cavalieri a Pisa, con inizio alle ore 9.30, è infatti prevista la giornata informativa sui percorsi da intraprendere per chiunque voglia tentare (con successo) la strada della creazione d'impresa puntando sul settore high-tech.

La singolarità di questa iniziativa è data anche dal fatto che saranno possibili colloqui individuali per presentare e per valutare, real time, le idee che i partecipanti vorranno presentare e che sottoporranno all'attenzione di possibili finanziatori. Il pubblico sarà parte attiva di questa giornata e non si limiterà ad ascoltare le presentazioni, ma potrà interagire con i rappresentanti del mondo universitario e della ricerca. L'incontro servirà inoltre a presentare due iniziative, "Seed Lab" e "Intel Business Challenge", altrettante competizioni d'impresa che si pongono l'obiettivo ambizioso di selezionare le idee e le relative tecnologie che, da ora a cinque anni, potranno contribuire a rivoluzionare il mondo e che si propongono di accompagnarle con un percorso di finanziamento e di creazione d'impresa.

Per chiunque abbia un'idea high tech, il primo passo per concretizzarla consiste nel partecipare a questa giornata. Il sistema universitario e della ricerca pisano si pone ai vertici delle classifiche nazionali per numero di brevetti e di aziende innovative create, grazie alla presenza di istituzioni di riconosciuta eccellenza che rendono il "terreno" particolarmente fertile e adatto alla nascita, con tutte le "cure", di nuove aziende nel settore high tech, uno di quelli che affronta con successo la lunga crisi e che, anzi, ne può rappresentare una delle vie di uscita.

Il programma della giornata prevede gli interventi di Andrea Piccaluga, Delegato al trasferimento tecnologico della Scuola Superiore Sant'Anna; di Paolo Ferragina, Prorettore per la ricerca applicata e l'innovazione dell'Università di Pisa; di Stefano Marmi, Delegato al trasferimento tecnologico della Scuola Normale Superiore; di Domenico Laforenza, Presidente dell'Area della ricerca Cnr di Pisa. Seguiranno le domande di approfondimento e i colloqui individuali.

Anche quest'anno la Young Ambassadors Society, in collaborazione con il Governo italiano e il Ministero degli Affari Esteri, sta reclutando le delegazioni giovanili italiane che prenderanno parte agli eventi giovanili ufficiali paralleli ai G8/G20 di Russia e Australia.

Lo svolgimento dei Summit avviene in maniera speculare a quello dei veri G8/G20, prevede le stesse modalità procedurali, così come la produzione di un Final Communiqueè che rappresenta la posizione dei giovani riguardo i temi in agenda dei leader globali e che viene consegnato ai capi di Stato del G8/G20.

Gli eventi

Y8 MoscowA Mosca, dal 14 al 17 maggio 2014, si svolgerà l'evento giovanile ufficiale parallelo al G8.

Quattro i grandi temi che verranno discussi:

1. Sicurezza internazionale (comprese le questioni in materia di antiterrorismo, le droghe illegali, ecc)
2. Cooperazione allo sviluppo internazionale (comprese le questioni sulla salute, la lotta contro l'HIV / AIDS e le nuove malattie infettive, la sicurezza alimentare, l'istruzione, i MDGs )
3. La sicurezza energetica e il cambiamento climatico
4. Sicurezza delle informazioni e la loro disponibilità

YAS è alla ricerca di cinque studenti di talento o giovani professionisti che rappresenteranno l'Italia all'Y8.

Scadenza per inviare la propria application all'Y8 Russia: 15 gennaio 2014.


Y20 SidneyA Sidney, dal 12 al 15 luglio 2014 avrà luogo l'Y20: il vertice internazionale che ospiterà 120 giovani delegati provenienti dai paesi membri del G20.

La visione del Y20 per il 2014 è duplice, influenzare il presente e plasmare il futuro. Temi chiave di quest'anno sono:

1. Crescita e la creazione posti di lavoro
2. Cittadinanza globale
3. Sviluppo sostenibile

YAS sta reclutando cinque brillanti studenti o professionisti che rappresenteranno il proprio Paese al Summit Y20. Il governo australiano coprirà tutti i costi del Summit. Ogni delegato sarà responsabile per le proprie spese di trasposto da / per Sidney (costi di transito e assicurazione di viaggio).

Scadenza per inviare la propria application all'Y20 Australia 15 gennaio 2014.


Requisiti

• età compresa tra 18 e 30 anni
• ottima conoscenza della lingua inglese
• valido documento di viaggio

Vai sul sito www.youngambassadorssociety.org, diventa Socio YAS e invia la tua application.

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