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Nell'ambito della mostra "Balle di Scienze", promossa dalla Fondazione Palazzo Blu e curata da INFN, Università di Pisa e Scuola Normale Superiore per celebrare il 450° anniversario della nascita di Galileo Galilei, martedì 6 Maggio alle ore 17.30 nell'Auditorium di Palazzo Blu il professor Samuel Chao Chung Ting,Samuel Ting del Massachusetts Institute of Technlology e del Cern, Premio Nobel per la Fisica del 1976, terrà un seminario dal titolo: "Encounters with Experimental Physics and the Galilean Method". Nella sua prolusione, in lingua inglese, il professor Ting riassumerà la sua esperienza personale di oltre mezzo secolo di attività nella realizzazione di esperimenti di alta precisione e racconterà gli insegnamenti che ha dedotto da questa sua lunga avventura nella fisica sperimentale.

Samuel Chao Chung Ting è nato nel 1936 ad Ann Arbor, nel Michigan, e dal 1969 insegna al MIT di Boston. Nel 1976 Ting ha ricevuto il Premio Nobel per la Fisica, insieme a Burton Richter dello Stanford Linear Accelerator Center, per la scoperta del mesone J/ψ. I due fisici furono prescelti dal Comitato Nobel "per il loro lavoro pioneristico nella scoperta di una particella elementare pesante di nuovo tipo". La scoperta era stata fatta nel 1974 quando Ting era alla guida di un gruppo di ricerca del MIT che esplorava le frontiere della fisica delle particelle di alta energia. Attualmente il professor Ting sta guidando una collaborazione internazionale (AMS-02) che utilizza un grande rivelatore di particelle elementari installato sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) per studiare alcune problematiche fondamentali della fisica moderna, quali la presenta di antimateria nell'Universo, l'origine dei raggi cosmici e la natura della materia oscura.

5x1000 Sono ai nastri di partenza i due progetti finanziati dall'Università di Pisa con la campagna del 5x1000 dello scorso anno, scelti attraverso un sondaggio effettuato tra studenti e dipendenti dell'Ateneo e tra i cittadini pisani. I progetti, che riguardano il potenziamento dei servizi per gli studenti disabili e il sostegno ai settori dell'alimentazione e salute, sono stati illustrati a Palazzo alla Giornata dal rettore Massimo Augello e dai rispettivi responsabili scientifici, il prorettore alla Didattica e presidente della Conferenza nazionale universitaria dei delegati alla disabilità, Paolo Mancarella, e il direttore del Centro interdipartimentale di ricerca su Nutraceutica e alimentazione per la salute, Manuela Giovannetti. Alla conferenza era inoltre presente Marco Guidi, prorettore alla Comunicazione.

Nella stessa occasione è stata lanciata la nuova campagna del 5x1000 - che l'Università di Pisa dedica al potenziamento dei servizi agli studenti, già punto di forza dell'Ateneo, come emerge dalle diverse classifiche nazionali e internazionali delle migliori università. Gli obiettivi sono in particolare quelli di rafforzare le attività di orientamento in entrata, sostenere gli studenti nel loro percorso universitario e promuoverne la mobilità internazionale, valorizzare il collegamento tra studio e lavoro. Proseguendo nel percorso avviato nel 2013, anche quest'anno i settori da finanziare sono stati scelti attraverso un ampio sondaggio che ha coinvolto studenti, dipendenti e cittadini pisani.

I due progetti promossi lo scorso anno - "UniversABILità" e "Cibo e salute" - sono stati finanziati dal Consiglio di Amministrazione dell'Ateneo nella seduta del 16 aprile ed entrano ora in fase operativa.

Presentazione campagna 5x1000Il primo sviluppa un ambito di servizi per la disabilità da sempre molto incentivati e all'avanguardia nell'Ateneo pisano, mantenendo la centralità della persona e dei suoi bisogni e avvalendosi delle soluzioni tecnologiche più avanzate, individuate partendo dalle concrete esigenze degli studenti con disabilità. Le attività previste spaziano dalla facilitazione alla conoscenza e alla fruizione dei servizi già attivi alla mobilità all'interno delle strutture, dalla preparazione dei dispositivi da fornire agli studenti al supporto alla gestione degli stessi ausili tecnologici. Una parte del progetto mira inoltre a formare i docenti coinvolti nella didattica mediante apparecchiature adatte a rispondere alle esigenze degli iscritti disabili e a formare e coordinare gli studenti part time per l'assistenza diretta durante le lezioni e lo studio.

Il progetto "Cibo e salute" mira a diffondere a tutti i cittadini e ai consumatori le conoscenze scientifiche acquisite nei campi della nutraceutica, dell'alimentazione e della salute. Esso supporta le attività del Centro interdipartimentale di ricerca su Nutraceutica e alimentazione per la salute, di recente istituzione, che unisce 170 scienziati e sette dipartimenti dell'Università di Pisa, dai tre dell'area medica a Biologia, da Farmacia a Scienze veterinarie, fino a Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali. In particolare, prevede una serie di iniziative nei laboratori dell'Ateneo, al cui interno saranno prodotti alimenti con alto valore salutistico ed estratte sostanze benefiche dagli alimenti vegetali, sarà effettuata l'analisi dei fitochimici e saranno fatte prove di attività biologica di vari composti nutraceutici in vitro e in vivo. L'organizzazione di seminari e convegni, la produzione di materiale informativo e la pubblicità dei più importanti risultati scientifici presso il grande pubblico completano le azioni programmate nell'ambito del progetto.

malvaldi_chimicaCome il più classico degli assassini torna sempre sul luogo del delitto, così lo scrittore Marco Malvaldi è rientrato per una mattina al dipartimento di Chimica e Chimica industriale dell'Università di Pisa, dove ha trascorso diversi anni prima come studente e poi come ricercatore dell'Ateneo. L'occasione è stata data dall'esigenza di girare alcune scene di uno speciale sull'autore pisano, che andrà prossimamente in onda su Mediaset Premium Crime nell'ambito di un ciclo di trasmissioni dedicato agli scrittori italiani di gialli.

"In questo dipartimento - ha ricordato Malvaldi, girando all'interno del palazzo di via Risorgimento - sono stato dal 1992 al 2005, passando da studente a laureato, quindi a dottorato e assegnista di ricerca. Prima di abbracciare in pieno la carriera di scrittore, ho trascorso altri due anni da assegnista a Farmacia". Nel suo giro tra i corridoi e le aule del palazzo, Malvaldi si è soffermato in particolare su una stanza: "è qui - ha detto aprendo la porta - che ho scritto il mio primo libro, La briscola in cinque".

brasiliani_gruppo_2014_webEra solo una piccola rappresentanza dei 178 studenti brasiliani che quest'anno, grazie al programma Scienza senza frontiere, stanno frequentando vari corsi di laurea all'Università di Pisa. Dopo i primi mesi di lezione, i ragazzi hanno già superato i primi esami e alcuni di loro si sono riuniti per festeggiare i voti registrati sul libretto. "Scienza senza frontiere" è il programma di mobilità e internazionalizzazione promosso dalla presidente Dilma Rousseff che per il secondo anno consecutivo ha portato nella città della Torre decine di giovani studenti brasiliani, quest'anno con numeri triplicati rispetto alla prima mandata con "solo" 61 giovani. A Pisa gli studenti si sono iscritti a più di 40 corsi, tutti di ambito tecnico-scientifico, come prevede il programma: tra i corsi più frequentati ci sono Ingegneria edile-architettura e Ingegneria civile, Veterinaria, Scienze biologiche e Fisica.
 

1.Osnar_Obede_Da_Silva_AragaoOsnar Obede Da Silva Aragão, 22 anni, viene dalla Universidade Federal Rural do Rio de Janeiro e studia Agraria. A Pisa ha superato tre esami, tra cui "Tecniche vivaistiche" dove ha ottenuto un 28. È molto contento dell'esperienza a Pisa, attualmente vive con un altro ragazzo brasiliano, ma, appena arrivato, ha abitato con una famiglia italiana che lo ha accolto per i primi mesi in Italia.
 
 
 

2.Pollyana_Ruggio_Tristao_BorgesPollyana Ruggio Tristao Borges, 21 anni, viene dalla Universidade Federal de Minas Gerais e studia Fisioterapia. Per ora, a Pisa, ha dato due esami, "Organizzazione aziendale" e "Medicina legale", dove ha preso rispettivamente 30 e 28. Anche Pollyana, appena arrivata dal Brasile, ha abitato con una famiglia italiana dove ha potuto iniziare a parlare italiano. Adesso vive con altri studenti brasiliani, ma ha molti amici italiani.
 

3.Marcos_Machado_Rebeca_Rodrigues_e_RodriguesMarcos Machado, 27 anni, viene dalla Universidade Luterana do Brasil e studia Medicina. A Pisa ha già superato due esami con ottimi risultati, "Psichiatria" con 30 e "Nefrologia" con 25. Con lui è venuta dal Brasile anche la sua ragazza, Rebeca Rodrigues e Rodrigues, 23 anni, anche lei studentessa di Medicina della Universidade Luterana do Brasil. Qui a Pisa abitano insieme, condividendo questa importante esperienza di studio all'estero.

 
 

4.Ernani_VergnianoErnani Vergniano, 25 anni, viene dalla Universidade Federal do ABC dove studia Ingegneria ambientale. Qui a Pisa frequenta i corsi a Ingegneria dei trasporti e del territorio e anche per lui il primo esame è andato molto bene: ha superato "Indagini geotermiche e geofisiche" con un bel 27.

 

5.Jefferson_ScherrerJefferson Scherrer, 36 anni, viene dalla Universidade Paulista e studia Farmacia. Qui a Pisa ha già superato quattro esami, "Bioinformatica" con 24, "Biotecnologie farmaceutiche" con 30, "Biotecnologie farmacologiche" con 25 e "Inglese" con 30. A Pisa Jefferson continua a coltivare la sua passione per la musica: è entrato nel gruppo italiano di musica brasiliana "Pisana fulo" e fa parte del Coro e dell'Orchestra dell'Università di Pisa, dove suona il flauto.

 

6.Fernando_LucchesiFernando Lucchesi, 24 anni, viene dalla Universidade Estadual de Campinas e studia Informatica. Qui a Pisa ha superato due esami nel corso di Informatica umanistica, "Linguistica computazionale" con 28, e "Lingua latina" con 26. Come racconta il suo nome, Fernando ha origini italiane, il suo bisnonno era migrato in Brasile da Borgo a Mozzano, dove presto tornerà a trovare i parenti. A Pisa si è integrato molto bene e canta nel Coro della Chiesa di San Frediano dove ha conosciuto molti amici.
 

7.Artur_Teixeina_PereiraArtur Teixeina Pereira, 23 anni, viene dalla Universidade Federal de Lavras (UFLA) e studia Veterinaria. A Pisa ha già superato tre esami, "Tecnologia della riproduzione", "Andrologia" e "Semiotica medica", ma l'esperienza più importante l'ha fatta all'Ospedale didattico veterinario di San Piero a Grado, dove per la prima volta, sotto la supervisione del professor Iacopo Vannozzi, ha potuto partecipare a un intervento chirurgico su un gatto.



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Ne hanno parlato:
La Nazione Pisa
Il Tirreno Pisa

 

lisbonaIn occasione dell'Erasmus+Day, la giornata organizzata dall'Università di Pisa per promuovere il Programma Erasmus+, martedì 15 aprile, alla Stazione Leopolda, si è svolta la premiazione del concorso "Il mio Erasmus", il contest fotografico riservato agli studenti chiamati a raccontare in un'immagine la loro esperienza all'estero.

Vincitrice del concorso è risultata Joanna Pluta, con la foto (a destra) "Erasmus, il miglior libro sulla vita" scattata a Lisbona; al secondo posto Allegra Mazzeo, con "La serenità della Moschea blu" scattata a Istanbul; al terzo Giorgio Aprile, con "The Autumn in the Czech Republic" scattata a Terezin, nella Repubblica Ceca. A premiare i ragazzi durante la serata animata da Radioeco c'era la professoressa Alessandra Guidi, prorettore per l'Internazionalizzazione.

Al concorso fotografico hanno partecipato più di 150 ragazzi, che hanno inviato in totale 450 foto. Altre immagini hanno meritato una segnalazione speciale: "LBParigi" di Luca Bargagli; "Sulla cresta dell'onda", scattata a Weymouth (Inghilterra) da Luca Emanuele Facchini; "L'alba inizia prima per le mongolfiere", scattata a Göreme in Cappadocia (Turchia) da Martinus Hensgens; "Flashing Red Light Means GO", scattata a Siviglia da Serena Cortopassi. Ai tre vincitori del concorso sono andati come premi alcuni strumenti informatici - un notebook, un tablet e un e-book - da poter utilizzare per le loro attività didattiche.

Guarda la galleria di immagini con tutte le foto del concorso. 

Erasmus+Per promuovere il Programma Erasmus+ e il nuovo Bando Erasmus per la mobilità degli studenti, il 15 aprile l'Università di Pisa organizza l'Erasmus+Day, una giornata informativa che, con varie iniziative, farà scoprire tutte le opportunità di studio e tirocinio all'estero.

Per entrare nel clima europeo, già a pranzo, grazie alla collaborazione con il DSU Toscana, sarà possibile gustare piatti tradizionali di diversi Paesi europei alle mense universitarie di via Martiri, via Betti e via Cammeo. Leggi il menù.

Alle 19, alla Stazione Leopolda in Piazza Guerrazzi, avrà inizio il vero appuntamento con l'Erasmus+, organizzato in collaborazione con AEGEE Pisa, ESN Pisa, garagErasmus e Radioeco. Porteranno i loro saluti il rettore Massimo Augello, Maria Luisa Chiofalo, assessore alle Politiche socioeducative e scolastiche del Comune di Pisa, il prorettore all'Internazionalizzazione Alessandra Guidi e Francesco Malfatti di garagErasmus. Attraverso cibo, musica e intrattenimento, si potranno scoprire i dettagli del nuovo bando e ascoltare le storie di studenti Erasmus ed ex Erasmus che interverranno alla serata. Seguirà una apericena con menù europei e la premiazione del vincitore del concorso fotografico "Il mio Erasmus", con la proiezione delle foto inviate dagli studenti.

La serata si chiuderà con il Dj set by Radioeco.

ospiti_OpenPer gli Open Day della Ricerca dell'Università di Pisa, inaugurati giovedì 10 aprile con dibattiti, incontri e 32 stand della ricerca, arriva il giorno dell'evento organizzato nell'ambito dei "Dialoghi dell'Espresso". Venerdì pomeriggio, alle ore 16, appuntamento nell'Aula Magna del Polo Carmignani in Piazza dei Cavalieri con l'incontro "Spioni, spiati. Etica e democrazia" aperto dai saluti del rettore Massimo Augello e del direttore de "L'Espresso", Bruno Manfellotto. Subito dopo, la giornalista Stefania Maurizi intervisterà Julian Assange, il fondatore di WikiLeaks, che sarà in video collegamento dall'ambasciata dell'Ecuador a Londra in cui è rifugiato da alcuni anni. La discussione sarà approfondita con gli interventi dei giuristi Stefano Rodotà e Michele Ainis, del filosofo Remo Bodei, professore emerito dell'Università di Pisa, e del giornalista de l'Espresso Alessandro Gilioli.

La mattinata di venerdì sarà all'insegna della ricerca, con tre talk che presenteranno alcuni casi di ricerche innovative e di successo dell'Università di Pisa. Si inizierà alle ore 10 con "Humanities, linguistica e applicazioni multimediali": il prorettore alla Ricerca, Roberto Barale, e il responsabile Ricerca e Sviluppo di Nextworks, Nicola Ciulli, dialogheranno con i professori Gabriele Gattiglia, Alessandro Lenci, Enrica Salvatori e Mirko Tavoni. Alle ore 11 toccherà a "Spin-off: performance di creatività e innovazione", con il prorettore alla Ricerca applicata e all'Innovazione, Paolo Ferragina, che introdurrà i rappresentanti di BioCare, E-SPres3D, ExtraSolution, IV Tech e JOS Technology. Alle ore 12, "Meet the MIT Project" metterà a confronto il prorettore all'Internazionalizzazione, Alessandra Guidi, con alcuni degli studiosi pisani che stanno sviluppando progetti di ricerca insieme a colleghi del prestigioso MIT di Boston: Valentina Domenici, Gianluca Fiori, Michele Lanzetta e Marta Pappalardo. I tre incontri saranno coordinati dal giornalista Walter Daviddi.

Ne hanno parlato:
Espresso
Repubblica Firenze
Tirreno
Tirreno Pisa (12/04, 2)
Tirreno Pisa (12/04, 1)
Tirreno Pisa (11/04, 2)
Tirreno Pisa (11/04, 1)
Tirreno Pisa (04/04)
Nazione Pisa
Espresso.it (2)
Espresso.it (1)
RaiNews.it

Ansa.it (2)
Ansa.it (1)
Repubblica.it
RepubblicaFirenze.it
InToscana.it
PisaToday.it
PisaInformaFlash.it (2)
PisaInformaFlash.it (1)
NazionePisa.it
TirrenoPisa.it
PaginaQ.it
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unione europeaMartedì 8 aprile, nella sede del CNR di Roma, un gruppo di scienziati italiani ha presentato il "Manifesto per un'Europa di progresso", un documento che ha l'obiettivo di "risvegliare dal torpore" gli scienziati di tutto il continente per rilanciare il progetto di un'Europa unita e democratica, costruita sulla base dei principi di libertà, democrazia, conoscenza e solidarietà. Nel Manifesto si legge: "Come scienziate e scienziati di questo continente – consapevoli che esiste un nesso inscindibile tra scienza e democrazia – sentiamo la necessità di metterci in gioco. Di ribadire che il processo di costruzione degli Stati Uniti d'Europa è la più importante opportunità che ci è concessa dalla storia".

Il Manifesto ha avuto tra i suoi promotori e primi firmatari i professori Vincenzo Cavasinni e Guido Tonelli del dipartimento di Fisica dell'Ateneo pisano, che lavorano rispettivamente negli esperimenti ATLAS e CMS (di cui Tonelli è stato a capo) che, all'acceleratore LHC del CERN, hanno scoperto la particella di Higgs. Nel corso della presentazione romana è stata lanciata anche l'idea di organizzare una riunione degli scienziati europei da tenere a Pisa, la sede in cui, nel 1839, si svolse la prima Riunione degli scienziati italiani che dimostrò, prima ancora dell'Unità d'Italia, la consapevolezza degli scienziati di appartenere a un'unica nazione. Nel 2011, nell'ambito delle celebrazioni per i 150 anni dell'unità d'Italia, la riunione del 1839 è stata ricordata dalla associazione "La Limonaia" con un convegno dedicato e un documentario. Dopo Pisa l'idea è che ogni anno si tengano nuovi incontri, in una città del continente, fino a quando l'obiettivo non sarà raggiunto.

Per sottoscrivere il "Manifesto per un'Europa di progresso" ci si può collegare al sito:
http://www.osservatorio-ricerca.it/sondaggi/foreurope2014/registrazione_survey.php

KenamunCome ogni storia legata all'antico Egitto, anche quella della mummia di Kenamun, fratello di latte del faraone Amenofi II, è piena di fascino e mistero. Sbarcata in Toscana nel 1829 assieme a molti reperti recuperati dal giovane professore pisano Ippolito Rosellini negli scavi archeologici a Tebe, la mummia era scomparsa nel nulla fino a quando, l'anno scorso, è riemersa in modo del tutto casuale al Museo di Storia Naturale di Calci, sotto le spoglie di uno scheletro. Ora l'Università di Pisa dedica all'"undicesima mummia" un'intera mostra che ripercorrerà le tappe della vicenda di Kenamun e del suo sarcofago. L'inaugurazione si terrà al Museo di Calci sabato 12 aprile alle ore 11 e l'esposizione sarà visitabile fino al 29 giugno.

La cornice che fa da sfondo al racconto è la spedizione franco-toscana in Egitto del 1828, quella che ebbe come protagonista Ippolito Rosellini, professore di Lingue orientali all'Università di Pisa, che partì insieme al decifratore dei geroglifici Jean-Francois Champollion. Fu una missione storica, finanziata dallo Stato francese e dal Granducato di Toscana, i cui reperti andarono ad arricchire le raccolte d'arte del Louvre di Parigi e del Museo Egizio di Firenze. «Dagli scavi in Egitto, Rosellini portò al Granduca di Toscana quasi duemila oggetti, tra cui undici sarcofagi intatti con le loro mummie – spiega Marilina Betrò, presidente del Sistema museale dell'Ateneo di Pisa e docente di Egittologia – L'undicesima mummia però non venne mai consegnata al Granduca Leopoldo II, perché si era danneggiata nel trasporto per mare a bordo del mercantile Cleopatra approdato al porto di Livorno. Di lei avevo trovato traccia in un archivio di Praga dove son conservati parte dei documenti di Leopoldo II, con l'elenco dei reperti portati da Rosellini per il Granduca, ma nessuno sapeva dove fosse finita».
 

cranio con scritta

Il giallo della mummia scomparsa è arrivato a una svolta nel novembre 2012, quando in una scatola sepolta nei magazzini del Museo di Storia Naturale di Calci fu ritrovato uno scheletro: "È stato lo stesso direttore del museo, Roberto Barbuti, che lo ha rintracciato – continua la professoressa Betrò – Lo scheletro era stato ripulito nell'Ottocento, le bende non esistevano più, ma sul cranio c'era una scritta inequivocabile, che lo attribuiva al materiale che Ippolito Rosellini riportò in Italia dalla spedizione in Egitto del 1828-1829. Inoltre erano presenti anche segni del processo di mummificazione". La ricomparsa di quei resti nel 2012 è coincisa con la pubblicazione da parte della professoressa Betrò di nuovi documenti inediti di Rosellini, che per la prima volta rivelavano l'esistenza di un undicesimo sarcofago andato perduto negli anni: "L'undicesima mummia, danneggiata dall'acqua, fu lasciata a Pisa, probabilmente regalata da Rosellini stesso all'amico Paolo Savi direttore allora del Museo di Storia Naturale – aggiunge Betrò – Il sarcofago, con molte parti rovinate, finì nei magazzini del Museo Egizio di Firenze, dove non era stato finora identificato: la lettura dei suoi testi ha svelato l'identità del suo antico occupante. Oggi ne sopravvive la sola cassa, che è stata oggetto di un restauro finanziato dal Sistema Museale dell'Università di Pisa.

A poco a poco, dunque, gli studiosi hanno ricostruito la storia di quelle ossa, ricollegandole a Kenamun, fratello di latte di Amenofi II. Siamo intorno alla fine del XV secolo avanti Cristo e lui era uno dei favoriti alla corte del faraone, che aveva creato una rete di potere basata su pochi intimi assai influenti. Kenamun era il Gran Maggiordomo del Re, amministratore della più importante città portuale e base navale dell'Egitto del nord, Perunefer, il porto del "Buon viaggio". La sua vita finì presto, fra i 25 e i 30 anni, probabilmente in disgrazia, come dimostra la sua tomba, sottoposta a una furia distruttiva che si accanì quasi esclusivamente sulla sua figura, sul suo nome e sui titoli.

Il percorso della mostra
statuetta firenze Intorno a questa storia e al sarcofago, la mostra dispone una selezione degli oggetti che i nobili egiziani dell'epoca facevano deporre nelle proprie tombe e forse anche Kenamun portò con sé: dai piatti per le offerte ai sandali con cui affrontare il lungo viaggio attraverso il regno della morte fino alla rinascita, che amuleti, balsami e ammalianti figure femminili propiziavano. Un sarcofago appartenente alla stessa epoca, ma perfettamente conservato, darà un'idea di come doveva essere quello di Kenamun prima delle traversie subite.

Con i vari oggetti sarà esposto il modello in scala 1:1 del bellissimo cocchio da corsa con cui Kenamun correva nel deserto e andava a caccia, il cui originale, oggi a Firenze, fu rinvenuto dagli operai di Rosellini nella stessa tomba da cui provengono il sarcofago di Kenamun e il suo arco, esposti nella mostra. Le pareti della sua tomba tuttora ricordano "il cocchio che Sua Maestà gli diede come segno del suo favore" e che egli volle con sé nella vita eterna. L'ultima parte del percorso è la "cripta" che ospita le spoglie mortali di Kenamun, per l'occasione ricongiunte al sarcofago.
In totale saranno esposti al pubblico circa quaranta pezzi del Museo Egizio di Firenze e delle Collezioni Egittologiche del Sistema Museale d'Ateneo dell'Università di Pisa.

Il catalogo della mostra è acquistabile on line

Info e contatti:

http://www.msn.unipi.it/
www.sma.unipi.it
pagina facebook https://www.facebook.com/events/609331612492897/
050 2212970 - 050 2212990

Ne hanno parlato:
Corriere della Sera
Repubblica Firenze
Tirreno
Tirreno Pisa
Nazione Pisa
Stampa.it
PaginaQ.it
PisaInformaFlash.it
Tirreno.it
TirrenoPisa.it 

Ospiti open day

Tornano giovedì 10 e venerdì 11 aprile gli Open Day della Ricerca, la manifestazione promossa dall'Università di Pisa per aprire virtualmente le porte dei propri laboratori e mostrare a tutta la cittadinanza il lavoro e le persone protagonisti di questo settore. Insieme agli stand della ricerca, che quest'anno si snoderanno tra Piazza dei Cavalieri e il Polo Carmignani, il programma prevede la presentazione di alcune tra le più innovative iniziative scientifiche dell'Ateneo: studi interdisciplinari che uniscono saperi umanistici e applicazioni multimediali, esempi di spin-off di successo e progetti nati nell'ambito di programmi di collaborazione internazionale. Le due giornate saranno inoltre caratterizzate dai dibattiti pomeridiani, che avranno come filo conduttore il tema dell'etica e che, dopo la positiva esperienza dello scorso anno, rinnovano il legame con i "Dialoghi dell'Espresso".

Segui la diretta streaming

La kermesse sarà inaugurata giovedì 10 aprile, alle ore 15, con l'apertura degli stand, che illustrano in forma divulgativa la ricchezza e la varietà delle ricerche condotte nei dipartimenti dell'Università. Alle 16, al Polo Carmignani, ai saluti delle autorità seguirà l'incontro con Marco Pratellesi, direttore della divisione digitale del gruppo "L'Espresso" e tra i maggiori esperti italiani di giornalismo on line, che parlerà di "Etica 2.0. La comunicazione nell'era di internet". Subito dopo, sul palco si alterneranno la professoressa Laura Giarrè, dell'advisory board della "Andrea Bocelli Foundation", e due ricercatori dell'Ateneo, l'economista Simone D'Alessandro e l'ingegnere biomedico Arti Ahluwalia. Il dialogo, che sarà coordinato dal prorettore alla Comunicazione, Marco Guidi, avrà per titolo "Eticamente: la ricerca che fa bene". La giornata si chiuderà con la presentazione di GaragErasmus, la rete professionale della generazione Erasmus, a cura dell'executive chairman, Francesco Cappè, e con un momento in collaborazione con Radioeco, la web radio ufficiale degli studenti dell'Università di Pisa.
 

Conferenza Open

La mattinata di venerdì sarà incentrata su tre talk rivolti a un pubblico non specialistico e di giovani, che presenteranno alcuni casi di ricerche innovative e di successo dell'Università di Pisa. Si inizierà alle ore 10 con "Humanities, linguistica e applicazioni multimediali": il prorettore alla Ricerca, Roberto Barale, e il responsabile Ricerca e Sviluppo di Nextworks, Nicola Ciulli, dialogheranno con i professori Gabriele Gattiglia, Alessandro Lenci, Enrica Salvatori e Mirko Tavoni. Alle ore 11 toccherà a "Spin-off: performance di creatività e innovazione", con il prorettore alla Ricerca applicata e all'Innovazione, Paolo Ferragina, che introdurrà i rappresentanti di BioCare, E-SPres3D, ExtraSolution, IV Tech e JOS Technology. Alle ore 12, "Meet the MIT Project" metterà a confronto il prorettore all'Internazionalizzazione, Alessandra Guidi, con alcuni degli studiosi pisani che stanno sviluppando progetti di ricerca insieme a colleghi del prestigioso MIT di Boston: Valentina Domenici, Gianluca Fiori, Michele Lanzetta e Marta Pappalardo. I tre incontri saranno coordinati dal giornalista Walter Daviddi.

La sessione pomeridiana del venerdì, con inizio alle ore 16, sarà dedicata all'incontro dal titolo "Spioni, spiati. Etica e democrazia", organizzato nell'ambito del ciclo dei "Dialoghi dell'Espresso". L'apertura dei lavori sarà affidata al rettore Massimo Augello e al direttore de "L'Espresso", Bruno Manfellotto. Subito dopo, la giornalista Stefania Maurizi intervisterà Julian Assange, il fondatore di WikiLeaks, che sarà in video collegamento dall'ambasciata dell'Ecuador a Londra in cui è rifugiato da alcuni anni. La discussione sarà quindi sviluppata e approfondita con gli interventi dei giuristi Stefano Rodotà e Michele Ainis e del filosofo Remo Bodei, professore emerito dell'Università di Pisa.

Ne hanno parlato:
L'espresso
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