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Nell'arco dei secoli la casa natale di Galileo Galilei a Pisa è stata localizzata in varie sedi. Il professor Alberto Del Guerra, in un intervento preparato in occasione di un incontro dedicato al rapporto tra lo scienziato e la città promosso dal Comune di Pisa, prova a ripercorrere le tappe della ricerca della casa natale di Galileo Galilei a partire dalle prime indicazioni di fine '800 fino alla localizzazione finale.

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Galileo, casa in fortezzaGalileo Galilei nacque a Pisa il 15 febbraio 1564 da Vincenzo Galileo e Giulia Ammannati, che si erano sposati in Pisa nel 1562. Come risulta dal libro del battesimo conservato al Duomo di Pisa Galileo fu battezzato "in Chapella di S.to Andrea". A Pisa c'era la Cappella di S.to Andrea in Kinseca, quella della Fortezza, l'attuale Fortezza Sangallo. Da qui la prima ipotesi del '800 della nascita di Galileo "in Fortezza", che riprendeva la tradizione che il padre di Galileo fosse un uomo d'arme, soldato o sergente. Nel 1864, in occasione del III centenario della nascita fu apposta una lapide commemorativa, ora andata dispersa.
 

Galileo casa BoccaSuccessivamente fu riconosciuto che il padre di Galileo non era uomo d'arme, bensì un valente musicista. Nel novembre 1563 Vincenzo Galilei stipulò un contratto di affitto per una casa di proprietà della Famiglia Bocca in Pisa, dove andò ad abitare con la moglie Giulia Ammannati e dove teneva lezioni di musica. Ed ecco che nasce la seconda ipotesi, che collocò la casa natale di Galileo proprio nella casa di proprietà della Famiglia Bocca. Anche in questo caso una lapida fu apposta nel III centenario della morte di Galileo ed è tuttora visibile all'angolo tra Borgo Largo e Via Mercanti.
 

Galileo, casa AmmannatiEra tuttavia ancora da risolvere il problema della parrocchia dove Galileo era stato battezzato: infatti, nell'atto di battesimo di Galileo è scritto "....in Chapella di S.to Andrea" e non si fa riferimento alla parrocchia di San Michele in Borgo, a cui afferiva la casa dei Bocca in via Mercanti. La soluzione fu trovata cinquanta anni fa dal professor Giorgio Del Guerra, medico e studioso di Storia della Medicina e della Storia di Pisa. A Pisa c'erano due cappelle di S.to Andrea: S.to Andrea di Kinseca (quella della Fortezza) e S.to Andrea "foris porta". Proprio nella parrocchia di S.to Andrea "foris porta" si trovava la casa dei nonni di Galileo Galilei, casa Ammannati, dove fu finalmente collocata con ragionevole certezza la dimora natale del grande scienziato pisano. Tale casa è all'attuale numero civico 24 e 26 di Via Giuseppe Giusti.

Alberto Del Guerra 

Cherubina2Riparte anche quest'anno l'attività del Team Cherubina, lo skiff dell'Università di Pisa che parteciperà il prossimo autunno alla sfida della 1001VelaCup. I ragazzi della squadra vela cercano studenti che collaborino alla progettazione e alla realizzazione della nuova deriva dell'Ateneo pisano. Dopo la bella prova in regata lo scorso ottobre, il team, insieme agli altri atenei partecipanti, ha esposto il proprio lavoro in occasione della conferenza di 1001VelaCup tenutasi all'interno della fiera nautica di Carrara (Seatec 2014).

Come di consueto, al termine della conferenza sono stati attributi dai promotori dell'iniziativa, Paolo Procesi e Massimo Paperini, due premi: uno per la miglior imbarcazione e uno per il miglior progetto. L'innovazione proposta dai ragazzi dell'Ateneo pisano, che hanno portato in regata una deriva armata con una vela rigida, ha consentito la vittoria dell'ambizioso Premio Formazione come miglior Progetto Didattico del 2013.

Premio CherubinaDopo tali riconoscimenti il gruppo è pronto per iniziare i lavori per il nuovo anno. Il Team cerca pertanto studenti iscritti all'Università di Pisa che abbiano voglia di portare avanti il progetto. La partecipazione è aperta agli studenti iscritti a tutti i corsi di laurea dell'ateneo e non sono richiesti particolari requisiti. Per gli studenti iscritti ai corsi di laurea magistrale in ingegneria dei veicoli terrestri e del corso di laurea magistrale in ingegneria aerospaziale la partecipazione al progetto potrebbe (a seconda del piano di studi) valere 6 crediti formativi.

Si accetteranno candidature fino al prossimo 9 marzo, chi è interessato potrà inviare una email all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Entro la prima metà di marzo sarà organizzato un colloquio conoscitivo con gli studenti che hanno manifestato il loro interesse.

Contatti:
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FaceBook: Team Cherubina 

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Dopo la lettera aperta scritta dai professori Umberto Breccia,
 Virginia Messerini, 
Alessandro Pizzorusso ed
 Eugenio Ripepe, anche il Consiglio di dipartimento di Giurisprudenza si è espresso per la prima volta in maniera ufficiale sulla questione del Palazzo della Sapienza, approvando all'unanimità il testo che pubblichiamo di seguito.

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Monumento in SapienzaDi fronte alla persistente chiusura della Sapienza, a poche settimane dalla diffusione dei risultati della perizia relativa alle condizioni di stabilità dell'edificio e a pochi giorni dall'approvazione in proposito di un ordine del giorno da parte del Consiglio comunale della nostra città, il Consiglio di dipartimento di Giurisprudenza, intervenendo per la prima volta in maniera formale sull'argomento, intende con il presente atto porre all'attenzione del rettore e dell'opinione pubblica cittadina alcune questioni, anche allo scopo di diffondere una più corretta e completa informazione.

Il dibattito pubblico intorno alla questione della Sapienza si è prevalentemente concentrato sul futuro della Biblioteca Universitaria, ignorando, o quanto meno sottovalutando, lo smembramento subito dalla Biblioteca Giuridica e dalla comunità scientifica e umana che si raccoglie intorno al dipartimento di Giurisprudenza, del quale fanno parte, oltre al personale docente e amministrativo, circa 5000 studenti, un centinaio di laureati iscritti alla Scuola di specializzazione per le professioni legali, più altrettanti dottorandi.

Infatti, sebbene l'Ateneo abbia tempestivamente attivato le migliori soluzioni per fare fronte all'emergenza, quest'ultima non è affatto finita, dal momento che Giurisprudenza vede una parte significativa e consistente dei suoi libri ancora non consultabili e quelli disponibili alla consultazione dislocati in quattro differenti luoghi. Ma soprattutto il dipartimento non ha, ad oggi, una sede centrale che lo rappresenti e gli dia identità culturale e scientifica, il che ha determinato una ferita gravissima all'efficienza e all'immagine di Giurisprudenza, tristemente riflessa nel vistoso calo degli iscritti subito a seguito della chiusura della Sapienza.

Abbiamo dovuto constatare, con rammarico, che la disattenzione ai problemi di Giurisprudenza ha connotato, forse inconsapevolmente, anche l'atteggiamento delle istituzioni locali, come sembra evincersi dal ricordato ordine del giorno del recente Consiglio comunale pisano nel quale neppure un rigo è stato dedicato al problema di Giurisprudenza.

Riteniamo che sia giunto il momento, ora che si può finalmente cominciare a ragionare del futuro della Sapienza su una base concreta, che l'attenzione dell'opinione pubblica cominci a concentrarsi anche sul futuro degli studi giuridici, che nella Sapienza occupavano, fino al momento della chiusura disposta in seguito a un'ordinanza del sindaco, l'intero piano terra, buona parte del primo piano e una discreta parte del secondo.

L'intento che ci anima è unicamente costruttivo e certamente alieno da ogni contrapposizione con istituzioni con le quali, per decenni, abbiamo condiviso il Palazzo della Sapienza senza frizioni e con reciproca utilità. Il dipartimento, alla luce dei risultati della perizia, sta predisponendo una proposta volta a garantire la piena identità e la massima efficienza di Giurisprudenza.

In definitiva, siamo convinti che il futuro della Sapienza non possa lasciare in secondo piano le esigenze vitali degli studi giuridici e del dipartimento di Giurisprudenza, che dovrà tornare a occupare quelle parti del palazzo da sempre utilizzate prima dell'improvvisa chiusura. Chiediamo pertanto al rettore di prendere ogni iniziativa per rappresentare anche presso l'opinione pubblica questa istanza che è da ritenere fondamentale non solo per il dipartimento ma per tutto l'Ateneo di Pisa e per l'intera città.

Il Consiglio di dipartimento di Giurisprudenza

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open days orientamento Sono più di 9.000 gli studenti delle scuole medie superiori che hanno partecipato agli Open days dell'orientamento, organizzati dall'Università di Pisa tra il 12 e il 20 febbraio 2014. Iscritti in larga parte alle ultime classi, i ragazzi provengono dal tradizionale bacino d'utenza dell'Ateneo pisano, che comprende quasi tutta la Toscana e la provincia de La Spezia, con significative presenze da diverse altre regioni, sia del Sud Italia, sia - e questo è un dato nuovo rispetto al passato - del Nord del Paese.

Il lusinghiero bilancio dell'appuntamento è stato tracciato, nell'Aula Magna del Polo Piagge, dal prorettore per i Rapporti con gli studenti, Rosalba Tognetti, dalla delegata per l'Orientamento in ingresso, Tiziana Goruppi, e dal personale che ha fatto da staff all'iniziativa.

open days orientamento Nell'edizione 2014 gli Open days dell'orientamento hanno consolidato e sviluppato con successo la formula avviata da già da alcuni anni, che prevede un calendario di presentazioni, lezioni e visite da seguire direttamente nelle sedi dei vari dipartimenti universitari. La prima accoglienza degli studenti è stata organizzata al Polo scientifico Fibonacci, in Largo Bruno Pontecorvo: qui il personale del Servizio orientamento dell'Ateneo e dell'Azienda regionale per il diritto allo studio ha provveduto a distribuire il materiale informativo sui corsi di studio e sui servizi offerti dalle due istituzioni, compreso il servizio di ascolto.

Le attività si sono quindi spostate nei dipartimenti, secondo un calendario ben preciso. All'interno delle diverse sedi, incontri di presentazione dell'offerta formativa e delle regole di accesso ai corsi si sono alternati con visite guidate alle varie strutture didattiche e di ricerca, oltre che ad alcuni musei dell'Ateneo. I ragazzi sono così stati coinvolti in attività pratiche di laboratorio e hanno potuto seguire le lezioni accademiche preparate specificatamente per loro, confrontandosi direttamente con i docenti e con il personale esperto nell'orientamento didattico.

"Il successo degli Open Days dell'orientamento - ha commentato la professoressa Rosalba Tognetti - conferma la grande capacità di attrazione dell'Università di Pisa, come è già emerso alcune settimane fa con i dati che registrano la crescita di quasi quattro punti percentuali delle immatricolazioni, in decisa e felice controtendenza rispetto a quanto sta avvenendo nel panorama nazionale. Il nostro Ateneo viene premiato per la tradizione e il prestigio, per l'elevato livello della didattica e della ricerca, ma anche per la qualità e la quantità dei servizi che mette a disposizione di tutti gli studenti".

"Rispetto allo scorso anno - ha concluso la professoressa Tiziana Goruppi - abbiamo triplicato il numero di visitatori, incontrando ragazzi motivati, interessati e con le idee già molto chiare sul percorso formativo da seguire. L'ottimo risultato raggiunto con questi Open Days è naturalmente frutto di un particolare impegno da parte degli organizzatori e per questo ringrazio davvero sentitamente tutti i docenti e gli Uffici che hanno collaborato per la riuscita dell'iniziativa".

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servizio ascoltoUno staff potenziato con tre psicologi e nuove attività pensate per andare sempre più incontro ai bisogni e alle esigenze degli studenti. Mercoledì 19 febbraio, in occasione degli Open days dell'Orientamento, è stato presentato il programma delle iniziative del Servizio d'ascolto d'Ateneo, lo sportello dell'Università di Pisa dedicato agli studenti che incontrano difficoltà nell'affrontare la propria esperienza di vita universitaria. Il Servizio - completamente gratuito - ha visto progressivamente aumentare il numero delle richieste di consulenza individuale, tanto che per il 2014 ha ampliato il proprio staff passando da due a tre psicologi – Federica Gorrasi, Elisabetta Macchi e Stefano Meini.


Psicologi Servizio ascoltoTra le novità più significative di quest'anno c'è la programmazione di cicli di seminari a cui possono iscriversi gruppi di studenti – anche tramite un'agenda elettronica - per affrontare tematiche come la gestione dell'ansia da esame, il mantenimento e il potenziamento delle motivazioni personali e l'elaborazione di eventuali insuccessi. Inoltre sono previsti seminari rivolti prevalentemente alle matricole su temi del cambiamento e riadattamento al contesto universitario, con l'attenzione agli aspetti legati al metodo di studio, alla gestione delle relazioni con i docenti e i compagni, la separazione dall'ambiente familiare soprattutto per i fuori sede e il potenziamento di aspetti legati all'autonomia in un momento di passaggio e di crescita fondamentale.

Nel 2014, tra i destinatari del Servizio ci saranno anche i "non ancora studenti", in particolare i ragazzi delle scuole superiori che non avranno superato i test di ammissione ai corsi di laurea a numero programmato e dovranno intraprendere altre scelte. Per loro sono state pensate delle attività di ri-orientamento, grazie anche a un questionario somministrato in occasione delle giornate degli Open Days che ha rivelato le aspettative e i bisogni di questa fascia della popolazione studentesca.

Gli psicologi del Servizio d'Ascolto svolgono la loro attività di consulenza individuale dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 18. Dal 1° di marzo sarà possibile prendere appuntamento tramite l'agenda elettronica o scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Tutte le attività del Centro sono descritte nel dettaglio sul sito www.unipi.it.

Nella foto: da sinistra Elisabetta Macchi, il prorettore per gli Studenti Rosalba Tognetti, Federica Gorrasi e Stefano Meini.

 Ascolta la puntata di "Associazioni di Idee", la trasmissione di Radioeco, con intervista a Rosalba Tognetti, prorettore per gli Studenti, Paolo Mancarella, prorettore per la Didattica e la dottoressa Federica Gorrasi, che hanno parlato dei vari servizi messi a disposizione degli studenti, dall'Usid al Servizio di ascolto.



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volume_censisLunedì 17 febbraio al Polo Fibonacci si è svolta una giornata di approfondimento e riflessione sul sistema della valutazione, che ha avuto al suo centro la presentazione del rapporto sull'Università di Pisa predisposto dal Censis. Il Report, illustrato dal responsabile Censis Guida, Roberto Ciampicacigli, ha preso in esame cinque grandi famiglie di dati: i servizi, le borse e i contributi, le strutture, il sito web, l'internazionalizzazione.

Il documento ha analizzato il dettaglio di indicatori e punteggi ottenuti dall'Ateneo pisano, comparati con quelli degli altri dieci "mega" Atenei italiani, quelli cioè con più di 40.000 iscritti. In questa speciale classifica, nel 2013 l'Università di Pisa si è piazzata al terzo posto dietro Bologna e Padova e davanti a Firenze, Torino, Roma "La Sapienza", Palermo, Milano, Bari, Catania e Napoli "Federico II". Il voto finale è stato di 85,8/110, superiore di oltre quattro punti percentuali rispetto alla mediana. L'anno precedente, Pisa si era piazzata in quinta posizione con 84,6 punti.

Oltre al Report generale, il dottor Ciampicacigli ha presentato anche un studio più specifico per la valutazione dei siti web degli atenei.

Pubblichiamo di seguito l'intervento scritto da quattro illustri giuristi pisani - Umberto BrecciaVirginia MesseriniAlessandro Pizzorusso ed Eugenio Ripepe - sulla chiusura del Palazzo della Sapienza.

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Abbiamo seguito con notevole sconcerto il modo in cui sono stati prospettati sulla stampa i problemi conseguenti alla chiusura, per ragioni di sicurezza, del Palazzo della Sapienza, dove ci siamo formati e abbiamo trascorso la nostra intera vita professionale come docenti della Facoltà di Giurisprudenza. Ci ha colpito in particolare il fatto che all'attenzione giustamente prestata alla grave situazione nella quale si è venuta a trovare la Biblioteca Universitaria non abbia corrisposto analoga attenzione per quanto riguarda la situazione, non certo meno grave, nella quale si è venuta a trovare la Facoltà (poi, Dipartimento) di Giurisprudenza, che occupava la parte di gran lunga più ampia del palazzo fin dalla sua costruzione.9247292542_b94c7d696e_b

Lo sconcerto non nasce dal fatto che nessuno ha ricordato il legame storico tra Sapienza e studi giuridici a Pisa: sappiamo bene che la sensibilità occorrente per dare importanza ai legami storici non è molto diffusa. Nasce dal sorprendente disinteresse che tanti hanno dimostrato per le sorti di quello che è oggi uno dei maggiori dipartimenti dell'università di Pisa (più di 5000 studenti, un centinaio di professori, varie decine di amministrativi, tecnici e ausiliari, un patrimonio librario di oltre 130 mila volumi) ritrovatosi da un giorno all'altro letteralmente in mezzo alla strada: senza aule, senza biblioteche, senza uffici, senza sale di lettura e di studio. L'Ateneo è riuscito a far fronte all'emergenza con misure, appunto, di emergenza, reperendo locali in varie parti della città per consentire che l'attività didattica e la ricerca potessero proseguire alla meglio e senza interruzioni. Ma le misure di emergenza non possono certo diventare soluzioni stabili, e tanto meno definitive. Basti pensare che le lezioni del Dipartimento si tengono attualmente in sedi distanti oltre un chilometro l'una dall'altra, che decine di migliaia di volumi sono depositati presso l'archivio di Montacchiello, che gli studi dei docenti sono ospitati in tre diverse zone della città. Non dubitiamo della volontà e della capacità della nostra amministrazione universitaria, a cominciare dal Rettore, di farsi carico di questi problemi per avviarli a soluzione nel modo migliore e più rapido possibile. Ma sarebbe paradossale se a questo fine non si potesse contare anche sulla solidarietà e sul supporto di tutte le istituzioni locali e nazionali.

Il fatto che nel documento col quale il Consiglio comunale ha recentemente preso posizione sui problemi conseguenti alla chiusura della Sapienza non si spenda una sola parola per quelli relativi al Dipartimento di Giurisprudenza non è molto incoraggiante in questo senso, perché fa temere che quei problemi o non suscitino alcun interesse o siano oggetto di una più o meno consapevole rimozione (o tutte e due le cose insieme).

Eppure, basterebbe passare davanti alla Sapienza per accorgersi che sulla sua facciata c'è scritto "Facoltà di Giurisprudenza"... e anche per constatare che, da quando è stato necessario dislocare altrove le attività della Facoltà, che richiamavano ogni giorno migliaia di persone, una zona da sempre tra le più vivaci del centro storico, appare immersa in un'atmosfera quasi da deserto dei Tartari, come ben sanno i commercianti che ne subiscono le drammatiche conseguenze.

Ci amareggia e ci stupisce che tocchi a noi sottolineare queste cose. Ma se abbiamo deciso di farlo è anche perché da ultimo si è appreso che da qualche parte è stata ventilata l'idea che, una volta messo in sicurezza l'edificio, i problemi di capienza della Biblioteca Universitaria si possano risolvere con la sua espansione all'interno della Sapienza (vale a dire sottraendo al Dipartimento di Giurisprudenza il suo già ridotto spazio vitale). Un'idea geniale che, in tutta franchezza, anche indipendentemente dai suoi aspetti giuridicamente abnormi, ci lascia, prima che preoccupati, semplicemente allibiti.

Umberto Breccia
Virginia Messerini
Alessandro Pizzorusso
Eugenio Ripepe

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Uzbekistan

Salute pubblica e sicurezza alimentare al centro del primo meeting di UZHELTH, il progetto europeo che coinvolge le istituzioni d'Istruzione superiore e iluzbekistan governo della Repubblica dell'Uzbekistan e che ha come coordinatore l'Università di Pisa. Dal 12 al 18 febbraio l'Ateneo pisano ospita una delegazione internazionale che sarà impegnata a discutere e a lavorare sui temi al centro del progetto nel corso della settimana. Al loro arrivo, gli ospiti sono stati accolti in rettorato da Alessandra Guidi, prorettore per l'Internazionalizzazione e docente coordinatrice di UZHELTH, e da Ann Katherine Isaacs, delegato del rettore per i Programmi europei.

Il progetto UZHELTH, che rientra nell'ambito del progetto europeo TEMPUS, mira a modernizzare e armonizzare gli standard attuali in termini di preparazione e organizzazione del personale coinvolto a tutti i livelli nei settori della salute pubblica, medicina, protezione ambientale e sicurezza dei cibi, nonché scienze veterinarie.

Tutto il personale coinvolto nei settori rilevanti per la salute pubblica, come conseguenza del progetto, dovrebbero poter incrementare la loro capacità di cooperare su una piattaforma comune per il raggiungimento di uno stato di well-being per l'intera popolazione della repubblica dell'Uzbekistan.

I partner uzbechi sono Andijan state medical Institute (ASMI); Bukhara state medical institute (BSMI); Bukhara state university (BSU); Karakalpak state university (KKSU); Samarkand agricultural Institute (SamAI); Samarkand state medical institute (SamMI); Tashkent state agrarian university (TSAU); Tashkent state agrarian university Nukus branch (NuTSAU); Tashkent medical academy (TMA); Tashkent Pediatric medical institute (TPMI); Ministry of Higher and secondary specialized education. I paartner europei sono la Ghent University; the Slovak University of Agriculture in Nitra, University of Porto.

Inoltre, nella riunione a Pisa, sono rappresentati i Ministeri dell'Agricoltura e delle risorse idriche e quello della Salute, che diventeranno partner ufficiali del progetto.

 

 




 

pup2"Anche i recenti dati Istat registrano una preoccupante diminuzione dei lettori in Italia, con il 57% della popolazione che non arriva a leggere nemmeno un libro all'anno. Per questo, è fondamentale concentrare l'attenzione sulle nuove generazioni, stimolando i bambini e gli adolescenti al piacere della lettura". Con queste parole, il presidente della Pisa University Press, Ada Carlesi, ha introdotto la cerimonia di consegna di 87 kit di libri ai dirigenti scolastici dell'area pisana, alla presenza dell'assessore per le Politiche socioeducative e scolastiche del Comune di Pisa, Marilù Chiofalo, di quello per le Politiche per l'istruzione e per l'edilizia scolastica di San Giuliano Terme, Fabiano Martinelli, e dell'amministratore delegato della casa editrice dell'Università, Riccardo Grasso.

La Pisa University Press, in collaborazione con il Comune di Pisa, ha scelto di distribuire 87 kit alle scuole dell'area pisana, attraverso una donazione di quasi novecento volumi che spaziano dalla Costituzione italiana ai monumenti, alle tradizioni e alle feste di Pisa, dalle regole per un corretto rapporto con il proprio cane all'arte e ai musei dell'Ateneo, e a tanti altri argomenti ancora. I kit sono andati a 53 scuole elementari, 20 medie e 13 superiori, oltre alla biblioteca dei Passi. Gli istituti interessati sono quelli Fibonacci, Fucini, Galilei, Gamerra, Pisano, Tongiorgi e Toniolo di Pisa, quello Alpi di Calci Vicopisano, Borsellino, De Andrè e Falcone di Cascina, Gereschi e Niccolini di San Giuliano e Settesoldi di Vecchiano.

Particolare attenzione è stata rivolta alla scelta della produzione editoriale proposta, con tre diverse tipologie di pubblicazioni che sono andate a comporre i kit dei volumi, differenziati per le scuole elementari, medie e superiori. Oltre ai volumi della casa editrice dell'Ateneo pisano sono stati inclusi alcuni titoli, anche in questo caso selezionati ad hoc, della storica Nistri Lischi il cui magazzino è ora di proprietà dell'Università di Pisa.

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farmacia Da lunedì 10 febbraio è possibile provvedere al totale pagamento dei compensi ad assegnisti, borsisti e collaboratori riferiti alla rata del mese di gennaio 2014, grazie al superamento di alcune delle difficoltà collegate al non corretto funzionamento di specifiche funzioni del sistema informatico.

Per quanto concerne la rata di febbraio si evidenzia che gli uffici si stanno adoperando per limitare al massimo i tempi di pagamento collegati alla necessità di effettuare, in quella rata, anche il conguaglio fiscale relativo al 2013.

Al più tardi entro 10 giorni sarà quindi possibile effettuare anche questi pagamenti.

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