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Comunicati stampa

La fisica e i fisici pisani, a partire dai Premi Nobel Enrico Fermi e Carlo Rubbia e dal "quasi" Nobel Bruno Pontecorvo, hanno avuto un ruolo molto importante nel progresso scientifico del '900, ponendo le basi sperimentali e teoriche che recentemente hanno portato alla scoperta del Bosone di Higgs e all’osservazione delle onde gravitazionali. Per ricordare questi contributi, a Palazzo Matteucci, già sede dell'Istituto di Fisica, da martedì 7 a giovedì 9 novembre, si terrà il convegno "Fisica e fisici a Pisa nel Novecento" (https://agenda.infn.it/conferenceDisplay.py?confId=13473), promosso dal Centro dipartimentale Bruno Pontecorvo dell'Università.
L'iniziativa vuole ricordare le principali attività di ricerca in fisica a Pisa e i protagonisti che le hanno realizzate, svolte nelle sue varie sedi istituzionali: dall’Istituto al dipartimento di Fisica dell'Ateneo, dall’INFN al CNR e alla Scuola Normale Superiore. Insieme agli studiosi di questi enti, interverranno alcuni tra i più importanti fisici attualmente presenti in ambito nazionale e internazionale, quali i professori Massimo Inguscio, presidente del CNR, Luigi Di Lella, del CERN di Ginevra, e Henry J. Frisch, dell'Istituto Fermi di Chicago. Organizzatori del convegno sono studiosi del dipartimento di Fisica e dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, tra cui i professori Paolo Rossi, che da diversi anni si occupa di storia della scienza e in particolare della fisica pisana e italiana, e Vincenzo Cavasinni, coordinatore del Centro Pontecorvo.
Il convegno muove dalla constatazione che, specialmente a partire dai primi anni '50 del secolo scorso, lo straordinario incremento quantitativo delle attività di ricerca a Pisa nel campo della fisica non sia stato accompagnato da un’opera di sistematica stesura di relazioni e saggi di natura storico-documentaria volti a inquadrare tali attività in un contesto articolato ma coerente. Abbiamo così a disposizione una grande mole di articoli di ricerca pubblicati soprattutto in riviste internazionali, ma nessun lavoro di ricognizione e di classificazione di tale materiale, mentre le stesse biografie scientifiche dei protagonisti di quella stagione sono affidate quasi soltanto a trascrizioni di interviste. Le giornate di studio avranno quindi come principale obiettivo quello di raccogliere i contributi e le testimonianze di quanti, per motivi di ricerca o per diretta partecipazione agli eventi, siano in grado di fornire documentazione relativa alle numerose importanti attività scientifiche svoltesi a Pisa, o in altre sedi, ma con il determinante contributo dei fisici pisani.
Tale confronto e tale ricognizione delle ricerche già effettuate e delle informazioni ancora reperibili, appare preliminare ed essenziale ai fini dell’avvio e dell’auspicabile completamento di un progetto certamente ambizioso, e culturalmente indispensabile, rivolto alla salvaguardare della memoria storica di un periodo per molti aspetti cruciale per lo sviluppo della fisica non soltanto pisana, ma anche nazionale e mondiale.

Il ghiaccio marino o banchisa di ghiaccio è un elemento fondamentale del sistema climatico e il suo ciclo stagionale influenza la dinamica globale del clima a causa della sua interazione con l’albedo planetario, la circolazione atmosferica e oceanica oltre a essere un essenziale componente dell’ecosistema marino polare. I meccanismi che guidano la variabilità del ghiaccio marino a causa delle forzanti ambientali naturali e antropiche sono ancora poco compresi. La ricerca pubblicata sulla rivista “Nature Communications” (DOI 10.1038/s41467-017-01455-x), dal titolo “Holocene sea ice variability driven by wind and polynya efficiency in the Ross Sea”, ha spiegato per la prima volta i processi ambientali che hanno guidato la variabilità del ghiaccio marino e la presenza dei pinguini e degli elefanti marini durante gli ultimi 10 mila anni nel Mare di Ross in Antartide.

immagine antartide 900
Fotografia dall’elicottero della Baia Terra Nova (Mare di Ross, Antartide) durante un evento di vento catabatico con la neo-formazione di ghiaccio marino (Foto di Massimo Frezzotti ENEA-PNRA). 

Lo studio è stato condotto da ricercatori italiani del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide in collaborazione con colleghi francesi, nell’ambito dei progetti internazionali HOLOCLIP e TALDICE e di un dottorato di ricerca svolto in collaborazione tra le università di Trieste e Siena dalla dottoressa Karin Mezgec.

“Il nostro studio – spiega Massimo Frezzotti ricercatore dell’ENEA – ha messo in evidenza come i venti che spirano in Antartide abbiano un ruolo fondamentale, analogo (se non addirittura superiore) a quello delle temperature e delle precipitazioni, nel guidare il clima e nel condizionare gli ecosistemi polari. I modelli climatici devono essere in grado di riprodurre la forza e la persistenza dei venti negli ultimi millenni per simulare i cambiamenti climatici in Antartide indotti dall’utilizzo dei combustibili fossili”.

“Le variazioni di estensione del ghiaccio marino nel passato si possono ricostruire per mezzo di indicatori climatici, denominati proxy, presenti negli archivi naturali polari – spiega Barbara Stenni, paleoclimatologa e docente dell’Università Ca’ Foscari di Venezia – Questi sono rappresentati sia dalle carote di ghiaccio sia da quelle di sedimento marino raccolte nelle vicinanze del Mare di Ross”.

“La variabilità dell’estensione e della persistenza del ghiaccio marino ha condizionato nel tempo l’evoluzione delle aree costiere e l’accessibilità alle spiagge, offrendo agli elefanti marini e ai pinguini di Adelia diverse opportunità di colonizzare le coste del Mare di Ross, condizionandone anche la dieta, come testimoniato dal ritrovamento di numerose colonie abbandonate che conservano la stratigrafia delle diverse fasi di occupazione”, aggiungono Carlo Baroni e Maria Cristina Salvatore, docenti del dipartimento Scienze della Terra dell’Università di Pisa e collaboratori del CNR-IGG di Pisa.

“Per la prima volta è stato creato un legame di conoscenza fra i dati atmosferici, le carote di ghiaccio e le carote dei sedimenti marini. Grazie alle diatomee, alghe silicee che dominano nei freddi mari antartici, si è potuto capire che l’ambiente marino, dalla colonna d’acqua ai sottostanti sedimenti, ha risposto alle variazioni dell’estensione dei ghiacci ed in ultima analisi alle variazioni climatiche negli ultimi 10 mila anni. La presenza di alcune specie caratteristiche ha evidenziato la grande variabilità climatica di questa finestra temporale così vicina al nostro mondo attuale”, concludono Ester Colizza, sedimentologa, e Romana Melis, micropaleontologa del dipartimento di Matematica e Geoscienze dell’Università di Trieste.

Venerdì, 03 Novembre 2017 12:56

Introduzione all'arrampicata con il CAI - 12/11

Il 12 novembre il CAI sezione Pisa organizza una giornata di introduzione all'arrampicata sportiva alla falesia di Avane, riservata ai soli studenti della Università di Pisa.

La scuola Alpi Apuane del Club Alpino Italiano di Pisa, metterà a disposizione i suoi istruttori e tutto il materiale occorrente afncnc ancne un novizio possa cominciare a toccare la roccia e a muovere i primi passi nel mondo verticale. Per iscriversi occorre compilare il form nella sezione convenzione UNIPI e presentarsi in sede la sera di mercoledì 8 e/o venerdì 10 novembre affinché gli istruttori possano verifcare le attrezzature occorrenti es. numero di scarpette da arrampicata da mettere a disposizione, imbrachi e quant’altro per la migliore riuscita. Localita’ di arrampicata e ritrovo: Domenica 12 novembre Ore 9.30 sulla strada prospiciente la falesia di Avane (Vecchiano).

Prenotazioni:
Gli studenti dell’Università di Pisa devono iscriversi dal 7 novembre   tramite il form che sarà attivivato alla pagina: http://www.caipisa.it/evento/introduzione-allarrampicata-2/

Info
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http://www.caipisa.it/evento/introduzione-allarrampicata-2/

Giovedì 9 novembre alle ore 16 presso aula Ricci 8 (Palazzo Ricci) avrà luogo la seconda giornata del Laboratorio su “Storicità della ragione".

Intervengono:

Matteo Marcheschi
"Storia e geografia della ragione umana nel ‘700 francese. Tempo e spazio tra i selvaggi americani e il terremoto di Lisbona"

Nicola Ramazzotto
“Evento ed Esserci. Heidegger e l’arte come storia e destino"

Il laboratorio è organizzato dal progetto Zetesis con i contributi per le attività studentesche autogestite dell'Università di Pisa.

https://www.unipi.it/index.php/unipieventi/event/3412-laboratorio-sul-tema-storicita-della-ragione

Giovedì 9 novembre alle ore 16 presso aula Ricci 8 (Palazzo Ricci) avrà luogo la seconda giornata del Laboratorio su “Storicità della ragione".

Intervengono:

Matteo Marcheschi
"Storia e geografia della ragione umana nel ‘700 francese. Tempo e spazio tra i selvaggi americani e il terremoto di Lisbona"

Nicola Ramazzotto
“Evento ed Esserci. Heidegger e l’arte come storia e destino"

Il laboratorio è organizzato dal progetto Zetesis con i contributi per le attività studentesche autogestite dell'Università di Pisa.

https://www.unipi.it/index.php/unipieventi/event/3412-laboratorio-sul-tema-storicita-della-ragione

Venerdì, 03 Novembre 2017 11:03

Laboratorio su “Fenomenologia dell'Arte"

Venerdì 3 novembre alle ore 16 presso aula Fil-A (Pasquale Paoli) avrà luogo la prima giornata del Laboratorio su “Fenomenologia dell'Arte".

Intervengono:

Chiara De Cosmo
“Cézanne e Merleau-Ponty: paesaggi del premondo come genesi dell’avvenire"

Lorenzo Biagini
“Dire mimeticamente. Note sul realismo espressivo in rapporto al rigore filosofico"

L'iniziativa è organizzata dal progetoo Zetesis con i contributi per le attività studentesche autogestite dell'Università di Pisa

Info
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Venerdì, 03 Novembre 2017 09:06

'Fisica e fisici a Pisa nel Novecento'

pontecorvo 3La fisica e i fisici pisani, a partire dai Premi Nobel Enrico Fermi e Carlo Rubbia e dal "quasi" Nobel Bruno Pontecorvo (a destra nella foto), hanno avuto un ruolo molto importante nel progresso scientifico del '900, ponendo le basi sperimentali e teoriche che recentemente hanno portato alla scoperta del Bosone di Higgs e all’osservazione delle onde gravitazionali. Per ricordare questi contributi, a Palazzo Matteucci, già sede dell'Istituto di Fisica, da martedì 7 a giovedì 9 novembre, si terrà il convegno "Fisica e fisici a Pisa nel Novecento", promosso dal Centro dipartimentale Bruno Pontecorvo dell'Università.

L'iniziativa vuole ricordare le principali attività di ricerca in fisica a Pisa e i protagonisti che le hanno realizzate, svolte nelle sue varie sedi istituzionali: dall’Istituto al dipartimento di Fisica dell'Ateneo, dall’INFN al CNR e alla Scuola Normale Superiore. Insieme agli studiosi di questi enti, interverranno alcuni tra i più importanti fisici attualmente presenti in ambito nazionale e internazionale, quali i professori Massimo Inguscio, presidente del CNR, Luigi Di Lella, del CERN di Ginevra, e Henry J. Frisch, dell'Istituto Fermi di Chicago. Organizzatori del convegno sono studiosi del dipartimento di Fisica e dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, tra cui i professori Paolo Rossi, che da diversi anni si occupa di storia della scienza e in particolare della fisica pisana e italiana, e Vincenzo Cavasinni, coordinatore del Centro Pontecorvo.

Il convegno muove dalla constatazione che, specialmente a partire dai primi anni '50 del secolo scorso, lo straordinario incremento quantitativo delle attività di ricerca a Pisa nel campo della fisica non sia stato accompagnato da un’opera di sistematica stesura di relazioni e saggi di natura storico-documentaria volti a inquadrare tali attività in un contesto articolato ma coerente. Abbiamo così a disposizione una grande mole di articoli di ricerca pubblicati soprattutto in riviste internazionali, ma nessun lavoro di ricognizione e di classificazione di tale materiale, mentre le stesse biografie scientifiche dei protagonisti di quella stagione sono affidate quasi soltanto a trascrizioni di interviste.

Le giornate di studio avranno quindi come principale obiettivo quello di raccogliere i contributi e le testimonianze di quanti, per motivi di ricerca o per diretta partecipazione agli eventi, siano in grado di fornire documentazione relativa alle numerose importanti attività scientifiche svoltesi a Pisa, o in altre sedi, ma con il determinante contributo dei fisici pisani.

Tale confronto e tale ricognizione delle ricerche già effettuate e delle informazioni ancora reperibili, appare preliminare ed essenziale ai fini dell’avvio e dell’auspicabile completamento di un progetto certamente ambizioso, e culturalmente indispensabile, rivolto alla salvaguardare della memoria storica di un periodo per molti aspetti cruciale per lo sviluppo della fisica non soltanto pisana, ma anche nazionale e mondiale.

Romanelli WUWHSIl professor Marco Romanelli, docente dell'Università di Pisa e direttore della U.O. Dermatologia della A.O.U.P. di Pisa, è il nuovo presidente della World Union of Wound Healing Societies (WUWHS), la federazione mondiale che riunisce le principali società scientifiche internazionali che si occupano di riparazione tessutale cutanea. Il consiglio direttivo della WUWHS si è insediato nelle settimane scorse e resterà in carica fino al 2020.

La presidenza affidata alla scuola pisana premia il lungo e costante impegno prodotto dalla clinica dermatologica della AOUP nei settori della ricerca, didattica ed assistenza. Sotto la guida del professor Romanelli, WUWHS mira a consolidare il proprio network e il proprio ruolo di coordinamento internazionale allo scopo di divenire opinion leader primario per tutti coloro che nel mondo si occupano di prevenzione e cura delle lesioni cutanee: dagli operatori sanitari alle società scientifiche, dai media di settore alle istituzioni politiche nazionali ed internazionali.

Ricordiamo che le lesioni cutanee croniche (o ulcere cutanee) costituiscono una delle prestazioni sanitarie più costose: nel mondo circa il 3% del budget sanitario viene speso per la cura di questa patologia. Ogni anno in Italia le lesioni cutanee croniche affliggono oltre 2 milioni di persone gravando il SSN di una spesa di circa un miliardo di Euro.

Molte le novità della nuova presidenza: la nomina di un board continentale formato da esperti del settore rappresentanti delle principali aree geografiche del mondo, un sito web completamente rinnovato e con contenuti di interesse per tutta la comunità scientifica e la pubblicazione del primo numero della rivista ufficiale di WUWHS, nata dalla recente collaborazione con la rivista Journal of Wound Care, dell’editore inglese Mark Allen Healthcare Ltd.

 

Il 3 novembre alle 15 si tiene alla Stazione Leopolda il  convegno “Il Segreto dell’imprenditore di successo: la formazione”, organizzato dalla Confcommercio di Pisa nell'ambito del Premio Giovani Imprenditori.

Programma e info per la registrazione alla pagina: http://gi.confcommerciopisa.it/

A conclusione della seconda edizione del Festival nazionale dei cori e delle orchestre delle Università, sabato 4 novembre alle 21 a Palazzo dei Congressi a Pisa (Via Giacomo Matteotti, 1) si svolge un concerto a ingresso gratuito dove si esibiranno insieme al coro e all’orchestra dell’Ateneo pisano anche l’UniBzVOICES, il coro della Libera Università di Bolzano, l’orchestra dell’Università degli studi di Firenze e la Comunità Creativa “Salento Brass” dell’Università del Salento.
Il programma prevede l’esibizione dei singoli gruppi con musiche che spaziano da Händel, Mendelssohn e Sibelius a Freddy Mercury, Lloyd Webber sino alle canzoni folk africane. Nel finale tutti saliranno sul palco per eseguire il coro verdiano “Tace il vento” da “I due Foscari” e l’inno delle università “Gaudeamus igitur”.
Il Festival è organizzato dal Centro per la diffusione della cultura e della pratica musicale dell'Ateneo pisano con il patrocinio della Conferenza dei Rettori delle Università italiane (CRUI) e con la collaborazione con l'Assessorato alla Cultura del Comune di Pisa.

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