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Unità Relazioni con il pubblico
Alla Scuola Medica il convegno 'L'epistemologia degli stati non ordinari di coscienza'
È stato accolto con grande interesse da parte dei numerosi partecipanti che hanno gremito la Scuola Medica, tra cui molti studenti dell’Ateneo e del Centro Gestalt Viva, il convegno dal titolo “L’epistemologia degli stati non ordinari di coscienza”, organizzato dall’Università di Pisa e dall’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana, in collaborazione con la Fondazione IRIS e con la Scuola di Specializzazione in Psicoterapia della Gestalt Viva. Il successo dell'iniziativa, a cui è intervenuto il maestro del pensiero contemporaneo Claudio Naranjo, psichiatra, psicoterapeuta e antropologo tra i più noti al mondo, testimonia un interesse crescente della comunità scientifica e terapeutica verso tematiche che fino a pochi anni fa erano considerate di confine, tra cui lo studio degli stati non ordinari di coscienza, affrontati con spirito critico, scientifico e profondamente interdisciplinare.
Il convegno, che si è svolto martedì 7 e mercoledì 8 novembre, ha visto come moderatore il professor Angelo Gemignani, presidente del corso di laurea triennale in Scienze e tecniche di psicologia clinica e della salute e di quello magistrale in Psicologia clinica e della salute, oltre che direttore della SOD di Psicologia clinica dell’AOUP, e come chairmen i professori Riccardo Zucchi, direttore del dipartimento di Patologia chirurgica, medica, molecolare e dell’area critica, Pier Luigi Barrotta, direttore del dipartimento di Civiltà e forme del sapere, e Pietro Pietrini, rettore della Scuola IMT – Alti Studi di Lucca.
L’incontro, che fa parte del percorso formativo dei “Leading Themes in Psychology”, ha visto il susseguirsi di una serie di interventi di natura multidisciplinare. Sono state, infatti, messe in gioco competenze provenienti dalla filosofia, dalla fisica, dall’antropologia, dalla psicologia e dalle neuroscienze.
Dopo l’introduzione del professor Zucchi, gli interventi della prima giornata sono stati aperti con il contributo del professor Giuseppe Vitiello, dell’Università di Salerno, che ha illustrato l’approccio della fisica moderna della complessità allo studio della coscienza. Il dottor Cristiano Crescentini, dell’Università di Udine, ha poi introdotto il tema della meditazione e delle sue basi neurali, approfondendo le possibili applicazioni terapeutiche di questo particolare stato di coscienza. Il professor Angelo Gemignani ha descritto alcuni risultati sperimentali inerenti gli aspetti spaziotemporali della coscienza, in particolare per quanto riguarda il cambiamento della direzionalità dei flussi informativi corticali negli stati non ordinari di coscienza. La dottoressa Tania Re, dell’Università di Genova, ha proseguito descrivendo l’utilizzo delle sostanze psicotrope ad azione psichedelica nelle culture sudamericane che ha studiato sul campo, invitando la comunità accademica a interessarsi di questa tematica con rigore scientifico. Il dottor Riccardo Zerbetto ha approfondito il tema del sogno come stato stra-ordinario di coscienza, delineando in particolare il contesto culturale che ha contraddistinto lo studio di queste tematiche nel corso della storia. Infine, La professoressa Maria Pietronilla Penna, dell’Università di Cagliari, ha parlato dell’apprendimento nel contesto delle reti neurali e delle sue relazioni con la consapevolezza.
Nel corso della seconda giornata, agli interventi introduttivi dei chairmen è seguito un intervento del professor Alfonso Maurizio Iacono, dell’Università di Pisa, che ha accompagnato i partecipanti in una riflessione filosofica ed epistemologica sul concetto di coscienza nella sua evoluzione storica e sulla sua relazione con il cervello, con il Sé e con i “mondi intermedi”. Addentrandosi nei complessi rapporti tra scienza e coscienza, il professore dell'Ateneo pisano, Bruno Neri, si è poi soffermato su alcuni risultati sperimentali pubblicati e ancora inspiegabili (tra cui l’entanglement tra cervelli, le esperienze di pre-morte ed extra-corporee) e sulle sfide che tali evidenze comportano per il materialismo riduzionista che rappresenta attualmente il paradigma accettato dalla comunità scientifica. Il dottor Claudio Billi, direttore del Centro Gestalt Viva di Pisa, ha tenuto un intervento introduttivo per presentare la vita e l’opera di Claudio Naranjo, ospite d’eccezione dell’evento. A concludere il convegno è stato infatti il Maestro cileno, uno dei grandi esponenti mondiali della Terapia della Gestalt, i cui insegnamenti hanno raggiunto una rilevanza internazionale. Nel suo intervento, oltre a esporre le varie dimensioni della coscienza, Claudio Naranjo ha guidato meditazioni di gruppo al fine di far provare in prima persona quanto appena descritto, coinvolgendo così i partecipanti in un’esperienza non ordinaria.
Gli studenti come partner di imprese
Più di trenta studenti si sono proposti per sviluppare progetti d'impresa con sette eccellenze italiane. E’ questo il risultato di “Business Plan in Progress”, un progetto promosso dalla professoressa Giovanna Mariani del dipartimento di Economia e Management, nell’ambito corso avanzato di Finanza Aziendale che fa parte della laurea magistrale in Banca, finanza aziendale e mercati finanziari dell’Università di Pisa.
Grazie a questa iniziativa, che può contare anche del supporto attivo del dottor Francesco Greggio dello studio RQR & Partners, gli studenti avranno l’opportunità di collaborare attivamente con le imprese per un progetto di planning. I business plan saranno poi discussi il 13 dicembre alla presenza degli stessi imprenditori e del dottor Francesco Giachetti, della Direzione Regionale Toscana&Umbria di Intesa Sanpaolo, che offrirà loro la prospettiva del mercato finanziario.
“Quest’anno, anche grazie al fondamentale il contributo organizzativo di Confindustria Livorno Massa Carrara e dell’Unione Industriale Pisana, è cresciuto il numero delle aziende che daranno la possibilità agli studenti di sviluppare un vero business plan, affiancati da manager ed imprenditori d'esperienza”, commenta Giovanna Mariani.
Solo per fare alcuni esempi gli studenti avranno la possibilità di collaborare alla stesura di un business plan con imprese come il Gruppo Onorato Armatori (Matteo Savelli, AD di Toremar), Trelleborg, (con il Managing Director, Ing. Francesco Marano), Thyssenkrupp (con l’Ing. Alessandro Bargellini, AD di Thyssenkrupp Encasa), Family Partners (con l’AD, dott. Enrico Bernini), Kayser (con l’AD, dott. David Zolesi), Pharmanutra (con il CMO and Board Member, dott. Carlo Volpi), Sogese (con il CEO, dott. Andrea Monti).
Successo e interesse alla Scuola Medica per il convegno su "L'epistemologia degli stati non ordinari di coscienza"
È stato accolto con grande interesse da parte dei numerosi partecipanti che hanno gremito la Scuola Medica, tra cui molti studenti dell’Ateneo e del Centro Gestalt Viva, il convegno dal titolo “L’epistemologia degli stati non ordinari di coscienza”, organizzato dall’Università di Pisa e dall’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana, in collaborazione con la Fondazione IRIS e con la Scuola di Specializzazione in Psicoterapia della Gestalt Viva. Il successo dell'iniziativa, a cui è intervenuto il maestro del pensiero contemporaneo Claudio Naranjo (nella foto), psichiatra, psicoterapeuta e antropologo tra i più noti al mondo, testimonia un interesse crescente della comunità scientifica e terapeutica verso tematiche che fino a pochi anni fa erano considerate di confine, tra cui lo studio degli stati non ordinari di coscienza, affrontati con spirito critico, scientifico e profondamente interdisciplinare.
Il convegno, che si è svolto martedì 7 e mercoledì 8 novembre, ha visto come moderatore il professor Angelo Gemignani, presidente del corso di laurea triennale in Scienze e tecniche di psicologia clinica e della salute e di quello magistrale in Psicologia clinica e della salute, oltre che direttore della SOD di Psicologia clinica dell’AOUP, e come chairmen i professori Riccardo Zucchi, direttore del dipartimento di Patologia chirurgica, medica, molecolare e dell’area critica, Pier Luigi Barrotta, direttore del dipartimento di Civiltà e forme del sapere, e Pietro Pietrini, rettore della Scuola IMT – Alti Studi di Lucca.
L’incontro, che fa parte del percorso formativo dei “Leading Themes in Psychology”, ha visto il susseguirsi di una serie di interventi di natura multidisciplinare. Sono state, infatti, messe in gioco competenze provenienti dalla filosofia, dalla fisica, dall’antropologia, dalla psicologia e dalle neuroscienze.
Dopo l’introduzione del professor Zucchi, gli interventi della prima giornata sono stati aperti con il contributo del professor Giuseppe Vitiello, dell’Università di Salerno, che ha illustrato l’approccio della fisica moderna della complessità allo studio della coscienza. Il dottor Cristiano Crescentini, dell’Università di Udine, ha poi introdotto il tema della meditazione e delle sue basi neurali, approfondendo le possibili applicazioni terapeutiche di questo particolare stato di coscienza. Il professor Angelo Gemignani ha descritto alcuni risultati sperimentali inerenti gli aspetti spaziotemporali della coscienza, in particolare per quanto riguarda il cambiamento della direzionalità dei flussi informativi corticali negli stati non ordinari di coscienza. La dottoressa Tania Re, dell’Università di Genova, ha proseguito descrivendo l’utilizzo delle sostanze psicotrope ad azione psichedelica nelle culture sudamericane che ha studiato sul campo, invitando la comunità accademica a interessarsi di questa tematica con rigore scientifico. Il dottor Riccardo Zerbetto ha approfondito il tema del sogno come stato stra-ordinario di coscienza, delineando in particolare il contesto culturale che ha contraddistinto lo studio di queste tematiche nel corso della storia. Infine, La professoressa Maria Pietronilla Penna, dell’Università di Cagliari, ha parlato dell’apprendimento nel contesto delle reti neurali e delle sue relazioni con la consapevolezza.
Nel corso della seconda giornata, agli interventi introduttivi dei chairmen è seguito un intervento del professor Alfonso Maurizio Iacono, dell’Università di Pisa, che ha accompagnato i partecipanti in una riflessione filosofica ed epistemologica sul concetto di coscienza nella sua evoluzione storica e sulla sua relazione con il cervello, con il Sé e con i “mondi intermedi”. Addentrandosi nei complessi rapporti tra scienza e coscienza, il professore dell'Ateneo pisano, Bruno Neri, si è poi soffermato su alcuni risultati sperimentali pubblicati e ancora inspiegabili (tra cui l’entanglement tra cervelli, le esperienze di pre-morte ed extra-corporee) e sulle sfide che tali evidenze comportano per il materialismo riduzionista che rappresenta attualmente il paradigma accettato dalla comunità scientifica. Il dottor Claudio Billi, direttore del Centro Gestalt Viva di Pisa, ha tenuto un intervento introduttivo per presentare la vita e l’opera di Claudio Naranjo, ospite d’eccezione dell’evento. A concludere il convegno è stato infatti il Maestro cileno, uno dei grandi esponenti mondiali della Terapia della Gestalt, i cui insegnamenti hanno raggiunto una rilevanza internazionale. Nel suo intervento, oltre a esporre le varie dimensioni della coscienza, Claudio Naranjo ha guidato meditazioni di gruppo al fine di far provare in prima persona quanto appena descritto, coinvolgendo così i partecipanti in un’esperienza non ordinaria.
Gli studenti come partner di imprese
Più di trenta studenti si sono proposti per sviluppare progetti d'impresa con sette eccellenze italiane. E’ questo il risultato di “Business Plan in Progress”, un progetto promosso dalla professoressa Giovanna Mariani del dipartimento di Economia e Management, nell’ambito corso avanzato di Finanza Aziendale che fa parte della laurea magistrale in Banca, finanza aziendale e mercati finanziari dell’Università di Pisa.
Grazie a questa iniziativa, che può contare anche del supporto attivo del dottor Francesco Greggio dello studio RQR & Partners, gli studenti avranno l’opportunità di collaborare attivamente con le imprese per un progetto di planning. I business plan saranno poi discussi il 13 dicembre alla presenza degli stessi imprenditori e del dottor Francesco Giachetti, della Direzione Regionale Toscana&Umbria di Intesa Sanpaolo, che offrirà loro la prospettiva del mercato finanziario.
“Quest’anno, anche grazie al fondamentale il contributo organizzativo di Confindustria Livorno Massa Carrara e dell’Unione Industriale Pisana, è cresciuto il numero delle aziende che daranno la possibilità agli studenti di sviluppare un vero business plan, affiancati da manager ed imprenditori d'esperienza”, commenta Giovanna Mariani.
Un momento della discussione dei business plan
Solo per fare alcuni esempi gli studenti avranno la possibilità di collaborare alla stesura di un business plan con imprese come il Gruppo Onorato Armatori (Matteo Savelli, AD di Toremar), Trelleborg, (con il Managing Director, Ing. Francesco Marano), Thyssenkrupp (con l’Ing. Alessandro Bargellini, AD di Thyssenkrupp Encasa), Family Partners (con l’AD, dott. Enrico Bernini), Kayser (con l’AD, dott. David Zolesi), Pharmanutra (con il CMO and Board Member, dott. Carlo Volpi), Sogese (con il CEO, dott. Andrea Monti).
Il fine giusto è dedicarsi al prossimo
Nel 2017 ricorrono i 50 anni dalla morte di Don Milani. Un incontro ieri al Circolo Rinascita a Pisa intitolato "Il fine giusto è dedicarsi al prossimo. Don Milani ieri, oggi, domani" ne ha ricordato la figura. Per l'Università di Pisa è intervenuta Maria Antonella Galanti, docente di Pedagogia, che ha dialogato con Francesco Gesualdi del Centro nuovo modello di sviluppo di Vecchiano e Giuseppe Bagni, presidente nazionale del Centro per l'Iniziativa Democratica degli Insegnanti.
Pubblichiamo qui di seguito una riflessione della professoressa Galanti.
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Don Milani: una riflessione
Sono passati cinquanta anni dalla morte di Don Milani. Se ne andò, infatti, nel 1967, un anno prima del movimento del ’68 e senza sapere che la sua Lettera a una professoressa ne sarebbe diventato un vessillo. Senza sapere che le sue parole e la sua battaglia in nome del valore dell’istruzione come elemento di liberazione sociale avrebbero avuto grande eco nel tempo. Senza sapere che quelle stesse parole sarebbero state raccolte per denunciare la non neutralità della cultura tutta e di una scuola concepita, parafrasandolo, come un paradosso al pari di un ospedale pensato per i sani anziché per i malati.
Lettera a una professoressa, scritto insieme ai suoi ragazzi, ha avuto una grande diffusione ed è diventato un simbolo delle battaglie per trasformare la scuola pubblica in scuola davvero di tutti, cioè capace di dare a ciascuno libero accesso alla parola e alla capacità di usarla per esprimersi, comunicare, dare battaglia quando necessario, ma anche ribellarsi quando opportuno. Se questo testo ha avuto tanta meritata notorietà, molti altri scritti coraggiosi di Don Milani gli hanno procurato non poche amarezze perché giudicati, di volta in volta, inopportuni, provocatori o addirittura lesivi della legalità ed eticamente esecrabili. Tra questi basti ricordare i testi compresi in L’obbedienza non è più una virtù. Si tratta di due lunghe lettere: la prima rivolta ai cappellani militari che avevano scritto nero su bianco, in un comunicato ufficiale, che l’obiezione di coscienza rispetto al servizio militare era estranea al comandamento cristiano dell’amore ed espressione di viltà; la seconda inviata come autodifesa ai giudici per il processo al quale la malattia che dopo un anno lo avrebbe portato alla morte gli impediva di presenziare. Era accusato di apologia di reato proprio per la prima di queste due lettere nella quale ripercorreva la storia degli ultimi due secoli del nostro paese e di tante guerre, fino ad arrivare all’avvento della dittatura fascista.
“Era nel '22 che bisognava difendere la Patria aggredita. Ma l'esercito non la difese. Stette ad aspettare gli ordini che non vennero. Se i suoi preti l'avessero educato a guidarsi con la Coscienza invece che con l'Obbedienza «cieca, pronta, assoluta» quanti mali sarebbero stati evitati alla Patria e al mondo (50.000.000 di morti)! Così la Patria andò in mano a un pugno di criminali che violò ogni legge umana e divina e riempiendosi la bocca della parola Patria, condusse la Patria allo sfacelo. In quei tragici anni quei sacerdoti che non avevano in mente e sulla bocca che la parola sacra «Patria», quelli che di quella parola non avevano mai voluto approfondire il significato, quelli che parlavano come parlate voi, fecero un male immenso proprio alla Patria...” (Don Milani, L’obbedienza non è più una virtù, Libreria Editrice Fiorentina, p.16)
Nel processo di primo grado Don Milani fu assolto, ma la condanna dello scritto arrivò, dopo la sua morte, in quello di appello.
Tra le tante sue parole che adombrano una pedagogia della reciprocità e della partecipazione comunitaria rispetto ai processi di insegnamento apprendimento, l’espressione più bella e attuale è quell’ I care che si contrappone al “me ne frego” fascista. E l’ideale che pervade tutte le pagine di Lettera a una professoressa e cioè la convinzione che il problema di uno debba essere considerato come il problema di tutti e che sentirsi comunità debba tradursi nel farsi carico dei propri membri più fragili contrapponendo il pensiero critico all’obbedienza cieca e ignava.
Maria Antonella Galanti
CISP e Università di Pisa protagonisti al convegno sul disarmo nucleare in Vaticano
Venerdì 10 e sabato 11 novembre si terrà in Vaticano, presso l’Aula Nuova del Sinodo, il simposio internazionale “Prospettive per un mondo libero dalle armi nucleari e per un disarmo integrale”, organizzato dal Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale. L’evento è stato organizzato anche con la collaborazione del Centro Interdisciplinare di Scienze della Pace e dell’Università di Pisa e ai lavori parteciperanno il rettore Paolo Mancarella e la direttrice del Cisp Enza Pellecchia. Si tratta del primo incontro globale sul disarmo atomico dopo l’approvazione del “Trattato sul bando delle armi nucleari”, firmato a New York il 7 luglio 2017, dopo anni di intense e faticose negoziazioni.
Al Simposio parteciperanno 11 Premi Nobel per la Pace, vertici di ONU e NATO, diplomatici rappresentanti degli Stati tra cui Russia, Stati Uniti, Corea del Sud, Iran, nonché i massimi esperti nel campo degli armamenti ed esponenti delle fondazioni, delle organizzazioni e della società civile da tempo impegnate attivamente sul tema. Saranno inoltre presenti, oltre ai rappresentanti delle Conferenze episcopali e delle Chiese, a livello ecumenico e di altre fedi, anche delle delegazioni di docenti e studenti provenienti dalle Università di Stati Uniti, Russia e Unione Europea.
Particolarmente significativa sarà la testimonianza di Masako Wada, una delle ultime superstiti del bombardamento di Hiroshima, che interverrà in rappresentanza delle vittime delle armi atomiche così come di tutte le vittime degli altri esperimenti nucleari.
«La collaborazione dell'Università di Pisa e del Cisp all'organizzazione del Simposio conferma la sensibilità e l'impegno della nostra comunità accademica per un mondo libero da armi nucleari – commentano il rettore Paolo Mancarella e la professoressa Enza Pellecchia – Il riconoscimento di questo impegno a un livello così alto e prestigioso è motivo di orgoglio e soddisfazione per tutto l'Ateneo».
La conferenza è organizzata in collaborazione con: Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede, Centro Interdisciplinare Scienze per la Pace (CISP); Università di Pisa; Conferenza Episcopale Giapponese; Conferenza Episcopale Tedesca; Georgetown University; Kroc Institute for International Peace Studies of the Keough School of Global Affairs; Mazda Motor Europe GmbH; Notre Dame University, Office of the President; Nuclear Threat Iniziative; Pugwash Conferences on Science and World Affairs; Senzatomica; Soka Gakkai International; Unione degli Scienziati per il Disarmo ONLUS (USPID).
Una “scatola” intelligente per l’Industria 4.0
È una scheda a microcontrollore studiata per l’Industria 4.0, sviluppata dalla startup del dipartimento di Informatica TOI srl e appena lanciata su “Kickstarter” per una campagna di raccolta fondi che intende coinvolgere soprattutto i professionisti del settore. Il suo nome è 4ZeroBox, e rappresenta un sistema versatile e di facile configurazione che guarda al mondo smart del cloud, integrando tutti gli standard richiesti dal contesto industriale. Il team che l’ha sviluppata è composto da ricercatori dell’Università di Pisa e da dipendenti di TOI srl laureati nell’Ateneo pisano. Il team è multidisciplinare, ci sono informatici, ingegneri informatici ed elettronici, automatici e gestionali.
«Il 4ZeroBox si collega alle macchine industriali moderne, ma anche a quelle non dotate di intelligenza, rendendole così 4.0 – spiega Daniele Mazzei di TOI – Nel progettare il dispositivo, abbiamo pensato soprattutto alle piccole imprese, che hanno spesso macchinari non modernissimi che però funzionano bene, ovvero fanno quello per cui sono stati progettati: non hanno molta elettronica, non sono sensorizzati, ma lavorano e producono, perciò l'imprenditore non è invogliato a sostenere un costo elevato per una macchina che funziona ancora, ma non è “digitale”. Perciò abbiamo pensato a una “scatola” dotata di alcuni sensori che si mette in parallelo rispetto alla macchina e che la trasforma rendendone disponibile una parte dei dati in formato digitale». Il sistema è corredato inoltre di una app per Android e iOS che può essere utilizzata in scenari di manutenzione predittiva e operazioni di calibrazione dei macchinari. Il 4ZeroBox è inoltre compatibile con la tecnologia blockchain e consente pertanto di salvare dati aziendali sensibili in maniera sicura, tracciabile e immodificabile.
Al momento il 4ZeroBox funziona presso un’importante discarica toscana e permette al gestore di monitorare la produzione di metano, di controllare vari parametri delle diverse aree della discarica, e di rendere più produttiva la discarica stessa (producendo un maggior quantitativo di metano). Il sistema analizza pressione, temperatura, quantitativi di gas come metano e ossigeno e li mostra ai tecnici su un pannello di controllo (su schermo, tablet o anche su cellulare).
Un’applicazione simile è in fase di realizzazione nel settore alimentare: l’obiettivo è quello di avere un sistema di manutenzione predittiva di celle frigorifere per un’azienda di Firenze che si occupa di manutenzione di grossi impianti in tutta la regione. Il 4zerobox è anche lo scheletro portante per un sistema di controllo della produzione di un impianto collocato a Poggibonsi che produce pannelli isolanti schiumati per costruzioni prefabbricate.
La campagna su Kickstarter è disponibile a questo link https://bit.ly/get-4zerobox: «L’ultima volta era andata bene – conclude Mazzei – Avevamo ricevuto il finanziamento da parte di 350 persone da 25 paesi del mondo e avevamo fatto un modulo elettronico interessante per prototipi ed applicazioni semi-professionali. Ora siamo cresciuti e abbiamo in cantiere una scheda professionale, certificata che risolve una serie di problematiche industriali. Con questa campagna guardiamo in particolare ai periti industriali, ai programmatori che hanno fatto web e che ora vogliono dati su cui basare le loro applicazioni o che vogliono dare corpo (materializzare) alla loro comunicazione».
"Il Pan del Diavolo" in concerto
L'associazione VOLO-Viaggiando Oltre L'Orizzonte ha organizzato per venerdì 10 novembre 2017, dalle ore 22.30, il concerto de "Il Pan del Diavolo" , presso il Borderline Pisa (Via Vernaccini, 7).
Ingresso gratuito.
Info
Associazione culturale studentesca
V.O.L.O. - Viaggiando Oltre L'Orizzonte Pisa
www.associazionevolo.it
"Il Pan del Diavolo" in concerto
L'associazione VOLO-Viaggiando Oltre L'Orizzonte ha organizzato per venerdì 10 novembre 2017, dalle ore 22.30, il concerto de "Il Pan del Diavolo" , presso il Borderline Pisa (Via Vernaccini, 7).
Ingresso gratuito.
Info
Associazione culturale studentesca
V.O.L.O. - Viaggiando Oltre L'Orizzonte Pisa
www.associazionevolo.it